IL BRIVIDO SPORTIVO STADIO SPECIALE CONFERENCE LEAGUE FIORENTINA-VIKTORIA PLZEN

La Fiorentina ha bisogno dei suoi uomini o ensivi per far saltare il bunker del Viktoria Plzen Da troppo tempo aspettiamo gli acuti da parte di chi dovrebbe segnare per professione

• LUCA CALAMAI

Stavolta è vietato sbagliare. Stavolta servono gol. La semifinale di ritorno dei quarti di Conference è un bivio senza appello. Il copione della partita, dopo il triste 0 a 0 dell’andata, è di facile lettura. La squadra ceca alzerà un’altra linea Maginot sapendo che un eventuale finale ai rigori sarebbe un epilogo gradito. La Fiorentina riuscirà stavolta a far saltare per aria il bunker avversario? Nella cover di prima pagina abbiamo proposto tutti i protagonisti del reparto offensivo di Italiano. E’ vero, nelle ultime gare a scaraventare palloni in rete sono stati centrocampisti e difensori. Ma non si può andare avanti con questo “schema”. Tra l’altro ben chiaro in testa ai tecnici avversari. Ora serve che a fare la differenza sia chi deve scaraventare palloni in rete per professione.

Firenze

vuole la finale per vendicare la be a di Praga

Vanno bene tutti. Centravanti, trequartisti, attaccanti esterni. Basta abbattere una volta per tutte una maledizione che impedisce alla Fiorentina di valorizzare il calcio propositivo che propone da sempre. Come al solito Italiano farà le sue scelte poche ore del fischio d’inizio della sfida contro il Viktoria. Mai come stavolta cercherà fino all’ultimo momento l’ispirazione giusta. Andare avanti in Conference è fondamentale. Tutti, dico tutti, abbiamo voglia di tornare a vivere una finale europea. Abbiamo voglia di vendicarci della beffarda sconfitta di un anno fa a Praga contro il West Ham. Le condizioni ci sono. Ma intanto dobbiamo far fuori il Viktoria. Forza attaccanti. Tornate a fare gol. Nella passata stagione Cabral e Jovic, due bomber che nessuno rimpiange, furono i capocannonieri della Conference. Coraggio, non è un’impresa impossibile far meglio di loro.

Andrea Belotti

BASTA UNA RETE ANCHE SE SPORCA

Adesso le chiacchiere stanno a zero

La Fiorentina ha un’occasione gigantesca e gettarla al vento sarebbe imperdonabile

Serve pazienza, ma anche coraggio e personalità

• MARIO TENERANI

Non ci sono molti discorsi da fare, le parole sono già state spese tutte.

La diga del Plzen

è rocciosa

Ma non certo insormontabile

vranno cadere nella trappola. Servirà pazienza

La Fiorentina deve solo vincere, il come non interessa. Basta un gol, anche sporco, e cechi a casa. All’andata abbiamo visto cosa sono capaci di fare, una diga davanti alla difesa. Faranno la stessa cosa stavolta, aspettando un eventuale errore della Fiorentina. Tattica super cinica e spesso redditizia. I viola non dovranno cadere nella trappola. Servirà pazienza certo, ma la Fiorentina dovrà trovare la chiave per scardinare la serratura del Plzen.

La semifinale è lì, ad un passo. I migliori giocatori dovranno assumersi le proprie responsabilità e dimostrare di avere quel coraggio che è clamorosamente mancato nella partita d’andata. Adesso o mai più. Non ci sono alternative di sorta. Ci vuole uno scatto in avanti. Lo aspettiamo perché gettare al vento un’occasione come questa sarebbe davvero imperdonabile.

Angelo Di Livio in viola

Vincenzo Italiano

Jack Bonaventura

Ristorante Pizzeria

Via San Quirico, 300

Campi Bisenzio - Firenze

Per info e prenotazioni

Tel. 055 098 4400

Cell. 335 816 2161

Una selezione di piatti ter santi, dagli gredienti fr ch simi e profu mati, per stimolare il tuo o atto e per so eticare il tuo palato.

www.zero3pizzeria.com

Ristorante Pizzeria

2003-2023 Per i vent’anni di attività ritornano le mitiche PADELLE! R

• Tel 055 495000

Via Giovanni Lorenzoni, 8, 50134 Firenze

• www.00pizzeria.com

VALLESI: “ABBIAMO LA FORZA PER SCRIVERE LA STORIA”

Il cantautore, grande tifoso della Fiorentina: “Non dobbiamo pensare al futuro, ora conta il presente Italiano e la squadra possono conquistare un trofeo e dedicarlo alla memoria del dg Joe Barone”

LUCIA PETRAROLI

Paolo Vallesi è un simbolo della Firenze artistica. Cantautore conosciutissimo e soprattutto grande tifoso della Fiorentina, che si è concesso ai nostri microfoni durante la trasmissione

“Il Brivido Viola” in onda ogni venerdì su RadioFirenzeViola.

Paolo Vallesi, che emozione le ha dato cantare l’Inno Viola all’inaugurazione del Viola Park e che ricordo conserva del dg Joe Barone? È stata un’emozione fortissima. Ricordo perfettamente gli occhi commossi di Joe durante quell’inaugurazione. Lui è stato il vero motore della realizzazione del Viola Park. Si è speso al massimo per raggiungere l’obiettivo e dovremo ringraziarlo in eterno per questo. Era “divisivo” ma chi non lo è a Firenze? Noi siamo abituati a dividerci su tutto, ma nei momenti di difficoltà sappiamo compattarci come pochi e trasmettere un affetto incredibile”.

La Fiorentina sembra aver fatto un patto: regalare un trofeo a Firenze, in memoria del dg scomparso. Ci riuscirà?

“Io spero di sì. Perché un dramma come quello vissuto, come fu per Astori, ti può trasmettere una forza straordinaria. La strada è aperta in Coppa Italia e anche in Conference Legaue. La gara d’andata in Repubblica Ceca non è stata entusiasmante, ma abbiamo tutte le carte in regola per battere il Plzen e qualificarci alle semifinali. Poi il cammino non mi pare impossibile e in una gara secca questa squadra può battere chiunque. L’importante sarà recuperare al meglio elementi cardine come Nico Gonzalez, Arthur e anche uno come Dodò. E allora possiamo farcela. Sarebbe fantastico!”.

Cosa pensa di Vincenzo Italiano e del suo futuro?

“Sinceramente il futuro m’interessa poco. Adesso bisogna vivere il presente e lui è determinato a raggiungere almeno uno degli obiettivi alla nostra portata. Può scrivere la storia e la Fiorentina con lui. Pensiamo al presente dunque e viviamolo con grande entusiasmo”.

Joe

Paolo Vallesi

IACHINI: “GLI ESTERNI DEVONO OSARE DI PIÙ”

L’ex tornante della Fiorentina anni 80: “Vedo molta paura nel tentare le giocate Per crossare bene si deve arrivare sul fondo Ci vuole coraggio, troppi passaggi indietro!”

Belotti lavora tanto per la squadra, ma segna poco. Che ne pensa?

TOMMASO BORGHINI

Gli esterni viola non funzionano? E allora proviamo a sentire quali potrebbero essere i rimedi dalla voce di uno che sull’esterno giocava a meraviglia e che sapeva sfornare cross che erano poesia: Pasquale Iachini, ex viola dei primi anni 80 che abbiamo intervistato nella nostra trasmissione

“Il Brivido Viola” in onda ogni venerdì su RadioFirenzeViola.

Pasquale Iachini, come risolvere il problema degli esterni della Fiorentina?

“Bisogna arrivare sul fondo e poi crossare. Ci vuole un po’ di inventiva e soprattutto più personalità. Vedo tanta paura di sbagliare, anche in giocatori che avrebbero nelle loro corde la tecnica e la qualità.

se la palla rimbalza sul-

Non si può sempre passare il pallone indietro. Bisogna osare. Nico Gonzalez? Lui è bravo e ha qualità, ma in quest’ultimo periodo mi sembra un po’ timoroso. Poi una cosa che non sopporto è quando si prova a crossare con l’uomo davanti. Non ci si deve stupire se la palla rimbalza sulla schiena o le gambe dell’avversario...”.

Chi è il giocatore che è mancato di più nella gara d’andata contro il Viktoria Plzen? “Bonaventura. A me piace moltissimo, lui ha tecnica, contrasta e soprattutto fa gol. E’ un giocatore universale. Lì in mezzo è tra i pochi di spiccata personalità. Non gli basta fare il compitino come alcuni suoi colleghi di reparto”.

“Belotti è un ottimo ragazzo, ma da qualche anno non sta facendo bene come prima. E’ generoso, ma ha perso un po’ il fiuto del gol. Vede meno la porta. E’ sempre stato un giocatore di forza, adesso che è calato in quella non riesce a sopperire con la tecnica”.

Un ultimo pensiero per Giancarlo Antognoni, ritornato nello staff dell’Under 21...

“Voglio fare i complimenti ad “Antonio”. Lui fuori dal calcio era un insulto. Peccato che non sia tornato nella Fiorentina, ma so che ci sono stati problemi. Però mi conforta il fatto che sia tornato nella Federazione perché la sua competenza e il suo carisma saranno utilissimi e non si possono sprecare”.

Iachini (in alto a destra) nella Fiorentina 1983/84

Risultati e Gare

CONFERENCE LEAGUE

QUARTI DI FINALE

GARE DI ANDATA

1) OLYMPIACOS - FENERBAHCE 3-2 (8’ Fortounis, 32’ Jovetic, 57’ Chiquinho, 68’ rig. Tadic, 74’ Kahveci)

2) ASTON VILLA - LILLE 2-1 (13’ Watkins, 56’ McGinn, 84’ Diakite)

3) VIKTORIA PLZEN - FIORENTINA 0-0

4) CLUB BRUGGE - PAOK 1-0 (6’ Vetlesen)

GARE DI RITORNO (18 APRILE)

1) FENERBAHCE-OLYMPIAKOS ORE 21:00

2) LILLE-ASTON VILLA ORE 18:45

3) FIORENTINA-VIKTORIA PLZEN ORE 18:45

4) PAOK SALONICCO-BRUGES ORE 21:00

NELLE SEMIFINALI SI INCONTRERANNO LA VINCENTE DI GARA 1 CONTRO LA VINCENTE DI GARA 2 E LA VINCENTE DI GARA 3 CONTRO LA VINCENTE DI GARA 4.

QUEL GOL DECISIVO DI “SPADINO”

Contro le squadre della Repubblica Ceca il bilancio della Fiorentina è positivo

Dal gol di Robbiati, al tris allo Slovan Liberec

Tutti i precedenti nelle sfide d’Europa

RUBEN LOPES PEGNA

Prima di questa edizione di Conference la Fiorentina non aveva mai incontrato il Viktoria Plzen. Ha affrontato, invece, formazioni della Repubblica Ceca in 5 edizioni delle principali competizioni organizzate dall'Uefa. 4 volte ha superato il turno. Solo in un'occasione è stata eliminata. È successo nel primo confronto. Nel 1965/66, con Chiappella in panchina, in Coppa delle Fiere, poi divenuta Coppa Uefa e ora denominata Europa League, la Fiorentina batté nella gara d'andata dei sedicesimi di finale al Comunale lo Spartak Brno per 2-0 con gol di De Sisti e Hamrin. Nel ritorno a Brno fu, però, sconfitta per 4-0 e quindi fu eliminata. Nel 1996/97 nella partita d'andata degli ottavi di finale Coppa delle Coppe la squadra di Ranieri superò al Franchi lo Sparta Praga per 2-1 con gol di Batistuta e Schwarz. Dopo il pareggio

a Praga nel ritorno per 1-1 con rete di Robbiati si qualificò per i quarti di finale. Nel 2007/08, con Prandelli in panchina, nella fase a gironi di Coppa Uefa, la formazione viola vinse 2-1 con il Mlada Bolesav a Firenze con i gol di Mutu e Vieri e staccò il visto per i sedicesimi di finale. Nella stagione successiva, 2008/09, sempre con Prandelli in panchina, la Fiorentina vinse i playoff per l'accesso alla fase a gironi di Champions League con lo Slavia Praga. Si impose per 2-0 con le reti di Mutu e Gilardino all'andata al Franchi e pareggiò 0-0 nel ritorno a Praga. Nel 2016/17 la squadra viola, sotto la guida di Paulo Sousa, affrontò lo Slovan Liberec nella fase a gironi di Europa League. Vinse 3-1 nella gara giocata in Repubblica Ceca con una doppietta di Kalinic e una rete di Babacar e 3-0 al Franchi con i gol di Ilicic, Kalinic e Cristoforo e si qualifico per i sedicesimi di finale.

Amarcord

La Fiorentina ha incontrato squadre

La Fiorentina ha incontrato squadre della Repubblica Ceca in 3 edizioni di Mitropa Cup ma non ha mai superato il turno. Nel 1935 nei quarti di finale perse 7-1 (gol viola di Gringa) all'andata a Praga con lo Sparta e vinse 3-1 (doppietta di Viani II e rete di Negro) nel ritorno al Berta, l'attuale Franchi. Nel 1974/75 nella fase a gironi superò 2-1 al Comunale il Teplice con doppietta di Desolati ma perse 2-0 al ritorno. Nel 1976/77 batté lo Sparta 3-0 al Comunale con doppietta di Casarsa e rete di Desolati e perse 2-0 a Praga ma non si qualificò per la finale.

Anselmo “Spadino” Robbiati

Brivido nella storia

TUTTI I QUARTI DI FINALE

DELLA STORIA VIOLA

Nei 9 precedenti nelle competizioni Uefa la Fiorentina si è qualificata 8 volte L’unica stecca nel 69/70 contro i Rangers

L’ultimo trionfo in Conference sul Lech Poznan

La Fiorentina prima di ora ha disputato 9 volte i quarti di finale delle 4 principali competizioni organizzate dall'Uefa.

Solo Italiano e Hidegkuti

hanno disputato 2 quarti in Europa

In 8 occasioni è stata promossa alle semifinali. Solo nel 1969/70, in Coppa dei Campioni, la formazione di Pesaola fu eliminata dal Celtic. Perse all'andata 3-0 a Glasgow e nel ritorno al Comunale vinse 1-0 con un gol

di Chiarugi. Nel 1956/57, sempre in Coppa dei Campioni, la squadra di Bernardini ebbe la meglio sul Grasshoppers. Nel match d'andata a Firenze si impose per 3-1 con una rete di Segato e una doppietta di Taccola e in quello di ritorno a Zurigo pareggiò 2-2 con i gol di Julinho e Montuori. In Coppa delle Coppe la Fiorentina ha disputato 3 volte i quarti di finale.

• Continua a pagina 14

RUBEN LOPES PEGNA

Mario Gomez in gol contro la Dinamo Kiev

• Segue da pagina 13

Brivido nella storia

Nel 1960/61 con Hidegkuti in panchina (quando si aggiudicò il trofeo) vinse 3-0 all'andata a Lucerna con una tripletta di Hamrin e 6-2 nel ritorno al Comunale con una tripletta del brasiliano Antoninho, una doppietta di Hamrin e un gol di Milan. Nel 1961/62 sempre con Hidegkuti in panchina (quando arrivò in finale) perse la gara d'andata a Zilina (in Slovacchia) 3-2 (doppietta di Dell'Angelo) ma si impose per 2-0 in quella di ritorno a Firenze con le reti di Ferretti e Hamrin. Nel 1996/97 la squadra di Ranieri superò il Benfica a Lisbona nella gara d’andata per 2-0 con i gol di Baiano e Batistuta ma fu sconfitta

in quella di ritorno al Franchi per 1-0. In Coppa Uefa, nel 1989/90, la Fiorentina di Giorgi si aggiudicò entrambe le sfide con l’Auxerre. All’andata a Perugia segnò Volpecina, nel ritorno in Francia Nappi. Nel 2007/08 in Coppa Uefa la squadra di Prandelli pareggiò 1-1 il match d’andata a Firenze con il Psv con gol di Mutu ma vinse quello di ritorno a Eindhoven per 2-0 con una doppietta del “fenomeno” rumeno. Nel 2014/15, con Montella in panchina, in Europa League la Fiorentina pareggiò la partita d’andata a Kiev con la Dinamo 1-1 grazie a una rete di Babacar al 92’ ma vinse quella di ritorno al Franchi per 2-0 con i gol di

Mario Gomez e Vargas. L’anno scorso la formazione di Italiano nei quarti di finale di Conference ha eliminato il Lech Poznan. Si è aggiudicata il match d’andata in Polonia per 4-1 con le reti di Cabral, Nico Gonzalez, Bonaventura e Ikonè e ha poi perso quello di ritorno al Franchi per 3-2 (dopo essere stata in svantaggio per 3-0 fino al 78’) con i gol di Sottil e Castrovilli. Italiano è l’unico allenatore della Fiorentina insieme a Hidegkuti ad aver disputato due volte i quarti di finale di una competizione europea sulla panchina viola.

L’esultanza di Sottil dopo il gol al Lech Poznan