Progetto Servizio Civile 2015
Barabino fu certamente il più importante e creativo architetto genovese del XIX secolo. La sua opera, svolta principalmente nell'ambito genovese, fu di enorme importanza per la configurazione ottocentesca della città. A 50 anni, il 2 giugno 1818, Barabino viene nominato Architetto del Comune. Nell’ultimo periodo della sua attività Barabino ormai domina la scena genovese. In questo periodo Barabino disegna il nuovo volto urbanistico della città. Tra i principali interventi figurano i lavori nella zona di San Domenico (oggi piazza De Ferrari) dove vengono costruiti, su suo progetto, il Palazzo dell’Accademia, (1822) e il Teatro Carlo Felice (1828), il ponte sifone dell’acquedotto sul Veilino, la passeggiata dell’Acquasola, i macelli e la facciata della chiesa della Santissima Annunziata del Vastato. Muore per colera il 5 settembre 1835.
QUADRILATERO Una volta portata a termine, fra gli anni 1860 - 1880, la struttura complessiva del cimitero, l'effetto veniva ad essere esaltato nel suo insieme dall'inserimento nel contesto ambientale naturale.
BOSCHETTO La zona dei Boschetti e della Valletta Pontasso popolate da una sempre pi첫 fitta vegetazione ospitava cappelle e monumenti disseminati e seminascosti nel verde .
ACATTOLICI Questa integrazione con il paesaggio fu ulteriormente accentuata nel tempo con alcuni ampliamenti, specificamente naturalistici, quali quelli nell'area acattolica e nel cimitero degli Inglesi.
SEMICIRCOLARE La crescita della cittĂ impose ben presto nuovi ampliamenti. Lo stesso Resasco, nel 1868 propose un ampliamento a nord-est tramite un nuovo porticato semicircolare.
MONTINO Lungo la Valle del Veilino - che aveva già visto l'espandersi delle aree acattoliche - si costruirà negli anni Venti del Novecento il Porticato Montino, ricco di opere déco e "Novecento».
SANT’ANTONINO I lavori di realizzazione del Porticato S.Antonino iniziarono nel 1937, ma fu inaugurato nel 1955: ultimo intervento con ambizioni monumentali.
incarico progettazione a Carlo Barabino morte di Carlo Barabino approvazione del piano di progettazione di G.B. Resasco inizio lavori realizzazione struttura complessiva del cimitero (porticati inf. e sup.) realizzazione Pantheon statua della Fede ampliamento zona acattolica e cimitero degli inglesi costruzione del Porticato semicircolare a nord-est inizio lavori di realizzazione Porticato Montino costruzione del Sacrario ai caduti della prima guerra mondiale realizzazione del Porticato S. Antonino
acattolici
sant’antonino
boschetto
montino quadrilatero
semicircolare
‘’Staglieno custode della memoria d
Dall’ingresso principale si accede ad una ampia zona rettangolare al cui centro emerge la statua di marmo della Fede, alta 9 metri, dello scultore Santo Varni (1807 – 1885). Fu impiegata come modella per questa statua una giovane donna, Luigina Traverso, che abitava a Pentema.
‘’… custode di cittadini illustri’’
Il Pantheon è una struttura a pianta circolare di 25 metri di diametro ispirata al Pantheon di Roma che ospita cittadini illustri. Si raggiunge salendo una grandiosa scala di marmo larga 22 metri e composta da 77 gradini, pari a 9 metri di altezza
‘’Staglieno custode della memoria d
ll Pantheon è ispirato al modello romano, all’interno, vi sono sepolti genovesi illustri, è ornato da statue e bassorilievi, stucchi, marmi policromi, bronzi e dorature, unitariamente improntati a un sobrio e raffinato neoclassicismo. Due bianche colonne di marmo si elevano seguendo l’inizio della grande scala alla cui sommità campeggiano, in linea con le due colonne, le statue dei Profeti Giobbe e Geremia. La presenza della forma architettonica del Pantheon è uno degli elementi più caratterizzanti il modo di pensare la morte che la cultura postilluministica abbia prodotto.
All’ interno del Pantheon sono sepolti alcuni personaggi illustri che si sono particolarmente distinti nel corso della loro vita.
Tutti, italiani e stranieri, pur con giudizi diversi, ricordano la grande impressione e il fascino di questo luogo di memorie pubbliche e private, in cui la volontà monumentale si unisce alla suggestione 'romantica' del paesaggio, in un intreccio strettissimo fra monumento, architetture, memorie storiche e natura. Per un secolo, il cimitero di Staglieno è stato la principale attrattiva turistica della città , in particolare quando Genova era un porto per transatlantici e ad ogni scalo qualche viaggiatore si recava in visita al celebre cimitero. I quotidiani cittadini, ogni anno stilavano l’elenco dei nuovi monumenti realizzati.
nasce nel 1844 apre le porte nel 1851 ospita 115,842 tombe e 468 nicchioni si elevano 290 cappelle
Un’area di 330.000 m2 ricca di monumenti, tombe e statue di bellezza ineguagliabile
Protestante (94 tombe) Ebraico (130 tombe) Greco Ortodosso (31 tombe) Musulmano ed un reparto dedicato agli Inglesi. Dal 2011 è inoltre dotato di una sala per il ‘commiato laico’
per genovesi e stranieri
Tutti, italiani e stranieri, pur con giudizi diversi, ricordano la grande impressione e il fascino di questo luogo di memorie pubbliche e private, in cui la volontĂ monumentale si unisce alla suggestione 'romantica' del paesaggio, in un intreccio strettissimo fra monumento, architetture, memorie storiche e natura.
Evelyn WAUGH Mark Twain
Principessa Sissi Joy Division
Imperatore di Tailandia
….« È un ampio corridoio di marmo fiancheggiato da colonne che si stende intorno ad un grande quadrato di terreno libero; il suo spazioso pavimento è di marmo e su ogni lastra c'è un'iscrizione, giacché ogni lastra ricopre una salma. Da una parte e dall'altra, avanzando nel mezzo del passaggio, vi sono monumenti, tombe, figure scolpite squisitamente lavorate, tutte grazia e bellezza. Sono nuove, immacolate come neve; ogni contorno è perfetto, ogni tratto esente da mutilazioni, imperfezioni o difetti; perciò, per me, queste lunghissime file di incantevoli forme sono cento volte più belle della statua danneggiata e sudicia salvata dal naufragio dell'arte antica ed esposta nei musei di Parigi per l'adorazione del mondo. »
…….’qui stanno le immagini dei cari estinti che mostrano, sull'arco di un secolo, le mutevoli mode: l'uomo coi basettoni, vestito alla finanziera, occhialuto; la signora in crinolina, scialle guarnito di pizzi, il cappellino di piume, ogni bottone o laccio esattamente riprodotto’...
Tomba Ribaudo Scultore O. Toso
Scultore G. Scanzi
Scultore F.Fabiani
...Il piano di calpestio è formato da tombe.
...
Servizi fotografici di moda
Spettacoli teatrali
Rappresentazioni in musica
Danza contemporanea
Spettacolo notturno
l’Inferno di Dante Alighieri
La proposta progettuale «A parità di Culture» che vede coinvolte la Direzione Servizi Civici e la Biblioteca Campanella persegue gli obiettivi di promozione e diffusione della cultura delle differenze e sviluppa forme di valorizzazione della memoria del territorio, in particolare della Val Bisagno con particolare riferimento al suo patrimonio e ai
luoghi d’arte e cultura, anche attraverso lo sviluppo di percorsi tematici dedicati e il consolidamento della conoscenza della memoria locale sia attraverso azioni concrete sia attraverso incontri di sensibilizzazione dei cittadini, con particolare riferimento ai giovani, agli anziani e alle comunità straniere. 30 Novembre 2015
Grazie per l’attenzione