Speleologia n. 63 - novembre 2010

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Notizie italiane FRIULI VENEZIA GIULIA Abisso Led Zeppelin, Massiccio del Canin: -1020 m Una lunga storia, che ha coinvolto tanta speleologia triestina e in parte italiana ed estera, raccolta e rilanciata nel 2008, dopo anni di oblio, dalla Commissione Grotte “Eugenio Boegan” CAI e dal Gruppo Speleologico “S. Giusto”, entrambi di Trieste. Nella giornata di Giovedi 23 settembre 2010 si raggiunge il risultato a lungo atteso: l’Abisso Led Zeppelin, situato a quota 2130 slm tra il Monte Leupa e Forca, sopra Poviz (gruppo del Canin) supera la quota dei -1000 m. Questo è il risultato ottenuto da Marco “Cavia” Sticotti della C.G.E.B. di Trieste assieme a due speleologi ungheresi che, dopo aver trovato una nuova ed ampia prosecuzione fossile subito prima delle “Anniversary’s Gallery”, si sono ritrovati in una grande ed inclinata galleria che li ha portati ad affacciarsi, da un pozzo di 10 metri non disceso, su di un sistema ipogeo attivo, ove scorre un ampio collettore. Un grazie particolare agli amici ungheresi guidati da Leo Szabò che, dal 2008 hanno supportato in modo esemplare e con entusiasmo la ripresa delle esplorazioni in tale ostico abisso e a “Pappo” Alberti e “Cavia” Sticotti, che non hanno mai smesso di crederci. Dal sito della WWW.Boegan.it

LAZIO Grotte di Gasperone e Gasperina Il Monte Soratte, a un passo da Roma, è un affascinante scoglio di calcare di quasi 700 m di quota, che domina la bassa Valle del Tevere. È protetto da una Riserva Naturale che si estende per circa 410 ettari. Il diffuso carsismo della montagna,

spesso di origine ipogenica, ha da sempre attratto gli speleologi: tra le cavità più note vi sono i tre Pozzi dei Meri, la Madonnina, Santa Lucia, Sbardy, Erebus (la più profonda, con 115 m), Monte Piccolo e Grotta Antica. Nonostante il Soratte sia ben conosciuto dal punto di vista speleologico, le ricerche sistematiche possono ancora regalare soddisfazioni. È il caso dell’attività condotte dal Gruppo Speleologico Sabino (GSS) e in particolare dal socio Paolo Forconi, che da alcuni anni dedica molto tempo – con ottimi risultati alla ricerca dei segreti sotterranei di questa montagna. All’inizio di dicembre del 2009 Paolo e il suo amico Lillo ritrovano, grazie alle indicazioni di un pastore, un buco quasi leggendario posto sul versante occidentale. Un bell’ingresso soffiante che conduce ad un’ampia sala con successivo pozzo in frattura: la nuova grotta viene dedicata alla mitica figura di Gasperone, pastore di controversa fama che in passato si aggirava in quei luoghi. Il pozzo scende a circa 50 m di profondità e chiude su frana e fango. In alto viene esplorato un promettente ramo in risalita, il Ramo del brigante. In basso ha invece inizio una lunga disostruzione nel passaggio che verrà poi chiamato “Strettoia Pirica”, che impegna molte persone per alcuni mesi. A metà luglio 2010 si riesce finalmente a passare: oltre la grotta si ramifica e complica, gli ambienti si allargano, l’aria fa strani giri: le origini ipogenetiche sono evidenti. A fine luglio una punta del GSS giunge a -210 m e si ferma su pozzo. Pochi giorni dopo una squadra mista passa una strettoia in un ramo laterale a -60 m e si ferma su pozzo a circa 150 metri di profondità (Ramo dei Russi). A metà agosto si ricostituisce

Grotte di Gasperone, sul P 40 (Foto N. Russo)

la squadra di punta del GSS e viene raggiunto il fondo del ramo principale, che purtroppo chiude su frana alla base di una bella verticale di 35 m (-253 m). In una punta successiva si scopre che il Ramo dei Russi si ricollega a quello principale a quota -220 m. Nella stessa occasione vengono esplorate alcune condotte discendenti in un ambiente laterale al fondo, ma ci si ferma su strettoie impraticabili mentre l’aria si è persa strada facendo. Sono ora in corso delle risalite in vari punti della grotta. Con oltre 250 m di profondità la Grotta di Gasperone è di gran lunga il maggiore abisso del Monte Soratte: speriamo che il mitico pastore che le dà il nome voglia ancora regalarci qualche segreto. Hanno partecipato: Paolo Forconi, Lucas Ruiz, Gianni Todini, Daniele Agrofoglio, Clarice Acqua, Patrizia Massoli, Fabrizio Toso, Tullio Bernabei, Piero Mazzasette, Stefano Soro, Valerio Olivetti, Manuela Merlo, Natalino Russo, Luigi Russo. Tullio Bernabei - GSS

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