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I EOS 2022: dare forma al futuro

DARE FORMA AL FUTURO

Giunto all’ottava edizione, l’European Outdoor Summit torna in Francia per tracciare una direzione più consapevole e responsabile al settore outdoor con un mantra ricorrente: fight climate change

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dalla nostra inviata Susanna Marchini

Dopo otto anni di tournée in varie città europee, quest'anno l’European Outdoor Summit è ritornato nella bellissima Annecy, una delle capitali degli sport outdoor. Per due giorni, il 6 e il 7 ottobre, le sale del meraviglioso Impérial Palace sono state animate da più di 200 persone tra brand leader, produttori, rivenditori, fornitori, distributori e media. Il summit si è sviluppato sotto il tema "Finding Balance and Success within Disorder”, concentrandosi su come l'ordine e il caos possano lavorare insieme per creare un maggiore equilibrio nelle nostre vite, nel nostro lavoro e nel pianeta. L'agenda delle due giornate è stata fortemente orientata verso il tema della sostenibilità con l'obiettivo di migliorare le pratiche aziendali, la crescita green e l'innovazione. Sul palco si sono alternati molteplici speaker, sia interni che esterni alla industry, per fornire una visione a 360 gradi sulla situazione attuale e come pianificare il futuro del settore. Come dicevamo, tema centrale del summit la sostenibilità e tutto quello che riguarda l’impatto climatico delle aziende. Ecco quali sono stati secondo noi i punti emersi più interessanti da approfondire:

LE POLICY COME DRIVER DI CAMBIAMENTO L’Unione Europea si sta imbarcando in una serie di iniziative ambiziose a proposito della questione climatica che impatteranno significativamente su come portare avanti un business sostenibile. Ci saranno sempre più normative e legislazioni che tuteleranno le azioni responsabili dei brand, a discapito di quelli che proseguiranno nella direzione attuale. Il Green Deal europeo, per esempio, trasformerà l'UE in un'economia moderna, efficiente dal punto di vista delle risorse e competitiva, garantendo zero emissioni di gas a effetto serra entro il 2050, una crescita economica slegata dall'uso delle risorse e la perpetua tutela di luoghi e persone. Le organizzazioni saranno libere di adattarsi a questo nuovo modello di crescita, oppure andare incontro alle conseguenze.

LA TRASFORMAZIONE DIGITALE È ormai chiaro che l’attuale business model legato al mondo moda abbia bisogno di adattarsi a un mercato sempre più esigente e consapevole. Contemporaneamente, il livello raggiunto dalla tecnologia può sicuramente entrare in gioco anche per prevenire il disastro climatico a cui stiamo andando incontro. Una delle soluzioni è quella di sostituire il tradizionale sistema push, dove il capitale viene investito per produrre uno stock di prodotti che non saranno necessariamente tutti venduti, con un sistema pull, dove la merce viene prodotta solo se già venduta / ordinata. Ed è proprio qui che entra in gioco la tecnologia: la creazione di prodotti virtuali e la produzione on-demand possono supportare questa transizione, evitando sprechi, over-production e perdite economiche.

L’ECONOMIA CIRCOLARE Riprodurre prodotti senza intaccare le risorse del pianeta. Questo è il pensiero che sta alla base dell’economia (e della moda) circolare. È necessario immaginarsi questo modello come un cerchio, dove tutto rientra in circolo e non esce mai dal sistema come scarto. Ci sono diversi punti della propria filiera che possono essere implementati per garantire al proprio business un futuro sostenibile: • utilizzare materiali naturali che possono essere nuovamente introdotti nella biosfera (ad esempio, il cotone) oppure materiali tecnici facilmente riciclabili • produrre il più locale possibile, evitando di far percorrere tragitti lunghi ai prodotti • diminuire il numero di collezioni erogate in un singolo anno. La stagionalità della moda è uno dei punti più critici della filiera. • fornire servizi di riparazione e/o insegnare queste tecniche ai consumatori per allungare la vita dei prodotti • reinserire i prodotti dismessi ma in buone condizioni all’interno del mercato • utilizzare materiali riciclabili anche per quanto riguarda i packaging e gli imballaggi di trasporto.

NEI PROSSIMI MESI, SULLE TESTATE DEL GRUPPO SPORT PRESS, VERRANNO PUBBLICATI DEGLI APPROFONDIMENTI AD HOC SU ALCUNE DELLE TEMATICHE EMERSE DURANTE IL SUMMIT

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