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la sofferta vittoria conquistata a udine è stata un segnale del carattere di questa squadra
Duello d’alta quota contro il Napoli capolista Il pronostico è dalla parte dei partenopei, ma la Fiorentina se la può giocare e il resto può farlo il Franchi, come sempre
• MARIO TENERANI
Ecco perché il confronto col Napoli di Lu-
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ora il Napoli capolista. Che sfida, signori. Duello d’alta quota allo stadio Artemio Franchi di Firenze perché anche la Fiorentina non scherza. I viola a Udine hanno colto il terzo successo consecutivo in trasferta anche se arrivato dopo una partita di grande sofferenza come forse quest’anno mai era successo. La terza partita in una settimana è stata accusata più dai viola che dall’Udinese (i friulani però avevano avuto due giorni in meno per riposare), ma è anche il tipo di gioco a fare la differenza. Quello viola è più dispendioso. Poteva finire peggio, invece è andata bene. Segnale positivo, non c’è dubbio. Una squadra impegnata a crescere, da vittorie così può trarre benefici insperati. Soffrire e vincere uguale carattere. In altri periodi la Fiorentina avrebbe non pareggiato, ma addirittura perso una partita del genere.
Jack Bonaventura
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ciano Spalletti potrebbe consegnare alla Fiorentina la grande occasione, quella di imporsi agli occhi del calcio italiano. Il pronostico è tutto per il Napoli, ma i viola hanno dalla loro la convinzione di giocarsela con tutti.
Anche contro Spalletti, figlio di questa terra e con un passato viola ai tempi delle giovanili. Il resto lo farà lo stadio Franchi, come sempre.
Vincenzo Italiano
Tutti i diritti riservati: vietata la riproduzione, anche solo parziale, di contenuti e foto di questa pubblicazione Chiuso in redazione il 29/09/2021 alle ore 13
Direttore editoriale luca calamai Direttore responsabile Mario tenerani Caporedattore tommaso borghini
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redazione redazione@brividosportivo.it Grafica e impaginazione rossana de nicola e alexandra barbieri grafica@brividosportivo.it
Stampa baroni e Gori Foto Massimo Sestini Foto storiche archivio paolo Melani
Hanno collaborato Francesca bandinelli, Giacomo cialdi, ruben lopes pegna, lucia petraroli, daniele taiuti
editoriale rubrica
La grande occasione per spiccare il volo
la vetrina
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Spalletti, cuore viola nemico per 90 minuti tifa il Giglio fin da bambino e un giorno siederà sulla panchina della Fiorentina Ma nella serata del Franchi sarà avversario tosto alla guida di una squadra dal ruolino perfetto bombardato dai messaggi dei tanti amici gigliati ha cercato di isolarsi
• LUCA CALAMAI
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ono cresciuto da bambino a caffellatte, biscotti Oro Saiwa e pallone. E i miei idoli erano i giocatori della Fiorentina”. I primi amori, anche calcistici, ti restano per sempre sulla pelle. E nel cuore. Luciano Spalletti ha più volte parlato della passione per i colori viola. E ha spesso ricordato il periodo passato nelle giovanili della Fiorentina. “Uscivo di scuola a Empoli e prendevo il treno per andare agli allenamenti. Era tanta la felicità che non esisteva fatica”. Due anni coltivando il sogno di potersi esibire, un giorno, con la maglia viola al Franchi. Progetto rimasto incompiuto. C’era l’amore per il pallone ma non la qualità per giocare in Serie A. Ma la Fiorentina è rimasta comunque un qualcosa di speciale. Che ha continuato a vivere al suo fianco anche quando ha cominciato a essere protagonista in panchina. Con altri colori. Nelle serate tra Montespertoli e Montaione con gli amici mai traditi anche quando è diventato ricco e famoso, c’era sempre spazio per parlare della sua squadra del cuore. Sempre spendendo una buona parola. Sempre cercando di trovare la faccia positiva della medaglia. Doveva ragionare da addetto ai lavori, non da tifoso. continua pagina 6
Luciano Spalletti
la vetrina
BS| 3 ottobre 2021
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Segue da pagina 4
Dopo aver chiuso il rapporto con l’Inter, un divorzio brusco e inatteso, più di una volta Luciano è stato avvicinato alla panchina viola. Montella non funziona? Proviamo con Spalletti. Iachini non convince? Proviamo con Spalletti. Prandelli salta per aria perché incapace di gestire lo stress? Proviamo con Spalletti. Il tecnico di Certaldo ha sempre negato di essere stato vicino alla Fiorentina. E non abbiamo motivo di dubitare delle sue parole. Ma qualche contatto ci deve essere stato, per forza. La verità è che neppure Commisso è stato in grado di mettere sul piatto quello che Luciano cercava e cioè una squadra che avesse la potenzialità per vincere lo scudetto. Quella che gli ha consegnato De Laurentiis a Napoli. Luciano ha una vendetta sportiva da prendersi contro l’Inter che lo ha tradito. Ma il sogno e il desiderio di Spalletti era e resta quello di accomodarsi un giorno sulla panchina del cuore. Non ora. E neppure tra un anno. Magari nel momento in cui Luciano vorrà togliersi un ultimo sfizio, quando non avrà più voglia di misurarsi in Italia e nel mondo. E a quel punto sarà disponibile a firmare un contratto in bianco. Vivere un sogno non ha un prezzo. “A inizio campionato pensavo che lo scudetto se lo sarebbero giocato le solite sette sorelle. Ora ne vedo un’ottava, la Fiorentina” ha detto pochi giorni fa il tecnico partenopeo. Un’investitura all’ottimo lavoro del suo collega Italiano. La settimana che porta alla sfida con la “sua” squadra è sempre speciale. Luciano se potesse staccherebbe il cellulare. Per evitare il bombardamento di messaggi dei suoi amici innamorati della Fiorentina. Il tono dei dialoghi è più o meno questo: “Caro Luciano il Napoli è più forte ma…”. Già, c’è sempre quel “ma” che Spalletti vive con fastidio. Quanto sarebbe bello non dover mai affrontare la squadra viola. Il segreto è isolarsi e concentrarsi ancora di più sulla preparazione della gara.
Le battutacce sono rinviate al fischio finale. Intanto ha studiato con cura Vlahovic e compagni. Il gioiello serbo gli piace da morire. Ma gli piace anche Torreira e ha già messo in guardia i suoi allievi dalle accelerazioni e dai colpi del talento argentino Gonzalez. Oggi è pericoloso affrontare la Fiorentina. Insieme al suo Napoli è una delle squadre più in forma. In più ci sarà l’effetto Franchi. Lui lo conosce bene. Lo ha vissuto da tifoso, sugli spalti. Come il dodicesimo uomo in campo.
Spalletti non ha mai nascosto la sua fede viola
Al Franchi vivrà una serata particolare Rimandando le battutacce a fine gara
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Dopo l’ingenua espulsione subita contro l’Inter, l’argentino vuole farsi perdonare dai tifosi viola con una super prestazione, senza più errori Italiano conta su di lui per scardinare la difesa azzurra
• TOMMASO BORGHINI
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opo quella maledetta partita, a mente fredda, ha chiesto scusa a tutti. Nicolas Gonzalez si è reso conto di aver commesso una gigantesca sciocchezza, lasciandosi andare a quell’applauso ripetuto nei confronti dell’arbitro di Fiorentina – Inter. Una protesta giusta nel merito (perché il giallo a Bastoni era sacrosanto), ma eccessiva nella forma e, soprattutto, dannosa per la squadra, ridotta in dieci contro undici quando la partita era ancora recuperabile, e per lui stesso che ha dovuto saltare la trasferta di Udine. Un cartellino rosso (in realtà doppio giallo), così come ha spiegato lo stesso calciatore argentino, frutto della troppa “adrenalina”, difetto che dovrà certamente eliminare per non incorrere in altre sciagurate espulsioni. Ma di questo, ne siamo certi, Nico è consapevole e siamo altrettanto sicuri che cercherà di farsi perdonare l’errore a cominciare dalla partitissima che attende i viola contro il Napoli. Quale migliore occasione quella di incrociare la capolista davanti al pubblico amico per rifarsi? Una chance troppo ghiotta per non essere sfruttata. Gonzalez sta lavorando sodo per questo obiettivo da una decina di giorni e nella gara del Franchi contro i
adrenalina sì, ma senza proteste nico prepara da giorni la sua rivincita partenopei ce la metterà tutta per mettere in difficoltà la difesa azzurra, così come era riuscito a fare contro l’Inter fino al momento dell’espulsione. Le sue accelerazioni potrebbero, infatti, essere fondamentali per scardinare la retroguardia avversaria, fino a oggi quasi del tutto impermeabile con i soli 2 gol subiti in 6 partite di campionato. La grinta, o per dirla all’argentina la “garra”, non gli mancherà di certo, perché fa parte del suo arrembante modo di giocare, ma dovrà essere “controllata” e soprattutto non sconfinare in vistose, quanto contro-
Nico Gonzalez
producenti, proteste. Perché Firenze lo ha già perdonato e al Franchi gli applausi d’incoraggiamento saranno tutti per lui e Nico, stavolta, non vuole deludere quel pubblico che lo ha già eletto a suo beniamino.
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il perSonaGGio
Gonzalez, la voglia di spaccare il mondo
il doppio ex
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baiano: “Vlahovic può imitare batistuta” L’ex spalla del re Leone: “Dusan ha tutto per fare come Gabriel Anche lui 9 anni a Firenze? È difficile, ma godiamocelo ora! Contro il Napoli è vietato cambiare l’atteggiamento bisogna aggredirli ed essere più cinici sotto porta”
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“Finalmente è tornato il gioco e con quello arriveranno anche i risultati”
• GIACOMO CIALDI
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iorentina-Napoli, soprattutto quest'anno, è una sfida che promette spettacolo: si affrontano infatti due squadre che, guidate da Italiano e Spalletti, hanno nella ricerca del gioco il loro principale credo. La Viola, dopo la beffa contro l'Inter, ha voglia di riconquistarsi l'applauso dei suoi tifosi con un'altra grande prestazione. Portandosi a casa, stavolta, punti pesanti. Per analizzare il match del Franchi, e parlare delle caratteristiche delle due squadre, il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Ciccio Baiano, doppio ex di gigliati e partenopei. Francesco Baiano, l'ha sorpresa la nuova Fiorentina di Vincenzo Italiano? «Ero tra quelli che riponevano fiducia nel nuovo mister, ma non mi aspettavo un cambiamento così rapido rispetto allo scorso anno. In meno di tre mesi di lavoro si è vista una trasformazione: è cambiato il modo di pensare calcio». Come viene pensato il calcio da questa Fiorentina? «Viene pensato in modo tale che la squadra non venga mai snaturata: che si giochi contro l'Inter e l'Atalanta piuttosto che contro il Genoa, la Viola resta quella. Finalmente c'è una identità forte e delineata. Chi guarda la Fiorentina quest'anno, sa perfettamente quale spettacolo vedrà. Un bello spettacolo!».
Ciccio Baiano
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Questa forte identità, secondo lei, in quale atteggiamento la si evince maggiormente? «Direi nel pressing alto e costante. Con l'Inter, ad esempio, ci sono stati almeno cinquanta minuti di calcio bellissimo, in cui la Fiorentina è riuscita ad attaccare alto l'avversario, con ferocia, mettendolo alle corde e meritando ampiamente il vantaggio. Poi è andata male, ma ciò non toglie che l'atteggiamento era quello giusto». Appunto, poi cosa è successo nella ripresa con l'Inter? Dove possono e devono ancora migliorare questi ragazzi? «Nella gestione della partita. In tanti anni di calcio, non ho mai visto nessuna squadra correre come forsennati per novantacinque minuti. È impossibile. Il prossimo step di Italiano sarà quello di far capire ai suoi calciatori che ci sono momenti in cui bisogna recuperare le energie, senza scoprire il fianco agli avversari. È un lavoro complicato, ma è un passaggio obbligato». È un lavoro complicato, ma l'allenatore ha già dimostrato di avere grandi qualità... «Non solo qualità e idee, ma anche presa sullo spogliatoio. Sono tanti i tecnici con buone idee, poi però bisogna esser bravi a inculcarle nelle menti dei giocatori. Italiano ha dimostrato in questo avvio di stagione di esser riuscito a plasmare i suoi ragazzi, a farli credere nella sua filosofia di calcio. La prova di questo sta nel fatto che la rosa della Fiorentina è stata migliorata ma non rivoluzionata: ci sono calciatori che stanno facendo molto bene, eppure lo sorso anno non hanno reso. Questo è merito del lavoro psicologico fatto dall'allenatore». A proposito di imprese non semplici, al Franchi questo pomeriggio arriva il Napoli: che squadra è sotto la guida di Luciano Spalletti? «È una squadra forte, con un allenatore bravo. Come sempre, direi. Il Napoli, da anni ormai, parte per vincere. E quest'anno è il candidato più serio insieme a Inter e Juventus, che comunque hanno qualcosa in più a livello di rosa». Vede delle similitudini e delle differenze rispetto al Napoli della scorsa stagione? «Quest'anno, come lo scorso, la squadra ha bisogno di stare al cento per cento, deve giocare bene per vincere. La differenza a mio parere sta nel fatto che adesso i partenopei non vanno in difficoltà se vengono pressati alti, perché Osimhen dà una
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soluzione alternativa. Ad ogni modo, è sempre una brutta bestia da affrontare». Fosse nei panni di Italiano, che Viola disegnerebbe? Quale soluzione tattica utilizzerebbe? «È difficilissimo. In linea teorica, sarebbe tutto molto più semplice se la Fiorentina giocasse un po' più bassa, più accorta, sfruttando gli spazi. D'altro canto, siamo sicuri che snaturare la squadra, a questo punto del lavoro, sia la scelta giusta? Mmm... Ritengo che Vlahovic e compagni debbano fare la loro partita, quella fatta con Atalanta e Inter: aggredire alto, cercare di essere un po' più cinici in attacco e preparare bene le marcature preventive. Guai a snaturarsi!». Sicuramente, al di là delle varie tattiche, Vlahovic sarà al centro dell'attacco. Lei che è stato tra i primissimi a prevederne un grande futuro, come vede oggi il centravanti serbo? «Sono stato tra i primi ad esaltarne le qualità, è vero, ma non si dev'essere grandi esperti di calcio per prevedere il futuro di un giocatore così. Seguo Dusan dai tempi della Primavera, e si vedeva che questo ragazzo aveva qualcosa in più rispetto agli altri. Ho sempre creduto in lui, figuriamoci oggi...». Oggi che attaccante è? «È un giocatore completo: è difficile da marcare, fa gol, è migliorato tantissimo spalle alla porta... è un attaccante che fa reparto da solo. Adesso ha l'atteggiamento giusto, gioca per la squadra, soffre con lei. La cosa sorprendente sta nel fatto che questi miglioramenti li abbia fatti nel giro di pochissimi mesi... a soli vent'anni». Rimane da chiedersi dove possa arrivare, data la giovane età... «Può fare una carriera alla Batistuta, ne sono sicuro. In Europa c'è Haaland, e subito dietro Vlahovic». Una carriera alla Batistuta intesa anche con la maglia viola addosso? «Da tifoso della Fiorentina, vorrei vedere Dusan a Firenze per altri dieci anni. Però, se devo essere realista, faccio fatica... Se il calciatore dovesse confermarsi, Commisso come può trattenerlo? Di fronte ad offerte monstre, per la società ma soprattutto per il ragazzo, diventa complicato.
Baiano con il "gemello" Batistuta
Non dipende dalla proprietà, sono certo che la voglia di tenerlo sia grande, ma il calcio è cambiato dai miei tempi... purtroppo. Intanto, però, pensiamo al presente: godiamocelo!». In conclusione, ritiene che quest'anno la Fiorentina abbia le carte in regola per puntare all'Europa? «Se posso, io sogno la Champions! [ride, ndr] Nel calcio può accadere di tutto: è il bello e il brutto di questo sport. Se guardiamo i valori, e consideriamo da dove siamo partiti pochi mesi fa, penso che centrare l'Europa League sarebbe fantastico: vorrebbe dire accorciare i tempi di crescita, mettendo tre mattoni in una sola stagione. Per ciò che abbiamo visto in questo avvio di campionato sì, questa squadra può andare ad aggredire la zona europea, ma l'importante è che si sia tornati a divertirci. Con il gioco, poi, arriveranno anche i grandi risultati».
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parola all’eSperto
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"per fare risultato contro gli azzurri la Fiorentina dovrà gestire meglio il ritmo"
• DANIELE TAIUTI
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’è un’idea di calcio, intorno alla quale tutto l’ambiente viola può tornare a radunare ambizioni e paure, gioie e delusioni, emozioni. A prescindere dai risultati ottenuti sul campo, un’ identità ritrovata, da salvaguardare. La Fiorentina interpreta lo spirito di Firenze, la voglia di sfidare i più forti senza paura. Sembrano lontani i tempi in cui si rincorreva il pallone senza una meta, preoccupati più di subire gli avversari e il destino, anziché vincerli. Per adesso i propositi di gioco audaci della Viola superano il livello della squadra, errori sia in fase difensiva sia al momento di finalizzare le azioni, e una carente gestione dei novanta minuti ne hanno rallentato il cammino. Si richiede un ulteriore salto di qualità. La partita col Napoli giunge a proposito, a verificare se la squadra gigliata da interessante possa affermarsi autoritaria.
Gianni Di Marzio
Cucina senza glutine
Di Marzio: “Firenze tornerà ai vertici” L’ex tecnico del Napoli: “Allenatore capace, proprietà forte e parco giocatori valido Il club viola è destinato a rinverdire i fasti passati Mi preoccupa però la gestione del contratto di Vlahovic”
Per parlare del match con i partenopei, un ricordo dell’amico Maradona e del momento viola, abbiamo sentito Gianni Di Marzio, ex mister del Napoli nella stagione 1977 -1978, terminata con un piazzamento Uefa. Fra i suoi successi si contano anche le promozioni in serie A del Catania nel 1983 e quella in serie B del Cosenza nel 1988. Vanta poi due Seminatore d’oro ottenuti nel 1972 (Serie C) e 1976 (Serie B). Gianni Di Marzio, qual è il valore della Fiorentina? “È una gradita sorpresa che i viola possano tornare ai vertici del calcio italiano. Il gruppo ha un potenziale da Champions Leaugue, può stare sicuramente fra le prime sette”. Questo può essere l’anno zero di Commisso a Firenze? “I primi due anni del Patron italoamericano sono stati caratterizzati da errori tecnici. Adesso invece c’è tutto: un allenatore capace, ambizioso e un parco calciatori valido. Si può parlare però di progetto tecnico solo se rinnova Vlahovic”. È ottimista sulla permanenza del serbo in viola il prossimo anno? “No. È troppo forte. Quello che fa sperare l’ambiente viola è l’immagine del ragazzo: pulita e trasparente. Questo può permettere al giovane centravanti di riconoscere il lavoro della società viola nello sviluppo della sua carriera, fin dalla Primavera. Io per evitare ogni rischio gli avrei rinnovato il contratto non appena si è affacciato in prima squadra. Purtroppo la Fiorentina è recidiva. Ha perso in modo inspiegabile un grande calciatore come Mancini, e l’unico fuoriclasse attuale del calcio italiano: Zaniolo”.
radona
Di Marzio con Ma
Fiorentina - Napoli e ripensi a quando Maradona incantava al Franchi. Che ricordi ha di Diego? “È stata la perla delle mie scoperte. Dopo un primo approccio non andato a buon fine nel 1977, Napoli e Maradona si incontrarono poi, nel momento giusto, nel 1984, quando la squadra campana aveva bisogno di un leader per sfidare il potere del nord. Quello che probabilmente lo differenziava dagli altri grandissimi del calcio, era il carisma, unico. È stato vittima della sua notorietà, ha incontrato tante amicizie fasulle. Fra i suoi procuratori soltanto Jorge Cysterpiller si è mostrato attento al lato umano di Diego. Io ho sempre cercato di aiutarlo, lui mi è sempre stato riconoscente”. Che partita si aspetta fra gigliati e azzurri? “Equilibrata. Molta qualità in campo. La Viola può ripetere la partita fatta con l’Inter, Italiano deve saper gestire meglio i ritmi durante l’arco del match. Il Napoli è una di quelle squadre in corsa per il titolo. Anguissa, Fabian Ruiz, Elmas e Osimhen fanno la differenza. L’unica insidia quest’anno per i partenopei è la Coppa d’Africa a metà stagione”.
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timetel.firenze@gmail.com 1ª Giornata 20 set 2020 31 gen 2021
2ª Giornata 28 ago 2020 07 feb 2021
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19ª Giornata 24 gen 2021 23 mag 2021
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16ª Giornata 06 gen 2021 09 mag 2021
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O 5ª Giornata 25 ott 2020 28 feb 2021
1ª Giornata 20 set 2020 31 gen 2021
2ª Giornata 28 ago 2020 07 feb 2021
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GIRONE DI RITORNO
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ROMA - JUVENTUS
LAZIO - INTER
SAMPDORIA - LAZIO
PARMA - NAPOLI
SAMPDORIA - BENEVENTO
MILAN - SPEZIA
SPEZIA - FIORENTINA
SASSUOLO - CAGLIARI
SPEZIA - SASSUOLO
PARMA - HELLAS VERONA
TORINO - CAGLIARI
UDINESE - SPEZIA
TORINO - ATALANTA
SASSUOLO - CROTONE
UDINESE - PARMA
HELLAS VERONA - ROMA
HELLAS VERONA - UDINESE
UDINESE - ROMA
HELLAS VERONA - GENOA
6ª Giornata 01 nov 2020 03 mar 2021
7ª Giornata 08 nov 2020 07 mar 2021
8ª Giornata 22 nov 2020 14 mar 2021
ATALANTA - SAMPDORIA
BOLOGNA - CAGLIARI
ATALANTA - INTER
CROTONE - LAZIO
BENEVENTO - NAPOLI
CROTONE - ATALANTA
BENEVENTO - SPEZIA
FIORENTINA - BENEVENTO
CAGLIARI - CROTONE
INTER - PARMA
BOLOGNA - NAPOLI
INTER - TORINO
FIORENTINA - UDINESE
NAPOLI - SASSUOLO
CAGLIARI - SAMPDORIA
JUVENTUS - CAGLIARI NAPOLI - MILAN
GENOA - INTER
ROMA - FIORENTINA
GENOA - ROMA
JUVENTUS - HELLAS VERONA
SAMPDORIA - GENOA
LAZIO - JUVENTUS
ROMA - PARMA
LAZIO - BOLOGNA
SPEZIA - JUVENTUS
MILAN - HELLAS VERONA
SAMPDORIA - BOLOGNA
MILAN - ROMA
TORINO - LAZIO
PARMA - FIORENTINA
SPEZIA - ATALANTA
PARMA - SPEZIA
UDINESE - MILAN
SASSUOLO - UDINESE
UDINESE - GENOA
HELLASVERONA - BENEVENTO
TORINO - CROTONE
HELLAS VERONA - SASSUOLO
SASSUOLO - TORINO
10ª Giornata 06 dic 2020 04 apr 2021
11ª Giornata 13 dic 2020 11 apr 2021
12ª Giornata 16 dic 2020 18 apr 2021
13ª Giornata 20 dic 2020 21 apr 2021
9ª Giornata 29 nov 2020 21 mar 2021 ATALANTA - HELLAS VERONA BENEVENTO - JUVENTUS BOLOGNA - CROTONE CAGLIARI - SPEZIA GENOA - PARMA LAZIO - UDINESE MILAN - FIORENTINA NAPOLI - ROMA SASSUOLO - INTER TORINO - SAMPDORIA
14ª Giornata 23 dic 2020 25 apr 2021
CROTONE - NAPOLI
ATALANTA - FIORENTINA
BENEVENTO - LAZIO
ATALANTA - ROMA
FIORENTINA - GENOA
BOLOGNA - ROMA
FIORENTINA - SASSUOLO
BENEVENTO - GENOA
CROTONE - PARMA
INTER - BOLOGNA
CAGLIARI - INTER
GENOA - MILAN
CAGLIARI - UDINESE
JUVENTUS - FIORENTINA
BOLOGNA - ATALANTA
JUVENTUS - TORINO
CROTONE - SPEZIA
INTER - NAPOLI
FIORENTINA - HELLAS VERONA
MILAN - LAZIO
PARMA - BENEVENTO
GENOA - JUVENTUS
JUVENTUS - ATALANTA
INTER - SPEZIA
NAPOLI - TORINO
ROMA - SASSUOLO
LAZIO - HELLAS VERONA
PARMA - CAGLIARI
LAZIO - NAPOLI
ROMA - CAGLIARI
SAMPDORIA - MILAN
MILAN - PARMA
ROMA - TORINO
PARMA - JUVENTUS
SAMPDORIA - SASSUOLO
SPEZIA - LAZIO
NAPOLI - SAMPDORIA
SPEZIA - BOLOGNA
SAMPDORIA - CROTONE
SPEZIA - GENOA
UDINESE - ATALANTA
SASSUOLO - BENEVENTO
UDINESE - CROTONE
SASSUOLO - MILAN
UDINESE - BENEVENTO
HELLAS VERONA - CAGLIARI
TORINO - UDINESE
HELLASVERONA - SAMPDORIA
TORINO - BOLOGNA
HELLAS VERONA - INTER
15ª Giornata 03 gen 2021 02 mag 2021
16ª Giornata 06 gen 2021 09 mag 2021
17ª Giornata 10 gen 2021 12 mag 2021
ATALANTA - SASSUOLO
ATALANTA - PARMA
BENEVENTO - ATALANTA
BENEVENTO - MILAN
BOLOGNA - UDINESE
FIORENTINA - CAGLIARI
CAGLIARI - NAPOLI
CAGLIARI - BENEVENTO
GENOA - BOLOGNA
FIORENTINA - BOLOGNA
CROTONE - ROMA
JUVENTUS - SASSUOLO
GENOA - LAZIO
LAZIO - FIORENTINA
MILAN - TORINO
INTER - CROTONE
MILAN - JUVENTUS
PARMA - LAZIO
JUVENTUS - UDINESE
NAPOLI - SPEZIA
ROMA - INTER
PARMA - TORINO
SAMPDORIA - INTER
SPEZIA - SAMPDORIA
ROMA - SAMPDORIA
SASSUOLO - GENOA
UDINESE - NAPOLI
SPEZIA - HELLAS VERONA
TORINO - HELLAS VERONA
HELLAS VERONA - CROTONE
18ª Giornata 17 gen 2021 16 mag 2021 ATALANTA - GENOA BOLOGNA - HELLAS VERONA CAGLIARI - MILAN CROTONE - BENEVENTO INTER - JUVENTUS LAZIO - ROMA NAPOLI - FIORENTINA SAMPDORIA - UDINESE SASSUOLO - PARMA TORINO - SPEZIA
19ª Giornata 24 gen 2021 23 mag 2021 BENEVENTO - TORINO FIORENTINA - CROTONE GENOA - CAGLIARI JUVENTUS - BOLOGNA LAZIO - SASSUOLO MILAN - ATALANTA PARMA - SAMPDORIA ROMA - SPEZIA UDINESE - INTER HELLAS VERONA - NAPOLI
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PRATO
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59100 PRATO Via Sabadell, 80/18 Tel. 0574 591315 r.a. Fax 0574 575737 mail: tipografia@baroniegori.it - www.baroniegori.it
FIORENTINA - NAPOLI
probabili ForMaZioni
| 15 | BS| 3 ottobre 2021
STADIO ARTEMIO FRANCHI DI FIRENZE, 03.10.2021, ORE 18
CLASSIFICA Serie A
P
g
partite totali v n p
1
Napoli
18
6
6
0
0
2
Milan
16
6
5
1
0
3
Inter
14
6
4
2
0
4
Roma
12
6
4
0
2
5
Fiorentina
12
6
4
0
2
6
Lazio
11
6
3
2
1
7
Atalanta
11
6
3
2
1
8
Empoli
9
6
3
0
3
9
Torino
8
6
2
2
2
FIORENTINA 4-3-3 69 Dragowski 29 Odriozola 4 Milenkovic 2 Quarta 3 Biraghi
10
Juventus
8
6
2
2
2
Bologna
8
6
2
2
2
12
Sassuolo
7
6
2
1
3
13
Udinese
7
6
2
1
3
14
Verona
5
6
1
2
3
15
Sampdoria
5
6
1
2
3
16
Genoa
5
6
1
2
3
17
Spezia
4
6
1
1
4
18
Venezia
4
6
1
1
4
19
Cagliari
2
6
0
2
4
25 Ospina
1
6
0
1
5
22 Di Lorenzo 13 Rrahmani 26 Koulibaly 6 Mario Rui
CLASSIFICA MARCATORI NOME SQUADRA
RETI
Immobile Dzeko Destro Martinez Osimhen Veretout Joao Pedro Vlahovic
6 5 4 4 4 4 4 4
(Lazio) (Inter) (Genoa) (Inter) (Napoli) (Roma) (Cagliari) (Fiorentina)
RIGORI 2
1 2 3
Vlahovic
Duncan
Torreira
Biraghi
Bonaventura Quarta
7 Callejon 9 Vlahovic 22 Gonzalez
Callejon
Milenkovic Odriozola
Dragowski
ALLENATORE: ITALIANO
11
20 Salernitana
5 Bonaventura 18 Torreira 32 Duncan
Gonzalez
A Disposizione: 1 Terracciano, 98 Igor, 17 Terzic, 23 Venuti, 34 Amrabat, 24 Benassi, 15 Pulgar, 14 Maleh, 33 Sottil, 55 Nastasic, 91 Kokorin, 8 Saponara.
NAPOLI 4-2-3-1 8 Fabian Ruiz 29 Anguissa 21 Politano 20 Zielinski 24 Insigne 9 Osimhen
Osimhen Zielinski
Insigne
Anguissa Mario Rui
Politano Fabian Ruiz Rrahmani
Di Lorenzo
Koulibaly Ospina
ALLENATORE: SPALLETTI
A Disposizione: 12 Marfella, 1 Meret, 2 Malcuit, 44 Manolas, 5 Juan Jesus, 59 Zanoli, 4 Demme, 33 Ounas, 7 Elmas, 37 Petagna, 11 Lozano, 14 Mertens.
Ag. di SESTO FIORENTINO Viale Repubblica, 5/7 Tel. 055 449 1127
Assicurazioni
il duello
BS| 3 ottobre 2021
| 16 |
il serbo ha capacità balistiche da cecchino impressionante la fisicità del nigeriano • TOMMASO BORGHINI
S
aMarcord
ono loro i due centravanti del momento e su di loro saranno puntati i riflettori e gli occhi addosso di tutto lo stadio Artemio Franchi. Dusan Vlahovic e Victor Osimhen, entrambi giovani, entrambi entrati prepotentemente nel cuore delle proprie tifoserie a suon di gol, per lo più realizzati nel corso di questo anno solare. Un 2021 nel quale sono letteralmente esplosi, dopo aver incontrato difficoltà al loro primo approccio alla serie A. Il più giovane dei due è Vlahovic, classe 2000, serbo di nascita e trapiantato a Firenze molto presto, prima del compimento dei 18 anni, grazie all’intuizione e ai buoni uffici con l’Europa dell’Est di Pantaleo Corvino. Breve l’apprendistato in Primavera, con la quale segna gol a frotte e conquista la Coppa Italia. Il preludio al passaggio, precocissimo, in prima squadra. Arrivano anche i primi gol, ma non tutto gira per il verso giusto e Dusan fatica a conquistarsi il posto da titolare, facendo anche pensare a una sua possibile cessione in prestito per “farsi le ossa”. Fortunatamente, però, torna sulla panchina viola Cesare Prandelli che gli dà fiducia, sopportandone anche alcuni passaggi a vuoto, fino alla definitiva esplosione, avvenuta dopo il famoso gol alla Juventus all’Allianz Stadium, che spiana la strada a una storica vittoria della Fiorentina. Da quel giorno di fine 2020, Dusan si prende la scena e comincia a segnare a raffica. Sfruttando il suo micidiale sinistro, la
Vlahovic vs osimhen, sfida nella sfida Sono loro i centravanti del momento Dusan fa sognare Firenze, Victor esalta Napoli Stasera dovranno confermare tutte le loro doti per cercare di portare la propria squadra al successo capacità balistica nel calciare i rigori (ne ha trasformati 10 su 10 in serie A) e, soprattutto, crescendo in modo esponenziale sul piano tecnico, tattico e caratteriale. Difesa del pallone, potenza e persino miglioramento nel colpo di testa (il suo “tallone d’Achille”) lo portano a diventare uno dei centravanti più ambiti sul mercato. Ma lui decide di restare a Firenze e, anche se il nuovo contratto non è stato ancora firmato, conquista l’amore della tifoseria viola che stasera sosterrà lui e la squadra, sognando l’impresa, magari con un suo gol, contro la capolista Napoli. Gli azzurri, dal canto loro, potranno contare su un attaccante di altrettanto valore che, giornata dopo giornata, sta dimostrando quelle doti che avevano spinto il Napoli a investire oltre 50 milioni per strappare il nigeriano alla concorrenza europea. Operazione criticata alla luce del rendimento iniziale, anche a causa di un grave infortunio e del Covid che ne aveva limitato le prestazioni e il numero di gol. Poi l’esplosione, cominciata nella seconda parte della scorsa stagione e certificata all’inizio di quella attuale. Sei reti in sei presenze ufficiali tra campionato e coppe (come Vlahovic che, però, tre ne ha segnati su rigore) e, soprattutto, una presenza straripante sul campo che gli consente di fare reparto da solo, sfruttando doti fisiche da grande atleta e una rapidità impressionante. Qualità che lo hanno catapultato nel cuore dei tifosi azzurri. Come Vlahovic in quello dei tifosi viola, due passioni di colore oppo-
Quando Monelli sembrò Maradona
4 gennaio 1987: il Napoli, futuro campione d'Italia si presenta a Firenze da favorito, ma la Fiorentina sfodera una prestazione eccellente, battendo gli azzurri e l'attaccante viola realizza un incredibile gol da centrocampo • RUBEN LOPES PEGNA
Q
uando ripenso alla partita Fiorentina Napoli del 4 gennaio 1987 la prima immagine che mi torna in mente è lo splendido gol segnato da Paolo Monelli a un minuto dalla fine che sancisce la vittoria per 3-1 della squadra viola. Ma quante emozioni prima di quel momento! La Fiorentina di Eugenio Bersellini arriva all'incontro con gli azzurri in un momento di crisi, visto che è reduce da tre sconfitte consecutive. Il Napoli di Ottavio Bianchi, futuro dirigente e allenatore della Fiorentina, è, invece, ancora imbattuto. Quando entro in Maratona, in una splendida seppure fredda giornata di sole, un'ora e mezzo prima dell'inizio della partita penso di aver sbagliato stadio. Sembra di essere al San Paolo. La curva Ferrovia e mezza Maratona sono, per lo più, occupate dai tifosi napoletani, sicuri di un nuovo successo della loro squadra. Ma il calcio non è matematica. E in campo, almeno all'inizio, si vede solo la Fiorentina, anche perché Giancarlo Antognoni, dopo l'infortunio, torna a giocare dal primo minuto. E non è cosa da poco. L'abbraccio tra lui e Maradona, i due capitani, i due numeri dieci che hanno fatto la storia del calcio, sarà l'ultimo tra i due a Firenze. La Fiorentina inizia l'incontro con grande intensità e, dopo sei minuti, va in van-
sto che si sfideranno a distanza sul verde manto del Franchi. E Firenze spera che alla fine la vittoria abbia una sola tinta: il viola brillante.
Dusan Vlahovic
Victor Osimhen
Segnano anche diaz e antognoni per gli ospiti la rete è del pibe de oro
taggio grazie a un gol del centravanti Diaz con un tiro in diagonale che tocca il palo alla sinistra di Garella. Poi al 25' Antognoni, con una punizione dal limite, realizza la rete del 2-0. Il Napoli che pure si è già reso pericoloso, alza il ritmo del gioco. E tra i viola il protagonista assoluto diventa il portiere Landucci, autore già nel primo tempo di diverse parate decisive. Nella ripresa Maradona, dopo cinque minuti, accorcia le distanze. Comincia la paura per i tifosi viola. Landucci continua ad essere il grande protagonista dell'incontro, mentre la Fiorentina non riesce più a rendersi pericolosa. Nell'assedio finale, Giordano colpisce anche la traversa. In pieno forcing partenopeo, Monelli subentrato a Diaz a quattro minuti dalla fine, riceve il pallone all'interno della metà campo della Fiorentina. Vede il portiere del Napoli Garella fuori dalla porta e con un tiro da oltre cinquanta metri segna, sotto la curva Fiesole, il gol del definitivo 3-1. Un gol da urlo, da appalusi a scena aperta, di quelli che a distanza di oltre trentaquattro anni chi ama la squadra viola conserva nella propria mente come se fosse stato segnato il giorno prima. Così quel 4 gennaio 1987 la Fiorentina esce parzialmente dalla crisi ma si salverà solo alla penultima giornata con il pareggio al San Paolo per 1-1 nel giorno il Napoli si laureerà per la prima volta campione d'Italia.
Paolo Monelli
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BS| 3 ottobre 2021
Giocatori, personaggi ed episodi che hanno fatto la storia delle sfide tra viola e azzurri giocate allo stadio Artemio Franchi • RUBEN LOPES PEGNA
F
iorentina-Napoli dalla a alla zeta. Attraverso i giocatori, le partite, i personaggi e non solo ricordiamo alcune tra le sfide più im-
portanti giocate a Firenze tra le due squadre.
A
NDREA SOTTIL Il papà di Riccardo che nell'incontro con l'Inter ha realizzato il suo
primo gol da professionista con la maglia viola, gioca due stagioni nella Fiorentina (1994/95 e 1995/96). Segna una sola rete con la casacca gi-
l’alFabeto della partita
Fiorentina-Napoli dalla A alla Zeta
gliata, al Napoli nel match del Franchi del campionato 1994/95 vinto dai viola per 4-0. Le altre reti portano la firma di Marcio Santos, Batistuta e Cois.
B
ERTONI DANIEL Dopo aver giocato nella Fiorentina 4 stagioni, dal 1980/81 al 1983/84, passa al Napoli.
C
HIAPPELLA GIUSEPPE Dopo aver giocato nella Fiorentina, la allena e vince una Coppa Italia e una Mitropa Cup. Nella stagione 1968/69, quando i viola si aggiudicano il secondo scudetto, è sulla panchina del Napoli.
D
IAZ RAMON Dopo aver giocato nel Napoli (e poi nell'Avellino) disputa 2 stagioni con la Fiorentina (1986/87 e 1987/88). Agli azzurri segna in entrambe le sfide giocate al Comunale: un gol nel match del 1986/87 e una doppietta in quello del 1987/88 (di Di Chiara l'altro gol) vinto dalla Fiorentina 3-2 alla penultima giornata nella quale il Napoli perde matematicamente la possibilità di conquistare il secondo scudetto di fila (se lo aggiudica il Milan).
E Daniel Bertoni con Maradona
SPOSITO SALVATORE Il centrocampista di Torre Annunziata è tra i protagonisti del secondo scudetto viola nel 1968/69. Poi gioca anche nel Napoli e vince una Coppa Italia e una Coppa di Lega italo inglese.
Giovanni Galli
F
ONTANA GAETANO Segna al Franchi al Napoli il gol dell'1-1 nell'incontro del 22 maggio 2004 in serie B vinto dalla Fiorentina per 2-1 grazie alla rete decisiva di Delli Carri a tre minuti dalla fine.
G
ALLI GIOVANNI Debutta in serie A in maglia viola a 19 anni. Dopo essere stato al Milan va al Napoli. E nella stagione 1990/91 vince con gli azzurri la Supercoppa italiana, battendo la Juve al San Paolo per 5-1.
Continua a pagina 18
l’alFabeto della partita
BS| 3 ottobre 2021
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AMRIN KURT H Dopo essere stato nove stagioni
a Firenze ed aver vinto una Coppa delle Coppe, due Coppe Italia e una Mitropa Cup ne gioca due anche nel Napoli (1969/70 e 1970/71).
L PORTOGHESE IFranchi Manuel Rui Costa al il 17 giugno
2001 nel match con il Napoli vinto dagli azzurri 2-1 (gol di Nicola Amoruso, pareggio di Nuno Gomes, e rete dell'ex Edmundo) gioca (da capitano) la sua ultima partita in maglia viola.
onfo
a portato in tri
Bruno Pesaol
ONGO RAFFALviola, ELE La mezzala gran-
de protagonista con la Fiorentina nel campionato di C2 2002/03 (29 presenze e 2 gol), inizia la propria carriera nel Napoli. MARIO Il centravanti vioMnelARASCHI la segna una doppietta al Napoli match del Comunale del 10 marzo 1968 vinto dalla Fiorentina per 3-0 (di Chiarugi l'altro gol).
Al ComunaNEVE le il 13 gennaio 1985, nella
partita tra Fiorentina e Napoli, ne cade parecchia ma si gioca lo stesso. Gli azzurri vincono per 1-0 con una rete di Maradona all'inizio del secondo tempo. Raffaele Longo
O
RLANDINI ANDREA Debutta in serie A, con Liedholm in panchina, nel campionato 1971/72 proprio contro
gli azzurri nel match vinto dai viola per 2-1. Gioca successivamente nel Napoli con cui vince una Coppa Italia e una Coppa di Lega italo-inglese. Poi conclude la carriera a Firenze, sua città natale, ed è tra i protagonisti del quasi scudetto del 1981/82.
P
ESAOLA BRUNO L'allenatore argentino, ma napoletano d'adozione, guida la Fiorentina alla conquista del secondo scudetto nella stagione 1968/69, dopo essere stato sulla panchina del Napoli con il quale si aggiudica una Coppa Italia e una Coppa delle Alpi.
Q
UAGLIARELLA FABIO Gioca nella Fiorentina in C2 e poi anche nel Napoli.
BS| 3 ottobre 2021
R
ANIERI CLAUDIO L'allenatore romano, dopo aver guidato il Napoli, allena la Fiorentina per 4 stagioni. A Firenze vince la Coppa Italia nel 1995/96 e la Supercoppa italiana nel 1996 oltre al campionato di serie B 1993/94.
S
IMEONE GIOVANNI Realizza una tripletta al Franchi al Napoli il 29 aprile 2018 nell'incontro vinto dalla Fiorentina 3-0. Quel giorno gli azzurri di Sarri perdono, di fatto, la possibilità di conquistare lo scudetto.
Claudio Ranieri
T
RIPLETTA Nell'incontro del 17 maggio 1992 vinto dalla Fiorentina per 4-2, Stefano Borgonovo realizza tre gol. L'altra rete viola porta la firma di Dunga.
U
LTIMO DELL'ANNO Il giorno di San Silvestro del 1977 (il match si gioca di sabato alle 14) la Fiorentina di Mario Mazzoni batte al Comunale il Napoli per 1-0 con un gol su punizione di Galdiolo a un quarto d'ora dalla fine.
V
OLPECINA GIUSEPPE Il terzino con il Napoli vince lo scudetto e la Coppa Italia nella stagione 1986/87. Poi gioca anche nella Fiorentina dove è gran protagonista soprattutto nella Coppa Uefa 1989/90.
Z
ARATE MAURO Segna al Franchi il 22 dicembre 2016 nell'incontro con il Napoli il gol del momentaneo 3-2 per la Fiorentina nel giorno in cui Bernardeschi realizza una doppietta. Il match finisce 3-3 grazie a un rigore trasformato da Gabbiadini al 94'.
Giovanni Simeone
l’alFabeto della partita
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L’ex centrocampista gigliato, con un passato a Napoli: “Gli azzurri sono molto forti e osimhen fa paura Ma la Fiorentina ha Italiano che è un valore aggiunto Mercato? Consiglio un vice Vlahovic: Lorenzo Lucca” • LUCIA PETRAROLI
L
a Fiorentina nel prossimo match al Franchi si troverà davanti la corazzata del Napoli del toscano Luciano Spalletti. Chi conosce bene le due piazze è Andrea Orlandini ex centrocampista che ha militato in entrambe le squadre. Nella Fiorentina fu Liedholm a lanciarlo in prima squadra, la stagione 81-82 fu però la più bella con la Viola che sfiorò la conquista dello scudetto. Appesi gli scarpini al chiodo “Birillo”, come lo chiamavano i compagni di squadra, diventò dirigente sotto la gestione Pontello e Cecchi Gori. Anche a Napoli giocò 4 ottime stagioni, portando a casa la Coppa Italia. In vista della partita analizziamo con lui il momento viola. Orlandini, come giudica l'avvio di stagione viola? “Siamo al di sopra delle aspettative. Con l'avvento di Italiano la squadra è migliorata molto. La Fiorentina riesce a tenere testa alle grandi, forse deve stare attenta a non perdere energie e lucidità nei secondi tempi”. Italiano è il valore aggiunto? “Conoscevo Italiano già come giocatore, poi come allenatore ha fatto davvero bene in questi ultimi anni. Si è fatto subito voler bene dalla piazza. Mette bene la squadra in campo, lavorando molto sulla tecnica”. Che squadra sta nascendo? “La squadra sta giocando bene. Mi ha colpito Gonzalez, un giocatore importante. Ma anche Torreira a centrocampo, ne avevamo bisogno. Credo che però che la rosa possa essere ancora integrata in maniera positiva già nel mercato di gennaio soprattutto in attacco dove non abbiamo un vice Vlaovich reale. Il giocatore che consiglio è molto vicino a Livorno, si chiama Lorenzo Lucca. Mi soffermo sulla difesa, non si deve solo andare in attacco ma anche saper difendere bene, bisogna centellinare le energie e migliorare sulle palle da fermo”.
Che match si aspetta tra Fiorentina e Napoli? “Il Napoli è forte. Osimhen farà sempre più la differenza. L'anno scorso partì male anche causa covid, ma oggi si sta confermando. I giocatori vanno saputi aspettare, oggi vale il doppio di quanto il Napoli l'ha pagato. Anguissa poi è davvero fortissimo e ha messo a posto il centrocampo. Spalletti sta lavorando bene, se qualcuno sbaglia va in panchina. Credo che lotterà per lo scudetto. Sarà una gara molto bella. Dovremmo marcare a uomo Osimhen”.
BS| 3 ottobre 2021
“
“commisso sta facendo molto bene Ma che errore farsi scappare antognoni”
viola aMore Mio
orlandini: “Sarà una gara bellissima!”
Spalletti, toscano doc, ha scelto la piazza partenopea condivide la decisione? “E’ di Certaldo e ha fatto bene a sposare un progetto importante come Napoli. La squadra è stata rafforzata e può competere ad alti livelli”. Come valuta la gestione Commisso? “Il presidente sta costruendo un bel progetto, a partire dal Viola Park. L’unica cosa che contesto è stata l'uscita di Antognoni dalla società, un grande errore perché privarti di una figura così è controproducente. Dall'altra parte capisco il dispiacere da parte di Antognoni nel lasciare la prima squadra, ma forse io avrei accettato il ruolo di scout per i giovani perché poteva essere una buona carta da giocarsi per far vedere il proprio talento”.
Andrea Orlandini in viola
Il suo ricordo più bello in viola? “Il mio debutto. Potevo essere riconfermato a 18 anni, ma in quel momento avevo delle difficoltà con l'allenatore Bassi ed andai alla Reggiana dove arrivammo quarti, per un punto non andammo in serie A.
rra
lia azzu
i in mag
Orlandin
Poi fu la volta di Prato in C dove giocai un ottimo campionato e fu lì che tornai in viola con Pandolfini, poi Liedholm e Mazzoni un padre per me. Arrivammo sesti e ci qualificammo in coppa Uefa. Poi fu la volta di Napoli dove andai anche in Nazionale. A conclusione della carriera di giocatore entrai in società con Pontello, affiancando Tito Corsi, poi con Cecchi Gori, attaccatissimo alla Fiorentina. Anni bellissimi”.
il conFronto
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Scambio del testimone anche per la panchina Ma il Gattuso in viola è durato pochissimo • FRANCESCA BANDINELLI
I
n comune hanno la voglia di cambiare il mondo del calcio, di far soffiare una sorta di vento del cambiamento. Rocco Commisso e Aurelio De Laurentiis, in qualche battaglia, sono anche alleati. Fiorentina e Napoli, solo per fare un esempio, hanno detto no all’ipotesi “Fondi”, sostenendo con forza l’offerta dei diritti televisivi a Dazn. Ma non è tutto. Perché entrambi i club hanno spinto per la creazione di una Media Company di cui la Lega Calcio sarebbe al tempo stesso produttrice e proprietaria del prodotto calcio. De Laurentiis non si è mai tirato indietro quando c’è stato da “bacchettare” la burocrazia italiana: pure nella querelle per la realizzazione di un nuovo stadio il numero uno del Napoli si è sempre schierato col collega viola. «A Firenze, a un signore come Commisso che ha già buttato nella Fiorentina più di 350 milioni viene detto che il Franchi è un monumento. Ma di cosa? La sovrintendenza è stra-burocratizzata e politicizzata e magari è contro Commisso perché è americano e rappresenta un potere da annientare». Del resto, le sfide dei due sono in gran parte comuni: c’è la questione relativa alle infrastrutture, argomento su cui il presidente Viola ha battuto il ferro fin dal suo arrivo a capo del club, quella per i diritti tv e,
Commisso-De Laurentiis, quante sfide in comune Dalla battaglia per il nuovo stadio, a quelle per i diritti tv e contro la Superlega In molti casi le due proprietà sono sulla stessa linea Ma stasera sarà scontro aperto per i tre punti perché no, pure la voglia di innovare e rinnovare un movimento che ha bisogno di rilanciarsi. Entrambi, hanno bocciato immediatamente la trovata della Superlega: si sono opposti in maniera decisa. «Io faccio parte dell’Eca e ho sempre detto ad Agnelli che stava sbagliando, perché democraticamente bisogna lasciare la porta aperta a tutti» ha ripetuto più volte De Laurentiis. Commisso, invece, ha messo sul tavolo la richiesta di rassicurazioni per il futuro: «Il comportamento delle 12 squadre della Superlega è stato irrispettoso, io sono entrato nella Serie A rispettando le regole e il sistema calcio non solo italiano, ma anche europeo. Dopo che ho messo tutti questi soldi non va bene, a me, ai nostri tifosi, alla Fiorentina. Sanzioni ai tre club italiani scissionisti? Io voglio la garanzia che una cosa così non succeda mai più». Sembrava che tra i due potesse esserci uno scambio del testimone, con Gattuso salutato dal Napoli e subito accolto dai viola, ma la storia racconta di un epilogo diverso.
Aurelio De Laurentiis
Con Spalletti, quello che è stato a lungo un sogno della piazza viola, capace di riportare nella tifoseria azzurra quell’entusiasmo che da tempo non si respirava - i biglietti per il settore ospiti di Firenze sono stati “bruciati” in poche ore - e Vincenzo Italiano in grado di conquistarsi fiducia e attenzione giorno dopo giorno, fino a diventare il “comandante” di una Fiorentina rinata sotto tutti i punti di vista. Stavolta la sfida tra i due presidenti, anche per questo, sarà più intrigante. Il Napoli è in testa alla classifica e i Viola in piena zona europea. Nei 4 precedenti, sono tre le sconfitte dei viola, tra cui il pesantissimo 6-0 del Maradona nel gennaio scorso, alla penultima del girone d’andata: l’unico successo festeggiato da Commisso è quello del 18 gennaio 2020, a Napoli, con le reti di Chiesa e Vlahovic. Adesso è già tempo di scrivere un nuovo capitolo.
Rocco Commisso
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