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BS| 20 febbraio 2022

Quest’anno contro l’atalanta di Gasperini il saldo è inaspettatamente in attivo e adesso i viola cercano la vittoria al franchi che li lancerebbe verso orizzonti davvero senza limiti

• MarIo TEnEranI

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on ci piacciono i luoghi comuni o le frasi fatte, ma per una volta perdonateci l’eccezione: non c'è due senza tre… Le vittorie quest’anno con l’Atalanta, a Bergamo in campionato e pochi giorni fa sempre al Gewiss, ma in Coppa Italia, sono state due, entrambe d'importanza capitale per la stagione viola. La prima perché arrivata in avvio e, dunque, servita a rafforzare certezze in un momento così delicato. La seconda perché indispensabile per ottenere il pass verso la doppia semifinale con la Juve dell'ex Dusan Vlahovic. E ora i viola ritrovano subito i nerazzurri, stavolta però al Franchi. Poiché per adesso il saldo è inaspettamente in attivo per la Fiorentina, non resta che sperare nell’applicazione del vecchio adagio, non c’e’ due senza tre…. Riprovaci Fiorentina anche se adesso è ancora più dura. L’Atalanta, infatti, credeva di vincere con la Juventus e invece il pari è stato un boccone avvelenato. La lotta Champions è quanto mai incerta e difficile per gli uomini

Tutti i diritti riservati: vietata la riproduzione, anche solo parziale, di contenuti e foto di questa pubblicazione Chiuso in redazione il 16/02/2022 alle ore 13

Direttore editoriale Luca Calamai Direttore responsabile Mario tenerani Caporedattore tommaso Borghini

i nerazzurri, pur senza Zapata, restano fortissimi Ma italiano può farcela di Giampiero Gasperini, che stanno perdendo terreno. Per questo per loro Firenze sarà una gara troppo importante. Da non fallire. Ma i viola stanno bene, anzi benissimo. Pare abbiano superato lo choc-Vlahovic e il successo del Picco ha avuto un gran valore. Vincenzo Italiano ha portato la Fiorentina a realizzare 14 punti in più di un anno fa. Nessuno fino ad ora in A è riuscito a far meglio. Numeri, non chiacchiere. Nel segno del Pistolero, Piatek bomber vero, i viola cercheranno di allungare in classifica. L’Atalanta è fortissima, nonostante l'assenza del centravanti Zapata, ma questa Fiorentina non ha limiti.

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Italiano cerca il terzo successo stagionale su Gasperini

Stampa Baroni e gori foto Massimo Sestini foto storiche archivio paolo Melani

Hanno collaborato Lucia petraroli, giacomo Cialdi, daniele taiuti, Francesca Bandinelli ruben Lopes pegna

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Appunti di viaggio

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La media del polacco è tornata super: un gol ogni 74 minuti

Il Pistolero non spara più a salve

Piatek ha ripreso a segnare con continuità I numeri della sua prima esperienza viola parlano chiaro: 4 reti su 5 gare disputate E Mister Italiano si fida sempre più di lui

• Tommaso Borghini

“I

l Pistolero” ha ripreso a sparare con continuità. E si tratta di una notizia di non trascurabile importanza per la Fiorentina che ha bisogno, come il pane, di gol per ovviare all’assenza di un bomber del calibro di Dusan Vlahovic. Perché se due indizi possono essere una coincidenza, tre fanno una prova e il quarto offre una base di certezza, sulla quale si può anche lavorare di fantasia. Qualche colpo è partito a salve, è vero, leggi i rigori sbagliati a Bergamo (il secondo, però rimediato con la ribattuta) e a La Spezia. Ma Krzysztof Piatek, in arte “Il Pistolero”, ha centrato già quattro volte il bersaglio grosso e scusate se è poco. Un dato che prende maggiore solidità se rapportato agli altri suoi numeri: 5 presenze ufficiali, 2 in Coppa Italia e 3 in campionato per un totale di 297 minuti complessivi. Tradotto in media: un gol ogni 74 minuti e rotti. Ruolino che lo riporta vicino ai tempi d’oro, quelli del Genoa o dei primi mesi con la maglia del Milan, quando segnava con una frequenza impressionante. Ripercorrendo le reti in maglia viola troviamo gran parte del suo tipico repertorio: l’opportunismo mostrato a Napoli, su perfetto servizio di Venuti, e a La Spezia, su invito di Maleh e, decisiva finta di corpo di Odriozola. La freddezza di Bergamo in occasione del primo rigore.

Krzysztof Piatek

E infine la fortuna, che lo ha premiato rimettendogli sul piede il pallone del secondo rigore di Bergamo, appena respinto da Musso. Qualità e caratteristiche che fanno parte del suo dna e che pareva essersi perso per strada, soprattutto nella sua fallimentare esperienza tedesca. Ricordi di un passato che oggi pare molto lontano, mentre il presente sembra, almeno così sperano i tifosi viola, portarlo verso una rinascita professionale con la maglia viola addosso. E, in questi giorni, non potevano mancare neppure i paragoni con Vlahovic: per adesso i numeri sono dalla parte del centravanti polacco, visto che la statistica del

serbo in bianconero (prima del derby di Torino di cui non conosciamo l’esito, vista la chiusura precedente del nostro giornale) parla di una rete su 3 presenze complessive, per un totale di 270 minuti giocati. Insomma, al momento, Piatek batte Vlahovic per 4-1. Questo dice l’attualità, mentre il futuro è tutto da scrivere. Vincenzo Italiano ha già dichiarato di fidarsi di lui e di ritenerlo più pronto rispetto alla concorrenza interna. Sperando che anche Arthur Cabral cominci a dare segnali di sé in fase realizzativa. E allora il fantasma di Dusan potrebbe cominciare a fare sempre meno paura.



Il personaggio

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Nel febbraio 2020 i tifosi gigliati gli regalarono la maglietta “Gasperini uno di noi!”

Gasp, un’altra domenica bestiale? Dalle accuse di cascatore a Chiesa, alla lite con Stefano Pioli Il tecnico dell’Atalanta protagonista di accese polemiche ogni volta che la sua squadra ha sfidato la Fiorentina E il Franchi prepara gli sfottò e un’accoglienza non certo amichevole

• Ruben Lopes Pegna

È

sempre stata un'avversaria ostica la Fiorentina per Gian Piero Gasperini. Sono state 29 le partite tra campionato e Coppa Italia contro i viola disputate da Gasperini da quando siede in panchina. L'ha affrontata da allenatore del Genoa, del Palermo (una sola gara, persa al Barbera per 3-0 nel dicembre 2012) e dell'Atalanta. Il suo bilancio è negativo. Ha ottenuto 7 successi e 13 pareggi e ha subito 9 sconfitte, le ultime 2 in questa stagione. Le sfide con i viola, diverse volte, al di là del risultato, gli sono rimaste indigeste. Quando guidava i rossoblù perse la qualificazione in Champions per un clamoroso pareggio con la Fiorentina di Prandelli a Marassi il 15 febbraio 2009. Il Genoa vinceva 3-0 fino a mezzora dalla fine grazie ai gol di Thiago Motta, Palladino e Milito su rigore. Ma sull'1-0 fu espulso Biava per doppia ammonizione. Poi tra il 60' e il 94' Mutu firmò una tripletta (il gol che dette il via alla rimonta lo segnò su rigore). A fine partita il Genoa optò per il silenzio stampa, a cui Gasperini naturalmente si adeguò, per protesta contro l'arbitraggio di Rizzoli. A fine campionato Fiorentina e Genoa arrivarono al quarto posto a pari punti, ma furono i viola a qualificarsi per i preliminari di Champions grazie al pareggio di Marassi. Senza il gol di Mutu nel recupero, al quarto posto si sarebbero piazzati i rossoblù. Gasperini, in seguito,

Gian Piero Gasperini

si rammaricò molto per la sfortuna avuta dal Genoa in quella stagione. Sicuramente avrà ripensato tante volte a quel rocambolesco 3-3. Parole dure, invece, usò il tecnico dell'Atalanta dopo la sfida del Franchi del 30 settembre 2018 vinta dalla Fiorentina di Pioli per 2-0 grazie ai gol nella ripresa di Veretout su rigore, dopo un contatto dubbio tra Toloi e Chiesa, e di Biraghi su punizione. Al termine di quell'incontro, in sala stampa, Gasperini definì, senza tanti giri di parole, Chiesa un simulatore.

E da lì si scatenarono grandi polemiche che proseguirono anche dopo la gara di Coppa Italia (semifinale d'andata) finita 3-3 del 27 febbraio 2019 quando il Gasp ribadì le sue convinzioni sull'attaccante viola. A quel punto l'allenatore della Fiorentina Stefano Pioli prese apertamente le difese del suo giocatore, sostenendo che Chiesa non è un simulatore ed invitando Gasperini a rivedere le immagini del rigore contestato. Le polemiche non si spensero di fatto mai. E continuarono quando il Gasp tornò nuovamente al Franchi.


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Così durante il match di Coppa Italia del 15 gennaio 2020 vinto dalla Fiorentina piovvero insulti da una parte dei tifosi viola a lui e alla sua mamma. A fine partita il tecnico dell'Atalanta si disse amareggiato e dichiarò di non avere mai insultato nessuno. Inoltre affermò che sua madre aveva fatto la guerra anche per dare la libertà di parola a chi lo insultava. Insomma definì come maleducati i sostenitori della Fiorentina. Ci fu poi una dura replica del presidente della Fiorentina Rocco Commisso a Gasperini con la quale lo invitava ad avere rispetto per i supporter viola. Insomma l'ambiente era alquanto elettrico. E ventiquattro giorni più tardi l'Atalanta sarebbe tornata a giocare al Franchi in campionato. Gasperini, nei giorni precedenti la partita, cercò allora di smorzare i toni e dichiarò che durante e dopo il match di Coppa Italia avevano esagerato tutti, lui compreso. L'atmosfera sugli spalti e in campo fu tranquilla quell'8 febbraio 2020 nell'incontro vinto dall'Atalanta. Ma i veri vincitori furono i tifosi della Fiorentina con la loro ironia. Regalarono all'allenatore nerazzurro una maglietta viola con la scritta "Gasperini uno di noi". Il Gasp la mostrò, a fine partita, alle telecamere di Sky con una grande sorriso. E non poté fare a meno di sottolineare la bella presa di giro che gli avevano fatto. Si arrabbiò, però, Gasperini dopo l'ultima sfida di campionato tra le due squadre a Bergamo (quella dell'11 settembre scorso) vinta dalla Fiorentina per 2-1 grazie a una doppietta su rigore di Vlahovic. L'allenatore dell'Atalanta si lamentò nel dopo gara sostenendo che nel primo tempo c'erano stati degli episodi arbitrali sui quali non c'era chiarezza e perciò non si capiva più niente sul regolamento. Gasperini, senza entrare nel merito, faceva riferimento all' annullamento del gol di Zapata sullo 0-0 e sul primo rigore concesso ai viola per un fallo di mano di Maehle. Il tecnico nerazzurro non si capacitava del fatto che non c'era uniformità di giudizio da parte degli arbitri di fronte ad episodi analoghi.

Ha preferito il silenzio stampa, invece, Gasperini dopo la sfida di dieci giorni fa a Bergamo in Coppa Italia che è costata all'Atalanta l'eliminazione ai quarti di finale. Forse a causa di quella litigata finale con la panchina viola (inquadrata in tv). A fine partita, è stato il direttore generale della società nerazzurra Umberto Marino a lamentarsi dell'operato dell'arbitro Fabbri, in particolare nell'occasione del gol decisivo di Milenkovic. Ma sicuramente il Gasp era più arrabbiato che mai. L'ennesima puntata di una saga, quella del turbolento rapporto fra Gasp e la tifoseria viola, che sembra destinata ad arricchirsi di ulteriori capitoli. A partire dalla gara di domenica all'ora di pranzo al Franchi.

Gasperini fu protagonista di un acceso alterco con Pioli

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Visibilmente arrabbiato, dopo il match di Coppa Italia si è trincerato nel silenzio stampa

Il personaggio

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pAroLA ALL’eSperto

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“Sarà un match spettacolare tra due squadre che giocano un gran calcio”

Jacobelli: “Uniti dal ricordo di Mondonico”

il direttore di tuttosport, simpatizzante dell’atalanta: “occorre riportare un clima più sereno fra viola e nerazzurri in onore di un uomo che ha amato entrambi i colori E poi sul campo… che vinca il migliore!”

• gIaCoMo CIaLDI

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iorentina e Atalanta, nuovamente contro. A distanza di dieci giorni dalla sfida che ha regalato ai ragazzi di Italiano l'accesso alla semifinale di Coppa Italia, i viola si troveranno di fronte – stavolta tra le mura amiche del Franchi – i nerazzurri di Gasperini. Per analizzare il match e, più in generale, il momento delle due squadre, il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Xavier Jacobelli, direttore di Tuttosport nonché bergamasco doc e tifoso dell'Atalanta.

Xavier Jacobelli

Direttore, le è piaciuta la Fiorentina vista fin qui? «Mi è piaciuta quasi sempre, sì. Mi piacciono le caratteristiche della squadra di Italiano: pressing alto, tanto gioco, azione che parte dal portiere. Questa Fiorentina ha tutti gli ingredienti per fare bene, benissimo. E il merito di tutto questo va in gran parte al tecnico...». Cosa è riuscito a portare, l'ex Spezia, a Firenze? «Una mentalità che nelle precedenti stagioni non c'era. Quella voglia di imporre il proprio gioco contro chiunque, e cercare la vittoria sempre e comunque. Sono caratteristiche che una squadra, se ambisce a divenire grande, deve possedere. Il lavoro che Italiano ha fatto a livello psicologico è davvero notevole, basti guardare la trasformazione di alcuni calciatori che appena otto mesi fa erano l'ombra di quello che sono oggi». Ha visto qualche differenza di atteggiamento, qualche difficoltà in più, dopo il tanto discusso mercato invernale? «Capisco il malumore di tanti tifosi viola, ma la società ha fatto l'unica cosa che era in suo potere: cedere un giocatore che voleva andar via e che si sarebbe liberato a zero tra poco più di un anno. Non me la sento di contestare la cessione del serbo, seppur sia giusto il rammarico di averlo perso, perché siamo di fronte ad un centravanti veramente forte. Detto ciò, se la Fiorentina è quella vista a Bergamo in Coppa Italia, direi che è riuscita ad assorbire il colpo derivante dalla sua partenza. E' forse presto per dire se ci sono delle ripercussioni a livello tecnico, aspettiamo di vedere all'opera, per più partite, i sostituti».

Cucina senza glutine

A questo proposito, che sensazioni ha circa Piatek e Cabral? «Le sensazioni sono molte buone, perché entrambi li ritengo profili molto interessanti. Credo che Piatek sia più pronto del brasiliano, e possa essere facilitato dal fatto che conosce già il nostro campionato. Certo è che occorre calma: non possiamo pretendere la luna da chi è arrivato a gennaio, tantomeno sarebbe corretto da parte nostra lanciarci in improbabili paragoni con chi è partito. Piatek, Cabral e Ikone faranno bene, se messi nelle condizioni giuste, ma dobbiamo aver pazienza». Nel complesso, ritiene che questa Fiorentina sia più forte di quella di un mesetto fa? «Non so dire se sia più forte, dipende da molti fattori. Sono però sicuro che ci sarà fino alla fine: sono certo che vedremo la Viola lottare fino a maggio per entrare in Europa. E chissà, magari ci riuscirà. Lo spero proprio!». Di contro, invece, come vede l'Atalanta in questo periodo? «Penso sia la stessa squadra che abbiamo ammirato nelle ultime tre, fantastiche, stagioni. Talvolta ha dei passaggi a vuoto, come tutti, ma andrei cauto nell'affermare che è in crisi o al crepuscolo di un'era. Inoltre, Gasperini a mio parere si è confermato un tecnico all'altezza della situazione, per cui non vedo grossi problemi nei bergamaschi». Oggi al Franchi si affronteranno nuovamente Fiorentina-Atalanta, a distanza di dieci giorni dalla gara di Coppa Italia. Dobbiamo aspettarci una partita sulla falsariga di quella di Bergamo? «Sono due squadre che giocano al calcio. Sempre. Perciò credo vedremo una partita simile a quella di dieci giorni fa, fatta di agonismo e tecnica. L'Atalanta vorrà "vendicarsi" dell'eliminazione dalla Coppa, ma la Fiorentina è in cerca di punti importanti, perciò mettiamoci comodi: sarà una gran bella partita. Mi auguro una cosa però... Spero venga sotterrata l'ascia di guerra, e torni un clima di rivalità, ovviamente, ma con correttezza. Non capisco da dove sia nata questa acrimonia. I tifosi viola e nerazzurri devono ricordarsi che sono uniti da un allenatore eccezionale, da una persona eccezionale... Emiliano Mondonico. In onore del suo ricordo, spero torni un clima più sereno. E poi, sul campo, vinca il migliore!».


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“L’Atalanta è più pericolosa in trasferta Servirà una gara accorta”

nappi: “Con Italiano segnano tutti”

L’ex attaccante, protagonista della cavalcata uefa del 1990: “Il Mister sa valorizzare al meglio i giocatori offensivi Piatek, Cabral e gli esterni possono far dimenticare Vlahovic Io stravedo per saponara che deve solo imparare a fare gol brutti”

• DanIELE TaIuTI

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u e giù la Fiorentina orfana di Vlahovic. Cambiamento non ridimensionamento, la cessione giusta del serbo alla Juventus, colma le casse sociali ma svuota di certezze non di speranze la squadra a determinati livelli. Affidate a Cabral soprattutto, senza trascurare le virtù di Ikone e Piatek, tre che hanno avvicendato il serbo nella rosa, sperando anche nelle fortune. Fra i presenti non si dimentichino Sottil, Gonzalez e Saponara, alla ricerca di dare un compimento ai propri lampi di tecnica e ingegno. Marco Nappi, attaccante funambolico reso celebre dal gesto della foca monaca, ex di Fiorentina e Atalanta, ci fornisce un parere sull’attacco viola e sulla partita in arrivo.

Marco Nappi durante l'amichevole per Borgonovo del 2008

Marco Nappi, condivide la cessione di Vlahovic? “La Fiorentina si è privata di un elemento importante, uno dei più forti in circolazione. Tuttavia tenere un calciatore che ha voglia di andare via, è controproducente. La Viola è stata costretta ad accettare questo trasferimento. Capisco l’amarezza dei tifosi, vedendo partire un proprio idolo destinazione Juventus, la società gigliata però non si può permettere di valorizzare un giovane di tale livello e lasciarlo partire a zero. È doloroso, però alle volte bisogna guardare i conti, non il cuore”.

Chi secondo lei è più adatto a raccoglierne l’eredità, Cabral o Piatek? “Sono due buoni giocatori. Piatek ha vissuto un periodo di appannamento ma è uno che vede e trova la porta. Cabral è appena arrivato da un campionato diverso, gli va dato tempo di inserirsi perché la Super League, seppur in grande crescita, non è la Serie A. Qui le marcature sono diverse, però il brasiliano possiede tutte le qualità per imporsi nel nostro paese. Forte fisicamente e abile coi piedi, sa far gol in tutti i modi. Diciamo che, più di tutti, confido negli schemi offensivi di mister Italiano. Sono in una squadra molto propositiva e non possono che giovarsi di questo”. Dagli esterni come Ikonè, Sottil, Gonzalez e Saponara si aspettano un buon bottino di reti, ne hanno le possibilità? “Sono tutti calciatori importanti, stravedo per Saponara ha doti tecniche straordinarie fa soltanto gol belli, deve imparare a fare anche quelli brutti. Sottil è un giovane fortissimo, non un grande realizzatore, però ha degli spunti tecnici notevoli. Lo stesso dicasi per Ikonè e Gonzalez. Anche in questo caso la mano del tecnico può avvantaggiare le loro qualità offensive, perché la squadra rimane corta in attacco, debbono fare meno metri di campo avendo la possibilità di arrivare più lucidi a colpire negli ultimi sedici metri”.

L’età migliore è sempre quella che si vive


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L’Atalanta si sta confermando ad alti livelli, la Fiorentina può ripetere il trionfo di Coppa Italia? “In questo momento la Dea non riesce a trovare la continuità del passato soprattutto fra le mura amiche, anche causa di alcuni infortuni legati a uomini determinanti penso a Ilicic prima e adesso Zapata, però è sempre una squadra molto temibile in trasferta, la sua media fuori casa infatti è da scudetto. La Fiorentina forse snaturando la propria vocazione offensiva, deve fare una partita più accorta senza rinunciare a giocare, come visto in Coppa, se vuole ottenere un risultato positivo, perché la squadra orobica nelle ripartenze diventa a nt la ta A ll'

Nappi con

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devastante grazie alle folate di Muriel e Boga. I nerazzurri hanno una maggiore consapevolezza nei propri mezzi rispetto alla Fiorentina, ma i viola con Italiano hanno gettato delle basi importanti per il futuro”.

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Quali sono i ricordi che la tengono maggiormente vicino alle due squadre? “La Fiorentina mi porta a pensare all’anno della grande rincorsa in Coppa Uefa. Il gesto della foca partì proprio in quella manifestazione, d’istinto, nella partita col Werder Brema, cercavo di perdere tempo. Poi ci tengo a ricordare il compianto Bruno Giorgi, che mi fece esordire in Serie A, e l’onore di aver condiviso la maglia viola insieme con tanti campioni da Dunga a Baggio. Anche a Bergamo sono stato bene, ho trovato un grande ambiente, che mi ha permesso di ritornare nella massima serie dopo la promozione del 2000”.

La Foca Monaca che incantò l’Europa

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ercorre 40 metri con la palla incollata sulla testa durante una semifinale di Coppa Uefa? Impossibile per tutti, tranne che per un ex funambolo del pallone che quel giorno vestiva di viola. Era il 17 aprile del 1990, sul neutro di Perugia si giocava il ritorno della semifinale di Coppa Uefa tra Fiorentina e Werder Brema. Un numero fantastico che mandò in visibilio i tifosi viola, lasciando esterrefatti i giocatori avversari, incapaci di contrastarlo. Una giocata che fu definita della “Foca Monaca”, soprannome che ancora oggi Nappi si porta dietro assieme

a quello di “Nippo”, chiaramente ispirato al gioco di parole con il suo cognome. Ma il buon Marco non ha lasciato solo quel numero “circense”. La sua storia viola parla infatti anche di 56 partite ufficiali e 8 gol realizzati. Due dei quali importantissimi: il primo ad Auxerre, il secondo a Brema, entrambi decisivi per il cammino nella Coppa Uefa del 1989/90, che condusse la Fiorentina fino alla doppia finale persa (tra le polemiche, tanto per usare un eufemismo) contro la Juventus. Ma questa è un’altra storia…


1ª Giornata 20 set 2020 31 gen 2021

2ª Giornata 28 ago 2020 07 feb 2021

3ª Giornata 04 ott 2020 14 feb 2021

GIRONE DI ANDATA BENEVENTO - INTER

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5ª Giornata 25 ott 2020 28 feb 2021

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9ª Giornata 29 nov 2020 21 mar 2021

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ROMA - INTER

0

2

0

PARMA - TORINO

2

SAMPDORIA - INTER

0

0

SPEZIA - SAMPDORIA

1

3

2

ROMA - SAMPDORIA

2

SASSUOLO - GENOA

3

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UDINESE - NAPOLI

0

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TORINO - HELLAS VERONA

3

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HELLAS VERONA - CROTONE

1

0

3

2

1

2

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4

1

2

2

2

2

3

MILAN - LAZIO

3

GENOA - LAZIO

1

JUVENTUS - FIORENTINA

PARMA - JUVENTUS

INTER - CROTONE

2

2

1

4

1

2

BOLOGNA - ATALANTA

1

1

0

1

ROMA - CAGLIARI

0

4

4

14ª Giornata 23 dic 2020 25 apr 2021

LAZIO - NAPOLI

JUVENTUS - SASSUOLO

SPEZIA - HELLAS VERONA

0

NAPOLI - TORINO

4

4

1

2

3

0

1

1

CROTONE - ROMA

0

0

INTER - SPEZIA

2

3

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1

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1

1

2

FIORENTINA - BOLOGNA

4

ATALANTA - HELLAS VERONA BENEVENTO - JUVENTUS BOLOGNA - CROTONE CAGLIARI - SPEZIA GENOA - PARMA LAZIO - UDINESE MILAN - FIORENTINA NAPOLI - ROMA SASSUOLO - INTER TORINO - SAMPDORIA

CROTONE - PARMA

CAGLIARI - UDINESE 5

HELLASVERONA - SAMPDORIA

ATALANTA - ROMA

FIORENTINA - HELLAS VERONA 2

UDINESE - CROTONE

13ª Giornata dic 2020 21 apr 2021 BENEVENTO - GENOA

INTER - NAPOLI 1

ATALANTA - SASSUOLO

BENEVENTO - LAZIO

2

GENOA - MILAN 2

16ª Giornata 06 gen 2021 09 mag 2021

12ª Giornata dic 2020 18 apr 2021 FIORENTINA - SASSUOLO

CROTONE - SPEZIA 2

SPEZIA - LAZIO

ATALANTA - FIORENTINA

1

CAGLIARI - INTER

INTER - BOLOGNA JUVENTUS - TORINO 1

Giornata dic 2020 11 apr 2021 BOLOGNA - ROMA

FIORENTINA - GENOA

15ª 03

SAMPDORIA - LAZIO

3

3

06

4ª Giornata 18 ott 2020 21 feb 2021

18ª Giornata 17 gen 2021 16 mag 2021 ATALANTA - GENOA BOLOGNA - HELLAS VERONA CAGLIARI - MILAN CROTONE - BENEVENTO INTER - JUVENTUS LAZIO - ROMA NAPOLI - FIORENTINA SAMPDORIA - UDINESE SASSUOLO - PARMA TORINO - SPEZIA

UDINESE - BENEVENTO HELLAS VERONA - INTER

19ª Giornata 24 gen 2021 23 mag 2021

0 0 1 1 0 2

BENEVENTO - TORINO FIORENTINA - CROTONE GENOA - CAGLIARI JUVENTUS - BOLOGNA

4

2

2

0

LAZIO - SASSUOLO

1

MILAN - ATALANTA

1

PARMA - SAMPDORIA

2

ROMA - SPEZIA

1 1

4 2 1

4 0 1 0 0

0

UDINESE - INTER

5

1

HELLAS VERONA - NAPOLI

1

1

0

1

1

1

-

-

1

1

0

1

3

1

3


1ª Giornata 20 set 2020 31 gen 2021

2ª Giornata 28 ago 2020 07 feb 2021

O

1 3

1 1

ATALANTA - SAMPDORIA

1

BENEVENTO - NAPOLI

GIRONE DI RITORNO

BENEVENTO - INTER

BOLOGNA - PARMA

ATALANTA - CAGLIARI

BOLOGNA - SASSUOLO

CAGLIARI - LAZIO

BENEVENTO - BOLOGNA

CROTONE - JUVENTUS

GENOA - CROTONE

CROTONE - MILAN

FIORENTINA - SAMPDORIA

INTER - MILAN

JUVENTUS - SAMPDORIA

INTER - FIORENTINA

GENOA - TORINO

NAPOLI - ATALANTA

MILAN - BOLOGNA PARMA - NAPOLI SASSUOLO - CAGLIARI UDINESE - SPEZIA HELLAS VERONA - ROMA

3

5ª Giornata 25 ott 2020 28 feb 2021

4ª Giornata 18 ott 2020 21 feb 2021

FIORENTINA - TORINO

LAZIO - ATALANTA -

3ª Giornata 04 ott 2020 14 feb 2021

6ª Giornata 01 nov 2020 03 mar 2021 BOLOGNA - CAGLIARI CROTONE - ATALANTA

NAPOLI - GENOA

JUVENTUS - NAPOLI

2

ROMA - JUVENTUS

1

1

SAMPDORIA - BENEVENTO

0

5

-

0

SPEZIA - SASSUOLO

0

1

1

1

TORINO - ATALANTA

6

2

3

2

HELLAS VERONA - UDINESE

2

1

1

1

1

0

1

4

0

0

1

6

2

3

1

-

-

3

2

4

1

2

2

0

7ª Giornata 08 nov 2020 07 mar 2021 ATALANTA - INTER BENEVENTO - SPEZIA

LAZIO - INTER

1

2

2

0

0

0

2

2

2

0

0

3

0

2

4

CROTONE - LAZIO

4

1

FIORENTINA - BENEVENTO

1

1

MILAN - SPEZIA PARMA - HELLAS VERONA SASSUOLO - CROTONE UDINESE - ROMA

8ª Giornata 22 nov 2020 14 mar 2021

INTER - PARMA

BOLOGNA - NAPOLI

INTER - TORINO

FIORENTINA - UDINESE

NAPOLI - SASSUOLO

CAGLIARI - SAMPDORIA

JUVENTUS - CAGLIARI

GENOA - INTER

ROMA - FIORENTINA

GENOA - ROMA

NAPOLI - MILAN

CAGLIARI - CROTONE

1

JUVENTUS - HELLAS VERONA

2

1

SAMPDORIA - GENOA

1

LAZIO - JUVENTUS

ROMA - PARMA

0

LAZIO - BOLOGNA

0

1

SPEZIA - JUVENTUS

1

MILAN - HELLAS VERONA

SAMPDORIA - BOLOGNA

0

MILAN - ROMA

3

1

TORINO - LAZIO

1

PARMA - FIORENTINA

SPEZIA - ATALANTA

1

PARMA - SPEZIA

2

4

UDINESE - MILAN

0

SASSUOLO - UDINESE

UDINESE - GENOA

0

TORINO - CROTONE

HELLAS VERONA - SASSUOLO

2

0

3

0

0

1

2

2

1

4 2 0

SASSUOLO - TORINO

10ª Giornata 06 dic 2020 04 apr 2021 CROTONE - NAPOLI

HELLASVERONA - BENEVENTO

ROMA - BENEVENTO 0

SAMPDORIA - LAZIO SPEZIA - FIORENTINA TORINO - CAGLIARI UDINESE - PARMA HELLAS VERONA - GENOA

ATALANTA - HELLAS VERONA BENEVENTO - JUVENTUS BOLOGNA - CROTONE CAGLIARI - SPEZIA GENOA - PARMA LAZIO - UDINESE MILAN - FIORENTINA NAPOLI - ROMA SASSUOLO - INTER TORINO - SAMPDORIA

1

0

2

0

1

2

1

ATALANTA - FIORENTINA

2

2

2

12ª Giornata 16 dic 2020 18 apr 2021

13ª Giornata 20 dic 2020 21 apr 2021

14ª Giornata 23 dic 2020 25 apr 2021

BENEVENTO - LAZIO

ATALANTA - ROMA

FIORENTINA - GENOA

BOLOGNA - ROMA

FIORENTINA - SASSUOLO

BENEVENTO - GENOA

CROTONE - PARMA

INTER - BOLOGNA

CAGLIARI - INTER

GENOA - MILAN

CAGLIARI - UDINESE

JUVENTUS - FIORENTINA

BOLOGNA - ATALANTA

JUVENTUS - TORINO

CROTONE - SPEZIA

INTER - NAPOLI

FIORENTINA - HELLAS VERONA

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GENOA - JUVENTUS

JUVENTUS - ATALANTA

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NAPOLI - TORINO

ROMA - SASSUOLO

LAZIO - HELLAS VERONA

PARMA - CAGLIARI

LAZIO - NAPOLI

ROMA - CAGLIARI

SAMPDORIA - MILAN

MILAN - PARMA

ROMA - TORINO

PARMA - JUVENTUS

SAMPDORIA - SASSUOLO

SPEZIA - LAZIO

NAPOLI - SAMPDORIA

SPEZIA - BOLOGNA

SAMPDORIA - CROTONE

SPEZIA - GENOA

UDINESE - ATALANTA

SASSUOLO - BENEVENTO

UDINESE - CROTONE

SASSUOLO - MILAN

UDINESE - BENEVENTO

HELLAS VERONA - CAGLIARI

TORINO - UDINESE

HELLASVERONA - SAMPDORIA

TORINO - BOLOGNA

HELLAS VERONA - INTER

15ª Giornata 03 gen 2021 02 mag 2021

16ª Giornata 06 gen 2021 09 mag 2021

17ª Giornata 10 gen 2021 12 mag 2021

ATALANTA - SASSUOLO

ATALANTA - PARMA

BENEVENTO - ATALANTA

BENEVENTO - MILAN

BOLOGNA - UDINESE

FIORENTINA - CAGLIARI

CAGLIARI - NAPOLI

CAGLIARI - BENEVENTO

GENOA - BOLOGNA

FIORENTINA - BOLOGNA

CROTONE - ROMA

JUVENTUS - SASSUOLO

GENOA - LAZIO

LAZIO - FIORENTINA

MILAN - TORINO

INTER - CROTONE

MILAN - JUVENTUS

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JUVENTUS - UDINESE

NAPOLI - SPEZIA

ROMA - INTER

PARMA - TORINO

SAMPDORIA - INTER

SPEZIA - SAMPDORIA

ROMA - SAMPDORIA

SASSUOLO - GENOA

UDINESE - NAPOLI

SPEZIA - HELLAS VERONA

TORINO - HELLAS VERONA

HELLAS VERONA - CROTONE

18ª Giornata 17 gen 2021 16 mag 2021 ATALANTA - GENOA BOLOGNA - HELLAS VERONA CAGLIARI - MILAN CROTONE - BENEVENTO INTER - JUVENTUS LAZIO - ROMA NAPOLI - FIORENTINA SAMPDORIA - UDINESE SASSUOLO - PARMA TORINO - SPEZIA

4 0 1 1 0

9ª Giornata 29 nov 2020 21 mar 2021

0

11ª Giornata 13 dic 2020 11 apr 2021

1

19ª Giornata 24 gen 2021 23 mag 2021 BENEVENTO - TORINO FIORENTINA - CROTONE GENOA - CAGLIARI JUVENTUS - BOLOGNA LAZIO - SASSUOLO MILAN - ATALANTA PARMA - SAMPDORIA ROMA - SPEZIA UDINESE - INTER HELLAS VERONA - NAPOLI

0 1 0 1


I O N A D E N I T N PU A!

PRATO

a u t a l a r ? d r Ca ! ! ! i o n a a

59100 PRATO Via Sabadell, 80/18 Tel. 0574 591315 r.a. Fax 0574 575737 mail: tipografia@baroniegori.it - www.baroniegori.it


FIorEnTIna - aTaLanTa

sTaDIo arTEMIo FranChI DI FIrEnZE, 20.02.2022, orE 12.30

CLASSIFICA Serie A

P

g

partite totali v n p

1

Milan

55 25 17

4

4

2

Inter

54 24 16

6

2

FIORENTINA 4-3-3

3

Napoli

53 25 16

5

4

1 Terracciano

4

Juventus

46 25 13

7

5

5

Atalanta

44 25 12

8

4

6

Lazio

42 25 12

6

7

29 Odriozola 4 Milenkovic 98 Igor 3 Biraghi

7

Roma

40 25 12

4

9

8

Fiorentina

39 24 12

3

9

9

Verona

36 25 10

6

9

10

Torino

32 24

9

5

10

11

Empoli

31 25

8

7

10

12

Sassuolo

30 25

7

9

9

13

Bologna

28 24

8

4

12 13

14

Spezia

26 25

7

5

15

Udinese

24 23

5

9

9

16

Sampdoria

23 25

6

5

14

17

Venezia

21 24

5

6

13

18

Cagliari

21 25

4

9

12

19

Genoa

15 25

1

12 12

20 Salernitana 13 23

3

4

16

CLASSIFICA MARCATORI NOME SQUADRA

RETI

immobile vlahovic Simeone Abraham Martinez dzeko Berardi Joao pedro

19 18 12 11 11 10 10 10

Lazio Juventus verona roma inter inter Sassuolo Cagliari

RIGORI 4 5

5 Bonaventura 18 Torreira 14 Maleh

proBABiLi ForMAZioni

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Sottil Piatek

Maleh

Torreira

Biraghi

Bonaventura Igor

22 Gonzalez 19 Piatek 33 Sottil

Gonzalez

Terracciano

Milenkovic Odriozola

ALLENATORE: ITALIANO

A Disposizione: 69 Dragowski, 25 Rosati, 17 Terzic, 23 Venuti, 2 Quarta, 55 Nastasic, 34 Amrabat, 10 Castrovilli, 7 Callejon, 8 Saponara, 11 Ikoné, 9 Cabral.

ATALANTA 3-4-1-2 1 Musso 2 Toloi 28 Demiral 19 Djimsiti

77 Zappacosta 15 De Roon 11 Freuler 3 Maehle 7 Koopmeiners 9 Muriel 10 Boga

Boga

Maehle

Muriel Koopmeiners Freuler

Zappacosta

De Roon Demiral

Djimsiti

Toloi Musso

ALLENATORE: GASPERINI

1 3 3 3

A Disposizione: 57 Sportiello, 31 Rossi, 6 Palomino, 42 Scalvini, 33 Hateboer, 13 Pezzella, 32 Pessina, 18 Malinovskyi, 88 Pasalic, 20 Mihaila.


LA StoriA

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il peggio sembrava alle spalle Ma “il mostro” è tornato a perseguitarlo

Il “lato oscuro” di Josip ilicic Lo sloveno sarebbe stato il grande ex della partita, ma non sarà in campo perché sta vivendo un momento delicato La tragedia-Covid di Bergamo ha fatto riemergere i fantasmi di un passato difficile da cancellare

• LuCa CaLaMaI

E

ra stato un colpo del primo Pradè. Nove milioni spalmati in quattro anni consegnati all’allora presidente del Palermo Zamparini per portare in maglia viola lo sloveno Josip Ilicic. Un lungagnone dallo

sguardo duro ma dai piedi brasiliani. Un talento esplosivo incapace però di esibirsi con la necessaria continuità di rendimento. Il matrimonio non ha mai funzionato. E in questi casi le colpe vanno distribuite tra tutti i protagonisti. Ilicic per i tifosi viola è rimasto il giocatore che nella finale di Coppa Italia contro il Napoli ha sbagliato un rigore in movimento. Poteva essere il gol che restituiva dopo una vita un trofeo alla città. Invece è rimasto solo un grande rimpianto. Un errore che Firenze non ha mai perdonato a questo calciatore sloveno nato in Bosnia e di etnia serba. Un concentrato di tante anime slave. Josip ha chiuso il suo percorso in maglia viola con 138 presenze e 37 gol. Liquidato nel luglio del 2017 all’Atalanta per soli cinque milioni e mezzo. Visto quello che poi il giocatore ha messo in mostra uno degli affari più azzeccati di tutta la gestione Percassi. Ilicic non sarà in campo al Franchi contro la Viola. Purtroppo il giocatore slavo sta vivendo un momento delicato della sua vita. Prigioniero di quel “lato oscuro” che a volte colpisce uomini e donne.

Josip Ilicic in maglia viola


E che ti trascina dentro un tunnel dal quale è difficile uscire. Josip da piccolo ha vissuto esperienze terribili. Il papà è morto quando aveva un anno e lui e il resto della sua famiglia sono dovuti scappare in Slovenia per non finire vittime delle tragedie razziali che hanno colpito buona parte dell’ex Jugoslavia. Esperienza che il campione dell’Atalanta ha provato a nascondere in un angolo del suo cuore.

gressività tremenda e le cure non erano ancora chiare? Ricordate le immagini delle autoambulanze che attraversavano in continuazione la città lombarda a sirene spiegate? Ricordate le immagini dei camion dell’esercito che portavano via decine e decine di bare senza nome? Quella tragedia ha fatto riesplodere la sofferenza nel cuore del giocatore. Covid e depressione hanno finito per andare a braccetto.

BS| 20 febbraio 2022

i tifosi bergamaschi gli hanno dedicato striscioni di sostegno Di blindarsi insieme ai suoi cari per combattere una battaglia complicata. Contro un nemico invisibile ma spesso invincibile. Ilicic è riemerso dal buio. È tornato a giocare. È tornato a segnare gol splendidi. Ma nei mesi scorsi il Mostro è riapparso. E Josip è tornato a chiudersi nella sua sofferenza. Lontano dagli amici, lontano dal pallone. I tifosi dell’Atalanta gli hanno dedicato uno striscione con scritto. “Ilicic non mollare Bergamo è con te”. Una mano ta

Ilicic con la casacca dell'Atalan

tesa al campione ferito. Un gesto d’amore prima di tornare

E della sua testa. Impresa complicata. Perché poi, il mostro riappare. Con sembianze ancora più cattive. E il mostro nei pensieri di Ilicic è riapparso durante la tragedia per il Covid. Ricordate le immagini di Bergamo all’inizio della pandemia quando il virus era di un’ag-

Ferendo un talento geniale quando accarezzava il pallone ma fragile nel dover gestire il dolore. Ilicic nel 2020 chiese e ottenne dall’Atalanta un periodo di stop. La sua medicina, l’unica che funzionasse veramente, era quella di isolarsi insieme alla sua famiglia.

a rispettare la sofferenza di Josip. Lo sloveno non fa parte dei giocatori che Firenze considera “suoi”. Quelli che diventano eterni. Ma i tifosi viola hanno un cuore speciale e sicuramente anche loro faranno il tifo per rivedere presto questo grande calciatore in campo.

LA StoriA

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LA pArtitiSSiMA

BS| 20 febbraio 2022

Cancelli aperti al 75 per cento della capienza Sugli spalti previsti circa 30mila spettatori • FranCEsCa BanDInELLI

P

rima c’è da continuare a correre in campionato, ancora contro l’Atalanta, magari sempre con Krzysztof Piatek mattatore. La squadra bergamasca è la vittima preferita dell’attaccante polacco: in carriera, contro la Dea, ha segnato 5

aspettando Vlahovic e la Juve La squadra è concentrata sulla gara contro l’atalanta, ma tutta Firenze freme per la prossima semifinale di Coppa che vedrà il primo ritorno da avversario al franchi del serbo E i tifosi preparano un’accoglienza “calda” che farà storia

volte in 4 partite giocate: dopo aver festeggiato, in campionato, con le maglie di Genoa e Milan, adesso all’appello manca la rete in A con la Fiorentina e non intende perdere tempo. Meglio ha fatto solo contro il Lecce (sempre 5 reti, ma in 2 gare), ma l’obiettivo è superare alla svelta anche questo record per poi pensare al Sassuolo e, infine, all’appuntamento più

Il Franchi si prepara alla grande sfida di Coppa Italia contro la Juve

atteso. Sì, perché in città, già oggi, l’attenzione è in gran parte concentrata sulla semifinale di andata di Coppa Italia, il 2 marzo prossimo contro la rivale di sempre, quella Juventus “rea” di aver pure sedotto Dusan Vlahovic. BOLGIA Sugli spalti, c’è da scommetterci, ci sarà bolgia vera. I cancelli saranno riaperti nella misura del 75% e si viaggerà sull’ordine dei trentamila spettatori: in Curva, come accaduto prima dell’ennesima recrudescenza della pandemia, torneranno i vessilli dei club, i tamburi e, soprattutto, i gruppi organizzati, con gli ultrà a scandire ritmo e cori. La festa dei trecento all’aeroporto di Firenze, in occasione del rientro della squadra da Bergamo, è stata solo un piccolo antipasto. Anche perché c’è da rivalersi pure su un’altra semifinale, quella della stagione 2014/15, con Montella in panchina. I viola, all’andata, espugnarono lo Stadium con un 2-1 grazie alla doppietta di Momo Salah, arrivato nel mercato invernale, ma l’inspiegabile tracollo (3-0 Juve) nella sfida di ritorno, al Franchi grida ancora vendetta. FATTORE VINCENZO Tocca a Vincenzo Italiano, dopo l’altro Vincenzo (Montella), provare a prendersi di forza una finale che manca dal 2013/14. Quella volta, all’Olimpico di Roma, gli scontri che coinvolsero i tifosi del Napoli e che portarono al ferimento (rivelatosi poi mortale) di Ciro Esposito, finirono col prevalere su tutto.


Vlahovic in maglia viola

A tenere in “ostaggio” (anche) la Fiorentina ci pensò Genny ‘a carogna, dopo 45 minuti surreali, con le squadre costrette ad aspettare negli spogliatoi che qualcuno ponesse fine a quell'incredibile teatro. Quella sconfitta è ancora oggi una ferita aperta da provare a suturare, avvicinandosi a grandi passi alla conquista di un titolo che in riva all'Arno manca da ben 21 anni, oltre alla qualificazione di diritto in Europa League. RESTITUIRE IL TORTO E poi c'è da restituire il "torto" a Vlahovic. Era stato lui, a Bergamo, alla terza giornata di campionato, a dire a gran voce di aver scelto da solo di rimanere a Firenze, di averlo fatto «col cuore».

BS| 20 febbraio 2022

che avrebbe garantito alla Fiorentina ben 90 milioni di euro, almeno 15 in più del fatturato attuale del club del presidente Commisso. Servirà attenzione doppia nei suoi riguardi: il serbo lo ha detto giusto dopo aver segnato il gol che ha qualificato la Juventus in semifinale, «Per me sarà una partita come le altre». E su questo non ci sono dubbi. Per un "freddo" come lui, opportunista dell'area piccola, sono proprio gli ambienti ostili i migliori teatri in cui esibirsi. LA SPINTA DI FIRENZE Conosce come nessuno i punti deboli della sua squadra e sarà lui per primo a scardinare gli equilibri di Milenkovic e degli altri. Per questo, la passione che trasuderà dagli spalti potrà rivelarsi un valore aggiunto, un po' come accaduto già in altre occasioni. I

Vlahovic con la casacca bianconera

Caccia aperta alla vendetta calcistica e a una finale che manca dal 2014

giocatori, dal campo, saranno il terminale d'energia che arriverà dalla gente: c'è da provare La poca chiarezza dell'attaccante serbo e di tutto il suo entourage, di certo, non è piaciuta a nessuno. Non ha voluto ascoltare nessuna delle ricchissime offerte arrivate dalla Premier: non quella dell'Arsenal, non quella del Tottenham e nemmeno quella del Newcastle,

APERTI A PRANZO

a fare la storia e c'è da provare a mettere nel forziere un primo vantaggio, in vista della sfida di Torino, il 20 aprile prossimo. Si tratta di una tappa verso la storia, ne sono tutti consapevoli e nessuno intende tirarsi indietro. In fondo, anche Davide ha sconfitto Golia. Con una semplice fionda.

LA pArtitiSSiMA

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vioLA AMore Mio

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“La società va sostenuta perché con questo Mister può aprire un ciclo vincente”

i Luca Ariatt ola in maglia vi

Luca Ariatti, come giudica il momento in casa Fiorentina? “Ci sono ritrovati entusiasmo e fiducia da parte del pubblico e questo è molto importante per Firenze. Vincenzo Italiano, col quale ho giocato insieme, credo sia la persona giusta per rilanciare la piazza”.

Che parere ha sui nuovi attaccanti ? “Piatek è un cavallo di ritorno nel campionato italiano, dopo l'esplosione a Genova, ha vissuto alti e bassi, deve far rivedere qualcosa di importante e in parte ci sta riuscendo. Cabral è tutto da scoprire, lo giudicheremo a fine anno. Ha buone potenzialità. Hanno caratteristiche diverse e questo può essere anche un vantaggio: se prima si contava solo su Vlahovic, oggi non è più così”.

opo l’emozionante trionfo di Coppa Italia, la Fiorentina torna ad affrontare l’Atalanta, stavolta davanti al pubblico amico. E per l’occasione Il Brivido Sportivo ha chiesto un parere speciale: quello del doppio ex Luca Ariatti, calciatore di grande sostanza che ha pure vestito la fascia di capitano della Fiorentina. Oggi fa il procuratore e ci aiuta a capire come le due squadre arrivano alla gara, affrontando anche temi caldi come la cessione di Dusan Vlahovic.

AMArCord

L'ex capitano viola, con un passato anche all'atalanta: "Sono stato compagno di italiano e conosco il suo valore La mentalità che ha trasmesso sta rilanciando la piazza di Firenze I bergamaschi hanno più pressioni e può essere uno svantaggio"

Quanto peserà l’addio di Vlahovic? “È un giocatore quasi impossibile da sostituire, in quanto è un centravanti di caratura mondiale, tra i più forti in circolazione. La Fiorentina è riuscita ad utilizzarlo il più possibile senza andare a deprezzarlo, cosa non facile dopo un periodo post Covid. Soldi che potranno essere riutilizzati per migliorare la rosa”.

• LuCIa PETraroLI

D

ariatti: “Il gioco è la strada giusta”

La prossima in Coppa Italia sarà contro la Juve, una gara molto attesa a Firenze... “La vittoria contro l'Atalanta e la conquista della semifinale sono traguardi prestigiosi che hanno caricato l’ambiente. La Fiorentina farà di tutto per arrivare in fondo alla Coppa Italia perché da lì passa anche l'accesso alle coppe. La gara con la Juventus si sa quanto pesi storicamente a Firenze e questa volta sarà ancora più importante. Io credo che i viola non partano battuti perché, anche se la Juve di Allegri sta risalendo, sono più avanti sul piano del gioco. Poi ci sarà la fascinosa incognita del ritorno di Vlahovic...”.

La partita delle emozioni

E l’ennesimo match contro l’Atalanta come va affrontato? “La squadra di Gasperini aveva un buon vantaggio, ma se lo è bruciato tutto e quindi avrà più pressioni dei viola. Tra febbraio e marzo si va a determinare l'esito della stagione che può essere, come nel caso dell’Atalanta, condizionata dai gravi infortuni. Però bisogna stare attenti perché la squadra bergamasca può riaccendersi in ogni momento”. L'obbiettivo Europa è alla portata per la squadra di Italiano? “La Fiorentina è a ridosso di squadre che sembrano avere qualcosa in più. Un ottimo piazzamento che può aprire anche un nuovo percorso. Per l’Europa subito è importante restare in corsa e giocarsela alla fine”. Come valuta la gestione Commisso, contornata da polemiche? “Commisso ci ha sempre messo faccia e soldi per questo progetto e non è scontato per un presidente che vive lontano. Lui c'è sempre stato. Anche a livello di investimenti e infrastrutture. La Fiorentina è attiva e dinamica e bisogna incentivare certe società invece di mettere i bastoni tra le ruote. Io ho vissuto la gestione Della Valle. Ci sono state stagioni facili e difficili, momenti di alti e bassi, ma trovare persone che oggi investono non è facile. E anche l’ambiente di Firenze non è facile perché molto esigente. Bisogna sempre essere costruttivi e riconoscere i meriti di chi investe”.

goleade, battesimi, trofei, salvezze ed esoneri... i match tra fiorentina e atalanta non annoiano mai La vittoria gigliata in campionato manca dal 2018 Contro i nerazzurri socrates segnò il primo gol viola • ruBEn LoPEs PEgna

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a Fiorentina ha perso le ultime due sfide di campionato con l'Atalanta al Franchi. Il 10 aprile dell'anno scorso i viola vengono sconfitti per 3-2. Dopo la doppietta di Zapata nel primo tempo (13' e 40'), c'è quella di Vlahovic nella ripresa (12' e 21') che riporta la squadra di Iachini in parità. Decisivo è il rigore trasformato da Ilicic a 20 minuti dalla fine. L'8 febbraio di 2 anni fa la Fiorentina perde 2-1 dopo essere andata in vantaggio con un gol di Chiesa nel primo tempo. Nella ripresa per i nerazzurri segnano Zapata e Malinovsky. In tutto sono state 9 le sconfitte subite con l'Atalanta a Firenze nelle 58 gare giocate in serie A. L'ULTIMA VITTORIA VIOLA IN CAMPIONATO AL FRANCHI Risale al 30 settembre 2018. La formazione di Pioli si impone per 2-0 grazie alle reti di Veretout su rigore al 63' e di Biraghi su punizione al 94'. Quello è stato il 35° successo viola in serie A a Firenze con i nerazzurri. L'ULTIMA VITTORIA AL FRANCHI Il 15 gennaio di due anni fa, nella gara degli ottavi di finale di Coppa Italia, la Fiorentina batte l'Atalanta per 2-1 e si qualifica per i quarti di finale. Segnano Cutrone all'11', Ilicic al 67' e Lirola

all'84' con i viola in dieci dal 70' per l'espulsione di Pezzella. L'ULTIMO DEI 14 PAREGGI IN CAMPIONATO Risale al 24 settembre 2017. La gara finisce 1-1 e Freuler sigla al 94' il gol dei nerazzurri in un incontro nel quale i viola passano in vantaggio nel primo tempo con una rete di Chiesa. Sportiello, allora portiere della Fiorentina, all'inizio della ripresa para un rigore calciato dal Papu Gomez. UNA STORICA VITTORIA DELLA FIORENTINA Nella stagione 2015/16 i viola battono al Franchi i nerazzurri per 3-0 grazie ai gol di Josip Ilicic su calcio di rigore al 4', Borja Valero al 34' e Joan Verdù al 90'. Per Verdù quella è l'unica rete realizzata con la casacca gigliata. La vittoria con i nerazzurri permette alla Fiorentina di rimanere da sola in testa alla classifica grazie al pareggio dell'Inter a Marassi con la Sampdoria. Il Franchi quella sera (il match si disputa in notturna) impazzisce di gioia per la quinta vittoria consecutiva in campionato della squadra di Paulo Sousa. L'ESONERO DI RADICE Il 3 gennaio 1993, in un gelido e piovoso pomeriggio, l'Atalanta vince al Franchi per 1-0 grazie a un gol in contropiede realizzato da Perrone all'8' della ripresa.

È un gol pesante, che fa arrabbiare il vicepresidente della Fiorentina (che ha dominato l'incontro ed è stata molto sfortunata) Vittorio Cecchi Gori. Infuriato per l'esito del match, dopo una durissima litigata negli spogliatoi con l'allenatore Gigi Radice, alla fine licenzia il tecnico. E i viola, guidati da Agroppi e poi nelle ultime cinque giornate da Chiarugi e Antognoni, al termine del campionato, retrocedono in serie B. LA VITTORIA DELLA COPPA ITALIA Nella stagione 1995/96 le due squadre si affrontano in finale. All'andata al Franchi la Fiorentina batte l'Atalanta del tifoso viola Mondonico per 1-0 con un gol di Batistuta. E si impone poi anche a Bergamo nel ritorno per 2-0 con reti di Amoruso e Batistuta, conquistando il trofeo. LA SALVEZZA CON L'ATALANTA Battendo i nerazzurri di Mondonico al Comunale per 4-1 il 29 aprile 1990 all'ultima giornata, la Fiorentina di Ciccio Graziani ottiene la permanenza in serie A. Le reti viola sono segnate da Buso, Di Chiara e Baggio su rigore. Inoltre c'è un'autorete di Prandelli. Quel giorno Baggio realizza la sua ultima rete in maglia viola e Prandelli, futuro tecnico della Fiorentina, disputa la sua ultima partita prima di appendere le scarpette al chiodo.

Socrates segnò il primo gol in viola il 7/10/1984 contro l'Atalanta

LE VITTORIE DELLA FIORENTINA CON IL MAGGIOR SCARTO In due occasioni i viola battono i nerazzurri per 5-0, nel 1984/85 e nel 1997/98. Nel 1984/85, con Giancarlo De Sisti in panchina, segnano Pasquale Iachini, Monelli e Socrates mentre Passarella realizza una doppietta. Socrates nell'occasione sigla il suo primo gol in campionato con la maglia viola. Nel 1997/98, sotto la guida di Alberto Malesani, vanno in gol 5 giocatori diversi: Padalino, Serena, Oliveira, Batistuta e Robbiati.


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iL pungigLione

BS| 20 febbraio 2022

Anche Commisso si è accodato al suo giocatore dando un esempio che ci dà sollievo

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Cinquanta sfumature di Terr...acciano Quanta stupidità nelle offese di discriminazione territoriale indirizzate contro il portiere in Coppa italia a bergamo Ma l’estremo viola ha dato una lezione universale rivendicando orgogliosamente la sua provenienza

• LuCa CaPannI

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Pietro Terracciano

he cosa stavano pensando, secondo voi, quei tifosi atalantini dieci giorni fa, mentre cantavano “Terracciano terrone di…”? Stavano forse progettando una nuova forza politica fondata su piani secessionisti com’era la Lega nella sua prima fase? O forse riflettevano sull’archetipo di federalismo del filosofo ottocentesco Carlo Cattaneo, affine forse alla Lega nella sua seconda fase? La Lega nella sua terza fase non c’entra più, perché attinge voti da tutt’Italia “comme s nient fusse”, per usare un francesismo. Ma a parte questo… davvero pensiamo che tutti quelli che hanno goffamente offeso Terracciano non abbiano amici o parenti del Sud? E che veramente abbiano dei fondati intenti di avulsione territoriale? Noi siamo sempliciotti: per noi hanno semplicemente e (molto) stupidamente cercato di mettere in difficoltà un avversario decisivo. Non riuscendoci, tiè! Certi cori, purtroppo, spuntano di tanto in tanto in quasi tutti gli stadi, non cadiamo da un pero. Ma alla fine, come dicevamo, valgono meno di zero, per mille motivi che è superfluo elencare e anche perché alla fine… ognuno di noi ha una sfumatura di “terrone”. C’è la versione “terrone del Nord”, che sentiamo gridare negli stadi fin dalla notte dei tempi, forse già i cartaginesi la urlavano ai romani… ma ancora non abbiamo capito cosa significhi. Boh? Magari indica quelli che dal Sud si sono trasferiti al Nord per lavorare? Va beh… e dove sarebbe l’elemento di vergogna?

E poi, ad esempio, un tale Gian Piero Gasperini (nome di pura fantasia, ogni riferimento a persone o cose realmente esistite è puramente casuale) che va a fare l’allenatore del Crotone o del Palermo che cos’è? Un “polentone del Sud”? Continuando con le fattispecie, ci sono i “terroni congiunti”, per usare un termine (“congiunti”) caro alla prima fase covid targata “Giuseppi” Conte, ovvero quelli che hanno familiari del Sud, come la moglie del senatur Umberto Bossi (la signora Manuela Marrone), la quale ha origini siciliane grazie alla mamma. E poi, dai… c’è la versione amicizia, perché è impossibile non avere amici meridionali, ed infine… la versione a stelle e strisce! Vi viene in mente nessuno? Sì, proprio lui: Rocco Commisso, che si è accodato al portiere viola “proud to be terrone”, rivendicando la sua provenienza da Marina di Gioiosa Ionica (mare fantastico, sappiatelo). Eccoci al punto: questo modo di disinnescare l’ordigno, non respingendo l’epiteto bensì rivendicandolo, beh… a noi è piaciuto molto! Si può dire che la reazione di Terracciano e Commisso per noi dovrebbe essere un esempio per tutte le vittime di discriminazioni? No, non si può dire. Perché ogni offesa è da contestualizzare e non sempre può bastare l’ironia. Però, almeno questo lasciatecelo dire, la loro reazione ci dà sollievo e sorriso. Ecco perché il nostro pungiglione si infilza proprio su loro due! Non per iniettare liquido urticante, bensì per aspirare ed attingere i loro anticorpi contro la stupidità.


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