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I EOS ritorna ad Annency
EOS TORNA AD ANNENCY
L'European Outdoor Summit è ormai riconosciuto come uno degli appuntamenti chiave del settore outdoor. Due giorni di appredimento, networking e previsioni per il futuro dell'industria europea
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di Pietro Assereto
Dal 2014, il Summit, che ogni anno riunisce circa 300 dirigenti e responsabili per settore, offre all'industria dell'outdoor un'opportunità unica con l'obiettivo finale di migliorare le pratiche commerciali e promuovere la crescita sostenibile e l'innovazione. Marchi, produttori, rivenditori, fornitori, distributori e media sono invitati per l'VIII EOS ad Annecy, Francia, il 6 e il 7 ottobre 2022. Ce ne parla Arne Strate, general secretary dell’European Outdoor Group.
Cosa dobbiamo aspettarci da EOS 2022? Arne Strate, EOG Dopo due anni di assenza a causa della pandemia, le persone general secretary hanno voglia di incontrarsi, fare networking e imparare l’una dall’altra. EOS è un'ottima opportunità per farlo a livello europeo. Ci sono stati cambiamenti sismici nel mercato negli ultimi due anni e le sfide che ne derivano possono essere affrontate solo congiuntamente, come un settore che lavora insieme. Quali sono i topics principali che verrano discussi? Il focus principale è “Finding balance and success within disorder” (trovare l’equilibrio e il successo nel caos) - titolo ispirato dagli eventi avvenuti negli ultimi due anni e dal noto principio Yin Yang del caos nell’ordine e dell’ordine nel caos. Come lo scambio tra questi può favorire un maggior equilibrio nelle nostre vite, nel nostro lavoro e nel pianeta? Abbiamo un'incredibile gruppo di relatori che parleranno di decrescita, policy, moda digitale, diversità nel mondo outdoor, adattamento della supply chain, CSR, trasformazione ma-
nageriale, ricerche di mercato, diritti umani, economia circolare, plastica monouso, solo per citarne alcuni. Il tutto con l'obiettivo di migliorare le pratiche aziendali, la crescita sostenibile e l’innovazione, con focus sul cambiamento e sulle strategie operative. Ci sono novità o differenze sostanziali rispetto agli anni precedenti? Ci sono molte differenze rispetto agli anni precedenti. Prima di tutto, avremo più tempo a disposizione: ora sono due giorni interi e affronteremo argomenti più impegnativi, con un'attenzione maggiore alla sostenibilità, con tavole rotonde, sessioni di approfondimento, workshop e più tempo per il networking. Le sfide che il settore outdoor si troverà ad affrontare nel 2022, sebbene più grandi e pressanti che mai, non sono mai state così chiare, il che ci ha permesso di preparare un programma molto mirato e ricco di spunti importanti per i delegati e le loro organizzazioni. Dal punto di vista strategico, avete notato dei cambiamenti nel mercato? Come stanno evolvendo le cose? Sì, certo. I mercati che abbiamo conosciuto per decenni non sono più gli stessi e fare affari a livello globale è diventato molto turbolento, per usare un eufemismo. Il ruolo dell'EOG è quello di facilitare la collaborazione precompetitiva nel settore dell'outdoor, lavorando su sfide troppo grandi per essere risolte in autonimis. La strategia dell'EOS consiste nell'evidenziare queste sfide attuali e le relative soluzioni, preparando al tempo stesso il settore a quelle che potrebbero apparire solo oggi lontane, ma che potenzialmente potrebbero decidere il destino di alcune.