dove eravamo rimasti?
DFiorentina 2-1 è sempre stampato nelle menti di chi ama la Fiorentina. Sozza disastroso, un rigore negato su Ikonè (fallo di Tomori) e autorete di Milenkovic a tempo scaduto, viziata da un fallo. Non ci stava quella sconfitta, i viola non la meritavano. Venivano da un crescendo rossiniano di vittorie, tra Europa e Italia. Mancava la sesta, non è arrivata. Per colpa anche dell’arbitro. Ecco, ci eravamo lasciati qui. A dire che la sosta forse non cadeva nel momento
alla
Italia
più opportuno perché la Fiorentina si era ritrovata dopo un avvio di stagione tutt’altro che esaltante. I viola erano su un treno in corsa, ma la stazione dei Mondiali ha fermato loro e gli altri. Pazienza, adesso si ricomincia. Non da tre… ma dal Monza. Il club di Berlusconi e Galliani ha intenzioni serie.
Inizia una seconda stagione, anzi, un nuovo campionato. Mai in Italia c’era stata una sosta invernale tanto lunga. Interrogativi, dubbi, curiosità, amici del Brivido tra poco ce li toglieremo tutti. Ci siamo, il semaforo è verde. La Fiorentina dovrà rincorrere la zona Europa. Ora è a metà classifica, non ci piace vederla lì. L’ambizione è che la Fiorentina si riguadagni l’Europa dal campionato e contestualmente la alimenti dalla Conference. Senza snobbare la Coppa Italia che potrebbe regalare belle soddisfazioni a tutti.
tina dovrà rincorrere la zona Europa.
Infine speriamo si avveri un sogno… Che gli attaccanti viola comincino a far gol… E’ troppo?
Battere il Monza darebbe la spinta Senza trascurare l’obiettivo CoppaVincenzo Italiano Luka Jovic
Sofyan amrabat, un fenomeno Mondiale
Grazie alle prestazioni offerte in Qatar la popolarità del marocchino si è impennata adesso lo vogliono i club più importanti d’europa e la sua valutazione è schizzata a cifre altissime
Alzi la mano chi avrebbe scommesso su una popolarità di tali proporzioni, alla vigilia della rassegna iridata in Qatar… Sofyan Amrabat è ormai diventato un “fenomeno Mondiale”, tutti lo vogliono e i giornali continuano a parlare di lui come uno degli eroi dell’ultima Coppa del Mondo, oggetto del desiderio dei club più importanti del pianeta. Basta digitare il suo nome su qualsiasi motore di ricerca e l’accostamento risulta automatico: dal Liverpool al Tottenham, passando per Barcellona e Marsiglia. Il marocchino ha uno stuolo di ammiratori che si sono improvvisamente accorti di lui, dopo le entusiasmanti prestazioni offerte con la maglia rossa della sua Nazionale. Le 7 partite disputate al Mondiale lo hanno catapultato in una realtà completamente diversa, rispetto a quella in cui viveva
fino a pochi giorni fa. Più precisamente, fino al 23 novembre scorso, giorno del suo debutto in Qatar contro la Croazia, di Amrabat si parlava come di un centrocampista dalle grandi doti fisiche, ma che andava in confusione quando si trattava di gestire il pallone. Appena 17 giorni più tardi, il 10 dicembre subito dopo la storica vittoria del Marocco sul Portogallo, il numero 34 della Fiorentina veniva universalmente definito fra i primi 3 centrocampisti più forti del Mondiale. E la sua valutazione è schizzata a cifre altissime, addirittura sopra i 40 milioni di euro.
Un triplo salto mortale difficile da ammortizzare per chiunque, anche se Amrabat è un signor professionista e sta reagendo con grande equilibrio a questo incredibile capovolgimento di prospettive.
Un cambiamento, per la verità, figlio di un calcio fin troppo frenetico che, da un giorno all’altro, muta ra-
dicalmente i suoi giudizi in modo quasi irrazionale. Per questo la stessa Fiorentina, forte di un contratto che si rinnoverà automaticamente fino al 2025, dovrà necessariamente interrogarsi sul da farsi. Dal punto di vista delle dichiarazioni ufficiali, arrivate fino al momento della chiusura del nostro giornale, l’intendimento generale era quello di rinviare qualsiasi ipotesi di cessione al giugno prossimo. A meno di offerte irrinunciabili, che nel frattempo potrebbero anche essere arrivate. La speranza, comunque vada a finire, è che la società faccia la sua scelta in tempi rapidi e decisi, con eventuali sostituti all’altezza già blindati in cassaforte. Per non ripercorrere antipatiche situazioni di un recente passato (leggi ciò che accadde proprio nel gennaio scorso) che lasciarono in mano a Vincenzo Italiano una non desiderata “patata bollente” nel bel mezzo della stagione.
Da mediano tutto cuore e polmoni
A uno dei primi 3 centrocampisti della rassegna iridataMomenti salienti dell'avventura in Qatar di Amrabat
Sconcerti, il ricordo di un grande fiorentino
Massimo sandrelli, l’amico e collega di una vita: “e’ stato innovatore e dissacratore dai forti sentimenti Fa parte di quella generazione che cambiò il calcio la Fiorentina l’ha vissuta e amata intensamente”
• DanIeLe TaIuTISpazio alle emozioni, spazio alla storia, di chi l’ha fatta e raccontata. Ci ha lasciato Mario Sconcerti, delineiamo sul Brivido, il suo battesimo professionale, con Massimo Sandrelli, l’amico di sempre, un ritratto dell’uomo e del giornalista. Firenze e la Fiorentina nostri compagni prediletti di questo viaggio nel tempo, anche se il suo ricordo lo renderà sempre attuale.
Massimo Sandrelli, chi era per lei Mario Sconcerti?
“
Quanto ha inciso nell’evoluzione del giornalismo sportivo italiano?
“Difficile misurare il genio, il calcio subì una trasforda
“Difficile misurare il genio, il calcio subì una trasformazione intorno agli anni 50/60, l’avvento delle grandi firme. Brera, Arpino, Mura, fanno parte di quella generazione che trasformò il calcio; da sport popolare a nobile. La cronaca degli eventi assumeva lo stesso fascino degli eventi stessi, Mario ha seguito questa corrente innovatrice. Ha avuto grandi maestri, il primo fu Ghirelli a dargli fiducia giovanissimo, Scalfari, Brera e Tosatti”.
ero
“Un grande amico, un grande giornalista. Mi ha avvertito Alberto Polverosi, ero a tavola. Colpi che non sai come smaltire. Tante telefonate, Antonello Venditti, partecipazione immensa. Firenze e la Fiorentina sono stati i valori che ci hanno reso “Una coppia di fatto” come diceva lui”.
Quali le principali tappe della carriera di Mario?
“Tanti i passaggi che ne hanno segnato la grandezza professionale. Il Brivido Sportivo, le prime confidenze col mestiere. Al Corriere dello Sport divenne il più giovane inviato italiano, a Repubblica impose a Scalfari la cronaca sportiva vi portò grandissime firme come: Brera, Mura, Fossati, Audisio e Granello. Alla Gazzetta grandi risultati, Candido Cannavò ne soffriva molto l’esuberanza. L’esordio delle pagine fiorentine di Repubblica, la sfida alla Nazione, un colosso.
Lui caporedattore io il suo vice. Puntavamo molto sulla qualità dei contenuti, grandi professionalità, Sestini alla fotografia, Contemori vignettista. Il Secolo XIX, il Corriere dello Sport, la Fiorentina… due tratti comuni a tutti questi vissuti; essere innovatore, ed essere fiorentino, dissacratore dai forti sentimenti, non se ne poteva fare a meno”.
Cosa ricorda dei suoi trascorsi al Brivido? “Melani chiese a me e Manuela Righini di gestire il giornale. Io partii per il militare, Manuela mi informò che invitò Mario a prendere il mio posto. Visti i loro caratteri saranno stati mesi vivaci”.
Come viveste l’esperienza ai vertici della Fiorentina di Cecchi Gori?
“Gli ultras non erano contenti, un incontro in un garage chiarì con loro, non aveva paura. Ci fu fedele un entusiasmo fanciullesco che ci fece superare le enormi difficoltà di quel periodo, economiche e tecniche. Mario sempre a parlare con le radio, basta, dissi. “La Fiorentina non è più la moglie, è l’amante”. Gli cambiai la scheda. “Sette mesi disperatissimi” diceva riprendendo Leopardi, si sciolsero in quell’abbraccio di bambini al termine di Fiorentina-Parma. Fu come toccare il cielo con un dito, sogno e realtà di un solo colore… viola. Divenne tifoso, quando nella palestra del padre Adriano, manager di boxe, vide il titolo sul giornale il Campione “Il Sole Brilla sull’Arno”. Tricolore del 56. In lui una scintilla, vissuta, sofferta, ma immensamente amata fino all’ultimo, la Fiorentina”.
“Al Brivido ha iniziato e condiviso la gestione con Manuela Righini”Mario Sconcerti
Monelli: “Fiorentina, devi essere pù cinica!”
L'ex attaccante viola, cresciuto nel Monza: “a i gigliati manca solo la concretezza Jovic o Cabral? Serve continuità i o punterei su uno per almeno 4 partite”
• ILarIa MasInIPaolo Monelli, come ricorda il suo passaggio dal Monza alla Fiorentina?
«Con grande piacere, ero molto giovane e ho esordito nel Monza in serie B ad appena 16 anni. Poi, dopo due anni avevo molte richieste e c’erano tante voci di mercato che mi riguardavano, e alla fine sono approdato alla Fiorentina nell’81 insieme a Daniele Massaro, con cui avevo fatto il settore giovanile. Quell’anno in viola arrivarono anche campioni come Pecci, Graziani e Vierchowod».
È stata una stagione indimenticabile per tanti motivi, fra l’altro.
«Non c’è dubbio perché è stato l’anno in cui sfiorammo lo scudetto. Io avevo soltanto 18 anni, ero in una grande squadra, in serie A, che è il sogno di ogni bambino arrivare a questi livelli».
Lei non ha giocato molto al primo anno in viola.
«Feci soltanto 13 presenze, dopo essermi infortuna to quasi subito in ritiro. Successivamente sono andato in prestito ad Ascoli per poi tornare in viola nell’83-84.
Per me quest’ultima è stata la stagione più bella in viola come gioco, e anche come risultati perché alla fine siamo arrivati terzi in classifica. È stata, secon do me, una delle migliori Fiorentina della storia e anche personalmente ho realizzato 12 gol. Un’ annata stupenda».
Come le sembra la formazione attuale di Vincenzo Italiano?
«Alla Fiorentina di adesso manca un po’ di continuità. L’ho vista dal vivo allo stadio contro il Milan e meritava almeno un pareggio. Tuttavia mancano il cinismo e la concretezza. Invece le grandi squadre, appena hanno un’occasione, la sfruttano e segnano».
Che consiglio darebbe agli attaccanti? «Devono stare tranquilli e non fissarsi sul problema del gol che non arriva. Però purtroppo è un discorso che vale solo a parole perché poi quando non trovano la via della rete, diventa tutto più difficile».
Lei come gestirebbe Jovic e Cabral? «Quando c’è alternanza non è facile trovare la continuità, sia nelle prestazioni che nelle marcature. Credo quindi che valga la pena puntare su un solo attaccante per un certo numero di gare, dalle 4 alle 8 partite sempre con lo stesso centravanti per trovare la
«Hanno caratteristiche diverse e forse per il gioco della Fiorentina in teoria punterei più su Jovic. Possono però giocare anche insieme, anche se dovrebbe cambiare modulo».
Che partita si aspetta fra Fiorentina e Monza? «Difficile per entrambe, aperta a tutti i risultati. Una gara da giocare con la rabbia dentro da parte della Fiorentina contro un Monza che sta facendo
bene con identità di gioco, è aggressiva e brava nell’uno contro uno. Ha dimostrato in questi mesi di potersela giocare con tutti».
Cosa pensa del fenomeno-Amrabat?
«È un giocatore totale che ha corsa e qualità tecnica. È stato riscoperto adesso perché lo scorso anno giocava di meno. Invece senza Castrovilli e Torreira si è messo in evidenza, e pure ai Mondiali ha dimostrato il suo valore».
C’è un pericolo di perderlo?
«C’è sempre un pericolo, ma dipende tutto da cosa vuol fare la società perché, se vuole puntare a migliorarsi, deve tenere i migliori, ma ultimamente non mi sembra che sia accaduto. A volte anche gennaio e stato fatale».
“Per battere i brianzoli la Viola dovrà giocare con la rabbia dentro”
CALENDARIO SERIE A
Fiorentina-Cremonese Verona – Napoli Juventus- Sassuolo
Giornata (31 agosto 2022)
Atalanta – Torino
5ª Giornata (4 settembre 2022)
6ª Giornata (11 settembre 2022)
Cremonese – Torino
Fiorentina – Napoli Verona – Atalanta Juventus – Roma Lazio – Inter Lecce – Empoli Milan – Bologna Monza – Udinese
Salernitana – Sampdoria Spezia – Sassuolo
2022)
Giornata (18 settembre 2022)
Bologna – Salernitana Empoli – Verona Inter – Cremonese Juventus – Spezia Napoli – Lecce Roma – Monza Sampdoria – Lazio Sassuolo – Milan Udinese – Fiorentina
Atalanta – Fiorentina Empoli – Milan Verona – Udinese Inter – Roma Juventus – Bologna Lazio – Spezia Lecce – Cremonese Napoli – Torino Sampdoria – Monza Sassuolo – Salernitana
Cremonese
Cremonese – Sassuolo Fiorentina – Juventus Verona – Sampdoria Lazio – Napoli Milan – Inter Monza – Atalanta Salernitana – Empoli Spezia – Bologna Torino – Lecce Udinese – Roma
Giornata (9 ottobre 2022)
Bologna – Sampdoria Cremonese – Napoli Fiorentina – Lazio Milan – Juventus Monza – Spezia Roma – Lecce Salernitana – Verona Sassuolo – Inter Torino – Empoli Udinese – Atalanta
novembre 2022)
Atalanta – Napoli Bologna – Torino Empoli – Sassuolo Juventus – Inter Milan – Spezia Monza – Verona Roma – Lazio Salernitana – Cremonese Sampdoria – Fiorentina Udinese – Lecce
Atalanta – Cremonese Bologna – Fiorentina Empoli – Roma Inter – Torino Juventus – Salernitana Lazio – Verona Lecce – Monza Napoli – Spezia Sampdoria – Milan Sassuolo – Udinese
Bologna – Empoli Cremonese – Lazio Fiorentina – Verona Milan – Napoli Monza – Juventus Roma – Atalanta Salernitana – Lecce Spezia – Sampdoria Torino – Sassuolo Udinese – Inter 8ª Giornata (2 ottobre 2022)
Giornata (16 ottobre 2022)
Atalanta – Sassuolo Empoli – Monza Verona – Milan Inter – Salernitana Lazio – Udinese Lecce – Fiorentina Napoli – Bologna Sampdoria – Roma Spezia – Cremonese Torino – Juventus
Cremonese
Giornata (23 ottobre 2022)
Atalanta – Lazio Bologna – Lecce
Cremonese – Sampdoria Fiorentina – Inter Juventus – Empoli Milan – Monza Roma – Napoli Salernitana – Spezia Sassuolo – Verona Udinese – Torino
Atalanta
GIRONE DI RITORNO
23ª Giornata (19 febbraio 2023) Atalanta – Lecce Fiorentina – Empoli Inter – Udinese Monza – Milan Roma – Verona Salernitana – Lazio Sampdoria – Bologna Sassuolo – Napoli Spezia – Juventus Torino – Cremonese 27ª Giornata (19 marzo 2023) Atalanta – Empoli Fiorentina – Lecce Inter – Juventus Lazio – Roma Monza – Cremonese Salernitana – Bologna Sampdoria – Verona Sassuolo – Spezia Torino – Napoli Udinese – Milan 31ª Giornata (23 aprile 2023) Atalanta – Roma Empoli – Inter Verona – Bologna Juventus – Napoli Lazio – Torino Milan – Lecce Monza – Fiorentina Salernitana – Sassuolo Sampdoria – Spezia Udinese – Cremonese 35ª Giornata (14 maggio 2023) Bologna – Roma Fiorentina – Udinese Verona – Torino Inter – Sassuolo Juventus – Cremonese Lazio – Lecce Monza – Napoli Salernitana – Atalanta Sampdoria – Empoli Spezia – Milan
20ª Giornata (29 gennaio 2023)
Atalanta – Sampdoria Bologna – Spezia Cremonese – Inter Empoli – Torino Juventus – Monza Lazio – Fiorentina Lecce – Salernitana Milan – Sassuolo Napoli – Roma Udinese – Verona
24ª Giornata (26 febbraio 2023)
Bologna – Inter Cremonese – Roma Empoli – Napoli Verona – Fiorentina Juventus – Torino Lazio – Sampdoria Lecce – Sassuolo Milan – Atalanta Salernitana – Monza Udinese – Spezia
28ª Giornata (2 aprile 2023)
21ª Giornata (5 febbraio 2023)
Cremonese – Lecce Fiorentina – Bologna Verona – Lazio Inter – Milan Monza – Sampdoria Roma – Empoli Salernitana – Juventus Sassuolo – Atalanta Spezia – Napoli Torino – Udinese
25ª Giornata (5 marzo 2023)
Atalanta – Udinese Fiorentina – Milan Inter – Lecce Monza – Empoli Napoli – Lazio Roma – Juventus Sampdoria – Salernitana Sassuolo – Cremonese Spezia – Verona Torino – Bologna
29ª Giornata (8 aprile 2023)
22ª Giornata (12 febbraio 2023)
Bologna – Monza Empoli – Spezia Verona – Salernitana Juventus – Fiorentina Lazio – Atalanta Lecce – Roma Milan – Torino Napoli – Cremonese Sampdoria – Inter Udinese – Sassuolo
26ª Giornata (12 marzo 2023)
Bologna – Lazio Cremonese – Fiorentina Empoli – Udinese Verona – Monza Juventus – Sampdoria Lecce – Torino Milan – Salernitana Napoli – Atalanta Roma – Sassuolo Spezia – Inter
30ª Giornata (16 aprile 2023)
Bologna – Udinese Cremonese – Atalanta Empoli – Lecce Inter – Fiorentina Juventus – Verona Monza – Lazio Napoli – Milan Roma – Sampdoria Sassuolo – Torino Spezia – Salernitana
Bologna – Juventus Cremonese – Verona Fiorentina – Sampdoria Inter – Lazio Lecce – Udinese Napoli – Salernitana Roma – Milan Sassuolo – Empoli Spezia – Monza Torino – Atalanta
Atalanta – Bologna Fiorentina – Spezia Verona – Sassuolo Lazio – Juventus Lecce – Napoli Milan – Empoli Salernitana – Inter Sampdoria – Cremonese Torino – Roma Udinese – Monza
Bologna – Milan Cremonese – Empoli Fiorentina – Atalanta Inter – Monza Lecce – Sampdoria Napoli – Verona Roma – Udinese Sassuolo – Juventus Spezia – Lazio Torino – Salernitana 32ª Giornata (30 aprile 2023)
33ª Giornata (3 maggio 2023)
34ª Giornata (7 37ª Giornata (28 maggio 2023) Bologna – Napoli Fiorentina – Roma Verona – Empoli Inter – Atalanta Juventus – Milan Lazio – Cremonese Monza – Lecce Salernitana – Udinese Sampdoria – Sassuolo Spezia – Torino
38ª Giornata (4 giugno 2023) Atalanta – Monza Cremonese – Salernitana Empoli – Lazio Lecce – Bologna Milan – Verona Napoli – Sampdoria Roma – Spezia Sassuolo – Fiorentina Torino – Inter Udinese – Juventus
la prima volta di antognoni
acquistato pochi mesi prima dall’astimacobi, “antonio” fece il suo esordio in Coppa italia nella partita del 27 agosto 1972 contro il Monza liedholm lo inserì nella ripresa al posto di Caso
• ruBen LoPes PeGnaCi sono partite che entrano nella storia. Come quella al Comunale di Firenze del 27 agosto 1972. È la prima gara del girone eliminatorio di Coppa Italia, la seconda sfida ufficiale della stagione della Fiorentina dopo quella di quattro giorni prima sempre al Comunale con il Celik Zenika nella finale d'andata di Mitropa Cup (finita 0-0). Quel 27 agosto 1972 la squadra viola perde 3-0 con il Monza ma esordisce tra i professionisti un ragazzo di appena diciotto anni. È Giancarlo Antognoni, acquistato pochi mesi prima dall'Astimacobi che milita in serie D. È un triplo salto di categoria quello che compie il giovane centrocampista di Marsciano. E quella con il Monza è la prima delle sue 429 partite ufficiali in maglia viola (è il giocatore della Fiorentina con il maggior numero di presenze, sia considerando tutte le competizioni che la serie A. Non avrei mai pensato quella sera di oltre mezzo secolo fa, seduto in curva Ferrovia, di assistere a una partita che comunque sarebbe divenuta storica. Il Monza all'epoca milita in serie B e al termine del campionato sarebbe retrocesso in serie C. Dopo che il primo tempo è terminato 0-0, all'inizio della ripresa i brianzoli, nelle cui fila con la maglia numero dieci gioca l'ex viola Lucio Dell'Angelo, vanno in vantaggio con una rete di Blasig.
il
opera una sostituzione. Toglie dal
nel
E raddoppiano al 20' con un gol di Ballabio. A quel punto l'allenatore della Fiorentina Nils Liedholm opera una sostituzione. Toglie dal campo Caso (anche lui diciottenne), l'ala destra, ed inserisce al suo posto Antognoni. Giancarlo ha poco più di venticinque minuti per dimostrare il suo valore. Gioca con grande impegno e applicazione, come gli chiede il tecnico che stravede per lui ed è convinto che farà una grande carriera. Viene schierato sulla fascia destra in posizione offensiva di supporto agli attaccanti Sormani e Saltutti. Ma dà anche una mano al centrocampo nel quale ci sono De Sisti, Merlo e Nevio Scala. Insomma fa l'ala tornante, usando la terminologia dell'epoca. Antognoni non compie giocate memorabili che lo mettano in particolare evidenza (tra l'altro il Monza a cinque minuti dal novantesimo segna il terzo gol con Fontana). Si notano comunque le sue grandi qualità tecniche. Quelle appaiono subito evidenti. Ma certamente in pochi, in quella calda serata d'agosto, avrebbero scommesso che Antognoni sarebbe diventato un campione con la c maiuscola e quello più amato da tutti.
La prima delle 429 partite di colui che diventerà la Bandiera violaGiancarlo Antognoni
De Magistris: “Quelli bravi non si vendono”
L’ex grande pallanuotista, tifosissimo viola: “Gli anni zero sono anni persi nello sport a mrabat è forte, ma non un campione e può essere ceduto, senza sbagliare il sostituto”
• DanIeLe TaIuTIAnno nuovo, tempo di bilanci, per tutti anche per la Fiorentina. Nelle valutazioni del caso, si spera che nella prossima stagione si individui un obiettivo chiaro su cui far ruotare il presente e il futuro della Viola. Parlare della parte sinistra della classifica è riduttivo non per il valore del traguardo, ma per una sua assenza effettiva. È come un viaggiatore che inizia un percorso senza sapere dove andare, è più facile smarrirsi che trovare una meta. Si intercetti finalmente l’umore della Piazza, la sua identità, facendone una risorsa, non un ostacolo. Non si può capire la Fiorentina, senza prima capire Firenze. Del presente e del futuro viola ne parliamo con un simbolo della città, Gianni De Magistris.
“
rifornimenti per le punte Aspettiamo Castrovilli”
Gianni De Magistris, che anno è stato il 2022 per la Fiorentina?
“La prima parte ottima, la seconda mediocre. Partire da una zona bassa di classifica è più facile rispetto al settimo posto. La Fiorentina non si è rinforzata, ha solo sostituito come dice Italiano. I nuovi non hanno convinto, per adesso siamo inferiori”.
Quali sono le prospettive future secondo lei?
“Il campionato mi sembra compromesso, anche se nell’era dei tre punti tutto è possibile lo dimostra la Juve. Si potrebbe puntare alla Conference, fa essere ottimisti la ritrovata vena realizzativa della squadra”.
Si attende qualcosa dal mercato di gennaio?
“Ho capito che la Fiorentina vuole prima vendere, vedo del malcontento nei calciatori che giocano poco. C’è da recuperare qualche elemento, Gonzalez su tutti, situazione non gestita al meglio, oscure le responsabilità. C’è attesa per Castrovilli. In generale penso che i nostri attaccanti non siano messi nelle condizioni migliori per operare, mancano cross dalla fascia, soprattutto per Cabral, e rifornimenti centrali, un Merlo della situazione che li possa propiziare”.
È rimasto sorpreso dal Mondiale di Ambrabat?
“Sì, dal Marocco e da lui principalmente, anche se le caratteristiche di quel gioco lo esaltano, in una squadra che difende è fortissimo. In una offensiva ha più difficoltà a giocare. Sento per lui delle sirene inglesi, un buon calciatore non un campione insostituibile, se arrivasse un’offerta importante lo venderei, non bisogna però sbagliare il sostituto”.
Il 2023 l’anno del Viola Park, quanto può incidere nella storia gigliata? “… a partire dal 2030 e 2040, non si può pensare di fare la squadra solo col Viola Park, struttura mi dicono bellissima. Occorre avere anche un’importante rete di osservatori, il Borussia Dortmund un esempio. E poi mantenere una linea netta; quelli bravi non vanno via. Gli anni zero sono anni persi nello sport. Necessario lavorare poi sull’appeal dell’immagine del connubio fra Firenze e la Fiorentina”.
Commisso e Firenze riusciranno prima o poi a capirsi? “Commisso è molto sensibile alla critica, la natura del fiorentino è l’ironia, non risparmia niente e nessuno da sempre. Al Patron viola posso dire con affetto che le dichiarazioni che fece al suo arrivo “Riporterò la Fiorentina in alto”, per ora sono rimaste tali, le ambizioni via via ridimensionate. Un primo passo verso rapporti più distesi tra le parti, non può prescindere da una ritrovata chiarezza di obiettivi”.
“MancanoGianni De Magistris
presi troppo alla lettera!
Di sfondo al Mondiale angoscianti polveroni tra cui un'inchiesta per corruzione Ma finalmente ricomincia la serie a...
• LuCa CaPannIQuante volte vi sarà arrivato, su Whatsapp, quel mezzo busto che si mette la mano sul volto come per dire “Oh mamma mia, oh poer’a noi”? Sinceramente vorremmo riempire questa pagina con quell’emoticon (sì tanto ormai si parla per ideogrammi come l’uomo preistorico, ma in modo molto più stupido).
Oh poer’a noi, siamo senza parole! Sì perché l’avevamo detto, l’avevamo scritto nell’edizione dell’ultima gara al Franchi del 2022, prima dei mondiali, che il denaro non ha odore ma… ci hanno preso alla lettera! Pecunia non olet, però si poteva anche evitare di riempire sacchettate di verdoni fino a raggiungere un milione e mezzo di euro (sempre che non siano di più)! E poi ville, vacanze extra-lusso e chi più ne ha più ne metta. Ok precisiamo: si tratta di capi d’imputazione, non ancora di condanne, e il mondiale non appare l’elemento centrale e diretto di questa inchiesta sulla corruzione che sembra voler fare invidia alle nostre care Tangentopoli e Calciopoli (care nel senso che ci sono costate care!). Però questa inchiesta ha fatto da sfondo alla fase clou del mondiale qatariano (almeno cronologicamente), un mondiale con un sacco di elementi di disagio, proprio come temevamo e peggio di come temevamo! Giornalisti morti prematuramente (uno statunitense di 48 anni e un qatariano di 43 anni) per cause naturali, diatribe sul presunto sfruttamento dei lavoratori immigrati nella costruzione dei fantastici stadi che hanno ospitato l’evento, e una Nazione partecipante al torneo, cioè l’Iran, con la condanna a morte molto… facile. Troppo, decisamente troppo facile.
Domanda: siamo riusciti a goderci i migliori giocatori del mondo, dei quali gli italiani non hanno meritatamente fatto parte, in questo angosciante polverone? Gli italiani, come calciatori, non hanno partecipato, appunto. Però pare che altri nostri connazionali si siano ritagliati un ruolo da protagonisti nella suddetta inchiesta, insieme ad altri europarlamentari. Tornando al calcio, i campioni tanto attesi come Messi, Mpabbé e Ronaldo, ed anche le entusiasmanti promesse come Gonçalo Ramos (Portogallo), Randal Kolo Muani (Francia) ed il viola Sofyan Amrabat, hanno giocato nel clima ottimale per una festa sportiva planetaria? Non fateci rispondere, abbiate pietà. Oppure chiedetelo al presidente della
“io
E meno male che il Monza non gioca in Qatar o in Iran
Finalmente ricomincia la nostra serie A, meno male! E meno male che il patron del Monza Berlusconi ha promesso ai suoi giocatori un premio speciale («un pullman di tro…», di trovate appassionanti) in caso di vittorie contro le big, fra le quali non ha inserito la Fiorentina. Niente Befana con la giarrettiera nello spogliatoio degli ospiti quindi. E meno male, in ogni caso, che il Monza non gioca in Qatar o in Iran…
con berlusconi che promette “premi speciali”Fifa Gianni Infantino, che pensava di risolvere tutto all’inaugurazione con un melenso omni-inclusivo sono tutto”, quando dichiarò: «Oggi mi sento arabo, oggi mi sento africano, oggi mi sento gay, oggi mi sento un lavoratore migrante». Un'immagine dell'incredibile festa post Mondiale a Buenos Aires