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Primo piano
Assografici evidenzia le pesanti criticità causate dal nuovo shock energetico, seguente al conflitto in Ucraina, che sta compromettendo l’intera filiera, già in difficoltà nella gestione degli incrementi dei prezzi della carta e degli altri fattori produttivi e nell’approvvigionamento delle materie prime
mercato
Shock energetico e mancanza materie prime
Emilio Albertini, presidente di Assografici, lancia l’allarme: “Molti stabilimenti cartari, fortemente energivori, hanno ora annunciato rallentamenti se non veri e propri fermi produttivi. Data la situazione critica che già registriamo da mesi, non è difficile intuire come sia ora a rischio la continuità produttiva anche di tutta la filiera a valle”. Da mesi tutti i comparti della stampa e della trasformazione di carta, cartone e imballaggio flessibile denunciano difficoltà che ora rischiano di diventare veri ostacoli a proseguire regolarmente l’attività: - la stampa di riviste in rotocalco, anch’essa energivora, è già da tempo in condizioni di non economicità; - la stampa di libri è frenata dalla scarsa disponibilità di carte ad uso editoriale, ormai prodotte da pochi player europei (ad aggravare ulteriormente la situazione si segnala lo sciopero di un’importante cartiera nord-europea, in atto da lungo tempo) e dal difficile reperimento di quasi tutti i materiali, in particolare quelli per la produzione di lastre; - il settore del cartone ondulato, fogli e scatole, non riesce a fare fronte a una domanda per giunta crescente e la notizia di ieri dello stop di alcuni impor-
Erano in mostra per la prima volta tutti i 66 numeri della rivista “madre” del graphic design italiano
appuntamentiIn mostra la storica rivista Campo Grafico Alla vigilia dei 90 anni dalla pubblicazione, in occasione della mostra “Campo Grafico 1933/1939: nasce il visual design” (25 marzo/10 aprile) – curata dall’Associazione Campo Grafico presso l’ADI Design Museum – erano esposti per la prima volta tutti i 66 numeri della rivista, a testimonianza di un fenomeno culturale riconosciuto a livello mondiale. Campo Grafico, nata a Milano sotto l’influenza delle grandi avanguardie culturali e artistiche del ‘900, divenne rapidamente il luogo dove si incontrano le tendenze e le correnti ideali che daranno luogo all’Italian Style per la Tipografia e la Comunicazione. Le 1.650 pagine (più 54 fuori testo e 114 inserti applicati a mano) dei 66 numeri esposti – oggi interamente digitalizzate e di libera consultazione su www.campografico.org – testimoniano l’impatto di questa rivista che è riuscita a comunicare «la mutabilità di tendenze e di mezzi in questa epoca di profonda progressione». Un pugno di padri “fondatori” del graphic design, tra cui Attilio Rossi, Carlo Dradi, Guido Modiano, Luigi Veronesi, Enrico Bona, Ezio D’Errico, Antonio Boggeri, Bruno Munari guida tra le due guerre quella che è una vera rivoluzione, che ha aperto la strada a modalità del tutto diverse di coniugare testi e immagini nella grafica. L’eccezionale qualità di Campo Grafico e la sua capacità di avere uno “sguardo lungo” nel lanciare il graphic design, oggi la riportano al centro della scena culturale. tanti siti produttivi cartari, rende concreta la prospettiva di fermi anche per gli ondulatori, che hanno già scorte ridotte di carta a magazzino; - la produzione di astucci in cartoncino per alimentare, farmaceutico, cosmetica è rallentata dalla carenza di carta e altre materie prime; - manca il materiale per produrre etichette, imprescindibili per molte filiere, in particolare quella farmaceutica e quella alimentare; - la produzione di packaging flessibile, che utilizza prevalentemente materiali plastici, è appesantita dagli straordinari rincari energetici, dal rincaro dei prezzi delle materie prime in conseguenza dell’aumento del costo del petrolio e frenata dalla difficoltà a reperire alcune materie prime (foglia d’alluminio, EVOH) che spesso provengono da paesi extra UE, perché l’offerta europea non basta a soddisfare la domanda interna. “Per tutti i comparti – prosegue Albertini – dalla produzione di sacchi a quella di shopper, dai produttori di tubi e anime in cartone agli scatolifici, gli incrementi di prezzo sul costo della carta sono continui da parte dei fornitori, che ora si riservano di applicarli in totale autonomia e discrezionalità, anche al momento della consegna. Coi nostri clienti, purtroppo, saremo a breve costretti a fare lo stesso. Ma gli incrementi di prezzo sono generalizzati, dall’energia ai trasporti. È una situazione veramente eccezionale, anche di carenza di materie prime, che segue il periodo pandemico già molto complicato, e che nessuno ricorda si sia mai verificata prima con questa intensità e rapidità sui nostri mercati”. Il settore grafico italiano (stampa di libri, riviste e stampati pubblicitari e commerciali) genera un fatturato di circa 5,5 miliardi di euro, con oltre 13 mila imprese coinvolte e 75 mila addetti. Il comparto della trasformazione e della cartotecnica (che comprende gran parte del mondo dell’imballaggio, compreso quello in plastica flessibile) coinvolge altre 3 mila imprese, 60 mila addetti e fattura quasi 8 miliardi di euro. Tutto il comparto è un’eccellenza del made in Italy, con oltre 2,3 miliardi di euro di saldo attivo sulla bilancia commerciale. Le potenziali ripercussioni delle difficoltà di questi settori sono dirette su tutto il mondo dell’informazione, sull’editoria libraria, di varia e scolastica. Rischia di venire meno la disponibilità di tutti i prodotti, che non possono essere commercializzati privi del loro packaging, anche quelli essenziali, come i farmaci, i beni alimentari, quelli per l’igiene personale. Anche il funzionamento dell’e-commerce rischia concretamente di venire compromesso, in assenza di imballaggi. “Assografici – conclude Albertini – insieme ad Assocarta e Acimga nella Federazione Carta e Grafica, unisce la sua voce a quella di Confindustria nella richiesta di misure straordinarie che divengono sempre più urgenti per affrontare l'emergenza, sia in sede Ue che da parte del Governo italiano".
ILC passa al gruppo belga P. Van De Velde
P. Van De Velde Group, società belga produttrice di imballaggi in cartone ecologico, entra per la prima volta nel mercato italiano con Le aziende l’acquisizione di ILC – Industria Litografica Cartotecnica – azienda cartotecniche italiane italiana, con sede a Lainate (MI) attiva nella stampa commerciale e come ILC sono cartotecnica. P. Van De Velde Group – spiega una nota – fornisce quelle che attirano dal 1939 soluzioni di imballaggio di alta qualità in diversi settori in 15 stabilimenti in Europa e in Turchia. Oltre a produrre imballaggi in maggiormente cartone, il gruppo realizza macchine per l'imballaggio, supportando l’interesse degli i clienti nello sviluppo dell’intero processo di confezionamento. ILC, investitori, compresi con sede e stabilimento produttivo (13 mila metri quadrati di cui 7 quelli esteri mila coperti) a Lainate, conta circa 45 dipendenti e ricavi per circa 8,5 milioni di euro. L’azienda è cresciuta negli anni sotto la guida e la proprietà della famiglia Casè proponendo soluzioni pratiche e innovative, rivolte alla realizzazione di stampati come card, sticker, depliant, cataloghi, food-packaging, packaging di vario tipo ed espositori. La sinergia tra tecnologia di ultima generazione e knowhow tecnico consentono all’azienda di rivolgersi al mercato offrendo un servizio di prototipazione e una elevata qualità degli stampati.
packaging
Andrea Di Santo al vertice di Canon Italia
Andrea Di Santo è il nuovo amministratore delegato di Canon Italia e riporta direttamente a Yuichi Ishizuka, presidente & CEO di Canon Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA). Con i suoi quasi 30 anni di esperienza professionale, prima nel mondo delle aziende industriali e tech, per poi arricchire il suo percorso nel settore della consulenza, Di Santo ha costruito nel tempo una profonda conoscenza delle dinamiche di mercato nazionali e internazionali. ABB, Alstom, Hitachi e Siemens, la sua crescita di carriera è stata costante, focalizzata sull’implementazione di importanti progetti dagli obiettivi sfidanti. Negli ultimi tre anni ha ricoperto ruoli consulenziali, prendendo parte a importanti consigli di amministrazione, che gli hanno consentito di misurare le proprie abilità e competenze nella gestione strategica complessa. Di Santo si presenta così nel nuovo ruolo: “Vivo questo incarico come un nuovo grande progetto, in cui perseguire un preciso obiettivo di crescita per Canon Italia, consapevole che sarà raggiungibile solo grazie a una costante collaborazione interna, costruendo sull’ottimo lavoro fatto finora”, afferma. “Nel mio concetto di azienda ci sono tre pilastri portanti e imprescindibili: i numeri, necessari per assicurare il buono stato di salute del business e garanzia fondamentale per tutti i dipendenti e le loro famiglie; la consistency, la costanza e la coerenza nel perseguire obiettivi e sviluppare iniziative che conferiscano sempre maggiore credibilità al brand; e le persone, risorsa e valore essenziale di ogni azienda”.
Andrea Di Santo, neoeletto amministratore delegato di Canon Italia
Nicola Posarelli
è il nuovo presidente di FESPA Italia
Cambio al vertice di FESPA Italia, l'associazione che rappresenta la community della stampa specialistica di grande formato. Nicola Posarelli, general manager di Esanastri, è stato nominato nuovo presidente e guiderà l'Associazione nei prossimi due anni. Paolo Lorusso, titolare di P&P Promotion, ha assunto il ruolo di vicepresidente e Fiorenzo Maggioni, ceo di Gruppo Maggioni, è il nuovo tesoriere. Il nuovo presidente potrà contare anche sull'apporto del Consiglio Direttivo, composto dal presidente uscente Alberto Masserdotti, amministratore delegato del Gruppo Masserdotti; Agostino Musitelli, In. Deco Serigrafia; Claudio Monaco, Serimon; Alessandro Dal Monte, Loop Design; Paolo Santi, SAC Serigrafia; Fabrizio Citro, Industria Grafica FG; Vincenzo Cirimele, Teetaly. Alberto Masserdotti, presidente uscente che ha governato FESPA Italia per due mandati consecutivi ha commentato: "Sono molto orgoglioso della crescita della nostra Associazione che negli ultimi anni ha triplicato la sua rappresentanza, accogliendo molte aziende di stampatori e qualche fornitore. La pandemia non ci ha fermato nel perseguire il nostro primo valore associativo: il networking e la relazione. Anche negli ultimi due anni siamo riusciti a organizzare molte occasioni di confronto su temi cruciali per l'imprenditoria del nostro settore e a rafforzare così i legami, anche di business, tra gli associati. Durante i miei mandati ci siamo anche concentrati sullo sviluppo del ruolo di FESPA Italia a livello internazionale. Siamo stati tra i promotori del Southern European Print Congress, che ci ha permesso di approfondire la relazione con le associazioni di Francia, Spagna, Portogallo
Alla vicepresidenza Paolo Lorusso, titolare di P&P Promotion, e tesoriere Fiorenzo Maggioni, ceo del Gruppo Maggioni
e Grecia. E ci siamo accreditati presso la struttura centrale di FESPA, con la partecipazione della nostra Segreteria al FESPA Project Commitee, incaricato di supportare lo sviluppo delle attività locali delle 37 associazioni nel mondo. Lascio ora la governance di FESPA Italia, con grande fiducia e stima, a Nicola augurandogli di poter indicare le future direzioni dell'Associazione in una situazione che permetterà gli incontri in persona". Masserdotti rimane nel Consiglio Direttivo di FESPA Italia e conferma il suo importante impegno per l'Associazione, che ora rappresenta a livello internazionale coprendo anche il ruolo di Board Member di FESPA International. "Sono entusiasta e onorato di questo incarico – afferma Nicola Posarelli, – e continuerò sulla strada così ben segnata da Alberto, pensando alla crescita di FESPA Italia in tutti i segmenti di mercato che rappresenta. Credo che la mia esperienza professionale possa aiutare l'Associazione a esprimere tutto il suo potenziale di competenza in maniera trasversale, valorizzando tutte le tecnologie e approfondendo la conoscenza dei materiali stampabili, anche in ottica di sostenibilità". 11