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Taga Italia: 40 anni di ricerca condivisa

Taga Italia nasce grazie alla lungimiranza dei suoi fondatori che videro nell’esperienza statunitense, da cui trae origine, la chiave per una crescita personale e del mercato basata sulla ricerca, sulla conoscenza condivisa, sulle tecnologie e sui processi di stampa in corso di utilizzo. E oggi, a 40 anni di distanza, è ancora questo che muove e unisce i soci Taga nell’attività di tutti i giorni, perché riconoscono che questo modo di lavorare permette di raggiungere traguardi concreti, riunendo ai tavoli di lavoro anime differenti accomunate dalla necessità di aumentare la consapevolezza propria e del mercato delle arti grafiche.

Il metodo Taga

“Un'associazione che si occupa di tecnica deve necessariamente lavorare con aziende che producono e utilizzano tecnologie. Solo così possono essere condotti studi adeguati nell’approfondimento e rigorosi nella metodologia, chiedendo il costante contributo di esperti e soci nella validazione del lavoro,” spiega Alessandro Mambretti, presidente di Taga Italia. “Gli strumenti con cui lavoriamo sono due: il comitato tecnico, la cui partecipazione è aperta a tutti e oggi utilizzato solo in alcuni casi, e il gruppo di lavoro che è a invito per soci e non. In entrambi i casi si svolgono incontri in presenza e online, si eseguono test e si fanno discussioni sull’argomento individuato, e si procede alla stesura di relazioni. Il risultato del lavoro svolto sono i documenti che sono a disposizione di tutti i soci per essere utilizzati nella propria attività lavorativa”.

Quando Taga, su scelta del direttivo, inizia a interessarsi a un argomento o quando un socio avanza una proposta di lavoro, il consiglio valuta il grado di interesse per il settore tramite incontri e domande fatte agli associati e agli operatori del mercato. Riscontrata la rilevanza dell’argomento, si individuano gli esperti che possano partecipare all’attività, spesso sono professionisti di settore a cui si chiede disponibilità di tempo su base volontaria, con il beneficio che i risultati possano confluire anche all’interno delle aziende per cui lavorano come formazione e crescita del know-how.

TAGA.DOC.01

Alla base del lavoro di Taga è tenuto in considerazione sempre l’intero processo produttivo per poi approfondire la specificità di ogni argomento. Questo è ben delineato nel documento TAGA.DOC.01 che “costituisce lo strumento principale con cui Taga Italia fornisce una guida di alto valore tecnico e pratico per gli operatori della comunicazione stampata con tecnologia offset ma utile, soprattutto in questa revisione, anche agli altri processi di stampa” (dall'introduzione di Emilio Gerboni) la cui ultima revisione risale al 2016 e che, pur con alcuni accorgimenti, mantiene una validità assoluta che è ben espressa nello scopo.

All’interno di questo corposo documento sono state considerate informazioni tecniche, norme di riferimento, criteri di valutazione, tutto inserito in un workflow di processo di semplice consultazione. Il TAGA.DOC.01 è un documento che fornisce l’ossatura per costruire la valutazione dei propri processi produttivi e permette di individuare su quali punti è necessario prestare maggiore attenzione o intervenire.

Il TAGA.DOC.01 identifica e descrive:

• il flusso di lavoro normalmente utilizzato per le lavorazioni considerate;

• i parametri qualitativi che caratterizzano i prodotti;

• le metodologie e gli strumenti per la loro misurazione;

• i valori standard e le tolleranze previste in ambito nazionale e internazionale.

Ciò contribuisce alla normalizzazione dei processi e quindi permette lo scambio sicuro di dati e di materiali tra diversi operatori nel rispetto dei livelli qualitativi concordati al momento della progettazione del prodotto.

Controllare il processo

In un settore in continua crescita e cambiamento tecnologico avere sempre sotto controllo il processo produttivo e le tecnologie necessarie alla sua esecuzione diventa un fattore chiave di crescita e di competitività. “Per questo il lavoro che svolge Taga Italia consiste nell’identificare con chiarezza i principi su cui si basa l’evoluzione portata dalle varie tecnologie” continua Mambretti. “Ed è per questo che quando viene scritto o aggiornato un documento è richiesto il contributo sia degli utilizzatori sia dei produttori delle tecnologie, affinché ci sia maggiore aderenza alla realtà e una validità nel tempo di quanto ne emerge”.

Seguendo il TAGA.DOC.01 sono stati sviluppati i documenti successivi che hanno posto l’attenzione su elementi specifici del processo di stampa offset considerando difettosità, procedure di check up di macchina, controllo delle lastre, approfondimento su carta e inchiostri. Ogni documento è stato realizzato grazie al lavoro partecipato di persone e aziende e molti sono diventati strumenti di formazione e inseriti nella documentazione dei manuali di qualità aziendale. La validità dell’impianto della metodologia adottata da Taga Italia è tale che anche gli ultimi due documenti pubblicati “TAGA.DOC.19 La tecnologia UV” e “TAGA.DOC.20 La stampa UV sui supporti plastici” hanno seguito lo stesso criterio di lavoro risultando due documenti di assoluto valore e unici per questo tipo di stampa. Il lavoro di preparazione ha richiesto due anni per ogni documento a cui hanno partecipato produttori di macchine da stampa, di inchiostri, di lampade UV, di consumabili, consulenti ed esperti, dalla cui compartecipazione ne sono usciti due documenti che oggi rappresentano una guida unica nel mondo della stampa offset UV.

Il vantaggio che Taga Italia può portare Stiamo assistendo a una crescita tecnologica delle macchine da stampa e dell’intera filiera produttiva che porta fino all’utilizzo della AI e per il corretto utilizzo richiedono personale in grado di comprendere i potenziali tecnologici e sappiano istruire e gestire questo tipo di automazioni. Associarsi a Taga e partecipare ai gruppi di lavoro vuol dire fare un investimento in formazione avanzata e ricerca condivisa che permette di costruire scenari di lavoro che utilizzano al meglio le risorse aziendali e le tecnologie disponibili.

La gestione dei dati provenienti dalle strumentazioni è fondamentale per una azienda di stampa odierna e il personale deve essere in grado di utilizzarli correttamente, avendo chiaro l’intero processo di stampa, le interazioni tra i reparti, ed essere in grado di comprendere e intervenire laddove è richiesto. Esemplare in questo senso sono il TAGA.DOC.10 Standard di legatoria.

“Linee guida e raccomandazioni per le lavorazioni. Vengono affrontate ben quattordici fasi di lavorazione, divise tra processi di legatoria e di finissaggio, dove sono suggeriti anche parametri e tolleranze di processo. Seguono poi istruzioni ancora più precise e dirette verso chi opera nelle fasi iniziali del ciclo del prodotto, dalla progettazione alla stampa, per fornire indicazioni che permettano un regolare e corretto svolgimento delle fasi di legatoria a valle”: un documento tradotto in diverse lingue e diventato fonte di normative, che consente di far comprendere anche ai non addetti e renderli consapevoli delle necessità tecniche già in fase di progettazione.

Taga Italia ha mosso i suoi primi passi nel 1983 e tutt’ora continua a essere un'associazione volontaria di persone tecniche delle arti grafiche che dedicano il loro impegno a ricerca, conoscenza condivisa, tecnologie e processi di stampa in corso di utilizzo.

Eventi e relazioni

Non tutto il lavoro di Taga Italia si traduce in un documento specifico: per difficoltà di approfondimento, perché fa riferimento a studi di ricerca che non hanno abbastanza fonti, o in quanto diventano relazioni esposte durante gli eventi a cui l’Associazione partecipa o che organizza e che diventano atti disponibili per i partecipanti. Durante gli eventi e gli incontri spesso si raccolgono esigenze e nascono opportunità di confronto da cui scaturiscono i lavori futuri di Taga. “L’incontro e lo scambio con i soci e i professionisti sono fondamentali e arrivano sia dal confronto internazionale, che ci vede membri del Ghent PDF Workgroup, di Idealliance e PDF Association e partner tecnici di FTA Europe oltre che in costante contatto con i membri italiani di TC130 di ISO – aggiunge Mambretti –, ma anche con altre associazioni di settore come ATIF, ACIMGA, ARGI, Comunico Italiano, con le scuole grafiche d’Italia grazie al reciproco scambio di interessi con ENIP-CGT e CNOSFAP”. Nascono così opportunità per costituire gruppi di lavoro congiunti che permettono ai soci di approfondire altri processi di stampa, finitura e nobilitazione che possono diventare occasione di collaborazione con altre aziende in produzione.

Perché condividere il proprio know-how?

Spesso le aziende che operano sul mercato devono fornire informazioni di ampia portata per far comprendere ai clienti le reali potenzialità delle proprie tecnologie e questo si traduce in un investimento di tempo difficilmente sostenibile. Il lavoro congiunto in Taga Italia permette, come nel caso dei documenti sulla stampa UV, di avere a disposizione una solida e approfondita base informativa condivisa tra le aziende sponsor, queste ultime possono iscrivere i propri clienti a Taga Italia affinché possano accedere ai documenti e partecipare agli eventi. Dal momento che ogni elemento tecnico ha anche un suo risvolto economico, con TAGA.DOC.18, sviluppato insieme a Comunico Italiano, “Clausole e regolamentazione del settore grafico”, è stato redatto uno specifico documento. Quest’ultimo è scaturito dal bilanciamento tra l’esigenza di applicare regole a tutta la filiera di creazione del prodotto stampato, dalla preventivazione fino alla consegna, senza stravolgere le modalità di lavoro in essere e senza prendere a modello la cultura anglosassone.

Le riunioni dei soci, i tavoli di lavoro e gli eventi tecnici organizzati dall'Associazione sono momenti di confronto e di incontro fondamentali per la crescita e lo sviluppo delle attività di Taga Italia

Taga Italia continua nel suo costante lavoro di approfondimento e ricerca, i progetti in cantiere sono molti e per questo serve il contributo di più persone. Insieme è possibile fare davvero molto.

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