Fanno una Prova...
• MARIO TENERANI
C'è modo e modo di arrivare all’appuntamento in coppa. La Fiorentina dopo il mare in tempesta ha trovato il vento favorevole. Trionfi a Verona e sabato scorso al Franchi col Milan. Quest’ultimo, per inciso, il primo successo ottenuto non solo contro una grande nella stagione in corso, ma pure 3 punti giunti contro una formazione che precedeva in classifica i viola. La gara coi rossoneri è stata senza dubbio la più bella giocata dagli uomini di Italiano in campionato. Perché? Semplice, stavolta i viola non hanno sbagliato nulla o quasi.
Non ci sono state sbavature, ma solo tanta intensità. Una macchina pressoché perfetta che ha asfaltato il Milan. Due indizi fanno quasi una prova. Se la Fiorentina è veramente dentro una svolta che po-
trebbe consegnarla ad un finale di stagione esaltante, lo scopriremo contro il Sivasspor. I turchi sono nella fascia mediocrità della serie A turca, sulla carta non sembrano insuperabili, ma c’è anche
il risvolto della medaglia: di loro sappiamo poco o niente. Questo è il vero problema. E allora, per evitare sgradevoli sorprese al ritorno - in una terra offesa da un terribile terremoto e con un freddo considerevole - è necessario che la Fiorentina regoli subito i conti questo giovedì. Senza se e senza ma. Per andare ai quarti di finale di Conference serve una grande Fiorentina già dal turno d'andata allo stadio Franchi.
le vittorie in campionato su verona e Milan potrebbero far svoltare la Fiorentina proprio nella fase cruciale della stagione a cominciare dalla sfida d’andata col Sivasspor
La missione è chiudere i conti coi turchi già nella gara d’andataluka Jovic esulta dopo il gol al Milan
Ecco lE alI PEr volarE
Appunti di viaggio
Finalmente abbiamo ritrovato il talento di Gonzalez
E anche Ikoné appare più a suo agio e continuo Se poi il gioiellino Sottil diventasse l’arma in più, allora questa Fiorentina potrebbe regalare soddisfazioni
Dalla sfida di Conference contro il Sivasspor si attendono conferme
La Fiorentina vola sulle ali. Certo, oggi va di gran moda Arturone Cabral con quel suo fisico da Robocop e quel suo fare la guerra con chiunque gli capiti a tiro. E poi c’è anche Jovic che non è un mostro di simpatia però è veleno-
so e geniale quando sente la porta avversaria. La squadra viola pensava, anzi temeva, di non avere attaccanti e invece li sta ritrovando entrambi. Però il salto di qualità del gruppo di Italiano nasce da un’altra parte del campo. Sulle corsie esterne. Abbiamo ritrovato le ali.
Abbiamo ritrovato il sorriso e il talento di Gonzalez che, non ce ne vogliano gli altri ma è il vero fuoriclasse della squadra viola con i suoi dribbling, le sue movenze eleganti, i suoi colpi geniali. Non a caso è l’erede designato nell’Argentina Campione del Mondo di Di Maria. Ma partita dopo partita la Fiorentina sta ritrovando anche altre delle sue frecce. Parliamo, a esempio, del francese Ikoné. Uno che non conosce le mezze misure. O ti fa innamorare o rischi di mandarlo al diavolo ogni volta che mettendo male il corpo calcia palloni in curva. Ma il francese quando è in vena ti strega con quella sua andatura da pantera.
Ha un primo dribbling che è una condanna per il difensore avversario e ha una visione di gioco che gli permette di cercare e di servire il compagno meglio piazzato. E gli assist, quelli veri, pesano sui bilanci di una partita esattamente come i gol. E non è ancora finita. Contro il Milan è riapparso anche se per pochi minuti il gioiellino Sottil. Il talento che Firenze sta aspettando da un paio d’anni. Ora che è finalmente guarito lo aspettiamo a recitare quel ruolo da protagonista che è da sempre nel suo destino. La Fiorentina vola sulle ali e vuole ribadirlo anche nella sera di Conference contro i turchi.
cEcchI: “la FIorEnTIna chE rESISTE”
Firenze, quest’anno più che mai, sogna. La città e la tifoseria sognano possa essere l’anno giusto
negli ottavi di finale, ci sono i turchi del Sivasspor. Avversari che, come sostiene Stefano Cecchi, giornalista e scrittore dal cuore viola intervistato in esclusiva dal Brivido Sportivo, celano qualche insidia.
Cecchi, come descriverebbe, con un aggettivo, la Fiorentina vista nell’ultimo periodo?
«Resistente. È una Fiorentina che cerca di resistere, una sorta di scalatore di montagna che resiste alle difficoltà. La squadra di Italiano sta provando in tutti i modi a ritrovarsi, a non smarrire del tutto i valori che l’hanno contraddistinta nello scorso campionato».
per ritrovare quella gloria che evita, con tanto cinismo quanta precisione, il capoluogo toscano da molti, troppi anni. Sulla strada che porta alla finale di Conference League, però,
In Europa ci sta riuscendo. Come si spiega un rendimento diverso tra Serie A e Conference League? Avversari più deboli, come dice qualcuno, oppure si tratta di maggiori motivazioni?
Il giornalista e scrittore dal cuore viola:
“la squadra di Italiano sembra uno scalatore di montagna che cerca di reagire alle avversità che meraviglia se alla fine alzasse un trofeo”
Il re di Coppa sarà Nico Gonzalez
Ma il Sivasspor non deve essere sottovalutatoIl giornalista Stefano cecchi
«Attenzione: gli avversari incontrati fin qui sono stati deboli sul campo, ma sulla carta non lo erano. Lo Sporting Braga ci era stato descritto come una squadra incredibilmente pericolosa, è stata brava la Fiorentina a farla sembrare più debole di quel che è. Il diverso rendimento, quindi, credo sia questione di motivazioni. È come se la squadra si fosse resa conto che quest’anno il cavallo su cui puntare è la Coppa, sia quella europea che quella nazionale, e riesca a dare il meglio di sé il giovedì. Inoltre c’è da dire che la Fiorentina gioca sempre ad alti ritmi, ha bisogno di alzare il numero di giri del motore per rendere al meglio, e non è affatto facile farlo ogni tre giorni».
Questa sera arrivano al Franchi i turchi del Sivasspor. Quali sono le insidie per i viola?
«L’insidia a mio avviso è principalmente una: sottovalutare l’avversario. Cosa già fatta dalla Fiorentina contro il Basaksehir e il Riga in casa, ad esempio. Se Bonaventura e compagni commetteranno l’errore di prendere sotto gamba la partita, potrebbe mettersi male».
Chi sarà secondo lei il "re di coppa" della Fiorentina? Su quale giocatore viola ripone maggiori speranze per questi ottavi e, speriamo, nel prosieguo del torneo?
«Mi aspetto tanto, tantissimo da Nico Gonzalez. Spero e credo possa torna-
re grande e incidere per quelle che sono le sue qualità. Ci faccia caso: Italiano non lo toglie praticamente mai, anche quando gioca male, segno evidente che ne capisce l’importanza. Nico, per la Fiorentina, è fondamentale».
I tifosi sognano, quest’anno più che mai, di mettere finalmente in bacheca un trofeo. Quant'è difficile per la Fiorentina arrivare in fondo alla Conference League?
«Non è semplice, la Viola dovrà fare una impresa per alzare la Coppa. Sulla carta ci sono tre squadre più attrezzate: Lazio, Villarreal e West Ham. La Fiorentina però ha un vantaggio non da poco: potrà dedicarsi interamente alla competizione europea, senza pensare al piazzamento in campionato... cosa che non possono dire le squadre sopra citate. E chissà, magari potrà essere un vantaggio determinante. Sarebbe incredibilmente bello se Firenze tornasse, dopo ventidue lunghissimi anni, a vincere e gioire. Sarebbe meraviglioso… ».
TErIM, l’IMPEraTorE chE cI ScalDÒ Il cuorE
Il colpo di fulmine tra Firenze e il tecnico turco scoccò dopo una tribolata vittoria sulla reggina
Il gioco sempre offensivo e il carattere sanguigno crearono una passione che resiste ancora oggi
Il colpo di fulmine è scoccato dopo quella corsa, fradicio di pioggia, sotto la Curva Fiesole, al termine di una partita contro la Reggina, vinta miracolosamente nei minuti finali. Da quel giorno, di circa 20 anni fa, si è accesa una travolgente passione fra un allenatore turco e la tifoseria viola, che ancora oggi è viva e forte. Fatih Terim fece innamorare Firenze in pochi mesi. Con il suo stile verace e, soprattutto, con quel suo modo ultra spregiudicato di far giocare la squadra, sempre all’attacco, a caccia di un gol in più dell'avversario. Non sempre è andata bene, ma quando il piano è riuscito la sua Fiorentina ci ha fatto luccicare gli occhi e battere forte il cuore.
quelle sere contro il Milan, letteralmente spazzato via da Rui Costa e compagni. O nel 3-3 di Torino con la Juve, dove i viola dettero spettacolo, sfiorando l’impresa. Ed è impossibile non citare la finale di Coppa Italia,
merito, ma mai disputata per dimissioni
rentina. E stasera, prima della
da lui conquistata con pieno merito, ma mai disputata per quella lite notturna con Vittorio Cecchi Gori a cui seguì l'esonero, accompagnato dalle dimissioni del suo amico Giancarlo Antognoni. Pezzi di memoria che restano vivi nella mente di chi ama la Fiorentina. E stasera, prima della gara d’andata degli ottavi di Conference League, che vedrà impegnata la formazione di Vincenzo Italiano contro il Sivasspor, rivolgeremo certamente un pensiero anche a quel turco che ci scaldò il cuore, facendoci sognare e portandoci in dote un trofeo. L’ultimo della storia gigliata, che (da gran signore) lasciò che fosse un altro a sollevare al cielo.
Le notti magiche contro il Milan e quella finale conquistata e vinta da un altro
FIorEnTIna - SIvaSSPor
STaDIo arTEMIo FranchI DI FIrEnZE
09.03.2023, orE 21.00
FIORENTINA 4-3-3
1 Terracciano
2 Dodo
4 Milenkovic
98 Igor
16 Ranieri
38 Mandragora 34 Amrabat
22 Gonzalez 7 Jovic
8 Saponara
ALLENATORE: ITALIANO
Barak Igor
Terracciano
Jovic
Gonzalez
A Disposizione: 56 Sirigu, 28 Quarta, 23 Venuti, 32 Duncan, 10 Castrovilli, 42 Bianco, 5 Bonaventura, 33 Sottil, 77 Brekalo, 99 Kouamé, 9 Cabral.
Caicedo
SIVASSPOR 4-3-3
ALLENATORE: CALIMBAY
A Disposizione: 25 Yildirim, 10 N’Jie, 13 Okumus, 14 Camara, 19 Angielsky, 21 Gokay, 23 Ulvestad, 26 Musa, 28 Keita, 58 Erdal, 90 James, 96 Albayrak.
TorrEIra E lE TanTE “coSE TurchE” vIola
l’ex rimpianto regista gioca nel Galatasaray dove ha allenato anche Mister Prandelli viviano difende la porta del Karagumruk e Montella guida l’adana Demirspor
Sono tre gli ex viola che militano nel campionato turco.
LUCAS TORREIRA L'ex regista della Fiorentina che l'anno scorso ha collezionato 31 presenze in campionato segnando 5 reti è una delle colonne del Galatasaray.
VINCENZO MONTELLA
state del 2020 guida l'Adana Demirspor. Della sua esperienza in viola si ricordano soprattutto le prime 3 stagioni, dal 2012/13 al 2014/15, con la Fiorentina tre volte quarta, in finale di Coppa Italia e in semifinale di Coppa Italia e di Europa League.
EMILIANO VIVIANO Il portiere del Fatih Karagumruk dall'estate del 2020 nell'unico suo campionato (32 presenze) a Firenze (2012/13) ha proprio Montella come allenatore. Altri ex allenatori e giocatori viola sono stati protagonisti in Turchia.
ROBERTO MANCINI L'ultimo tecnico della Fiorentina ad aver vinto un trofeo (anche se è in panchina solo nelle finali di Coppa Italia 2000/01), guida il Galatasaray nella stagione 2013/14. Conquista la Coppa di Turchia.
CESARE PRANDELL'ultimo tecnico ad aver portato la Fiorentina in Champions League 14 anni fa, allena il Galatasaray da luglio a novembre del 2014, quando vie-
ne esonerato dopo una sconfitta in Champions League. Con lui c'è il suo staff (già a Firenze) composto da Gabriele Pin, Renzo Casellato, Giambattista Venturati, Silvia Berti e Vincenzo Di Palma.
TOMAS UJFALUSI 4 anni in viola, (dal 2004/05 al 2007/08), 3 con Prandelli, con 123 presenze e 2 gol in campionato, con il Galatasaray dal 2011/12 al 2012/13 vince due scudetti.
ERICK PULGAR Il centrocampista cileno (74 presenze in viola dal 2019 al 2021) ha giocato nei primi mesi del 2022 nel Galatasaray .
I GIOCATORI TURCHI DELLA FIORENTINA Sono stati due. L'ala Kucuc Andoniyadis Lefter ha giocato 30 partite in serie A nel 1951/52, segnando 4 gol. La mezzala Can Bartu' ha disputato 24 gare in serie A, realizzando 2 reti nel 1961/62 e poi nel 1963/64.
PIn: “SI PuÒ arrIvarE FIno a PraGa”
l’ex difensore che partecipò alla cavalcata uefa del ‘90: “Questa squadra ha tutto per centrare la finale perché se la può giocare alla pari con chiunque E poi le sfide continentali ti danno
Difensore roccioso ma sempre leale con l’avversario, ha collezionato 200 presenze con la maglia viola: Celeste Pin fu uno dei protagonisti di quell’annata del 1989-90 che vide la Fiorentina annaspare e trovare mille difficoltà in campionato ma, allo stesso tempo, capace di arrivare a giocarsi la Coppa Uefa in finale contro la nemica storica Juventus. Tutti, purtroppo, si ricordano come andò a finire. Lo abbiamo contattato per parlare del momento della squadra e dell’andata degli ottavi di Conference League contro i turchi del Sivasspor.
Come vede la squadra di mister Vincenzo Italiano?
«Ho sentito troppo allarmismo ultimamente, non ho mai reputato la Fiorentina in pericolo di essere risucchiata nella bagarre per non re-
trocedere. Certo mancano punti ma se guardiamo bene non
distanti da chi ci precede».
trocedere. Certo mancano punti ma se guardiamo bene non saremmo nemmeno troppo distanti da chi ci precede».
Sta forse dicendo che si dovrebbe pensare a qualcosa di più in campionato?
dovrebbe pensare a qual-
«Non dico di sognare però se ripenso a qualche settimana fa mi sembra che tutto si sia rimesso in carreggiata.
«Non dico di sognare però timana sembra tutto si sia rimesso in car-
più motivazioni”
Tornando in forma, Castrovilli può essere il valore aggiuntoGaetano castrovilli
Mentre prima vedevo poca qualità nelle giocate e Italiano si è dovuto inventare di tutto un po’ per velocizzare la manovra continuavo a vedere i giocatori assenti e questo a Firenze non viene “sopportato”, adesso pare che si sia trovata la quadratura del cerchio. Basti pensare ai gol arrivati dagli attaccanti. Siamo in lotta su tre fronti e tutto è ancora aperto».
In Europa i viola hanno fatto bene fin qui. «Le sfide europee ti danno uno stimolo in più e, soprattutto, le squadre pensano più ad attaccare che non a difendersi. Si punta più al risultato e penso che ciò avvantaggi o, quanto meno, faccia il gioco della Fiorentina perché è una squadra che sa giocare a calcio e, magari, con qualche tatticismo in meno, anche nei singoli riesce a venirne fuori meglio».
Pensa che potranno ripetere la vostra annata e arrivare alla finale che si disputerà a Praga?
«Perché non dovrebbero?! Certo che sì, le qualità ci sono tutte. Ovvio che man mano che si avanza il livello delle avversarie cresce ma sulla carta penso che tutte siano alla portata, senza dimenticare che si dovrà vedere la condizione fisica al momento delle partite. Al di là di tutto vorrei ricordare come si sia superato il turno contro Twente e Sporting Braga che parevano molto più avanti e invece così non è stato».
Secondo lei sarebbe giusto accantonare il campionato a favore delle coppe?
«La Fiorentina deve essere in grado di affrontare tutte e tre le competizioni. La squadra deve essere protagonista e sfornare prove convincenti come quelle contro il Braga».
Se lo aspettava così Amrabat di ritorno dal Mondiale?
«Quella è una competizione che fa storia a sé, può capitare che si paghi qualcosa sia a livello fisico sia a quello psicologico però lo vedo in recupero e ciò è importante vista anche l’importanza che ha nello scacchiere del mister».
Infine le chiedo un nome su cui puntare per questo finale di stagione. «Senza alcun dubbio Castrovilli. Centrocampista che abbina qualità e quantità. Rientra da un brutto infortunio ma lui riesce a spaccare la gara con le sue accelerazioni senza dimenticare che ha un buon tiro da fuori».
caccIa aPErTa al PoKErISSIMo
Per la quinta volta nella storia la Fiorentina riceve all’artemio Franchi una squadra turca nelle 4 sfide giocate i viola hanno sempre vinto E alla fine hanno sempre superato il turno
LOPES PEGNA
Per la quinta volta, per la seconda in questa stagione, oggi la Fiorentina affronta a Firenze una formazione turca. Il bilancio è favorevole ai viola che hanno vinto tutte e quattro le sfide precedenti. E hanno sempre superato il turno, anche se nella fase a gironi di Conference come secondi alle spalle del Basaksehir. La prima partita con una formazione turca al Comunale fu giocata oltre mezzo secolo fa. Il 21 settembre 1972 la Fiorentina batte' 3-0 l'Eskisehispor con una doppietta di
Clerici e un gol di Saltutti nella gara di ritorno dei trentaduesimi di finale di Coppa Uefa, l'attuale Europa League (dopo aver vinto 2-1 all'andata) e si qualifico' per I sedicesimi. La Fiorentina si im- pose per 3-0 anche nella seconda sfida al Comunale con
zione turca. Il 1 ottobre 1975 nell'incontro di ritorno dei sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe superò il Besiktas (già battuto all'andata con il medesimo punteggio) con una doppietta di Caso e un gol di Casarsa e si qualifico' per gli ottavi di finale. La terza gara a Firenze con una formazione turca risale al 3 ottobre 1984. Nella sfida di ritorno dei trentaduesimi di finale di Coppa Uefa, dopo aver vinto all'andata 1-0, la Fiorentina batte' il Fenerbache 2-0 con gol di Passarella e Pulici e si qualifico' per I sedicesimi di finale. Il resto è storia recente. Il 27 ottobre scorso al Franchi, nel match della quinta giornata della fase a gironi di Conference, i viola superarono per 2-1 il Basaksehir grazie a una doppietta di Jovic.