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NELLA RETE DEGLI STAKEHOLDER
NELLA RETE DEGLI STAKEHOLDER DI UNA CICLOVIA
REPOWER IN UN REPORT SVILUPPATO INSIEME ALL’UNIVERSITÀ IULM HA ANALIZZATO TUTTI I SOGGETTI INFLUENZATI NELLO SVILUPPO
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DI UNA CICLABILE. SCOPRIAMO INSIEME QUALI SONO E COSA DEVONO FARE PER SFRUTTARE AL MEGLIO LE POTENZIALITÀ DI QUESTO SETTORE
di davide l. bertagna
Quali sono gli stakeholder che, a vario titolo, impattano sull’ecosistema di una ciclovia? È la domanda che si sono posti Repower e l’Università Iulm nel report “Italia in Bici: scenari, protagonisti e indotto”, studio che mira a presentare la situazione del cicloturismo in Italia spiegando le grandi capacità di questo settore. Analizzando nel dettaglio le varie voci associate nello sviluppo di una ciclovia si scopre che si tratta di soggetti anche piuttosto diversi gli uni dagli altri che, per una ragione o per l’altra, hanno interessi connessi all’esistenza e alla creazione delle vie ciclabili. Capire quali siano queste realtà è un’operazione intelligente per assicurare lo sviluppo dell’infrastruttura stessa, e per garantire la promozione di un’offerta cicloturistica.
Comunità locale: questo gruppo è particolarmente importante nella fase di progettazione di una ciclovia, dato che sono i soggetti che vivono maggiormente la trasformazione della mobilità e degli spazi pubblici. Si tratta di un insieme sociale di dimensioni e composizioni variabili, che comprende sia i cittadini che le attività commerciali. Settore pubblico: gli enti pubblici, che spaziano dal Ministero dei trasporti a livello nazionale, fino alle giunte regionali e agli assessori dei singoli comuni, sono delle figure chiave per la creazione e lo sviluppo di una ciclovia, sia per il finanziamento dei progetti che per la concessione dei permessi per l’effettiva realizzazione. Servizi di trasporto: la presenza di stakeholder attivi nel settore trasporti è essenziale per l’integrazione di opzioni intermodali.

Operatori della filiera turistica:
importantissimi sono gli hotel della zona, da distinguere tra quelli già specializzati nell’offerta cicloturistica e quelli invece più di natura generalista, ma che potrebbero ugualmente essere interessati al mercato.
Operatori della filiera ciclistica:
l’ultimo grande gruppo di stakeholder è composto dalle aziende che operano nella filiera della bicicletta, dai produttori ai distributori e noleggiatori, passando per i meccanici/ riparatori.
UN NETWORK FONDAMENTALE Nonostante sia indubbia l’importanza dei soggetti e aziende che compongono l’offerta turistica di un territorio, gli stakeholder che operano singolarmente talvolta mancano di una visione d’insieme chiara e potrebbero non considerare il viaggio in bici un’opportunità. Diventa necessario il ruolo di un aggregatore, che riunisca le singole realtà in una rete con un fine comune. Sicuramente il settore pubblico può ricoprire questo ruolo, ma non va dimenticata l’importanza degli operatori locali della filiera turistica, che sono spesso figure fondamentali, in grado di fare da traino per la realizzazione di progetti legati allo sviluppo strutturale e ambientale. La creazione di reti di cooperazione territoriale è quindi un passaggio imprescindibile per lo sviluppo della destinazione che ruota attorno alla ciclovia. In questo quadro vuole inserirsi Repower, che può guidare la nascita di nuove forme di aggregazione, affiancandosi alle figure locali, come produttori, luoghi della cultura e strutture ricettive per creare gruppi che sfruttino la mobilità sostenibile come leva competitiva per offrire ai turisti esperienze nuove e stimolanti.

CASE STUDY: TERRABICI Nella riviera romagnola la collaborazione tra pubblico e privato mette a disposizione dei cicloturisti risorse per esplorare le attrattive del territorio. Da anni alcune amministrazioni e imprenditori cooperano per promuovere il patrimonio della zona, creando reti in grado di attrarre gli amanti delle due ruote. Tra queste realtà c’è Terrabici, un consorzio di alberghi specializzati nell’ospitalità dei ciclisti, che offre servizi ed esperienze dedicate a questo bacino d’utenza, dall’assistenza tecnica a tour con guide specializzate. Le offerte sono studiate per diversi tipi di cicloturisti, sia in termini di abilità che di interessi, e portano alla scoperta del territorio che sorge sugli oltre 400 chilometri di piste e percorsi della Via Romagna.