GUIDA CROAZIA

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a Croazia ha conosciuto un periodo di crisi dopo il 1991, per l'indipendenza dalla Jugoslavia, che ha ridotto pesantemente il turismo.Negli ultimi anni però la situazione è andata normalizzandosi: le città sono state quasi tutte ricostruite, i danni riparati e comunque le meteturistiche erano state le meno colpite dalla guerra. La Croazia è ora tra i primi posti nella lista delle mete turistiche scelte per le vacanze in Europa: adatta sicuramente agli amanti del sole e del mare grazie alla sua meravigliosa costa, con spiagge stu-

pende e mai troppo affollate. Ma il paese è meta consigliata anche per i naturalisti: splendide le cascate del Parco Nazionale del Plitvice, nella zona occidentale.E per chi è alla ricerca del fascino della storia molte sono le cittadine medievali tra le quali sicuramente merita di essere citata la roccaforte di Dubrovink, ricostruita dopo i bombardamenti serbi. E per "assaporare" al meglio i caratteri della Croazia non si può non degustarne l'ottimo vino...a prova d'intenditore!

CUCINA La tradizionale cucina croata risente sia di influenze slave che mediterranee. Sul litorale adriatico, in Dalmazia la cucina è formata soprattutto da piatti a base di pesce, servito soprattutto alla griglia; il brodetossia una zuppa di pesce con riso insieme al manzo speziato cotto nel vino sono specialità della costa dalmata, oltre al gustoso prosciutto. Nella parte settentrionale, dove si risente l’influenza austro-ungarica, a Zagabria e nell’entroterra invece si usano maggiormente piatti di carne,


agnello, maiale, legumi, cereali e formaggi, privilegiando ricette dal sapore più robusto e piccante; ottimi sono il gulasch, la Sarma, piatto a base di cavolo ripieno e la piroska, frittella ripiena di formaggio. Nella Slavonia, regione orientale, troviamo un’ampia scelta di salumi, tra cui il Kulen, un salame piccante che spesso viene accompagnato da formaggio, verdure sott’aceto e peperoni; si usano molto anche la carpa e il luccio. Nella zona dell’Istria famoso è il tartufo istriano con il quale si preparano succulente minestre, molto diffusi sono i formaggi di pecora. I croati amano il brandy e lo bevono prima dei pasti come aperitivo: fa-

mosi sono quelli di prugne e aromatizzati alle erbe. Altri liquori diffusi sono il cognac e il maraschino di Zara, preparato con ciliegie.

FESTIVITA’ Le festività religiose seguono il tradizionale calendario cristiano: l’Assunzione, 15 agosto; Tutti i Santi, 1° novembre; l’Immacolata Concezione, 8 dicembre; Natale, 25 dicembre; Santo Stefano, 26 dicembre. Tra le festività pubbliche annoveriamo la Festa del Lavoro, il 1° maggio; la Festa Nazionale, il 30 maggio; l’Insurrezioneantifascista,

il 22 giugno; la Festa del Patriota, il 5 agosto.

DIVERTIMENTI Per gli appassionati di jazz e musica classica la Croazia è la meta ideale! Queste terre ospitano infatti numerosi Festiva jazz e classici; tra questi vi segnaliamo la Febbre del Jazz di Primavera, una serie di concerti che si tengono tra la fine di aprile e i primi di maggio; le giornate Internazionali del Jazz, nel mese di ottobre;


il Festival Estivo di Dubrovnik, che richiama i più grandi attori e musicisti classici croati nei mesi di luglio ed agosto; il Festival Estivo di Zagabria, dove potrete assistere alle esibizioni di diversi compositori croati di musica classica. Nella capitale hanno luogo durante l'anno diversi festival, quali il Festival Internazionale del Cinema d'Animazione, il Festival Internazionale del Folklore e l'Eurokaz, una manifestazione teatrale a livello europeo.

CULTURA Le regioni che comprendono la Croazia sono storicamente divise, tanto che le arti nazionali sono un mix di componenti indigene e straniere. La costa dalmata è stata a lungo connessa all’Italia e l’architettura romana è ancora visibile in Dalmazia. Spalato, per esempio, ospita i resti del palazzo di Diocleziano, mentre a Pula si trovano le rovine di un anfiteatro romano. Nella Croazia meridionale la città di Dubrovnik è caratterizzata da mura medievali e fortificazioni; essa è stata città-stato indipendente fino al IX secolo. La Cromia, come parte dell’impero austro-ungarico, conserva molto dell’arte e della lette-

ratura dell’impero stesso. La musica folkloristica croata è rimasta collegata alle radici, con stili che differiscono enormemente tra la Dalmazia e le altre regioni. La letteratura croata vanta come esponenti il tanto tradotto novellista, poeta, saggista, drammaturgo, opinionista e critico Miroslav Krleza (1893-1981) e il poeta lirico, saggista e traduttore Tin Ujevic (1891-1955), entrambi interessati alla minaccia delle lotte sia psicologiche che sociopolitiche dell’uomo, sia a livello individuale che universale. Il romanticismo nazionale croato è sintetizzato nelle monumentali sculture di Ivan Mestrovic, che lo scultore francese Rodin definì “il più grande fenomeno tra gli scultori”. La versione yugoslava del comunismo permetteva una maggiore libertà di espressione e autonomia rispetto ai vicino stati socialisti. Il risultato è stato che la cultura croata è stata capace di svilupparsi accanto a quella occidentale e ha contribuito al progresso di quest’ultima negli ultimi 1000 anni. In Croazia tutti i gruppi etnici parlano i dialetti del serbocroato. Dal collasso della Yugoslavia nel 1991, il governo croato ha cercato di creare una lingua separata croata ufficiale.Lo sport nazionale è il calcio, che insieme a pallavolo, pallanuoto e pallamano, conta un gran

numero di sostenitori. In Croazia la maggioranza della popolazione è cristiana, anche se ci sono minoranze di musulmani ed ebrei.

CLIMA Il periodo migliore per andare in Croazia è sicuramente quello da aprile a ottobre. Il clima della Croazia è mediterraneo sulla costa, mentre nell’entroterra è piuttosto continentale. I mesi di luglio e agosto sono i più affollati e caldi, la temperatura media va dai 26 ai 30 gradi, ma può capitare che arrivi anche ai 38 gradi; inoltre i prezzi nell’alta stagione sono più elevati.Settembre è ideale per partire per la Croazia, il tempo è stabile e la temperatura è buona, c’è un caldo piacevole e si possono scegliere ottime strutture turistiche a prezzi convenienti; infine si potranno gustare i deliziosi fichi. Settembre in Croazia è infatti il smokvenjak, ossia il mese dei fichi, che vede numerose manifestazioni gastronomiche in diverse località croate, durante le quali potrete assaggiare questo frutto prelibato in diverse ricette: fichi e cioccolato, con il formaggio di pecora, torte, budini, e tante altre specialità.La primavera e ottobre vedono i maggiori appuntamenti di jazz, tra cui la Febbre del Jazz di primavera. In estate, soprattutto a giugno e luglio, vi sono i Festival estivi di Zagabria, Spalato e Dubrovnik.

COME MUOVERSI Il Paese è facilmente raggiungibile con tutti i mezzi disponibili; sia per via aerea che su rotaia è ben collegato con tutte le capitali europee. In auto è altrettanto facile giungervi: la rete stradale è in ottime condizioni e l'autostrada è agevole per il viaggio e le soste. L'Italia e ben collegata con il Paese: non mancano traghetti che partono da Ancona, Bari e Venezia. In auto ci si può servire


dell'autostrada che passa per Trieste.Per gli spostamenti interni esistono voli per le maggiori città. Efficiente anche la rete ferroviaria per gli spostamenti fra le maggiori città ad eccezione di Dubrovnik. Ottima la rete degli autobus con collegamenti in tutte le parti del Paese. Una linea di traghetti locali collega il Paese con le principali isole come Brac, Cres, Dugi Otok, Hvar, Iz, Losinj, Pag, Pasman, Rab, Solta, Ugljan e Vis. La Jadrolinija è la principale compagnia di navigazione croata. Le strade versano ancora in condizioni non ottimali, in particolare quella costiera. E' possibile noleggiare un’automobile ed è sufficiente la patente italiana.

schive e collinari, prive di segnalazione.

DOCUMENTI NECESSARI Passaporto/carta d’identità valida per l’espatrio: è necessario viaggia-

identità cartacee rinnovate con timbro e, talvolta, respingimenti per i possessori di carte di identità elettroniche rinnovate con un certificato rilasciato dal Comune. Si conferma, tuttavia, che tali carte di identità rinnovate vengono riconosciute dalle Autorità croate come documenti validi per l’ingresso nel Paese. Ove si

SICUREZZA Le condizioni generali di sicurezza del Paese sono buone. Si segnala tuttavia la persistenza di aree del Paese non ancora del tutto bonificate da ordigni quali mine anti – uomo e bombe inesplose, risalenti al conflitto inter – jugoslavo. Nel 2009 sette persone sono state coinvolte in incidenti gravi provocati da mine. Nonostante l’opera di bonifica, si stima che tali aree coprano un’area complessiva di circa 954,5 kmq. Sebbene la gran parte dei campi minati (circa 15.000) siano di norma segnalati e delimitati da apposite recinzioni, permangono alcune zone, soprattutto in aree bo-

re con un documento di riconoscimento in corso di validità (passaporto o carta d’identità valida per l’espatrio). La validità residua del passaporto richiesta è di novanta (90) giorni dalla prevista data di conclusione del soggiorno. Si precisa che sono considerati documenti validi per l'ingresso in Croazia anche la carta di identità cartacea rinnovata con apposizione di timbro sul retro e la carta di identità elettronica, ivi compresa quella la cui validità é stata estesa mediante certificato di proroga cartaceo. Si fa presente che in passato sono state segnalate difficoltà nel riconoscimento delle carte di

riscontrassero dette difficoltà, si prega di contattare immediatamente la Sezione Consolare dell’Ambasciata d'Italia a Zagabria, il Consolato Generale d’Italia a Fiume o il Consolato d’Italia a Spalato, ai recapiti riportati su questo sito. Visto di ingresso: Ai cittadini italiani non è richiesto il visto per turismo o per brevi visite d’affari (per soggiorni non superiori ai 90 giorni). Entro 48 ore dall’ingresso in Croazia, i turisti devono registrare la propria presenza presso gli organi di polizia locali. Questa procedura è solitamente svolta dalle strutture alberghiere. Qualora si alloggi presso privati, si consiglia di accertarsi che il proprio ospite abbia provveduto alla registrazione.

SANITA’ L’assistenza sanitaria risulta essere di livello discreto. Per quanto riguarda la salute pubblica, la Croazia non


presenta infatti particolari rischi, non riscontrandosi né la presenza di focolai di malattie contagiose né particolari fenomeni di inquinamento. Si registrano, in alcuni casi, carenze di materiali, di strutture e di farmaci. I nomi dei prodotti non corrispondono spesso a quelli italiani. E’ bene pertanto portare con sé i foglietti informativi del farmaco di cui si ha bisogno al fine di consentire al medico locale ed al farmacista l’identificazione del principio attivo. Si fa presente che gli antibiotici assunti per via intramuscolare possono essere somministrati solo presso le strutture ospedaliere o, al di fuori da esse, da personale medico. Per l’uso di farmaci ansiolitici o antidepressivi e’ necessario disporre della documentazione medica e della relativa prescrizione, al fine di evitare possibili requisizioni di tale tipologia di farmaci ai valichi di frontiera. Non vi sono malattie endemiche, tuttavia nei boschi è opportuno proteggersi contro le punture di zecche che possono causare la meningite. Il 1° novembre 2003 è entrata in vigore la Convenzione bilaterale (ItaliaCroazia) sulla Sicurezza Sociale. In base a tale accordo, gli italiani che nei loro soggiorni brevi intendano ottenere l’assistenza sanitaria gratuita croata (limitata per i soli casi di emergenze), debbono richiedere prima di partire il “modulo 111 IT” alla propria ASL, che dovrà essere esibito alle Autorità sanitarie croate. Si consiglia di stipulare, prima di intraprendere il viaggio, un’adeguata assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro Paese.

NOTE VARIE La normativa locale consente l’importazione e l’esportazione di valuta nazionale ed estera in contanti ed in assegni, con l’obbligo di dichiarare al doganiere operante al valico di frontiera ogni importazione o esportazione in contanti che superi i 10.000 euro. La normativa locale non prevede un limite minimo o massimo della somma che un visitatore può introdurre in Croazia. Si consiglia comunque, sia in entrata che in uscita dal Paese, di dichiarare alla dogana l’eventuale possesso di ingenti somme in contanti. Le autorità di frontiera possono negare l’ingresso nel Paese a chi non dimostri di essere in possesso di mezzi sufficienti a garantire la propria sussistenza in Croazia, quantificati in 100 euro a persona al giorno. Carte di credito o travellers’ cheques possono essere utilizzati per dimostrare il possesso di tali mezzi di sussistenza. L’euro, che non è legalmente accettato come valuta di pagamento, è tuttavia facilmente convertibile. Sono accettate le carte di credito dei principali circuiti e sono disponibili sportelli bancari automatizzati su tutto il territorio croato. Qualora il viaggio venga effettuato a bordo di un’automobile intestata a persona diversa dal guidatore o dai passeggeri, è necessaria una delega o un altro documento attestante il consenso del proprietario a condurre il veicolo. In mancanza di tale documentazione le autorita’ di frontiera possono disporre il fermo temporaneo del veicolo al valico di confine (fino ad un massimo di 48 ore) per svolgere gli accertamenti volti a reprimere il traffico di autovetture rubate. valuta.



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