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Sport Books

Fulvio nasce nel febbraio del 1969, lui e il gemello Silvio sono due dei sei figli di una famiglia molto umile che vive in una contrada sperduta sulle montagne veronesi (Lessinia). I primi anni sono segnati da uno stretto rapporto con la natura e da una vita in comune caratterizzata da giochi semplici e molte restrizioni. È con la morte del gemello Silvio, a 15 anni, che Fulvio capisce di volersi dedicare allo sport professionistico, di voler diventare un campione: la sua è una predestinazione e un risarcimento, è lui il sopravvissuto tra loro due, lui che sa di non essere stato il migliore dei due, ed è lui che deve prendere dalla vita quanto più possibile. Da quel momento in poi la sua sarà un’esistenza di grande sacrificio, i mezzi di famiglia sono quelli che sono, lavora la mattina in un macello e svolge allenamenti massacranti il pomeriggio tra le valli che conosce meglio. La sua è una scalata, passo dopo passo, grazie a un talento piegato dalla disciplina e dalla fatica, Fulvio raggiunge i suoi traguardi, il campionato juniores, la chiamata nelle Fiamme Gialle, i campionati italiani, i mondiali e la consacrazione alle Olimpiadi. Ma cosa rimane di uno sportivo quando smette di essere tale? Diversamente da molti suoi colleghi, dopo il ritiro Fulvio chiude con il mondo dello sport, pur rimanendo uno sportivo, e si dà un nuovo obiettivo nella sua seconda vita: individuare e seguire il ripopolamento della Val Lessinia da parte dei lupi, dopo 150 anni, infatti, una coppia di grandi carnivori prende residenza sui monti veronesi. Fulvio se ne innamora immediatamente, riconosce in quell’animale – da tutti temuto e odiato ma allo stesso tempo invidiato e ammirato – se stesso. Diventa il referente forestale e fa dei lupi la sua nuova ragione di vita. Slavc e Giulietta (la cui storia incredibile è stata riportata dall’Ansa, La Repubblica, Corriere della Sera, La Stampa, Focus, The Guardian, New Scientist) diventano la sua nuova famiglia. Fulvio inizia ad andare a dormire nei boschi, studia e passa giornate intere in appostamento. Installa fototrappole in cui immortala la vita segreta della coppia. Piano piano Fulvio impara anche a ululare e, quando Slavc, il maschio alfa, risponde a un suo richiamo, si sente definitivamente uno di loro. La storia di un grande atleta e di un uomo sempre alla ricerca di nuove sfide, prima di tutto con se stesso. Fulvio Valbusa è stato uno sciatore italiano di fondo dal 1989 al 2008. Campione olimpico, ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Torino nel 2006, la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Nagano nel 1996. Il suo palmares continua con una medaglia d’argento e quattro medaglie di bronzo in diversi Campionati del mondo, 36 medaglie ai Campionati italiani (venti medaglie d’oro, sette d’argento e nove di bronzo). Oggi è carabiniere forestale e telecronista per l’emittente televisiva EurosportGruppo Discovery Channel. Serena Marchi è una giornalista, ghost writer e autrice veronese. Esordisce nel 2015 con il libro Madri, comunque dove racconta 30 storie vere di 30 modi di essere o non essere madri. Nel 2007 pubblica Mio tuo suo loro e nel 2019 Pink Tank, tutti editi da Fandango Libri.

Randagio

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Perdi solo quando ti arrendi.

di Fulvio Valbusa, Serena Marchi

DETTAGLI

Editore: Fandango Libri Collana: Fandanglo Libri Pagine: 224 Prezzo: 16,50 Euro

I signori del doping. Il sistema sportivo corrotto contro Alex Schwazer

di Sandro Donati

«Buonasera professore, oggi con i giornalisti si è parlato di un mio ritorno alle gare. Vorrei fare una cosa mai vista prima a livello di antidoping. E la prima persona che mi viene in mente è lei». A scrivere questo messaggio, nel novembre 2014, è Alex Schwazer, già Oro olimpico nella 50km di marcia a Pechino 2008 e poi squalificato per doping poco prima di Londra 2012. Il destinatario è Alessandro Donati, uno dei migliori allenatori di atletica al mondo ma, ancor di più, simbolo internazionale (scomodo) della battaglia contro l'uso del doping. Lo stesso Donati che, nel 2012, aveva fatto partire la segnalazione in seguito alla quale Schwazer era stato squalificato. Inizia così quella che dovrebbe essere una storia positiva: un atleta che "si redime" e torna a praticare sport pulito, e un allenatore integerrimo. Ma non siamo in un mondo ideale. Al contrario, profondamente corrotto, dominato da istituzioni - federazioni sportive e organizzazioni nominalmente preposte all'antidoping - marce in tutti i loro gangli. Sono coloro che Donati definisce "i Signori del doping" perché, operando in condizioni di strapotere e immunità, da anni hanno instaurato un sistema di ricatti e corruttela, anziché svolgere il ruolo a cui sarebbero preposti: garantire lo sport pulito. Così, fin dal principio, il percorso di Schwazer e Donati si trasforma nell'incubo e nella persecuzione che vengono ricostruiti con ricchissima documentazione in questo libro che ha un ritmo serrato da spy-story. È la realtà che supera la fantasia: un vile e sporco agguato che fa saltare ad Alex l'Olimpiade di Rio 2016, e poi falsificazione di provette, menzogne su menzogne e un intrigo internazionale che porta fino in Russia per un "giro d'affari" stellare. E, alla fine, l'innocenza di Alex viene riconosciuta dalla giustizia ordinaria - la Procura di Bolzano - ma non dalla "giustizia sportiva"! Ma qual è il senso di tutto ciò? Perché distruggere uno degli atleti più promettenti che l'Italia abbia avuto.

DETTAGLI

Genere: Altri sport Prezzo: € 18,00 Editore: Rizzoli Collana: Varia Data uscita: 20/07/2021 Pagine: 420 Formato: brossura Lingua: Italiano

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