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INSIDE THE STORE

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HAUTE COUTURE IS BACK!

L’Alta Moda “irraggiungibile” (oggi anche da uomo) è sempre più richiesta, seguita sui social network e amata dalle ultime generazioni. Che la ammirano, la studiano e la sognano, anche più dello streetwear

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di Angelo Ruggeri

“L’Alta Moda ormai è morta”. Si diceva così qualche anno fa. “L’Haute Couture non è più di questo periodo storico”, ripeteva qualche addetto al settore riferendosi al ready-to-wear come unico futuro per la moda. Certo, l’Alta Moda non è per tutti. Non lo è mai stata. Costosissima e, spesso, difficile da comprendere. Ma permette di sognare e di farlo in grande. E questa azione - basta pensarci per un attimo soltanto - è alla base di qualsiasi creatività. La pandemia di Coronavirus ha costretto tutte le persone a stare a casa e a diventare protagonisti, volontariamente o involontariamente, del web e del mondo dei social network. Proprio in questo momento storico atipico è successo qualcosa del tutto inaspettato: le generazioni di giovanissimi hanno scoperto (o riscoperto) l’universo luccicante dell’Haute Couture. E hanno iniziato ad apprezzarlo come se non ci fosse un domani. A chi dobbiamo questo evento straordinario? Ancora una volta, alle celebrità e ai top influencer. Kim Kardashian, Beyoncé, Adele, ma anche la nostra Chiara Ferragni hanno indossato capi di alta sartoria completamente realizzati a mano (qui è dove risiede il vero e proprio lusso), da sfoggiare anche di giorno. Maison come Schiaparelli (che fa parte del gruppo Tod’s di Diego Della Valle), Balenciaga, Fendi, Dior e Valentino realizzano vere e proprie opere d’arte esclusive (di solito, un pezzo solo per modello) da indossare come un anello o un collier prezioso. Quest’ultima metafora non è per nulla casuale. Questi abiti, infatti, hanno un prezzo davvero stellare, proprio come i gioielli: sono realizzati con materiali di altissima qualità e creati a mano, punto per punto, Swarovski per Swarovski, perlina per perlina, per un totale di ore e ore di lavoro, commissionate a sarti e sarte straordinari. Le generazioni Y e Z sono davvero rimaste ammaliate da questa linea d’abbigliamento esclusiva, talmente attratte che molti giovani hanno iniziato a seguire le sfilate Haute Couture più delle nuove release dei brand di streetwear più famosi, più dei lanci di reselling sulle piattaforme più cliccate. “Un miracolo!”, urlano gli studiosi di moda. Un bel miracolo, aggiungerei. E un bel prodigio è anche il nuovo target di consumatori a cui si rivolge l’Alta Moda: non più solo donne ricchissime, ma anche uomini. In passerella, infatti, si iniziano a intravedere cappotti sartoriali, guanti in pelle morbidissima, ricami luccicanti anche per il guardaroba di lui. Davvero da sogno.

In alto: Fendi Haute Couture SS 22 Sotto delle immagini dell’Alta Moda di: Balenciaga FW 21, Schiaparelli SS 22 e Valentino SS 22

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