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ITMA 2023
Se c’è un messaggio che emerge forte e chiaro a conclusione della più importante fiera internazionale del settore meccanotessile è quello sottolineato da Ernesto Mauer, presidente di CEMATEX, durante la conferenza d’apertura, e cioè che i professionisti del settore debbano considerarsi a tutti gli effetti dei sopravvissuti. Nessuna delle crisi che si sono avvicendate negli ultimi quattro anni (la pandemia, la crisi della supply chain, l’invasione russa dell’Ucraina, l’aumento dei costi dell’energia e delle materie) sembra aver scalfito la capacità dell’industria di reinventare se stessa, accelerando un cambiamento strutturale che vede tutti – costruttori, stampatori, creativi – uniti dal comune obiettivo di ridurre l’impatto ambientale di prodotti e processi.
Quella che abbiamo ritrovato a distanza di quattro anni dall’ultima edizione, ospitata a Barcellona nel 2019, è un’industria sempre più matura e pronta ad affrontare le sfide della contemporaneità con un rinnovato entusiasmo. Ed è stata forse proprio questa incrollabile resilienza a dettare il successo della kermesse quadriennale, che ha chiuso con un totale di 111.000 visitatori, provenienti da ben 43 Paesi. 1.709 le aziende espositrici, distribuite su un’area complessiva di 200.000 metri quadrati. L’Italia, che torna a ospitare ITMA dopo otto anni, ha fatto il record di presenze, con un totale di 415 espositori, circa il 26% del totale, segnando un aumento significativo (+13%) rispetto all’edizione precedente.
La trasformazione della stampa passa per il digitale
Trovare il tempo di visitare l’intera fiera, un’impresa da titani. Anche perché già solo destreggiarsi tra i padiglioni 5 e 7, quelli dedicati al settore della stampa, ha richiesto attenzione, date le innumerevoli novità presentate. In generale, la sensazione che ci portiamo a casa è che la promessa contenuta nel payoff “Transforming the World of Textile” sia stata ampiamente mantenuta. Una trasformazione che, per quanto riguarda la stampa, passa necessariamente dalla digitalizzazione dei processi. Il digital printing si pone sempre più una soluzione praticabile per una riforma strutturale del settore e costituisce un ponte essenziale per traghettare il mercato verso una produzione sempre più sostenibile, on-demand e in-time.
La stampa a pigmento rappresenta un’area di sviluppo e innovazione sempre più vivace. Il single pass rallenta a favore delle soluzioni scanning multi-pass anche se uno dei player di mercato ha mostrato una soluzione interessante in cui il passaggio singolo è stato implementato risolvendo i problemi tipici di questa tecnologia applicata al tessuto. Al fianco di aziende che ne hanno fatto il proprio fiore all’occhiello sin dagli esordi e che oggi raccolgono i frutti del livello di maturazione e consolidamento raggiunti (Aleph, EFI Reggiani, Epson, Kornit Digital, MS Printing Solutions & JK Group), nuovi player si affacciano sul mercato. Come Kyocera, leader nella produzione di teste di stampa, che ha scelto proprio il palcoscenico di ITMA per presentare FOREARTH, la prima stampante tessile digitale che, grazie all’utilizzo di inchiostri a pigmento, elimina la fase di pretrattamento dei supporti, semplificando ulteriormente il processo. E MAS, nuova realtà italiana con sede a Saronno (VA) da poco arrivata sul mercato.
Keep it simple
L’impegno di tutti i costruttori è rivolto verso l’eliminazione dei passaggi superflui e ausiliari, per ridurre l’ingombro e lo spreco di risorse. Ne sono un esempio le soluzioni Presto di Kornit Digital, BOLT XS e nuovi modelli di Hyper di EFI Reggiani, e la nuova versione di Epson Monna Lisa ML8000 con pre e post finitura in linea. La riduzione dei consumi e l’ottimizzazione del processo sono al centro anche della proposta di Konica Minolta che, insieme ai già apprezzati sistemi Nassenger 8 e AccurioTex 700, ha messo a punto un innovativo sistema con inchiostri a pigmento che consente di ottenere un elevato risparmio energetico e di acqua nella fase di lavaggio e di asciugatura dei tessuti stampati, offrendo efficienza e versatilità.
Sostenibile e circolare
Mai come prima si è avvertita la necessità di tradurre la riduzione dell’impatto ambientale in un impegno concreto, allineandosi agli ESG fissati dalle Nazioni Unite e agli obiettivi strategici posti dalla Commissione Europea. L’imminente impatto delle nuove normative in materia (una su tutte l’introduzione della Responsabilità Estesa del Produttore, ERP, attualmente in stato di approvazione da parte del Parlamento Europeo) e l’importanza acquisita dalle certificazioni di sostenibilità (non soltanto ambientale, ma economica e sociale) rendono ancora più urgente la trasformazione di prodotti e processi in un’ottica circolare. In tal senso, le soluzioni presentate sono esempio dello sforzo che i fornitori di soluzioni di stampa stanno facendo per dare risposte sempre più concrete ai propri clienti. Nell’ottica di assicurare sempre maggiore circolarità dei processi, Mimaki Europe ha annunciato lo sviluppo del “NeoChromato Process”, una tecnologia che permetterà di decolorare gli inchiostri sublimatici e riutilizzare i tessuti in poliestere, riducendo la produzione di scarti. L’impegno verso un’industria più sostenibile non riguarda solamente i processi, ma anche i supporti e le chimiche. Su questo versante si inserisce la proposta Sappi, che introduce l’utilizzo di carte a base cellulosica, riciclata, per la produzione di tessuti. O Grafco che, proprio operando secondo criteri di sostenibilità e minimo impatto ambientale, ha messo a punto coloranti naturali che le hanno permesso di instaurare collaborazioni durature nel mondo del fashion e dell’abbigliamento sportivo con aziende come Salomon, Benetton, Tecnica e Lotto.
Dal direct-to-film alla stampa a rilievo, parola d’ordine: personalizzazione
È opinione condivisa che, a tendere, la stampa direct-tofilm svolgerà un ruolo sempre più importante nella deco razione dei tessuti, con il perfezionamento delle tecnologie e l’aggiunta di effetti speciali, tattili e a rilievo. Sul fronte delle chimiche, assistiamo a un forte impegno in ricerca e sviluppo, teso alla progettazione di inchiostri sempre più evoluti, in grado di assolvere anche le fasi di pre-coating e post-coating.
Le nobilitazioni offerte dai sistemi di stampa digitale tessi le sono una delle novità introdotte da Epson che ha propo sto una macchina in grado di produrre effetti speciali co me l’oro, i colori metallizzati, oltre agli effetti lucido opaco. In generale gli effetti tattili e tridimensionali hanno lette ralmente conquistato il mondo del textile digital printing. Fa il suo debutto in fiera l’innovativo processo di stam pa 3D diretta su tessuto messo a punto da Stratasys che, associando l’impiego di materiali avanzati alla stampante 3D J850 TechStyle, offre una soluzione che permette di far aderire materiali rigidi, flessibili, traslucidi e a colori direttamente su tessuti e capi d’abbigliamento.
Automazione e intelligenza artificiale
L'automazione intelligente sembra essere entrata silenziosamente nel nostro settore, sebbene sia in circolazione da anni. L’intelligenza artificiale è ormai determinante nella gestione del colore, nel controllo degli scarti e nell’efficientamento energetico dei processi. Se è vero che il controllo dei dati è il nuovo oro, padroneggiare gli strumenti dell’IA e dell’Industry 4.0 costituisce allora la più grande ricchezza che un’azienda in generale, ma tessile in particolare, possa avere. La combinazione di questi elementi consente di misurare tutte le variabili di produzione, generando dati olistici e accurati, che garantiscono tracciabilità e trasparenza. Le due T di cui l’industria non potrà più fare a meno in futuro, e di cui le aziende avranno bisogno per quantificare il proprio impatto ambientale. Nelle prossime pagine le innovazioni che erano presenti a ITMA 2023.