PORTFOLIO di
Laurea in Scienze dell’Architettura
Stefano Pasquali matr. 261740 Università IUAV
Portfolio di laurea 2010 Stefano Pasquali
Portfolio, il book illustra un percorso durato tre anni presso la facoltà IUAV nell’indirizzo Scienze dell’Architettura, una breve panoramica che focalizza sulle capacità sin qui acquisite e la abilità di esprimerle. All’interno trovano dunque spazio quelli che dal mio punto di vista sono gli esami che maggiormente caratterizzano la mia formazione, tasselli che non vanno visti separatamente, ma come parti del grande puzzle della conoscenza, la formazione. Non quindi tasselli aventi funzione in se stessi, ma in continuo dialogo tra loro, come strumenti pronti all’occorenza e da utilizzarsi con disinvoltura, che permettono l’espressione del proprio pensiero attraverso un liguaggio, una comunicazione visiva basata su regole che uniformano l’informazione da emittente a ricevente, la capacità di plasmare quindi il pensiero del committente in segni grafici. Il book sceglie un percorso diverso da quello cronologico, la formazione viene “smembrata” in cinque insiemi, i primi due: Capacità e Tecnica rappresentano quegli strumenti fondamentali per l’approcio all’architettura, le regole per potersi esprimere e del quale si è gia accennato, Architettura questo capitolo viene rappresentato con esercizi compositivi sino
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all’evoluzione nella Grande scala, dove ulteriori “necessità”, problematiche devono essere prese in considerazione, dove la collettività riveste il ruolo primario, con Esperienze si conclude il breve iter espositivo, un capitolo che raccoglie i corsi di progettazione intensiva svolti, esperienze di grande confronto con importanti maestri, nonchè momenti di grande dialogo tra noi studenti. La grafica adottata per questo book si rifa volutamente al gioco Lego. Come nel famoso gioco dell’infanzia vi sono moltissimi pezzi, che possono andare bene per mille cose, ma non tutti servono per quello che noi vogliamo costruire, così anche per la mia formazione vi sono mille imput ma solo alcuni sono fondamentali per la professione, certo non tutti gli esami hanno le caratteristiche per essere rappresentati e questo portfolio dunque è un’attenta selezione di quei pezzi di formazione che più mi caratterizzano, e che permettono una rapida lettura del percorso sin qua svolto.
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Capitolo
Titolo
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Prefazione
0.1
Definizione
Capacità
1.1 1.2 1.3
Geometria Descrittiv Disegno dell'Architettura Rilievo
Tecnica
2.1 2.2 2.3
Tecnologia Progettazione sistemi Costruttivi Tecnologia del legno
Architettura
3.1 3.2 3.3
Progettazione Progettazione 2 Architettura degli Interni
Grande scala
4.1 4.2
Urbanistica Progettazione Architettonica
Esperienze
5.1 5.2 5.3
WS1 WS2 WS3
Docente
Anno
Fabrizio Gay Gabriella Liva Malvina Borgherini
2007 2007 2008
Giovanni Mucelli Valeria Tatano Franco Laner
2007 2008 2010
Antonella Gallo Stefano Rocchetto Sandro Pittini
2007 2008 2009
Duina Mittner Fernanda De Maio
2008 2009
Elia Zenghelis IND Angelo Bucci
2007 2008 2009
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1 Cap
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pacitĂ
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geometria descrittiva Fabrizio Gay 2007 10
Conoscenza geometrica, l’alfabeto del linguaggio architettonico comincia da qui. La geometria descrittiva scienza che permette attraverso costruzioni geometriche la rappresentazione inequivocabile su uno o più piani di oggetti bidimensionali o tridimensionali, la scienza che permette quindi ad un architetto l’espressione delle proprie idee, il trasferimento delle immagini su una superficie, immagini che vengono tradotte seguendo un codice visivo uniforme a livello internazionale, un mezzo insostituibile per passare delle informazioni da un emittente a un ricevente, dove la condizione prima è l’esattezza delle informazioni, l’oggettività dei segni, la codificazione unitaria, l’assenza di false interpretazioni. Condizioni raggiungibili solamente se dalle due parti fra le quali avviene la comunicazione vi è una conoscenza strumentale del fenomeno.
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disegno dell’ architettura Gabriella Liva 2008 14
Il disegno dell’architettura, metodo d’indagine della natura, delle antichità classiche e delle architetture moderne e contemporanee. Mezzo consone all’individuazione delle leggi che presiedono la razionale organizzazione del costruire. Basato sulla rigorosa conoscenza della geometria costruttiva, il disegno dell’architettura passa dai taccuini dei grandi maestri alla ricerca di tracciati regolatori e proporzionamenti, alla rappresentazione digitale la quale irrompe sulla scena negli anni’90, inserendo un nuovo modo di concepire l’architettura, stravolgendo il rapporto con il suolo ed il paesaggio, un nuovo raporto dettato dal computer il quale è in grado di acquisire e trasformare qualsiasi aspetto della realtà in sequenze di Bit, consentendo un’ibridazione tra arteficio-natura e edificio-suolo.
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Blades Residence, Santa Barbara, California 1993-1997 Morphosis
100cm
Entrata
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rilievo dell’ architettura M. Borgherini
2008 20
Rilievo dell’architettura, metodo che consente la rappresentazione dello stato di fatto, ripercorrendo a ritroso la fase progettuale, attraverso forme e materiali. Articolato in tre fasi quali: analisi storico-conoscitiva dove vengono raccolti dati e documenti storici dell’opera, analisi metrica nella quale si mettono in atto le diverse tecniche di misurazione, di ricerca delle matrici geometriche e dei rapporti proporzionali, e per ultima ma di non meno importanza la restituzione grafica con l’obbiettivo di effettuare una rigorosa rappresentazione del manufatto esaminato.
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Rilievo del pronao della chiesa di San Nicola da Tole
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entino detta deiTolentini, Venezia
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Rilievo del portico di Palazzo Bevilacqua, Verona di
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Michele Sammicheli
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2 Tecn
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nica
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Progettazione di
elementi costruttivi G.Mucelli 2007
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Il dettaglio costruttivo, l’accostamento di materiali diversi richiede un’attenzione particolare fin dalla prima fase di progettazione. La conoscenza dei materiali per l’edilizia, delle loro proprietà fisiche-chimiche e prestazionali, i requisiti tecnologici richiesti dal “pacchetto” diventano in questo momento tema architettonico di estrema importanza. In un periodo dove l’architettura sostenibile, il risparmio energetico sono temi all’ordine del giorno la progettazione di elementi costruttivi diventa un tassello della formazione universitaria indispensabile e insostituibile.
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Progettazione di
sistemi costruttivi A.Tatano 2008
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L’evoluzione tecnologica continua ed indispensabile ci consente la progettazione di sistemi costruttivi sempre più evoluti, i quali permettono ampi risparmi energetici accostati a sistemi di recupero dell’energia e l’utilizzo sempre maggiore delle fonti rinnovabili. Argomento dunque che si accosta alla fisica-tecnica con la quale entra prepotentemente nel dibattito architettonico, dimostrando l’importanza della corretta progettazione non solo a livello compositivo ma sino al dettaglio. Una pratica questa che è propria della buona architettura ed alla quale i grandi maestri non si sono mai sottratti.
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Appartamenti a Lohbach,
Progetto Energetico: Ogni alloggio è dotato di un'unità compatta per la ventilazione e per il recupero del calore, di una piccola pompa di calore per il riscaldamento ad aria e un boiler per la produzione di acqua calda. Oltre all'ottimizzazione dei consumi, il sistema di controlloe regolazione della ventilazione garantisce confort elevatoriguardo al ricambio di aria fresca. Inoltre il sistema è in grado di assicurare la salute dell'edificio sul lungo termine in quanto il corretto apporto e ricambio d'aria mantiene ottimale l'umidità relativa degli spazi e contribuisce a ridurre i problemi legati all'inquinamento, all'umidità o alla polvere. Utilizzando 25-30 cm di isolante per le pareti esterne e triple lastre di vetro per i serramenti, l'isolamento termico è garantito e la dispersione di calore attraverso le facciate ridotta al minimo. Le superfici interne delle pareti e delle finestre sono calde anche nei giorni invernali più rigidi. L'impianto a collettori solari con serbatoio di accumulo garantisce la maggior parte della fornitura di acqua calda ad uso sanitario. il sistema solare viene utilizzato anche per pre-riscaldare l'aria fresca esterna in inverno, portando un notevole contributo di risparmio, grazie all'economicità del sistema. L'opera analizzata rappresenta un connubio tra sostenibilità, risparmio energetico e alta qualità di finiture che raramente si possono trovare in progetti di edilizia sociale o convenzionata.
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Innsbruck, Austria 1997 Arch. Baumschlager & Eberle
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Tecnologia costruzioni in legno delle
F.Laner 2009
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“Saper pensare” integrando quel “saper fare” più affine alle materie costruttive. Il legno un materiale che ora con le nuove norme per le costruzioni DM 14/01/08 viene trattato alla pari degli altri materiali strutturali, finalmente preso in considerazione come alternativa dal punto di vista economico e prestazionale. Una conoscenza specifica diventa quindi utile per progettare correttamente con questo materiale, conoscendone la filiera, i problemi strutturali e legati alla durabilità del materiale, le diverse specie legnose che permettono la creazione di ambienti e atmosfere diverse.
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3 Arch
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hitettura
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prog. archit-
tettonica A.Gallo 2008 44
La prima esperienza progettuale, il banco di prova dove testare gli apprendimenti acquisiti. Il tema del corso è la riproposizione, la rilettura di un progetto non realizzato di Josef Plecnik in questo caso: “la Casa lunga”, il tutto sotto la supervisione del docente. Un importante esperienza per avvicinarsi alla pratica della progettazione architettonica, con la frequente lettura di opere dei grandi maestri, dalle quali trarre ispirazioni ed accogliere i suggerimenti di temi gia affrontati. Un progetto che assieme ad altri dello stesso corso è stato esposto all’Università IUAV nell’ambito della mostra “Casa dolce casa” curata dal docente Antonella Gallo ed i collaboratori Giorgia De Michiel e Andrea Pastrello, ed a Modena durante il Festival dell’Architettura in un esposizione dedicata a John Hejduk “L’ombra di Hejduk” a cura di M.R.Baragiotta e F.Semerani.
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manifesto
pianta piano terra 46
spaccato assonometrico
sezione longitudinale 47
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prog. archit-
tettonica 2 Rocchetto 2008 52
L’intervento ha luogo nella città di Treviso, un quartiere addiacente le mura in zona FraGiocondo ed in prossimità del fiume Cagnago, un paesaggio molto caratteristico si apre sui lati nord-est i quali vengono utilizzati come viste preferenziali. L’intervento consiste nel completamento di un quartiere con l’inserimento di appartamenti e negozzi. Il progetto è caratterizzato dall’inserimento come un’autentica lama del percorso pedonale che collega le mura all’intervento. E’ quest’elemento ad introdurre un nuovo rapporto con il territorio circostante, il quale indica il posizionamento dei luoghi pubblici come: bar, ristorante e la piazza, i quali vengono sittuati in prossimità delle mura. Uno stretto rapporto tra mura ed intervento che si nota fino all’allineamento del corpo di fabbrica posto parallelamente alle mura e dalle quali prende l’altezza.
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Architettura degli interni S.Pittini 2008 62
I luoghi del ricordo. L’area nella quale si inserisce il progetto è l’isola di Torcello e la laguna che la circonda, passeggiando per gli antichi percorsi dell’isola si percepisce il sapore del glorioso passato attraverso i frammenti che costituiscono un ponte diretto tra la civiltà romana e veneziana. Il progetto consiste nella creazione di un museo dove esporre i resti, i frammenti di questa civiltà rinvenuti presso Altino. La vicinanza alla basilica di Santa Fosca e l’ambiente lagunare sono elementi di grande suggestione che l’intervento tenta di mettere ancor più in relazione, un intervento composto attraverso semplici gesti i quali creano un corridoio dove ripercorrere la storia della laguna, semplici setti conducono il visitatore, mentre i reperti esposti sono mantenuti a contatto con l’acqua lagunare, mantenendo il loro sapore antico senza tuttavia decontestualizzarsi.
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relazioni tra la laguna e Torcello
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ponte del diavolo
percorso pedonale
approdo vaporeti
laguna
museo provinciale del torcello
basilica di santa Maria
chiesa di santa Fosca
lapidi e monumenti
trono di Attila
museo provinciale del torcello
ambienti diversi, dettati dalla vicinanza dei setti
museo torcello
corpo ortaogonale ai setti, adibito a funzioni strettamente collegate al museo
come l’isola di Torcello i, museo ripropone un percorso libero, collegato mediante passerelle
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4 Gran scala 70
nde a 71
Urbanistica Dunia Mitnner 2008 72
Falchera, un quartiere progettato da Giovanni Astengo nella seconda metà degli anni ‘50, un quartiere che fa parte di un piano di ricostruzione e allo stesso tempo di rimodernizzazione delle città italiane, in questo caso di Torino, città legata fortemente alla produzione industriale. Una sorta di città satellite pensata per la vita degli operai, senza precludere un alto standard di vita, il molto verde e tutte le funzioni pubbliche attorno alle quali ruota la vita cittadina, senza mai negare la dipendenza dalla città d’origine.Un’attenta analisi ha portato in evidenza quelle che si possono considerare le problematiche del quartiere, questo dopo aver effettuato indagini a tutto campo con interviste indirizzate direttamente alla popolazione. Il progetto che ne consegue è quindi una riflessione dettata dall’analisi che tenta di rinvigorire e valorizzare alcuni spazzi che tutt’ora sono mal gestiti.
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adeguare il numero dei vani ai componenti, assicurare un minimo di soleggiamento e verde, non oltrepassare i limiti di densitĂ fondiaria.
procedere nella formazione di nuovi quartieri al raggruppamento delle abitazioni secondo il principio organico: ogni gruppo di case con i suoi servizi forma un nucleo, piĂš nuclei con servizi e attrezzature collettive formano un quartiere organico.
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progettazione
Urbanistica F.De Maio 2009 80
Ercolano si trova lungo il Miglio d’Oro, importante arteria di collegamento tra Napoli e i centri archeologici di Pompei ed Ercolano, città nella città dove diversi tessuti urbani si intrecciano e sormontano, città per vivere, città archeologica ed ancora città di plastica e naturale, realtà che convivono ad oggi senza alcun dialogo. Il progetto si propone di creare un collegamento est-ovest che attraverso l’area degli scavi connetta Villa Maiuri -destinata ad ospitare il Centro Internazionale per gli studi di Herculaneumcon Villa Signorini-destinata ad ospitare ricevimenti ed il cui parco confina con l’ampio parco della Reggia dei Portici-creando in questo modo una sorta di “asse archeologico attrezzato”, confrontandosi con la quota tra il sedime dell’Ercolano Romana e la città attuale, attraversando gli strati del cantiere archeologico, per trasformare ciò che separa in ciò che connette.
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WS01 Elia Zenghelis 2007 92
WorkShop estivi o Corsi intensivi di progettazione, tre settimane di intenso lavoro a stretto contatto con importanti maestri dell’archietettura a livello internazionale. Elia Zenghelis, fondatore assieme a Rem Koolhaas e la moglie Zoe Zenghelis dell’Office for Metropolitan Architecture, propone in questo workshop un tema estremamente attuale per Venezia: lo spopolamento. Un’idea controcorrente, una provocazione, il ripopolamanto di Venezia con 50.000 persone da collocare in uno spazio gia esistente o di nuova costruzione, una Nuova Venezia che si proponga come una grande metropoli per rilanciare e rivitalizzare una Venezia storica che lentamente si sta autodistruggendo.
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prospetto piastra
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WS02 Inter.National. Design 2008 100
IND è lo studio olandese composto da Arman Akdogan e Felix Madrazo, personalità molto diverse, come i paesi dai quali provengono, rispettivamente Turchia e Messico che sanno però riunire in maniera incredibile le proprie idee creando progetti di grande sensibilità architettonica e sociale. Frequentano entrambi un master presso il Berlage Institute, e lavorando poi al Office of the Metropolitan Architecture. Nel 2006 innaugurano il nuovo studio InterNational Design, con il quale partecipano a numerosi concorsi riscuotendo grande successo. Il workshop proposto è una bomba provocatoria: la creazione di una nuova moschea a Venezia. Come si comporteanno i veneziani? quali saranno le loro reazioni? Nuovi importanti strumenti di analisi, il contatto diretto con la popolazione permettono la creazione di un progetto sintetico e provocatorio.
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poster appeso alla fermata del vaporeto Giardini della biennale...
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WS03 Angelo Bucci 2008 108
Angelo Bucci si laurea alla FAUUSP, per poi lavorare assiduamente nel proprio studio SPBR arqutetos, tra i molti riconoscimenti professionali si ricordano: la nomina per il premio Mies van Der Rohe nel 2000, il primo premio per il progetto di concorso per il Memoriale alla Repubblica in Piracicaba. Il workshop propone un tema sviluppato da Renato Rizzi: “Venezia: terre sottratte al mare, pezzi di città da navigare” la creazione di una piazza secca al centro della laguna, punto d’intersezione della nuova infrastruttura, la sub-lagunare come grande connessione dell’insieme urbano rappresentato da Venezia, Mestre ed il Lido.
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Location: Isola di Torcello, il progetto consiste nel dotare le isole Burano-Torcello Mazzorbo con un co secche ad uso agricolo, la prima si rifa alle rovine di Moray utilizzate dalla popolazione Inca per ottene da comprende un centro di ricerche, collegato attraverso un tunnel sotterraneo alla struttura di coltiva
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ollegamento rapido con Venezia, sfruttando la sub-lagunare, sono inserite nella laguna due piazze ere diversi prodotti agricoli sfruttando la diverse condizioni di irraggiamento solare mentre la seconazione, ed allo stesso tempo funge da fermata per la linea sub-lagunare.
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29-10-1986 Trento-Italy
2000-2005 Trento-Italy
formazione primaria Istituto d’Arte A.Vittoria
2006-2010 Venice-Italy
formazione Unoversitaria IUAV venezia
formazione 2010-20?? ?????????
capacitĂ
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architettura
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tecnica
Giunto alla fine di questo lavoro, penso sia più che giusto spendere due parole anche verso coloro che mi hanno aiutato e sostenuto in questo lungo e faticoso percorso. Ringrazio il corpo docente dell’università per i preziosi insegnamenti ricevuti in questi tre anni di laurea in scienze dell’architettura. Un fortissimo ringraziamento per la costante fiducia e supporto sia psicologico che economico va alla mia famiglia senza la quale non sarei arrivato sin qui. Desidero inoltre ringraziare una serie di persone che in circostanze spesso diverse mi hanno dato serenità, amicizia e supporto morale. In primo luogo i compagni di molti corsi Alberto e Luigi, con i quali ho condiviso molti momenti e lunghe nottate tra plastici e tavole. Tutti i miei coinquilini che si sono susseguiti in questi anni e con i quali ho condiviso tre anni di grandi emozioni, in particolar modo Thomas che mi ha permesso di trascorrere in serenità e allegria questi anni.is con i quali ho trascorso grandi week-end, e tutte quelle che persone che hanno creduto in me, dagli insegnati dell’Istituto d’arte A.Vittoria sino ai miei famigliari, in particolar modo un grande ringraziamento va a mio zio Alfonso che mi ha sempre spronato e motivato e che ci ha recentemente lasciato.
Grazie a tutti Stefano Pasquali
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