Spinning Mania 4

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S Carp fishing Mania Cerca in edicola il mensile tutto dedicato alla pesca delle grandi carpe: firme di prestigio, itinerari esclusivi e strategie del momento.

surf casting mania Il mensile più completo per gli amanti della pesca dalla spiaggia: i consigli dei più grandi espert, le migliori attrezzature e gli hot spot per andare a pesca.

EDITORIALE

nuove

manie...

ono accadute tante cose in questo ultimo mese e ve le vorrei raccontare tutte, come la diretta sulla nostra pagina Facebook e su Twitter della prima prova del Golden Pike ad Acquapartita, quella del Sea Bassmaster Marine di Orbetello e alcune storie di nostri collaboratori che hanno fatto dei viaggi di pesca a dir poco incredibili. Tuttavia, lo spazio in questa pagina è poco e ci sono delle informazioni di servizio molto importanti che vi devo assolutamente comunicare. La prima novità è prettamente editoriale e riguarda un servizio della rivista: abbiamo deciso di renderlo pubblico e chiunque potrà scaricarlo on-line. Ogni mese potrete gustarvi direttamente dallo schermo del vostro computer, smartphone o tablet una “chicca” in versione pdf targata Spinning Mania. Tecnica, strategia, esche e attrezzature, ittiologia, gli argomenti saranno tanti e diversi nella nuova “web edition”. I motivi di questa scelta sono due: il primo è ovviamente commerciale perché tutti potranno gustarsi un pezzettino della torta sfornata dalla redazione. Il secondo è invece strategico: dal prossimo anno Spinning Mania si trasferirà anche sul web con un sito dedicato che in questi giorni è fermo ai box per regolare gli ultimi assetti e che vedrà il suo debutto ufficiale a gennaio 2012. Il pdf, da scaricare ora su Facebook e già dal prossimo numero sul nostro sito www.spinning-mania.it, è il punto di unione tra la carta e i pixel, quel filo sottile e innovativo tra la rivista fatta di pagine da sfogliare e il web magazine fatto di click e di “scatti” di mouse. Se vi ricordate bene lo avevamo anticipato che saremmo andati sul web ma senza abbandonare la carta, secondo noi ancora al primo posto per la divulgazione di informazioni sulla tecnica. La seconda novità riguarda il numero che avete in mano in questo momento: come noterete è datato dicembre-gennaio ed è un numero doppio. Il prossimo che troverete in edicola o riceverete a casa in abbonamento sarà quello di febbraio e poi le uscite torneranno a essere mensili. Lo abbiamo fatto per riordinare le idee e per concentrare meglio il lavoro sulla nascita del nostro/vostro sito. Numero doppio sì, ma con all’interno degli argomenti super interessanti come la grande esperienza del nostro Enrico Ghedini al tournament di bass fishing in Cina che ha visto la partecipazione di mostri sacri giapponesi come Seiji Kato, Toshiro Ono, Kazuto Yamaki e Hiroshi Takahashi. Gli umori, le sensazioni e i trucchi di questi campioni sono a pagina 38. Poi un’incredibile servizio di Roberto Prenassi, un “extreme spinning” a caccia del potente tonno rosso. Altra primizia è l’inserto speciale pinzato a metà rivista di ben 8 pagine realizzato in collaborazione con le aziende T2 Distribution e Modern Outdoors: una guida da staccare e conservare con tanto di esche e attrezzature per fare centro con le trote in laghetto e il persico reale. Terza novità, che in realtà è più un mea culpa, è una promessa che facciamo agli abbonati. La consegna delle riviste con il gadget ha avuto ritardi fisiologici perché fatta con corriere, e tutti voi lo avete capito. Quello che invece lamentate, giustamente, è il ritardo della copia mensile spedita per posta (la copia del numero 3 di novembre). Bene, avete ragione, ci sono stati casi imbarazzanti di ritardi davvero notevoli, addirittura nell’ordine delle tre settimane sulla data d’edicola. Questo è inaccettabile, per voi che avete pagato un servizio e per noi che, per la nostra stessa professionalità e per il nostro buon nome, non solo dobbiamo ma vogliamo trattare tutti i lettori con i guanti bianchi. La promessa è che questo non accadrà mai più (salvo casi eccezionali tipo Armageddon). Per assicurarvi questo abbiamo cambiato radicalmente la logistica che gestisce questo delicato compito e, se qualche abbonato è ancora a secco del numero 3, gli consigliamo di chiamare subito allo 0381 29.00.05. La nostra segretaria di redazione provvederà alla spedizione (a spese nostre) della rivista. Ora girate pure pagina e... buona lettura! Fabio Marotta

WWW.FACEBOOK.COM/SPINMANIAMAG

la web

edition è ON-LINE

SCARICALA SUBITO!

Sei pronto per la rivoluzione digitale? Da questo mese potrai gustarti on-line la web edition di Spinning Mania . Entra nella nostra pagina fan su Facebook e clicca sulla sezione “Foto” per scaricarla in pochi secondi: fai il download e portala sempre con te a pesca, stampata oppure caricata sul tuo smartphone o sul tuo tablet. Avrai a disposizione uno strumento snello, comodo, utile ed ecologico per rendere vincenti le tue uscite a caccia di predatori!



micidiali lipless

COVER STORY

Vibrazioni strette per black bass da capogiro.

SOMMARIO

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tris di predatori con il mitico jig

Black bass, lucci e persici reali sono avvertiti! Sfida e self made del jig sono anche in video sul nostro canale YouTube!

ca’ del lago

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rock fishing

Un paradiso di lucci e black bass

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Scopriamo la nuova tecnica giapponese per catturare scorfani & C.

wtd in fondo alla lenza Tutti i movimenti per gli strike in mare

Top angler Arno Herrmann: il Campione del mondo ci svela i segreti per fare centro con le trote

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Sogno canadese Ai confini del mondo per cercare la mitica “laker”

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SPIN NING Passione • TECNICA • NATURA • SFIDA • STRATEGIE • ATTREZZATURE • NEWS

Mania

Anno I - N. 3 - Novembre 2011 direttore responsabile Fabio Marotta fabio.marotta@pentapress.it

LE RUBRICHE PER APpROFONDIRE

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l’ittiologo lanciatore Scopriamo come caccia il luccio quando l’acqua non è limpida come il cristallo

Consulente: Silvio Smania In redazione: Giulio Marcone, Paolo Meneghelli Impaginazione e dtp: Andrea Carpani Hanno collaborato: Marco Bettega, Marco Calloni, Massimo Campi, Andrea Casetta, Roberto Cazzola, Christian Gentile, Enrico Ghedini, Marco Gobbi, Stefano Marconi, Luca Quintavalla, Ropino, Jakub Vagner Foto: Marco Bettega, Marco Calloni, Massimo Campi, Arno Herrmann, Stefano Marconi, Fabio Marotta, Luca Quintavalla, Silvio Smania, Jakub Vagner Disegni e computer graphics: Ezio Giglioli DIREZIONE E REDAZIONE Via Garberini, 18 - 27029 Vigevano (Pv) Tel. (+39) 0381 29.00.05 - Fax (+39) 0381 38.20.28

nessuno nasce imparato

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Prepariamoci per il laghetto perché le iridee non sono trote pollo!

PUBBLICITà

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Davide Morino (Responsabile commerciale) Tel. (+ 39) 348 12.19.449 davide.morino@pentapress.it

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EDITORE: PENTA PRESS S.R.L

post office PROSSIMO NUMERO

spinnews

Sede legale: Via Savona, 123 - 20144 Milano Publisher: Riccardo Zago

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riccardo.zago@pentapress.it

Responsabile di produzione: Andrea Carpani

La gazzetta dello spinner con notizie e curiosità dall’Italia e dal Mondo

andrea.carpani@pentapress.it DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ITALIA SO.DI.P. “Angelo Patuzzi” S.p.A. Via Bettola, 18 - 20092 Cinisello Balsamo (Mi) Tel. (+39) 02 66.03.01 - Fax (+39) 02 66.03.03.20

Questo l’ho fatto io Tutti i passaggi per costruire un propeller da destinare al black bass

STAMPA Mediagraf S.p.A. Viale della Navigazione Interna, 89 35027 Noventa Padovana (Pd) Tel. (+39) 049 89.91.511 - Fax (+39) 049 89.91.501 SPINNING MANIA Pubblicazione mensile registrata al Tribunale di Milano il 27.06.2011 con il numero 356

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dragonbait sea-bass 7’2”

Spinning tra le onde del mare

Sped. Abb. Post. 45% Milano Tassa Riscossa Cpm Roserio

Una copia Euro 5,50 Sono vietati la pubblicazione e l’utilizzo anche solo parziale di testi, fotografie e disegni, se non espressamente autorizzati da Penta Press S.r.l. titolare del Copyright. L’invio di fotografie e materiale dattiloscritto alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione a titolo gratuito su qualsiasi opera, editata su qualsiasi supporto anche multimediale, della Penta Press S.r.l. Tutto il materiale inviato alla redazione non verrà restituito, salvo precedenti accordi. INFORMATIVA AI SENSI DEL CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI (Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno 2003) Il Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno 2003 ha la finalità di garantire che il trattamento dei Vostri dati personali si svolga nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità delle persone, con particolare riferimento alla riservatezza e all’identità personale. Vi informiamo, ai sensi dell’art. 13 del Codice, che i dati personali da Voi forniti, ovvero altrimenti acquisiti nell’ambito dell’attività da noi svolta, potranno formare oggetto di trattamento per le finalità connesse all’esercizio della nostra attività. Per trattamento di dati personali si intende la loro raccolta, registrazione, organizzazione, conservazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, raffronto, utilizzo, diffusione, cancellazione, distribuzione, interconnessione e quant’altro sia utile per l’esecuzione del servizio, compresa la combinazione di due o più di tali operazioni. Il trattamento dei Vostri dati per le finalità sopraindicate avrà luogo prevalentemente con modalità automatizzate e informatiche, sempre nel rispetto delle regole di riservatezza e di sicurezza previste dalla legge e con procedure idonee alla tutela delle stesse. Il titolare del trattamento dei dati personali è PENTA PRESS S.r.l., con sede legale in Milano, nella persona del legale rappresentante; responsabili del trattamento sono i dipendenti e/o professionisti incaricati da PENTA PRESS S.r.l., i quali svolgono le suddette attività sotto la sua diretta supervisione e responsabilità. Il conferimento dei dati personali da parte Vostra è assolutamente facoltativo; tuttavia l’eventuale Vostro rifiuto ci rende impossibile l’esecuzione di alcun adempimento contrattuale. I dati o alcuni di essi, per i fini di cui dianzi, potranno essere comunicati a: società appartenenti al medesimo gruppo societario di cui fa parte PENTA PRESS S.r.l.; soggetti esterni che svolgano funzioni connesse e strumentali all’operatività del Servizio, come, a puro titolo esemplificativo, la gestione del sistema informatico, l’assistenza e consulenza in materia contabile, amministrativa, legale, tributaria e finanziaria; soggetti cui la facoltà di accedere ai dati sia riconosciuta da disposizioni di legge o da ordini delle autorità. Un elenco dettagliato dei predetti soggetti è disponibile presso PENTA PRESS S.r.l. Vi informiamo, inoltre, che potrete consultare, modificare, opporVi o far cancellare i Vostri dati o comunque esercitare tutti i diritti che Vi sono riconosciuti ai sensi dell’art. 7 del Codice, inviando una lettera raccomandata a PENTA PRESS S.r.l. agli indirizzi sopra indicati. Se volete consultare il testo completo del Codice in materia di protezione dei dati personali, visitate il sito ufficiale dell’Autorità Garante www.garanteprivacy.it.

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Abu Garcia revo neos

Un “gioiello” di tecnologia

scelti per voi

4 esche da finesse

Sotto i riflettori

Un occhio al mercato

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ONE SHOT ONE FISH

Adrenalina tra gli anelli di ROBERTO PRENASSI

Spinner

estremo Big tuna Il dio

mare eccoci nell’olimpo dello spinning salt water, entriamo di forza nella massima espressione della tecnica e lanciamo la sfida al tonno rosso: la preda piÚ incredibile, il sogno con le pinne, la pace dei sensi di ogni spinner... 56 | Spinning Mania


extreme fishing

un big tuna come questo ti sfianca prima di potersi dire vinto. Ma vuoi mettere la soddisfazione? Mai porsi limiti se si vogliono affrontare avversari molto pi첫 forti di noi, tranne uno: sicurezza prima di tutto!

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START UP

Nessuno nasce imparato parola di FABIO MAROTTA

L’appuntamento per i più giovani o PER CHI SI AVVICINA ORA ALLO SPINNING

Calma piatta... in

ASPIO canna!

ASPIO "FREGATO" ANCHE QUANDO IN FIUME

LA SITUAZIONE RESTA

TRANQUILLA

Il giusto inizio per un neofita appassionato di spinning all’aspio è tentare questo pesce quando staziona nei grossi giri d’acqua o in mezzo al fiume. non è semplice (nulla lo è) in queste situazioni di stallo, ma con alcune mosse vincenti... 48 | Spinning Mania


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P

questo predatore ogni caccia giorno

iene improvvise con piccoli pesci che si ammassano nei punti più riparati del fiume, frenesia per la frega imminente o spot dove dagli alberi che si affacciano sull’acqua cadono insetti di ogni genere... Queste situazioni particolari attivano l’aspio: il ciprinide sa perfettamente che sono momenti propizi per riempirsi la pancia e parte in caccia. Esiste anche un’altra situazione molto più facile da individuare per uno spinner che è alle prime armi, stiamo parlando di quando gli aspio stazionano nei grossi giri d’acqua del fiume, oppure quando stanno lontano da riva, proprio in mezzo al corso d’acqua. Il predatore tende a stare in questi punti quando il fiume non è “alterato” da piene improvvise

Ti aspettiamo su Twitter segui il lavoro della redazione www.twitter.com

o il tempo è tutto sommato buono, quindi senza fronti freddi in arrivo o temporali imminenti. Possiamo chiamare queste situazioni “momenti di calma” e, se da una parte pescare per un principiante nei giri d’acqua o scagliare l’esca in mezzo al fiume è cosa facile, dall’altra bisogna tenere in considerazione che le condizioni in acqua sono ottimali per il pesce (per esempio acqua limpida) e non ci sono fenomeni di alterazione che lo possono portare a “sbagliare” il tiro attaccando non un pesciolino vero ma la nostra esca. Tuttavia, con dei piccoli accorgimenti possiamo tentare la cattura dell’aspio anche in queste situazioni. Con l’acqua limpida...

L’aspio è preciso negli attacchi perché dotato di una vista in-

Sul canale SpinManiaMag trovi tutti i nostri video www.youtube.com

credibile, un’arma che utilizza a suo vantaggio e gli consente di riempirsi regolarmente la pancia. Nelle situazioni di “calma” è più facile per l’aspio vedere l’inganno perché non esistono distrazioni e, altro fattore molto importante, l’acqua è limpida. Il potente predatore diventa estremamente selettivo perché ha tutto il tempo di visionare l’esca e se vede qualche cosa che non lo convince rinuncia all’attacco. Questo comportamento è direttamente proporzionale alla taglia: più il pesce è grosso e più sarà severo ed esigente nei confronti della nostra esca. In queste circostanze è facile vedere decine e decine di inseguimenti a vuoto e molte volte viene voglia di chiudere la canna e tornare a casa, ma noi siamo qui per imparare e non dobbiamo arrenderci!

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TOP angler

cina contest

il Dum Dum Hog di Jackall. Le erbe sono molto fitte occorre lanciare e posare l’esca con delicatezza proprio in piccoli buchi tra l’intrico dei rami e delle erbe, la pesca che detesto di più in assoluto. I pesci questa mattina non sembrano attivi, che siano stati punti proprio tutti? Peschiamo su tutta l’ansa che ha dato pesce il giorno prima. Per tre ore non avvertiamo nemmeno una mangiata e io, preso dalla disperazione, cerco ogni tanto di pescare a power, con spinnerbait e jerk, puntando al big bass. Il nulla più totale. Finalmente, quasi alla fine dei giochi, arriva la luce! Marco attacca un pesce, anche carino, lo combatte cercando di tirarlo fuori dall’erbaio mentre io lo carico e urlo come un pazzo, ma purtroppo il pesce si slama. Non ci possiamo credere, in due giorni e tre quarti di gara ormai trascorsa, solo una mangiata e lo perdiamo! Ovviamente Marco non ha nessuna colpa, infatti la particolare erba del lago ha una conformazione molto strana: gli steli sembrano quasi dei baccelli e creano una rete fitta e difficile da penetrare da un monofilo... e noi abbiamo solo del fluorocarbon in bobina! I giapponesi invece il giorno prima avevano pescato con trecce sulle 20-30 libbre, molto più adatte a penetrare e tagliare questo intrico sommerso. Siamo quasi alla disfatta morale, ma non molliamo e continuiamo a pescare.

Bass in canna!

Dopo circa un’altra mezzora Marco flippa di nuovo in mezzo a un intrico di erbe impossibile in un “buchetto” di 3 o 4 centimetri, e questa volta il torello verde e lì, e rimane inchiodato dalla potente ferrata di Marco. Urliamo come due deficienti perché finalmente abbiamo un pesce in barca, e vista la taglia media degli esemplari catturati il giorno prima, nemmeno il più piccolo. Insistiamo fino quasi alla mezzora prima della chiusura, ma purtroppo non abbiamo più attacchi. Ora però abbiamo il problema “peso”, infatti dobbiamo assolutamente rientrare entro la zona di rispetto prima dello sparo di chiusura, e la barca con entrambe i motori elettrici in acqua… stenta a muoversi! Se solo avessimo i remi penso io, vediamo le altre barche che ci passano quasi come fossimo fermi. Bella forza, se ne mettiamo quattro di loro in barca non pesano nemmeno come noi due con le giacche. Ma a forza di improperi, che penso in realtà siano il vero motore della barca, finalmente a pochi minuti dalla fine raggiungiamo il pontile. Ci avviciniamo al tabellone e sentendo alcuni dei team, capiamo di non essere gli ultimi, e un sospiro di sollievo ci rilassa fino alla pesatura. Pesature, foto di rito e premiazione con sorpresa

ecco tre top angler della due giorni in cina. da sinistra a destra: Toshiro Ono, pro staff di jackall bros.; seiji kato e kazuto Yamaki. Signori, questi sono fra i bassman più forti a livello mondiale. kato, per dirne una, ha vinto anche negli usa.


Ratis on the aborpor bank perché i giapponesi non vincono. Nell’ultima giornata proprio il team Bogan riesce, con una pesatura totale di 6,625 chili, a scalzare il team Jackall Bros. di Ono San che si deve accontentare del secondo posto con un peso di 6 chili. Per il terzo posto di nuovo un team cinese, quello di Dongmi con 5 chili, mentre Kato San e il team Tiemco si posizionano rispettivamente quarti con 4,95 chili e quinti con 4,60 chili. E i due giganti italiani? Beh per il nostro team la magra consolazione di posizionarci al sedicesimo posto con un pesce di 450 grammi, comunque scalzando sia il team della Nories, con il grandissimo Hiroshi Takahashi che sfortunatamente non riesce a fare pesci nelle due giornate di gara. Passiamo poi alle premiazioni e ai festeggiamenti dei vincitori, e ancora il grande onore di essere chiamati da Toshiro Ono in persona per la foto insieme a tutti i team giapponesi.

L’ultima serata e i saluti

La sera rientriamo all’hotel e durante la cena ci viene a trovare al tavolo Hiroshi Takahashi con il quale abbiamo trascorso

diverse ore discutendo di pesca e di viaggi impossibili alla ricerca di enormi giant trevally. Ma a un certo punto arriva il momento più bello ed emozionante di tutta questa nostra avventura: dal tavolo dei giapponesi si alza Kato San, viene verso di noi con fare deciso e una gran sorriso e ci regala la scatola di esche con cui a pescato in gara. Lo ringraziamo quasi prostrandoci ai suoi piedi, la scatola è piena di ogni ben di dio prodotto dalla Jackall e, a parte il valore, è per noi un gesto grandissimo, enorme! Ci fermiamo ancora un paio di ore insieme ai nostri amici cinesi e a Hiroshi, beviamo qualche birra e ci salutiamo ripromettendoci di icontrarci prima o poi in qualche parte del mondo. Questa per noi è stata una grandissima esperienza, una di quelle che capitano una volta nella vita! Sull’aereo diretto in Italia mi tornano in mente i volti, le persone, i momenti e la grande organizzazione profusa da Lure Times World, da Shimano, da Jackall, da Rapala e da tutti gli altri sponsor per creare un evento di caratura veramente internazionale. Mi torna in mente la grande ospitalità del popolo cinese, i buffi vestiti rossi e i guantini bianchi degli arbitri… insomma, questa volta si torna a casa con un bagaglio di esperienze, di emozioni, di ricordi e di vissuto che né io né Marco dimenticheremo. I giganti italiani hanno lasciato il segno nella terra delle Lanterne rosse, e la Cina ci ha regalato nuovi amici e indelebili ricordi che rimarranno sempre vivi nei nostri pensieri.

Nasce una grande sinergia Purtroppo solo per il Giappone!

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i più attenti sembrerà strano vedere due pro team Jackall come Seiji e Kazuto competere con i marchi Shimano. In realtà questo è il frutto di una collaborazione tra le due grandi aziende, che hanno profuso il loro impegno in un progetto comune sfociato nella creazione di una linea di canne da bass fishing Shimano-Jackall, la serie Poison Glorious. Purtroppo, come abitudine giapponese per alcune linee top di gamma, queste canne non le vedremo mai in Italia perché sono dedicate esclusivamente al mercato jap.

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SELF MADE

Questo l’ho fatto io nelle mani di MASSIMO CAMPI

Fantasia, creatività, manualità e tanta passione modifichiamo e creiamo i nostri artificiali

PIKEstikecon lo spin propeller per il shad Come usare questo artificiale con il luccio lo abbiamo già visto nelle pagine precedenti, ora vediamo come costruire un perfetto spin shad per strike memorabili

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oluminosi, colorati e scintillanti, queste sono alcune delle caratteristiche che deve avere un’ottima esca da luccio. Poi, in base all’ambiente e alle voglie di mr. esox, possiamo provare diversi modelli che spaziano da jerk e spinnerbait fino alle grosse gomme innescate su generosi jig. Tutti questi bocconi vanno a imitare pesci, anfibi o piccoli animaletti che rientrano nel menu del “denti aguzzi”. Come abbiamo già visto nel servizio sul luccio a pagina 76 della rivista, esiste un’altra esca capace di attira92 | Spinning Mania

re l’attenzione dell’esocide, stiamo parlando dello spin shad. Probabilmente questo artificiale imita al meglio un gruppo di pesci in fuga, oppure un pescetto più grosso (lo shad in gomma) che insegue un pesce più piccolo (la paletta metallica). Sta di fatto che questo boccone piace parecchio al luccio e noi dobbiamo assolutamente averlo nella nostra cassetta.

L’anima: lo shad in gomma

Gli spin shad non sono facili da trovare in commercio, o perlomeno non è semplice

trovare dei modelli di buone dimensioni e già assemblati in maniera corretta e specifica per la pesca del luccio. Ma con un po’ di ingegno e manualità, possiamo autocostruirlo con pochi e semplici passaggi. Come punto di partenza prendiamo lo shad in gomma che deve essere delle dimensioni giuste e in acqua deve lavorare al meglio, come se fosse un pesce vero. Nel servizio nelle pagine precedenti abbiamo segnalato due modelli in particolare che qui vogliamo ricordare: il Castaic Jerky J Swim e il Deps Bumble Shad.

Testina piombata e paletta

Il primo passo per l’autocostruzione di uno spin shad è “riggarlo” con una jig head dall’amo sufficientemente grande, resistente e proporzionata alle dimensioni dell’artificiale, con una testina piombata più o meno pesante a seconda della profondità alla quale vogliamo fare lavorare la nostra esca. La seconda operazione, certamente la più complicata ma nulla di impossibile, è quella di costruire un bracciolino a L, a supporto della paletta che andremo a inserire in


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seguito. Come materiale potremo utilizzare dell’acciaio armonico, tipo l’ottimo La morsa Tooth Proof dell’American Fishing Wire, nella tenuta di 240 libbre. Armati di un paio di robuste pinze e di un tronchesino, costruiamo il bracciolo proporzionandolo alla dimensione dell’esca. Potremo quindi inserirlo direttamente sul passante della jig head o impiegare un robusto split ring. La paletta scelta, ovviamente, andrà collocata all’estremo opposto head a quello dell’arla jig eno 20 tificiale tramite di alm mi i soliti split ring gram e una girella.

Sul canale SpinManiaMag puoi vedere tutti i nostri video www.youtube.com

Realizza il jig e mandaci la foto redazione.spinning@pentapress.it la pubblicheremo!

l'artificiale ai raggi x non è determinante, ma se l’abbiamo in casa... Pinza a becchi tondi

Morsa da tavolo

Tronchesino

Filo di acciaio armonico (20 centimetri, tenuta 240 libbre) 0,08 €

Questione di braccioli

I due diversi spezzoni del bracciolo a L possono essere di lunghezza uguale o diversa, dimensionati a seconda della distanza a cui vogliamo far ruotare la paletta dal pesciolino in gomma. Teniamo presente, però, che più la distanziamo e maggiore sarà l’ingombro in acqua del nostro insieme finale e che un artificiale poco compatto lavorerà magari bene in acque libere e prive di ostacoli, ma incontrerà senz’altro non poche difficoltà quando dovrà muoversi tra la vegetazione acquatica. Quindi, il nostro consiglio è quello di tenere i braccioli abbastanza corti (circa 3 centimetri) e inserire proporzionalmente una paletta di forma round (tipo quelle dei rotanti Simplex della Panther Martin) non troppo grossa: in questi casi una paletta troppo ingombrante non serve a nulla, perché frena non poco il recupero e potrebbe inopportunamente deviare verso di sé l’attacco del pesce.

PALETTA CON GIRELLA 2,50 €

Totale: euro 4,21

2 Split ring 0,60 €

JIG HEAD 1,03 €

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