CIao Joe
ora la sua sfida
è la sfida di tutti
Per il mondo viola “Joe era la Fiorentina”
Un po’ manager, un po’ padre, un po’ nonno Forse divisivo, ma certamente appassionato Italiano e la squadra devono completare la sua missione
LUCa CaLamaITra le tante riflessioni che hanno accompagnato il lungo ed emozionante saluto a Giuseppe Barone ce n’è una che fotografa, a mio giudizio, in maniera perfetta quello che era il Direttore per il mondo viola: “Joe era la Fiorentina”. Proprio così. Del resto, quando il presidente Commisso è stato costretto a ridisegnare i quadri societari dopo la scomparsa di quello che era per Rocco una specie di fratello. Per coprire le cariche di Joe sono state individuate ben tre figure. Chiaro il concetto? Barone era dovunque. Lo trovavi dentro lo spogliatoio a rincuorare la squadra, nel suo ufficio a confrontarsi con Italiano, al Viola Park a ricevere ospiti illustri e tifosi normali, negli uffici del Comune in piazza Signoria a lottare per lo stadio Franchi e nel Palazzo del Calcio per combattere contro chi cerca di dribblare le regole. Era divisivo, certo. Ha portato avanti decisioni discutibili, certo. Però come hanno detto i ragazzi della Fiesole era uno di loro. Uno che aveva scoperto la Fiorentina e se ne era innamorato. Con la passionalità del suo essere siciliano e con l’anima manageriale del suo essere di New York. In mezzo a tanti ricordi è venuto a galla il rapporto speciale che Joe aveva con i bambini. In generale con i più piccoli.
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Chiuso in redazione il 26/03/2024 alle ore 13
Un po' padre, un po' nonno. Sempre un sorriso, sempre una carezza. Sempre un gesto affettuoso per mettere a loro agio il popolo viola del futuro. Rimpianti? Di sicuro le due finali perse nella passata stagione. Joe sognava di riaprire una bacheca dei trofei viola che è chiusa da troppo tempo. La sconfitta contro l’Inter all’Olimpico è stata dolorosa, quella contro il West Ham a Praga una ferita che non voleva rimarginarsi. La sua sfida ora è la sfida di Italiano, di Nico, dei calciatori viola più forti e meno forti.
C’è una Coppa da vincere e da dedicare a Joe. Alla sua memoria. Anche se, chiariamolo subito, Barone da Brooklyn, resterà per sempre nella storia viola. Se non altro per aver regalato alla società quel Viola Park che Joe ha costruito pezzo dopo pezzo. Verrebbe da dire filo d’erba su filo d’erba. Curandolo nei minimi dettagli. Una meraviglia degna di una città come Firenze che è condannata a vivere nel bello. Ciao Joe. E’ un vero peccato aver scoperto il vero Barone solo ora che non ci sei più.
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Stampa Baroni e Gori Foto
Massimo Sestini
Foto storiche archivio Paolo Melani
Ruben Lopes Pegna
Lorenzo Matteucci, Giacomo Cialdi
Simona D’Angelo Niccolò Santi
IL coMMIato DeL PresIDente
• TommaSo BoRghINISchiacciato dal peso di un dolore impossibile da sopportare, ma fortissimo nella determinazione a rendere omaggio a “un fratello” che ha perduto improvvisamente, nel modo più tragico possibile. Il presidente Rocco Commisso è accanto alla moglie Catherine, che gli dà sostegno, ma anche lei è prostrata dalla commozione nel corso della lunga giornata della camera ardente. Eppure quando arrivano le squadre della sua Fiorentina, dalla “prima” guidata da Vincenzo Italiano e capitan Biraghi, a quelle femminile e del settore giovanile, riesce a trovare la forza per smettere di piangere e rivolgere a tutti un accorato e commovente discorso in memoria di Joe Barone, non semplicemente il suo braccio destro, ma, appunto, il suo fratello acquisito: “Barone ha lasciato tutto e la sua famiglia per venire qua a Firenze – ha detto il numero uno viola-, lavorava tutto il giorno e ci sentivamo costantemente, almeno due volte se non di più. Questo è successo anche domenica poco prima che si sentisse male. Io lo posso soltanto ringraziare perché senza di lui il Viola Park non ci sarebbe stato. Senza il suo impegno costante non avremmo mai avuto un Centro Sportivo così bello. Io posso solo ringraziare la sua famiglia per questo. Ricordatevi sempre di lui, rimarrà sempre con voi e sarà parte della Fiorentina. Joe non morirà mai, vivrà per sempre dentro ai nostri cuori”. Un turbinio di emozioni che sfocia nel pianto, consolato da un forte e sincero applauso spontaneo da parte di tutti i presenti.
La giornata di Rocco prosegue difficile, difficilissima. Ma non gli manca la forza per aspettare anche l’arrivo dei ragazzi della Curva Fiesole, avvenuto in serata. E anche a loro il presidente parla in modo accorato, facendo annunci importanti: “Stasera abbiamo preso una grande decisione. La villa presente qui al Viola Park sarà chiamata “Villa Joe Barone”. Presto lo scriveremo e appena possibile voglio organizzare un torneo, anch’esso dedicato a Joe Barone. Un uomo che per noi non morirà mai. Ricordatelo sempre!”.
Rocco: “Joe non morirà mai Il mio legame col club ancora più forte”
Il presidente: “ha lasciato tutto per la Fiorentina
Senza di lui il Viola Park non ci sarebbe stato
La Villa sarà dedicata alla sua memoria
E io porterò avanti negli anni il suo lavoro”
Due giorni dopo, attraverso un comunicato ufficiale, il presidente ha anche cancellato sul nascere le voci sulla cessione del club, rafforzando anzi il proprio impegno: “Porteremo avanti quanto fatto da Joe Barone in questi cinque anni - ha scritto Commisso - in modo ancora più forte. Ho voluto dare continuità, delegando alle persone più vicine e che lavoravano più a stretto contatto con lui il compito di tramandare la sua memoria e il suo operato. Daniele (Pradè ndr) e Alessandro (Ferrari ndr) hanno dimostrato in questi anni tutta la loro dedizione
e il loro legame a questa società e a questi colori, mettendo sempre davanti a tutto gli interessi del club e per questo motivo sono sicuro di porre in ottime mani la gestione della Fiorentina. Oggi più che mai il mio legame con questo club e questa città è ancora più forte e continuerà ad esserlo anche nei prossimi anni. Ora tornerò in America per poter dare l’ultimo saluto a Joe, ma spero di tornare presto a Firenze per stare vicino alle nostre squadre con la speranza di riuscire a dedicare un risultato importante a Joe e a tutta Firenze”. rocco Commisso durante la giornata della camera ardente
La caMera arDente
• TommaSo BoRghINISIN 10 mILa aL VIoLa PaRK
Tifosi, personalità di sport, spettacolo e politica.
Tutti insieme alla Casa Viola per l’addio a Barone
ono arrivati almeno in diecimila. Forse di più. Tutti al Viola Park nel giorno della camera ardente allestita davanti alla Cappella consacrata a Santa Caterina e voluta personalmente da Catherine Commisso, nel progetto del Centro Sportivo Viola. Giovani e meno giovani, padri, figli e nonni non sono voluti mancare per rendere omaggio a Joe Barone, deceduto il 19 marzo scorso dopo 2 giorni di lotta al San Raffaele. Un dirigente che, per la sua innata schiettezza, aveva riscosso tante simpatie, ma anche molte critiche nella tifoseria viola. “La sua era una gestione del club divisiva” si diceva, eppure nella lunga giornata dedicata all’ultimo saluto Firenze si è ricompattata, come
è nella sua tradizione quando si devono affrontare situazioni drammatiche. Unione e profondo rispetto, nel segno di un uomo che ha dato tutto se stesso per la causa Fiorentina, sensazioni che si potevano quasi toccare con mano tanto erano forti all’interno della sua creatura più amata. Insieme a quello che lui chiamava “Il Popolo Viola” c’erano anche tante personalità del calcio, dello sport, dello spettacolo e della politica. Innanzitutto praticamente tutte le società di Serie A, presenti tramite propri esponenti. Poi le istituzioni del calcio nazionale e internazionale: il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini con l’a.d. Luigi De Siervo, Mario Gallavotti e Romy Gai della Fifa in rappresentanza di Gianni Infantino, il designatore degli arbitri Gianluca Rocchi, il ministro dello Sport Andrea Abodi. E tanti presidenti, da Aurelio De Laurentiis del Napoli,
PER L’ULTImo omaggIo
La squadra e i ragazzi del settore giovanile tra lacrime, commozione, silenzio e applausi
passando per Maurizio Setti del Verona, Saverio Sticchi Damiani del Lecce, Fabrizio Corsi dell’Empoli, Joey Saputo del Bologna e persino Urbano Cairo del Torino, con il quale i rapporti non erano certo buoni per le note vicende legate ad alcuni articoli apparsi sulla Gazzetta dello Sport. Tra i club presenti anche il Milan, rappresentato dall’ex viola Daniele Massaro, la Roma con il tecnico Daniele De Rossi, il Cagliari con Nereo Bonato e Carlo Catte, il Sassuolo con Giovanni Carnevali, la Juventus con Cristiano Giuntoli, l’Inter con Beppe Marotta. Tutti per Joe, come i tifosissimi viola Carlo Conti e Marco Masini. Infine le personalità della politica: i sindaci Dario Nardella e Francesco Casini, il presidente della Regione Eugenio Giani e tanti altri. Stretti attorno alla famiglia Barone, alla moglie Camilla e ai 4 figli travolti dal dolore.
La caMera arDente
La squadra della Fiorentina era stata davanti al feretro, ricoperto di rose rosse, già al mattino presto, per un omaggio privato. Ma si è ripresentata nel primo pomeriggio e capitan Biraghi ha deposto sulla bara una maglia numero 10 con stampato il nome di Barone e con sopra tutte le firme dei giocatori. Biraghi insieme a Milenkovic, che avevano già vissuto il dramma di Davide Astori, si sono trattenuti a lungo con i familiari di Joe e con il presidente Rocco Commisso e la moglie Catherine. Immancabile la presenza di tutto il settore giovanile viola, quei ragazzi che Barone amava e accoglieva con entusiasmo tutti i giorni al Viola Park, sin dal mattino presto. Un vivaio che avrebbe voluto veder crescere e fiorire all’interno del più bel centro sportivo del mondo. Il suo lascito eterno.
L’aBBraccIo DeLLa FIesoLe
• TommaSo BoRghINIAttimi che sembrano eternità. Prima il silenzio in segno di profondo rispetto per chi ha dato l’anima per la Fiorentina. Poi i cori assordanti che fanno ballare il cuore, dedicati a Joe Barone. Forti come era lui che fin da subito aveva conquistato i ragazzi della Fiesole. Quelli che ogni maledetta domenica (ma anche al sabato, al giovedì e al venerdì) seguono la Fiorentina, ovunque essa giochi. Loro avevano capito meglio di tutti che quell’uomo venuto dall’America in un giorno di quasi estate del 2019, era “uno di noi”. Avevano compreso che dietro quell’atteggiamento, definito spesso “divisivo” e che a volte faceva anche arrabbiare, c’era la ferma volontà di difendere la Fiorentina contro tutto e tutti. Per portare a termine la missione di Rocco, la sua missione e la missione del “Popolo viola”.
“adesso finiamo il lavoro che abbiamo cominciato insieme!”
L’omaggio di migliaia di ragazzi della Curva: “Non siamo venuti a salutare un dirigente Siamo venuti a salutare uno di noi
Un ultras che sarà per sempre al nostro fianco”
Come amava definirlo. E quel popolo c’era tutto, il 20 marzo scorso, compatto a rendergli omaggio perché, come ha urlato uno dei tifosi della Curva Fiesole: “Noi non siamo venuti qui a salutare un dirigente della Fiorentina, noi siamo venuti a salutare uno di noi. Joe in questi anni è diventato uno di noi, era uno di noi. In tanti non sapete neanche quello che lui ha fatto per noi. Vi prometto che
con il tempo e con i giusti modi ve lo farò sapere perché lui era un ultras viola dentro. Ciò che vi possiamo promettere è che Joe vivrà sempre con noi, non è morto, è al nostro fianco. Adesso finiamo il lavoro che abbiamo iniziato insieme a Rocco”. Emozioni allo stato puro come quell’ultima frase che accende gli occhi di Commisso, quasi piegato dal dolore, ma fiammeggiante nella sua voglia di onorare
la memoria di colui che non considerava un braccio destro, ma un fratello autentico.
Come quella frase riportata sullo striscione sostenuto da decine di braccia dei ragazzi della Fiesole: “Da Fiorentino te ne sei andato… Questo Popolo ti sarà per sempre grato!”. Poi quel coro che anche Joe amava spesso intonare: “Ho preso la diffida, l’ho presa per Te!...”.
La Messa In sIcILIa
Giuseppe Barone, che a Firenze è entrato nel cuore dei tifosi viola come "Joe", a Pozzallo era per tutti Peppe, stesso nome del nipotino che la figlia Gabriella in lacrime stringeva tra le sue braccia durante l'omelia di Don Salvo Bella.
Pozzallo si trova proprio sul mare, al sud della Sicilia, e qui quasi tutti sono figli di un marittimo così come ci racconta il primo cittadino, Roberto Ammatuna. Anche Barone lo era: figlio di un padre marittimo che ha lasciato Pozzallo per raggiungere la grande comunità pozzallese ospitata dagli USA.
Nel 1974, all'età di soli 8 anni, lascia la sua terra per trasferirsi in America non dimenticando mai i luoghi
IL LUNgo aDDIo a “PEPPE” DELLa SUa PoZZaLLo
delle sue origini dove, quando possibile, tornava per un bagno a Marispica, la spiaggia che gli ricordava gli anni più teneri.
Nemmeno i Pozzallesi hanno mai dimenticato Peppe e all'interno della chiesa Madre Madonna del Rosario, la stessa in cui ha ricevuto il battesimo, durante l'ultimo saluto e gli interventi del Sindaco, di Matteo Renzi e del fratello Giovanni, le facce erano serie e commosse. Seduti sui primi banchi c'erano la moglie Camille, i figli, i fratelli Giovanni, Salvatore, Francesco e una moltitudine di parenti e amici. Anche Camille ha origini siciliane, è di Licata, un paesino in provincia di Agrigento, che il giovane Peppe
raggiungeva già dai suoi 14 anni a bordo della sua Vespa Special a cui aveva dato il nome di Carmelina. Dopo la messa, la bara portata in spalla è stata applaudita da tutti i presenti tra le note di "Love Of My Life" dei Queen. Il coro dei ragazzi della scuola calcio recitava "Barone uno di Noi", la bandiera viola sventolava incessantemente, presente anche il Vespa Club Pozzallo. La Sicilia ha salutato Giuseppe Barone con i suoi amori e le sue più grandi passioni perché era un pozzallese amato per la sua determinazione e modestia, caratteristiche che lo hanno impresso nel cuore di chiunque abbia ricevuto uno dei suoi sorrisi semplici e sinceri.
L’ULTIma CammINaTa NELLa
TERRa ChE FU DI La PIRa
NICCoLÒ SaNTI
Una Pozzallo affranta ha dato l'ultimo saluto a chi l'ha resa orgogliosa dopo Giorgio La Pira. Sì perché un po' tutti hanno paragonato, con le dovute differenze anche solo temporali, Joe Barone all'indimenticato sindaco "santo" che ha unito Firenze alla località siciliana proprio come il dg. Alla due giorni di celebrazioni in memoria di Peppe, come lo chiamavano i suoi compaesani, ha partecipato davvero chiunque. Perché chiunque conosceva Barone, per un motivo o per un altro. Parenti, amici, maestranze, politici, scuole calcio.
C'erano addirittura i ragazzi del "Vespa Club Pozzallo", accomunati al direttore generale viola proprio dalla passione per la mitica Vespa, in sella alla quale ogni estate non poteva mancare il classico giro per le strade di Pozzallo. Rigorosamente in canotta e pantaloncini corti. Joe Barone è ricordato infatti come una persona semplice, affabile, interessata ai problemi altrui ma senza doppi fini. L'occhio di riguardo nei confronti dei bambini della società calcistica Pozzallo Due, affiliata alla Fiorentina e a cui sono state donate maglie viola e palloni utilizzati dalla prima squadra, ne è la riprova. Il corteo moz-
La Messa In sIcILIa
zafiato che ha accompagnato il feretro dal palazzo comunale alla chiesa madre "Madonna del Rosario", dove si è tenuta la funzione religiosa, è invece la cartina tornasole dell'affetto che Barone ha saputo conquistare. Non per nulla dai volti della moglie Camilla e dei quattro figli si è percepito dell'inevitabile sconforto alleviato, però, da un orgoglio infinito. C'era pure Matteo Renzi, senatore di Italia Viva, a ricordare «un amico», nel giorno in cui un sole accogliente come i pozzallesi ha illuminato l'ultima camminata di Joe per le vie della sua terra nativa.
La sua FaMIGLIa
“Nostro padre ha dato la vita per la Fiorentina”
Le commoventi parole del primogenito Peter I 4 figli stretti alla madre e moglie Camilla Il grande amore di Joe fin dai tempi di Brooklyn, disperata, ma anche fiera e forte nel suo dolore• TOMMASO BORGHINI
“Nostro padre ha dato la vita per voi, lui amava ognuno di voi, lavorava 24 ore al giorno per voi”. Poche parole, pronunciate da Peter, figlio primogenito di Joe, nel corso dell’abbraccio da parte dei tifosi della Curva Fiesole alla camera ardente allestita al Viola Park, ma così talmente dense di significato da aver commosso tutti coloro che erano presenti. Ed erano tantissimi i tifosi della Fiorentina in quel momento dietro a uno striscione intitolato al dg viola. Davanti a loro la famiglia Barone, stretta attorno alla madre e moglie Camilla, disperata e forte allo stesso tempo. Lei che conosceva fina da ragazzina. Giovanissimi e follemente innamorati da diventare inseparabili. Accomunati dall’origine italiana hanno condiviso sempre tutto, sposandosi e dando vita a una famiglia magnifica, composta da 4 figli. Il già citato Peter, che dal 2022 è sposato con Justine assieme alla quale ha dato alla luce il piccolo Giuseppe Tommaso, rendendo nonno Joe. Poi c’è Giuseppe, il figlio che ha scelto di fare il calciatore, a cominciare dal New York Cosmos, la prima squadra gestita dal padre come dirigente. Giocatore offensivo di buon tasso tecnico, come lo era lo stesso Joe, ha cercato di mettersi in luce nel calcio italiano, attraverso le esperienze con Perugia, Salernitana e Ascoli, ma, frenato anche da un grave infortunio al crociato, è tornato negli States per continuare a giocare con lo Charlotte Indipendence, la sua ultima squadra.
Gli altri figli sono Gabriella e Salvatore. Una famiglia che affonda le sue radici nella bella Sicilia, a Pozzallo. Lì ci sono tanti parenti di Joe, come il fratello Francesco che ci aprì le porte di casa quando, nel 2020, realizzammo uno speciale dedicato al dg viola, mostrandoci i luoghi dove sono cresciuti, insieme agli altri due fratelli Salvatore e Giovanni, con tante foto di famiglia che acconsentì di pubblicare sul nostro giornale. Il più piccolo di casa era proprio il futuro dirigente gigliato che, come ci hanno raccontato, era sempre stato molto vivace e “sveglio”, fin da bambino, con il pallone sempre tra i piedi. La sua grande passione che lo ha portato fino a Firenze. Un famiglia il cui dolore abbiamo toccato con mano, per la perdita di un uomo, un fratello, un padre, un nonno che se n’è andato davvero troppo presto. Ma che avrà la forza per rialzarsi in suo nome, su questo non nutriamo il minimo dubbio.
La gestione del presente più importante del futuro
La scomparsa di Barone è stata una mazzata È dura perché ancora una volta la Fiorentina è chiamata a cambiare pagina da un dramma ma Rocco ha dimostrato che si piega ma non si spezza
• MARIO TENERANIUna mazzata inaspettata, improvvisa, drammatica. La scomparsa di Joe Barone battagliero, generoso, leader divisivo - quanti scontri e polemiche ci ricordiamo con diversi mondi della città -, direttore generale viola, è stato questo e molto altro. La morte ha fatto emergere la figura di un Joe diverso fuori dal lavoro: empatico, disponibile con tutti, innamorato di Firenze e la Fiorentina. Tanti gli attestati di affetto e stima nel tributo del suo ricordo. Non ultimo quello della Fiesole che ha cantato: “Joe uno di noi”. Basta e avanza per spiegare tutto.
È dura, ma ancora una volta la Fiorentina è chiamata a cambiare pagina. Con un clima che ricorda molto quello di 6 anni fa, quando scomparve il grandissimo capitano Davide Astori. La Fiorentina si piega, ma non si spezza. Così come il suo presidente, Rocco Commisso. Lo abbiamo visto distrutto, devastato dal dolore, ma in pochi giorni è riuscito a rimodulare l’assetto della società, non sostituendo l’insostituibile Barone, ma distribuendo le deleghe che fino a poco fa erano tutte nelle mani di Joe. Così Daniele Pradè avrà la responsabilità della parte sportiva, assistito da Nicolas Burdisso, mentre Alessandro Ferrari quella aziendale. Sopra di loro l’amministratore delegato Mark Stefan, per altro presente nell'organigramma della Fiorentina da sempre, e naturalmente il presidente Commisso. La gestione del presente adesso è di gran lunga più importante del futuro. In qualche modo bisogna ripartire.
La sQuaDra
“Come un padre ti dobbiamo tutto!”
Biraghi: “Dammi la forza di mantenere la nostra promessa”
Ranieri: “hai creduto in me, senza di te non sarei qui”
milenkovic: “Il tuo sorriso rimarrà scolpito per sempre”
Quarta: “Ci hai sempre difesi, per te eravamo famiglia”
• LORENZO MATTEUCCILa prematura scomparsa di Joe Barone fa ancora male. Una città, una tifoseria, una squadra, un gruppo di lavoro che si sentono orfani di una parte vitale. Proprio così, perché il Direttore generale viola era uno che c’era sempre. In prima linea. A combattere per i suoi ragazzi e per la Fiorentina.
Da sempre, ma in particolar modo nell’ultimo anno è stato la Fiorentina. Guerriero nato lo trovavi impegnato su ogni fronte. Dal più insignificante alle riunioni in Lega o a trattare con procuratori e presidenti. Divisivo come chi non ama compromessi ma si fa forte delle proprie idee e convinzioni. Ciò traspare anche dal ricordo che i suoi giocatori hanno scritto tramite i social.
Il più emblematico è quello del capitano Cristiano Biraghi: “Ti voglio solo ricordare come ci siamo conosciuti io e te, due caratteri duri, forti e schietti che al primo impatto si scontrano come due treni in corsa, ma che con la lealtà che ci contraddistingue alla fine viaggiano nella stessa direzione, contro tutto e tutti”. Già, forse Barone non era il più diplomatico dei dirigenti ma al di là delle parole di rito, ciò che traspare dalle pa-
Joe Barone Capitan Biraghi omaggia il feretro di Joe Baronerole di Biraghi e dagli altri è che dietro la corazza c’era una persona sana, verace e vera che credeva fermamente nei suoi ragazzi. Così Luca Ranieri, che da fuori rosa è riuscito ad imporsi diventando uno dei difensori più affidabili, gli riconosce il merito di aver creduto in lui e ha scritto: “Senza di te non sarei dove sono. Ti devo tanto”. Come Rolando Mandragora: “Non posso che ringraziarti per avermi voluto e portato a Firenze, per aver creduto in me, per le pacche sulle spalle nei momenti negativi, dov’eri sempre presente con la tua lealtà e sincerità”. La vicinanza, l’esserci sempre questo gli viene riconosciuto. Il brasiliano Arthur Melo: “Sono molto grato per tutto quello che hai fatto. Fin da quando sono arrivato sei sempre stato molto disponibile e amichevole”.
Altra colonna della Fiorentina che lo ha ricordato sottolineando le stesse cose è stato Nikola Milenkovic: “Caro Joe, grazie per la tua dedizione e l’impegno costante per il nostro club e grazie per tutto ciò che hai fatto per me e per la mia famiglia…le tue parole, il tuo sorriso e la tua infinita gentilezza rimarranno scolpiti nei nostri cuori”. Oltre a tanti altri, c’è anche Martinez Quarta che sullo stesso tenore ha scritto: “Hai lasciato la tua Fiorentina, voglio solo ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me e la mia famiglia in questi anni. Mi hai portato qua, hai creduto in me, anche nei momenti più difficili e solo noi due lo sappiamo. Sei stato un padre per tutti noi, ci hai sempre difeso, perché eravamo una famiglia, come dicevi sempre”.
I suoI ereDI
Il dolore non passerà mai, ma Rocco Commisso ha già tracciato le linee guida per proseguire l'opera di Joe Barone, indicando chi ne dovrà raccogliere l'eredità in seno alla società. Lo ha fatto attraverso un comunicato ufficiale, nel quale si spiega nel dettaglio il nuovo assetto societario. E a sostenere il maggior peso del difficilissimo compito di turare l'immensa falla che la scomparsa del dg viola ha aperto saranno proprio due dei suoi amici più cari. Ad occuparsi dell'intera Area Sportiva sarà Daniele Pradè, già direttore sportivo della Fiorentina, a stretto contatto con Nicolas Burdisso, già direttore tecnico.
Proprio da buon padre di famiglia non sono mancati momenti di frizione, anche duri e sopra le righe ma la capacità di andare oltre, di resettare davanti a un bene più grande, quello della maglia viola, l’ha sempre fatto da padrone. Il sogno di Barone, come quello di ogni appassionato della Fiorentina, era quello di riportare un trofeo a Firenze. I ragazzi, i tuoi ragazzi faranno tutto il possibile e anche l’impossibile per conquistarlo e dedicartelo come ha scritto Biraghi: “Ti dico che la promessa che ci siamo fatti io non la dimentico. E mi raccomando non dimenticarla neanche tu e dammi la forza da lassù di portarla avanti!”. Forza Fiorentina e grazie di tutto Joe Barone.
Barone con Ferrari
Barone con Pradè e Burdisso
Due uomini di grande esperienza che gestiranno, dunque, un settore molto delicato e fondamentale nell'allestimento della prima squadra. L'Area Aziendale avrà, invece, come punto di riferimento Alessandro Ferrari, già
Direttore della Comunicazione e delle Relazioni Esterne. Decisione, anch'essa, che va nel segno della continuità visto che Ferrari era sempre al fianco di Joe Barone in qualsiasi riunione o missione operativa fosse impegnato il dg gigliato. Due amici, dicevamo, che raddoppieranno i loro sforzi, lavorando sodo per proseguire nel solco tracciato da Joe da Pozzallo. Un altro tassello fondamentale del club, già presente in organico, sarà Mark Stephan che manterrà la sua funzione di Amministratore Delegato con potere di firma. Un altro uomo di fiducia di Commisso che, con ogni probabilità, vedrà estendere la propria operatività.
Hanno Detto DI LuI
haNNo DE
“GIannI InFanTIno
“Mi porterò dentro quei meravigliosi sorrisi che mi hai regalato. Eri orgoglioso del Viola Park. eri quasi commosso, quando parlavi della Fiorentina. Hai migliorato il mondo del calcio. Buon viaggio caro Joe”.
“aLeXanDer CeFerIn
“Joe era un dirigente brillante e capace che alla Fiorentina ha dedicato l’anima, curandola instancabilmente. La sua meticolosa regia ha assicurato l’esecuzione del Viola Park, un vanto che colloca il club viola nell’olimpo ristretto dei club con le migliori infrastrutture tecniche”.
JoSePH CoMMISSo
“Giuseppe è stato per me un migliore amico e un altro padre. Era sempre generoso e gentile. Il Viola Park è stata la sua creatura. amava quello che faceva! Sono così orgoglioso che sia stato il nostro direttore generale”.
“anDrea aBoDI “Affrontava i problemi con un carattere mai domo, instancabile, determinato. Avrei voluto esser di maggior aiuto nelle sue sfide. Mi auguro con tutto il cuore che il ‘suo’ stadio prenda corpo. Un pensiero commosso va alla sua famiglia, a Rocco Commisso e a tutta la comunità viola. Ciao Joe!”.
“
GIanCarLo anToGnonI “Sono passati tre anni circa da quando mi sono allontanato dalla Fiorentina e i nostri rapporti non erano certo idilliaci, ma davanti a questa tragedia niente ha più importanza. Mi dispiace davvero tanto Joe”.
“GaBrIeLe GraVIna “Perdo un amico e il calcio italiano perde un dirigente competente e appassionato, un uomo schietto e onesto. Il suo lascito più bello è la realizzazione del Viola Park’, un vanto per il nostro calcio che amava profondamente come l’Italia”.
TTo DI LUI
“DarIo narDeLLa “Siamo increduli e pieni di dolore. Porterò sempre con me il ricordo degli abbracci allo stadio ai gol della nostra amata Fiorentina. Ho sempre apprezzato la passione con cui ha guidato la società viola, sempre a viso aperto. Era un combattente, fiero delle sue origini e innamorato di Firenze”.
“CarDInaLe BeTorI
“L’ho accompagnato con la preghiera in questi giorni di malattia e ora affido al Signore. Con tutta la diocesi partecipo al dolore della Fiorentina, del presidente Commisso e della famiglia. Di Joe ho potuto apprezzare la testimonianza del valore dell’amicizia e della funzione educativa dello sport”.
“LUCIano SPaLLeTTI
“Ha influenzato più lui il calcio in questi cinque anni da dirigente della Fiorentina che tanti altri che ci sono da una vita e non hanno fatto niente rispetto a quello che ha fatto lui. Il Viola Park ne è la conferma e l’esempio di cosa vuol dire fare le cose da grandi imprenditori”.
CeSare PranDeLLI “Chiedeva giustizia per la Fiorentina, sui diritti tv e sui conti in ordine dei club. Prima delle riunioni in Lega cercavo sempre di calmarlo. Era divisivo per il suo modo di gestire le cose però aveva sensibilità e valori umani. Fuori dal lavoro poi era una persona piacevolissima”.
SeBaSTIen FreY “appena c’è stato il cambio di proprietà mi ha chiamato perché voleva affidarmi un ruolo in società. Ha preso a cuore Firenze e ha dato tantissimo per la Fiorentina di cui era innamorato. a volte ci siamo scontrati, ma finiva sempre con una stretta di mano”.
GIno SaLICa
“Sono tornato indietro a quel maledetto marzo 2018, non credo ci siano altre società che abbiano avuto due eventi luttuosi così gravi in così breve tempo. Barone aveva in mano tutte le leve aziendali, adesso sono certo che ci sarà una forte reazione. Sono vicino alla famiglia Fiorentina”.
Hanno Detto DI LuI
“IGnaZIo La rUSSa “Desidero esprimere le profonde condoglianzeper la scomparsa di Joe Barone. ai suoi familiari, al presidente rocco Commisso e a tutta la Fiorentina giunga la sincera vicinanza mia personale e quella del Senato della repubblica”.
aDrIano GaLLIanI
““LorenZo FonTana
“Joe Barone era un professionista appassionato, che ha offerto cuore e competenza per lo sport, per il mondo del calcio e per la Fiorentina. Da parte della Camera dei Deputati della repubblica esprimo sentite condoglianze alla famiglia e abbraccio tutta la comunità viola”.
“a nome del Monza Calcio, partecipo al dolore della famiglia e di tutta la Fiorentina per la scomparsa di Joe Barone, dirigente di grandi capacità professionali e doti umane, che mancherà a tutto il calcio italiano”.
“GIUSePPe MaroTTa
“ricordo la sua tenacia, la sua impronta americana fatta di grande determinazione. Le sue posizioni in Lega erano energiche e dure all’insegna di quel fast, fast, fast condiviso con il presidente Commisso. abbiamo avuto scontri, ma è stato un grande dirigente del nostro calcio”.
aUreLIo De LaUrenTIIS
““Con Joe Barone se ne va una persona leale e piena di voglia di innovare. Un grande vuoto per la moglie Camilla, per i figli Pietro, Salvatore, Giuseppe e Gabriella, per la Fiorentina, il suo Presidente Commisso. Tutto il Calcio napoli partecipa al dolore immenso per questa tragedia”.
“FaBrIZIo CorSI
“Siamo tutti profondamente scossi da questa terribile perdita. Joe Barone era una persona con cui mi sono spesso consigliato e confrontato, un dirigente leale e corretto. In questo momento di enorme dolore esprimo le più sentite condoglianze alla sua famiglia ed alla Fiorentina”.
Tutti al Franchi per vincere e dedicarla a Joe
Squadra, allenatore, tifosi: un blocco unico in una serata dalle emozioni fortissime Le parole di Italiano e capitan Biraghi per spronare il gruppo a battere il milan
• TOMMASO BORGHINITutti in cerchio mano nella mano, stretti in preghiera. L’immagine della Fiorentina unita e distrutta dal dolore, il giorno dopo l’addio a Joe Barone, diffusa attraverso un video sul sito ufficiale, ha emozionato il cuore di ogni tifoso viola e non solo. La potenza di quel gesto la dice lunga sulla voglia della “Famiglia Fiorentina” di lottare sul campo in memoria del dg scomparso improvvisamente. Una voglia che traspare anche dalle parole di
Vincenzo Italiano, che si odono in lontananza nel video: “…di andare in campo e dire, Pres, oggi vinco per te, oggi corro per te…". Dove ‘Pres’ sta per Joe e non è difficile immaginare il contenuto del discorso ai compagni di capitan Biraghi. Uno che ha già vissuto il terribile dramma di Davide Astori e che sa quali corde toccare per sostenere un gruppo in difficoltà e affranto dal dolore.
Per questo la squadra che scenderà in campo nella partita di sabato sera al Franchi contro il Milan, la prima senza Barone, sarà certamente
determinata a onorare con la propria prestazione la memoria di un dirigente che dava anima e corpo alla Fiorentina. Un’occasione per cercare a ogni costo un successo che possa mitigare la sofferenza di tutti. All’insegna del grido: “Vinciamola per lui!”. Lo stesso che unirà anche tutti i tifosi presenti allo stadio, a partire da quella Curva Fiesole che lo ricorderà certamente e che è stata protagonista di un commovente quanto caloroso abbraccio alla famiglia Barone e a Rocco Commisso, nella lunga giornata dell’addio a Joe.
1ª gIoRNaTa 20/08 2023
CaLenDarIo SerIe a
Bologna-Milan empoli-Hellas verona Frosinone-napoli Genoa-Fiorentina Inter-Monza Lecce-Lazio roma-salernitana sassuolo-atalanta torino-cagliari udinese-Juventus
4ª gIoRNaTa 17/09/2023
cagliari-udinese Fiorentina-atalanta
Frosinone-sassuolo
Genoa-napoli
Hellas verona-Bologna Inter-Milan
Juventus-Lazio
Monza-Lecce roma-empoli salernitana-torino
8ª gIoRNaTa 08/10/2023
cagliari-roma empoli-udinese Frosinone-Hellas verona Genoa-Milan Inter-Bologna
Juventus-torino
Lazio-atalanta Lecce-sassuolo
Monza-salernitana napoli-Fiorentina
12ª gIoRNaTa 12/11/2023
Fiorentina-Bologna
Genoa-Hellas verona
Inter-Frosinone
Juventus-cagliari
Lazio-roma
Lecce-Milan Monza-torino napoli-empoli sassuolo-salernitana udinese-atalanta
16ª gIoRNaTa 17/12/2023
atalanta-salernitana
Bologna-roma
Fiorentina-Hellas verona
Genoa-Juventus Lazio-Inter
Lecce-Frosinone
Milan-Monza napoli-cagliari torino-empoli udinese-sassuolo
5ª gIoRNaTa 24/09/2023
atalanta-cagliari
Bologna-napoli
empoli-Inter
Lazio-Monza Lecce-Genoa
Milan-Hellas verona
salernitana-Frosinone sassuolo-Juventus torino-roma udinese-Fiorentina
9ª gIoRNaTa 22/10/2023
atalanta-Genoa Bologna-Frosinone Fiorentina-empoli Hellas verona-napoli Milan-Juventus roma-Monza
salernitana-cagliari sassuolo-Lazio torino-Inter udinese-Lecce
13ª gIoRNaTa 26/11/2023
atalanta-napoli Bologna-torino cagliari-Monza empoli-sassuolo Frosinone-Genoa
Hellas verona-Lecce Juventus-Inter
Milan-Fiorentina roma-udinese salernitana-Lazio
17ª gIoRNaTa 23/12/2023
Bologna-atalanta empoli-Lazio
Frosinone-Juventus
Hellas verona-cagliari Inter-Lecce
Monza-Fiorentina roma-napoli salernitana-Milan sassuolo-Genoa torino-udinese
GIRONE DI ANDATA STAGIONE SPORTIVA 2023/2024
2ª gIoRNaTa 27/08/2023
cagliari-Inter Fiorentina-Lecce Frosinone-atalanta Hellas verona-roma
Juventus-Bologna Lazio-Genoa
Milan-torino
Monza-empoli napoli-sassuolo salernitana-udinese
6ª gIoRNaTa 27/09/2023
cagliari-Milan empoli-salernitana
Frosinone-Fiorentina
Genoa-roma
Hellas verona-atalanta Inter-sassuolo
Juventus-Lecce Lazio-torino Monza-Bologna napoli-udinese
10ª gIoRNaTa 29/10/2023
cagliari- Frosinone empoli-atalanta Genoa-salernitana Inter-roma
Juventus-Hellas verona Lazio-Fiorentina
Lecce-torino
Monza-udinese napoli-Milan sassuolo-Bologna
14ª gIoRNaTa 03/12/2023
Fiorentina-salernitana
Genoa-empoli
Lazio-cagliari
Lecce-Bologna
Milan-Frosinone
Monza-Juventus napoli-Inter sassuolo-roma torino-atalanta udinese-Hellas verona
18ª gIoRNaTa 30/12/2023
atalanta-Lecce cagliari-empoli
Fiorentina-torino
Genoa-Inter Hellas verona-salernitana
Juventus-roma
Lazio-Frosinone
Milan-sassuolo napoli-Monza udinese-Bologna
3ª gIoRNaTa 03/09/2023
atalanta-Monza Bologna-cagliari empoli-Juventus Inter-Fiorentina Lecce-salernitana napoli-Lazio roma-Milan sassuolo-Hellas verona torino-Genoa udinese-Frosinone
7ª gIoRNaTa 01/10/2023
atalanta-Juventus Bologna-empoli
Fiorentina-cagliari
Lecce-napoli
Milan-Lazio
roma-Frosinone
salernitana-Inter sassuolo-Monza torino-Hellas verona udinese-Genoa
11ª gIoRNaTa 05/11/2023
atalanta-Inter
Bologna-Lazio
cagliari-Genoa
Fiorentina-Juventus
Frosinone-empoli
Hellas verona-Monza
Milan-udinese roma-Lecce
salernitana-napoli
torino-sassuolo
15ª gIoRNaTa 10/12/2023
atalanta-Milan cagliari-sassuolo empoli-Lecce
Frosinone-torino
Hellas verona-Lazio
Inter-udinese Juventus-napoli
Monza-Genoa roma-Fiorentina salernitana-Bologna
19ª gIoRNaTa 07/01/2024
Bologna-Genoa empoli-Milan
Frosinone-Monza Inter-Hellas verona Lecce-cagliari roma-atalanta salernitana-Juventus sassuolo-Fiorentina torino-napoli udinese-Lazio
Cucina senza glutine
GIRONE DI RITORNO
23ª gIoRNaTa 04/02/2024
atalanta-Lazio
Bologna-sassuolo empoli-Genoa
Frosinone-Milan Inter-Juventus Lecce-Fiorentina napoli-Hellas verona roma-cagliari torino-salernitana udinese-Monza
27ª gIoRNaTa 03/03/2024
atalanta-Bologna empoli-cagliari Frosinone-Lecce
Hellas verona-sassuolo
Inter-Genoa
Lazio-Milan
Monza-roma napoli-Juventus torino-Fiorentina udinese-salernitana
20ª gIoRNaTa 14/01/2024
atalanta-Frosinone cagliari-Bologna
Fiorentina-udinese
21ª gIoRNaTa 21/01/2024
22ª gIoRNaTa 28/01/2024
atalanta-udinese cagliari-torino
Fiorentina-Inter
Genoa-torino Hellas verona-empoli Juventus-sassuolo Lazio-Lecce
Milan-roma
Monza-Inter napoli-salernitana
24ª gIoRNaTa 11/02/2024
Bologna-Lecce cagliari-Lazio
Fiorentina-Frosinone
Genoa-atalanta Juventus-udinese
Milan-napoli
Monza-Hellas verona roma-Inter salernitana-empoli sassuolo-torino
28ª gIoRNaTa 10/03/2024
Bologna-Inter cagliari-salernitana
Fiorentina-roma
Genoa-Monza
Juventus-atalanta
Lazio-udinese
Milan-empoli
Lecce-Hellas verona
napoli-torino sassuolo-Frosinone
Bologna-Fiorentina empoli-Monza Frosinone-cagliari Inter-atalanta Lecce-Juventus roma-Hellas verona salernitana-Genoa sassuolo-napoli torino-Lazio udinese-Milan
25ª gIoRNaTa 18/02/2024
atalanta-sassuolo empoli-Fiorentina
Frosinone-roma
Hellas verona-Juventus Inter-salernitana
Lazio-Bologna
Monza-Milan napoli-Genoa torino-Lecce udinese-cagliari
29ª gIoRNaTa 17/03/2024
atalanta-Fiorentina empoli-Bologna Frosinone-Lazio Hellas verona-Milan Inter-napoli
Juventus-Genoa Monza-cagliari roma-sassuolo salernitana-Lecce udinese-torino
Genoa-Lecce
Hellas verona-Frosinone
Juventus-empoli Lazio-napoli
Milan-Bologna Monza-sassuolo salernitana-roma
26ª gIoRNaTa 25/02/2024
Bologna-Hellas verona cagliari-napoli
Fiorentina-Lazio
Genoa-udinese Juventus-Frosinone
Lecce-Inter
Milan-atalanta roma-torino
salernitana-Monza sassuolo-empoli
30ª gIoRNaTa 30/03/2024
Bologna-salernitana
cagliari-Hellas verona
Fiorentina-Milan
Genoa-Frosinone
Inter-empoli
Lazio-Juventus Lecce-roma
napoli-atalanta sassuolo-udinese torino-Monza
31ª gIoRNaTa 07/04/2024
cagliari-atalanta empoli-torino
Frosinone-Bologna
Hellas verona-Genoa Juventus-Fiorentina
Milan-Lecce
Monza-napoli roma-Lazio salernitana-sassuolo udinese-Inter
35ª gIoRNaTa 05/05/2024
cagliari-Lecce empoli-Frosinone
32ª gIoRNaTa 14/04/2024
atalanta-Hellas verona
Bologna-Monza
Fiorentina-Genoa
Inter-cagliari
Lazio-salernitana
Lecce-empoli napoli-Frosinone sassuolo-Milan torino-Juventus udinese-roma
atalanta-roma
Frosinone-Inter
Genoa-sassuolo
33ª gIoRNaTa 21/04/2024
cagliari-Juventus empoli-napoli
Genoa-Lazio
Hellas verona-udinese Milan-Inter Monza-atalanta roma-Bologna salernitana-Fiorentina sassuolo-Lecce torino-Frosinone
37ª gIoRNaTa 19/05/2024
Fiorentina-Monza
Hellas verona-torino
Juventus-salernitana
Lazio-empoli
Lecce-udinese Milan-cagliari napoli-Bologna
Bologna-Juventus Fiorentina-napoli Inter-Lazio Lecce-atalanta Monza-Frosinone roma-Genoa salernitana-Hellas verona sassuolo-cagliari torino-Milan udinese-empoli
34ª gIoRNaTa 28/04/2024
atalanta-empoli
Bologna-udinese
Fiorentina-sassuolo
Frosinone-salernitana
Genoa-cagliari
Inter-torino
Juventus-Milan
Lazio-Hellas verona
Lecce-Monza napoli-roma
atalanta-torino
cagliari-Fiorentina empoli-roma
Frosinone-udinese
Genoa-Bologna
Hellas verona-Inter
Juventus-Monza
Lazio-sassuolo
Milan-salernitana napoli-Lecce
FIoRENTINa - mILaN
STaDIo aRTEmIo FRaNChI DI FIRENZE, 30.03.2024, oRE 20:45
•
A Disposizione: 30 Martinelli, 53 Christensen, 16 Ranieri, 65 Parisi, 22 Faraoni, 37 Comuzzo, 2 Dodo, 32 Duncan, 72 Barak, 8 Maxime Lopez, 19 Infantino, 17 Castrovilli, 11 Ikoné, 99 Kouamé, 18 Nzola.
FIORENTINA 4-2-3-1
1 Terracciano
33 Kayode
28 Quarta
4 Milenkovic
3 Biraghi
ALLENATORE: ITALIANO
6 Arthur
38 Mandragora
10 Gonzalez
9 Beltran
7 Sottil
20 Belotti
MILAN 4-2-3-1
16 Maignan
2 Calabria
46 Gabbia
28 Tomori
42 Florenzi
ALLENATORE: PIOLI
7 Adli
14 Reijnders
11 Pulisic
8 Loftus-Cheek
10 Leao
9 Giroud
“renZo ULIVIerI
“La tragedia che ha colpito la Fiorentina ci lascia sgomenti. Perdiamo un uomo appassionato, ancora nel pieno della vita. Un dolore profondo che rimanda il ricordo al dramma di Davide astori. L’associazione allenatori Italiani esprime il suo cordoglio alla famiglia e al presidente Commisso”.
MaTTeo SaLVInI
“Che dispiacere, ci lascia una persona perbene, appassionata e innamorata di Firenze e del calcio che ho avuto modo di conoscere visitando il magnifico Viola Park. Buon viaggio Joe”
FranCeSCo CaSInI
“non dimenticherò mai quella mattina di inizio luglio del 2019 quando mi chiamò dicendomi: ‘Sindaco possiamo parlare di quell’idea…’. Da lì parte la nostra amicizia che ci ha portato a realizzare il Viola Park.
“Joe si era innamorato della Fiorentina, dandole tutto se stesso”.
“GIoVannI nIGro
“Joe, amico mio, fin da subito mi hai fatto sentire parte del tuo mondo. Passione e sacrificio ci hanno unito. assieme abbiamo superato tanti momenti difficili, ma tu mi hai sempre confortato. Grazie alla tua determinazione tutto quello che abbiamo immaginato insieme è diventato realtà”.
eUGenIo GIanI
““La scomparsa di Joe Barone mi profondamente.rattrista Ha dedicato tanta energia e passione per il calcio e per la Fiorentina. Un abbraccio forte alla sua famiglia e a tutti i tifosi viola”.
“MaTTeo renZI
“Barone era davvero uno di noi. Ha lavorato per 5 anni pancia a terra per la Fiorentina, per il Viola Park, per le squadre maschili, femminili e per i giovani. Sono venuto fino a Pozzallo a rendergli omaggio per abbracciare moglie e figli. Ciao Joe, sei stato un amico vero”.
La sua creatura
Rocco Commisso lo ha detto nel giorno della camera ardente, con la voce rotta dal pianto: “Senza Joe il Viola Park non ci sarebbe stato”. Il Centro Sportivo più bello del calcio mondiale è della Fiorentina e gran parte del merito della realizzazione di questa opera meravigliosa è di Joe Barone. Fin dall’ottobre del 2019, all’indomani dell’acquisto dei terreni di Bagno a Ripoli, Joe si è dedicato anima e corpo all’ambizioso progetto
Il Viola Park, la vittoria più grande
Dal 2019 Barone ha lavorato instancabilmente per la realizzazione del Centro Sportivo Superando i tanti ostacoli senza mai arrendersi Fino al meraviglioso giorno dell’inaugurazione
che ha condiviso con il suo presidente. Con la sua pervicacia ha superato i numerosi ostacoli che ha trovato lungo il suo cammino. A cominciare dalla pandemia, passando per ricorsi, i tranelli burocratici, la crisi e la guerra che hanno complicato le cose. Dovunque ci fosse da dar battaglia per il Viola Park, Barone era sempre in prima linea e alla fine l’ha sempre spuntata, riuscendo a vivere il meraviglioso giorno dell’inaugurazione, avvenuta lo scorso 11 ottobre 2023. Una svolta storica, attesa dal giorno della fondazione del club viola, dunque da quasi 98 anni. Il Viola Park ci ha proiettato nel futuro, cancellando i mitici Campini e la vecchia concezione di una società costretta a distribuire le proprie squadre a macchia d’olio, su strutture prese in affitto e spesso non all’altezza. Da questa stagione tutte le formazioni della Fiorentina, dalla
prima squadra alle donne, passando per gran parte del settore giovanile, hanno cominciato a lavorare in un unico luogo, e che luogo: venticinque ettari, dieci campi da gioco, due mini-stadi (da 1500 e da 3000 posti), cinque padiglioni, palestre, piscine, saune, laboratori per il recupero e la prevenzione degli infortuni e persino una piccola cappella cristiana dedicata a Santa Caterina. Un ristorante realizzato con un’architettura che riprende la linea delle colline fiorentine, un albergo che ospita i calciatori, con 74 camere da letto, dotate di tutti i comfort e nelle quali niente è lasciato al caso (ci sono persino le lenzuola ricamate con il logo del club). Gli spogliatoi sono 28 e c’è anche un Media Center all’avanguardia. Il tutto immerso nel verde di piante stupende, con la priorità del rispetto dell’ambiente, garantita da materiali di costruzione perfettamente riciclabili e da pannelli
fotovoltaici, colorati in modo da non turbare il panorama circostante, che alimentano la struttura al cento per cento. Tutto realizzato a tempo di record (per quanto concerne l’Italia). Una creatura della quale Barone era profondamente orgoglioso e ogni giorno, dall’alba al tramonto, sovrintendeva a qualsiasi attività interna al Centro Sportivo: dai grandi eventi, all’accoglienza degli ospiti, con una particolare predilezione per i giovanissimi delle scuole calcio con cui amava scherzare e conversare. Grazie ai soldi di Commisso (oltre 110 milioni di investimento) e all’instancabile opera di Joe da Pozzallo, la società viola si è dotata di una struttura invidiata da tutto il mondo, mattone fondamentale su cui costruire un futuro di successo da cui, si spera, potranno scaturire anche gli agognati trionfi sul campo da gioco. Da dedicare a lui.
Una serata da Brivido che siamo orgogliosi di aver vissuto. L’incontro tra Joe Barone e Il Brivido Sportivo si è concretizzato in una notte di mezza estate del 2020, sotto la regia della nostra indimenticabile editrice Beatrice Radulescu, prematuramente scomparsa nell’ottobre del 2021. Due personalità, quelle di Joe e Beatrice, che in un certo senso si somigliavano molto, soprattutto sotto il profilo della passione e della combattività che mettevano, anima e corpo, nel proprio lavoro. Per questo ci emoziona molto ricordare quella notte del 30 luglio di quattro anni fa, quando la nostra struttura redazionale e commerciale organizzò un evento dedicato al direttore generale della Fiorentina dal titolo “Joe uno di noi”. In quella fase storica il dirigente viola godeva di una popolarità praticamente indiscussa. Eravamo, infatti, nella “luna di miele” della nuova proprietà e quello che lui amava definire “Il popolo viola” lo apprezzava nella sua quasi totalità. Poi, nel corso degli anni sono emerse le voci critiche, dovute anche al suo carattere forte e “divisivo”, ma in quel momento dovunque si recasse era un bagno di folla.
Quella notte da Brivido con Joe e Beatrice
Nell’estate del 2020 al Teatrodante di Campi Bisenzio il nostro giornale dedicò una serata al dg viola fortemente voluta dalla nostra compianta editrice m omenti di grandi emozioni che ci resteranno nel cuore
E fu così anche in quella serata al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio, in cui fummo ospiti del direttore artistico Andrea Bruno Savelli, grande tifoso viola. Barone arrivò con grande entusiasmo e “divorò” il giornale speciale che avevamo preparato in suo onore. 48 pagine che ripercorrevano tutta la sua vita, dalle origini siciliane fino ai successi di New York.
C’erano anche le voci dei sui familiari e amici di Pozzallo e persino le vecchie foto di famiglia, particolare del quale si stupì chiedendoci: “Ma come avete fatto?”. Poi, sul palco con i nostri direttori Mario Tenerani e Luca Calamai, ci regalò anche una chicca: il collegamento telefonico con Rocco Commisso, dall’altra parte dell’Oceano.
Un bel momento che si concluse con la consegna del nostro premio e tanti sorrisi e strette di mano. Un ricordo che ci porteremo per sempre nel cuore.
La serata organizzata dal Brivido Sportivo in onore di Joe Barone
IL’aneDDoto
l primo giorno di Joe Barone a Firenze ha un ricordo preciso nella mente di Sandro Fallani, sindaco di Scandicci e grande tifoso viola. Era il 26 maggio 2019, la Fiorentina affrontava il Genoa in una sfida salvezza all’ultima giornata del campionato. E Barone era stato “inviato” da Rocco Commisso al Franchi per vedere la partita e tessere le ultime fila che avrebbero portato all’acquisto del club dai Della Valle. Quel giorno in pochi si accorsero di Joe, uno di questi fu Sandro Fallani che ci racconta l’aneddoto. “Ricordo perfettamente quella giornata –ci ha spiegato il sindaco di Scandicci - il telecronista di Sky annunciò che allo stadio c’era il mandatario di Rocco Commisso a vedere la partita. Un amico mi mandò un messaggio dicendomi: ‘Sei proprio seduto accanto a Joe Barone’. Io, in effetti, avevo notato questo signore con una sciarpa lilla stretta al collo e così mi rivolsi a lui in inglese, dicendogli: ‘Sei il nuovo presidente della Fiorentina?’. Lui mi ri-
Sandro Fallani, sindaco di Scandicci: “Io e Barone nel suo primo giorno al Franchi”
spose in italiano: ‘No, non sono io’. Io, però, insistetti, chiedendo particolari sulla trattativa in corso, e lui mi disse: ‘Dateci tutti una mano!’. Fu la sua conferma indiretta che la trattativa stava per chiudersi. Qualche giornalista si accorse che avevo parlato con lui e mi chiamò. Così la notizia fece il giro del mondo”. Il rapporto tra Fallani e Joe Barone è poi proseguito nel corso degli anni, perché il dg si recava spesso alla Fiera di Scandicci: “E’ venuto diverse volte in occasione della Fiera, la Fiorentina sotto la sua gestione ha sempre garantito la propria presenza. Lui è sempre stato molto cordiale. Noi abbiamo un atleta che lavora nell’ufficio sport affetto da una grave disabilità e Barone gli regalò una maglia con scritto il suo nome e facemmo anche una foto insieme, che tengo in bella vista nel mio ufficio”. Durante la Fiera il dg viola fu protagonista anche di un curioso episodio: “Una volta – conclude Fallani – si divertì a impastare insieme ai pizzaioli, sfornando diverse
pizze allo stand enogastronomico. Era un piatto che amava moltissimo e che sapeva preparare come un vero professionista”.
Le sue BattaGLIe
• GIACOMO CIALDIBUna vita sempre in prima linea
arone, uno di noi. Recita questo l’ultimo saluto dei tifosi della Fiorentina, di fronte al Viola Park, a Joe Barone. Ed è quanto di più vero si possa dire del Direttore generale. Non soltanto perché se n’é andato, troppo precocemente, ricoprendo la più alta carica dirigenziale del club viola, ma anche e soprattutto perché Joe da Pozzallo racchiudeva in sé tante caratteristiche dei fiorentini. Era come noi per la passione che sapeva trasmettere nel tempo di una fugace chiacchierata; era come noi per l’orgoglio e la ruvidità che mostrava in alcune occasioni;
Barone, nei quasi 5 anni in viola, ha sempre combattuto Nel Palazzo e contro burocrazia, stampa e politica Sul Franchi ha ottenuto che squadra e tifosi non traslocassero E quella discussione accesa con Chiesa nel pullman...
era come noi per l’ironia con cui talvolta sorprendeva il proprio interlocutore. Era come noi, soprattutto, perché non si arrendeva mai. Ostinato e leale, ce la metteva sempre tutta quando sentiva che la battaglia era meritoria, giusta. Necessaria. E di battaglie, Joe Barone, ne ha combattute più d’una in questi anni. A cominciare da quella all’interno del Palazzo del calcio italiano, dove senza timore alcuno ha denunciato, fin dal primo momento, le storture che da troppo tempo segnano il modus operandi della Serie A. Si è schierato a difesa del suo club e dei suoi tifosi, ne ha portato avanti le ragioni e le ambizioni, andando contro a chi non è abituato a trovare opposizioni di rilievo. Non ha esitato a contrastare in primis Juventus e Inter, per i loro bilanci tutt’altro che impeccabili, chiedendo una parità – di giudizio e di trattamento – che dovrebbe essere la pietra angolare di qualunque sport. Ha fatto ciò che tanti ritengono giusto ma, una volta dentro la stanza dei bottoni, non hanno la forza e il coraggio di fare.
Così come ha fatto in un’altra battaglia, sfiancante e senza esclusioni di colpi, portata avanti sulle rive dell’Arno, contro quella politica locale che, farraginosa com’è, tiene bloccata Firenze in un tempo lontano dal futuro. Da tanti anni, ben prima dell’arrivo di Rocco Commisso. Barone si è gettato nella mischia, anche in questo caso portando avanti le richieste, prima di tutto, di un popolo. Lo scontro con la politica nostrana si è giocato su due campi, distinti ma legati tra loro: il centro sportivo e lo stadio.
Il primo, tra ostracismo, difficoltà e ritardi, l’ha visto vittorioso: il Viola Park è, oltre che uno dei più belli nel panorama calcistico europeo, una sua creatura. Nessuno, neanche il Presidente stesso, ne ha seguito il progetto e la costruzione come Barone. Nessuno più di lui era orgoglioso di una struttura avveniristica che fa e farà parlare di sé. L’altra faccia della moneta, il capitolo stadio, rappresenta invece una battaglia vinta a metà. Il restyling dell’Artemio Franchi, il braccio di ferro con Palazzo Vecchio, quando la Fiorentina sembrava destinata a traslocare, e quella fermezza nell’affermare un principio sacrosanto: la Fiorentina e i suoi tifosi non sono alla mercé della politica. E poi, ovviamente, non si è fatto mancare lo scontro con i media locali, rei, a suo dire, di non riportare le corrette informazioni, di esagerare nei giudizi negativi, e con alcuni calciatori – è passata agli onori della cronaca, ad esempio, l'accesa discussione con Federico Chiesa durante la tournée americana, chiusi all’interno del pullman della squadra.
Insomma, ne ha combattute molte di battaglie, Joe Barone, e siamo certi ne avrebbe combattuto ancora tante. Con i suoi modi, talvolta commettendo errori, ma difendendo sempre Firenze e la Fiorentina, i fiorentini e la fiorentinità. Mettendoci sempre la faccia e, soprattutto, un gran cuore. Quel cuore che oggi una tifoseria intera ringrazia, piange e mai dimenticherà.
Pozzallo, Brooklyn e Firenze... Quante grandi passioni
giuseppe che diventa “Joe” nella grande mela dividendosi fra gli studi e il pallone L’incontro con Rocco che gli cambia la vita E quella “missione viola” vissuta h24
• TOMMASO BORGHINIUna vita che sembra un film, purtroppo funestata da un finale drammatico. Una storia che pare scritta da uno sceneggiatore. Joe Barone, l’uomo che ha gestito la Fiorentina negli ultimi 5 anni, era nato a Pozzallo, nel sud-est della Sicilia. Un centro marittimo e peschereccio tra i più importanti della provincia di Ragusa, città dalle origini antichissime visto che sul suo territorio sono state ritrovate tracce bizantine e monete romane. E “storico” è anche il legame tra Pozzallo e Firenze. In questo angolo di Sicilia era nato, nel 1904, Giorgio La Pira, il Sindaco più amato del capoluogo toscano, dichiarato Venerabile il 5 luglio 2018 da Papa Francesco.
“Pozzallo è la mia terra e quella dei miei genitori. Un mare straordinario e tante persone speciali che resteranno per sempre nel mio cuore” amava dire Barone, ogni volta che gli si chiedeva della sua Sicilia. Perché il direttore generale della Fiorentina non ha mai tagliato le sue radici, anzi le ha coltivate anche quando viveva e lavorava dall’altra parte dell’Oceano. E non sembra essere un caso che Rocco Commisso abbia deciso di comprare proprio la Fiorentina, affidandola a lui, pozzallese come La Pira, quasi a chiudere un magico cerchio.
Magico come il pallone che, per Joe, come per Rocco, è stato passione e anche “strumento” di ascesa sociale.
Da Pozzallo alla Grande Mela, a Brooklyn. Giuseppe Barone diventa Joe ad appena otto anni, trascorrendo una gioventù divisa tra libri e (appunto) pallone. Finiti gli studi, come il presidente Commisso, entra nel business del settore bancario. Circostanza che avvicina due personaggi che si conoscono, stringono un patto di collaborazione e soprattutto una forte amicizia. Quando Rocco decide di acquistare i New York Cosmos, il club in cui giocavano Pelé e Beckembauer, caduto in grave crisi economica e di identità, lo affida subito a Joe per rilanciarlo. Ma nel soccer modello Usa non si può fare il salto di categoria, così gli sforzi di Barone sono vani. Joe però si dimostra una figura dirigenziale di alto proofilo, come testimoniano i suoi calciatori che lo vedono “come un padre” che vive il club 24 ore su 24 e che non ha paura di niente e di nessuno. Doti che non sfuggono di certo a Rocco che, nel momento in cui sceglie di acquistare la Fiorentina, ha già deciso che i suoi occhi, le sue orecchie e le sue braccia fiorentine saranno quelli di Joe e che qualsiasi decisione relativa al club dovrà passare da lui, non un semplice “braccio destro”, ma un autentico “alter ego” plenipotenziario. Così Barone sbarca in riva all’Arno un giorno di quasi estate del 2019. La prima apparizione pubblica è allo stadio Franchi, il 26 maggio, durante Fiorentina – Genoa, in palio c’è addirittura la salvezza.
Joe ha una sciarpetta viola stretta al collo e quel giorno scopre Firenze e la sua immensa passione calcistica. "È stata una fantastica scoperta – ha spiegato più volte -, sono stato subito conquistato dal popolo viola. Non mi aspettavo un’accoglienza così affettuosa e questo mi ha sempre trasmesso un’energia particolare che mi aiuta nel lavoro che svolgo ogni giorno per realizzare i progetti di Rocco: un Centro sportivo che sia il più bello d’Italia e uno stadio all’altezza di Firenze e della tifoseria, oltre che una squadra che torni in Europa”. Battaglie che, tra enormi problemi da affrontare e risolvere, è riuscito, quasi tutte a vincere. Guadagnandosi anche tante critiche per una parte di tifoseria che non condivideva il suo modus operandi. Ma che, al momento della tragica notizia del grave malore accusato il 17 marzo mentre si trovava in ritiro con la squadra nei pressi di Bergamo prima della partita, poi rinviata, contro l’Atalanta e della morte annunciata dopo due giorni di lotta al San Raffaele di Milano, non ha esitato a riconoscergli l’onore che è giusto tributare a un combattente nato. Uno che ha lottato fino all’ultimo giorno della sua vita per i colori viola.
IL suo PoPoLo
RUBEN LoPES PEgNaUn'empatia unica quella che si era creata tra Joe Barone e il popolo viola sin dai primi giorni dell'arrivo del direttore generale alla Fiorentina. Joe aveva capito subito l'amore dei tifosi per la squadra gigliata. Ne era rimasto colpito immediatamente, sin da quando il 26 maggio 2019 era andato per la prima volta al Franchi per assistere in tribuna alla sfida con il Genoa (all'ultima giornata di campionato) decisiva per la salvezza della Fiorentina. Ancora Rocco Commisso non aveva acquistato la società dalla famiglia Della Valle. C'era una trattativa in corso. Lo zero a zero finale di quella partita garantì alla formazione viola la permanenza in serie A. Ma più che dallo spettacolo sul campo, Joe quella sera era rimasto colpito dalla curva Fiesole, da quel tifo incessante e pieno d'amore per la squadra del cuore. Era quella la vera forza della Fiorentina. Barone lo aveva capito subito. E già a Moena, nel primo ritiro della gestione Commisso, Joe preferiva assistere agli allenamenti e alle partite dalla tribuna insieme alla sua gente piuttosto che dal settore riservato ai dirigenti. Ricordo come se fosse ora il bagno di folla per lui il 10 luglio quando la squadra di Montella affrontò il Val di Fassa Team. Era la prima partita della nuova dirigenza. I tifosi acclamavano Joe Barone e lui si concedeva ai selfie con piacere e sempre con il sorriso sulle labbra. Con una semplicità che non era facile riscontrare in chi ricopriva un incarico importante e delicato come il suo. E quando nell'intervallo della gara un bambino lo avvicinò, chiedendogli una foto ma anche di comprare un paio di giocatori, Joe gli rispose di scrivere su un foglio chi avrebbe voluto alla Fiorentina. Letti i nomi Barone disse al bambino di formulare le sue richieste direttamente al presidente. Con grande stupore di tutti noi che eravamo lì presenti compose il numero di Commisso che si trovava negli Stati Uniti e lo fece parlare con il piccolo tifoso viola, incredulo ed emozionato. Questo era Joe. E poco più di un mese dopo, l'11 agosto, alcune ore prima dell'esordio ufficiale al Franchi della Fiorentina in un'amichevole contro il Galatasaray di Terim si presentò in curva Ferrovia dove i tifosi ricordavano Valter Tanturli, storico presidente del viola club Viesseux e anche dell'Atf, l'associazione tifosi fiorentini. Valter era scomparso nel 2013, ad appena 63 anni, per un male incurabile. I tifosi viola e tutti gli amici - ed erano tanti - che gli avevano voluto bene si erano radunati nella sua curva, la Ferrovia, che per tanti anni era stata la casa del Viesseux. E Joe era lì con loro a celebrare una persona straordinaria che non aveva conosciuto
“Pronto Rocco... ti passo un piccolo tifoso”
Barone aveva un’empatia eccezionale con i tifosi Soprattutto con quelli più giovani Un giorno a moena chiamò il presidente per alcuni consigli per gli acquisti davvero speciali
ma che aveva apprezzato dai racconti dei suoi amici sin dai primi giorni del suo arrivo a Firenze. Barone capiva che i tifosi della curva Fiesole erano il vero e grande patrimonio della Fiorentina. Quelli che incitavano sempre e comunque la squadra a patto che ci mettesse l'impegno. Quelli che c'erano sempre e comunque se i giocatori lottavano per la maglia e per l'onore di Firenze. Senza se e senza ma. Senza calcoli nè convenienze. Sempre e soltanto per il grande amore che nutrivano e nutrono per la Fiorentina. E Joe Barone era presente anche alla fine della manifestazione dei tifosi del 19 giugno del 2020 conclusasi davanti al Franchi tra la Maratona e il centro sportivo Davide Astori. Quel giorno un migliaio di supporter viola in moto ed auto erano partiti in corteo da Ponte a Greve per dire che volevano semplicemente un nuovo stadio senza i vincoli legati alla burocrazia. O uno nuovo realizzato a proprie spese dal presidente Rocco Commisso in un'altra
località o uno al posto del Franchi che poteva essere anche abbattuto per costruire su quel terreno un impianto più bello e funzionale. Per questo avevano fatto arrivare su dei camion delle gru e delle ruspe con lo spirito tipico di noi fiorentini. E per ribadire il concetto avevano anche affisso uno striscione ironico raffigurante delle ruspe che abbattevano il Franchi. Era quello del resto anche l'auspicio del presidente Rocco Commisso, che voleva regalare alla sua gente un impianto degno di una città come Firenze. Joe Barone alla fine della manifestazione salì su uno dei camion. Prese un megafono in mano e ringraziò calorosamente i tifosi che si erano ancora una volta mostrati in piena sintonia con la società. Quella sintonia che non è mai venuta meno da quando Rocco Commisso è alla guida della Fiorentina. E che dopo la scomparsa di Joe Barone sarà ancora più grande.
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