IL BRIVIDO SPORTIVO SPECIALE VIOLA PARK

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Èstata una lunga cavalcata. Mesi di lavoro. Costellati anche da qualche passaggio delicato e da qualche polemica. Ma la possibilità di avere finalmente una splendida casa per la Fiorentina e il suo mondo valeva anche qualche momento di elettricità.

Troviamo corretto che il presidente Rocco Commisso abbia deciso di intitolare i due piccoli stadi interni a Davide Astori, il Capitano per Sempre, un modello nel mondo di sportività e lealtà e l’altro alla Curva Fiesole che è da sempre il dodicesimo uomo in campo, in ogni partita della squadra.

Perché tutto ciò rappresenta un chiaro tentativo di allargare gli orizzonti del Viola Park oltre al gruppo dei propri tesserati, in una visione inclusiva a tutto tondo.

Per questo pensiamo che la stessa cosa ora dovrà necessariamente succedere anche con gli organi di informazione. Il Centro Sportivo deve essere, infatti, la casa di tutti.

Quando il mondo Firenze diventa un corpo unico e spinge compatto nella stessa direzione qualsiasi traguardo può essere raggiunto.

“Rispettare la dignità dei cronisti, contro ogni intimidazione”

“Igiornalisti sportivi orentini, riuniti in assemblea alla presenza dei vertici della categoria in Toscana, rappresentati dal presidente Assostampa Sandro

Bennucci, dal presidente Ordine regionale della Toscana Giampaolo Marchini e dal Presidente dell'Ussi regionale Franco Morabito, hanno deciso di redigere un documento unitario per ribadire lo sdegno unanime rispetto ai molteplici comportamenti, in alcuni casi intimidatori, attuati dai dirigenti di Acf Fiorentina nei confronti dei rappresentanti della stampa. Dopo la denuncia scaturita dai gravi fatti di cui è stato vittima il collega Francesco Matteini sabato 30 settembre al Viola Park, l'assemblea ha deciso di continuare ad intraprendere qualsiasi forma di iniziative legale e di protesta per arginare ogni comportamento fuori dalle norme.

L’assemblea registra, con profondo stupore, che a quasi una settimana dal citato, inquali cabile episodio, non siano arrivate ancora le scuse u ciali da parte di Acf Fiorentina. Cosi come risulta imbarazzante il silenzio delle istituzioni cittadine, regionali e nazionali. Comprese quelle dello sport. I giornalisti sportivi orentini dichiarano che non saranno più' tollerate condotte lesive del ruolo del giornalista e della sua dignità. Invitano inoltre tutti i colleghi a vigilare e a denunciare nelle sedi competenti qualsiasi violazione delle regole, comprese parole eventualmente di amatorie espresse anche in contesti non u ciali”.

Assemblea giornalisti sportivi orentini con Ast, Ussi Toscana e Odg

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BS| 11 ottobre 2023 Direttore
Editore e pubblicità SPORTMEDIA info@brividosportivo.it N° ROC 26744 Redazione redazione@brividosportivo.it Grafica
Che sia la Casa di tutti
editoriale Luca Calamai Direttore responsabile Mario Tenerani Caporedattore Tommaso Borghini
e impaginazione Rossana De Nicola grafica@brividosportivo.it Stampa Baroni e Gori Foto Massimo Sestini Foto storiche
archivio Paolo Melani Hanno collaborato Ruben Lopes Pegna Giacomo Cialdi Lorenzo Matteucci Tutti i diritti riservati: vietata la riproduzione, anche solo parziale, di contenuti e foto di questa pubblicazione Chiuso in redazione il 09/10/2023 alle ore 13
IL DOCUMENTO

Era un sogno...

Ora è realtà

Commisso ha fatto un regalo fantastico a Firenze Al Viola Park potranno nascere i nuovi campioni che farebbero compiere il vero salto di qualità a un club che sta crescendo molto velocemente

Lo ha sempre detto anche Prandelli: il centro sportivo vale almeno 5-6 punti in più in classifica

saprà costruire quanto a talenti da trasformare in grandi calciatori. L’inaugurazione u ciale del centro sportivo a Bagno a Ripoli racconta anche di un progetto pensato e realizzato in tempi da record per quelle che sono le abitudini italiane. Il Presidente Commisso ha combattuto con la burocrazia (un vero incubo per un imprenditore che ha fatto successo negli Stati Uniti) e alla ne ne è uscito vincitore. Questo grazie ai soldi, tanti, che ha messo a disposizione ma grazie anche alla collaborazione di tutti.

• IL BRIVIDO SPORTIVO

Era un sogno. Ora è diventato realtà. Il Viola Park è stata la grande s da che Rocco Commisso è stato capace di vincere. Il Presidente viola ha regalato alla società e a Firenze un qualcosa di fantastico. Il centro sportivo più bello d’Italia e uno dei più moderni e attrezzati del Mondo. Un qualcosa di magico che resterà per sempre alla Fiorentina e alla città. Cesare Prandelli ha più volte spiegato che una simile struttura vale cinque-sei punti in più in classi ca in campionato. Ci crediamo. Anche se parliamo di un qualcosa che non è facile da dimostrare. Una cosa però è certa, un centro sportivo come il Viola Park può produrre tanti giocatori importanti. Tanti Kayode, per capirci. Nella copertina di questo

numero speciale del Brivido abbiamo proposto alcuni dei campioni che hanno fatto innamorare Firenze. E che sono entrati nella storia del club viola. Parliamo di fenomeni che hanno scritto la storia del nostro campionato. Da Antognoni a Baggio: da Chiarugi a Batistuta. Tanto per fare qualche esempio. Il nostro è un auspicio. La Fiorentina sta crescendo velocemente. Come testimoniano i risultati delle ultime stagioni. Ma il vero salto di qualità può arrivare grazie al Viola Park e a quello che questa fantastica struttura

che sono entrati nella storia del club

| 4 | BS| 11 ottobre 2023
EDITORIALE
Uno dei padiglioni del Viola Park Michael Kayode, talento viola

Un’inaugurazione in grande stile

In programma un vero e proprio show per l’intera giornata dell’11 ottobre Invitate personalità di sport e politica, ma anche i rappresentanti di tutti i Viola Club

Prima una visita guidata alla struttura

Poi una serata-evento nel mini stadio “Curva Fiesole”

Un’inaugurazione degna di un grande show, per celebrare la nascita della nuova Casa della Fiorentina. Al momento della chiusura del nostro giornale non erano stati svelati i dettagli, ma tutto lascia intendere che per la serata dell’11 ottobre prossimo, la data u ciale dell’inaugurazione del Viola Park di Bagno a Ripoli, il club abbia preparato qualcosa di indimenticabile. Da quanto è ltrato, gli invitati saranno circa 3mila e il palinsesto dell’evento dovrebbe prevedere una divisione in due fasi. La prima dedicata interamente ai rappresentanti della tifoseria, che saranno due per ogni Viola Club,

oltre a coloro che si prenoteranno con le modalità previste dal sito u ciale (ac orentina. com) dove sarà possibile aderire all’iniziativa “Grand Opening”. La seconda dedicata ai rappresentanti di istituzioni, politica, spettacolo e sport. I due gruppi saranno accompagnati in un tour che servirà a conoscere nel dettaglio l’enorme struttura di Bagno a Ripoli. Poi la serata proseguirà con l’evento che dovrebbe svolgersi intorno alle ore 21, nel mini stadio da tremila posti dedicato alla Curva Fiesole. Show che, salvo cambiamenti dell’ultim’ora, sarà condotto da Carlo Conti, grande tifoso della Fiorentina.

Tra gli invitati tanti i personaggi del panorama calcistico, istituzionale, politico e non solo: dal presidente della Fifa Gianni Infantino, che in passato ha già visitato il cantiere del Viola Park, al Ministro dello sport Abodi, passando per il Ct della Nazionale Luciano Spalletti e un rappresentante per ogni società della Serie A. Ovviamente ci sarà tutto lo stato maggiore della Fiorentina, guidato dal presidente Rocco Commisso e dalla moglie Catherine, che naturalmente svolgeranno il ruolo di padroni di casa. Appuntamento per l’11 ottobre, dunque, per un evento che segnerà un passaggio memorabile nella storia della Fiorentina.

| 6 | BS| 11 ottobre 2023
SU IL SIPARIO
Fervono i preparativi per l’inaugurazione del Viola Park prevista l’11 ottobre

Commisso: “L’emozione più grande da presidente”

Era visibilmente commosso nel giorno più bello ed emozionante (per sua stessa ammissione) dei suoi primi quattro anni di presidenza viola. Rocco Commisso aveva gli occhi lucidi. Prima il taglio del nastro, in compagnia della moglie Catherine, dei suoi dirigenti, dell’architetto Casamonti, del costruttore Nigro e del sindaco di Bagno a Ripoli Casini. Poi l’intitolazione del Centro Sportivo a suo nome, con la scoperta della grande scritta Rocco B. Commisso Viola Park, che campeggia fuori dai cancelli della meravigliosa nuova Casa della Fiorentina. Sensazioni forti che arrivano a compimento di un processo forse meno breve di quanto lui avesse pensato (ma di mezzo c’è stata una pandemia, oltre che le necessarie e spesso molto lunghe procedure burocratiche), ma comunque vicino alla suo motto “fast, fast, fast” con il quale si era presentato nel suo primo giorno da numero uno gigliato. Almeno per quanto concerne le consuete tempistiche italiane.

“È stata una grandissima emozione – ha dichiarato Rocco Commisso – perché abbiamo lavorato sodo, per due anni e mezzo, precisamente da quando abbiamo piantato quello splendido ulivo che ha oltre 200 anni. Per Firenze credo che sia una cosa veloce, per i tempi a cui siamo abituati in America non tanto. Ma stasera non voglio fare critiche a nessuno”.

Giusto così. Giusto godersi il momento, il più bello da quando ha deciso di rilevare la società viola, lanciandosi nell’avventura calcistica orentina: “Credo di sì.

È il momento più bello che sto vivendo qui a Firenze. Finalmente è tutto a posto!”. Momento a cui, i tifosi così si augurano, ne seguiranno altrettanti, magari sollevando un trofeo che manca a Firenze da troppi anni: “Speriamo di vincere presto qualcosa. Nella stagione scorsa ci siamo andati vicini per ben due volte. Avete sentito che ha detto Mourinho a proposito della sua Roma? ‘Nessuno vi aveva portato in nale per due anni di la’. Anche noi abbiamo fatto due nali, in un solo anno. Però purtroppo le abbiamo perse entrambe”. E siccome l’appetito vien mangiando, potrebbe anche decollare di nuo-

vo l’ipotesi nuovo stadio? Su questo, Commisso, è categorico: “Non do risposte perché non posso promettere niente, sarebbe una trappola in cui non voglio cadere. Quando abbiamo iniziato a costruire il Viola Park c’era l’idea di spendere 50-60 milioni. Poi siamo arrivati a 112 spesi no a ora. Ora i soldi sono niti. Capisci?”. In ne, a proposito di strutture, un accenno alle parole del ministro Abodi sugli stadi italiani: “Qualcosa si deve fare, non solo per la Fiorentina ma per tutto il calcio italiano. Siamo in grande ritardo. All’estero hanno tutti gli stadi moderni, mentre qui da noi...”.

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Il numero uno della Fiorentina al taglio del nastro:
“Abbiamo lavorato sodo, ora è un momento bellissimo
IL PATRON BS| 11 ottobre 2023
Il migliore da quando sono arrivato qui a Firenze Adesso speriamo di vincere presto qualcosa”
“Abbiamo investito molto più del previsto Nuovo stadio? Niente false promesse”
Rocco Commisso con la moglie Catherine

Casini: “Orgogliosi del lavoro fatto”

All’indomani dell’ultimo e de nitivo sopralluogo della Commissione Pubblico Spettacolo, avvenuto lo scorso 28 settembre, che ha sancito il via libera al rilascio dell’agibilità del Viola Park, il sindaco

Francesco Casini era raggiante. Un’enorme soddisfazione – ha dichiarato il primo cittadino di Bagno a Ripoli -, arriva al traguardo un lavoro grandissimo svolto dal nostro Comune.

Un lavoro rapido, ma allo stesso tempo meticoloso, serio e attento, frutto della collaborazione da parte di tutti gli enti coinvolti, che ringrazio. Un ringraziamento particolare lo rivolgo però agli u ci comunali che hanno seguito tutto l’iter. Da sindaco, a nome di tutta l’amministrazione di Bagno a Ripoli, faccio le congratulazioni al presidente Commisso, al dg Barone e a tutta la società viola che a questo punto apre le porte del Viola park alla cittadinanza e a tutto il popolo viola”. Naturalmente il Centro Sportivo sarà un vanto per la Fiorentina e per Bagno a Ripoli, il cui nome, anche grazie al binomio con la Fiorentina, avrà una notevole cassa di risonanza in Italia e in Europa: “Ritengo un orgoglio – ha continuato Casini - poter vantare sul nostro territorio un esempio virtuoso di partnership tra pubblico e privato. Un vero ore all’occhiello non solo per Bagno a Ripoli ma per tutta l’area orentina, un investimento di qualità realizzato a velocità record se pensiamo alle tempistiche che di solito caratterizzano il nostro Paese e l'Europa”. Merito anche della determinazione del presidente viola che non si è mai arreso alle di coltà, numerose, sorte durante questi anni di costruzione: “La determinazione di Commisso – ha concluso il sindaco di Bagno a Ripoli - è stata la chiave di volta alle tante di coltà che si incontrano in percorsi di questo tipo, riuscendo a trasformare delle criticità in opportunità. E sul piano sportivo, il Viola Park darà un'importanza della Fiorentina a livello europeo che verrà vista come un modello da imitare. Questo deve rendere orgogliosi. Non è soltanto una casa o un centro sportivo, ma un luogo dove far crescere i ragazzi che sono sicuro darà il via ad una nuova grande storia viola".

| 8 | BS| 11 ottobre 2023 IL SINDACO
Il primo cittadino di Bagno a Ripoli: “Grande soddisfazione, frutto anche di un impegno meticoloso del nostro Comune Congratulazioni a Commisso e a tutta la Fiorentina
Il Viola Park sarà un modello a livello europeo”
“Esempio virtuoso di partnership tra pubblico e privato E fiore all’occhiello per l’area fiorentina”
è
Bagno Francesco Casini con Rocco Commisso

De Sinopoli: “Una bellezza da far fruttare”

La stagione è iniziata da poco meno di due mesi ma la Fiorentina, per meriti propri, si ritrova nelle zone nobili della classi ca. Forse ancora non è riuscita ad esprimere quel gioco vivace ed esteticamente bello degli ultimi anni ma nora ha fatto più che bene. Oltre al campo, nalmente, siamo arrivati all’inaugurazione u ciale del centro sportivo. La casa viola è realtà a tutti gli e etti. Merito della famiglia Commisso che con i suoi investimenti ha conquistato un traguardo impensabile e irrealizzato dalle proprietà precedenti in quasi 100 anni di storia. Le motivazioni di questa mancanza no a oggi sono molteplici ma oggi non sono importanti. Ciò che conta è quello che si può toccare con mano in questo mese di ottobre 2023. Data che rimarrà scolpita nella storia. Abbiamo contattato il presidente dell’ATF, Federico De Sinopoli, per capire lo stato d’animo del tifo gigliato.

Cosa signi ca per la Fiorentina e per i tifosi avere una casa propria di questa fattura?

«Per mia fortuna ho avuto modo di vedere in varie fasi la realizzazione del Viola Park e al di là della bellezza, che non è da sottovalutare, adesso che viene inaugurato è motivo di orgoglio e ora c’è da farlo fruttare al massimo».

Spieghi meglio.

«Personaggi che hanno masticato calcio, di grande esperienza, hanno dichiarato che un centro sportivo possa portare addirittura punti. Non so se ciò sia vero o se possa succedere ma è fuori di dubbio che ora si può avere una società

che possa costruire una vera e propria cantera viola. Crescere in un ambiente del genere dei giovani che poi possano fare la fortuna della prima squadra è un qualcosa di eccezionale. Purtroppo, gli investimenti cash possono essere limitati e allora lavorare in un certo modo ti può portare a sopperire ad altre mancanze. Bisogna avere delle strategie per crescere in casa dei futuri campioni».

Quanto può essere importante per una società presentarsi con centro sportivo all’avanguardia?

«Ovviamente tanto. Se a me calciatore mi fai vedere dove mi alleno, dove dormo, le strutture nel suo insieme, tutto avrà un forte impatto. Sono convinto che anche per i calciatori internazionali, che sono abituati a crescere in un certo tipo di ambiente, a una cosa del genere danno grande importanza. Un biglietto da visita mica da poco per la Fiorentina».

Concludiamo con le sensazioni per questa stagione.

«Ai tifosi interessa molto il campo e non le chiacchiere fuori, nora la Fiorentina ha fatto quello che doveva fare. Non c’è da lamentarsi e a chi storce la bocca per i pareggi contro Lecce e Frosinone dico che sì, saranno anche stati 4 punti persi ma con quelli saremmo primi in classi ca ed essendo onesti con noi stessi non è che il nostro obiettivo è vincere il campionato. Ci sta di non portare a casa il bottino pieno per una serie di fattori. Comunque sia penso che sia stata allestita una rosa di qualità e lo step deve essere quello di crescere per gradi. Se arriviamo a maggio e siamo in lotta per le posizioni di Europa League signi ca che tutte le componenti hanno lavorato al meglio per migliorare e crescere. Sono ducioso che si possa fare bene sia in campionato sia in Conference».

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Il presidente dell'Associazione Tifosi Fiorentini:
I TIFOSI BS| 11 ottobre 2023
“Ho seguito le varie fasi di realizzazione del Viola Park e vedere che oggi viene inaugurato è motivo d'orgoglio Adesso vanno elaborate le strategie per crescere i campioni”
“Il biglietto da visita migliore per un club che punta in alto”
LORENZO MATTEUCCI
Federico De Sinopoli L’impianto dedicato alla Fiesole

Un paese al centro dell’universo viola

Da tempo Bagno a Ripoli si è vestito a festa per celebrare la realizzazione del Centro Sportivo che porterà visibilità e, si spera, sempre più tifosi

In attesa dello sviluppo delle infrastrutture

Un paese al centro dell’universo viola. Il nuovo Viola park ha proiettato Bagno a Ripoli sulle cronache di tutta Italia e ogni volta che si parlerà della Fiorentina, su ogni mezzo di comunicazione, apparirà il nome di questo bellissimo paese alle porte di Firenze. Un bello spot per tutta la cittadinanza e anche un possibile vantaggio per l’economia locale, visto che il Centro Sportivo, come ha speci cato anche il sindaco di Bagno a Ripoli, è stato pensato dalla Fiorentina per coinvolgere il più ampio numero di tifosi possibile nell’arco dei dodici mesi dell’anno, non soltanto attraverso eventi sportivi. Di conseguenza il territorio ripolese vedrà progressivamente aumentare le visite e tutto ciò porterà un indotto sulle attività commerciali di ogni tipo. Nel corso del tempo verranno migliorate anche le infrastrutture, attraverso l’arrivo della tranvia e i nuovi parcheggi che sostituiranno quelli provvisori. Anche per questo, oltre che per ovvie ragioni di tifo, il paese di Bagno a Ripoli è da tempo vestito a festa e dipinto di viola. Sono tante le botteghe addobbate di insegne che richiamano il colore e il logo della Fiorentina per darle il benvenuto e adesso tutto il ripolese si prepara al gran giorno dell’inaugurazione u ciale.

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BENVENUTA FIORENTINA
Bandiere e cartelli viola per le strade e nelle botteghe di Bagno a Ripoli

LE TAPPE DEL CAPO

9 OTTOBRE 2019

Rocco Commisso annuncia l’acquisto dei terreni di Bagno a Ripoli dove sorgerà il nuovo Centro Sportivo della Fiorentina.

28 NOVEMBRE 2019

nella sala del Consiglio del Comune di Bagno a Ripoli, viene presentato il progetto preliminare del Viola Park, a dato all’architetto Casamonti.

7 OTTOBRE 2020

vengono presentati i rendering u ciali del progetto dell’avveniristico Centro Sportivo viola di Bagno a Ripoli.

9 GIUGNO 2020

iniziano i lavori di ristrutturazione della vecchia cascina, futura sede dei nuovi u ci della società viola.

Rocco Commisso posa il primo albero, come simbolico inizio del cantiere dei lavori a dati alla ditta Nigro Costruzioni.

il Centro inizia ad essere operativo con il trasferimento del personale amministrativo nella sede della ex cascina.

VIOLA PARK BS| 11 ottobre 2023
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5 FEBBRAIO 2021 MAGGIO 2023

LAVORO DI ROCCO

12 LUGLIO 2023

Comincia la prima preparazione estiva della Fiorentina nel nuovo Centro Sportivo.

15 LUGLIO 2023

Nel Centro Sportivo si disputa la prima amichevole (senza pubblico) contro la Primavera viola.

28 SETTEMBRE 2023

viene concessa l’agibilità al Centro Sportivo che potrà così aprire le sue porte ai tifosi.

29 SETTEMBRE 2023

Il Viola Park viene u cialmente intitolato a Rocco B. Commisso con la cerimonia del taglio del nastro

30 SETTEMBRE 2023

Al Viola Park si disputa la prima partita aperta ai tifosi: Fiorentina – Milan del campionato Primavera.

11 OTTOBRE 2023

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E’ la data dell’inaugurazione u ciale del Rocco B. Commisso Viola Park. BS| 11 ottobre 2023

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Il Luna Park dello sport

è tutto green

Stadi, campi, padiglioni, uffici, laboratori e persino una cappella dedicata a S. Caterina

Il tutto perfettamente integrato nell’ambiente

I numeri di una struttura che non ha eguali in Italia

Un investimento stimato di 112 milioni e ne serviranno circa 10 all’anno per il mantenimento

Rocco Commisso lo aveva detto nell’ottobre del 2019, all’indomani dell’acquisto dei terreni di Bagno a Ripoli: “Costruiremo il centro sportivo più grande e bello d’Italia”. E così è stato. Appena tre anni e mezzo dopo, nonostante la pandemia, la guerra e la crisi che ha fatto lievitare i costi delle materie prime, la Fiorentina ha la sua nuova Casa e si tratta di una struttura semplicemente fantastica. Una svolta storica, attesa dal giorno della fondazione del club viola, dunque da oltre 97 anni. Il Viola Park ci proietta nel futuro, cancellando i mitici Campini e la vecchia concezione di una società costretta a distribuire le proprie squadre sul territorio a macchia d’olio, in strutture spesso prese in a tto e talvolta non all’altezza. Da questa stagione, invece, le varie formazioni della Fiorentina, dalla prima squadra alle donne, passando per una parte del settore giovanile, lavoreranno in un unico luogo, e che luogo: 26

ettari, 10 campi regolari da gioco (5 in erba naturale, 5 ibridi e 2 dedicati alla scuola calcio), 2mini-stadi (rispettivamente da 1500 e da 3000 posti di capienza), 12 padiglioni, 67 u ci, 19 sale riunioni, palestre, piscine, saune, laboratori per il recupero e la prevenzione degli infortuni, bar con vetrate panoramiche sui campi da gioco, un centro medico e wellness con tanto di ambulatori, dentisti, podologi, parrucchieri e persino una cappella cristiana dedicata a Santa Caterina. Un ristorante realizzato con un’architettura che riprende la linea delle colline orentine, foresterie che ospiteranno i calciatori, con 74 camere da letto, dotate di tutti i comfort e nelle quali niente è lasciato al caso (ci sono persino le lenzuola ricamate con il logo del club). Gli spogliatoi sono 28 e c’è anche un Media Center all’avanguardia. Il tutto immerso nel verde, con 1200 nuovi alberi piantati, nell’assoluta priorità del rispetto dell’ambiente, garantita

da materiali di costruzione pregiati e perfettamente riciclabili e da pannelli fotovoltaici, colorati in modo da non turbare il panorama circostante, che alimentano la struttura al cento per cento. Un laghetto, con fontana, che funziona anche come sistema di drenaggio delle acque. Per costruire il suo capolavoro, sorto laddove c’erano una villa semi abbandonata, una discarica e un’occupazione abusiva, Rocco Commisso ha sborsato 112 milioni di euro (e 10 all’anno serviranno per mantenerlo), soldi spesi tutti per la Fiorentina perché il Viola Park resterà di proprietà del club viola per sempre. Insomma, la società viola si è dotata di una struttura invidiata da tutto il mondo, mattone fondamentale su cui costruire un futuro di successo da cui, si spera, potranno presto scaturire anche i trion sul campo da gioco.

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NEL DETTAGLIO BS| 11 ottobre 2023
Dettagli del Viola Park

La prima volta non si scorda mai

Tanti tifosi presenti nel giorno dell’apertura al pubblico per assistere alla partita della Primavera contro il Milan Meraviglia, stupore e tanti applausi sulle tribune dello stadio da tremila posti dedicato

Come si dice “la prima volta non si scorda mai”. E questa prima volta non si scorderà di certo perché il 30 settembre 2023 rientra di diritto fra le date memorabili della lunga storia della Fiorentina. Stiamo parlando del giorno in cui, per la prima volta (appunto) sono stati aperti al pubblico i cancelli del nuovo Centro Sportivo. Un evento atteso praticamente dal giorno della fondazione del club più amato dai orentini che aspettavano di poter nalmente ammirare la tanto sospirata Casa della propria squadra di calcio. Una Casa che, nonostante annunci e promesse, non era mai stata realizzata da nessuna delle pre-

alla Curva Fiesole

Commisso ha dato il simbolico calcio d’inizio alla partita

cedenti proprietà, no all’arrivo alla presidenza di Rocco Commisso che, da questo punto di vista, è stato di parola. Così, nell’ultimo sabato di settembre di un anno particolare dal punto di vista climatico, nel quale l’estate non vuole saperne di lasciare spazio all’autunno, le porte del “Viola Park” si sono aperte ai tifosi. Subito dopo il tanto atteso via libera all’agibilità, il primo giorno utile è coinciso con la partita della Primavera della Fiorentina contro il Milan, valida per la quinta giornata del campionato di categoria.

| 16 | BS| 11 ottobre 2023
EVENTO STORICO

E non sembra casuale che una competizione giovanile abbia fatto da sfondo a questa giornata così importante, visto che il principale scopo dell’avveniristica nuova struttura gigliata sarà proprio quello di crescere i giovani, sotto tutti i punti di vista e, magari, trasformandoli anche in futuri campioni per la squadra di serie A. Per questo progetto ci sarà tempo, nel frattempo i tifosi arrivati in molti al Centro Sportivo, sono letteralmente rimasti a bocca aperta di fronte a tanta bellezza. In una splendida giornata di sole, infatti, il Viola Park ha

o erto il meglio di sé, con le sue strutture all’avanguardia e perfettamente incastonate all’interno di un paesaggio mozza ato. Grandioso e allo stesso tempo rispettoso dell’ambiente, in molti si sono so ermati a lungo in cima alle scale dello stadio più grande, quello da tremila posti intitolato alla Curva Fiesole, da cui è possibile avere un quadro ottico sbalorditivo.

Una presa di con denza con le strutture, tra le quali due bar con grandi vetrate adiacenti al campo, che permettono di assistere allo spettacolo da una prospettiva suggestiva, mentre si consumano cibi e bevande, che è proseguita no all’orario della partita, previsto per le ore 13. Alla quale non poteva certo mancare Rocco Commisso che ha dato, tra gli applausi, il simbolico calcio d’inizio per poi sistemarsi in tribuna accanto al sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini. Poi grande tifo per i ragazzi

di Galloppa che, nonostante l’anno di rifondazione che li sta un po’ penalizzando sotto il pro lo dei risultati, si sono impegnati al massimo per non s gurare contro i forti avversari, in testa alla classi ca. Ne è uscito fuori un 1-1 più che decoroso con un gran tifo per i gigliati, trascinati da una rappresentanza della Curva Fiesole presente sugli spalti sotto lo striscione “Per esser di Firenze vanto e gloria”. E alla ne nessuno voleva saperne di andarsene perché, in fondo, il popolo viola si sentiva come a Casa.

| 17 | EVENTO STORICO BS| 11 ottobre 2023
Momenti della prima giornata di apertura al pubblico del Viola Park

Chiarugi: “Qui i giovani possono diventare campioni”

Dopo tanti anni di chiacchiere intorno alla costruzione di un nuovo centro sportivo, la Fiorentina e i tifosi possono nalmente salutare con entusiasmo la nascita del Viola Park. Una struttura moderna e grandissima, pensata per tutto il club gigliato: dai più piccoli ai campioni che giocano in prima squadra, passando per la Fiorentina femminile. Una rivoluzione, un cambio di marcia impresso dalla gestione Commisso (con l'ottimo lavoro del Sindaco Casini e del Comune di Bagno a Ripoli) che porta i viola a dotarsi di uno dei più bei centri sportivi d'Europa. Per capire quale importanza potrà avere per i più giovani e per i ragazzi di Italiano, oltre che per i tifosi, abbiamo intervistato in esclusiva Luciano Chiarugi, grande ex viola per tanti anni allenatore del settore giovanile viola, dove ha cresciuto i campioncini del futuro.

Chiarugi, è stato nalmente inaugurato il Viola Park, il nuovo bellissimo centro sportivo della Fiorentina.

«È un sogno, un qualcosa di eccezionale che nalmente diventa realtà. Il Viola Park è un progetto bellissimo e ambizioso, pensato veramente in grande. Ritengo si debba fare un applauso a Rocco Commisso, perché con tenacia è riuscito a portare a termine questo progetto che deve rendere orgogliosi tutti i orentini. È stato fatto un investimento molto oneroso per costruire quello che, a detta di molti, è uno dei centri sportivi più belli d'Europa, non solo d'Italia. Chapeau, Presidente!».

Al di là della bellezza della struttura, che è innegabile, cosa crede potrà portare questo nuovo centro sportivo?

«Porterà aggregazione, ovviamente. Porterà un miglioramento del settore giovanile, questo è indubbio. E lo dico con cognizione di causa, dal momento che ho allenato per tanti anni il settore giovanile.

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PAROLA ALL’ESPERTO
L’ex ala dello Scudetto, per anni allenatore del vivaio: “Commisso merita tanto di cappello, bisogna dirgli grazie I ragazzi, a contatto con i big della prima squadra, assorbiranno gli insegnamenti necessari per crescere”
““Stare tutti sotto un unico grande tetto farà senz'altro la di erenza”
• GIACOMO CIALDI
Luciano Chiarugi

Avere tutti sotto un unico tetto è qualcosa di bello e importantissimo».

Come cambia "la vita" del giovane calciatore viola che si ritrova a due passi da Nico Gonzalez e Bonaventura?

«Cambia tanto, tantissimo, più di quanto possa immaginare. Quando un ragazzo giovane va a toccare quasi con mano il calcio professionistico, quando lo vede da vicino giorno dopo giorno,nisce per assimilarne alcuni concetti. Guardando i "grandi", osservandoli in allenamento, s'impara il giusto atteggiamento da tenere, s'impara la capacità di sacri carsi... Il campione è un incredibile strumento di crescita per un giovane. Inoltre, avendo la prima squadra a due passi, i ragazzi saranno stimolati a fare del loro meglio: sanno che mister Italiano, in qualunque momento, potrebbe buttare l'occhio su di loro. Credetemi, il Viola Park può fare la di erenza per un ragazzo».

Per la prima squadra, invece, cosa signi ca poter usufruire del Viola Park?

«Intanto è motivo di soddisfazione, perché allenarsi in una struttura all'avanguardia e bellissima fa piacere a tutti. Dopodiché, il nuovo centro sportivo si tradurrà in una maggiore e cienza: tutti quanti lavoreranno di più e meglio. Inne, porterà punti...».

Anche lei quindi è dell'idea, come a suo tempo Cesare Prandelli, che un centro sportivo come quello appena inaugurato possa portare quattro/cinque punti in più in classi ca alla ne della stagione?

quattro/cinque punti in più

«Assolutamente sì. Cesare ha fatto un gran lavoro a Firenze e sa benissimo cosa signi ca lavorare con i giovani e con i meno giovani. Sono d'accordissimo con lui! Vede, mi creda, tutto fa classi ca. Alla ne della stagione si fa un bilancio e ci sono tante voci, logistica, medico, ambiente sereno etc... Tutte queste voci si traducono in punti in classi ca. Ecco, il Viola Park permetterà alla Fiorentina di ottimizzare tutti questi aspetti, il che si tramuterà in punti»

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meno Il padiglione giovani del Viola Park Chiarugi in maglia viola

Ridolfi, il precursore che guardava lontano

Nuovo stadio e Centro Tecnico Federale di Coverciano furono i sogni realizzati dal fondatore della Fiorentina che aveva capito fin da subito l’importanza delle strutture per lo sviluppo e il successo di una società calcistica

Finalmente, grazie al presidente Rocco Commisso, la Fiorentina, dopo 97 anni dalla nascita, ha il suo centro sportivo. Un sogno realizzato in tempi, tutto sommato, neanche troppo lunghi. E avrebbe potuto avere oltre al centro sportivo anche uno stadio di proprietà. La volontà del presidente Commisso c'era. I progetti anche. Ma sappiamo tutti come sono andate le cose. Lo stadio, infatti, è importante per qualsiasi club. Era di questo avviso anche il marchese Luigi Ridol , fondatore e primo presidente della società gigliata nel 1926. Lungimirante come era, comprese subito che un club per diventare grande avrebbe avuto bisogno di uno stadio capiente. Il motovelodromo di via Bellini dove giocava la Fiorentina era troppo piccolo per le ambizioni della nuova società. Poteva ospitare al massimo diecimila persone. Le sue proposte e i suoi progetti furono convincenti. Così il Comune di Firenze individuò

l'area nella quale acquistare i terreni per costruire il nuovo stadio. Fu scelta quella del Campo di Marte. Lo stadio naturalmente avrebbe ospitato le partite della Fiorentina. Sarebbe stato la sua casa. Ma non solo. Grazie alla pista ci sarebbero state manifestazioni di atletica leggera ma anche arrivi di corse ciclistiche come usava in quell'epoca. Gli stadi non erano, infatti, per lo più concepiti solo per il calcio. Quello di Firenze fu inaugurato il 13 settembre 1931, cinque anni appena dopo la nascita della società, con l'amichevole tra la Fiorentina e l'Admira Vienna. La capienza all'inizio era ridotta rispetto ad ora. C'erano solo la tribuna coperta e la Maratona senza la torre. Ma non le curve. Tutte opere che verranno fatte in seguito. E qui intervenne il marchese Ridol. Come scrive Andrea Claudio Galluzzo nel libro "Il orentino Vita e opere del Marchese Luigi Ridol " e come riportato nel libro "Firenze lo stadio racconta " di Sandro Picchi "al momento di nanziare il secondo lotto di lavori la liquidità necessaria, più di due

milioni di lire, fu messa a disposizione dell'editore Egidio Favi che si garantì con le fattorie di Vitigliano e di Verrazzano". "Favi - prosegue Picchi - era il proprietario de La Nazione, le fattorie appartenevano da sette secoli alla famiglia Ridol ". E così lo stadio di Firenze divenne un autentico gioiello. Il marchese Ridol che tra le tante era stato presidente della Federazione italiana di Atletica Leggera per molti anni prima della seconda guerra mondiale e per breve tempo negli anni cinquanta, ma anche della Federcalcio durante il con itto per circa un anno, coltivava il sogno di dare una casa alla Nazionale di calcio. Ma non solo. All'inizio pensava che il centro sportivo avrebbe potuto essere sfruttato anche come punto di riferimento per altre discipline. Nel dopoguerra andò in giro per l'Europa. Visitò i centri sportivi più importanti, quelli più funzionali. Nel 1952, sette anni dopo la ne della guerra, la Federcalcio scelse il luogo dove far sorgere il nuovo centro sportivo, ovvero Coverciano (comunque dotato di pista di atletica leggera, piscina, palestra utili per altre discipline), a due passi dallo stadio della Fiorentina. C'era sempre Firenze al centro del pianeta. A Roveta, sulla collina sopra Scandicci, la Nazionale di Pozzo, grande amico del marchese Ridol , aveva preparato il trionfo ai mondiali del 1934 svoltisi in Italia, allenandosi anche allo stadio Berta, l'attuale Franchi. Nella nuova casa di Coverciano sarebbero nati i successi ai mondiali della Nazionale di Bearzot nel 1982 e di Lippi nel 2006. Ma anche la conquista degli europei del 1968 con Valcareggi in panchina e del 2021 sotto la guida di Mancini. Ridol vide la costruzione di Coverciano, completata nel 1957. Ma la sua inaugurazione avvenne il 6 novembre 1958, a pochi mesi dalla sua scomparsa. E giustamente il centro tecnico federale è intitolato proprio al marchese Ridol , una delle persone più importanti per la crescita dello sport in Italia.

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L’ANTESIGNANO BS| 11 ottobre 2023
l'area nella quale acquistare i terreni per costruire il Il marchese Luigi Ridolfi

Il giardino “più delizioso”, terra di campioni

Emanuele Repetti, nel suo Dizionario geograco della Toscana del 1833, de nì il territorio di Bagno a Ripoli “il giardino più delizioso, più fruttifero, più popolato di ville, di palazzi, di chiese, di abitazioni fra quanti formano ghirlanda alla bella Firenze”. Porta del Chianti da un lato, perno della Valle dell’Arno dall’altro, questo comune di circa 26mila abitanti, che dista quattro chilometri dal centro di Firenze, è indiscutibilmente uno dei gioielli delle colline orentine. Uno dei motori più importanti dell’economia locale è il settore moda: alcune delle maggiori maison al mondo hanno scelto Bagno a Ripoli per svilupparsi, creando un vero e proprio distretto della pelle e del lusso. In costante crescita sono anche l’industria artigianale, farmaceutica e biomedicale che contano sulla presenza di aziende e multinazionali di rilevanza internazionale. Poi ci sono i frutti delle campagne, vera e propria eccellenza del territorio, a partire dal vino e dall’olio, riconosciuti e premiati per la loro altissima qualità a livello internazionale e prodotti da aziende leader di fama mondiale. Non mancano di certo i luoghi d’arte e di culto: Bagno a Ripoli vanta un patrimonio culturale tutto da scoprire, oltre che percorsi naturalistici a acciati su panorami che sembrano usciti da un quadro rinascimentale. Accanto a ville e dimore storiche come Villa La Tana, la Villa Medicea di Lilliano o quella di Mondeggi, si segnala la cinquecentesca Fonte della Fata Morgana attribuita al Giambologna, originale e suggestivo ninfeo collocato nella frazione di Grassina dedicato all’enigmatica maga dal potere ringiovanente. Vicino Ponte a Ema, sorge invece il trecentesco Oratorio di Santa Caterina delle Ruote con i suoi interni riccamente a rescati dal maestro Spinello Aretino nel XIV secolo, oggi casa di mostre ed esposizioni temporanee.

ra oggi un magni co esempio di architettura medievale

Nato invece come ricovero per viandanti e pellegrini dagli inizi del XIII secolo, l'antico Spedale del Bigallo è ancora oggi un magni co esempio di architettura medievale immerso tra vigne e oliveti, da cui si gode di una splendida vista su Firenze.

TERRA DI CAMPIONI

Bagno a Ripo-

simo Gino Bartali, nato nel 1914 a Ponte a Ema (allora territorio ripolese) e alla cui

l’argento Mondiale di lancio del peso – nonché

campione europeo di cronoscalata in montagna,

li è anche una terra di campioni dello sport. Campioni di ieri, come il grandissimo Gino Bartali, nato nel 1914 a Ponte a Ema (allora territorio ripolese) e alla cui memoria è stata intitolata la pista ciclabile di Grassina. Ma anche campioni di oggi come l’argento Mondiale di lancio del peso – nonché tifosissimo viola – Leonardo Fabbri e la nuotatrice Paola Biagioli. Non è da meno il campo dei motori, con il pilota automobilistico Simone Faggioli, pluri campione europeo di cronoscalata in montagna, e il campioncino delle due ruote Matteo Vannucci.

polese. Ad Antella è di casa Samuel Di Carmine, della Fiorentina ad aver scelto Bagno a Ripoli do, da Francesco Toldo a Giovanni Galli. A pro-

bellezza del territorio, vuoi per la vicinanza

gno a Ripoli. E ancora i tecnici Sven-Goran Eriksson e Paulo Sousa e tantissimi altri

Allo stesso modo il calcio – e la Fiorentina –sono sempre stati nel destino del territorio ripolese. Ad Antella è di casa Samuel Di Carmine, ex attaccante viola oggi al Catania. Non solo: nel corso degli anni, sono in tanti i calciatori della Fiorentina ad aver scelto Bagno a Ripoli come propria casa – da Lulù Oliveira a Edmundo, da Francesco Toldo a Giovanni Galli. A proposito di “numeri uno”, Grassina era la casa del grande Giuliano Sarti, portiere del primo storico Scudetto viola nel 1956. Vuoi per la bellezza del territorio, vuoi per la vicinanza alla città e ai servizi, anche l’“Unico 10” Giancarlo Antognoni mise le proprie radici a Bagno a Ripoli. E ancora i tecnici Sven-Goran Eriksson e Paulo Sousa e tantissimi altri giocatori, no ad arrivare a Franck Ribery e German Pezzella. Oltre a molti calciatori

della Fiorentina di oggi.

| 22 | BS| 11 ottobre 2023
IL TERRITORIO
Il ripolese è un tesoro tutto da scoprire Moda, olio, vino, artigianato, storia s’intrecciano tra panorami mozzafiato
Ed è casa di tanti campioni dello sport di ieri e di oggi
Gino Bartali Leonardo Fabbri

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