N Tempi solcati 25 Giugno 2010
60° della Società Speleologica Italiana
S
abato 26 giugno 2010, al Museo di Storia Naturale di Verona, la Società Speleologica Italiana ha ricordato il sessantesimo anniversario della sua costituzione. La storia è anche identità e la storia della SSI è cominciata, nella stessa sala della celebrazione, nel giugno del 1950. Già nel 1903, quattro studenti dell’Università di Bologna avevano costituito una Società Speleologica ed editato una rivista, Speleologia Italiana. Ma il tutto durò poco più di un anno, il tempo di provare a tradurre un’intenzione. Il 25 giugno1950 trentatre speleologi, studiosi e appassionati, si riunirono e, in quella riunione, decisero di fondare quella che, ancora oggi è la Società Speleologica Italiana. Al 60° doveva essere presente uno dei fondatori, Sandro Ruffo, vero punto di riferimento per la speleologia. Purtroppo, Ruffo ci ha lasciati il 7 maggio di quest’anno. Era nato il 26 agosto 1915. Inoltre, proprio nel giorno dell’anniversario è giunta la notizia del decesso dell’amico e socio Marco Ottalevi, stroncato da malattia in età ben più giovane. Pur in un clima di sincera tristezza, Roberto Zorzin ha fatto gli onori di casa a nome di Giuseppe Minciotti responsabile attuale del Museo di Storia Naturale di Verona impossibilitato ad intervenire
per infortunio. Giampietro Marchesi, Presidente della SSI ha presentato una relazione dal titolo “La Società Speleologica Italiana da 60 anni strumento per le realtà speleologiche esistenti” e, a seguire, il Conservatore di Zoologia del museo di Verona Leonardo Latella ha presentato “Speleologi e speleologia al Museo di Storia naturale di Verona dal 1950 ad oggi”. In un clima di amichevole convivialità Giampietro Marchesi ha
(Foto D.Vailati)
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25 Giugno 1950. Museo di Storia Naturale di Verona, i convenuti nel giorno della fondazione della Società Speleologica Italiana. (Foto Archivio Museo Storia Naturale di Verona)
consegnato a Nicola Iseppi, Sindaco di Casola Valsenio, l’attestazione di “CasolaValsenio - Città amica degli speleologi” a sottolineare la sincera disponibilità con la quale la Comunità di Casola ha sempre accolto gli speleologi (quest’anno per la sesta volta!). Un gradito rinfresco, preparato con molta sensibilità da Cristina Donati, ha concluso l’appuntamento. Una giornata sobria, ma intensa, dove si sono ricostruite, dopo un attento studio di verbali, carteggi e testimonianze, alcune fasi cruciali della storia della Società Speleologica Italiana. Erano presenti speleologi dal Veneto, dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna, molto interessati dalla puntualità delle relazioni. Un ultimo pensiero è andato agli amici che ci hanno lasciato. Con un naturale auspicio di dare altra continuità a un cammino intrapreso da ormai sei decenni. Massimo Max Goldoni