Speleologia n. 63 - novembre 2010

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N Alburni

Alburni Exploration Team in Campo Francesco Maurano Umberto Del Vecchio Claudio Pastore

ALBURNI

CAMPANIA Grava dei Vitelli – Sala terminale nei nuovi rami scoperti durante il Campo Esplorativo Alburni 2010, organizzato dall’Alburni Exploration Team (Foto O. Lacarbonara)

D

a alcuni anni la Federazione Speleologica Campana e la Federazione Speleologica Pugliese hanno promosso un coordinamento delle attività speleologiche sui Monti Alburni. L’intento del gruppo di ricerca, da noi denominato Alburni Exploration Team, è quello di avere un quadro aggiornato delle indagini passate e in corso, nonché programmare altre attività su più fronti. Tali iniziative non hanno in alcuna maniera l’obiettivo di limitare le attività dei singoli gruppi, bensì quello di inserirle in un più ampio contesto di esplorazione e conoscenza del territorio, anche con il supporto di dati

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scientifici, per, eventualmente, far convergere gli sforzi su specifici progetti esplorativi.

Il Massiccio degli Alburni Il gruppo montuoso dell’Alburno (Monti Alburni) costituisce una delle principali aree carsiche della Campania per la presenza di oltre 200 cavità e di alcuni sistemi carsici con sviluppi superiori a tre chilometri. Tale massiccio, che presenta lungo il suo perimetro pareti molto acclivi, del classico colore chiaro dei calcari da cui ha origine il nome “Alburno”, rappresenta il più esteso dei rilievi costituiti da rocce carbonatiche; esso si innalza

come un enorme piastrone calcareo stratificato lungo circa quaranta chilometri e largo dodici, bordato da valli solcate da copiosi e limpidi fiumi: Vallo di Diano ad E, Tanagro a NE, Calore a SO e Sele a NO. Dal più basso bordo sud-occidentale, coincidente grossomodo con la quota 1.000 m slm, l’altopiano sale gradualmente, talora con bruschi gradoni verso NE fino alla massima elevazione dell’Alburno o Panormo (1.742 m) cui fanno da contraltare le cime della Nuda (1.704 m), dell’Urto (1.661 m), degli Scanni (1.510 m) e lo sperone del Figliolo (1.337 m), formando le imponenti e carat-


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