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SARTORIALITÀ SERIALE

Come due serie di successo, quali Mad Men e Peaky Blinders, hanno rivoluzionato definitivamente il guardaroba maschile di Manuel Campagna

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Esiste un prima e un dopo Sex & The City, se cerchiamo di fare un punto su come l’avvento delle serie tv abbia cambiato il fashion system. Vale per la moda femminile ma anche per la visione più ampia di come entrambi i mondi abbiano iniziato a influenzarsi a vicenda, fino a creare un nuovo canale di business. Per quella maschile, più classica, il titolo di riferimento è, senza ombra di dubbio, Mad Men. Era il 2007 e la moda che si respirava per le strade era caratterizzata da jeans stretti e t-shirt dagli scolli decisamente ampi. Hedi Slimane dettava ancora silhouette iperaderenti e dall’allure indie-rock per l’armadio di un uomo che, da lì a poco, sarebbe definitivamente scomparso. Matthew Weiner è l’ideatore di Mad Men, il cui protagonista è l’enigmatico e affascinante Don Draper, interpretato da Jon Hamm. Il suo look iconico è però opera della costumista Janie Bryant che alla creazione di quel personaggio, e del suo guardaroba, arriva con la freschezza di chi ha appena vinto un Emmy Award per Deadwood e di chi si sentiva estremamente pronta per immergersi in un altro show in costume. Mad Men racconta, infatti, una decade importante: quella tra il 1960 e il ’70. Un decennio in cui la moda è stata fondamentale protagonista nell’evoluzione sociale per l’uomo ma soprattutto per la donna. Don Draper ha un’immagine ben precisa e studiata nel minimo dettaglio: capelli curatissimi, quasi pettinati con il compasso, camicie bianche, il fazzoletto - pochette - perfettamente piegato che puntualmente fa capolino dal taschino della giacca. In Don Draper c’è il fascino e l’eleganza di James Stewart in un qualsiasi film di Hitchcock e la classe di Steve McQueen ne Il caso Thomas Crown. Il suo guardaroba è iperclassico, fatto di pezzi senza tempo: completi in Principe di Galles, cravatte strette e mai eccessive nelle fantasie, trench lunghi ed elegantissimi pigiami che ti fanno chiedere perché li hai sempre detestati. Dettagli che fanno di Mad Men una goduria visiva per lo spettatore. A consacrare il successo di Draper, e la conseguente voglia di emulare il suo stile, sono stati i fashion editor delle principali riviste maschili di moda, i designer e, soprattutto, il rilancio dell’estetica della serie tv quando i social network e le streaming platform sono definitivamente esplose; in concomitanza con il successo e la conclusione dello show. Banana Republic, TopMan, Brooks Brothers sono solo alcuni dei brand che alla fortunata serie (oggi disponibile su Prime Video e Sky) hanno dedicato diverse capsule collection di successo. L’eredità sartoriale di questo iconico personaggio, e di una serie molto amata da pubblico e critica è, senza dubbio, stata raccolta da Peaky Blinders e dal suo protagonista Thomas Shelby, interpretato da Cillian Murphy, sempre impeccabile in abiti tre pezzi e con l’immancabile coppola in testa. Un mondo estetico di riferimento diverso, è vero. La serie ideata da Steven Knight è ambientata negli Anni ‘20 a Birmingham, ben lontano dalla patinata Madison Avenue. Ma è proprio in quella sartorialità inglese che esplode l’ossessione per i dettagli del guardaroba maschile. Se a dare vita a questa estetica è stata la costume designer Stephanie Collie, è poi Alison McCosh che ha portato questo fenomeno al livello più alto nelle ultime due stagioni, contribuendo a sdoganare ufficialmente il ritorno dei ruggenti Anni ‘20 per le strade più fashion delle città di tutto il mondo, definendo “l’estetica peaky”. David Beckham ha creato una linea di moda ispirata proprio alla serie tv, mentre la messa in onda del primo episodio della quinta stagione vedeva un incremento del 300% delle ricerche di coppole su eBay. Ma anche i cappotti e gli abiti a tre pezzi in aumento del 55%, consacrando Cillian Murphy a superstar, il più imitato in circolazione, anche per il suo inconfondibile taglio di capelli. Un vero fenomeno.

Al centro: l’immagine della serie tv Peaky Blinders A sinistra e destra: degli scatti del programma Mad Men — 28 —

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