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DATI - Il business delle polizze sulla neve

UN BUSINESS FIGLIO DI RISCHIO E PASSIONE

Secondo una recente indagine, 1.8 milioni di italiani si sono dichiarati interessati a sottoscrivere una polizza per la pratica di attività su neve nella stagione invernale 2019/20

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# TESTO: Andrea Lamperti

La passione per la montagna, secondo le stime di fine 2019, ha portato sulle vette dell’arco alpino circa un italiano su tre in questa stagione, con oltre 10 milioni di persone dirette in località dove praticare sport sulla neve. E sono proprio le dimensioni di questo bacino di appassionati e il margine di rischio insito nella natura di queste discipline a rendere il mercato delle assicurazioni in questo campo un business dal valore particolarmente elevato. Secondo una recente indagine condotta da mUp Research insieme a Norstat per la web company Facile.it (leader in Italia nella comparazione di prezzi per assicurazioni, prestiti, mutui, adsl, energia e telefonia), infatti, il valore potenziale di questo segmento assicurativo raggiunge l’incredibile quota - solo per la stagione invernale 2019/20 - di 94 milioni di euro. Quali fattori rendono possibile questa cifra? Secondo l’indagine, la durata media delle vacanze in montagna è di circa sei giorni, il costo giornaliero medio di un’assicurazione per chi pratica sport invernali si aggira intorno ai 9 euro e il numero di appassionati che dichiarano di sottoscrivere questo tipo di polizza è pari a 1,8 milioni di individui. Ed è da sottolineare che la valutazione potenziale del mercato assicurativo in questo campo potrebbe passare da 94 milioni di euro circa a quasi 300 milioni, se si prendessero in considerazione anche gli appassionati (circa 3,9 milioni) che non hanno dichiarato l’intenzione di assicurarsi per la pratica di sport invernali.

Una polizza “standard” per la pratica di queste discipline (che, a seconda della compagnia, ha un costo settimanale compreso tra i 20 e i 50 euro) tutela l’assicurato in caso di infortunio e in caso di danni causati a terzi nello svolgimento dell’attività. Quando occorre un infortunio, la compagnia prevede normalmente un rimborso per le spese sostenute per le prestazioni sanitarie urgenti - come, ad esempio, interventi, ricovero e farmaci (se questi ultimi non sono disponibili sul luogo dell’incidente, la maggior parte delle compagnie si fa carico del recupero e della spedizione); ma anche per i costi necessari per l’eventuale trasferimento dell’infortunato dall’estero e/o in una struttura ospedaliera idonea alla cura dell’infortunio occorso. Nel caso in cui l’assicurato sia disperso dopo l’incidente, poi, buona parte delle compagnie offre il servizio di rimborso anche per eventuali oneri economici derivanti dalla ricerca e dal salvataggio dell’assicurato, anche con mezzi speciali come slitte o elisoccorso. Infine, è possibile stipulare con alcune compagnie delle polizze che prevedono il rimborso, sempre in caso di infortunio, anche del costo dello skipass e delle lezioni di sci non godute.

possibilità di stipulare un unico contratto d’assicurazione per l’intero gruppo. Ma quali attività coprono queste polizze? Non mancano mai, ovviamente, le discipline più comuni sulla neve, ovvero: sci, sci di fondo, snowboard e slittino, ma anche slitta con cani, racchette da neve e motoslitta. Alcune compagnie, poi, offrono la possibilità di includere anche sport a rischio più elevato, come l’eli-ski o lo snow-kiting. Ad esempio, il più grande comprensorio sciistico italiano, Dolomiti Superski, offre un’assicurazione multisport, che prevede la copertura durante la pratica di una vasta gamma di attività, ad un costo di poco superiore ai 3,50 euro giornalieri.

Insomma, nel mondo degli sport invernali - proprio per il margine di rischio che non può essere alienato dalla loro pratica - la parola d’ordine è “sicurezza”. Da sempre. Tanto per gli appassionati, quanto per chi produce, vende o noleggia abbigliamento e attrezzature. Una vera e propria sicurezza in questo campo, però, è il valore del mercato assicurativo: spesso l’appassionato se ne ricorda solo in caso di incidente, ma rappresenta un business da (quasi) 100 milioni di euro all’anno.

STAGIONE INVERNALE 2019/20

10 MILIONI: numero stimato di frequentatori delle località italiane idonee alla pratica di sport invernali

1.8 MILIONI: gli italiani che si sono dichiarati interessati a sottoscrivere una polizza per la pratica di attività su neve

94 MILIONI DI EURO: valore potenziale del mercato assicurativo per sport invernali

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