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I Skialp alle Olimpiadi: cosa cambia?
Giulia Murada in discesa Robert Antonioli in salita

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SCIALPINISMO, IT’S TIME TO PLAY
Proprio in questi giorni parte una nuova stagione di Coppa del Mondo, la prima dopo l’ufficializzazione dell’ingresso dello skialp tra le specialità olimpiche. Come cambierà la disciplina?
testo e foto di Maurizio Torri
Il tempo vola. L’immagine di Michele Boscacci e Emily Harrop che alzano sorridenti al cielo la sfera di cristallo è già finita nel cassetto dei ricordi. A giorni partirà una nuova stagione di ISMF Skimountaineering World Cup, con nuovi atleti desiderosi di ritagliarsi un “posto al sole” e campioni affermati determinati a ribadire la propria leadership. Quello 2022/23 sarà un inverno ricco di novità; il primo da sport olimpico dopo l’ufficializzazione dell’ingresso dello scialpinismo nell’olimpo dei cinque cerchi. E anche se a Milano – Cortina 2026 vedrà coinvolti due soli atleti per nazione (un uomo e una donna), il movimento è in fermento. Le specialità scelte da CIO (Comité International Olympique) sono quelle “veloci” (sprint e staffetta mista); ovvero quelle che meglio si prestano ai format televisivi. Inizialmente i puristi hanno gridato allo scandalo, ma parliamoci chiaro, una gara in stile “La Grande Course” con tempi dilatati, passaggi in cresta, ripidi canalini e funamboliche discese, anche solo per basilari motivi di sicurezza, non sarebbe mai stata inclusa negli standard olimpici. GRANDI OPPORTUNITÀ E RISCHI DA EVITARE - La più grande vetrina, la più ambita, porta con sé immense opportunità; prima su tutte l’interesse da parte dei corpi militari. Oltre a Esercito e Carabinieri, anche la Guardia di Finanza ha cominciato ad arruolare atleti, garantendo loro un futuro da professionisti. Di riflesso, aziende e media stando dando sempre più considerazione al movimento race. Ciò significa più sponsor, maggiore visibilità e, di riflesso, la possibilità di sdoganare questo sport facendolo conoscere a un numero sempre maggiore di persone; ovvero il grande sogno di ogni scialpinista. Il grosso rischio da evitare è focalizzarsi troppo sul sogno olimpico snaturando una disciplina da sempre sinonimo di libertà, discese in fuori pista e natura incontaminata. Premesso che, come anticipato, solo due atleti per nazione avranno la possibilità di scendere in pista nello ski stadium di Bormio, la speranza di tutti è che il format della coppa del mondo non cambi proprio ora che il gruppo di lavoro presieduto dal general manager della ISMF Roberto Cavallo aveva trovato il giusto mix tra prove vertical e sprint, ma soprattutto era riuscito a proporre ad atleti ed appassionati gare spettacolari e adrenaliniche. Insomma vere gare di scialpinismo anche se con distanze e dislivelli mai eccessivi. Cambiare rotta, vorrebbe dire sacrificare due intere generazioni di atleti per due sole gare. E se l’esordio olimpico
poi dovesse restare tale, vale a dire che se lo scialpinismo poi non venisse confermato nella successiva edizione, oltre alle sopracitate due generazioni a finire nel cestino sarebbe tutto il movimento. Ma pensiamo positivo, confidando che chi sta lavorando dietro le quinte è ben consapevole sia dei rischi, sia delle opportunità. ISMF YOUTH WORLD CUP, LA GRANDE NOVITÀ 2023 - Un sogno che diventa realtà, una bella vetrina per le giovani leve. Da quest’anno gli atleti con maggiori chance di giocarsi una medaglia olimMAURIZIO TORRI pica, ovvero gli under 18 e under 20, avranno la possibilità Giornalista freelance, di confrontarsi in tre tappe loro dedicate, dove saranno fondatore del sito unici protagonisti senza correre il rischio di venire offusportdimontagna.com, fotoreporter scati dagli atleti del settore assoluto, quelli più grandi e e consulente più conosciuti. Non solo, per dare maggiori chance di di comunicazione confronto, queste gare saranno anche aperte ad alcuni per alcuni degli eventi atleti proposti dai comitati delle varie nazioni. Le tappe in più iconici settore calendario saranno in Italia a Crevacol – Saint Rhémy en trail, skyrunning, Bosses (AO) nel weekend dell’11 e 12 febbraio, in Svizzera scialpinismo. Michele Boscacci mette nel a Villar Sur Ollon a metà marzo e in Francia a Val Louron mirino la prossima stagione a fine marzo. PONTE DI LEGNO TONALE, LA MECCA DELLO SKIALP - Sei tappe di coppa, due in Italia a Ponte di Legno (16 dicembre) e Val Martello (16 febbraio), mondiali in Spagna e finali in Norvegia. Non solo, il comprensorio sciistico sulle vette di confine tra Lombardia e Trentino, sarà sotto i riflettori anche il 25 marzo in occasione dell’Adamello Skiraid che assegnerà i titoli iridati long distance. Agenda gare alla mano gli impegni di nazionale per gli atleti del settore assoluto sono molti e tutti importanti. La stagione, quest’anno, partirà presto con una tappa a fine novembre nella Savoia francese (Val Thorens) per poi fare scalo in Italia a metà dicembre dove sono previste una spettacolare sprint in notturna nella suggestiva location di Ponte di Legno e la individual race disegnata sulle nevi del ghiacciaio Presena a Passo del Tonale. Proprio così, la prima sede dei Winter Days Business (appuntamento da segnarsi in agenda per le giornate del 22 e 23 gennaio), sarà la vera mecca dello skialp 2023 assegnando anche i mondiali long distance in partnership con La Grande Course nel mese di marzo. Se l’altro appuntamento clou per gli atleti saranno i mondiali spagnoli a Boi Taull di fine febbraio, una ghiotta occasione per tutti gli appassionati italiani di seguire le gesta dei nostri beniamini, sarà la tre giorni della Val Martello a metà febbraio. All’ombra dell’Ortles si correranno una prova individual, una sprint e una staffetta mista. Le altre tappe 2023 sono Morgins (Sui) a inizio gennaio, Andorra nella seconda metà sempre di gennaio, Schladming (Aut) a marzo e Tromso (Nor) ad aprile dove verranno assegnate le coppe di cristallo.


