iged.it n°1/09

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BACK OFFICE - INFORMAZIONI PER LA GESTIONE ELETTRONICA DEI DOCUMENTI

FOCUS La fatturazione elettronica in Europa

FOCUS L’evoluzione delle norme in Italia

MERCATO Green.it

EVENTI OMAT 2009

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31 marzo 1 aprile È tempo di far fruttare i dati della tua azienda.

www.omat360.it/mi09

Anno XVIII Primo trimestre 2009


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ingresso gratuito previa iscrizione su www.omat360.it

È tempo di far fruttare i dati della tua azienda. Nel campo della gestione elettronica delle informazioni c’è una sola manifestazione che dal 1990 riunisce aziende, istituzioni, accademici, utenti ed esperti per discutere attorno allo stesso tavolo. OMAT festeggia i propri vent’anni con un’edizione piena di novità: convegni, tavole rotonde, area espositiva... per capire come mettere a frutto la mole di dati che ogni azienda crea e riceve ogni giorno, l’appuntamento con i protagonisti della digitalizzazione è qui.

31 marzo - 1 aprile 2009 Milano, Atahotel Executive, Viale Don Luigi Sturzo 45 Iter srl - via Rovetta 18 - 20127 Milano - tel. 02 2831161 - fax 02 28311666 - www.iter.it - iter@iter.it


EDITORIALE 01-2009 BACK OFFICE - INFORMAZIONI PER LA GESTIONE ELETTRONICA DEI DOCUMENTI

FOCUS La fatturazione elettronica in Europa

FOCUS L’evoluzione delle norme in Italia

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31 marzo 1 aprile dati della tua azienda.

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Anno XVIII Primo trimestre 2009

Editore

ITER srl iged@iter.it www.iter.it Direttore Responsabile

Domenico Piazza dpiazza@iter.it Direttore Contenuti

Vincenzo Gambetta vgambetta@iter.it A questo numero hanno collaborato:

Eugenio Capra Ilario Cosma Stefano Foresti Vincenzo Gambetta Assunta Gigliotti Antonio Lupo Francesco Pucino Gaetano Silipigni Pasquale Sorgentone Gianfranco Tabasso Italo Vignoli Segretaria di Redazione

Petra Invernizzi pinvernizzi@iter.it Redazione

iged.it Via Rovetta, 18 20127 Milano TEL: +39 02.28.31.16.1 FAX: +39 02.28.31.16.66

iged@iter.it www.iter.it/iged.htm 3URJHWWR *UDÀFR

KRXVHJUDÀN LQIR#KRXVHJUDÀN FRP ZZZ KRXVHJUDÀN FRP Stampa

Ingraph Srl

Guardiamo avanti! Questo, più di ogni altro, è il momento per contribuire a festeggiare una manifestazione, nata nel 1990, che quest’anno supera il traguardo dei 20 anni nei quali, senza soluzione di continuità, ha rappresentato, e rappresenta, il punto d’incontro e dialogo della comunità di Utenti, Operatori, Regolatori, Media e Associazioni per la diffusione della cultura e delle soluzioni di gestione dei contenuti digitali. A Lei, caro Abbonato o gentile Lettore, l’invito più cordiale a guardare avanti partecipando a OMAT 2009 per un aggiornamento di grande utilità pratica e spessore culturale che prosegue un cammino iniziato ben 20 anni fa e da allora mai interrotto. La situazione mondiale è all’attenzione di tutti, ma i professionisti seri sanno che questo è il momento migliore per innovare processi, modalità operative, strumenti hardware e software, e – soprattutto – investire sull’aggiornamento delle Persone, a qualunque livello, che restano l’elemento cardine di ogni Organizzazione, Pubblica o Privata che sia.

Seregno (MI) Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 157 del 7 marzo 1992. La tiratura di questo numero è di N. 10.000 copie. Pubblicità inferiore al 45%. Non si restituiscono testi e materiali illustrativi non espressamente richiesti. Riproduzione, anche parziale, vietata senza autorizzazione scritta dell’Editore. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare VSHFLÀFKH UHVSRQVDELOLWj SHU HYHQWXDOL involontari errori o inesattezze. Ogni articolo ÀUPDWR HVSULPH HVFOXVLYDPHQWH LO SHQVLHUR GL FKL OR ÀUPD H SHUWDQWR QH LPSHJQD OD responsabilità personale. Le opinioni e più in genere quanto espresso dai singoli autori non comporta alcuna responsabilità per l’Editore.

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iged.it 01.2009

Riteniamo di esserci connotati sul mercato per la concretezza dei nostri progetti; venJD D YHULÀFDUH VH DQFKH TXHVWD HGL]LRQH GL 20$7 q DOO·DOWH]]D GHOOH VXH DVSHWWDWLYH H VH ancora una volta, grazie ai nostri Partner, siamo stati in grado di indicare le strade posVLELOL H OH YLH SL DIÀGDELOL SHU UDJJLXQJHUH L QHFHVVDUL RELHWWLYL GL HIÀFLHQ]D H SHU JHQHrare una solida e concreta innovazione!

Domenico Piazza direttore responsabile iged.it


FOCUS

SOMMARIO 01-2009

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Bruxelles cambia le regole della fattura elettronica ‌

Dal 2009 bilanci in formato elettronico

La Commissione Europea ha pubEOLFDWR OD SURSRVWD GL PRGLĂ€FD DOOD Direttiva 2006/112/ EC

Siamo il primo paese al mondo ad aver previsto l’obbligo di un formato elettronico elaborabile per la presentazione dei bilanci d’esercizio

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Troppi galli a cantar non fan mai giorno!

ESPERIENZE

La conversione del Decreto legge 185/2008, per quanto concerne i processi di digitalizzazione/dematerializzazione, ripropone l’esigenza di uno stringente coordinamento e approfondimento del processo normativo a qualunque livello

Il progetto EDMA

INTERVISTA GIANFRANCO TABASSO

18

AD di FMS Group, VP di AITI (Associazione Italiana Tesorieri di Impresa) e Membro “Expert Group E-Invoicing� Articolo a pagina 6

Ultime prospettive di sviluppo del mercato della gestione elettronica documentale

VINCENZO GAMBETTA

Consulente Gestione Dati, Informazioni e Contenuti e Direttore contenuti iged.it e iged.it/online Articolo a pagina 12

Tutte le evidenze di mercato portano a SHQVDUH FKH Ă€QDOPHQWH VL VLD GL IURQWH a un consistente incremento della propensione all’utilizzo della GED. La legislazione è consolidata, gli operatori sono sostanzialmente in grado di rispondere a tutte le esigenze dei loro clienti e questi ultimi si mostrano particolarmente ricettivi agli stimoli delle nuove tecnologie APPROFONDIMENTI

26

Conservazione sostitutiva: realizzare l’innovazione

Dipartimento di Elettronica e Informazione, Politecnico di Milano Articolo a pagina 49

Il catasto edilizio greco va in digitale Fujitsu ha fornito la tecnologia per digitalizzare, in soli 4 mesi, 200 milioni di documenti (tra atti notarili e documenti di proprietĂ ) che sono stati indicizzati e archiviati in formato elettronico

47

La gestione digitale delle LPPDJLQL UDGLRJUDĂ€FKH Le strutture sanitarie producono ogni giorno grandi quantitĂ di dati, che devono essere conservati rispettando le normative vigenti. Ecco un caso rappresentativo MERCATO

49

Green IT Gestione dei dati e impatto ambientale sono correlati in modo molto stretto, basta volerne prendere atto!

30

Un’occasione unica per scambiare HVSHULHQ]H HG DIÀQDUH OH DWWLYLWj GL XQD PDFFKLQD FKH VL q GLPRVWUDWD HIÀFDFH ed in grado di crescere ancora

34 EUGENIO CAPRA

45

EVENTI

Con la disponibilitĂ di piĂš suite per XIĂ€FLR FKH VXSSRUWDQR OR VWHVVR formato standard dei documenti, gli utenti potranno scegliere il software sulla base dei criteri piĂš rilevanti per la propria attivitĂ , come la possibilitĂ di gestire dei documenti di grandi dimenVLRQL R FRQ FDUDWWHULVWLFKH VSHFLĂ€FKH O¡DIĂ€GDELOLWj OD IDFLOLWj G¡XVR RSSXUH il costo, ...

Senior Manager Accenture S.p.A. Articolo a pagina 26

Il percorso verso la dematerializzazione in Regione Lombardia

Come realizzare l’innovazione e le principali “lessons learnedâ€? maturate sul campo durante la realizzazione di progetti di media-alta complessitĂ

Gli standard per i GRFXPHQWL GD XIĂ€FLR PASQUALE SORGENTONE

40

L’evoluzione della lettura ottica Le attuali tecnologie di lettura ottica consentono di estrarre dati automaticamente da qualunque tipo di documento, strutturato e non, con elevata accuratezza

53

Il “Canale� Fujitsu si LQFRQWUD D 0DUUDNHFK

58

OMAT 2009: è tempo di far fruttare i dati aziendali Torna la principale mostra convegno dedicata alla gestione elettronica di documenti e informazioni, che festeggia vent’anni di attivitĂ con un’edizione piena di novitĂ . A Milano, il 31 marzo e 1 aprile. www.omat360.it/mi09 NOTIZIE

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Notizie

iged.it 01.2009

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FOCUS

Bruxelles cambia le regole della fattura elettronica ‌ La Commissione Europea ha pubblicato la proposta di modifica alla Direttiva 2006/112/ EC GIANFRANCO TABASSO

Le proposte della Commissione, se DSSURYDWH GDOO¡(&2),1 PRGLĂ€FDno in maniera sostanziale lo spirito e la lettera della normativa vigente LQ PDWHULD GL )DWWXUD HOHWWURQLFD H DUFKLYLD]LRQH VRVWLWXWLYD Il Mid -Term Report del gruppo di HVSHUWL VFHOWL GDOOD &RPPLVVLRQH SHU disegnare il futuro della fattura eletWURQLFD LQ (XURSD SUHĂ€JXUD FRPH VDUj FROPDWR LO ´YXRWR QRUPDWLYRÂľ FUHDWR GDOO¡HOLPLQD]LRQH GHJOL DUWLFROL GHOOD DWWXDOH 'LUHWWLYD FRVu FRPH SURSRVWR GDOOD &RPPLVVLRQH RIVOLUZIONE “COPERNICANAâ€?

1HL TXDWWUR DQQL GDOOD SXEEOLFD]LRne delle norme attuative della prima Direttiva sull’IVA e la fatturazione HOHWWURQLFD &( ''/ GHO )HEEUDLR 1 H VXFFHVVLYH FLUFRODUL ULVROX]LRQL GHOLEHrazioni dell’Agenzia delle Entrate, &1,3$ HFF JOL RSHUDWRUL GHO VHWWRUH KDQQR HYLGHQ]LDWR OH LQFRQJUXHQ]H OH FRPSOLFD]LRQL H LQFRPSDWLELOLWj FUHDWH GD XQD WUDVSRVL]LRQH GHOOD Direttiva non armonizzata a livello QD]LRQDOH 4XHVWR q XQ SUREOHPD ULFRUUHQWH GL WURSSD OHJLVOD]LRQH FRPXQLWDULD VSHVVR JHQHULFD VLOHQWH DPELJXD FRQ WURSSH RS]LRQL ODVFLDWH DJOL VWDWL PHPEUL 6RSUDWWXWWR LQ DUHH D IRUWH ´FRQWHQXWR WHFQLFRÂľ GRYH L VRJJHWWL GHYRQR LQWHUDJLUH LQ PRGR HOHWWURQLFR VX UHWL WHOHPDWLFKH XWLOL]]DQGR XQ VHW GL VWDQGDUG FRPXQL LO SDUDGLJ-

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iged.it 01.2009

PD GHOOD 'LUHWWLYD ´FRPXQLWDULDÂľ H GHOOH ´QRUPH DSSOLFDWLYH QD]LRQDOLÂľ QRQ IXQ]LRQD 6HUYLUHEEH XQ 5HJRODPHQWR GLIĂ€FLOH SHU PRWLYL SROLWLFL H SHU OD PDQFDQ]D GL FRPSHWHQ]H WHFQLFKH GHOOD &RPPLVVLRQH R XQ QXRYR VFKHPD QRUPDWLYR FKH DO GL Oj GHOOD 'LUHWWLYD REEOLJKL JOL VWDWL DG XQD ´GHĂ€QL]LRQH FRQFRUGDWDÂľ GHOOH norme attuative o, addirittura, tolga ORUR LO SRWHUH QRUPDWLYR GL VHFRQGR OLYHOOR H VL ULFKLDPL DG XQ VHW GL VWDQGDUG XIĂ€FLDOL H DG RUJDQLVPL GL ULIHULPHQWR ´HXURSHLÂľ SHU OR VYLOXSSR di norme dettagliate e la risoluzione GHL SUREOHPL SUDWLFL La proposta della Commissione va in questa direzione; una Direttiva FKH GHWWD SULQFLSL JHQHUDOL H LQGLUL]]L QRQ UHJROH H SUHVFUL]LRQL FKH VLD WHFQRORJLFDPHQWH QHXWUD H IDFFLD GLYLHWR DJOL VWDWL PHPEUL GL PRGLĂ€-

FDUH R DJJLXQJHUH DOFXQFKp Al fondo di tale rivoluzione l’eterQR FRQĂ LWWR WUD L VRVWHQLWRUL GHOOD ´FRPPRQ ODZÂľ H GHOOD ´FLYLO ODZÂľ YLQWR LQ TXHVWR FDVR GDL SULPL +D SUHYDOVR O¡DWWLYLVPR GHL SDHVL FKH KDQQR RSWDWR SHU OD ´WHU]D RS]LRQHÂľ GHOO¡DUWLFROR IDWWXUD HOHWWURQLFD FUHDWD FRQ ´RWKHU PHDQVÂľ ULVSHWWR DOOD Ă€UPD HOHWWURQLFD H O¡(', LO SHVR GHOOD (XUREXURFUD]LD DQJORVDVVRQH H OD FDWWLYD SURYD GHOOD QRUPDWLYD FRPXQLWDULD LQ DPELWL WHFQLFL 0,),' 6(3$ ,Q OLQHD GL SULQFLSLR LO QXRYR RULHQWDPHQWR q DFFHWWDELOH PD LO ULVFKLR q TXHOOR GL XQ¡HFFHVVLYD VHPSOLĂ€FD]LRQH GL XQ SDVVDJJLR WURSSR EUXVFR GD XQ HVWUHPR DOO¡DOWUR GD XQD QRUPDWLYD FRPXQLWDULD EXURFUDWLFD FKH YXROH VWDELOLUH SHU OHJJH OD ´OXQJKH]]D GHOOH EDQDQHÂľ DG XQD QRUPDWLYD ´OHJJHUDÂľ OLEHULVWD FKH



lascia piena libertĂ di scelta agli operatori per le realizzazioni tecniche e crea maggiore “incertezza del dirittoâ€?, ulteriori problemi di interoperabilitĂ , il possibile blocco degli investimenti. Il rischio è che il vuoto normativo creato dalla nuova Direttiva non possa essere colmato in maniera rapida e soddisfacente dai nuovi punti di riferimento che le proposte dello Expert Group mirano a creare (una Raccomandazione della Commissione con incorporato Code of Practice, CEN e ETSI per gli standard tecnici, CEN/ Fiscalis per le linee guida, e le best practice nell’impostare i processi e i controlli del sistema di fatturazione elettronica). Il rischio è che un gran numero di imprese, soprattutto le PMI, le Tax Authorities e le PAAA non abbiano la cultura, la forma mentis e l’organizzazione per adeguarsi al nuovo corso delle “best practicesâ€? e delle “guidelinesâ€?. Il rischio è che, passando dalla norma di legge cogente alla liberĂ di scelta e ad una accresciuta contrattualistica privata, aumenti la probabilitĂ di “non conformitĂ â€?, il cui accertamento non è piĂš prevenWLYR PD DIĂ€GDWR DOOD GLVFUH]LRQDOLWj della Tax Authority. Il Mid –Term Report dello Expert Group illustra gli otto principi (vedasi box) ispiratori della riforma, cui si ispira anche la Proposta della Commissione. ANALIZZIAMO PIĂ™ DA VICINO I PRINCIPI GUIDA ‌

In particolare, esaminiamo i principi “piĂš pericolosiâ€? per le conseguenze che ne vogliono trarre i fautori del “liberismo normativo “ e le fanno discendere in termini di indicazioni pratiche, istruzioni per l’uso‌ Nella forma in cui sono espressi, essi sono poco piĂš che degli “sloganâ€? ‌. andrebbero meglio esplicitati e approfonditi, per rendersi conto di tutte le implicazioni della loro attuazione. Prendiamo il primo principio, che, a prima vista, può essere “accattivanteâ€? e condivisibile‌

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â€?Stesso trattamento legale per fatture cartacee ed elettroniche‌â€?. &RVD VLJQLĂ€FD LQ UHDOWj" &RPH SXz essere applicata paritĂ di trattamento a due fattispecie che in comune hanno soltanto il nome, ma sono in realtĂ molto diverse per la natura del “mediumâ€? (carta e elettronico). Non ci sono molte e diverse tecnologie per la creazione, il trasporto e la protezione nel tempo della autenticitĂ e integritĂ del documento cartaceo. All’opposto, il documento elettronico può essere creato, trasportato, protetto e archiviato in N modi diversi, con diversi risultati VRWWR LO SURĂ€OR GHOOD VLFXUH]]D $ testimonianza dell’importanza del problema e della differenza tra i media, il business della sicurezza informatica muove miliardi di euro ogni anno, quello della carta molti di meno. Ăˆ come dire che, poichĂŠ sono ambedue mezzi di trasporto, le biciclette e gli aerei dovrebbero essere regolamentati allo stesso modo‌ Il “riferireâ€? punto a punto il processo della fattura elettronica a quello della fattura manuale è lo stesso errore di chi disegna una procedura informatica sulla falsariga della vecchia procedura manuale‌ Nel nome dello “egual trattamentoâ€? dovremmo rinunciare alle possibilitĂ offerte delle tecnologie ICT per PLJOLRUDUH L FRQWUROOL VHPSOLĂ€FDUH H UHQGHUH PHQR FRVWRVL L SURFHVVL " 5LQXQFLDUH DO SURJUHVVR" Anche le premesse che supportano questo principio mi sembrano sbagliate o per lo meno “ingenueâ€?‌. “La fattura non è un documento ad alto rischio di frodeâ€? ‌. â€?Il requisito dell’autenticitĂ e integritĂ del documento non è importante ... nessuna fattura fraudolenta sarĂ mai pagata perchĂŠ bloccata dai processi di controllo interni delle aziende‌ L’autenticitĂ e integritĂ del documento (dato) originario non richiede protezioni particolari FRPH OD Ă€UPD HOHWWURQLFD SHUFKp YHUUj FHUWLĂ€FDWD GDL FRQWUROOL HIIHWtuati dall’azienda nel processo di acquisizione, registrazione contabile e pagamento‌â€?

´3HU L 7D[ DXGLWRU OD YHULĂ€FD GHOOD ERQWj del processo di fatturazione è molto piĂš LPSRUWDQWH GHOOD ´EOLQGDWXUDÂľ GHL GDWL originaliâ€?. Ho qualche dubbio che le Tax Authority rinuncino all’esame delle fatture e, in questo caso, la presenza di archivi con fatture originali proWHWWH GD Ă€UPD HOHWWURQLFD FRQVHQWH un grande risparmio di energie e di costi, non dovendo riscontrare, almeno in prima battuta, presso entrambi i soggetti l’esistenza di copie identiche del documento. I “liberistiâ€? sembrano escludere la “mala fedeâ€? dei soggetti in campo, la possibilitĂ che il “soggetto passivoâ€? possa avere intenti fraudolenti nei confronti del Fisco e sembrano pensare che non ci sia contrapposizione di interessi tra il Fisco e i soggetti tassabili. 6DQWD LQJHQXLWj GHL SDHVL QRUGLFL" Noi mediterranei siamo piĂš malĂ€GHQWL ÂŤ ´Ă€GDUVL q EHQH PD QRQ Ă€GDUVL q PHJOLRÂľ ÂŤ ´D SHQVDU PDOH si fa peccato, ma spesso ci si azzeccaâ€?. E poi‌ quante sono le imprese, specialmente le PMI, che hanno processi sicuri e documentati, a prova di errore e di frode, anche la ORUR" , GDWL VXOOH IURGL Ă€VFDOL FKH LPSOLFDno la manipolazione di documenti e contabilitĂ nella modalitĂ cartacea ed elettronica non sono di pubblico dominio. La diffusione della fattura elettronica, poi, è ancora cosĂŹ limitata che le statistiche non farebbero testo. Ma è solo questione di tempo ‌ nell’elettronico, i rischi potenziali di frode e di errore sono maggiori ‌ servono buone protezioni, e la Ă€UPD HOHWWURQLFD q LO PLJOLRUH SL sicuro e piĂš semplice strumento Ă€Q¡RUD LQYHQWDWR Un altra considerazione importante a favore della “blindaturaâ€? dei dati originari è la ricerca del massimo grado di “end to end Straight Through Processingâ€? da parte delle “migliori impreseâ€?. Fermo restando che il “contenutoâ€? della fattura sarĂ validato dai controlli interni, esiste una esigenza delle procedure automatizzate di poter acquisire in automatico i dati di input che, appena acquisiti, mo-


PRINCIPI GUIDA PROPOSTI 1 Le fatture cartacee e quelle elettroniche devono ricevere lo stesso trattamento dalla legge. La piena armonizzazione delle norme che regolano la fattura elettronica nella UE27 dovrebbe essere un obiettivo primario nell’interesse del Mercato Unico e facilitĂ di utilizzo per tutte le controparti commerciali in Europa. Non dovrebbe esistere una distinzione tra fatturazione domestica e crossborder nella UE . Non dovrebbero esistere norme nazionali in aggiunta a quelle armonizzate. 2 Il principale strumento per assicurare la sicurezza dovrebbe essere i processi di controllo interni di impresa dei partner commerciali, basati sui tradizionali processi di fatturazione cartacei che includono il controllo incrociato dei documenti e dei dati rilevanti lungo tutto il processo di fatturazione, contabilizzazione, incluse le procedure di archiviazione e la possibilitĂ di audit da parte di auditor interni ed esterni. 3 Il canale di trasmissione delle fatture non dovrebbe essere il fattore critico o principale nella gestione delle fatture, anche se le parti commerciali dovrebbero osservare le precauzioni appropriate al metodo di trasmissione prescelto (cartaceo o elettronico). 4 Il processo di fatturazione dovrebbe essere supportato da linee guida per gli audit emesse e approvate a livello pan-Europeo tra il settore privato e le autoritĂ pubbliche 5 Si dovrebbe preservare la neutralitĂ tecnologica per assicurare alle parti la scelta tra soluzioni presenti e future ed assicurare la integritĂ dei loro processi. 6 Ăˆ importante che le norme si applichino egualmente agli scambi commerciali nel settore privato e in quello pubblico e facilitino l’intero processo degli acquisti e i dati scambiati in tale processo. 7 Nell’interesse di proteggere e rassicurare le controparti commerciali, è importante sviluppare un insieme di regole e raccomandazioni comuni per uniformare le realizzazioni attraverso la UE 27 e impedire che in futuro si sviluppi un ambiente non armonizzato e incerto.

GLĂ€FDQR L OLEUL FRQWDELOL GHOOD VRFLHWj 4XHVWR LPSOLFD XQ FRQWUROOR ´D PRQWHÂľ VXOOD DXWHQWLFLWj HG LQWHJULWj GHO GDWR 1HOO¡DFTXLVL]LRQH PDQXDOH GHOOH IDWWXUH FDUWDFHH LO SULPR Ă€OWUR q O¡RSHUDWRUH VWHVVR /D Ă€UPD HOHWWURQLFD SXz QRQ HVVHUH VWUHWWDPHQWH QHFHVVDULD VH F¡q O¡LQWHUYHQWR GL XQD 7HU]D 3DUWH )LGDWD 73) FKH JDUDQWLVFH ´HUJD RPQHVÂľ O¡RULJLQH DXWHQWLFLWj H LQWHJULWj GHO GDWR DQFKH VH VSHVVR OD Ă€UPD q XWLOL]]DWD GDOOR VWHVVR 73) SHU VXD PDJJLRU VLFXUH]]D “Il metodo di trasporto non è un elemento critico del processoâ€? DL Ă€QL GHOOD DXWHQWLFLWj H LQWHJULWj GHO GRFXPHQWR WUDVPHVVR ÂŤ DQFKH TXHVWD PL VHP-

EUD XQD DIIHUPD]LRQH ´WHPHUDULDÂľ WHPSHUDWD FRQWUDGGHWWD GDOOD UDFFRPDQGD]LRQH DOO¡XVR GL ´SUHFDX]LRQLÂľ DGDWWH DO PH]]R LPSLHJDWR ´/D Ă€UPD HOHWWURQLFD q FRPSOHVVD H FRVWRsa ‌ un deterrente per l’uso della fattura elettronica da parte delle PMIâ€? ÂŤ TXHVWD DIIHUPD]LRQH FKH FRQWUDGGLFH O¡HVSHULHQ]D FRUUHQWH q IDWWD GD FRORUR FKH OD Ă€UPD QRQ OD XVDQR H QRQ YRJOLRQR FKH VLD UHVD REEOLJDWRULD 3XUWURSSR TXHVWD q OD FRPSRQHQWH SL DWWLYD QHO OREE\LQJ H DWWXDOPHQWH SL DVFROWDWD GDOOD &RPPLVVLRQH (VVD LQFOXGH L SDHVL QRUGLFL H L IDXWRUL GHOOD ´WHU]D YLDÂľ FRPH OD *UDQ %UHWDJQD ROWUH DOOD SRWHQWH OREE\ GHOOH EDQFKH FKH LQWHQGRQR

HQWUDUH QHO ´EXVLQHVVÂľ GHOOD IDWWXUD HOHWWURQLFD XWLOL]]DQGR OH ORUR UHWL H L ORUR VLVWHPL GL DXWHQWLFD]LRQH VHQ]D OD FRPSOLFD]LRQH GHOOD Ă€UPD HOHWWURQLFD DSSOLFDWD LQ XQ ´PRGHOOR D TXDWWUR DQJROLÂľ IRXU FRUQHU PRGHO TXDOH q LO ORUR GXH LPSUHVH FRQ GXH EDQFKH LQWHUPHGLDULH Âľ/D FRPSOHVVLWj GHOOD Ă€UPD HOHWWURQLFD H le differenze introdotte dagli stati membri sono il maggior ostacolo alla diffusione cross- border della fattura elettronicaâ€? $ GLIIHUHQ]D GHOOH DOWUH TXHVWD DIIHUPD]LRQH q VHQ]¡DOWUR YHUD ÂŤ VL SRWUHEEH DJJLXQJHUH FKH OH FRPSOLFD]LRQL LQWURGRWWH GDOOH ´QRUPDWLYH QD]LRQDOLÂľ VRQR LO SULQFLSDOH RVWDFROR DQFKH DOOD GLIIXVLRQH GHOOD IDWWXUD HOHWWURQLFD GRPHVWLFD L’ALTRA VIA ALLA RIFORMA DELLA DIRETTIVA

0D O¡HVSHULHQ]D LQVHJQD ÂŤ ,Q TXHVWL DQQL JOL RSHUDWRUL H OH 7D[ $XWKRULW\ VL VRQR UHVL FRQWR GHOOD VWRUWXUH GHL UHTXLVLWL HFFHVVLYL GHOOH GLIIHUHQ]LD]LRQL LQJLXVWLĂ€FDWH H D PLR SDUHUH VRQR SURQWL D VHGHUVL LQWRUQR DG XQ ´WDYROR HXURSHRÂľ SHU WURYDUH XQ UDJLRQHYROH DFFRUGR FKH SHUPHWWD PDJJLRUH LQWHURSHUDELOLWj 8QD FRVD GHO JHQHUH q JLj DFFDGXWD QHO FDPSR GHL SDJDPHQWL TXDQGR QHO L SULQFLSDOL VWDNHKROGHU KDQQR ´FRVWUHWWRÂľ JOL VWDQGDUGL]]DWRUL 6:,)7 7:,67 2$*, ,); D ´XQLĂ€FDUHÂľ L ORUR QXRYL VWDQGDUG ;0/ SHU L SDJDPHQWL 4XHOOD HVSHULHQ]D KD SRL DSHUWR OD VWUDGD DOO¡,62 FKH q GLYHQWDWR OR VWDQGDUG XQLFR GL ULIHULPHQWR SHU OD PHVVDJJLVWLFD Ă€QDQ]LDULD H QRQ VROR D OLYHOOR LQWHUQD]LRQDOH 7XWWR TXHVWR VL SRWUHEEH IDUH VHQ]D ´VDFULĂ€FDUHÂľ OD Ă€UPD HOHWWURQLFD DQ]L LPSRQHQGROD FRPH LO YHUR SUHVLGLR GHOO¡DXWHQWLFLWj LQWHJULWj LGHQWLWj GHOOD IDWWXUD HPHVVD ULFHYXWD GDO IRUQLWRUH FRPSUDWRUH H FRPH VWUXPHQWR LQGLVSHQVDELOH SHU IDFLOLWDUH H UHQGHUH PHQR FRVWRVD O¡DWWLYLWj GHO 7D[ DXGLWRU 4XHVWH VRQR LQ VLQWHVL OH PLH FRQVLGHUD]LRQL FKH FRPH XQLFR PHPEUR ´GLVVHQ]LHQWHÂľ GHOOR ([SHUW *URXS KDQQR SXUWURSSR ´ODVFLDWR LO WHPSR FKH WURYDQRÂľ H QRQ VRQR VWDWH iged.it 01.2009

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accolte come “Minority View� nel Mid-Term Report. L’unico riferimento al dissenso del sottoscritto sono le poche righe del Cap.3 Par.6 “alternative approach�, dove l’approccio alternativo e le sue motivazioni non sono affatto spiegati. LA PROPOSTA DI NUOVA DIRETTIVA

Al di lĂ dei fondamentali cambiamenti sopra ricordati (eliminazione degli articoli 233, 234, 235), le altre proposte della Commissione presentano anche aspetti positivi, laddove introducono maggiore FKLDUH]]D H VHPSOLĂ€FD]LRQH ,O ORUR principale merito è quello di eliminare la maggior parte delle opzioni concesse agli stati e la possibilitĂ di “aggiungereâ€? condizioni rispetto alla Direttiva. 5LFKLDPR OH SULQFLSDOL PRGLĂ€FKH lasciando ad altra occasione l’approfondimento del loro impatto sulle prassi attuali: non è piĂš richiesto l’assenso della controparte per inviare una fattura elettronica (art. 232); la fattura deve essere emessa obbligatoriamente entro i 15 gg. del mese seguente quello in cui è avvenuto l’evento tassabile; nell’auto-fatturazione (self billing) sono eliminate tutte le formalità ‌ basta un riferimento sulla fattura; le societĂ che vendono a distanza non sono piĂš obbligate a emettere fatture. Tuttavia, gli stati possono richiedere una fattura semSOLĂ€FDWD LQ XQR VWDWR GRYH HVLVWH REEOLJR GL IDWWXUH FHUWLĂ€FDWH SHU merci /servizi assimilabili; per le forniture B2C è eliminata l’opzione per cui uno stato può ULFKLHGHUH D SHUVRQH Ă€VLFKH R OHgali non tassabili di conservare le fatture; YLHQH Ă€VVDWR SHU WXWWL JOL VWDWL XQ periodo di 6 anni per la conservazione delle fatture; si rende mensile il periodo di paJDPHQWR GHOO¡ ,9$ nell’emissione si applicano le regole dello stato in cui il fornitore KD OD SDUWLWD ,9$ VDOYR LO FDVR

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delle fatture emesse con Reverse Charge; nell’archiviazione si applicano rispettivamente le regole del paese in cui il fornitore e il cliente hanQR OD 3DUWLWD ,9$ ORA CHE SUCCEDE ?

La Proposta deve essere approvata GDO &RQVLJOLR (XURSHR (&2),1 con l’unanimitĂ degli stati membri. Per favorire il raggiungimento del consenso, la Presidenza può introdurre dei testi di compromesso che la Commissione può accettare oppure ritira la Proposta. Ove fosse approvata dall’ECO),1 SUHYHGLELOPHQWH QHO FRUVR del 2010, gli stati membri dovrebEHUR PRGLĂ€FDUH OD ORUR QRUPDWLYD e renderla esecutiva a partire dal ƒ *HQQDLR (QWUR OD Ă€QH GL Febbraio 2009, lo EXPERT Group dovrebbe approvare e inviare alla Commissione il testo di una Raccomandazione sulla fattura elettronica sulla falsariga della famosa RaccoPDQGD]LRQH (', GHO 7DOH Raccomandazione conterrebbe un Code of Practice. Ovviamente si può cercare di LQĂ XHQ]DUH OH GHFLVLRQL GHOO¡(&2),1 GHOHJD]LRQH ,WDOLDQD H GHOOD &RPPLVVLRQH Ă€QR D TXDQGR LO WHVWR GHĂ€QLWLYR GHOOD 'LUHWWLYD QRQ YD LQ YRWD]LRQH Ă€QDOH La posizione del MEF (Agenzia delle Entrate) è particolarmente imSRUWDQWH H GHOLFDWD 1HO FRUVR GHOOD consultazione che ha preceduto la Proposta, esso ha votato a favore del principio “uguale trattamento delle fatture cartacee ed elettronicheâ€?. Per concludere, quali sono le domande che, a tutti i livelli, dovemmo porci ? Abbiamo vagliato bene le implicazioni e l’impatto dei nuovi ´SULQFLSLÂľ H GHOOH PRGLĂ€FKH SURposte sulla nostra normativa e sul mercato? Che valore ha la fattura elettroniFD ´QRXYHOOH YDJXHÂľ QRQ Ă€UPDWD VHFRQGR OD QRUPDWLYD ,WDOLDQD del “documento informaticoâ€? che, in caso di disputa, riconosce sicura validitĂ giuridica solo ai GRFXPHQWL Ă€UPDWL FRQ )LUPD

(OHWWURQLFD 4XDOLĂ€FDWD" &RPH VL SHQVD YDGD PRGLĂ€FDWD OD normativa esistente? Trasformarla in “best practiceâ€?, senza valore di legge, ma fortemente raccomandata perchĂŠ l’operatore possa avere la certezza preventiva della “complianceâ€?? Come dare rapidamente al mercato questo messaggio di rassicurazione, DIĂ€QFKp OH LPSUHVH QRQ EORFFKLQR gli investimenti previsti? Come si comporterĂ il MEF e il Min. Della Funzione Pubblica nel caso delle fatture elettroniche per le PAA? 4XDOH VDUj OD SRVL]LRQH GHOO¡,WDOLD nel Consiglio Europeo ? RIFERIMENTI: 3URSRVWD GL PRGLĂ€FD GHOOD 'LUHWWLYD /112/ EC http://ec.europa.eu/taxation_ customs/index_en.htm) $OOD YRFH :KDW¡V 1HZ GHO (http://europa.eu/rapid/pressReleasesAcWLRQ GR"UHIHUHQFH ,3 IRUPDW + 70/ DJHG ODQJXDJH HQ JXL/DQJXDJ e=en) ,3 9$7 &RPPLVVLRQ SURSRVHV D review of the VAT rules on invoicing with a view to reduce burdens on business and to help Member States tackle fraud. ,QWHULP 5HSRUW GHOOR ([SHUW *URXS SXEOLcato il 27 Gennaio 2009: disponibile sul sito della Commissione “the EU Single Marketâ€? (http://ec.europa.eu/internal_market/payments/einvoicing/index_en.htm) NOTE: 1 6RQR JOL DUWLFROL FKH GHĂ€QLVFRQR L WUH tipi di “fattura elettronicaâ€? ai sensi della Direttiva, con riferimento al modo con cui si può assicurare l‘autenticitĂ e integritĂ del GRFXPHQWR RULJLQDOH (', )LUPD (OHWWURnica Avanzata,â€?altri sistemiâ€?

GIANFRANCO TABASSO

$' GL )06 *URXS 93 GL $,7, $VVRFLD]LRQH ,WDOLDQD 7HVRULHUL GL ,PSUHVD H 0HPEUR ´([SHUW *URXS ( ,QYRLFLQJ¾



FOCUS

Troppi galli a cantar non fan mai giorno! La conversione del Decreto legge 185/2008, per quanto concerne i processi di digitalizzazione/dematerializzazione, ripropone l’esigenza di uno stringente coordinamento e approfondimento del processo normativo a qualunque livello VINCENZO GAMBETTA

GiĂ il parere, del Comitato per la legislazione del Parlamento, che accompagnava il testo del disegno di legge per la conversione del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185 all’esame dell’aula evidenziava l’esigenza di mantenere l’omogeneitĂ del quadro normativo (a parere di chi scrive è questa un’esigenza ancor piĂš marcata quando si ha a che fare con gli aspetti che vengono genericamente riuniti sotto le etichette digitalizzazione o dematerializzazione); vi si afferma, infatti, che “nel procedere a numerose PRGLĂ€FKH GHOOD GLVFLSOLQD YLJHQWH LO provvedimento in esame non effettua un adeguato coordinamento con le preesistenti fonti normative, che risulWDQR LQ JUDQ SDUWH RJJHWWR GL PRGLĂ€che non testuali - ad esempio ... ... ... l’articolo 16, in particolare con i commi 8 e 9, reca misure volte a consentire che taluni adempimenti avvengano in via telematica, incidendo dunque su un settore normativo giĂ regolato dal Codice dell’amministrazione digitale – (Decreto legislativo n. 82 del 2005) e compromettendone i caratteri di unitarietĂ ed onnicomprensivitĂ , propri di un ÂŤ codice Âť riferito ad un determinato settore disciplinare;...â€?. Ciò non tanto per puro amore estetico, di semplicitĂ o di facilitĂ di consultazione dei dettami relativi ad un “oggettoâ€? omogeneo, quanto per garantire che coloro che tali norme propongono e approvano abbiano essi stessi l’opportunitĂ di comprendere al meglio l’oggetto e le conseguenze del loro operato.

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Ciò premesso, senza alcuna pretesa di essere esaustivo e di detenere la VeritĂ e senza alcun intento polemico, vorrei fare alcuni commenti su quanto stabilito dal decreto in oggetto per quanto concerne l’impiego, la gestione, la trasmissione e la conservazione di informazioni e di documenti digitali. L’Obiettivo è semplicemente quello di dare un contributo che porti a chiarire alcuni dei dettami del decreto, facilitando cosĂŹ nelle operazioni amministrative e di business l’impiego GHO GLJLWDOH D WXWWR YDQWDJJLR GHOO¡HIĂ€FLHQ]D GHOO¡HIĂ€FDFLD H GHO SRWHQ]LDOH innovativo delle aziende ed amministrazioni nazionali. POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA

L’articolo 16 (comma 6) stabilisce che le imprese che si costituiscono in forma societaria sono tenute a (dotarsi e) indicare il proprio indirizzo di Posta (OHWWURQLFD &HUWLÀFDWD QHOOD GRPDQGD d’iscrizione al Registro delle Imprese; comunque, entro tre anni dalla entrata in vigore del decreto (29 novembre 2008) le imprese già costituite hanno l’obbligo di comunicare il proprio indirizzo PEC al Registro delle Imprese stesse. Il comma 7, poi, si rivolge ai professionisti iscritti in albi ed elenchi istituiti con leggi dello Stato che, entro un anno (sempre dall’entrata in vigore del decreto), hanno l’obbligo di comunicare ai rispettivi ordini o collegi il proprio indirizzo di Posta Elettronica &HUWLÀFDWD Tale indirizzo sarà da questi pubblicato

in un elenco “riservatoâ€?, consultabile in via telematica esclusivamente dalle pubbliche amministrazioni. Anche le Pubbliche Amministrazioni (comma 8), che giĂ avrebbero dovuto provvedere ai sensi della lettera a), comma 3, articolo 47 del Codice dell’amministrazione digitale, devono istituire una casella di Posta ElettroQLFD &HUWLĂ€FDWD SHU RJQL UHJLVWUR GL protocollo, che il CNIPA provvede ad inserire in un elenco consultabile in via telematica. Fino a qui ho fatto riferimento, per semplicitĂ di esposizione, alla sola PEC che, però, il decreto non prevede come unica possibilitĂ ; infatti imprese, professionisti e pubbliche amministrazioni al posto della PEC, per adempiere agli obblighi citati, possono dotarsi di “analogo indirizzo di posta elettronica basato su tecnologie FKH FHUWLĂ€FKLQR GDWD H RUD GHOO¡LQYLR H della ricezione delle comunicazioni e l’integritĂ del contenuto delle stesse, garantendo l’iteroperabilitĂ con analoghi sistemi internazionaliâ€?. Questa non è un’eresia, nĂŠ mina la validitĂ del “sistemaâ€? di PEC; semplicemente consente l’uso di sistemi magari piĂš restrittivi o di matrice piĂš FRPPHUFLDOH R OD FXL GHĂ€QL]LRQH q LQ Ă€HUL LQ DPELWR LQWHUQD]LRQDOH YHGDVL box). L’interoperabilità è la “parola magicaâ€? che dĂ a qualunque sistema si preferisca adottare la piena dignitĂ di impiego. Ăˆ il comma 9 che spiega il perchĂŠ delle prescrizioni precedenti in quanto stabilisce che le comunicazioni tra i sog-


getti su indicati possono essere inviate attraverso PEC (o equivalente), senza che il destinatario debba dichiarare la disponibilitĂ ad accettarne l’utilizzo. Conseguentemente, e coerentemente, è stato abrogato (comma 11) l’articolo 4, del DPR 11 febbraio 2008, n° 68 che stabiliva l’obbligo di una dichiarazione esplicita di accettazione per l’invio di PEC. Anche il semplice cittadino (articolo 16-bis, comma 5) potrĂ , su richiesta, ottenere una casella di PEC (si noti VROR 3RVWD (OHWWURQLFD &HUWLĂ€FDWD Viene, dunque, attribuito valore legale DOO¡LQYLR GL DWWL H QRWLĂ€FKH LQ IRUPDWR elettronico. Quando tutti gli attori economici e le pubbliche amministrazioni si saranno attrezzate con un sistema di PEC, o equivalente, il sistePD GL QRWLĂ€FKH GHJOL DWWL ULVXOWHUj SL HIĂ€FDFH H VLFXUR &Lz YDUUj DQFKH SHU L cittadini che avranno scelto di dotarsi di una casella di PEC (articolo 16-bis, comma 5). 'D VRWWROLQHDUH LQĂ€QH FKH OH SXEEOLche amministrazioni dovranno usare esclusivamente (articolo 16-bis, comma 6) la PEC per comunicazioni e QRWLĂ€FKH FKH LQWHUHVVDQR L GLSHQGHQWL pubblici. Un primo dubbio: se un dipendente non ha richiesto di disporre di una casella di PEC? Buon senso farebbe ritenere che l’obbligo si riferisca solo ai cittadini (dipendenti) che hanno richiesto una casella di PEC, ... ma la disposizione del comma 6 dell’articolo 16-bis non prevede questa differenziazione. Un’ultima considerazione: il comma 10 (articolo 16) prevede, ed è condivisibile, che la consultazione degli indirizzi di PEC (o equivalenti) di imprese e professionisti avvenga liberamente; mentre è consentita l’estrazione di elenchi di indirizzi solo alle pubbliche amministrazioni (elusivamente per comunicazioni relative agli adempimenti di loro competenza). Anche a questo proposito mi spiace notare una incongruenza: il comma 7 dell’articolo 16, nel caso di professionisti, richiede che l’elenco dove sono gli indirizzi di PEC (o equivalente) debba essere riservato e consultabile in via telematica solo dalle pubbliche amministrazioni. Il successivo comma 10 non apre invece

REGISTERED E-MAIL Vale la di pena di notare come il Decreto Legge 185/2008, metta in grande risalto la Posta Elettronica CertiďŹ cata, cosĂŹ come prevista dal DPR 68/2005, nonostante alcuni tentativi di delegittimarla di recente esperiti a livello europeo. Con la conversione in legge del decreto si apre la porta ad “altri sistemiâ€?, tra i quali sicuramente ha un posto di rilievo l’evoluzione della PEC prodotta dallo ETSI: la Registered E-Mail - REM 1. La REM rientra appieno nei requisiti indicati dal citato decreto, cosĂŹ come convertito in legge dalla legge 2/2009, infatti assicura proprio la data e l’ora sia dell’invio sia della ricezione del messaggio (si noti che non tutti gli altri sistemi, anche internazionali, forniscono al mittente la prova dell’ora e data in cui il destinatario ha ricevuto il messaggio). Inoltre la REM assicura anche l’integritĂ delle e-mail. InďŹ ne, il tutto viene fatto “garantendo l’interoperabilitĂ con analoghi sistemi internazionaliâ€?. Facciamo una rapida carrellata sulla REM. Oltre a prevedere le stesse possibilitĂ della PEC, la REM può essere realizzata in una delle due seguenti modalitĂ : Store & Forward; è la modalitĂ piĂš diffusa: il provider del mittente conserva il messaggio, si mette in contatto con i server dei vari destinatari e a ognuno di essi inoltra il messaggio stesso, con la possibilitĂ , avvenuto l’inoltro, di eliminarlo dal proprio repository; Store & Notify; il provider del mittente crea un messaggio di notiďŹ ca per ognuno dei destinatari informandoli della disponibilitĂ presso il proprio repository del messaggio inviato dal mittente; questo messaggio di notiďŹ ca viene quindi inoltrato a ciascun provider dei destinatari per essere ďŹ nalmente recapitato a questi ultimi; il destinatario trova nella notiďŹ ca l’indirizzo, appunto del respository, dal quale può scaricare il messaggio a lui destinato. La REM prevede alcune possibilitĂ aggiuntive: varie modalitĂ di autenticazione del mittente e/o del destinatario, un controllo piĂš dettagliato delle fasi dell’iter del messaggio e, cosa basilare, la possibilitĂ di consentire a diversi domini di interoperare. In altre parole: cosĂŹ come la realtĂ italiana, che è gestita dal CNIPA, esistono o sono in fase di realizzazione altre realtĂ (svizzera, tedesca, belga, ecc.) a loro volta gestite da analoghe autoritĂ ; ebbene, grazie ai cosiddetti “proďŹ li di interoperabilitĂ â€? che ETSI sta realizzando per la REM, i domini che vorranno adeguarsi all’utilizzo di alcuni di questi proďŹ li potranno scambiarsi i messaggi di REM riconoscendosi mutuamente piena validitĂ non solo tecnica, ma anche legale laddove consentito dalla legislazione. Per valutare appieno l’importanza di questa semplice aggiunta apportata alla stesura originaria del Decreto pensiamo a un esempio banale: le “gare europeeâ€?. Quando una Pubblica Amministrazione bandisce una gara di appalto di importo superiore a un limite minimo, a tale gara possono rispondere enti di qualsiasi stato membro dell’Unione Europea. Una REM che sia utilizzabile “cross-borderâ€? agevolerebbe di gran lunga tale libertĂ di partecipazione: infatti da ciascuno degli altri 26 paesi membri si potrebbe rispondere in modo rapido, economico ed efďŹ cace, fornendo inoltre a chi bandisce la gara la possibilitĂ di poter trattare automaticamente, in quanto giĂ elettronici, tutti i documenti ricevuti senza dover effettuare passaggi intermedi per digitalizzarli, potendo, inoltre, creare agevolmente tutte le copie “identicheâ€? dei medesimi documenti necessarie, per fare un esempio, ai vari valutatori.

/D VSHFLĂ€FD WHFQLFD UHODWLYD q (76, 76 VFDULFDELOH GDO VLWR http://pda.etsi.org/pda/queryform.asp. 1

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a tutti la consultazione telematica degli elenchi di cui stiamo parlando? Una lettura dei due articoli e della loro evoluzione, a seguito degli emendamenti apportati nei successivi passaggi per la conversione in legge tra Camera e Senato, fa propendere per un’interpretazione che faccia prevalere il comma 10 sul comma 7. A me - che NON sono un giurista, ma che devo comprendere a fondo queste norme - il fatto di dover interpretare con tutte le alee che ne conseguono, però, non piace proprio per niente! CONSERVAZIONE SOSTITUTIVA DI DOCUMENTI ORIGINALI UNICI

Un grosso passo avanti in tema di innovazione è stato fatto con la prescrizione di cui al comma 12 (sempre dell’articolo 16) che va a sostituire con un nuovo testo i commi 4 e 5 dell’articolo 23 del Codice dell’amministrazione digitale. Questa nuova formulazione consente di conservare in formato digitale (con la sola attestazione di conformitĂ all’originale cartaceo, tramite l’apposi]LRQH GHOOD Ă€UPD GLJLWDOH GD SDUWH GL chi lo detiene) anche la maggior parte dei documenti originali unici. Viene, dunque, meno l’esigenza GHOO¡LQWHUYHQWR GHO SXEEOLFR XIĂ€FLDOH questa possibilitĂ resta per alcune tipologie di documenti, per i quali sono previste particolari esigenze di natura pubblicistica, che dovranno essere individuati da un apposito DPCM. Si fa rilevare che il dispositivo è esecutivo e l’eventuale DPCM sicuramente non indicherĂ tutti quei documenti, originali unici, risultato di accordi commerciali o contrattuali tra privati. A questo punto, in attesa che vengano GHĂ€QLWH H SXEEOLFDWH OH UHJROH WHFQLFKH sulla conservazione di documenti (analogici e informatici) di cui all’articolo 71 del Codice dell’amministrazione digitale, è da ritenersi superata, almeno per quei documenti per i quali non sono evidenti particolari esigenze di natura pubblicistica, la prescrizione GL LQWHUYHQWR GHO SXEEOLFR XIĂ€FLDOH prevista dalla Deliberazione CNIPA 11/2004. Si fa, dunque, sempre piĂš pressante la pubblicazione del Decreto contenente le Regole Tecniche previste in ottemperanza dell’ articolo

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PROPOSTA DI UNA NUOVA DIRETTIVA SULL’IVA Il 28/1/2009 è stata resa nota una bozza di modiďŹ che alla Direttiva 2006/112/CE sulla base di una proposta formulata dal cosiddetto “Expert Groupâ€? creato dalla Commissione Europea a seguito della Decisione 2007/717/CE. La proposta in pratica, per quanto riguarda le fatture elettroniche, dice “fatele come vi pare, purchĂŠ il metodo sia afďŹ dabileâ€?. Questa nuova Direttiva deve però essere approvata all’unanimitĂ , il che lascia intravedere che qualche modiďŹ ca potrebbe essere necessaria, quindi è abbastanza probabile che chi abbia intenzione di realizzare qualcosa di nuovo nell’ambito della fatturazione elettronica farĂ difďŹ cilmente qualcosa prima della sua promulgazione. La proposta di Direttiva nel suo secondo articolo dispone che il suo recepimento da parte dei 27 stati membri avvenga entro il 31/12/2012, con efďŹ cacia dal 1/1/2013: non è detto che tutti rispettino la data che non è esattamente “capestroâ€?, nel senso che anche se si ritarda di un po’ non sono previste penali. Senza riettere, poi, piĂš di tanto sulle implicazioni del fatto che (articolo 2 della proposta) “Gli stati membri adottano e pubblicano entro il 31 dicembre 2012 al piĂš tardi, leggi, regolamenti e disposizioni amministrative necessarie per il rispetto di questa Direttivaâ€? e inoltre: “Inoltreranno immediatamente alla Commissione il testo di questi provvedimenti e una tabella di correlazione tra gli stessi provvedimenti e questa Direttiva.â€? Ăˆ, dunque, fuori discussione una certa elasticitĂ nel rispetto della data del 31/12/2012, ma, anche ipotizzando che il 1/1/2013 si sia tutti ai blocchi di partenza pronti a partire, chi si azzarderĂ a muoversi senza adeguate Circolari, Risoluzioni, Provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate? Ăˆ facilmente intuibile che ciò potrebbe provocare, de facto, il congelamento di ogni nuova iniziativa al riguardo ďŹ nchĂŠ le acque non si saranno calmate, cosa che non avverrĂ , considerando i tempi tecnici, prima del 2014. Per non essere del tutto disfattisti bisogna porre in evidenza un fatto positivo; non si prevede il caos, in quanto la Commissione intende emettere un “Code of Practiceâ€? piĂš o meno contestualmente con la nuova Direttiva per dare indicazioni su come realizzare il “processoâ€? di fatturazione Per questo, molto probabilmente si impiegheranno le “eInvoicing_ Good_Practice –Guidelinesâ€?1 che saranno prodotte in seno al Workshop del CEN (ComitĂŠ EuropĂŠen de Normalisation) che si occupa di fatturazione elettronica e che possono rappresentare una base di partenza piuttosto solida per dare indicazioni pratiche su come fare la fatturazione elettronica. Ăˆ bene evidenziare che si parla esplicitamente di processo, di tutto il processo che comincia dall’ordine ďŹ no al pagamento delle fatture; processo che dovrĂ essere ben deďŹ nito e “auditabileâ€?, anche se si emette un numero limitato di fatture. Resta in ogni caso il fatto che ďŹ no al 2014 quanto riguarda le fatture elettroniche potrebbe essere tutto congelato. 1 Queste Guidelines sono scaricabili all’indirizzo http://www.e-invoice-gateway.net/knowledgebase/eInvoiceBestPractice/


22, comma 4 del Cad. Una proposta in tal senso era stata IDWWD DO ÀQH GHOOD SDVVDWD OHJLVODWXUD dalla “Commissione interministeriale SHU OD JHVWLRQH WHOHPDWLFD GHO ÁXVVR GRFXPHQWDOH H GHPDWHULDOL]]D]LRQHµ SUHVLHGXWD GDO 3URI 3LHUOXLJL 5LGROÀ 3URSRVWD VRVWDQ]LDOPHQWH YDOLGD GHOOD TXDOH QRQ VL KD SL QRWL]LD H FKH FRPXQTXH QHFHVVLWHUHEEH DOPHQR GL XQD UHYLVLRQH FLUFD O·LQWHUYHQWR GHO SXEEOLFR XIÀFLDOH In tale proposta era stato introdotto il FRQFHWWR GL ´SURFHVVRµ D JDUDQ]LD GHOOD FRQIRUPLWj GHOOH ´FRSLHµ GHJOL RULJLQDOL XQLFL GD SRUWDUH LQ FRQVHUYD]LRQH LO FRPSLWR SHU LO SXEEOLFR XIÀFLDOH HUD IRQGDPHQWDOPHQWH TXHOOR GL JDUDQWLUH FKH LO SURFHVVR GL FRQYHUVLRQH GD FDUWDFHR D GLJLWDOH YHQLVVH DSSOLFDWR LQ PRGR FRUUHWWR FLRq VHFRQGR OR VFKHPD ULJRURVDPHQWH ULVSHWWRVR GHOOH QRUPH FKH SUHYHQWLYDPHQWH DYUHEEH GRYXWR HVVHUH VWDWR VWDELOLWR $OWUR PRWLYR QRQ GHO WXWWR VHFRQGDULR SHU FXL q DXVSLFDELOH XQD VROOHFLWD HPLVVLRQH GHO 'HFUHWR LQ RJJHWWR q LO IDWWR FKH O·DEURJD]LRQH GHO FRPPD GHOO·DUWLFROR GHO &RGLFH GHOO·DPPLQLVWUD]LRQH GLJLWDOH KD IDWWR VL FKH QHO &RGLFH QRQ FL VLD SL DOFXQ FHQQR DOOD ÀJXUD GHO 5HVSRQVDELOH GHOOD &RQVHUYD]LRQH IRQGDPHQWDOH QHO SURFHVVR GL GHPDWHULDOL]]D]LRQH $G HVVHUH SLJQROL IRUPDOPHQWH ULVXOWD SL FRUUHWWR FRVu LQ TXDQWR VL IDFHYD ULIHULPHQWR DG XQD ÀJXUD QRQ GHÀQLWD SULPD Qp LQ TXHVWD QRUPD Qp LQ DOWUH precedenti norme primarie. ,O 'HFUHWR LQ RJJHWWR SRWUHEEH GXQTXH SRUUH ULPHGLR DQFKH D TXHVWD ´FRQWLQXD GLVDWWHQ]LRQHµ DECRETO ATTUATIVO DEL MINISTRO DELL’ECONOMIA E FINANZE RELATIVAMENTE ALL’OBBLIGO DI FATTURAZIONE ELETTRONICA NEI CONFRONTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

)DFFLDPR XQ VDOWR LQ DYDQWL DO FRPPD GHOO·DUWLFROR ELV FKH YD D PRGLÀFDUH LO FRPPD GHOO·DUWLFROR GHOOD / UHODWLYDPHQWH DOO·REEOLJR GL IDWWXUD]LRQH HOHWWURQLFD QHL FRQIURQWL GHOOD 3XEEOLFD $PPLQLVWUD]LRQH LO FRPPD VWDELOLVFH LO FRQWHQXWR GHO GHFUHWR DWWXDWLYR GD HPDQDUH

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YHQJRQR SHUz SHU QXRFHUH LQ VHQR DOOD &RPXQLWj (XURSHD VWDQQR SUHQGHQGR SLHGH XQD VHULH GL RULHQWDPHQWL YHGL ER[ FKH WHQGRQR D ´ULYROX]LRQDUHµ LQ SDUWLFRODUH LO PRGR GL UHDOL]]DUH ´O·DWWHVWD]LRQH GHOOD GDWD O·DXWHQWLFLWj GHOO·RULJLQH H O·LQWHJULWj GHO FRQWHQXWR GL XQD IDWWXUD HOHWWURQLFDµ &RPH q IDFLOH LQWXLUH FLz SRWUHEEH SURYRFDUH LQFHUWH]]D H FRQVHJXHQWH LPPRELOLVPR /·HPHQGDPHQWR LQ TXHVWLRQH SRWUHEEH LQ TXHVWD VLWXD]LRQH RIIULUH JOL VWUXPHQWL SHU XVFLUH GDO SDYHQWDWR ULVFKLR GL LPPRELOLVPR TENUTA INFORMATICA DI LIBRI, REGISTRI, REPERTORI E QUALUNQUE ALTRO TIPO DI REGISTRAZIONE LA CUI TENUTA È OBBLIGATORIA

7RUQLDPR LQGLHWUR ,O FRPPD ELV VHPSUH GHOO·DUWLFROR FKH LQWURGXFH O·DUWLFROR ELV QHO &RGLFH &LYLOH UDSSUHVHQWD D PLR DYYLVR XQ DOWUR HVHPSLR GL FRPH QRQ VL GRYUHEEH OHJLIHUDUH ULEDGLVFR QRQ VRQR XQ JLXULVWD PD QHO OHJJHUOR QRQ KR DYXWR OD VHQVD]LRQH GL FDSLUQH VXELWR LO VLJQLÀFDWR DQ]L $ SULPD YLVWD VHPEUD FRQIRUWDQWH LQ TXDQWR YLHQH ULFRQRVFLXWD ´O·HVLVWHQ]Dµ GHO ´'RFXPHQWR ,QIRUPDWLFRµ FKH QHO &RGLFH &LYLOH QRQ HUD PDL VWDWR LQWURGRWWR 'HWWR FLz FRPLQFLDQR VXELWR L GXEEL H OH SHUSOHVVLWj 0L KD VXELWR ´SUHVRµ OD SUHVFUL]LRQH ´/H UHJLVWUD]LRQL FRQWHQXWH QHL GRFXPHQWL WHQXWL FRQ VWUXPHQWL LQIRUPDWLFL FRVWLWXLVFRQR LQIRUPD]LRQH SULPDULD HG RULJLQDOH GD FXL q SRVVLELOH HIIHWWXDUH VX GLYHUVL WLSL GL VXSSRUWR ULSURGX]LRQL H FRSLH SHU JOL XVL FRQVHQWLWL GDOOD OHJJHµ +R SHQVDWR FKH VL YROHVVHUR VXSHUDUH L YLQFROL LQVLWL QHOO·DUWLFROR GHO &RGLFH GL 3URFHGXUD &LYLOH FKH ID ULIHULPHQWR DJOL ´HVWUDWWL DXWHQWLFL GHOOH VFULWWXUH FRQWDELOL SXUFKp EROODWH H YLGLPDWH QHOOH IRUPH GL OHJJHµ QRQFKp OH SHUSOHVVLWj HVSUHVVH GDL QRWDL FLUFD OD SRVVLELOLWj GL UHDOL]]DUH HVWUDWWL GL VFULWWXUH FRQWDELOL WHQXWH LQ IRUPD informatica. 0D OD OHJJH RWWREUH Q DOO·DUWLFROR DYHYD GL IDWWR VRSSUHVVR O·REEOLJR GL YLGLPD]LRQH H EROODWXUD GL JUDQ SDUWH GL OLEUL H UHJLVWUL LQ SDUWLiged.it 01.2009

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colare di quelli contabili per la cui tenuta (e non solo, ma anche per la loro conservazione) esistono giĂ precise norme consolidate (Articolo 7, comma 4 ter del decreto legge 357/1994, Codice dell’Amministrazione digitale, DMEF 23 gennaio 2004, ...) e, dove necessario, chiarite da opportune circolari dell’Agenzia delle entrate; lo stesso si può dire anche della normativa relativa al Libro Unico del Lavoro e ai Registri Assicurativi. Non credo proprio che si volesse abrogare di colpo la normativa che riguarda i libri e registri citati, peraltro coinvolgente almeno la totalitĂ delle aziende italiane; in un caso del genere sarebbero state abrogate in modo esplicito le norme preesistenti. E allora? A questo punto, ancora contro voglia, interpreto: l’articolo 2215-bis servirebbe, quindi, principalmente a riconoscere la tenuta “virtualeâ€?/informatica dei libri, registri e scritture per i quali esistevano ancora obblighi di vidimazione, bollatura e numerazione iniziale del supporto cartaceo. Potrebbe, anche, tranquillizzare chi temesse di portare in tribunale, invece di estratti di registri, una â€?copiaâ€? dei registri sotto forma di documento informatico che è, come inequivocabilmente stabilito dalla normativa consolidata, un originale a tutti gli effetti, eliminando l’esigenza di estratti autentici: ricordiamoci che stiamo parlando di documenti informatici e non di carta (con tutti gli svantaggi, ma anche i vantaggi conseguenti!). Vista la mia dichiarata incompetenza non vado oltre in questo ragionamento; ma ci tengo a sottolineare alcuni punti. Un elemento di incongruitĂ ulteriore nasce dalla dicitura “tenuti con strumenti informaticiâ€? che ricorda molto il citato articolo 7, comma 4 ter che parla di tenuta con “strumenti PHFFDQRJUDĂ€FLÂľ RVHUHL GLUH FKH HVsendo quest’ultima una dicitura del 1994 possono ritenersi identiche. A mio avviso il voler “consolidareâ€? PDUFD WHPSRUDOH H Ă€UPD GLJLWDOH forse sarebbe stato meglio invertire l’ordine, ma tiriamo avanti ...) ogni tre mesi un registro (o libro,...), che di fatto non esiste (essendo un programma applicativo che gestisce le “registrazio-

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niâ€?, il suddetto registro prende corpo, e quindi diviene qualcosa di “realeâ€? al momento in cui si richiede allo stesso di generane una copia totale o parziale, producendone pertanto una stampa reale o virtuale che sia), è indice di una visione molto ingenua vuoi di cosa sia un documento informatico, vuoi dell’esigenza di trasferire anche in una gestione digitale qualcosa di pseudoĂ€VLFR FKH SURSULR SHUFKp VLDPR LQ una realtĂ digitale, non esiste di per se O¡XQLFD FRVD FKH DVVRPLJOLD DOOD Ă€VLFLWj sono le registrazioni degli elementi caratterizzanti una “registrazioneâ€? in opportuni campi di data base) e viene di volta in volta rigenerato parzialmenWH R JOREDOPHQWH DL Ă€QL GL HVLJHQ]H umane di consultazione. Anche volendo pensare di generare, ogni tre mesi appunto, un’immagine del registro come regolarsi con le consolidate regole di tenuta delle registrazioni obbligatorie per legge? Un paio di esempi. Pur soffrendo parzialmente della stessa “sindromeâ€?, il Libro Unico del Lavoro richiede, ed ha una sua logica, un trattamento analogo a quanto prescritto dal 2215-bis, ma mensile. Il libro giornale, poi, al momento del “consolidamento trimestraleâ€? che valenza probatoria può avere se, come richiede l’articolo 2216 del Codice Civile, deve indicare giorno per giorno le operazioni relative all’esercizio dell’impresa, ma sono concessi 60 giorni per effettuare gli aggiornamenti? Non si poteva, molto piĂš semplicemente, basarsi sulla consolidata citata norma del 1994, e seguenti, e riportare nel Codice Civile tutti i riconoscimenti di “documento informaticoâ€? al registro (libro, ...) generato dagli applicatiYL D Ă€QH HVHUFL]LR FRPH GL IDWWR RJJL q per tutti quelli a rilevanza tributaria (e cosĂŹ continuerĂ ad essere)? &RPH VL FRQVHUYDQR LQĂ€QH H FRQ FKH tempistica, queste entitĂ prodotte ogni tre mesi!?! Siamo, dunque, in una situazione che corre il rischio di “sommergereâ€? l’Agenzia delle entrate di interpelli e, comunque, di rallentare il processo di transizione dalla carta al digitale. Per quello che può valere, non mi stancherò mai di dire, e ripetere, che l’ingresso nell’Era Digitale porta a

situazioni, fattispecie e problematiche del tutto nuove e, a volte, imprevedibili; ciò, oltre alla complessitĂ del fenomeno, dovrebbe portare ad una estrema prudenza nella stesura delle norme che lo riguardano, ad una grande umiltĂ e collaborazione continua delle parti in causa (giuristi, tecnici, ...), al progressivo raggruppamento, per evitare FRQĂ LWWL GHOOH QRUPH LQ TXHVWLRQH LQ testi omogenei ed alla costituzione di un Organismo, che non ritengo affatto “inutileâ€?, del quale fanno parte tutte le competenze indispensabili (e che di volta in volta possa cooptarne altre, secondo le esigenze) che garantisca una corretta e chiara esposizione delle prescrizioni normative, ne garantisca il giusto posizionamento in quanto a gerarchia normativa e, non ultimo, alleghi ad ogni prescrizione una descrizione del contesto ipotizzato e degli obiettivi che si vogliono raggiungere, ... ma forse sto sognando! Regolamento recante disposizioni per l’utilizzo della posta elettronica certiĂ€FDWD D QRUPD GHOO¡DUWLFROR GHOOD legge 16 gennaio 2003, n. 3 Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto un opportuno DPCM GHĂ€QLUj OH PRGDOLWj GL ULODVFLR H G¡XVR /D Ă€JXUD GHO 5HVSRQVDELOH GHOOD &RQservazione, pur essendo molto trattata nella letteratura, è citata solo in Circolari e Delibere dell’Aipa e del Cnipa, ma mai in norme primarie. Decreto del Ministro dell’economia e Ă€QDQ]H GHO ,QGLYLGXDzione del gestore del sistema di interscambio della fatturazione elettronica QRQFKp GHOOH UHODWLYH DWWULEX]LRQL H competenze. (Pubblicato in Gazzetta 8IĂ€FLDOH Q GHO

VINCENZO GAMBETTA

Consulente Gestione Dati, Informazioni e Contenuti digitali e Direttore contenuti di iged.it e iged.it/online


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INTERVISTA

Ultime prospettive di sviluppo del mercato della gestione elettronica documentale Tutte le evidenze di mercato portano a pensare che finalmente si sia di fronte a un consistente incremento della propensione all’utilizzo della GED. La legislazione è consolidata, gli operatori sono sostanzialmente in grado di rispondere a tutte le esigenze dei loro clienti e questi ultimi si mostrano particolarmente ricettivi agli stimoli delle nuove tecnologie LA REDAZIONE

PREMESSA

Il grado di adozione delle soluzioni di gestione dei documenti in formaWR GLJLWDOH KD PRVWUDWR Ă€QR D RJJL un potenziale inespresso, dovuto principalmente a una percezione distorta dei costi attesi (visti come molti e certi), a fronte della prospetWLYD GL EHQHĂ€FL SLXWWRVWR DOHDWRUL GL numerositĂ limitata, scarsa intensitĂ e, principalmente, incerti). ,QROWUH O¡LQVXIĂ€FLHQWH FRPSUHQsione del quadro normativo di riferimento, dei vincoli operativi e del grado di maturitĂ delle soluzioni in commercio, aveva sinora indotto le aziende ad adottare nei confronti della gestione documentale piĂš spinta un approccio piuttosto prudenziale. Nel 2009, tuttavia, potremmo trovarci di fronte ad un’inversione di tendenza, che porrebbe le basi di una nuova primavera per lo sviluppo del settore. Con Luca Gargiulo, executive di Ernst & Young Financial Business Advisors, e Mauro Giacobbe, Direttore Generale di OpenSELEX, la redazione di Iged discute dei nuovi trend di mercato e di come

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gli operatori GED si stiano attrezzando per rispondere appieno alle esigenze dei loro clienti. Dr. Gargiulo, stiamo veramente assistendo a quell’inversione di tendenza tanto a lungo attesa? Gargiulo - In effetti, rispetto al recente passato, il settore della gestione elettronica documentale sembra mostrare segnali di accelerazione dovuti a una particolare concomitanza di fattori. In primo luogo, le aziende e le pubbliche amministrazioni cominciano a manifestare una maggiore comprensione della normativa, ormai ragionevolmente completa e chiara. Gli ultimi decreti, nonchÊ le varie interpretazioni a corollario, stanno lentamente facendo luce su un TXDGUR QRUPDWLYR FKH ÀQR D SRFR tempo fa, era ancora caratterizzato da luci e ombre, nonchÊ potenziale fonte di fraintendimenti. Una nota a parte, purtroppo, merita il tema della fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione. /D OHJJH ÀQDQ]LDULD SHU LO seguita dal primo decreto attuativo

GL PDU]R KD LQIDWWL DPSOLDWR l’ambito di applicazione della fatturazione elettronica, rendendola obbligatoria per gli operatori che hanno rapporti con la Pubblica Amministrazione. Tuttavia, la fatturazione elettronica verso la PA, seppur prevista con il primo decreto attuativo, rimane ancora tra i “lavori in corso� delle istituzioni preposte. L’imposizione della fatturazione elettronica alla PA, comunque, potrebbe teoricamente avviare un

LUCA GARGIULO


MAURO GIACOBBE

circolo virtuoso di dematerializzazione del documento cartaceo, con l’agognato “effetto valangaâ€? anche sui rapporti B2B anche se, considerando le varie esperienze internazionali quali per esempio il caso danese, questa risulta essere condizione necessaria, seppur non VXIĂ€FLHQWH SHU LO VXSHUDPHQWR della massa critica oltre la quale gli operatori economici trovano convenienza nella dematerializzazione documentale di massa. $JJLXQJHUHL LQĂ€QH OD FULVL Ă€QDQ]LDria che si sta rapidamente estendendo all’economia reale e che pone le aziende di fronte ad un scenario assai sfavorevole ai recuperi di marginalitĂ attraverso la leva dell’incremento del fatturato, cosa peraltro quasi del tutto impossibile in tempi di recessione. Ogni iniziativa di riduzione dei costi improduttivi trova quindi terreno fertile nelle imprese che hanno la voglia, e soprattutto la forza, di rimanere sul mercato, magari incrementando addirittura gli utili DWWUDYHUVR VLJQLĂ€FDWLYL UHFXSHUL GL HIĂ€FLHQ]D $ TXHVWR SURSRVLWR q prassi consolidata riconoscere che i progetti di adozione di piattaforme documentali offrono ampi margini di ottimizzazione, in termini di: riduzione dei costi generali: spese per utenze, locazioni, cancelleria, ecc.; riduzione dei costi di archiviazione, esibizione e recupero dei documenti; PLJOLRUDPHQWR GHOO¡HIĂ€FLHQ]D HI-

Ă€FDFLD GHL SURFHVVL D]LHQGDOL DWWUDverso strumenti avanzati di worNĂ RZ riduzione dei costi di caricamento dati, con strumenti di digitalizzazione intelligente e optical character recognition (OCR) evoluta per la registrazione contabile automatica, tramite interfacciamento delle piattaforme documentali ai piĂš diffusi ERP; miglioramento dell’immagine aziendale, in termini di rispetto per l’ambiente e di livello di innovazione; potenziamento della sicurezza dei dati gestiti, attraverso la geVWLRQH HYROXWD GL SURĂ€OL DXWRUL]]DWLYL H OD SURWH]LRQH Ă€VLFD H ORJLca delle informazioni digitali. Una conferma di un’imminente accelerazione del mercato può essere letta, per di piĂš, anche nella recente politica espansiva di alcuni player generalisti de settore ICT, anche di fama mondiale, che cominciano a spostare considerevoli risorse nel settore documentale, e nella nascita diffusa di start-up, anche associate a nomi importanti dell’informatica, che spesso propongono soluzioni innovative e assolutamente costeffective. Relativamente alle start-up, analizzando i player che si stanno affacFLDQGR VXO PHUFDWR q LQWHUHVVDQWH notare come i nuovi entranti portino in dote soluzioni innovative e strutture snelle, tali da consentire il raggiungimento degli obiettivi GL PLJOLRUDPHQWR GHOO¡HIĂ€FDFLD H GHOO¡HIĂ€FLHQ]D GHL SURFHVVL D]LHQGDOL con scarso impatto sui costi. Tra queste iniziative, un’ottima prospettiva viene offerta da nuovi consorzi stipulati tra grandi operatori ICT e piccole aziende “visionarieâ€? (nell’accezione spesso usata da Gartner), capaci di unire i vantaggi LQ WHUPLQL GL LQQRYD]LRQH HG HIĂ€FDcia di un new comer con quelli tecQRORJLFL Ă€QDQ]LDUL H GL HVSHULHQ]D di mercato e di portafoglio di un grande operatore incumbent. Dr. Giacobbe, come si inserisce in questo contesto il vostro consorzio?

*LDFREEH ,O FRQVRU]LR q QDWR nel 2006 dalla collaborazione di Selex Communications, azienda del Gruppo Finmeccanica da piĂš di un secolo leader italiano nel settore dell’alta tecnologia delle comunicazioni sicure, e OpenSign Italia, start-up specializzata nella realizzazione di sistemi informatici a supporto del business aziendale H GHOOD LQIRUPDWL]]D]LRQH GHL Ă XVVL organizzativi. 2ELHWWLYR GHO FRQVRU]LR q TXHOOR GL fornire un servizio innovativo per OD FHUWLĂ€FD]LRQH H O¡DXWHQWLFD]LRQH sicura di documenti, prodotti e servizi, attraverso una soluzione multifunzionale, economica e interopeUDELOH FKH JDUDQWLVFH DOWD Ă HVVLELOLWj e modularitĂ con il minimo livello di invasivitĂ sui sistemi aziendali preesistenti. Nonostante la nostra giovane etĂ , grazie alle innovative prestazioni delle nostre soluzioni, abbiamo giĂ RWWHQXWR VLJQLĂ€FDWLYL ULFRQRVFLPHQWL da parte del mercato, con realizzazioni per molte realtĂ della Pubblica Amministrazione, importanti aziende private e studi professionali. Il nostro vero punto di forza, per come viene percepito dalle nostre D]LHQGH FOLHQWL q O¡RULHQWDPHQWR all’integrazione end-to-end dell’intero ciclo di vita di un documento, dall’acquisizione tramite OCR intelligente, alla conservazione sostitutiva. Il tutto, ovviamente, a un costo vantaggioso, reso possibile dall’innovativitĂ della soluzione e dall’assenza di sovrastrutture improduttive. Dr. Gargiulo, come si sta comportando il mercato in Italia? Gargiulo - Mi piacerebbe partire da un dato a mio avviso molto siJQLĂ€FDWLYR $ GLIIHUHQ]D GL TXDQWR avviene in Europa e soprattutto negli USA, l’Italia ha continuato ad accrescere i propri consumi di carta (anche se una lieve inverVLRQH GL WHQGHQ]D VL q PDQLIHVWDWD negli ultimi anni, soprattutto se si ragiona al netto del fenomeno free-press). Quindi, se da una parte ciò indica l’atavica arretratezza del nostro Paese, dall’altra evidenzia le iged.it 01.2009

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Evoluzione del consumo di carta

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Semplicemente instancabile.

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Per maggiori informazioni http://emea.fujitsu.com/scanners

* Infosource: Scanner Market Report Spring 2006

Tutti i nomi, nomi di produttori, denominazioni di prodotti e marchi sono soggetti a specifici diritti sui marchi commerciali e sono marchi del produttore e/o marchi registrati dei rispettivi proprietari. Le indicazioni e i dati forniti non sono impegnativi e vincolanti. I dati tecnici possono variare senza preavviso.


investimento. I principali hardware vendor ICT stanno tentando invece di integrarsi negli altri segmenti orizzontali di mercato; mentre la gran parte degli operatori del segmento servizi/ outsourcing del mercato GED (compresi quelli di dimensioni medio/grandi) operano in un contesto tipicamente locale.

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1HO PHGLR WHUPLQH LQÀQH VL SUHYHde un ulteriore incremento del livello competitivo, a causa dell’ingresso di grandi operatori ICT, potenzialmente in grado di fare shake-out del mercato. Per questi motivi, la valorizzazione di un proprio fattore distintivo diventa essenziale per potersi ritagliare uno spazio vitale in un mercato aggredito attualmente anche da grandi player ICT in fase di espansione collaterale.

Numero operatori GED per regione

il Ministero dell’Istruzione, UniversitĂ e Ricerca, per l’anagrafe scolastica nazionale e l’automa]LRQH Ă XVVL LQIRUPDWLYL FRQ XQ preventivo di spesa di quasi 4 milioni di Euro; il Ministero dell’Economia (in relazione all’Agenzia del Territorio), per dematerializzazione documentale, con uno stanziamento di piĂš di 6 milioni di Euro; il Ministero della Difesa, per la conservazione sostitutiva dei documenti, con un preventivo di spesa superiore ai 2 milioni di Euro; il Ministero della Salute, per il siVWHPD GL Ă€UPD GLJLWDOH H FLIUDWXUD con previsione di spesa di quasi 1 milione di Euro. Dr. Gargiulo, quali sono nel dettaglio gli operatori che si stanno muovendo in questo mercato? Gargiulo – In Italia, gli operatori del mercato GED sono piuttosto numerosi e distribuiti soprattutto al Nord, con una forte concentrazione in Lombardia, Lazio ed EmiliaRomagna. Il mercato è estremamente frammentato, mostrando un livello di competizione in costante

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crescita, anche a causa del moltiplicarsi del numero di operatori, quasi triplicato dal 2003 ad oggi, con dirette conseguenze su fatturato e sui margini. La concentrazione degli operatori, ovviamente, agisce in modo direttamente proporzionale alla cifra d’affari generata: gli operatori che generano un fatturato annuo modesto, inferiore ai 500 mila di Euro, sono quelli piÚ numerosi (di poco superiore ai 350); il numero di operatori di medie dimensioni, con fatturato compreso tra i 500 mila di Euro e i 2,5 milioni di Euro, si aggira invece intorno ai 200; gli operatori di dimensioni maggiori, con fatturato superiore ai 2,5 milioni di Euro, rappresentano un gruppo piÚ ristretto di aziende, inferiore alle 80 unità . I trend di mercato indicano che i piccoli operatori sono in forte crescita e si indirizzano prevalentemente a piccole/medie imprese e ai professionisti, fornendo loro semplici servizi di archiviazione elettronica con un basso livello di

Dr. Giacobbe, su quale fattore ritiene sia indispensabile puntare? Giacobbe - L’evoluzione degli scenari economici verso contesti sempre piĂš globali e competitivi crea opportunitĂ per le aziende capaci di LQQRYDUVL PD SRQH QXRYH VĂ€GH QHO campo della sicurezza: l’affacciarsi sul mercato di nuovi soggetti, non sempre rispettosi delle regole, crea infatti l’esigenza per le aziende di SURWHJJHUH H FHUWLĂ€FDUH O¡RULJLQDOLWj dei loro prodotti e/o servizi. La progressiva informatizzazione della societĂ mette a disposizione nuovi strumenti in grado di snellire H VHPSOLĂ€FDUH OH RSHUD]LRQL FRPmerciali e le interazioni del cittadino con le aziende e con la Pubblica Amministrazione, ma aumenta nel contempo le richieste di sicurezza e GL FHUWLĂ€FD]LRQH GHOOH RSHUD]LRQL H dei processi condotti via rete: il professionista auspica sistemi VLFXUL SHU FHUWLĂ€FDUH GRFXPHQWL H Ă€OH GLJLWDOL l’industria ricerca nuovi servizi di sicurezza per garantire l’originalitĂ e la qualitĂ dei propri prodotti/ servizi erogati; LO FLWWDGLQR GHVLGHUD SRWHUVL Ă€GDUH di ciò che acquista giornalmente; OR 6WDWR YXROH FRQWUDVWDUH HIĂ€FDcemente ogni fenomeno di eva-


VLRQH H GL IURGH QRQ VROR ÀVFDOH (PHUJH TXLQGL SUHSRWHQWHPHQWH OD ULFKLHVWD GL VLVWHPL FKH VIUXWWDQGR LO OLYHOOR PDVVLPR GL WHFQRORJLD HVLVWHQWH SRVVDQR JDUDQWLUH OD FHUWH]]D GL FRQIRUPLWj H GL TXDOLWj GHVLGHUDWH FRQ XQ HOHYDWR JUDGR GL DIÀGDELOLWj ,O QRVWUR FRQVRU]LR SHU HVHPSLR VIUXWWDQGR O·HVSHULHQ]D PDWXUDWD QHO FDPSR GHOOD VLFXUH]]D PLOLWDUH q LO SDUWQHU LGHDOH SHU FKL YXROH JDUDQWLUH DL SURSUL FOLHQWL OD VLFXUH]]D H OD FHUWH]]D GL DXWHQWLFLWj GL WXWWH OH FRPSRQHQWL GLJLWDOL XWLOL]]DWH 'U *DUJLXOR FKH IXWXUR YHGH SHU JOL RSHUDWRUL HVLVWHQWL" *DUJLXOR /D VÀGD WUD L QXPHURVL RSHUDWRUL FKH VRQR SUHVHQWL R OR VDUDQQR QHO PHUFDWR GHOOD JHVWLRQH HOHWWURQLFD GRFXPHQWDOH VDUj YLQWD GD TXHOOH D]LHQGH FKH RIIULUDQQR LO PDVVLPR JUDGR GL LQQRYD]LRQH LQWHJUD]LRQH H ÁHVVLELOLWj /D JHVWLRQH GHOO·LQWHUR FLFOR GL YLWD GHO GRFXPHQWR GLYHQWD XQ UHTXLVLWR IRQGDPHQWDOH SHU UHQGHUH PDVVLPL L EHQHÀFL D FRVWL FRQWHQXWL IDFHQGR OHYD VXOO·HIIHWWR YROXPH 1RQ EDVWD SL LQ VRVWDQ]D RIIULUH VROX]LRQL FKH SHUPHWWDQR GL JHVWLUH HOHWWURQLFDPHQWH L GRFXPHQWL VH WDOH JHVWLRQH QRQ q SHUIHWWDPHQWH LQWHJUDWD DOO·LQWHUQR GHL SURFHVVL D]LHQGDOL SHU HVHPSLR DWWUDYHUVR OD JHVWLRQH GHL ZRUNÁRZ H GHJOL LWHU DSSURYDWLYL VH QRQ SHUPHWWH LO PRQLWRUDJJLR GHOO·HIÀFDFLD H GHOO·HIÀFLHQ]D GHL SURFHVVL SHU HVHPSLR DWWUDYHUVR OD JHVWLRQH H LO FRQWUROOR GL SDUDPHWUL GL SUHVWD]LRQH TXDOL L OHDG WLPH DPPLQLVWUDWLYL R VH QRQ SHUPHWWH OD JHVWLRQH VLFXUD H D QRUPD GHOOH LQIRUPD]LRQL OD FLIUDWXUD GHL GDWL OD SURWH]LRQH ÀVLFD GHJOL DSSDUDWL OD SURÀOD]LRQH GHJOL DFFHVVL 1RQ GLPHQWLFKLDPR LQROWUH FKH LO PDVVLPR EHQHÀFLR VL RWWLHQH GDOO·LQWHJUD]LRQH GHO VLVWHPD GRFXPHQWDOH FRQ L VLVWHPL OHJDF\ SUHHVLVWHQWL GDJOL (53 DL VLVWHPL YHUWLFDOL GL &50 SURGX]LRQH DFTXLVWL HFF 3HU HVHPSOLÀFDUH DOFXQH PRGDOLWj GL VFDQVLRQH LQWHOOLJHQWH FRQVHQWRQR DXWRPDWLVPL LQ IDVH GL UHJLVWUD]LRQH FRQWDELOH GHL GRFXPHQWL VH H VROR VH O·LQWHJUD]LRQH FRQ O·HYHQWXDOH

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Livello di beneficio per tipologia di soggetto

(53 q FRPSOHWD H RYYLDPHQWH DGRWWDELOH D FRVWL YDQWDJJLRVL (VLVWH LQROWUH XQ·DOWUD GLPHQVLRQH GL LQWHJUDELOLWj FKH VWD SLDQ SLDQR SUHQGHQGR SLHGH WUD OH VROX]LRQL GLVSRQLELOL VXO PHUFDWR XQD IRUPD GL LQWHJUDELOLWj ULYROWD FRPSOHWDPHQWH DOO·HVWHUQR GHOO·D]LHQGD $ VHFRQGD GHO SXQWR GL YLVWD FKH VL YXROH DQDOL]]DUH LQIDWWL XQD SLDWWDIRUPD GRFXPHQWDOH RIIUH YDQWDJJL GLYHUVL D FKL HPHWWH R ULFHYH L GRFXPHQWL &KLDUDPHQWH OH PRGDOLWj FKH HVSULPRQR LO PDVVLPR JUDGR GL LQWHJUD]LRQH WUD L VRJJHWWL FRLQYROWL DO PLQLPR SUH]]R VRQR TXHOOH FKH SRUWDQR LO PDJJLRU EHQHÀFLR LQ WHUPLQL GL ULVSDUPL H GL HIÀFDFLD $OFXQL RSHUDWRUL RIIURQR D FRVWL SUDWLFDPHQWH LUULVRUL DGG RQ FKH IDFLOLWDQR O·LQWHJUD]LRQH OXQJR OD ÀOLHUD 6WDPSDQWL YLUWXDOL FKH QRQ ULFKLHGRQR DOFXQD LQVWDOOD]LRQH H FKH FRQVHQWRQR O·LQYLR DXWRPDWLFR H LQ IRUPDWR HOHWWURQLFR GL GRFXPHQWL SHU HVHPSLR IDWWXUH DL SURSUL IRUQLWRUL FOLHQWL VRQR XQ EXRQ HVHPSLR GL FRPH O·LQWHJUD]LRQH OXQJR OD ÀOLHUD VLD SRVVLELOH DQFKH D FRVWL FRQWHQXWL /·XOWLPD YDULDELOH GD WHQHUH LQ FRQ-

VLGHUD]LRQH q LO FRVWR (VLVWH XQ PHUFDWR HQRUPH LQ ,WDOLD FDUDWWHUL]]DWR GD D]LHQGH GL PHGLD H SLFFROD GLPHQVLRQH FKH ÀQR DG RJJL VL VRQR WHQXWH IXRUL GDO VHWWRUH 7DOL D]LHQGH KDQQR WXWWL L PRWLYL SHU YROHU DGRWWDUH SLDWWDIRUPH GRFXPHQWDOL FKH OH DLXWLQR D PLJOLRUDUH HIÀFLHQ]D HG HIÀFDFLD GHL SURSUL SURFHVVL PD VRQR IRUWHPHQWH LQÁXHQ]DWH GD YLQFROL GL SUH]]R ÀQR DG RUD TXDVL LQVXSHUDELOL ,Q TXHVW·RWWLFD LO UHFHQWH LQJUHVVR GL QHZ FRPHU GDOOD VWUXWWXUD VQHOOD H GDOOH VROX]LRQL LQQRYDWLYH q XQ·RWWLPD SUHPHVVD SHU SUHVXSSRUUH XQ·DFFHOHUD]LRQH GHO SURFHVVR GL SHQHWUD]LRQH GHO GRFXPHQWDOH DQFKH LQ WDOL UHDOWj 'U *LDFREEH FRPH SHQVDWH GL ULVSRQGHUH DOOH HVLJHQ]H GL XQ PHUFDWR FRVu HVLJHQWH" *LDFREEH /D ULFHUFD FRQJLXQWD GL 6HOH[ &RPPXQLFDWLRQV H 2SHQ6LJQ KD SHUPHVVR OD UHDOL]]D]LRQH GL XQ VLVWHPD XQLFR KDUGZDUH H VRIWZDUH FKH ULVSRQGH DOOH HVLJHQ]H GL VLFXUH]]D H FHUWLÀFD]LRQH LQ DPELWR GLJLWDOH RIIUHQGR VHUYL]L D YDORUH DJJLXQWR SHU XWHQ]D EXVLQHVV H QHDU FRQVXPHU LQWHVD FRPH 62+2 VPDOO RIÀFH KRPH RIÀFH iged.it 01.2009

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La piattaforma informatica del consorzio è in grado di effettuare OD YDOLGD]LRQH H OD FHUWLĂ€FD]LRQH elettronica di oggetti immateriali “sempliciâ€? (documenti cartacei) e “complessiâ€? (dati, immagini, voce, 606 006 HFF Ă€QR D WUDFFLDUH H YDOLGDUH SURFHVVL SURGXWWLYL Ă€OLHUH distributive ed erogazione di contenuti. La soluzione inoltre è stata sottoSRVWD DOOD FHUWLĂ€FD]LRQH GL ,QIR&Dmere, che ne ha attestato l’idoneitĂ H OD VLFXUH]]D Ă€VLFD H ORJLFD ,Q effetti, essa può essere considerata come un’estensione virtuale del GDWDFHQWHU GL ,QIR&DPHUH FRQ l’ulteriore vantaggio di evitare la condivisione dei dati archiviati con VRJJHWWL HVWHUQL WHU]L ,Q DOWUL WHUPLQL FRQ ,QIR&DPHUH YLHQH FRQGLYLVD esclusivamente l’impronta digitale cifrata dei documenti e non il contenuto degli stessi, che resta presso il cliente. Le funzioni offerte coprono l’intero ciclo di vita del documento: digitalizzazione intelligente, intesa come digitalizzazione dei documenti cartacei, estrazione automatica dei dati gestionali dai documenti digitali/digitalizzati 2&5 ORJLFR H VHPDQWLFR H LQWHgrazione dei documenti acquisiti con i principali applicativi esistenti; gestione elettronica dei documenti, in termini di automazione dei processi aziendali e dei worNĂ RZ JHVWLRQH GHJOL LWHU DSSURvativi, monitoraggio e controllo dei processi, reportistica documentale; archiviazione ed esibizione, ossia archiviazione sicura di qualsiasi documento e media digitale, apSRVL]LRQH GL Ă€UPD GLJLWDOH H PDUca temporale (archiviazione soVWLWXWLYD FHUWLĂ€FDWD ,QIR&DPHUH esibizione rapida dei contenuti GRFXPHQWDOL H YHULĂ€FD LVWDQWDQHD dell’autenticitĂ dei documenti; sicurezza, intesa come protezione all’effrazione dell’apparato hardware (dispositivo antimanomissione), cifratura dei dati e delle comunicazioni per la massi-

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ma sicurezza e la privacy, protezione contro la perdita dei dati e dei link di comunicazione. Ăˆ importante sottolineare che la soluzione sfrutta le potenzialitĂ della rete, operando in un ambiente con elevate caratteristiche di sicurezza: un innovativo sistema di gestione dati e processi ospitato da un hardware dedicato e sicuro consente lo svolgimento delle operazioni di FHUWLĂ€FD]LRQH DXWHQWLFD]LRQH H YDlidazione di originalitĂ , integrandosi e adattandosi all’ambiente operativo del cliente. La soluzione, chiaramente, offre il massimo grado di interoperabilitĂ FRQ L VLVWHPL OHJDF\ (53 &50 ecc.), garantendo contemporaneaPHQWH XQD VLJQLĂ€FDWLYD HIĂ€FDFLD Ă HVVLELOLWj GL XWLOL]]R H XQ PLQLPR livello di invasivitĂ . /D VROX]LRQH LQĂ€QH IXQJH GD SXQto focale degli applicativi, dei processi, dei dati e delle comunicazioni aziendali, permettendo la valorizzazione del patrimonio informativo attraverso un sistema di gestione documentale che massimizza l’interconnessione e il coordinamento tra le parti. 'U *LDFREEH YROHQGR HVHPSOLĂ€care, quali vantaggi offre concretamente la vostra soluzione? *LDFREEH &RPH SUHFHGHQWHPHQWH accennato, oltre alla singola caratteristica distintiva, la vera innovativitĂ della soluzione risiede nella trasversalitĂ delle funzioni offerte, che insieme permettono di gestire un GRFXPHQWR LQ PRGR HIĂ€FLHQWH HIĂ€FDFH H FRQWLQXR GD TXDQGR QDVFH Ă€QR D TXDQGR PXRUH 3HU FLWDUQH alcune: digitalizzazione evoluta con funzionalitĂ avanzate di scansione intelligente e riconoscimento auWRPDWLFR GHOOH LQIRUPD]LRQL Ă€QR alla registrazione automatica della prima nota sui sistemi gestioQDOL OHJDF\ (53 ZRUNĂ RZ GRFXPHQWDOH ´JUDĂ€FDbileâ€? e monitoraggio dei processi attraverso parametri di prestazioQH IDFLOPHQWH FRQĂ€JXUDELOL

conformità alla piÚ recente norPDWLYD &1,3$ LQ WHPD GL DUFKLviazione e conservazione sostituWLYD FRQ SRVVLELOLWj GL ÀUPD digitale dei documenti, massiva e non; gestione del documento digitale inteso nel senso ampio del termiQH GDO ÀOH LQ IRUPDWR :RUG DL video e gli audio (per esempio, in contesti come il broadcasting e la :HE79 H DWWUDYHUVR VLVWHPL GL distribuzione dei contenuti via :HE H GL SURÀOD]LRQH GHL FOLHQWL con la nostra applicazione sarebbe possibile generare dinamicamente contenuti pubblicitari ad hoc per ogni singolo utente); elevata integrabilità con i sistemi legacy, sia in termini di fattibilità , sia in termini di costi di adozione; PRGXODULWj GHOOD VROX]LRQH HG HIÀcienza del consorzio tali da garantirne accessibilità economica anche alle piccole e medie imprese; accesso sicuro alle informazioni DWWUDYHUVR SURÀOL DXWRUL]]DWLYL H VLVWHPL GL FULWWRJUDÀD HYROXWL PDVVLPD VLFXUH]]D DQFKH ÀVLFD dell’apparato garantita da sistemi SURJHWWDWL H FHUWLÀFDWL DQWL LQWUXsione e anti-manomissione; protezione contro la perdita accidentale dei dati attraverso la presenza di sistemi di triplice backup multidisco, di cui uno anche asportabile/remotizzabile. L’adozione di una simile soluzione hardware/software garantisce il raggiungimento di obiettivi di HIÀFLHQ]D JLj QHO EUHYH SHULRGR LQ linea di massima, riconducibili a: riduzione del carico di lavoro correlato alla gestione manuale dei documenti (principalmente grazie all’automazione dei processi e all’eliminazione delle necessità di archiviazione); riduzione degli spazi (e dei costi connessi) necessari all’archiviazione cartacea; riduzione del numero di documenti persi (e dei costi connessi); maggiore accessibilità alle informazioni (per esempio, con accesVR YLD :HE ULGX]LRQH GHL FRVWL ÀVLFL GL JH-


stione della carta (per utilizzazione di stampanti, energia, ecc., e JHQHUD]LRQH GL ULĂ€XWL maggiore sicurezza in fase di acFHVVR H GL PRGLĂ€FD DL GRFXPHQWL Per dare un’idea concreta dei risparmi ottenibili, abbiamo anche realizzato un modello che permette di stimare il “total cost of ownershipâ€? attraverso il calcolo della differenza tra costo di gestione as-is (gestione FRQ DUFKLYLR FDUWDFHR H FRVWR GL JHstione to-be (gestione con archivio HOHWWURQLFR VWLPDQGR LO QHW SUHVHQW value dell’investimento. $ SXUR WLWROR HVHPSOLĂ€FDWLYR QHO caso di un’azienda con sede a Milano, avente un costo del personale amministrativo pari a 35.000 di Euro/anno e 20.000 fatture/anno DWWLYH H SDVVLYH GD JHVWLUH LO GHOWD costo tra la gestione di un archivio cartaceo e di uno elettronico è stimato in circa 10 mila di Euro annui. Dr. Gargiulo, cosa consiglierebbe a una realtĂ come OpenSELEX per

approcciare con successo il mercato GED? Gargiulo - Ci sono tre aspetti che devono essere tenuti in forte considerazione quando si pensa di affrontare con successo un mercato come quello della gestione documentale con l’obiettivo di diventarne protagonista in pochi anni. Prima di tutto, è fondamentale avere le spalle abbastanza larghe da poter affrontare eventuali tempi di avviamento senza dover rispettare piani industriali eccessivamente ottimistici. Da questo punto di vista credo che la presenza di Finmeccanica nel consorzio sia una vera e propria garanzia di successo. In secondo luogo, è importante avere in mano una soluzione tecnologicamente avanzata che offra la massima integrabilitĂ con i sistemi legacy e che copra funzionalmente l’intero ciclo di vita del documento, in modo da rendere massimi i beneĂ€FL SHU LO FOLHQWH Ă€QDOH La soluzione di OpenSELEX, per come ce l’ha descritta il dr. Gia-

cobbe, rispetta tutti questi requisiti, quindi credo potrĂ svolgere un ruolo decisamente trainante sul mercato. In ultimo, è assolutamente necessario sviluppare alleanze con altri operatori di successo del settore ICT ed interloquire con le associazioni dei clienti, in modo da farsi conoscere e avere costantemente il controllo delle vere esigenze di un mercato che, dopotutto, è sempre in continua evoluzione. Dr. Giacobbe, per chiudere, cosa vi aspettate dall’immediato futuro? Giacobbe – Sicuramente, senza svelare le strategie del consorzio, le risposte che il mercato ci sta giĂ dando ci consentono di guardare con ottimismo al futuro, soprattutto in un periodo di profonde e complesVH ULĂ HVVLRQL VXL WHPL GHOO¡HIĂ€FLHQ]D dei processi aziendali. &HUWDPHQWH OD VĂ€GD VDUj LPSHJQDWLva e piena di emozioni, ma la nostra squadra, composta da molti giovani talenti, è pronta ad affrontarla.

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APPROFONDIMENTI

Conservazione Sostitutiva: realizzare l’innovazione Come realizzare l’innovazione e le principali “lessons learnedâ€? maturate sul campo durante la realizzazione di progetti di media-alta complessitĂ PASQUALE SORGENTONE

L’INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA

I progetti di gestione elettronica documentale inducono un forte cambiamento di mentalitĂ , implicando il passaggio da modalitĂ di lavoro cartaceo/manuali a modalitĂ digitali. L’utente medio, pertanto, può essere disorientato circa l’utilizzo dei nuovi strumenti lavorativi e sviluppare una certa resistenza al loro impiego. Secondo tale ottica è necessario, oltre che curare accuratamente tutti gli aspetti di change management descritti nel prosieguo dell’articolo, che le applicazioni presentino dei livelli di servizio particolarmente elevati, sia in termini di temSL GL ULVSRVWD VLD LQ WHUPLQL GL DIĂ€dabilitĂ /disponibilitĂ del servizio. Ne consegue che la progettazione e la realizzazione dell’infrastruttura tecnologica rappresentano un’area di intervento critica, specie in considerazione dei molteplici componenti hardware/software coinvolti. In particolare: sistemi server, i quali devono garantire un’adeguata capacitĂ di calcolo, la ridondanza dei componenti ed evoluti meccanismi di gestione degli errori (clustering, dischi RAID, ecc.). Una completa soluzione di dematerializzazione potrebbe richiedere un parco macchine non proprio minimale. ,Q WDO VHQVR DO Ă€QH GL ULGXUUH L

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costi di acquisizione e manutenzione, è lecito pensare a soluzioni di virtualizzazione; storage, in termini di necessitĂ di Storage Area Network, piuttosto che di dispositivi ottici o di Content Addressed Storage. Ad oggi le tecnologie di storage sono particolarmente evolute e consolidate e presentano diverse opzioni/soluzioni. Relativamente alla Conservazione Sostitutiva la scelta dello storage deve tenere in considerazione gli stringenti requisiti normativi di non moGLĂ€FDELOLWj DOWHUDELOLWj GHL ORWWL GL documenti conservati; software di base, dal sistema opeUDWLYR Ă€QR DOO¡DSSOLFDWLRQ VHUYHU al database server, ecc.;

software per l’acquisizione e la digitalizzazione di documenti cartacei (Optical Character ReFRJQLWLRQ FODVVLÀFD]LRQH HG LQGLcizzazione di base), gestione del repository dei documenti e dei contenuti, strumenti di automazione dei processi, ecc.; strumenti abilitanti, come ad esempio scanner, strumenti per OD ÀUPD GLJLWDOH H OD FULWWRJUDÀD VPDUW FDUG FKLDYL 86% +DUdware Security Module). Ciascuna tipologia di strumenti presenta dei vantaggi e dei punti di attenzione; la scelta dello strumenWR H GHOOD PRGDOLWj GL ÀUPD GLJLWDle rappresenta uno degli elemenWL FKH PDJJLRUPHQWH LQà XHQ]DQR l’operatività degli utenti.

LA CABINA DI REGIA In questo numero è pubblicato il secondo di 3 articoli relativi alle modalitĂ realizzative della Conservazione Sostitutiva. In base a delle esperienze maturate e consolidate sul campo, gli articoli analizzano gli ambiti di intervento dei progetti esecutivi, il ruolo fondamentale della Cabina di regia preposta al program management dell’iniziativa, i principali rischi e le modalitĂ di prevenzione/mitigazione. Il primo articolo ha introdotto il concetto di innovazione collegato alla Conservazione Sostitutiva, analizzando alcune aree di intervento fondamentali per la realizzazione di progetti di successo. Nel presente articolo si discutono le aree di intervento relative alla “Infrastruttura Tecnologicaâ€?, alla “Gestione del Cambiamentoâ€? ed alla fondamentale “Cabina di regiaâ€? (ďŹ gura 1).


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L’infrastruttura deve essere pensata in modo coerente ed unitario, DO Ă€QH GL JDUDQWLUH OD SLHQD LQWHURperabilitĂ e compatibilitĂ dei diversi componenti, specie in considerazione della vastitĂ dei prodotti presenti sul mercato. 8QD IDVH SURJHWWXDOH PROWR GHOLcata è rappresentata dal dimensionamento dell’infrastruttura che, LQ EDVH D VSHFLĂ€FL GULYHU QXPHUR utenti, numero documenti, volumi medi e di picco, ecc.) ed ai requisiti XWHQWH WHPSL GL ULVSRVWD H GLVSRQLbilitĂ applicativa), conduce all’idenWLĂ€FD]LRQH GHOOD FRQĂ€JXUD]LRQH RWtimale dei diversi componenti infrastutturali. Livelli di servizio non soddisfacenti non devono rappresentare un ostacolo ed un potenziale motivo di resistenza all’adozione della nuova PRGDOLWj GL ODYRUR EDVDWD VXL Ă XVVL GLJLWDOL GESTIONE DEL CAMBIAMENTO

Come accennato in precedenza, la JHVWLRQH HOHWWURQLFD GRFXPHQWDOH PRGLĂ€FD UDGLFDOPHQWH OH PRGDOLWj GL ODYRUR GHJOL XWHQWL ,O SDVVDJJLR GDOOD FDUWD DO GLJLWDOH SXz UDSSUHsentare un cambiamento stravolJHQWH VL SHQVL DG HVHPSLR DOO¡XWHQWH FKH VWDPSD XQ GRFXPHQWR Ă€UPDWR

GLJLWDOPHQWH H QRQ YHGH SL OD VXD Ă€UPD DXWRJUDID /D JHVWLRQH GHO FDPELDPHQWR YD ideata ed attuata dalle primissime IDVL SURJHWWXDOL H QRQ VROR LQ SURVVLPLWj GHOO¡DYYLR LQ HVHUFL]LR ,O SURJHWWR H VRSUDWWXWWR L EHQHĂ€FL DWWHVL LQ WHUPLQL GL HIĂ€FLHQ]D HG HIĂ€cacia, devono essere comunicati e condivisi attraverso tutta l’azienda, o pubblica amministrazione. ,O EXVLQHVV FDVH GHOO¡LQL]LDWLYD HG L ULtorni economici dovrebbero essere condivisi sin da subito, cosĂŹ come la discussione di casi di successo presVR FRQWHVWL DQDORJKL /D VWUDWHJLD GL FRPXQLFD]LRQH GHYH HVVHUH WDOH GD FRQGXUUH JUDGXDOPHQWH O¡RUJDQL]]D]LRQH YHUVR OD VROX]LRne prevista, creando un ambiente favorevole al cambiamento. $O Ă€QH GL GHĂ€QLUH JOL LQWHUYHQWL GL comunicazione/informazione da attivare, è necessario analizzare in SULPD LVWDQ]D O¡RUJDQL]]D]LRQH FRQ l’obiettivo di stabilire il livello di faPLOLDULWj FRQ JOL VWUXPHQWL GLJLWDOL GHJOL XWHQWL H DOOR VWHVVR WHPSR LO OLYHOOR GL LPSHJQR HVLVWHQWH QHO SHUVHJXLUH LO SHUFRUVR GL FDPELDPHQto derivante dall’introduzione di siVWHPL GL JHVWLRQH HOHWWURQLFD GRFXmentale.

La creazione del consenso passa DQFKH DWWUDYHUVR O¡LGHQWLĂ€FD]LRQH GL utenti che, sia per livello di conoscenze informatiche sia per ruolo e per commitment, possano rappreVHQWDUH JOL VSRQVRU R JOL XWHQWL FKLDYH GHO SURJHWWR 3RVVLELOL VWUXPHQWL di comunicazione sono: workshop, ovvero seminari con OD Ă€QDOLWj GL IDYRULUH OD SDUWHFLSD]LRQH DWWLYD GHJOL XWHQWL FRQ O¡RELHWWLYR GL UDFFRJOLHUH IHHGEDFN H SURSRVWH PLJOLRUDWLYH LQ PRGR GD JDUDQWLUH XQ JUDGR DGHJXDWR GL DFFHWWD]LRQH H GL SURSHQVLRQH DO FDPELDPHQWR newsletter ed e-mail, inviate peULRGLFDPHQWH DJOL XWHQWL SHU GLIfondere pillole informative sintetiche sulle tematiche coinvolWH GDO SURJHWWR R GL VSHFLĂ€FKH LQformazioni sullo stesso relativamente, ad esempio, a nuove funzionalitĂ rilasciate, funzionalitĂ in corso di sviluppo, risultati e scaGHQ]H FDVL GL VXFFHVVR brochure, illustrative delle innovazioni introdotte dalle nuove applicazioni, che hanno l’obiettivo di descrivere le principali caUDWWHULVWLFKH GHO SURJHWWR H GL VWLPRODUH O¡DFTXLVL]LRQH GL PDJJLRUL LQIRUPD]LRQL iged.it 01.2009

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survey, indagini relative al livello di soddisfazione degli utenti tramite questionari di raccolta dei feedback e suggerimenti per il miglioramento dell’iniziativa. Oltre alla comunicazione, un altro strumento fondamentale è rappresentato dalle attivitĂ di formazione ed addestramento degli utenti, eseguite in aula, on-the-job, piuttosto che a distanza tramite strumenti di e-learning. Le attivitĂ di formazione, oltre a consentire agli utenti di acquisire familiaritĂ con i nuovi strumenti di lavoro, permettono anche di recepire importanti feedback sul grado di accettazione dell’iniziativa e di censire sul campo suggerimenti relativi a possibili migliorie evolutive. I progetti di dematerializzazione necessitano, molto piĂš di altre iniziative in ambito informatico, di ottenere dei ritorni tempestivi circa il grado di accettazione o resistenza da parte degli utenti. In tal senso un importante strumento di gestione del cambiamento è rappresentato dall’esercizio sperimentale; esso consiste nella diffusione iniziale del nuovo sistema e delle nuove procedure lavorative limitatamente ad un campione di utenti appartenenti ad una speciĂ€FD VWUXWWXUD RUJDQL]]DWLYD /D VSHULPHQWD]LRQH FRQVHQWH GL YHULĂ€FDUH il grado di accettazione della nuova soluzione e di intercettare tempestivamente eventuali problemi/criticiWj LGHQWLĂ€FDQGR DG HVHPSLR XWLOL]]L non ortodossi delle funzionalitĂ apSOLFDWLYH FHQVLPHQWL H FODVVLĂ€FD]LRne dei documenti errati, ecc. CABINA DI REGIA

Le aree di intervento sono diverse, ciascuna caratterizzata dalle sue peFXOLDULWj H GD VSHFLĂ€FL ULVFKL H QHFHVVLWDQR GL XQ¡DWWHQWD SLDQLĂ€FD]LRQH H controllo delle attivitĂ . La Cabina di regia effettua tutte le attivitĂ tipiche di program management; rispetto ad un generico progetto di systems integration vi sono due attivitĂ decisamente peculiari di un progetto di Conservazione So-

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stitutiva e, piĂš in generale, di dematerializzazione: la necessitĂ di un RVVHUYDWRULR QRUPDWLYR H OD GHĂ€QLzione di accurate strategie di provisioning. $O Ă€QH GL WHQHUH LO SDVVR FRQ O¡LQnovazione tecnologica e di fornire GHOOH VSHFLĂ€FKH JDUDQ]LH LQ WHPD GL sicurezza ed integritĂ dei dati/documenti, la normativa in materia di gestione elettronica documentale è in costante evoluzione ed adeguamento (si pensi ad esempio alla fatturazione elettronica). L’introduzione di tecnologie innovative sul mercato è frequente: nuoYL IRUPDWL R VWUXPHQWL GL Ă€UPD GLgitale, storage ottimizzati, nuovi algoritmi di hashing, ecc. La normativa deve pertanto adeguarsi per consentire di cogliere gli innegabili vantaggi introdotti dall’innovazione. I progetti di dematerializzazione debbono pertanto monitorare costantemente l’evoluzione normativa, tramite un approccio proattivo piuttosto che reattivo: è necessario tenere costantemente in considerazione l’evoluzione tecnologica e mantenere il contatto, magari intavolando dei tavoli di discussione, con gli enti che curano l’evoluzione normativa. L’approccio proattivo permette di evitare inutili rilavorazioni, minimizzando tempi e costi di implementazione. Sempre da un punto di vista normativo, la Cabina di regia ha il fondamentale obiettivo di “fugare i dubbiâ€?. Troppo spesso ci si arena su interpretazioni errate della normativa in essere, soprattutto sui dubbi generati dal “sentito direâ€?. Pur ammettendo che la normativa in materia è piuttosto ampia (DPR 445, DPCM 13 gennaio 2004, D. Leg.vo 7 marzo 2005, ecc.), un’attenta analisi dei diversi testi consente di addivenire a delle conclusioni comuni e chiarire gli eventuali dubbi. La Cabina di regia deve condividere l’analisi normativa e le sue conclusioni con gli stakeholder del progetto, in modo da gestire eventuali perplessitĂ e non ritardare/fermare le attivitĂ .

Un secondo aspetto peculiare è quello della gestione del provisioning, in considerazione del fatto che, come visto in precedenza, l’infrastruttura tecnica dei progetti di dematerializzazione può anche essere complessa ed i tempi di acquisto non sempre immediati. Tra i diversi componenti infrastrutturali, inoltre, esistono delle interdipendenze e dei prerequisiti che possono compromettere, se non rispettati, il piano di lavoro generale. La gestione degli acquisti deve esseUH SHUWDQWR VXIĂ€FLHQWHPHQWH WHPSHVWLYD GD QRQ LPSDWWDUH OD SLDQLĂ€cazione delle attivitĂ , ma allo stesso tempo non deve essere effettuata in modo prematuro, in quanto con il passare del tempo, grazie alla tumultuosa innovazione tecnologica, i prezzi dell’hardware, dello storage e degli strumenti abilitanti tende, a paritĂ di caratteristiche (capacitĂ , prestazioni, ecc.), a diminuire. Un’altra attivitĂ chiave della Cabina di regia è quella della gestione dei rischi, che in un progetto di Conservazione Sostitutiva sono tendenzialmente maggiori che in un generico progetto di systems integration, in virtĂš delle implicazioni legali derivanti dalla macerazione della carta e della potenziale perdita dei contenuti informativi dei documenti. Il censimento dei principali rischi e le strategie per la relativa mitigazione/gestione saranno ambito del prossimo articolo.

PASQUALE SORGENTONE

Senior Manager Accenture S.p.A.



$3352)21',0(17,

Gli standard per i documenti da ufficio Con la disponibilità di piÚ suite per ufficio che supportano lo stesso formato standard dei documenti, gli utenti potranno scegliere il software sulla base dei criteri piÚ rilevanti per la propria attività , come la possibilità di gestire dei documenti di grandi dimensioni o con caratteristiche specifiche, l’affidabilità , la facilità d’uso, oppure il costo, ... ITALO VIGNOLI

Gli utenti di suite per la produttiYLWj LQ DPELHQWH G¡XIĂ€FLR PHJOLR FRQRVFLXWH FRQ LO WHUPLQH GL RIĂ€FH VRIWZDUH SHUFKp ´RIĂ€FHÂľ q OD SDURla piĂš diffusa all’interno del nome GHL SURGRWWL L GXH SL FRQRVFLXWL VRQR 0LFURVRIW 2IĂ€FH H 2SHQ2IĂ€FH RUJ KDQQR FHUWDPHQWH QRWDWR FKH QHO FRUVR GHJOL XOWLPL DQQL VRQR SURJUHVVLYDPHQWH FDPELDWL L IRUPDWL GL ULIHULPHQWR GHL GRFXPHQWL TXHOOL XWLOL]]DWL FRPH RS]LRQH SUHGHĂ€QLWD GHIDXOW SHU LO VDOYDWDJJLR GHL Ă€OH 8Q FDPELDPHQWR FKH GDO SXQWR GL YLVWD GHOO¡XWHQWH QRQ KD XQD JUDQGH LPSRUWDQ]D DOPHQR Ă€QR DO PRPHQWR LQ FXL QRQ VRUJRQR SUREOHPL SHU O¡DSHUWXUD GL XQ GRFXPHQWR FUHDWR GD XQ DOWUR XWHQWH PDJDUL FRQ XQ DOWUR VLVWHPD RSHUDWLYR PD FKH FRVWLWXLVFH XQD PRGLĂ€FD VRVWDQ]LDOH QHOOD UDSSUHVHQWD]LRQH GHL GDWL FRQWHQXWL DOO¡LQWHUQR GHO GRFXPHQWR VWHVVR /H PRGLĂ€FKH QHOOD UHDOWj UDSSUHsentano l’ultimo stadio di un proFHVVR LQL]LDWR GD PROWL DQQL FKH KD FRLQYROWR QHO EHQH H QHO PDOH - moltissime aziende nel settore GHOO¡,QIRUPDWLRQ 7HFKQRORJ\ H FKH DYUj QHO OXQJR SHULRGR XQ IRUWH LPSDWWR VXO PRGR LQ FXL YHQJRQR JHVWLWL L FRQWHQXWL GLJLWDOL /H XOWLPH YHUVLRQL GHOOH VXLWH SHU XIĂ€FLR LQIDWWL XWLOL]]DQR IRUPDWL EDVDWL VX ;0/ 2SHQ2IĂ€FH RUJ H *RRJOH'RFV DGRWWDQR 2SHQ 'RFXPHQW )RUPDW 2') H 0LFURVRIW 2IĂ€FH XVD 2IĂ€FH 2SHQ ;0/ 22;0/ HQWUDPEL VWDQGDUG LQWHUQD]LRQDOL UDWLĂ€FDWL GDOO¡,62

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/¡DUWLFROR FHUFD GL ULSHUFRUUHUH OD VWUDGD FKH KD SRUWDWR DOOD FUHD]LRne e all’adozione di questi due stanGDUG VLPLOL PD DQFRUD WURSSR GLVWDQWL VRSUDWWXWWR SHU O¡LQWHURSHUDELOLWj H GL VRWWROLQHDUH OD ORUR LPSRUWDQ]D SHU JOL XWHQWL UN PO’ DI STORIA

'XUDQWH JOL DQQL Âś L IRUPDWL ELQDUL GHL GRFXPHQWL GL WLSR SURSULHWDrio - ovvero sviluppati da una sinJROD D]LHQGD VHQ]D UHQGHUH QRWH OH VSHFLĂ€FKH FRPH TXHOOL GL 0LFURVRIW 2IĂ€FH ,%0 6PDUW6XLWH H :RUG3HUIHFW 2IĂ€FH HUDQR OD QRUPD SHU OH DSSOLFD]LRQL GD XIĂ€FLR 1DWXUDOPHQWH WXWWH OH VXLWH VXSSRUWDYDQR LO IRUPDWR GHL GRFXPHQWL GL 0LFURVRIW 2IĂ€FH FKH GRPLQDYD LO PHUFDWR FRQ XQD TXRWD SURVVLPD R DGGLULWWXUD VXSHULRUH DO DQFKH se il supporto - realizzato attraverVR WHFQLFKH GL UHYHUVH HQJLQHHULQJ FKH SRVVLDPR WUDGXUUH FRQ ´VYLOXSSR DOOD URYHVFLDÂľ SHUFKp LO IRUPDWR YLHQH ULFDYDWR GDL GRFXPHQWL DWWUDYHUVR XQ SURFHVVR GL HPXOD]LRQH GHO FRPSRUWDPHQWR GHOOD VXLWH GL ULIHULPHQWR DYHYD VHPSUH TXDOFKH SUREOHPD $OOD Ă€QH GHJOL DQQL Âś O¡HVSORVLRQH GL ,QWHUQHW KD IDWWR FUHVFHUH O¡LQWHUHVVH SHU LO VRIWZDUH RSHQ VRXUFH SHU L SURWRFROOL DSHUWL H SHU L IRUPDWL DSHUWL GHL GRFXPHQWL RYYHUR SHU L IDWWRUL FKH KDQQR SHUPHVVR D ,Qternet di diventare la piattaforma di ULIHULPHQWR SHU OD FRPXQLFD]LRQH H OD FRQGLYLVLRQH GHOOH LQIRUPD]LRQL $OO¡HSRFD QRQ HVLVWHYD QHVVXQ IRU-

PDWR DSHUWR SHU L GRFXPHQWL GD XIĂ€FLR 3L R PHQR LQ TXHJOL DQQL JOL VYLOXSSDWRUL GL 6WDU2IĂ€FH FKH SRFKL anni piĂš tardi sarebbe diventato il FXRUH GHOOD VXLWH SHU XIĂ€FLR RSHQ VRXUFH 2SHQ2IĂ€FH RUJ KDQQR LQFRPLQFLDWR D ODYRUDUH DG XQ QXRvo formato aperto basato su XML SHU OH ORUR DSSOLFD]LRQL $OWUH D]LHQGH LQWUDYHGHQGR O¡RSSRUWXQLWj FKH si apriva nell’area delle suite di proGXWWLYLWj SHU XIĂ€FLR VRQR SDUWLWH da questo lavoro per sviluppare un IRUPDWR GHL GRFXPHQWL FKH SRWHVVH HVVHUH WUDVIRUPDWR LQ XQR VWDQGDUG H KDQQR LQFRPLQFLDWR D ODYRUDUH LQWRUQR DO SURJHWWR VRWWR JOL DXVSLFL GHOO¡2UJDQL]DWLRQ IRU WKH $GYDQFHPHQW RI 6WUXFWXUHG ,QIRUPDWLRQ 6WDQGDUGV 2$6,6 ,Q TXHVWR PRGR GDO IRUPDWR EDVDWR VX ;0/ GHL Ă€OH GL 2SHQ2IĂ€FH RUJ VRQR QDWH OH VSHFLĂ€FKH GHO IRUPDWR 2SHQ 'RFXPHQW )RUPDW FKH QHO FRUVR GHO q VWDWR UDWLĂ€FDWR


come standard ISO/IEC (International Organization for Standardization / International Electrotechnical Commission) 26300. 8Q IRUPDWR GHL GRFXPHQWL GD XIĂ€cio basato su XML ha diversi vantaggi rispetto a un formato binario di tipo proprietario, a partire dal fatto che sono trasparenti, e quindi abbastanza facili da sviluppare all’interno delle applicazioni, e che sono facili da gestire con gli strumenti XML disponibili sul mercato. Questo rende piĂš semplice il lavoro delle terze parti in ambito software: le aziende che sviluppano applicazioni che producono e consumano, oppure si interfacciano con i docuPHQWL GD XIĂ€FLR Nonostante i vantaggi, Microsoft ha reagito in modo piuttosto lento all’esigenza di sviluppare il supporto per un formato basato su XML DOO¡LQWHUQR GL 06 2IĂ€FH Nel 2004, l’Unione Europea ha chiesto a Microsoft di pubblicare il suo formato basato su XML attraverso un organismo internazionale di standardizzazione; ciò ha portaWR DOOD FUHD]LRQH GHO IRUPDWR 2IĂ€ce Open XML (OOXML), approvato prima da ECMA International (European Computer Manufacturers Association) e poi da ISO/ IEC come standard 29500.

CHI UTILIZZA I FORMATI STANDARD PER I DOCUMENTI DA UFFICIO

Le grandi organizzazioni (gli organismi sovranazionali, i governi, i ministeri e gli enti pubblici) e le grandi aziende hanno avuto un ruolo fondamentale nel processo di evoluzione delle suite per la produttivitĂ in DPELHQWH G¡XIĂ€FLR YHUVR OD JHVWLRne dei documenti attraverso formati standard e aperti. 0LFURVRIW 2IĂ€FH q LO VRIWZDUH SL usato, ma solo recentemente ha iniziato a usare un formato standard e DSHUWR FKH SHUDOWUR QRQ q TXHOOR UDWLĂ€FDWR GD ,62 ,(& PD OD YHUVLRne precedente a tutte le correzioni DSSRUWDWH GXUDQWH OD IDVH Ă€QDOH GHO processo di standardizzazione (il formato standard ISO/IEC 29500 verrĂ supportato da Microsoft OfĂ€FH VROR FRQ OD SURVVLPD YHUVLRQH della suite, non prima della seconda metĂ del 2009). $OOR VWHVVR WHPSR q FUHVFLXWD OD GLIIXVLRQH GHOOH VXLWH SHU XIĂ€FLR RSHQ source e in particolare di OpenOfĂ€FH RUJ FKH XVD LO IRUPDWR 2SHQ Document Format (ODF). Nella primavera del 2009, con il seconGR VHUYLFH SDFN GL 0LFURVRIW 2IĂ€ce 2007, anche quest’applicazione supporterĂ il formato ODF che a questo punto diventerĂ lo standard

con il supporto piĂš ampio tra le suLWH GL SURGXWWLYLWj SHU O¡XIĂ€FLR /¡DGR]LRQH GHO IRUPDWR 2') VL q fatta largo nelle organizzazioni di tipo governativo: in Belgio, Brasile, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Malesia, Norvegia, Olanda, Polonia, Russia, Slovacchia, Sud Africa, Svizzera e Uruguay uno o piĂš enti pubblici prevedono che lo scambio dei documenti debba avvenire utilizzando Open Document Format; la NATO lo mette tra i formati obbligatori. ,Q ,WDOLD OD VLWXD]LRQH QRQ q XQLIRUme, per cui ci sono regioni, come l’Umbria, che hanno approvato una legge regionale che prevede l’uso di ODF e altre regioni che continuano a ignorare il problema, enti che VRQR PLJUDWL D 2SHQ2IĂ€FH RUJ HG enti che continuano a utilizzare MiFURVRIW 2IĂ€FH /¡DGR]LRQH GL 2') q OHJDWD D GLYHUsi fattori, tra cui si possono elencare l’accesso a medio e lungo termine, OH IXQ]LRQDOLWj L YDQWDJJL H O¡DIĂ€GDELOLWj GHOOH DSSOLFD]LRQL SHU XIĂ€FLR che supportano il formato, il costo e il supporto degli standard, a cui si aggiunge la crescita molto rapida GHOOH VXLWH SHU XIĂ€FLR RSHQ VRXUFH 2SHQ2IĂ€FH RUJ SHU HVHPSLR O¡DSplicazione piĂš diffusa tra quelle che XVDQR 2') q VWDWR VFDULFDWR ROWUH 21 milioni di volte in due mesi, dal giorno dell’annuncio della versione 3.0 (il 13 ottobre). In Italia, i download nello stesso periodo sono stati piĂš di 1.400.000 e superanno il traguardo dei cinque milioni nel corso del 2008 (ovvero circa il triplo dei download del 2007). Probabilmente nel 2009 il numero dei download GHOOD YHUVLRQH LWDOLDQD GL 2SHQ2IĂ€ce.org sarĂ superiore al numero dei nuovi PC. Ovviamente i download non sono come le licenze, ma una cresciWD FKH QHO JLUR GL WUH DQQL q SDVVDta da 800.000 a oltre cinque milioni di unitĂ , prima raddoppiando e poi quasi triplicando il numero anno su anno, non può certo passare inosservata. 2SHQ2IĂ€FH RUJ WUD O¡DOWUR KD DPpliato la propria diffusione grazie al successo dei netbook che utiliz iged.it 01.2009

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zano Linux che hanno contribuito all’aumento della presenza di questo sistema operativo open source VXL 3& XVDWL GDJOL XWHQWL 2SHQ2IĂ€ce.org è la suite piĂš diffusa in assoluto in ambiente Linux, dov’è presente all’interno di tutte le distribuzioni; dalla versione 3.0 è disponibile anche con l’interfaccia nativa di MacOS. QUALI SONO I VANTAGGI DEGLI STANDARD APERTI?

ODF e OOXML sono basati su ;0/ H TXHVWR VLJQLĂ€FD FKH q SRVsibile leggere il contenuto dei documenti usando un programma standard per la lettura del formato XML, oppure un semplice text editor come Notepad. Questo renGH L FRQWHQXWL GHL GRFXPHQWL LQĂ€nitamente piĂš accessibili rispetto a quelli dei formati binari, come quelli utilizzati dalle vecchie versioni di 0LFURVRIW 2IĂ€FH L GRFXPHQWL FKH hanno l’estensione .doc, .xls e .ppt), e a quelli RTF. L’accesso attraverso software di tipo standard ha implicazioni enormi per i sistemi di gestione dei contenuti e per ogni altro processo automatico o semiautomatico per l’acFHVVR DL FRQWHQXWL GHL Ă€OH Per esempio, è possibile scrivere un SURJUDPPD FKH YHULĂ€FD VH XQ GRcumento è conforme ad una struttura standard, oppure uno che inserisce degli elementi ricorrenti di teVWR LQ SRVL]LRQL SUHGHĂ€QLWH DOO¡LQWHUno di un documento e che poi li aggiorna anche all’interno di piĂš documenti quando cambiano. Ăˆ possibile estrarre i contenuti e convertirli in un altro formato per la visualizzazione su web o per il trasferimento verso un altro sistema: tutto questo senza aver bisogno dell’applicazione con cui sono stati creati i documenti. Un’altra esigenza che promuove l’adozione dei formati standard è l’archiviazione a lungo termine: gli utenti vogliono la sicurezza di poter accedere ai dati dopo anni o addirittura decenni; in questo caso è molto piĂš facile che sia disponibile un programma in grado di leggere e scrivere un formato aperto e

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standard, mentre un formato proprietario potrebbe essere uscito di produzione oppure non essere piĂš supportato: in questi casi le informazioni non sarebbero accessibiOL 8Q IRUPDWR SURSULHWDULR LQĂ€QH spesso richiede il software originale per la lettura e la scrittura dei dati e ciò spesso comporta un costo per l’acquisto della licenza. Tra l’altro, la disponibilitĂ della documentazione sul formato e il fatto che questo sia basato su un linguaggio anch’esso standard come XML, permette di accedere ai dati anche nel caso in cui - con il passare degli anni - il formato aperto e standard sia stato superato, in quanto è comunque possibile sviluppare un software per la conversione dei dati. LE SUITE PER UFFICIO E I FORMATI STANDARD

Fra pochi mesi, con la disponibilitĂ GL GLYHUVH VXLWH SHU XIĂ€FLR FKH VXSportano lo stesso formato standard dei documenti, Open Document )RUPDW 2') JOL XWHQWL SRWUDQno scegliere il software sulla base dei criteri - personali e/o aziendali - piĂš importanti per la propria attivitĂ , come per esempio la possibilitĂ di gestire dei documenti di grandi dimensioni o con caratteristiche VSHFLĂ€FKH O¡DIĂ€GDELOLWj OD IDFLOLWj d’uso, oppure il costo. Il formato non rappresenterĂ piĂš un ostacolo verso la migrazione ad un altro software, perchĂŠ il patrimonio di informazioni custodito dai documenti potrĂ essere gestito in modo WUDVSDUHQWH DQFKH VH SHUPDQJRQR dei problemi di interoperabilitĂ , sui quali incominceranno a lavorare dei comitati a cui appartengono sia le software house sia gli esperti indipendenti). ODF è un formato aperto, concepito per un utilizzo trasversale, che privilegia lo scambio dei contenuti digitali tra le applicazioni e la condivisione dei formati tra elaboratori di testi, fogli elettronici e sistemi di presentazione. Questo probabilmente è il motivo principale del suo successo, soprattutto negli ambienti pubblici dov’è -

di fatto - l’unico a essere adottato in PRGR VLJQLĂ€FDWLYR Al contrario, OOXML è stato progettato da Microsoft sia per la compatibilitĂ con le precedenti versioni della suite sia per l’interoperabilitĂ con gli altri software, e ha avuto un percorso travagliato - oltre che per la strenua opposizione di aziende come IBM e Google - soprattutto per le caratteristiche legate alla compatibilitĂ a ritroso come l’ormai celebre bug, ereditato da Lotus 1-2-3, sulla rappresentazione delle date che è stato corretto nella verVLRQH GHĂ€QLWLYD GHOOR VWDQGDUG FKH verrĂ implementata con la prossima YHUVLRQH GL 2IĂ€FH GLVSRQLELOH DOOD Ă€QH GHO R DOO¡LQL]LR GHO ,Q WHUPLQL GL GLPHQVLRQL OH VSHFLĂ€che del formato ODF sono “soloâ€? 700 pagine, mentre quelle del formato OOXML - con tutte le moGLĂ€FKH DSSOLFDWH GXUDQWH LO SURFHVso di approvazione - superano le 7.000 pagine. Una differenza, legata alla ricchezza di caratteristiche del formato, che rappresenta una barriera all’ingresso per la sua implePHQWD]LRQH LQ TXDQWR q GLIĂ€FLOH SHU chiunque orientarsi all’interno di tutte le funzionalitĂ . In questo momento quindi, ODF sembra essere destinato a diventare il formato di interscambio piĂš diffuso, anche se la situazione è ancora in evoluzione per quello che riguarda i documenti piĂš complessi, visto che sia ODF che OOXML sono due standard ancora giovani in pieno percorso di evoluzione. La situazione diventerĂ sicuramente piĂš chiara quando ODF verrĂ supSRUWDWR DQFKH GD 2IĂ€FH SHUchĂŠ allora il confronto tra le suite SHU XIĂ€FLR DYYHUUj VXOOR VWHVVR SLDno, o meglio, a partire dallo stesso formato dei documenti.

ITALO VIGNOLI

Consigliere dell’Associazione PLIO con Delega al Marketing


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?b dkele iYWdd[h meha]hekf Yedi[dj[ iYWdi_ed_ Óde W )& ffc i_W _d X_WdYe [ d[he Y^[ W Yebeh_$

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APPROFONDIMENTI

L’evoluzione della lettura ottica Le attuali tecnologie di lettura ottica consentono di estrarre dati automaticamente da qualunque tipo di documento, strutturato e non, con elevata accuratezza

FRANCESCO PUCINO

LA RACCOLTA DATI MEDIANTE SUPPORTO CARTACEO

Soffermiamoci un momento a guarGDUFL LQWRUQR ULVXOWD GLIĂ€FLOH QRQ notare che, ancora oggi, nell’era dell’informazione digitale, i moduli cartacei continuano ad essere largamente utilizzati in molteplici attivitĂ quotidiane. Studenti e candidati, in ambito didattico e concorsuale, si trovano davanti a questionari a scelta multipla in cui marcare le risposte giuste. Si pensi anche ai bollettini postali che vengono largamente utilizzati ogni giorno per pagare utenze e servizi di ogni tipo o alle ricette farmaceutiche utilizzate in ambito sanitario. Ed ancora, dovendo richiedere una carta di credito, aprire un conto in banca, aderire ad una raccolta punti o sottoscrivere un qualsiasi altro servizio è normale che venga richiesto di compilare un apposito modulo cartaceo. Insomma gli esempi che si possono fare sono davvero tanti. Tutto ciò è dovuto al fatto che la compilazione di un modulo cartaceo è un’operazione praticamente alla portata di tutti, che non richiede attrezzature o competenze particolari per essere espletata e che può quindi essere svolta in qualunque luogo e momento.

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IL DATA-ENTRY

Se da un lato c’è qualcuno che scrive dei dati su un modulo cartaceo, dall’altro lato c’è qualcuno che ha necessitĂ di leggerli cosĂŹ da poterli inserire in un computer e renderli elaborabili in formato elettronico. Tale attivitĂ ha rappresentato per anni il collo di bottiglia nei processi di elaborazione dei moduli e di archiviazione dei documenti. Ma ciò che anni addietro si poteva fare ricorrendo esclusivamente al data-entry, ossia all’immissione manuale di dati nel computer da tastiera, oggi viene fatto utilizzando VFDQQHU GRFXPHQWDOL H VRĂ€VWLFDWH procedure software comunemente chiamate di lettura ottica. LA LETTURA OTTICA DI DOCUMENTI STRUTTURATI

Un documento strutturato è di fatto un modulo in cui il layout e la disposizione delle informazioni non varia tra gli esemplari della medesima tipologia o classe. Ad esempio la ricetta farmaceutica è un buon esempio di documento strutturato: lo spazio per accogliere LO FRGLFH Ă€VFDOH GHOO¡DVVLVWLWR OD GDWD le fustelle e tutte le altre informazioni è sempre lo stesso e non varia da ricetta a ricetta. Per queste tipologie di documenti sono state utilizzate avanzate tecnologie di riconoscimento ottico

(OMR, OCR, ICR, BCR, CHR) H VRĂ€VWLFDWH IXQ]LRQL GL LPDJH processing per realizzare algoritmi che consentono di automatizzare l’intero processo di acquisizione dei dati. Dal lato pratico, utilizzando interfacce utente piĂš o meno userfriendly, per ciascuna tipologia di documento cartaceo strutturato da HODERUDUH q VXIĂ€FLHQWH SUHGLVSRUUH XQ DSSRVLWR WHPSODWH RVVLD GHĂ€QLUH coordinate e dimensioni delle aree da leggere. Una volta scanditi e convertiti in immagine, i moduli vengo elaborati in modo automatico e non presidiato per poter poi essere rilasciati in XQ GDWDEDVH R VX Ă€OH Nel caso alcuni dati siano illeggibili o di lettura dubbia, prima che vadano in output, può essere richiesto l’intervento di un operatore che, in PRGDOLWj DVVLVWLWD SRVVD YHULĂ€FDUOL ed eventualmente correggerli. Questo tipo di operatività è resa possibile dal fatto che, avendo a che fare con documenti strutturati, tutti i moduli di una certa classe sono identici tra loro per cui è noto a priori in che posizione trovare un certo dato e quali sono gli eventuali passi da compiere propedeuticaPHQWH ULPR]LRQH FDVHOOH Ă€OWUDJJLR colore, eliminazioni intrusioni, etc‌) per riuscire a leggerlo nel modo corretto minimizzando la


possibilitĂ di errore. Ovviamente le modeste variazioni di posizione (shift), di rotazione (skew) e di dimensione (stretch) dovute agli inevitabili attriti dei fogli durante il processo di scansione possono essere compensate in modo automatico dal software. Ciò è particolarmente vero se il modulo cartaceo è stato appositamente disegnato ed ottimizzato per la lettura ottica, utilizzando tutti quegli accorgimenti che possono migliorare H VHPSOLĂ€FDUH WDOH DWWLYLWj Queste tecnologie per la lettura ottica di moduli strutturati sono ormai disponibili da diversi anni ed hanno raggiunto un grado di maturitĂ molto elevato, gettando le basi SHU QXRYH VĂ€GH OD OHWWXUD RWWLFD GL documenti a struttura libera è una di queste. LA LETTURA OTTICA DI DOCUMENTI NON STRUTTURATI

Se un documento strutturato è un qualunque tipo di modulo in cui le posizioni dei dati da estrarre sono ben precise e conosciute in anticipo, un documento non strutturato è invece un documento in cui ci sono comunque dei dati ben precisi, ma la loro posizione ed il loro layout non è noto a priori e può variare notevolmente tra documento e documento della stessa tipologia. Il piĂš classico esempio di documento non strutturato in cui è molto facile imbattersi quotidianamente q UDSSUHVHQWDWR GDOOH IDWWXUH VHEbene sappiamo a priori che in ciascuna fattura c’è la ragione sociale del fornitore, la data, il numero progressivo, l’imponibile, l’iva ed il totale, non possiamo sapere in anticipo dove questi dati si trovino. Infatti il loro posizionamento non è standardizzato, ma è lasciato al libero arbitrio di ciascun fornitore che si può sbizzarrire ad usare font, HOHPHQWL JUDĂ€FL RPEUHJJLDWXUH H colori come meglio crede. Una delle strategie possibili per trattare questi tipi di documenti è quello di ricondurli al caso dei documenti strutturati omogenei, qualora fattibile. Ad esempio, continuando

In questa pagina Esempio di deďŹ nizione a priori delle aree di lettura su un documento strutturato (Ricetta SSN).

a parlare delle fatture, si potrebbe FUHDUH XQ WHPSODWH VSHFLĂ€FR GD DVsociare alle fatture di ciascun fornitore, cosĂŹ che una volta individuato il fornitore, la fattura possa essere trattata in modo idoneo. Questo approccio può andar bene quando il numero di classi non è elevato e quando il processo di clasVLĂ€FD]LRQH SXz DYYHQLUH LQ PRGR accurato, sia esso eseguito direttamente dal software o manualmente da un operatore. Bisogna infatti preoccuparsi di predisporre i diversi template in modo preventivo ed essere certi che vengano processati soltanto i documenti riconducibili ad essi. Di contro per altri tipi di documenti non strutturati, come ad esempio i curricula, questo tipo di strategia non è applicabile. L’approccio che viene utilizzato per risolvere questa problematica, piutWRVWR FKH SDUWLUH GD XQD GHĂ€QL]LRQH VSD]LDOH SDUWH GD XQD GHĂ€QL]LRQH logica del dato. In pratica, i dati da OHJJHUH YHQJRQR GHĂ€QLWL H TXLQGL LGHQWLĂ€FDWL PHGLDQWH XQD VHULH GL DWWULEXWL VSHFLĂ€FL TXDOL DG HVHPSLR parole chiave ad essi prossime, tipo di formattazione attesa, posizione relativa, presenza o assenza di HOHPHQWL JUDĂ€FL FULWHUL GL FURVV

YDOLGDWLRQ GD YHULĂ€FDUH H FRVu YLD Nel caso del dato partita iva di una fattura, ad esempio, sarĂ possibile riconoscerlo, e quindi ricavarne il valore, istruendo il sistema a trovare una sequenza di 11 caratteri numerici (o 2 lettere seguite da 11 caratteri numerici), in prossimitĂ (sopra, sotto, a destra, a sinistra) delle parole “P.IVAâ€? o “Partita Ivaâ€? o “PARTITA IVAâ€?, etc., magari limitatamente ad una certa zona del documento (ad esempio nella metĂ VXSHULRUH GHOO¡LPPDJLQH YHULĂ€FDQdone il checksum e, se possibile, la presenza in un eventuale database di fornitori. In pratica si istruisce il software a “ragionareâ€? come facciamo noi XPDQL LQIDWWL TXDQGR GREELDPR cercare su una fattura il dato TOTALE DOCUMENTO siamo naturalmente portati a guardare in basso a destra del foglio, magari ci soffermiamo su un riquadro particolarmente evidente o marcato e cerchiamo come “provaâ€? le parole “TOTALE DOCUMENTOâ€? O “IMPORTO FATTURAâ€? o “TOT. FATTURAâ€?. Nello stesso modo agisce un sistema di elaborazione di GRFXPHQWL QRQ VWUXWWXUDWL FLz DYviene sulla base delle nostre indicazioni, sulla scorta cioè delle regole iged.it 01.2009

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In questa pagina Esempio di riconoscimento documenti non strutturati (Fatture): si noti come il medesimo campo “data� sia stato individuato in posizioni completamente differenti.

opportunamente reimpostate, che GHYRQR TXLQGL HVVHUH GHĂ€QLWH LQ modo preciso ed esaustivo. Alla base di queste funzionalitĂ c’è l’utilizzo del riconoscimento ottico (OCR) di tutto il documento in sinergia con un robusto algoritmo di analisi del layout: l’utilizzo combinato di questi due strumenti UHQGH SRVVLELOH O¡LGHQWLĂ€FD]LRQH GHL blocchi di testo, delle linee verticali, orizzontali e degli elementi di testo FRQ OH ULVSHWWLYH FRQĂ€GHQ]H GD FXL GHULYD OD SRVVLELOLWj GL YHULĂ€FDUH R meno le condizioni logiche imposte per la ricerca dei dati sulla pagina. Per rendere ancora piĂš accurata l’elaborazione di documenti non strutturati è anche possibile combinare le due strategie sopra descritte: se il sistema è in grado di associare il documento da trattare ad un

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template noto, viene trattato come documento strutturato, altrimenti viene trattato come documento non strutturato e processato ugualmente. CONCLUSIONI

Le tecnologie di lettura ottica sono ormai mature e consentono di estrarre dati automaticamente da qualunque tipo di documento strutWXUDWR H QRQ FRQ JUDQGH HIĂ€FDFLD ed accuratezza. Il loro utilizzo consente, rispetto al data-entry tradizione, di usare meno ULVRUVH XPDQH PLJOLRUDUH HIĂ€FLHQ]D e prestazioni, ridurre gli errori causati da affaticamento del personale. Ciò comporta una drastica riduzione dei costi, un notevole incremento di velocitĂ ed una qualitĂ del dato che resta costante nel tempo.

L’accesso alle tecnologie di lettura ottica non necessita di grossi investimenti in quanto di solito si auto-ripagano nel breve periodo, grazie ai consistenti risparmi che si riescono ad ottenere. Chiunque abbia la necessità di trattare discrete quantità di moduli e documenti dovrebbe seriamente valutarne l’adozione.

FRANCESCO PUCINO

Co-fondatore di Recogniform Technologies S.p.A.


APPROFONDIMENTI

Dal 2009 bilanci in formato elettronico Siamo il primo paese al mondo ad aver previsto l’obbligo di un formato elettronico elaborabile per la presentazione dei bilanci d’esercizio GAETANO SILIPIGNI

3XEEOLFDWR VXOOD *D]]HWWD 8IÀFLDle del 31/12/2008 il DPCM del 10/12/2008 che, in attuazione dell’articolo 37, comma 21-bis del ' / VWDELOLVFH OH VSHFLÀche tecniche del formato elettronico elaborabile per la presentazione dei bilanci d’esercizio.

l’automatizzazione della gestione delle informazioni permette ai destinatari di utilizzarle arricchendole con altri dati ritenuti necessari ai Ă€QL GHOO¡DQDOLVL FKH VL LQWHQGH HIIHWtuare.

LA RAPPRESENTAZIONE DEL BILANCIO

Il bilancio d’esercizio è il documento contabile strutturato per eccellenza e proprio questa sua caratteristica KD UHVR SRVVLELOH OD GHĂ€QL]LRQH GH-

Il formato scelto per la rappresentazione dei bilanci è l’Xbrl (eXtensible Business Reporting Language), linguaggio derivato dal piĂš noto Xml (eXtensible Markup Language), progettato per predisporre e trasmettere elettronicamente la reSRUWLVWLFD Ă€QDQ]LDULD GHOOH D]LHQGH I VANTAGGI DELL’XBRL

Con l’Xbrl è possibile gestire le informazioni in modo del tutto automatico grazie all’impiego dei cosiddetti codici di lettura (tassonomie), che rappresentano una sorta di dizionario nel quale vengono descritte le informazioni relative agli elementi che si intende rappresentare. I vantaggi vanno dal risparmio dei FRVWL DO PLJOLRUDPHQWR GHOO¡HIĂ€cienza nella trasmissione e gestione delle informazioni. Infatti, se trasmessi in Xbrl, dati provenienti da diverse fonti, come ad esempio le informazioni relative a divisioni aziendali con sistemi contabili eterogenei, possono essere facilmente integrati tra loro, a costi ridotti e FRQ XQD HOHYDWD DIĂ€GDELOLWj ,QROWUH

01 Bilancio in formato tradizionale

02 Bilancio in formato Xbrl

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gli standard per rappresentare stato patrimoniale e conto economico nel nuovo formato elettronico. Partendo dal bilancio in formato tradizionale ÀJ , nello schema viene rappresentato il valore della produzione del conto economico e applicando le opportune tassonomie si ottiene il bilancio in formato elaborabile Xbrl ÀJ . MODALITÀ OPERATIVE

Sostanzialmente, per la redazione del bilancio d’esercizio, possiamo operare in due modi: avvalendoci del proprio software gestionale o mediante un foglio di calcolo (Excel) disponibile sul web. Qualora si utilizzasse il proprio software gestionale (opportunamente aggiornato), la generazione del bilancio in formato Xbrl sarĂ del tutto automatica e le modalitĂ di generazione del nuovo formato HODERUDELOH VDUDQQR GHĂ€QLWH QHOOH relative guide operative del software utilizzato. Mentre, se si decidesse di utilizzare il foglio di calcolo sarĂ possibile scaricarlo dal sito “webtelemaco. infocamere.itâ€? sezione “BilanciXbrlâ€? e procedere come di seguito illustrato: inserire l’anno di riferimento Ă€J ; selezionare la tipologia di bilancio che si intende compilare (bilancio d’esercizio, bilancio in forma abbreYLDWD ELODQFLR LQ IRUPD VHPSOLĂ€FDWD bilancio consolidato) Ă€J ; compilare il modulo relativo alle inIRUPD]LRQL DQDJUDĂ€FKH GHOO¡LPSUHVD Ă€J ; compilare i prospetti, dello stato patrimoniale e del conto economico, con i valori delle varie voci Ă€J ; generare il bilancio in formato Xbrl cliccando sul pulsante “genera istanzaâ€? Ă€J . Dopo aver redatto il bilancio, VHFRQGR OH VSHFLĂ€FKH WHFQLFKH LOOXstrate, bisognerĂ sottoscriverlo con Ă€UPD GLJLWDOH H SUHVHQWDUOR FRQ istanza telematica o su supporto LQIRUPDWLFR DOO¡XIĂ€FLR GHO UHJLVWUR delle imprese.

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GLI ALTRI ATTI E I CONTROLLI

Per quanto riguarda gli altri atti, quali ad esempio l’atto costitutivo o lo statuto, per i quali sussiste l’obbligo di deposito presso il registro delle imprese, è previsto l’impiego del formato Xml al quale verrĂ allegato il documento informatico in formato PDF/A con il contenuto dell’atto. I documenti elettronici elaborabili, in formato Xbrl o Xml, sono sottoposti ad un controllo di FRQIRUPLWj GD SDUWH GHOO¡XIĂ€FLR GHO registro delle imprese che assegna loro un numero di protocollo quale accettazione dell’istanza. Comunque, qualora il documento non sia FRQIRUPH DJOL VWDQGDUG GHĂ€QLWL YHUrĂ data all’interessato la possibilitĂ di regolarizzare il tutto, assegnando per l’adempimento un adeguato termine. DECORRENZA E SOGGETTI OBBLIGATI

L’obbligo di adottare le modalità di presentazione del bilancio nel for-

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mato elettronico elaborabile si applica ai bilanci d’esercizio in corso al 31 marzo 2008. Pertanto, oltre un milione di piccole e medie imprese presenterà il bilancio utilizzando il nuovo formato elaborabile Xbrl che prenderà il posto del tradizionale formato Pdf. Nel decreto viene evidenziato che TXDORUD OH VSHFLÀFKH WHFQLFKH ;EUO QRQ VLDQR GLVSRQLELOL R VXIÀFLHQWL a rappresentare il bilancio secondo i principi della chiarezza, correttezza H YHULWj DL ÀQL GHOOD SXEEOLFD]LRQH nel registro delle imprese, l’interessato dovrà allegare al bilancio elaborabile un ulteriore documento informatico contenente il bilancio approvato in formato PDF/A.

,QĂ€QH ULFRUGLDPR FKH O¡REEOLJR di presentazione del bilancio in formato Xbrl non riguarderĂ , almeno nella prima fase, le societĂ di capitali quotate in mercati regolamentati, quelle che redigono i bilanci secondo i principi contabili internazionali (Ias/Ifrs) e le societĂ di assicurazione.

GAETANO SILIPIGNI

Esperto Tributario

NANOFORUM

micro e nanotecnologie: dove ricerca e impresa si incontrano

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ESPERIENZE

Il progetto EDMA Il percorso verso la dematerializzazione in Regione Lombardia ASSUNTA GIGLIOTTI ILARIO COSMA PREMESSA

Il 10 novembre del 2008 la Regione Lombardia ha siglato un protocollo d’intesa con il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione allo scopo di fornire un contributo importante alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e per la realizzazione di servizi avanzati per cittadini e imprese. Nell’ambito di questo protocollo le SDUWL V¡LPSHJQDQR QHOOD GHĂ€QL]LRne di un Accordo di Programma Quadro, per cui si promuovono, sviluppano e sostengono Progetti Strategici a valenza regionale, attiYDELOL PHGLDQWH VSHFLĂ€FKH D]LRQL I Progetti Strategici oggetto del Protocollo sono quattro: la Carta Nazionale dei Servizi/ Carta Regionale dei servizi; la Carta Regionale dei Trasporti; la Fatturazione Elettronica; la Banda Larga. PerchĂŠ si realizzino gli obiettivi di tali progetti trasversali, è importante che si sviluppino azioni propedeutiche, per esempio ricadenti negli ambiti della cooperazione applicativa e della dematerializzazione. IL SISTEMA DOCUMENTALE REGIONALE

La Regione ha intrapreso, sin dal 2006, il progetto di realizzazione del Sistema Documentale Regionale, quale infrastruttura integrata ed estesa a tutto l’Ente, per abilitare nuovi modelli organizzativi basati sull’uso pervasivo del documento elettronico e dello scambio digitale dell’informazione.

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Il Sistema Documentale Regionale si sviluppa riutilizzando logiche e servizi della piattaforma EDMA, progettata e realizzata per l’Ente stesso, con la collaborazione di Lombardia Informatica. Il progetto EDMA, per la Regione, ha rappresentato un momento di capitalizzazione e continuità importante rispetto ai vari interventi di dematerializzazione intrapresi sin dall’automazione del Registro di

SURWRFROOR D ÀQH H SURVHJXLWL con l’introduzione (tra le prime regioni in Italia) di applicazioni informatiche dedicate alla gestione di alcuni momenti importanti di à XVVL GRFXPHQWDOL R GL SURFHVVL DG alta intensità documentale, come le seguenti: Protocollo Locale Federato (PLF); 3RVWD (OHWWURQLFD &HUWLÀFDWD (PEC);


Gestione Atti Amministrativi: Atti Formali, Iter Pratiche, ecc. Negli anni piĂš recenti, con il completamento del quadro normativo sul documento informatico e con il consolidamento di tecnologie abilitanti, si pongono basi piĂš solide e rassicuranti per una gestione integrata e completamente autoPDWL]]DWD GHL Ă XVVL GRFXPHQWDOL H la conseguente fusione degli stessi nei processi, sia lato servizio sia lato contenuti. I servizi documentali in Regione si estendono di conseguenza ai seguenti ambiti ed alle seguenti funzionalitĂ : archiviazione - imaging, OCR/ ICR, compressione, funzioni di ricerca full-text, gestione trasparente della persistenza dei documenti su diversi dispositivi di memorizzazione (magnetici, ottici, on line, near-line, far-line); JHVWLRQH GHJOL DFFHVVL H SURĂ€ODzione degli utenti;

trattamento elettronico del testo - editor di testi che integra modelli e metadati per l’ottenimento GL XQ GRFXPHQWR HOHWWURQLFR Ă€nito, gestore repository modelli e metadati, gestore per l’acquisizione di moduli intelligenti; JHVWLRQH GHOOD Ă€UPD GLJLWDOH DSSRVL]LRQH YHULĂ€FD Ă€UPD DO GRFXPHQWR DSSRVL]LRQH YHULĂ€FD PDUFD temporale, visualizzatore docuPHQWR Ă€UPDWR JHVWLRQH GHO ZRUNĂ RZ GRFXPHQtale - regole di assegnazione e instradamento, processi di generazione e gestione delle istanze di iter (passi, attori, attivitĂ , vincoli, ecc.); protocollazione di documenti “staccoâ€? di un numero di protoFROOR FODVVLĂ€FD]LRQH H IDVFLFRODzione dei documenti protocollati in base ad un titolario, gestione dell’interoperabilitĂ ; gestione archivistica del documento amministrativo - conser-

vazione a norma, gestione archivio corrente e di deposito, massimario di scarto. La piattaforma EDMA gestisce il patrimonio documentale ed il ciclo di vita dei documenti in maniera integrata e all’interno di progetti, che possono corrispondere a procedimenti amministrativi o processi organizzativi in generale. Coerentemente con le logiche di realizzazione della nuova architettura SOA del sistema informativo regionale, l’accurata selezione e integrazione dei servizi di EDMA con le altre applicazioni operative e/o strategiche consentirà nel tempo il raggiungimento di un contesto informativo e di servizio all’utente HFRQRPLFDPHQWH SL HIÀFLHQWH XVDELOH HG HIÀFDFH Le principali aree di EDMA, oggi, sono le seguenti: 1 protocollo e servizi documentali gestione documentale ÀUPD GLJLWDOH HOHWWURQLFD iged.it 01.2009

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ZRUNÁRZ PDQDJHPHQW 2 DWWL IRUPDOL 3 GHPDWHULDOL]]D]LRQH Ë TXLQGL XQD VXLWH GL VHUYL]L GRFXPHQWDOL GLVSRQLELOH H SDUDPHWUL]]DELOH VHFRQGR OH VSHFLÀFKH HVLJHQ]H SURFHGLPHQWDOL HVSUHVVH GD RJQL VHWWRUH GHOO·RUJDQL]]D]LRQH L VHUYL]L GL EDVH VRQR LPSOHPHQWDELOL YDULDPHQWH FRPELQDWL FRQ UHJRODUL LQWHUYHQWL GL WXQLQJ H SRVVRQR HVVHUH DUULFFKLWL R LQWHJUDWL GD IXQ]LRQDOLWj VSHFLÀFKH GHWWDWH GD QRUPDWLYD H SUDVVL 2JQL LQWHUYHQWR GL LPSOHPHQWD]LRQH GHL VHUYL]L GL ('0$ VX IDEELVRJQL VSHFLÀFL YHUWLFDOL GL VHWWRUH R SURFHVVR DWWLYD XQ FDQWLHUH R SURJHWWR INNOVAZIONE NEI SERVIZI, MA SOPRATTUTTO INNOVAZIONE NEI PROCESSI: UNA STRATEGIA DI IMPLEMENTAZIONE AD HOC PER RENDERE MASSIMI I BENEFICI ORGANIZZATIVI ATTESI

/D GLPHQVLRQH GL ('0$ H OD VXD SHUYDVLYLWj FRPH VL YHGUj GDL QXPHUL ULSRUWDWL SL DYDQWL KDQQR VXJJHULWR VLQ GDOO·LQL]LR DO WHDP GL SURJHWWR GL DSSURFFLDUH FRQ JUDQGH DWWHQ]LRQH H VHQVLELOLWj O·LQWURGX]LRQH GHL VXRL VHUYL]L LO ULVFKLR RUJDQL]]DWLYR HUD PROWR DOWR FRVu FRPH G·DOWUR FDQWR L EHQHÀFL SRWHQ]LDOL /D FRQGLYLVLRQH GL XQ FRPSOHVVR GL UHJROH H VWUXPHQWL SHU VHOH]LRQDUH H WHPSLÀFDUH L SURJHWWL H FRQYRJOLDUOL LQYHFH FKH LQ PROWHSOLFL FDQWLHUL LQ TXHOOH FKH VRQR VWDWH FKLDPDWH /LQHH GL 3URGX]LRQH KD UDSSUHVHQWDWR XQR VWUXPHQWR HIÀFDFH QRQ VROR SHU FRRUGLQDUH O·HYROX]LRQH GHOOD SLDWWDIRUPD LQ PDQLHUD HIÀFLHQWH PD DQFKH SHU IDUH ´FKDQJH PDQDJHPHQWµ RWWHQHQGR FRLQYROJLPHQWR H PRWLYD]LRQH GD SDUWH GL WXWWL DWWRUL H UHVSRQVDELOL GHL SURFHGLPHQWL VSRQVRU GHL SURJHWWL VSHFLDOLVWL GHOOD SLDWWDIRUPD $WWUDYHUVR XQD SULPD DQDOLVL FRPXQH VXL IDEELVRJQL GHL SURFHVVL JOL VSRQVRU H JOL ´VWDNHKROGHUµ UHJLRQDOL KDQQR FRQGLYLVR L VHJXHQWL RELHWWLYL WDWWLFL IRFDOL]]D]LRQH VXJOL HOHPHQWL FRPXQL H R WUDVYHUVDOL DOOH ''** GHOOD 5HJLRQH H GL SDUWLFRODUH UL-

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OHYDQ]D SHU OD 5HJLRQH FDUDWWHULVWLFKH GL SURFHVVR VXSSRUWR GHOOR VYLOXSSR GHO 6,5 LQ ORJLFD GL VHUYL]LR DOOLQHDPHQWR WUD QXRYD DUFKLWHWWXUD SRVL]LRQDPHQWR GL ('0$ QHO PRGHOOR GHO 6 , H QHOO·DUFKLWHWWXUD 62$ H QXRYL VYLOXSSL LQ WHUPLQL GL IXQ]LRQDOLWj H VHUYL]L 4XHVWR DSSURFFLR GLQDPLFR DOO·HYROX]LRQH GHOOD SLDWWDIRUPD KD VYLOXSSDWR XQ SURJUHVVLYR FLFOR YLUWXRVR FDSLWDOL]]DQGR OH HVSHULHQ]H GL LPSOHPHQWD]LRQH RWWLPL]]DQGROH H UHSOLFDQGROH QHO WHPSR H VXL SURJHWWL FKH YLD YLD YHQJRQR SURSRVWL GDL VHWWRUL $OO·LQWHUQR GHOOH /LQHH GL 3URGX]LRQH VRQR VWDWH GHÀQLWH H FRQGLYLVH OH %HVW 3UDFWLFH GL SURFHVVR VFDWXULWH D SDUWLUH GD GXH SURFHGLPHQWL SLORWD FKH KDQQR LQGLUL]]DWR O·DGHJXDPHQWR GHO 0DVWHU 3ODQ GHL VHUYL]L GL EDVH H OH VXFFHVVLYH LPSOHPHQWD]LRQL GHOOH QXRYH IXQ]LRQDOLWj DGRWWDWH SRL LQ WXWWL JOL DOWUL SURJHWWL FRQ PLQLPH SDUDPHWUL]]D]LRQL /·LQVHULPHQWR GL XQ FDQWLHUH QHO 0DVWHU 3ODQ GL ('0$ JDUDQWLVFH XQ·HYROX]LRQH LQFUHPHQWDOH GHL VHUYL]L GLVSRQLELOL QHOOD SLDWWDIRUPD VLQ GDOOH DWWLYLWj GL ULODVFLR LPPHGLDWDPHQWH VXFFHVVLYH DGRWWDELOL VDOYR OLHYL DWWLYLWj GL SHUVRQDOL]]D]LRQH H R SDUDPHWUL]]D]LRQH QHL GLYHUVL VHWWRUL FKH SUHVHQWDQR IDEELVRJQL FRPXQL H VXL SURFHGLPHQWL WUDVYHUVDOL ,O *'/ *RYHUQR 'LJLWDOH GL 5HJLRQH YHUR H SURSULR RUJDQR GL LQGLUL]]R H FRQWUROOR VWUDWHJLFR LQ PHULWR DOOD GHPDWHULDOL]]D]LRQH KD DO PRPHQWR DSSURYDWR OH VHJXHQWL /LQHH GL 3URGX]LRQH /3 ² 3URFHGLPHQWL GL (URJD]LRQH /3 ² 3URFHGLPHQWL $XWRUL]]DWLYL /3 ² 3DWURFLQL /3 ² $WWLYLWj 3URJUDPPDWRULD /3 ² )DWWXUD]LRQH HOHWWURQLFD /3 ² &UXVFRWWL 'LUH]LRQDOL 1HOO·DPELWR GHOOD VXD DWWLYLWj GL RULHQWDPHQWR H PRQLWRUDJJLR FRQWLQXD DG DQDOL]]DUH OH ULFKLHVWH GL SURJHWWL SURYHQLHQWL GDOOH 'LUH]LRQL *HQHUDOL H VXOOD EDVH GL FULWHUL GHÀQLWL D SULRUL WUDVYHUVDOLWj JHQHUDOL]]DELOLWj FULWLFLWj HPHUJHQ-

]D GHOO·LQWHUYHQWR HFF LGHQWLÀFD JOL DPELWL UHJLRQDOL SULRULWDUL FLRq OH /LQHH GL 3URGX]LRQH VXOOH TXDOL ODYRUDUH QHOOR VYLOXSSR GL ('0$ $G RJQL /LQHD GL 3URGX]LRQH q VWDWR DVVRFLDWR XQ WHDP GL ODYRUR DG KRF IRUPDWR GD ´NH\ XVHUµ GHOOD 5HJLRQH /RPEDUGLD HG HVSHUWL GL DQDOLVL SURFHVVL GL /RPEDUGLD ,QIRUPDWLFD FXL q VWDWR DIÀGDWR LO FRPSLWR GL GHÀQLUH OH ´%HVW 3UDFWLFHµ VSHFLÀFKH GHOO·DPELWR FXL ID ULIHULPHQWR OD /LQHD GL 3URGX]LRQH LQ WHUPLQL GL FRQRVFHQ]D ORJLFKH GL LPSOHPHQWD]LRQH FRPSRQHQWL VRIWZDUH HFF HVSRUWDELOL HG DSSOLFDELOL QHL GLYHUVL FRQWHVWL UHJLRQDOL ,O ÁXVVR GHOOH DWWLYLWj GHÀQLWR SHU RJQL /LQHD GL 3URGX]LRQH q VWDWR FRGLÀFDWR QHO PRGR VHJXHQWH 1 ULFRJQL]LRQH GHOO·DPELWR GHOO·LQWHUYHQWR LGHQWLÀFD]LRQH GHOOH ''** FRLQYROWH H GHO UHIHUHQWH GL /RPEDUGLD ,QIRUPDWLFD UDFFROWD GHOOD &RQRVFHQ]D 'LVSRQLELOH 2 LGHQWLÀFD]LRQH GHL FDVL SLORWD LGHQWLÀFD]LRQH YDOXWD]LRQH VX SDUDPHWUL GHÀQLWL 3 DQDOLVL GL SURFHVVR UDSSUHVHQWD]LRQH GHL SURFHVVL IRFDOL]]D]LRQH VXOOH GLIIHUHQ]H H VXOOH VSHFLÀFLWj WUD L GLIIHUHQWL SURFHVVL DQDOL]]DWL 4 GHÀQL]LRQH ´%HVW 3UDFWLFHµ LQGLYLGXD]LRQH GHL SRVVLELOL DPELWL GL VHPSOLÀFD]LRQH GHÀQL]LRQH GHO 3URFHVVR 6WDQGDUG LQGLYLGXD]LRQH H FRGLÀFD GHOOH YDULDQWL SRVVLELOL DO 3URFHVVR 6WDQGDUG I NUMERI DI EDMA

6HFRQGR OH /LQHH GL 6YLOXSSR GHO SURJHWWR PROWH OLQHH GL 3URGX]LRQH VRQR VWDWH DO PRPHQWR DWWLYDWH H OD PDJJLRU SDUWH GHL SURFHGLPHQWL VRQR VWDWL VHPSOLÀFDWL H GRWDWL GL VHUYL]L GRFXPHQWDOL DGHJXDWL *OL XWHQWL UHJLRQDOL VWDQQR JUDGXDOPHQWH ULFRQRVFHQGR LO YDORUH DJJLXQWR QHOOR VYROJLPHQWR GHO ORUR ODYRUR VHFRQGR L QXRYL SURFHGLPHQWL QRQRVWDQWH DOFXQH LQHYLWDELOL PRGLÀFKH QHOOH PDQVLRQL /·RUJDQL]]D]LRQH KD O·RELHWWLYR GL



VHPSOLÀFDUH QRWHYROPHQWH LO VXR IXQ]LRQDPHQWR H OD JUDQGH PROH GL GRFXPHQWL FDUWDFHL LQ PROWL ÁXVVL RUPDL q VROR XQ ULFRUGR VL VWD UHDOL]]DQGR LQ XQD EXRQD SDUWH GHL SURFHGLPHQWL OD FRQYHUVLRQH GD RULJLQDOH FDUWDFHR D RULJLQDOH HOHWWURQLFR $OOD GDWD GHO QRYHPEUH L QXPHUL GHO SURJHWWR ('0$ HUDQR L VHJXHQWL XWHQWL SURÀODWL D VLVWHPD UHJLVWUD]LRQL GL SURWRFROOR GHOLEHUH GHFUHWL DWWL DPPLQLVWUDWLYL SURFHVVL LPSOHPHQWDWL VPDUW FDUG GL )LUPD 'LJLWDOH GLVWULEXLWH LQ 5HJLRQH HPDLO 3(& LQYLDWH ULFHYXWH FLUFD ÀOH DUFKLYLDWL D VLVWHPD 1DWXUDOPHQWH LO VXR SHUFRUVR QRQ q FRQFOXVR DQFRUD QXPHURVL SURFHVVL GHYRQR HVVHUH GHPDWHULDOL]]DWL L SURVVLPL D EUHYH VDUDQQR SHU HVHPSLR TXHOOL GL QDWXUD DPPLQLVWUDWLYD LQ SDUWLFRODUH FRQ OD IDWWXUD]LRQH HOHWWURQLFD 8Q DOWUR LPSRUWDQWH H VWUDWHJLFR SDVVDJJLR SHU TXDQWR ULJXDUGD LO SURJHWWR ULJXDUGD OD VXD LQWHJUD]LRQH FRQ WXWWL L VHUYL]L RQ OLQH FKH OD 5HJLRQH RIIUH DL VXRL LQWHUORFXWRUL 7LSLFL VHUYL]L RQ OLQH VRQR TXHOOL UHODWLYL D ÀQDQ]LDPHQWL DXWRUL]]D]LRQL SDWURFLQL LVFUL]LRQH DG DOEL H DQFRUD VHJQDOD]LRQL UHFODPL ULFRUVL UHJLVWUD]LRQL SHU O·DFFHVVR D EDQFKH GDWL HFF 7XWWL TXHVWL VHUYL]L VRQR JLj DWWLYL GDO 3RUWDOH GHOOD 5HJLRQH PD FRVu FRPH SHU ('0$ H QHOOR VWHVVR PRGR GRYUDQQR HVVHUH VWDQGDUGL]]DWL HG RPRJHQHL]]DWL ROWUH FKH LQWHJUDWL ÁXLGDPHQWH FRQ L VHUYL]L GRFXPHQWDOL JLj HVLVWHQWL *OL RELHWWLYL DQFRUD XQD YROWD VRQR TXHOOL GL VHPSOLÀFDUH OH PRGDOLWj GL DFFHVVR H G·XVR GHOOH SURFHGXUH VIUXWWDUH OH VLQHUJLH GHULYDQWL GDO ULXVR H GDOO·LQWHJUD]LRQH GL FRPSRQHQWL WUDVYHUVDOL JLj VYLOXSSDWL ,O ´OLIH F\FOHµ GL LQWHUD]LRQH WUD XQ VHUYL]LR RQ OLQH HG XQ VRJJHWWR

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LQWHUHVVDWR DG DGHULUYL q FDUDWWHUL]]DWR GDOOH VHJXHQWL IDVL UHJLVWUD]LRQH SURÀOD]LRQH LGHQWLÀFD]LRQH DXWHQWLFD]LRQH DGHVLRQH DO VHUYL]LR LQWHUD]LRQH 6RJJHWWR 3$ 4XHVWL XOWLPL SRVVRQR HVVHUH DVVLPLODWL DO FRQFHWWR GHOOH /LQHH GL 3URGX]LRQH GL ('0$ HG DOOR VWHVVR PRGR VDUj QHFHVVDULR GHÀQLUH GHOOH /LQHH *XLGD FKH GHWWLQR GHJOL VWDQGDUG D FXL RJQL VHUYL]LR RQ OLQH FKH QDVFH GHYH DWWHQHUVL /LQHH *XLGD LQROWUH FKH VL DWWHQJDQR DO ´&RGLFH GHOO·DPPLQLVWUD]LRQH GLJLWDOHµ H FKH ROWUH D JDUDQWLUH VHPSOLFLWj G·XVR GHOOH SURFHGXUH HG DFFHVVLELOLWj GHOOD SLDWWDIRUPD QRQ WUDODVFLQR JOL DVSHWWL OHJDWL DOOD FRUUHWWH]]D GHOOD JHVWLRQH GHL SURFHGLPHQWL TXDOL OD SDU FRQGLFLR WUD JOL DYHQWL GLULWWR OD YDOLGLWj JLXULGLFD GHOOH LQIRUPD]LRQL H OD VLFXUH]]D GHOOH WUDQVD]LRQL H GHL GDWL IL RUOLO DI EDMA NELLO SVILUPPO DEL SISTEMA DOCUMENTALE REGIONALE E NELLA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DEL PROTOCOLLO D’INTESA PER LA DIGITALIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

/H OLQHH JXLGD GL SURJHWWD]LRQH H VYLOXSSR GL ('0$ VRQR PROWR FRHUHQWL FRQ OH SURSRVL]LRQL FKH LO 3URWRFROOR GL LQWHVD VL SUHÀJJH ('0$ VL SRQH FRPH SHUQR LPSRUWDQWH QHOOD ULFHUFD GL VLQHUJLH WUD L TXDWWUR SURJHWWL VWUDWHJLFL RJJHWWR GHOO·LQWHVD /D SLDWWDIRUPD FRQWLHQH LQ Vp XQD SHFXOLDUH DWWHQ]LRQH DL FRQFHWWL GL VHUYL]LR H GL ´VWDNHKROGHUµ SL YROWH VXJJHULWH GDOOH SROLWLFKH GL H JRYHUQPHQW FKH FROOHJDQR SURIRQGDPHQWH O·LQQRYD]LRQH WHFQRORJLFD H TXHOOD GL SURFHVVR HYLGHQ]LDQR ÁXVVL ULOHYDQWL H FULWLFL QHOOD UHOD]LRQH FRQ L EHQHÀFLDUL GHOO·D]LRQH RUJDQL]]DWLYD FDXVDQGR GHQWUR O·RUJDQL]]D]LRQH SURIRQGH PRGLÀFD]LRQL /·DYHU FROWR SHU WHPSR ULVFKL H RSSRUWXQLWj GL XQD ULYROX]LRQH LPSRUWDQWH FRPH TXHVWD KD FRQVHQWLWR DOOD 5HJLRQH DWWUDYHUVR O·LQWURGX]LRQH

GL TXHVWD VXLWH GL VHUYL]L GL SUHSDUDUVL SHU WHPSR DOOD GLJLWDOL]]D]LRQH H GL VSHULPHQWDUOD LQQDQ]LWXWWR VX Vp VWHVVD DGHJXDQGR L IDEELVRJQL RUJDQL]]DWLYL LQWHUQL DOOH VROOHFLWD]LRQL QRUPDWLYH H ULVSHWWDQGR TXDQWR UHDOL]]DWR QHJOL DQQL LQ WHUPLQL GL VROX]LRQL LQIRUPDWLFKH VRSUDWWXWWR /D VFHOWD GL DSSURFFLDUH LO FDPELDPHQWR D SDUWLUH GDO SURFHVVR KD FRVWLWXLWR SUREDELOPHQWH LO SXQWR GL IRU]D GHOO·HVSHULHQ]D ('0$ FKH RJJL UDSSUHVHQWD XQ IDWWRUH FULWLFR GL VXFFHVVR QHOO·HVSRUWD]LRQH GHO PHWRGR LQ XQ SURJHWWR GL SL DPSLD SRUWDWD VXO WHUULWRULR /D VHQVLELOLWj VYLOXSSDWD YHUVR LO IDEELVRJQR SL FKH YHUVR OD VROX]LRQH WHFQRORJLFD O·DSSURFFLR RUJDQL]]DWLYR VLVWHPLFR SLXWWRVWR FKH DQDOLWLFR QHO GLVHJQR GL XQ SHUFRUVR GL FDPELDPHQWR LPSRUWDQWH XQ RULHQWDPHQWR HYROXWLYR OXQJLPLUDQWH VXO VLVWHPD LQIRUPDWLYR GL QDWXUD DUFKLWHWWXUDOH H QRQ VROWDQWR DSSOLFDWLYR KDQQR SRUWDWR DOOD GHÀQL]LRQH GL VWDQGDUG GL VHUYL]LR DOOD FDSLWDOL]]D]LRQH GL ULVRUVH DOOD GLVSRQLELOLWj GL XQ VLVWHPD DGDWWR DOO·HYROX]LRQH H QHO FRQWHPSR DSHUWR H RPRJHQHR VRSUDWWXWWR QHO VXR XWLOL]]R R DGR]LRQH GD SDUWH VLD GHJOL XWHQWL LQWHUQL FKH SULQFLSDOPHQWH GHJOL LQWHUORFXWRUL HVWHUQL

ASSUNTA GIGLIOTTI

5HVSRQVDELOH VYLOXSSR GHL 6LVWHPL ,QIRUPDWLYL H JUDQGL SURJHWWL 5HJLRQH /RPEDUGLD

ILARIO COSMA

5HVSRQVDELOH $UHD 6LVWHPD 'RFXPHQWDOH /RPEDUGLD ,QIRUPDWLFD 6 S $


ESPERIENZE

Il Catasto Edilizio greco va in digitale Fujitsu ha fornito la tecnologia per digitalizzare, in soli 4 mesi, 200 milioni di documenti (tra atti notarili e documenti di proprietĂ ) che sono stati indicizzati e archiviati in formato elettronico A CURA DELLA REDAZIONE

PERCHÉ UN ARCHIVIO ELETTRONICO?

Le pratiche amministrative e la gestione dei documenti catastali comportavano un dispendio di tempo e di risorse considerevoli, al punto da portare la Pubblica Amministrazione in Grecia ad avviare - nel mese di agosto 2008 - un progetto di archiviazione elettronica di tutti i documenti relativi alle proprietĂ pubbliche e private del Paese per poter snellire i processi di archiviazione e consultazione dei dati FDWDVWDOL D EHQHĂ€FLR GL XQ UDSSRUWR con i cittadini piĂš snello, veloce e sicuro. Il catasto greco aveva bisogno di una soluzione che permettesse di eseguire la scansione, l’archiviazione e l’indicizzazione di tutti i documenti di proprietĂ registrati Ă€QR D TXHO PRPHQWR PDQXDOPHQWH e che garantisse un processo veloce e sicuro. Il catasto elettronico greco è gestito da 12 societĂ , che operano attraverVR XIĂ€FL GLVORFDWL VX WXWWR LO WHUULWRULR DOOH TXDOL FRPSHWH OD UDFFROWD dei documenti di tutte le proprietĂ private e pubbliche. La mole di documenti gestiti è considerevole e per il singolo cittadino, come per il funzionario dell’ente pubblico, richiedere la registrazione degli atti notarili e dei documenti comprovanti i diritti di proprietĂ di XQ HGLĂ€FLR VL WUDGXFHYD LQ WHPSL GL

attesa, di ricerca e di archiviazione piuttosto lunghi. Oggi, grazie alla gestione completamente elettronica degli archivi catastali, è possibile velocizzare la consultazione dei documenti in modo facile ed immediato, oltre che sicuro. Il progetto di archiviazione digitale ha dato vita a un archivio elettronico di 200 milioni di documenti (di diverso formato: A4, A3, A5‌.) che sono passati sotto l’occhio vigile degli scanner Fujitsu tra l’agosto e il dicembre dell’anno scorso.

LA TECNOLOGIA HARDWARE E SOFTWARE IN PERFETTA SINCRONIA

/¡DFFRUGR WUD O¡XIĂ€FLR GHO &DWDVWR greco e Fujitsu, concluso grazie al supporto di BSI – il partner di Fujitsu con competenza sul mercato greco - ha previsto la fornitura GL VFDQQHU )XMLWVX Ă€ & VFDQQHU )XMLWVX Ă€ & H VFDQQHU )XMLWVX Ă€ & Si tratta di scanner a prestazioni HOHYDWH WUD L SL HIĂ€FLHQWL LQ WHUPLQL di volumi presenti oggi sul mercaWR /¡HOHYDWD SURGXWWLYLWj GL TXHVWL scanner permette la scansione di

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centinaia di migliaia di documenti al giorno, anche di lotti di documenti misti, con un ridotto numero di interventi manuali. Queste caratteristiche permettono di avere un Ă XVVR GL ODYRUR VHQ]D LQWHUUX]LRQL o disagi. Assieme agli scanner, Fujitsu ha fornito anche il software applicatiYR SHU LO WUDWWDPHQWR DYDQ]DWR GHOOH immagini ScandAll Pro che perPHWWH DJOL XWLOL]]DWRUL GL YLVXDOL]]DUH OD OLVWD GL LPPDJLQL GLJLWDOL]]DWH H DVVLFXUD OD IXQ]LRQH DYDQ]DWD GL RWWLPL]]D]LRQH GHOOH LPPDJLQL VWHVVH Nell’ambito del nuovo sistema IT è stato poi integrato il software proprietario (di Electronic Document 0DQDJHPHQW GHO FDWDVWR HGLOL]LR FKH q XWLOL]]DWR SHU LQGLFL]]DUH OH immagini dei documenti acquisiti ed archiviarli in base alle policy esistenti. L’elevata capacitĂ d’inteJUD]LRQH GHJOL VFDQQHU GL )XMLWVX KD reso possibile integrarli facilmente nell’ambiente IT del catasto. &Lz KD SHUPHVVR DL IXQ]LRQDUL GL GHĂ€QLUH FRQ OD PDVVLPD SUHFLVLRQH i tempi e le risorse che sarebbero state necessarie per concludere nei tempi stabiliti tutto il lavoro di inGLFL]]D]LRQH GHL GRFXPHQWL SULPD archiviati in formato cartaceo. /H VWLPH LQL]LDOL SUHYHGHYDQR OD GLJLWDOL]]D]LRQH GL PLOLRQL GL documenti. In corso d’opera, invece, si è arrivati a dover archiviare elettronicamente ben 200 milioni di atti. Il processo ha comportato il coinvolgimento, per quattro mesi, di 9 persone suddivise in due turni giornalieri. LA SCELTA

Al progetto hanno partecipato le 12 societĂ di gestione dell’archivio catastale e al bando di gara hanno risposto tre operatori del mercato GHOOH VROX]LRQL SHU O¡LPDJLQJ WUD cui Fujitsu. 11 societĂ su 12 hanno RSWDWR SHU OH VROX]LRQL GL )XMLWVX A determinare questa scelta sono state, oltre alla comprovata comSHWHQ]D LQ PDWHULD GL %6, FKH opera come single brand vendor), OD FRPSOHPHQWDULHWj GHOOH VROX]LRQL

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In questa pagina Scanner ďŹ -5650C Scanner ďŹ -6140C Scanner ďŹ -5900C

hardware e software di Fujitsu, la ORUR DIĂ€GDELOLWj q VWDWR SRVVLELOH arrivare a convertire in digitale 200.000 pagine in un solo giorno) e qualitĂ elevate, associate all’assiVWHQ]D SRVW YHQGLWD Questi elementi sono stati ritenuti talmente importanti da prevalere sul “parametroâ€? costo: il progetto di Fujitsu, infatti, poteva avere un FRVWR GDO Ă€QR DO VXSHULRUH alle altre offerte. Non meno importante è stata l’alWD TXDOLWj GHOOD IXQ]LRQDOLWj ´GXDO VWUHDPÂľ GHOOH VROX]LRQL )XMLWVX FKH offre la possibilitĂ di gestire le imPDJLQL VFHJOLHQGR WUD O¡DFTXLVL]LRQH a colori, in scala di grigi o in bianco e nero.

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IL PARERE DEL CLIENTE

Mr Tsakonas, Operation manager di Meleti – Eratosthenis - una tra le piĂš attive tra le 12 che gestiscono il catasto elettronico greco – eviGHQ]LD FKH ´JUD]LH DOO¡DIĂ€GDELOLWj della tecnologia di Fujitsu abbiamo SRWXWR IDUH XQD YDOXWD]LRQH PROWR

accurata del numero totale di documenti da acquisire giornalmente; questo ha comportato una maggior SUHFLVLRQH QHOOD GHÀQL]LRQH GHL WHPSL QHFHVVDUL D VYROJHUH ÀVLFDPHQWH LO lavoro, destinando in questo modo le risorse adeguate�.


(63(5,(1=(

La gestione digitale delle immagini radiografiche Le strutture sanitarie producono ogni giorno grandi quantitĂ di dati, che devono essere conservati rispettando le normative vigenti. Ecco un caso rappresentativo ANTONIO LUPO

Il mercato “healthcareâ€?, in forte evoluzione, richiede livelli di servizio che vanno dai 5 ai 7 anni. Da TXL O¡HVLJHQ]D GL PDVVLPD Ă HVVLELOLWj H VFDODELOLWj JDUDQWLUH TXHVWH FDUDWteristiche fa la differenza. Servono soluzioni storage estremaPHQWH Ă HVVLELOL FKH ULVSRQGDQR D ogni esigenza in maniera modulare H VLDQR LQ JUDGR GL DELOLWDUH VHUYLzi secondo le esigenze. Un’unica DUFKLWHWWXUD FKH RIIUD VHPSOLFLWj GL JHVWLRQH FKH VLD DSHUWD DOOH VRluzioni future e che sia in grado di adattarsi alle differenti esigenze, SRWUHEEH UDSSUHVHQWDUH XQD GHOOH VROX]LRQL GD SUHIHULUH GLI ATTORI

/¡2VSHGDOH 6DQ 3HOOHJULQR GL &DVWLJOLRQH GHOOH 6WLYLHUH 0Q H O¡2VSHGDOH &LYLOH GL 9ROWD 0DQWRYDQD VRQR GXH VWUXWWXUH SXEEOLFKH GL ULFRYHUR H FXUD D JHVWLRQH SULYDWD (QWUDPEH OH VWUXWWXUH IDQQR SDUWH GL XQ¡D]LHQGD $6/ FKH LPSLHJD FRPSOHVVLYDPHQWH GLSHQGHQWL H LQ UHJLPH GL FRQYHQ]LRQH medici di Medicina Generale. , GXH LVWLWXWL VL IDQQR SURPRWRUL GL XQ SURJUDPPD GL ULQQRYDPHQWR tecnologico e aggiornamento delle PRGDOLWj RSHUDWLYH FRQ OR VFRSR GL RIIULUH DO SHUVRQDOH RVSHGDOLHUR H DL SD]LHQWL ULFRYHUDWL PDJJLRUH WUDVSDUHQ]D H SUDWLFLWj QHOOD JHVWLRQH GHOOH immagini di radiologia.

SHOOLFROD VRQR VSHVVR IRQWH GL QXPHURVL SUREOHPL GL JHVWLRQH (VVH QHFHVVLWDQR GL OLTXLGL GL VYLOXSSR PROWR LQTXLQDQWL VRQR GLVSHQGLRVH HFRQRPLFDPHQWH H GLIĂ€FLOL GD LPmagazzinare. ,QROWUH REEOLJDQR OD ULSHWL]LRQH GHOO¡HVDPH LQ FDVR GL VFDUVD TXDOLWj GHOOH LPPDJLQL 3D]LHQWL H SHUVRQDOH RVSHGDOLHUR VRQR SHU XQD YROWD DFFRPXQDWL GDO PHGHVLPR SUREOHPD /D VROX]LRQH DUULYD GD 1HWZRUN $SSOLDQFH H GDO VXR 6\VWHP ,QWHJUDWRU Sectra, azienda di origine svedese H XQR IUD L SULQFLSDOL IRUQLWRUL GL LPDJLQJ GLDJQRVWLFR FRQ ROWUH installazioni in tutto il mondo. 6HFWUD KD UHFHQWHPHQWH Ă€UPDWR XQ DFFRUGR FRQ $QGUD 6S$ FKH GDL SULPL DQQL ¡ GLVWULEXLVFH VXOO¡LQWHUR WHUULWRULR LWDOLDQR SURGRWWL SHU UDGLRORJLD TXDOL SHOOLFROH VWDPSDQWL H &5 DIĂ€DQFDWD GD XQ¡LQWHQVD UHWH GL DJHQWL H SDUWQHU

LA SOLUZIONE

,O SURJHWWR SRUWDWR DYDQWL GD 6HFWUD H $QGUD 6S$ FRQVLVWH QHOO¡DYYLDUH XQD JHVWLRQH FRPSOHWDPHQWH GLJLWDOH GHO GLSDUWLPHQWR GL GLDJQRVWLFD SHU LPPDJLQL GHL GXH RVSHGDOL DWWUDYHUVR O¡DFTXLVL]LRQH GL GXH VLVWHPL LO &RPSXWHU 5DGLRJUDSK\ .RQLFD 5HJLXV VLVWHPD FKH FRPSUHQGH XQ ´LPDJLQJ SODWHÂľ RYYHUR XQ SLDWWR FKH VRVWLWXLVFH OD SHOOLFROD convenzionale, e una tecnologia di OHWWXUD FKH SHUPHWWH GL YLVXDOL]]DUH a monitor l’immagine digitalizzata SULPD GHOOD VWDPSD H XQ VLVWHPD 3$&6 3LFWXUH $UFKLYLQJ DQG &RPPXQLFDWLRQ 6\VWHP FKH FRQVHQWH l’archiviazione e la trasmissione di immagini radiologiche nonchĂŠ la YLVXDOL]]D]LRQH VX SRVWD]LRQL GHdicate, collegate tra loro mediante rete informatica. I due sistemi lavorano congiuntaPHQWH SHU JDUDQWLUH DO SHUVRQDOH

LA SFIDA

,Q TXDOVLDVL RVSHGDOH R VWUXWWXUD VDnitaria, le immagini radiologiche su iged.it 01.2009

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MICHELE NICCHIO

ospedaliero la possibilitĂ di acquisire, distribuire, visionare e archiviare in modo digitale le immagini prodotte dalle apparecchiature di radiologia, quali risonanze magnetiche, ultrasuoni e dispositivi a raggi X. Il sistema è basato su un “clusterâ€? di server Windows2003 collegato ad un sistema NAS (Network Attached Storage – dispositivo collegato a una rete di computer la cui funzioQH q TXHOOD GL FRQGLYLGHUH GHL Ă€OH WUD gli utenti), altamente specializzato dal punto di vista delle prestazioni e della sicurezza dei dati, che centralizza l’immagazzinamento dei dati in un’ unica locazione. L’ospedale di Volta Mantovana è connesso in WAN ed è dotato di un server locale cache (proxy) per O¡RWWLPL]]D]LRQH GHO WUDIĂ€FR LQ UHWH JHRJUDĂ€FDÂľ I dati archiviati sui due sistemi necessitano semplicitĂ di gestione, un rapido recupero dei dati, una preYHQ]LRQH HIĂ€FDFH FRQWUR HYHQWXDOL perdite o cancellazioni, facilitĂ e velocitĂ di ripristino in caso di interruzione dell’attivitĂ , nonchĂŠ sistemi in grado di far fronte a norme sempre piĂš severe sulla conservazione dei dati. ,Q TXHVWR FDVR VSHFLĂ€FR GRYH L dati memorizzati riguardano direttamente la salute e il benessere dei pazienti, appare logico aspettarsi una gestione delle informazioni esemplare. La soluzione proposta unisce componenti hardware, software e servizi. In primo luogo, il sistema NetApp FAS270 rappresenta sia una solu-

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]LRQH GL VWRUDJH XQLĂ€FDWD Ă HVVLELOH H ricca di funzionalitĂ sia un potente supporto all’infrastruttura di applicazioni tecniche delle societĂ . Esso q LQ JUDGR GL IRUQLUH XQ YDOLGR H DIĂ€dabile supporto di memorizzazione per la progettazione, l’automazione e le altre esigenze di utilizzo intensivo dei dati. Per quanto riguarda, invece, la conformitĂ a precise norme legislative – le quali impongono alle aziende di conservare i propri dati – e necessitĂ aziendali, il software NetApp SnapLock garantisce prestazioni elevate nonchĂŠ estrema sicurezza nella conservazione nel tempo delle informazioni. SnapLock consente di creare volumi WORM (non riscrivibili e non cancellabili) nei sistemi di memorizzazione NetApp NearStore e FAS, impedendo in tal modo l’alterazioQH R O¡HOLPLQD]LRQH GL Ă€OH HVVHQ]LDOL Ă€QR D XQD GHWHUPLQDWD GDWD I sistemi PACS (Picture Archiving and Communication System) e Computer Radiography Konica Regius 190 installati con successo nell’Ospedale “San Pellegrinoâ€? di Castiglione delle Stiviere (Mn) e nell’Ospedale Civile di Volta Mantovana sono, appunto, supportati dai due prodotti offerti da Network Appliance. UN MONDO DI OPPORTUNITĂ€

, EHQHĂ€FL DWWHVL GDOO¡XWLOL]]R GL questo sistema consistono nel miglioramento e ottimizzazione delle attivitĂ di produzione, refertazione e distribuzione delle immagini medicali, oltre all’azzeramento delle VSHVH LQ Ă€OP UDGLRORJLFL JUD]LH DOOD possibilitĂ di consegnare ai pazienti e ai reparti gli esami in formato digitale (tramite CD-ROM). A questo si aggiungono l’introdu]LRQH GHOOD Ă€UPD GLJLWDOH GHL UHIHUWL e la conservazione legale delle immagini e dei referti secondo la normativa italiana in vigore. Nella scelta della soluzione piĂš congrua alle esigenze delle due aziende ospedaliere sono stati adottati dei criteri di selezione quali: QualitĂ e costo delle soluzioni

proposte; Protezione degli investimenti fatti in precedenza, valorizzando i moduli di gestione operativa giĂ in uso nelle strutture; Sicurezza, ridondanza e continuitĂ di servizio. Il processo d’installazione e predisposizione al funzionamento nelle due strutture è durato circa due mesi, durante i quali è stato svolto il training del personale che ha reagito positivamente al nuovo sistema. Grazie al successo ottenuto, in futuro questo progetto verrĂ esteso ad altri centri, con un potenziamento del sistema e con la successiva distribuzione via web delle immagini e dei referti ai medici di base e ai pazienti. “Il livello di soddisfazione è alto, sia per la qualitĂ del sistema sia per la professionalitĂ di tutto il personale di NetApp e di Andra che ci ha VHJXLWR SDVVR SDVVR Ă€Q GDOOD IDVH di progettazione esecutivaâ€? spiega il Dr. Michele Nicchio, Dirigente dell’Ospedale San Pellegrino di Castiglione delle Stiviere. â€?Per quanto riguarda i risultati contiamo di avere a breve un riscontro molto positivo in termini di ottimizzazione e YHORFL]]D]LRQH GHL Ă XVVL GL ODYRUR all’interno della struttura, maggior sicurezza nell’archiviazione e conservazione delle immagini, riduzione dei tempi di attesa per la consegna dei referti - grazie all’introduzione della refertazione vocale - e drastica riduzione dei coVWL OHJDWL DL Ă€OP UDGLRORJLFL VRVWLWXLWL dai CD che verranno consegnati ai pazienti al posto delle tradizionali pellicoleâ€?.

ANTONIO LUPO

Marketing Manager di NetApp Italia San Pellegrino di Castiglione delle Stiviere (Mn)


MERCATO

Green IT Gestione dei dati e impatto ambientale sono correlati in modo molto stretto, basta volerne prendere atto! EUGENIO CAPRA

DATI E GREEN IT

L’espressione “Green ITâ€? è oggi comunemente usata per indicare una nuova disciplina che si occupa di tutti i problemi legati all’impatto ambientale e al consumo energetico dei sistemi IT. Tali consumi hanno ormai assunto GLPHQVLRQL VLJQLĂ€FDWLYH LQ TXDQWR recenti ricerche1 hanno dimostrato FKH O¡,7 q UHVSRQVDELOH GL XQD TXRWD variabile tra il 2 e il 3% delle emisVLRQL PRQGLDOL GL &2 SDUL D TXHOOD dell’industria aeronautica. Il consumo energetico dell’IT è rilevante anche da un punto di vista economico: secondo IDC2 il 13% dei costi operativi di un data center q FRVWLWXWR GDOOD EROOHWWD HOHWWULFD H per ogni euro speso nel mondo per DFTXLVWDUH QXRYL VHUYHU VL VSHQGRQR TXDVL FHQWHVLPL SHU UDIIUHGGDUOL H DOLPHQWDUOL ,Q DJJLXQWD D TXHVWR il consumo energetico rappresenta sempre piĂš spesso un limite alla scalabilitĂ dei sistemi IT. ,O FRQVXPR SHU PHWUR TXDGUR GHL GDWD FHQWHU KD LQIDWWL UDJJLXQWR livelli molto elevati (si pensi per esempio che un rack di server blade SXz DVVRUELUH Ă€QR D .: O¡HTXLYDOHQWH GL XQ FRQGRPLQLR H FKH XQ data center di medie dimensioni FRQVXPD WUDQTXLOODPHQWH .: FRPH XQ TXDUWLHUH H VXSHUDWL FHUWL limiti i gestori della rete elettrica potrebbero non essere piĂš in grado di convogliare cosĂŹ tanta corrente QHOOR VWHVVR HGLĂ€FLR 6HFRQGR UHcenti stime3 LO GHL GDWD FHQWHU nel mondo è condizionato da limiti di spazio e di energia assorbita.

Come si inseriscono i dati e la geVWLRQH GHOO¡LQIRUPD]LRQH LQ TXHVWR scenario? ,QQDQ]LWXWWR DQFKH L GDWL FRQVXPDQR HQHUJLD R PHJOLR VRQR XQD GHOOH cause del consumo di energia di un VLVWHPD LQIRUPDWLYR $O GL Oj GL TXHVWR XQ RSSRUWXQR VLVWHPD GL JHVWLRQH GHOO¡LQIRUPD]LRQH può permettere di monitorare in PRGR HIĂ€FDFH O¡LPSDWWR DPELHQWDOH GHL SURFHVVL ,7 H QRQ ,7 ,QĂ€QH OD JHVWLRQH LQIRUPDWL]]DWD GHL GDWL H GHOO¡LQIRUPD]LRQH LQ VHQso lato può contribuire a ridurre l’impatto ambientale dei processi. ANCHE I DATI CONSUMANO ENERGIA

/H WHFQRORJLH GHOO¡LQIRUPD]LRQH consumano intrinsecamente enerJLD 2JQL ELW FLRq RJQL HOHPHQWR PLQLPR GL LQIRUPD]LRQH q DVVRFLDWR DG XQR VWDWR GL XQ VLVWHPD Ă€VLFR SHU HV XQ LQVLHPH GL HOHWWURQL H OD commutazione di un bit richiede LO SDVVDJJLR GHO VLVWHPD Ă€VLFR DG un altro stato. Questa operazione ULFKLHGH XQD TXDQWLWj GL HQHUJLD FKH dipende dalla tipologia del sistema Ă€VLFR H GDOOD YHORFLWj GL FRPPXWD]LRQH PD FRPXQTXH VHPSUH VXSHriore ad una soglia minima stabilita GDOOH OHJJL GHOOD Ă€VLFD TXDQWLVWLFD . Il problema è che oggi un sistema ,7 SHU IXQ]LRQDUH FRQVXPD PROWD SL HQHUJLD GL TXHOOD ULFKLHVWD SHU LO FDOFROR GL SHU Vq FLRq SHU FRPPXWDUH L ELW LQ TXDQWR VRQR LQWURGRWWH LQHIĂ€FLHQ]H H IXQ]LRQL DXVLOLDUH FKH

consumano energia a vari livelli. Innanzitutto il processore non è PDL XWLOL]]DWR DO PD ULPDQH inutilizzato per buona parte del WHPSR H LQROWUH SHU IXQ]LRQDUH ULFKLHGH GLYHUVL FRPSRQHQWL DXVLOLDUL FRPH OH SHULIHULFKH OD PHPRULD JOL alimentatori. Un data center ha poi bisogno di batterie tampone e soprattutto GL HVVHUH UDIIUHGGDWR 7XWWL TXHVWL ´OD\HUÂľ LQWURGXFRQR LQHIĂ€FLHQ]H HQHUJHWLFKH SHU FXL SHU RJQL : assorbiti dal sistema complessivo VRODPHQWH YHQJRQR HIIHWWLYDmente utilizzati per le operazioni di calcolo5 ,Q VRVWDQ]D RJQL ZDWW DVVRUELWR GDO FDOFROR q DPSOLĂ€FDWR GL XQ IDWWRUH D FDXVD GHL FRQVXPL dei sistemi soprastanti. /¡HIĂ€FLHQ]D HQHUJHWLFD GHL VLVWHPL IT va migliorata a tutti i livelli; ci VRQR JLj WDQWL PRGL SHU IDUOR SHU esempio utilizzare piĂš processori D IUHTXHQ]D SL EDVVD XWLOL]]DUH PHQR GULYH SL SRWHQWL YLUWXDOL]]DUH RSSXUH XWLOL]]DUH YHQWROH H VLVWHmi di condizionamento a potenza variabile . Questi accorgimenti in alcuni casi possono anche dimezzare i consumi dei componenti a FXL VL ULIHULVFRQR 4XDQWR DSSHQD discusso evidenzia tuttavia come in realtĂ per migliorare le prestazioni iged.it 01.2009

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Ma ... come vengono utilizzati i mips? Mentre infatti si è prestata SDUHFFKLD DWWHQ]LRQH DOO¡HIĂ€FLHQ]D energetica dei sistemi di calcolo, poca o nessuna attenzione è stata dedicata a come si utilizza questa potenza. Oltre agli algoritmi e alle applicazioni software, anche i dati LQĂ XLVFRQR VXL FRQVXPL /D VWUXWWXUD GL XQ GDWDEDVH SHU HV LO OLYHOOR GL QRUPDOL]]D]LRQH LQĂ XHQ]D LO numero di operazioni elementari che vengono eseguite quando il database è utilizzato, e non è detto FKH L GDWDEDVH SL ´HIĂ€FLHQWLÂľ LQ senso tradizionale lo siano anche dal punto di vista energetico, anzi, è ragionevole supporre il contrario. Il problema grave è che questi aspetti di qualitĂ non vengono quasi mai neppure considerati in fase di progettazione e sviluppo.

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In questa pagina Effetto moltiplicativo della potenza assorbita per il calcolo in un data center Fonte: IBM (2007) Rapporto spesa per energia e raffreddamento/ spese per l’acquisto di nuovi server (Percentuale) - Fonte. IDC (2006)

energetiche sia opportuno partire proprio dal calcolo, in quanto tali interventi di ottimizzazione VRQR SRL DPSOLĂ€FDWL GDL VLVWHPL soprastanti. Prima ancora che sul processore vero e proprio, occorre concentrarsi su ciò che è la causa prima dell’attivitĂ del processore: il software e la “materiaâ€? su cui il software lavora, ovvero i dati. Se si considera solamente la parte hardware dei sistemi di calcolo, l’efĂ€FLHQ]D HQHUJHWLFD QHJOL XOWLPL anni è aumentata molto piĂš che in

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altri settori. A titolo di esempio, nel 1978 un’automobile faceva in media 6,15 km con un litro di benzina H RJJL QH ID PLJOLRUDPHQWR GL XQ IDWWRUH H FRQ XQ .M NLOR Joule, misura l’energia) si produceYDQR JUDPPL GL DFFLDLR FRQWUR L RGLHUQL PLJOLRUDPHQWR GL XQ IDWWRUH PHQWUH LO QXPHUR GL PLSV PLOLRQL GL LVWUX]LRQL DO VHcondo) effettuabili con un watt da un sistema di calcolo è aumentato GD D FRQ XQ IDWWRUH GL PLJOLRUDPHQWR GL TXDVL 7!

Anche la scarsa qualità dei dati costa energia. Dati di scarsa qualità infatti portano indirettamente all’esecuzioni di piÚ operazioni a causa degli errori e delle incongruenze che generano, senza contare che gli interventi che prima o poi devono essere effettuati per riallineare le basi di dati ed eliminarne le ambiguità richiedono una grande quantità di operazioni elementari, e quindi di energia. Recenti ricerche hanno stimato che interventi che migliorino la qualità dei dati possono ridurre i FRQVXPL UHODWLYL ÀQR DO 8. CONOSCI IL TUO NEMICO

Questo recita una vecchia massima. Come è possibile infatti ottimizzare ciò che non si conosce? 8QD ULFHUFD FRPSLXWD GDOO¡(,/79 l’ente per le telecomunicazioni briWDQQLFR KD PRVWUDWR FRPH O¡ GHL GLSDUWLPHQWL ,&7 QHO 5HJQR Unito non conosca il peso delle SURSULH HPLVVLRQL GL &2 8QD ULcerca condotta dal Dipartimento di (OHWWURQLFD H ,QIRUPD]LRQH VX aziende italiane di tutte le dimensioni e appartenenti a diversi settori HYLGHQ]LD FRPH LO GHL UHVSRQVDELOL ,7 QRQ FRQRVFD LO FRQVXPR HQHUJHWLFR GHL VLVWHPL DIĂ€GDWL DOOD loro gestione.


Questo dato inquietante è parzialmente spiegabile alla luce di un’altra evidenza delle ricerca: nell’81% dei casi il CIO non paga la bolletta, cioè non è responsabile dei costi energetici dei sistemi IT, che vengono invece contabilizzati in altri capitoli di budget. Questo spiega da un lato lo scarso interesse a monitorare i consumi, dall’altro la reticenza a investire o pagare “premium priceâ€? in fase di acquisto per ridurre un costo di cui non si è responsabili. Tuttavia ciò non toglie l’esigenza di mettere in essere sistemi di monitoraggio e cruscotti direzionali per tenere sotto controllo i consumi della propria strumentazione IT. Da un punto di vista tecnologico TXHVWR QRQ UDSSUHVHQWD XQD VĂ€GD in quanto sono disponibili sul mercato svariate tipologie di sensori che permettono di misurare la potenza elettrica assorbita, anche senza dover tagliare i cavi, tramite sensori ad effetto Hall e pinze amperometriche, e in grado di trasmettere questi dati ad un centro di controllo sfruttando reti wireless o addirittura la rete GSM. Addirittura i server di ultima generazione contengono dei dispositivi di misura del consumo elettrico giĂ integrati e rendono fruibili questi dati tramite opportune funzioni software. Esistono poi diversi pacchetti applicativi in grado di integrare i dati, aggregarli e fornire strumenti per l’analisi. Il vero problema è a livello funzionale e organizzativo: occorre LGHQWLĂ€FDUH OH LQIRUPD]LRQL YHUDmente importanti, stabilire i livelli GL VLQWHVL VLJQLĂ€FDWLYL H VRSUDWWXWWR agire a livello culturale e organiz]DWLYR DIĂ€QFKp L GDWL ULOHYDWL VLDQR effettivamente recepiti e utilizzati dal management dell’azienda. Questo può avvenire creando RSSRUWXQH Ă€JXUH SURIHVVLRQDOL H WUDPLWH OD GHĂ€QL]LRQH GL .3, OHJDWL ad incentivi. Quanto descritto ovviamente è applicabile non solo all’IT, ma a tutti i processi aziendali che consumano energia. In Italia ci sono aziende con sistemi informativi tecnologica-

mente molto avanzati, per esempio in grado di monitorare la qualitĂ e le proprietĂ meccaniche di ogni cm GL Ă€ODWR PD FKH QRQ VRQR LQ JUDGR di sapere quanta energia è richiesta per una fase di lavoro di un certo SURGRWWR R TXDQWL VRQR L ULĂ€XWL JHnerati. Si tratta in sostanza di porre in essere sistemi informativi direzionali “greenâ€? per raccogliere, memorizzare ed utilizzare i dati relativi all’impatto ambientale dei processi secondo tutte le dimensioni necessarie (per es. tempo, prodotto, fase di lavorazione). 3HU FLWDUH XQ FDVR GL VXFFHVVR una grande banca italiana che ha recentemente realizzato un sistePD GL TXHVWR WLSR GHĂ€QHQGR .3, “greenâ€? analizzati periodicamente GD Ă€JXUH VSHFLDOL]]DWH FRQ O¡RELHWtivo di ottimizzare le performance energetiche, ha ridotto i consumi di FRUUHQWH HOHWWULFD GHOOH SURSULH Ă€OLDOL del 20% in un anno. IT PER UN â€?GREENER BUSINESSâ€?

Se da un lato i sistemi IT sono responsabili del 2% delle emissioni mondiali di CO2, da un altro punto di vista possono giocare un ruolo determinante per ridurre il restante 98% delle emissioni. Sono tanti i modi in cui l’IT ha di fatto ridotto l’impatto ambientale di altri settori, rendendoli piĂš “greenâ€?. Volendo schematizzare, il ruolo dell’IT in questo senso ha almeno tre valenze: il miglioramento GHOO¡HIĂ€FLHQ]D HQHUJHWLFD O¡XWLOL]]R piĂš razionale dei materiali e la riduzione dei trasporti. Le centraline elettroniche hanno DXPHQWDWR QRWHYROPHQWH O¡HIĂ€FLHQza dei veicoli, cosĂŹ come il controllo digitale ha permesso di ridurre i consumi energetici dei grossi elettrodomestici. In generale, l’automazione industriale ha portato ad una razionalizzazione dei consumi. 3HU IDUH XQ DOWUR HVHPSLR L VLVWHPL centralizzati per l’accensione e lo spegnimento delle luci possono ridurre sensibilmente il consumo di HQHUJLD HOHWWULFD GL XQ HGLĂ€FLR R GL una cittĂ .

Vi è poi una lunga lista di strumenti che può ridurre il consumo di carta di un’azienda, primi fra tutti la posta elettronica, i sistemi di archiviazione digitale, la fatturazione elettronica. Molti di questi sistemi hanno anche impatto sui processi, che diventano SL YHORFL HG HIĂ€FLHQWL H TXLQGL indirettamente assorbono meno energia. I supporti digitali riscrivibili per archiviare documenti, immagini e musica permettono di razionalizzare l’utilizzo dei materiali di consumo. Inoltre, i sistemi IT applicati ai processi industriali in molti casi hanno permesso di ottimizzare la produzione e ridurre gli scarti di materia prima. Se si considera invece l’impatto sui trasporti, non si può non pensare ai viaggi resi evitabili dalle moderne tecnologie di telecomunicazione, come la videoconferenza e il telelavoro. Gli strumenti di e-commerce, aste virtuali e simili riducono gli VSRVWDPHQWL Ă€VLFL GHOOD PHUFH WUDWWDWD FRQ FRQVHJXHQWH EHQHĂ€FLR SHU l’ambiente. La lista di esempi potrebbe sicuramente essere molto piĂš lunga, in TXDQWR O¡,7 LQĂ XLVFH JLj LQ PRGR PROWR VLJQLĂ€FDWLYR VXOO¡LPSDWWR DPbientale degli altri processi. La gestione dei dati e delle informazioni è ovviamente alla base di tutto ciò, in quanto tutti i processi di ottimizzazione partono dalla digitalizzazione dell’informazione e dal suo utilizzo intelligente. Guardando al futuro, è auspicabile che l’IT venga sempre piĂš utilizzato per rendere piĂš green la nostra vita, ed occorre investire per favorire l’innovazione in questo senso. Campi di applicazione promettenti sono l’infomobilitĂ , per il controllo LQWHOOLJHQWH GHO WUDIĂ€FR H GHL SHUcorsi effettuati dai veicoli, le smart JULG SHU OD JHVWLRQH HIĂ€FLHQWH GHOOH reti elettriche di nuova generazione, e la domotica, per l’ottimizzazione dei consumi domestici.

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In conclusione, la relazione tra IT e ambiente sta diventando sempre piĂš complessa e sta acquisendo rilevanza, sia perchĂŠ l’IT di per sĂŠ consuma energia, sia perchĂŠ può avere un ruolo cruciale nel monitorare e ridurre l’impatto ambientale di altri processi. Non c’è bisogno di sottolineare che la gestione dei dati e dell’informazione sono alla base di tutto questo. Se da un lato il Green IT pone QXRYH VĂ€GH H QXRYL SUREOHPL SHU molte aziende offre in realtĂ nuove opportunitĂ di migliorare i propri processi e crearne dei nuovi, rappresentando quindi anche un’occasione per creare nuovi business.

BIBLIOGRAFIA 1 S. Murugesan, “Harnessing Green IT: Principles and Practices�, IT Professional, vol. 10, no. 1, pp. 24-33, 2008.

2 E.G. Brown, e C. Lee, “Topic Overview: Green ITâ€?, Forrester Research report, Novembre 2007. 3 R. Kumar, “Important Power, Cooling and Green IT Concernsâ€?, Gartner report, Gennaio 2007. 4 7 5HVWRULFN ´$Q ,QHIĂ€FLHQW 7UXWKÂľ *OREDO Action Plan Report, 2007, www.globalactionplan. org.uk/research.aspx 5 S. L. Josselyin, B. Dillon, M. Nakamura, R. Arora, S. Lorenz, T. Meyer, R. Maceska, e L. Fernandez, “Worldwide and regional server 2006-2010 forecastâ€?, IDC report, Novembre 2006. 6 International Energy Agency, “Key World Energy Statisticsâ€?, 2007. 7 N. Margolus, e L.B. Levitin, “The maximum speed of dynamical evolutionâ€?, Phisica D120, pp. 188-195, 1998. 8 S. Lloyd, “Programming the Universe, Knopf â€?, 2006 9 F. Renzi, “Scenari evolutivi nei sistemi e nella tecnologia e loro impatti sui CED e sui loro consumi energeticiâ€?, IBM, Presentazione per la conferenza “Green ICTâ€?, 22 Novembre

2007, Milano. 10 US Environmental Protection Agency (EPA), “Energy Conservation: Past & Present Projects: Green Computing Guide�, University of Colorado at Boulder, USA, 2005: http://ecent.colorado.edu/energy/ projects/green_computing.html 11 “A Smarter Shade of Green�, ACEEE Report for the Technology CEO Council, 2008

EUGENIO CAPRA

Dipartimento di Elettronica e Informazione, Politecnico di Milano

BIOFORUM

biotecnologie: dove scienza e impresa si incontrano

30 SETTEMBRE - 01 OTTOBRE 2009 PALAZZO DELLE STELLINE, CORSO MAGENTA 61, MILANO WWW.BIOFORUM.IT conference - poster - partnering - exhibition

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EVENTI

Il “Canaleâ€? Fujitsu si incontra a Marrakech Un’occasione unica per scambiare esperienze ed affinare le attivitĂ di una macchina che si è dimostrata efficace ed in grado di crescere ancora VINCENZO GAMBETTA

Dopo l’EMEA Imaging Channel Conference tenutasi a Dubai nel febbraio 2008, la seconda edizione di questa conferenza si è tenuta a Marrakech dall’11 al 13 febbraio us. Fujitsu Europe Limited, come ribadito a Marrakech da Mike Nelson, General Manager sales operations EMEA, ha optato per la strategia di effettuare le proprie attivitĂ di vendita tramite il canale indiretto e, in particolare, di vendere i propri prodotti indirizzati all’Imaging esclusivamenWH WUDPLWH 3DUWQHU TXDOLĂ€FDWL Per supportare tale strategia Fujitsu ha avviato (maggio del 2007) lo “Imaging Channel Programâ€?, in una prima fase limitato al solo Regno Unito e, da gennaio 2008, esteso a tutti i paesi dell’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa). Esso rappresenta per Fujitsu l’elemento cardine intorno al quale ruota il consistente investimento strategiFR GHFLVR SHU UHQGHUH SL HIĂ€FDFL H produttive le risorse del canale. Il miglioramento e la sinergia delle interazioni tra i clienti e la rete dei Partner, nonchĂŠ l’ampliamento della UHWH GHL ULYHQGLWRUL H OD TXDOLĂ€FD]LRQH delle vendite indirette originate dai Partner focalizzati sul trattamento e sulla gestione dei documenti sotto forma di immagini digitali (Imaging), ne rappresentano i principali obiettivi. Lo stato di salute del canale è dimostrato, indipendentemente dai risultati (evidenti) di business, non solo

dal numero di Partner (l’obiettivo di Ă€QH DQQR q VWDWR DPSLDPHQWH superato – circa del 15%), ma anche dalla sua composizione: poco piĂš del 15% sono Distributori, i Rivenditori superano il 70% (di questi un 30% circa possono fregiarsi dei piĂš eleYDWL OLYHOOL GL TXDOLĂ€FD]LRQH LO UHVWR sono “Enablerâ€? ossia consulenti o fornitori di applicazioni software in grado di gestire in autonomia la realizzazione di un progetto nel suo complesso. Quest’anno, in vista della manifestazione di Marrakech, Fujitsu Europe Limited ha annunciato la riorganizzazione della propria divisione

commerciale a cui fanno capo le soluzioni per l’imaging, allo scopo di meglio sostenere il proprio Canale HG LQWHQVLÀFDUH OR VYLOXSSR GHO EXsiness nei mercati dell’area EMEA. Il processo di riorganizzazione mira ad ottimizzare le attività di vendita di Fujitsu nell’intera regione EMEA, mettendo in campo le risorse nel PRGR SL HIÀFLHQWH SHU VWLPRODUH H cogliere le opportunità di business per tutti i Partner di canale. $O ÀQH GL JDUDQWLUH à HVVLELOLWj HG HIÀFLHQ]D DOOD SURSULD UHWH GL 3DUWQHU Fujitsu ha scelto di costituire speciÀFL WHDP GL YHQGLWD VSHFLDOL]]DWL QHL diversi mercati locali.

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CLASSIFICAZIONE FUJITSU

CLASSIFICAZIONE INFOSOURCE P(*)

W(*)

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fi-4340C fi-4860C2 fi-5015C fi-5110C fi-5530C2 fi-5900C fi-6010N fi-60F fi-6130 fi-6140 fi-6230 fi-6240 fi-6670 fi-6670A fi-6750S fi-6770 fi-6770A ScanSnap S300 ScanSnap S510 ScanSnap S510 Rack2-Filer ScanSnap S1500

(*) P = Personali; W = Workgroup; D = Dipartimentali; BV = Bassi Volumi; MV = Medi Volumi; R = di Rete; O = Office

È stato pertanto istituito il nuovo EMEA Imaging Sales Group guidato da Mike Nelson, che si avvarrà di cinque Regional Sales Director per coordinare gli specialisti a supporto delle aree in cui è stato organizzato il territorio: Italia e Paesi mediterranei; Regno Unito, Francia, Benelux, Medio Oriente e Africa; Russia ed

ENZO CAPOBIANCO

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Europa dell’Est; Germania, Austria, Svizzera, Paesi scandinavi e Paesi baltici; Value Added Distributor (VAD) selezionati in EMEA. Per quanto interessa il nostro territorio, è stato nominato Sales Director Lorenzo Todeschini, da 10 anni in Fujitsu Italia, dove ha ricoperto svariati incarichi, e che già da tempo si occupava di supportare e promuovere il business del canale nell’area che gli è stata formalmente assegnata. La nuova divisione Fujitsu Imaging Sales Group ha anche il supporto di un nuovo Channel Marketing Manager, Enzo Capobianco, responsabile sulle attività Imaging Channel Marketing di Fujitsu nell’intera regione EMEA, che vanta profonde competenze internazionali nella gestione del canale. La manifestazione di tre giorni a Marrakech, dove si è discusso sia delle innovazioni relative a prodotti, nuove tecnologie ed organizzazione sia sulle opportunità in termini di

business, ha rappresentato un’ottima occasione di incontro fra i protagonisti del mercato. Per quanto concerne il cuore della manifestazione (l’Imaging Channel) sono stati presentati nuovi concetti di marketing di canale e nuove iniziative mirate a migliorare O·HIÀFDFLD GHO FDQDOH VWHVVR &DQDOH FKH KD GLPRVWUDWR OH VXD HIÀcacia non solo per quanto concerne le presenze (oltre 270 delegati, alcuni GHL TXDOL DO GL IXRUL GHOOD ´JHRJUDÀDµ dell’EMEA), ma anche come contributo alla diffusione di opportunità di business. La delegazione italiana era composta da oltre trenta rappresentanti. Alle tradizionali realtà quali Esprinet, Kofax, Nica, ... si sono aggiunte, distinguendosi, società quali ABLETech (presente nell’area espositiva) e ITHA di Giulianova (TE), premiata per la miglior applicazione nel settore alberghiero internazionale realizzata intorno allo VFDQQHU À ) 2OWUH DOOH TXDOLÀFDWH


IL MERCATO DEGLI SCANNER PER DOCUMENTI IN EUROPA ED IN ITALIA (dati estrapolati da InfoSource - settembre 2008) Fino a pochi anni fa, se si faceva riferimento agli scanner impiegati nelle applicazioni del modo aziendale, si pensava a quelli detti “professionali”. Il diffondersi delle esigenze di digitalizzazione (elaborazione, gestione e conservazione di documenti in formato digitale) e lo sviluppo di tecnologie sempre più affidabili e sempre più semplici da utilizzare, nonché disponibili a costi decrescenti, hanno portato il momento di acquisizione del documento in formato digitale sempre più vicino al luogo dove lo stesso perviene in azienda (ente o amministrazione che sia). L’aumento dei processi di dematerializzazione e la tendenza a diffondere, sempre più capillarmente, all’interno delle organizzazioni la capacità di acquisire le immagini digitali dei documenti cartacei hanno avuto come effetto più evidente un incremento molto importante dei volumi degli scanner di fascia più bassa, a discapito di quelli di fascia più alta. Questo fenomeno di decentralizzazione capillare del processo di acquisizione si riflette da almeno due o tre anni anche sulla classificazione degli scanner, che tiene conto non solo delle nuove caratteristiche di prestazione e di costo, ma prevede anche la nuova classe di scanner: gli scanner “Personali”, pensati e progettati per poter essere impiegati in modo sempre più diffuso nel tessuto organizzativo. Di seguito, al fine di uniformità di intendimento, è la classificazione (fondata sui parametri di velocità – pagine al minuto e costo) degli scanner per documenti impiegati nelle attività di aziende ed amministrazioni adottata da InfoSource nel 2007 (non si farà riferimento in questa sede al 2008 in quanto sono disponibili dati non ancora molto attendibili, anche a causa della crisi esplosa a fine dello scorso anno): Personali - velocità da 8 a 15 pagine al minuto (ppm), con un prezzo inferiore ai 750 $; Workgroup - velocità da 16 a 30 pagine al minuto (ppm), con un prezzo tra i 750 ed i 1.499 $; Dipartimentali - velocità da 31 a 50 ppm, con un prezzo tra i 1.500 ed i 3.999 $; Produzione di Bassi Volumi - velocità da 51 a 75 ppm, con un prezzo tra i 4.000 ed i 9.999 $; Produzione di Medi Volumi - velocità da 65 a 90 ppm, con un prezzo tra i 10.000 ed i 35.000 $; Produzione di Alti Volumi - velocità di oltre 100 ppm, con un prezzo che supera i 35.000 $. Per quanto concerne le altre principali caratteristiche, il mercato europeo ha, nel 2007, evidenziato che tutti gli scanner delle prime tre fasce sono in grado di acquisire immagini a colori, caratteristica che nelle tre fasce superiori oscilla intorno al 90%; la capacità di acquisire sia il fronte sia il retro di una pagina è posseduta dagli scanner di tutti i segmenti almeno al 90%, mentre è caratteristica di quasi tutti quelli dei segmenti dal Dipartimentali alla Produzione di Medi Volumi. Altro fenomeno evidente, ed in linea con i trend di sviluppo delle esigenze di mercato evidenziate, è il significativo aumento (30-40%) degli scanner di rete (Networked) nei segmenti Dipartimentali e di Produzione di Bassi e Medi Volumi. Per quanto concerne i fatturati a livello europeo (circa 448 Milioni di Euro), i segmenti a maggiore contribuzione sono, nell’ordine, Workgroup (28,1%), Produzione di Bassi Volumi (21,2%), Dipartimentali (15,9%), Personali (15,3%), Produzione di Medi Volumi (11,0%) e Produzione di Alti Volumi (8,5%). Il mercato italiano degli scanner, dal canto suo, è valutabile nel 2007 intorno ai 47,5 milioni di Euro. Pur rappresentando più del 10% del mercato europeo, la composizione del mercato italiano è abbastanza diversa da quella europea: Workgroup (41,2%), Personali (22,7%), Produzione di Bassi Volumi (16,5%), Dipartimentali (12,5%), Produzione di Medi Volumi (4,9%) e Produzione di Alti Volumi (2,3%). Questa composizione rispecchia fedelmente la nostra struttura aziendale (molte imprese di minori dimensioni) e le conseguenti minori esigenze di acquisizione per singola organizzazione: sono infatti penalizzati i segmenti di Produzione di Medi ed Alti Volumi e Dipartimentali a favore di quelli Workgroup e Personali. Per quanto concerne i volumi, il mercato nazionale è passato da poco meno di 28.000 del 2006 alle oltre 43.500 del 2007. La crescita, di poco inferiore al 60%, è da attribuirsi principalmente ai segmenti Personali (+130%), Workgroup (+35%) e Produzione di Bassi Volumi (+38%), con una sensibile diminuzione dei volumi degli scanner di Produzione di Medi Volumi e Dipartimentali (con un decremento intorno al 20-30%) ed una sostanziale tenuta di quelli di Produzione di Alti Volumi. Il fornitore che ha introdotto, nel 2007, sul mercato italiano il maggior numero di unità è Fujitsu (poco meno di 19.500), seguito da HP e Canon che, insieme, hanno ottenuto quasi l’85% del mercato. I primi cinque fornitori, i tre appena citati più Epson e Kodak, hanno raggiunto una quota di mercato di poco superiore al 94%. Se si considera che nei settori in esame i fornitori di scanner sono poco meno di venti, si vede come il mercato, almeno a livello di unità vendute, sia in mano ad un numero molto limitato di fornitori. Anche a livello di fatturati i cinque fornitori citati rappresentano una quota rilevante; da calcoli approssimati fatti su dati disponibili in Italia risulta poco inferiore all’88%, mentre in Europa varrebbe poco più dello stesso 88%.

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presentazioni degli sponsor, sono state presentate (a volte da parte degli stessi clienti) interessantissime applicazioni, realizzate grazie all’impiego intelligente di scanner Fujitsu in vari paesi dell’EMEA, nei piĂš diversi settori d’industria quali quello bancario (digitalizzazione della documenta]LRQH QHFHVVDULD DOO¡LGHQWLĂ€FD]LRQH del cliente, raccolta centralizzata della documentazione digitale delle operazioni bancarie effettuate agli sportelli), quello sanitario (condivisione in rete di immagini radiologiche, all’occorrenza disponibili anche su iPhone) o quello alberghiero (registrazione digitale automatizzata degli ospiti, anche in gruppi, invio elettronico delle informazioni richieste dalle normative vigenti alle autoritĂ ed enti competenti, fatturazione elettronica ed altro ancora). Da una elaborazione di dati InfoSource risulta che, nel 2007, Fujitsu ha avuto una quota (in box) di mercato europea di oltre il 33% che sale al 41,8% nei Dipartimentali e al 33,2% nei Bassi Volumi, i due settori che maggiormente contribuiscono al fatturato complessivo. Se invece si considerano i fatturati Fujitsu si posiziona poco di sotto al 30%. Ăˆ da ricordare che Fujitsu non è presente nel settore Produzione di alti volumi che nel mercato Europeo vale lo 0,17% in box e l’8,53% in fatturato. Un altro modo per valutare la crescita di Fujitsu sono gli incrementi anno su anno a livello EMEA come riportato d Robert Youngh EMEA Business Development Manager: +12,5% (2005/2004), +62,5% (2006/2005), + 45,7% (2007/2006) e 9,6% (2008/2007): nel 2009 la crescita attesa è dell’ordine del 10, 5%. Pur avendo raggiunto un’indiscutibile leadership di mercato, sia in volume sia in fatturato, Fujitsu ritiene di poter ancora crescere in quanto, a dispetto della diffusa frustrazione di una “crisiâ€?, sicuramente reale, ma con effetti psicologici di ben piĂš ampie dimensioni, valuta che le opportunitĂ di crescita del mercato VRQR RJJHWWLYDPHQWH LQĂ€QLWH Assume pertanto particolare valenza il fatto che Fujitsu abbia voluto non

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In questa pagina I prodotti Fujitsu annunciati negli ultimi 12 mesi

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solo confermare l’appuntamento di Marrakech (visto come investimento e non come spesa da tagliare), ma abbia anche dato alla conferenza stessa un’impronta orientata alle piĂš avanzate applicazioni di gestione delle informazioni (contenuti) in formato digitale, vuoi con la scelta degli sponsor e dei casi di successo presentati, vuoi nel complesso dei messaggi trasmessi al canale. Nelle applicazioni, anche le piĂš avanzale, un appropriato ed intelligente uso della scansione dei documenti pervenuti in seno ad un’organizzazione può non solo rappresentare

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Scanner ďŹ -6010N Scanner ďŹ 6750F, ďŹ -6770 e ďŹ -6670A Scanner ďŹ -6670 e ďŹ -6670A Scanner ďŹ -6130 Scanner ďŹ -6230 Scanner ScanSnap S1500

XQ HIĂ€FDFH PRGR SHU IDU Ă XLUH L documenti nelle reti dell’organizza]LRQH VWHVVD VHFRQGR L SL HIĂ€FDFL HG DSSURSULDWL Ă XVVL GL ODYRUR PD grazie alle nuove tecnologie (sempre SL DIĂ€GDELOL UDSSUHVHQWD DQFKH XQ ottimo strumento per acquisire i dati (strutturati) contenuti nei documenti ed impiegarli per catalogare e indirizzare i documenti da cui sono estratti e popolare i data base aziendali. Ottimismo, dunque, sull’andamento del 2009 e seguenti. In conclusione: il mercato è incerto a causa delle estese preoccupazioni economiche, ma ... persistono le opportunitĂ di


LORENZO TODESCHINI

crescita, in particolare legate all’atteso sviluppo del Document Management. Per quanto riguarda i segmenti di business, Fujitsu è certa di grandi opportunitĂ per i Workgroup ed i Dipartimentali. Non è casuale che Mike Nelson abbia aperto i lavori ribadendo le 5 “paroleâ€? (concetti) che ispirano la strategia di sviluppo di Fujitsu. (Market) Leadership - Sottolinea la volontĂ (e quindi anche la possibilitĂ ) di mantenere ed incrementare la propria posizione di mercato; Value - Non solo vi è la convinzione che i propri prodotti si distinguano per qualitĂ e tecnologia, ma che esiste anche la volontĂ strategica di eccellere nell’offrire, al canale e al cliente, un sempre maggior valore aggiunto; Community - Il canale, con il programma che lo sorregge, rappresenta il luogo di incontro di tutte le parti e le professionalitĂ coinvolte per far nascere e crescere il business; OpportunitĂ - Il potenziale di mercato che si vuol aggredire si può cogliere proponendo - come ulteriore valore aggiunto - nuove, innovative, generalizzabili ed utili applicazioni che, è stato ribadito, vanno create potenziando la disponibilitĂ di applicazioni specializzate per mercato verticale; Communication - “Chiave di voltaâ€? del successo dell’intera strategia è la capacitĂ di comunicare rapidaPHQWH HG HIĂ€FDFHPHQWH WUD L YDUL attori dell’offerta e tra questi ed il cliente.

Per quanto riguarda la Road Map dei prodotti è stato fatto notare che nel 2008 sono stati introdotti sul mercato 8 nuovi prodotti, a Marrakech è stato poi annunciato lo ScanSnap S1500, anche nella versione Mac, pensato per dare maggiore velocitĂ di acquisizione DJOL XWHQWL RIĂ€FH OD VXD YHORFLWj GL acquisizione (simplex e duplex) è di 20 ppm, accetta i formati A4, A5, A6, B5, B6, biglietti da visita e dimensioni personalizzate (50,8x50,8mm a 216x360mm), con riconoscimento automatico delle dimensioni; la capacitĂ dell’alimentatore automatico è di 50 fogli. Tra le caratteristiche che lo distinguono sono l’estrema facilitĂ d’uso ed il design. In conclusione, piĂš del 50% dei prodotti Fujitsu ha meno di 1 anno. Obiettivo è ora quello di consolidare, migliorandoli, i prodotti esistenti e di migliorarne la dotazione software per renderne sempre piĂš VHPSOLFH HG HIĂ€FDFH O¡LPSLHJR ,Q seguito ci saranno nuovi prodotti nei segmenti di Produzione di Medi Volumi prima e di produzione Bassi Volumi poi. Per chiudere, abbiamo voluto sentire Lorenzo Todeschini che, data la sua posizione, piĂš di ogni altro in Fujitsu ha il polso del mercato nazionale. Gli abbiamo dunque chiesto se, dal suo punto di osservazione, in questo particolare momento di crisi estesa, e forse percepita piĂš del dovuto, poteva confermare che il mercato della gestione elettronica di documenti ed informazioni, ed in particolare quello degli scanner, sembrerebbe andare contro tendenza rispetto all’andamento generale. La risposta è stata confortante “Sicuramente anche il mercato degli scanner risentirĂ di questa situazione negativa, anche se devo aggiungere che i primi due mesi dell’anno non hanno DQFRUD GDWR VHJQL GL XQ VLJQLĂ€FDWLYR rallentamento, o peggio. Leggendo positivamente questo dato, possiamo affermare che questo mercato è in leggera controtendenza rispetto ad altri, ciò ci induce ad essere prudenti, ma non pessimisti nelle nostre stime. Fujitsu, pur avendo da anni la leadership del mercato, continua ad investire in nuovi prodotti – basti pensare ai PRGHOOL Ă€ H Ă€ H QHOOR VYLluppo del proprio Canale, confermato

dal recente evento di Marrakech dove erano presenti Partner e Clienti proveniente da tutta la regione EMEA, tra i quali parecchi italianiâ€?. A proposito dell’evento di Marrakech, abbiamo avuto la piacevole sorpresa di vedere premiati almeno tre Partner della Regione Italia e Paesi mediterranei. Ottimo risultato! Quale o quali sono stati gli elementi chiave del successo? “Gli elementi alla base di tale successo penso risiedano nella profonda conoscenza dei prodotti e nell’elevata professionalitĂ dei nostri Partnerâ€?. Asserisce Todeschini “Vorrei in questa sede spendere qualche parola a proposito di ITHA, societĂ italiana, che è stata premiata per aver saputo LQWHJUDUH HIĂ€FDFHPHQWH LO VXR VRItware per il settore alberghiero con LO QRVWUR VFDQQHU Ă€ ) FLz VH FH QH fosse ancora bisogno, a dimostrazione che la CreativitĂ Italiana continua ad essere un solido elemento distintivoâ€?. In conclusione, dovendo scegliere un nuovo Partner per rinforzare il Canale, quali sono le caratteristiche che dovrebbe possedere? Di contro, quali sono le principali argomentazioni che possono convincerlo a farne parte? 7RGHVFKLQL QRQ KD GXEEL ´, 3DUWQHU sono la componente portante del Canale e della strategia Fujitsu per servire il mercato; ne consegue che le caratteristiche del Partner devono essere tali da condividere quelle di Fujitsu, in particolare, i cinque concetti (parole) che ne riassumono la strategia GL &DQDOH 9DORUH &RPXQLWj /HDGHUship, Comunicazione e OpportunitĂ (vedasi sopra). In ultima analisi, credo che il potenziale Partner possa essere attratto da questa comunitĂ non solo per i valori che esprime, ma anche per il semplice fatto che essa presidia HIĂ€FDFHPHQWH LO PHUFDWR H VDSSLD FUHscere anno dopo annoâ€?.

VINCENZO GAMBETTA

Consulente Gestione Dati, Informazioni e Contenuti digitali e Direttore contenuti di iged.it e iged.it/online

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EVENTI

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Il convegno di apertura di OMAT Milano 2008 OMAT Milano 2008 - area espositiva

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za� dei processi aziendali, nonchÊ contribuire in modo determinante a superare i momenti di crisi.

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Omat 2009: è tempo di far fruttare i dati aziendali Torna la principale mostra convegno dedicata alla gestione elettronica di documenti e informazioni, che festeggia vent’anni di attivitĂ con un’edizione piena di novitĂ . A Milano, il 31 marzo e 1 aprile. www.omat360.it/mi09 STEFANO FORESTI

Ogni azienda crea e riceve una quantitĂ di dati in formato digitale che aumenta di giorno in giorno: IDWWXUH WHVWL HPDLO FHUWLĂ€FDWL RUGLni, immagini e video fanno ormai parte a pieno titolo del patrimonio aziendale.

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Un patrimonio digitale che, tuttavia, ancora troppo spesso rimane inespresso, quando non addirittura incompreso. Eppure, una corretta gestione dei dati può portare ad enormi vantaggi competitivi in WHUPLQL GL HIĂ€FLHQ]D H ´OHJJHUH]-

Nel campo della gestione elettronica delle informazioni c’è una sola manifestazione che dal 1990 riunisce aziende, istituzioni, accademici, utenti ed esperti per discutere attorno allo stesso tavolo. Si tratta di OMAT, che quest’anno festeggia i primi vent’anni di attivitĂ con un’edizione particolarmente ricca di contenuti. L’appuntamento è per il 31 marzo e 1 aprile a Milano, presso l’Atahotel Executive, in viale Don Luigi Sturzo 45 (di fronte alla stazione di Porta Garibaldi). La partecipazione è gratuita previa iscrizione all’indirizzo www. omat360.it/iscrizione. Come di consueto (e quest’anno in particolar modo), OMAT costituisce un importante momento di incontro per gli esponenti del mondo della dematerializzazione/ digitalizzazione, grazie al quale fare il punto sullo stato di evoluzione del settore, sulle norme che lo regolano (o dovrebbero regolarlo), sulle esigenze di utenti, aziende, amministrazioni ed enti e sulle risposte che la politica fornisce. Gli interventi ai convegni, veri momenti di confronto ed aggiornamento, sono tenuti da autoritĂ , accademici ed esperti le cui competenze sono riconosciute ed LQGLVFXVVH H YHQJRQR DIĂ€DQFDWL da un’area espositiva che ospita le soluzioni di alcune tre le piĂš interessanti realtĂ del settore.


ingresso gratuito previa iscrizione su www.omat360.it

,Q TXHVWR PRPHQWR LO SURJUDPPD GHL FRQYHJQL GL 20$7 0LODQR q LQ IDVH GL GHÀQL]LRQH HFFR OR VFKHPD SUHOLPLQDUH MARTEDÌ 31 MARZO 2009

COME GESTIRE IL PATRIMONIO DI DATI E INFORMAZIONI DIGITALI PER GENERARE EFFICIENZA, INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ Strategie, tecnologie e normative — Confronto tra istituzioni e imprese

LA PROTEZIONE E SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI DIGITALI

APPLICAZIONI E SERVIZI PER GESTIRE IL PATRIMONIO DIGITALE - 1° PARTE

Accessibilità / Disponibilità — Autenticazione Integrità — Riservatezza

Casi di eccellenza — Gestione dei processi — Business Intelligence, E-mail Management, Knowledge Management, Web 2.0

STRATEGIE PER PRESERVARE LE INFORMAZIONI DIGITALI Best practice: processi di dematerializzazione — Impatto organizzativo — Analisi dei costi Linee guida — Certificare il processo di conservazione — Come sarà il futuro della conservazione digitale

MERCOLEDÌ 01 APRILE 2009

LE NORME RELATIVE AI CONTENUTI DIGITALI Le principali novità normative nazionali ed europee e le prospettive nel breve e medio termine - Come rendere produttivo il dialogo tra tecnici e giuristi

APPLICAZIONI E SERVIZI PER GESTIRE IL PATRIMONIO DIGITALE - 2° PARTE

TECNOLOGIE E SERVIZI PER PRESERVARE LE INFORMAZIONI DIGITALI

Casi di eccellenza in specifici settori di

Come garantire che sarò in grado di

industria

“interpretare” quanto registrato > quali formati utilizzare? Come un data center può servire le PMI per proteggere, rendere disponibili e conservare dati e informazioni digitali — La gestione di un data center — Il ciclo di vita di un documento

FATTURAZIONE ELETTRONICA Applicazioni e normative nazionali ed europee — Il punto di vista delle pubbliche amministrazioni e delle aziende private

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A breve verrà pubblicato il programma GHÀQLWLYR FRQ OH DJHQGH GHWWDJOLDWH DOOR VWHVVR PRGR YHUUDQQR GHÀQLWH OH SUHVHQ]H LQ DUHD HVSRVLWLYD 3HU PDJJLRUL LQIRUPD]LRQL DJJLRUQDPHQWL H SHU LVFULYHUVL D 20$7 0LODQR VL ULPDQGD DO VLWR LQWHUQHW ZZZ RPDW LW PL

STEFANO FORESTI

Marketing Communication, ITER

TRA LE PRIME ADESIONI: AIM FULMEDIA

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$EOH 7HFK VUO q GD ROWUH QRYH DQQL SUHVHQWH VXO PHUFDWR LWDOLDQR GHO VRIWZDUH SHU OD *HVWLRQH 'RFXPHQWDOH GL FXL KD VHJXLWR H FRQWULEXLWR D WUDFFLDUH JOL VYLOXSSL YHUVR OH SL PRGHUQH WHQGHQ]H GHO %XVLQHVV 3URFHVV 0DQDJHPHQW H OH SL UHFHQWL QRUPDWLYH VXOOD &RQVHUYD]LRQH 6RVWLWXWLYD Ë XQ·D]LHQGD GL VYLOXSSR VRIWZDUH IRFDOL]]DWD VXOOH SUREOHPDWLFKH GL %XVLQHVV 3URFHVV 0DQDJHPHQW %30 GRFXPHQW H FRQWHQW PDQDJHPHQW ZRUNÁRZ H SURFHVV PDQDJHPHQW DUFKLYLD]LRQH RWWLFD H FRQVHUYD]LRQH VRVWLWXWLYD Ë SURGXWWRUH GL $U[LYDU OD VROX]LRQH GL %30 IDFLOH FRPSOHWR LWDOLDQR 3L FOLHQWL QHO FRQ ROWUH SRVWD]LRQL GL ODYRUR DWWLYH FLUFD 6RIWZDUH 3DUWQHU XQ ODERUDWRULR GL ULFHUFD H VYLOXSSR XQD UHWH GL YHQGLWD DVVLVWHQ]D H FRQVXOHQ]D FDSLOODUPHQWH GLIIXVD LQ WXWWD ,WDOLD SHU VHUYLUH DO PHJOLR L FOLHQWL ,O ¶JR WR PDUNHW· GHOOD VRFLHWj q IRQGDPHQWDOPHQWH VXO EXVLQHVV SDUWQHU TXDVL HVVHQ]LDOPHQWH 5LYHQGLWRUL $XWRUL]]DWL PD $EOH7HFK VHJXH DQFKH GLUHWWDPHQWH XQ FHUWR QXPHUR GL FOLHQWL +D VYLOXSSDWR FRPSHWHQ]H FKH OH FRQVHQWRQR GL PHWWHUH LQ IXQ]LRQH VLVWHPL FRPSOHVVL EDVDWL VX WHFQRORJLD FOLHQW VHUYHU R ZHE H FKH JHVWLVFRQR SURFHVVL GL :RUNÁRZ FRPSOHVVL H GL FRQVHUYD]LRQH RWWLFD VRVWLWXWLYD BM&PLANETA

%0 3ODQHWD SDUWQHU XQLFR SHU OD UHDOL]]D]LRQH GL VLVWHPL H VHUYL]L LQIRUPDWLFL DG HOHYDWR FRQWHQXWR WHFQRORJLFR VSHFLDOL]]DWR QHOOD IRUQLWXUD GL

$UFKLYLD]LRQH GRFXPHQWDOH SURGRWWR GD LQVWDOODUH F R FOLHQWH ² VHUYL]LR YLD ZHE SOXJ SOD\

6ROX]LRQL SHU O·DUFKLYLD]LRQH VRVWLWXWLYD 3&6 VROX]LRQH VWDQG DORQH *,$'$ :(% VRVWLWXWLYD LQ PRGDOLWj $63

6HUYL]LR GL UHVSRQVDELOH GHOOD FRQVHUYD]LRQH VRVWLWXWLYD 6HUYL]L VRIWZDUH KDUGZDUH H GL JHVWLRQH GRFXPHQWDOH 6LVWHPL GL DXWRPD]LRQH G·XIÀFLR &RQVXOHQ]D H DVVLVWHQ]D WHFQRORJLca e sistemistica 6YLOXSSR DSSOLFDWLYR D SDFFKHWWR H a progetto 'LVWULEX]LRQH H LQWHJUD]LRQH GL SURGRWWL H DSSOLFDWLYL GL WHU]H SDUWL %0 3ODQHWD DIÀDQFD LO &OLHQWH QHOO·DQDOLVL GHL ÁXVVL GRFXPHQWDOL SUHVHQWL LQ D]LHQGD H GRYH QHFHVVDULR SURSRQH FRQVXOHQ]D TXDOLÀFDWD SHU OD ULGHÀQL]LRQH H O·RWWLPL]]D]LRQH GHL SURFHVVL FRVu GD DYYDQWDJJLDUVL DO PDVVLPR GDOO·LPSOHPHQWD]LRQH GHO VLVWHPD GL FRQVHUYD]LRQH VRVWLWXWLYD %0 3ODQHWD IRUQLVFH FRQVXOHQ]D OHJDOH SHU OD YDOLGD]LRQH GHOOD FRQIRUPLWj ULVSHWWR DOOD QRUPDWLYD GHO SURFHVVR GL FRQVHUYD]LRQH VRVWLWXWLYD BReMP

%5H03 VUO QDVFH QHO GDOO·HVSHULHQ]D SOXULHQQDOH GL %HQHGHWWR 5HQHOOL QHOOD UHDOL]]D]LRQH GL VROX]LRQL SHU LO PHUFDWR LPDJLQJ LQ ,WDOLD ZZZ FKLFRZDUH FRP VYLOXSSD L SURGRWWL SHU OD JHVWLRQH GRFXPHQWDOH &KLFR,PDJH &KLFR,PDJH(PEHGGHG &KLFR,PDJH9LHZ &KLFR,PDJH SHU FKL WUDWWD JURVVH TXDQWLWj GL LPPDJLQL ,QFOXGH 6FDQVLRQH 'DWDHQWU\ )DVFLFROD]LRQH 5LFRQRVFLPHQWR VWDPSDWR VFULWWR D PDQR EDUFRGH ELIIDWXUH D SLHQD SDJLQD 3XOL]LD HG (ODERUD]LRQH LPPDJLQL ,PSRUW H[SRUW GDWL H LPPDJLQL $UFKLYLD]LRQH VRVWLWXWLYD 3HUVRQDOL]]D]LRQH ÁXVVL GL ODYRUR 6WDWLVWLFKH GL SURGX]LRQH &KLFR,PDJH(PEHGGHG SHU OH VRIWZDUH KRXVH 5XQ WLPH GL &KLFR,PDJH &KLFR,PDJH9LHZ SHU FKL SRVVLHGH XQ DUFKLYLR GRFXPHQWDOH H GHVLGHUD XQ VRIWZD-


re di ricerca e consultazione in grado di adattarsi al database documentale e DOOD QRPHQFODWXUD GHL ÀOH LPPDJLQH L’approccio condiviso da 150 clienti si basa su: ‡ 6WDQGDUGL]]D]LRQH GL SURGRWWR nessuno sviluppo su commessa ‡ )OHVVLELOLWj HOHYDWD SHUVRQDOL]]DELOLWj H IDFLOH ULXVR ‡ 5LFFKH]]D IXQ]LRQDOH ‡ ,QWHJUD]LRQH JUDWXLWD /D %5H03 srl garantisce implementazioni gratuite CANON

Canon è tra le aziende leader nel mondo per l’innovazione e l’avanzata tecQRORJLD )RQGDWD D 7RNLR QHO SHU OD SURGX]LRQH GL PDFFKLQH IRWRJUDĂ€FKH q HQWUDWD EHQ SUHVWR LQ PROWHSOLFL VHWWRUL FKH YDQQR GDOOH VROX]LRQL SHU XIĂ€FLR DL VLVWHPL GL FRPXQLFD]LRQH dagli strumenti elettromedicali ai sePLFRQGXWWRUL ,O JUXSSR DWWXDOPHQWH SUHVHQWH LQ ROWUH 3DHVL EDVD OD SURSULD PLVVLRQH VXO .\RVHL XQ FRQFHWWR JXLGD FKH SURPXRYH OD FRPSUHQVLRQH H O¡DUPRQLD IUD JOL LQGLYLGXL OD VRFLHWj H O¡DPELHQWH &DQRQ q SUHVHQWH LQ ,WDOLD GDO FRQ XQ¡RIIHUWD GL SURGRWWL H VROX]LRni in grado di rispondere alle diversiĂ€FDWH HVLJHQ]H GL JHVWLRQH GHOO¡LPPDgine e dei processi di stampa dell’inGLYLGXR H GHOOH D]LHQGH /D SURSRVWD GL YDORUH %XVLQHVV &DQRQ FRPSUHQde una vasta gamma di soluzioni per l’ottimizzazione dei processi di stamSD H Ă XVVL GRFXPHQWDOL GL RJQL WLSRORgia di azienda: piccole e medie impreVH JUDQGL FOLHQWL RSHUDWRUL GHO PHUFDWR GHOOD VWDPSD SURIHVVLRQDOH EMC2

(0& q OHDGHU PRQGLDOH QHOOR VYLOXSpo e nella commercializzazione di tecQRORJLH H VROX]LRQL GL LQIUDVWUXWWXUD LQIRUPDWLYD FKH FRQVHQWRQR D RU-

JDQL]]D]LRQL GL TXDOXQTXH GLPHQVLRQH GL WUDVIRUPDUH L SURFHVVL SHU PRGLĂ€FDUH LO PRGR LQ FXL FRPSHWRQR VXO mercato e creano nuovo valore dalle LQIRUPD]LRQL 8OWHULRUL LQIRUPD]LRQL VXL SURGRWWL H L VHUYL]L GL (0& VRQR GLVSRQLELOL DJOL LQGLUL]]L ZZZ HPF LW ZZZ HPF FRP FABER SYSTEM

)DEHU 6\VWHP RSHUD GDO QHO VHWWRUH GHOO¡,&7 H YDQWD XQD FRPSURYDta esperienza nella gestione del ciclo GL YLWD GHL GRFXPHQWL D]LHQGDOL &RQ ROWUH &OLHQWL DWWLYL RIIUH DO PHUFDWR XQ FRQVLVWHQWH SRUWDIRJOLR GL VHUYL]L H SURGRWWL $UFKLYLD]LRQH H &RQVHUYD]LRQH VRVWLWXWLYD GHL GRFXPHQWL Ă€VFDOL VROX]LRQL GL 'RFXPHQW H :RUNĂ RZ 0DQDJHPHQW SLDWWDIRUPH GL GLVWULEX]LRQH PXOWLFDQDOH VROX]LRQL GL 8QLĂ€HG 0HVVDJLQJ H SURJHWWL (', /D VXD SDUWQHUVKLS FRQ 3RVWHO OD UHQGH LQROWUH OHDGHU QHL 6HUYL]L GL 3RVWDOL]]D]LRQH H 'LUHFW 0DUNHWLQJ )DEHU 6\VWHP KD UHcentemente introdotto sul mercato inQRYDWLYH VROX]LRQL QHO FDPSR GHOOH ,QIUDVWUXWWXUH GL VLFXUH]]D Ă€VLFD H ORJLFD SHU OD FRQVHUYD]LRQH FRQĂ€GHQ]LDOH GL GDWL GRFXPHQWL ORJ LPPDJLQL DXGLR H video e per la realizzazione a norma di ,QIUDVWUXWWXUH GL &HUWLĂ€FDWLRQ $XWKRULW\ /H QRVWUH VROX]LRQL :$0 6HUYLFH :$0 6ROXWLRQ ; &20 6$)(0$,/ '$7$ (92/87,21 + (1&5<37

GRFXPHQWL L VLVWHPL %LRPHWULFL FRQ WHFQRORJLD 3DOP6HFXUH H OH VWDPSDQWL D PDWULFH $ TXHVWD OLQHD SULQFLSDOH VL q DJJLXQWD XQD OLQHD GL SURGRWWL SHU O¡XIĂ€FLR GHGLFDWD D XWHQWL SURIHVVLRQDOL H DQFKH GRPHVWLFL FRPSRVWD GD VFDQQHU SHU XVR SHUVRQDOH XQLWj HVWHUQH GL PHPRULD DXWRDOLPHQWDQWL FRQ WHFQRORJLD KDUG GLVN )XMLWVX ,WDOLD 6SD q FHUWLĂ€FDWD ,VR GDO &RQ XQD TXRWD GL PHUFDWR VXSHULRUH DO D OLYHOOR PRQGLDOH IRQWH ,QIR7UHQG 5HVHDUFK H PDQWHQXWD GD DOPHQR XQD GHFLQD G¡DQQL )XMLWVX q leader del mercato degli scanner per OD JHVWLRQH GRFXPHQWDOH /D Ă€ORVRĂ€D )XMLWVX q GL SURGXUre scanner combinando prestazioQL VHPSUH SL HOHYDWH DOOD VHPSOLFLWj G¡XVR &RQ OD SL DPSLD JDPPD GL SURGRWWL RJJL GLVSRQLELOH )XMLWVX q LQ JUDGR GL VRGGLVIDUH DSSOLFD]LRQL FKH ULFKLHGRQR VFDQVLRQL GD XQ FHQWLQDio di documenti al giorno per piccoOL XIĂ€FL R VLQJROL XWHQWL SURIHVVLRQDOL Ă€QR DG DSSOLFD]LRQL GL SURGX]LRQH GD GRFXPHQWL DO JLRUQR H ROWUH *OL VFDQQHU )XMLWVX VRQR LQ JUDGR GL VRGGLVIDUH O¡HVLJHQ]D GL WXWWL L PHUFDWL LQ PDQLHUD RUL]]RQWDOH DQFKH VH L PDJJLRUL EHQHĂ€FLDUL H LQWHUORFXWRUL UHVWDQR DQFRUD OH RUJDQL]]D]LRQL FKH WUDWWDQR YROXPL GL FDUWD ULOHYDQWL TXDOL TXHOOR Ă€QDQ]LDULR EDQFDULR DVVLFXUDWLYR GHOOD 3$ VLD ORFDOH VLD FHQWUDOH OH JUDQGL PXOWLQD]LRQDOL H OH RUJDnizzazioni societarie distribuite geoJUDĂ€FDPHQWH IDM GROUP

FUJITSU

)XMLWVX ,WDOLD FKH ID SDUWH GHO JUXSSR )XMLWVX (XURSH /LPLWHG q VSHFLDOL]zata nella proposizione di una vasta gamma di prodotti nell’area delle peULIHULFKH GL LQSXW RXWSXW SHU FRPSXWHU FKH YHQJRQR YHQGXWL GLUHWWDPHQte attraverso un’ampia rete di distriEXWRUL H ULYHQGLWRUL )UD TXHVWH OH SL importanti sono gli scanner per immagini per la gestione elettronica dei

,'0 *URXS D VHJXLWR GHOOD UHFHQWH DFTXLVL]LRQH GL $QDFRPS ,WDOLD GD SDUWH GL ,QWHJUD 'RFXPHQW 0DQDJHPHQW VL SRVL]LRQD WUD OH SULPH WUH UHDOWj LWDOLDQH FKH RIIURQR VROX]LRQL H servizi in outsourcing per la gestione JOREDOH GHL SURFHVVL GRFXPHQWDOL ,O JUXSSR RSHUD QHO PHUFDWR GHOOH LPSUHVH PHGLR JUDQGL H KD DO VXR DWWLYR ROWUH FOLHQWL WUD OH PDJJLRUL UHDOWj LWDOLDQH /¡D]LHQGD KD XQD SRVLiged.it 01.2009

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zione consolidata sul mercato assicurativo e parabancario, e ora ha assunto una posizione di rilievo anche sul mercato bancario tradizionale e delle societĂ industriali. L’azienda è organizzata in due divisioni: IDM Services con servizi avanzati per la gestione integrata degli archivi documentali, del magazzino VWDPSDWL GHOO¡XIĂ€FLR SRVWD H GHOOH DWtivitĂ di stampa e postalizzazione; e IDM Solutions con servizi e soluzioni che vanno dalla cattura delle inforPD]LRQL DOOD JHVWLRQH GHL ZRUNĂ RZ al web management, al monitoraggio delle attivitĂ di business process outsourcing, sino alla conservazione sostitutiva e fatturazione elettronica. IDM Group vanta 2 data center, 3 process center e 4 document center JHRJUDĂ€FDPHQWH GLVWULEXLWL VXO WHUritorio, garantendo ai propri clienti continuitĂ operativa del business e GLVSRQLELOLWj GL HIĂ€FDFL SUDWLFKH GL GLsaster recovery. Per ulteriori informazioni: www.integradm.it KODAK

i600) e di fascia Alta (i780 e la Serie i1800). La loro produttivitĂ giornaliera varia da 1.000 documenti ad illimitata. Il segmento imagelink fornisce invece Apparecchiature e MateULDOL PLFURĂ€OP 'LVSRVLWLYL GL VFULWWXra di informazioni digitali su pellicoOD PLFURĂ€OP 6FDQQHU GD PLFURĂ€OP Inoltre Kodak offre sul mercato gli scanner Zeutschel di grande formato (di cui è importatore e distributore esclusivo) per mappe e documenti rilegati dove la risoluzione e la qualitĂ dell’immagine sono fattori imporWDQWL VSHFLĂ€FDWDPHQWH QHO FDVR GL OLbri antichi delle biblioteche dove anche accessori come i piani basculanti diventano vitali per una corretta cattura delle immagini. Il Segmento service & support, presente con il proprio personale su tutto il territorio nazionale oltre che su i prodotti Kodak, fornisce assistenza tecnica hardware e software su Scanner, Librerie Ottiche e Nastri di tutte le marche. Inoltre eroga servizi professionali nell’ambito della migrazione e della conversione multistandard di dati e di immagini. KOFAX

La divisione document imaging di Kodak, che fa parte della divisione mondiale Graphic Communications Group, è formata da tre segmenti di business: capture, imagelink e service & support. Il segmento capture, tramite una rete di distribuzione e di rivendita, fornisce scanner per documenti ad alta, media e bassa produttivitĂ giornaliera, in bianco/nero, livelli di grigio e colore. Sono macchine con velociWj GD Ă€QR D SDJLQH DO PLQXWR sia in solo fronte che in fronte/retro GD Ă€QR D LPPDJLQL DO PLQXto in modalitĂ doppia uscita). Si tratta di scanner di fascia Personal (ScanMate i1120), Workgroup (i30, i40 e la Serie i1200), di scanner di Rete (la nuovissima Scan Station 500), di fascia Dipartimentale (la Serie i1300 e la Serie i100), di fascia Bassa (la Serie i1400), di fascia Media (i nuovissimi scanner i730, i750 e la Serie

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.RID[ ,WDOLD q OD ÀOLDOH LWDOLDQD GL .Rfax plc (LSE:KFX), leader nella fornitura di soluzioni Intelligent Capture & Exchange, e nella distribuzione di prodotti Hardware per l’imaging e la memorizzazione. Da oltre 20 anni, Kofax fornisce soluzioni premiate che automatizzano i processi aziendali basati sui documenti tramite la gestione di acquisizione, conversione e scambio delle informazioni business-critical presentate su carta, fax e in formati elettronici in modo accurato, preciso ed economico. Le sue soluzioni consentono un rendimento degli inYHVWLPHQWL YHULÀFDELOH SHU PLJOLDLD GL FOLHQWL QHL PHUFDWL GHL VHUYL]L ÀQDQziari, della produzione, della vendita al dettaglio, dei servizi governativi, sanitari, dell’outsourcing dei processi aziendali e in altri mercati. http:// www.kofax.com

NASHUATEC

Nashuatec è un marchio leader nella tecnologia per la stampa digitale LQ DPELHQWL 2IĂ€FH ,O *UXSSR GL DSpartenenza è il primo produttore internazionale di periferiche multifunzione professionali (stazioni di lavoro per la stampa, copia, scansione, fax), con un fatturato annuo globale di circa 14 miliardi di dollari e oltre 60.000 dipendenti in tutto il mondo. La struttura commerciale di Nashuatec è molto articolata e capillarmente distribuita sul territorio: il marchio opera con una rete di oltre 140 dealer selezionati. All’interno di questa rete sono presenti alcune strutture di Corporate dealer che garantiscono l’eccellenza dei livelli di consulenza e servizi sulla gestione documentale. La competenza distintiva dell’Azienda non è solamente di tipo tecnologico ma, soprattutto, di metodologia di analisi e progetWD]LRQH LQ DPELWR 2IĂ€FH H GL JHVWLRne documentale: un approccio strategico volto a incrementare un processo di ottimizzazione delle procedure H GL UD]LRQDOL]]D]LRQH GHL Ă XVVL GRFXmentali. NICA

Dal 1990, Nica offre soluzioni di Imaging che comprendono i migliori prodotti HW e le applicazioni SW piĂš HIĂ€FDFL $ 0LODQR DG 20$7 NICA presenta, per la prima volta, la stazione di scansione piĂš compleWD HG HIĂ€FDFH VXO PHUFDWR '2&67$7,21 OD VFDQVLRQH D ƒ LQVLHPH DL piĂš innovativi prodotti per la scansione di libri di pregio: ‡ $37 LO SULPR VFDQQHU FKH JLUD le pagine dei libri in automatico ‡ %,%/,26&$1 LO SL HFRQRPLFR VFDQQHU SHU OLEUL Ă€QR DO IRUPDWR A2 ‡ HG DOOH XOWLPH UHDOL]]D]LRQL +: H SW:


$'$37 ,QQRYDWLYR VLVWHPD SHU LO WUDVIHULPHQWR DXWRPDWLFR GHL GDWL GDOOH IDWWXUH FDUWDFHH D TXDOXQTXH VLVWHPD JHVWLRQDOH 3527235,17 ,QQRYDWLYD XQLWj GL VWDPSD SHU OD VHJQDWXUD GL SURWRFROOR (1'256&$1 . /·(QGRUVHU LQ SUH H SRVW VFDQVLRQH SHU JOL VFDQQHU L L (1'256&$1 3$7&+ . (QGRUVHU FRQ 3DWFK UHDGHU SHU VFDQQHU .RGDN L 1LFD GLVWULEXLVFH JOL VFDQQHU GHOOH PDUFKH SL LPSRUWDQWL SHU GRFXPHQWL GD XIÀFLR PLFURÀOP H PLFURÀFKH SHU OLEUL DQWLFKL H SHU JUDQGL IRUPDWL 1LFD KD UHDOL]]DWR LO VLVWHPD 6: GL SURGX]LRQH 2386 FKH VHUYH SL GL D]LHQGH RIIUHQGR VROX]LRQL SHU LO VHWWRUH VDQLWDULR ÀQDQ]LDULR H FRPPHUFLDOH QRQFKp SHU HQWL SXEEOLFL H SHU ELEOLRWHFKH 2386 LQFOXGH IXQ]LRQL GL DUFKLYLD]LRQH VRVWLWXWLYD GL FRQVXOWD]LRQH GL LPPDJLQL YLD ,QWHUQHW GL WHOHODYRUR SHU OD GLVWULEX]LRQH UHPRWD GHOOH DWWLYLWj RSHUDWLYH GL FDWWXUD GHL GDWL GDJOL ) H GDL EROOHWWLQL GL YDULD]LRQL ,&, GL FRQWDELOL]]D]LRQH GHOOH ULFHWWH LQ IDUPDFLD NOEMA STI

1RHPD 67, VUO VRFLHWj GL LQJHJQHULD GHO VRIWZDUH KD VHPSUH IRFDOL]]DWR LO SURSULR FRUH EXVLQHVV VXOOD SURJHWWD]LRQH H UHDOL]]D]LRQH GL DSSOLFD]LRQL FRPSOHVVH H WHFQRORJLFDPHQWH DYDQ]DWH LQ DPELWR ZHE RULHQWHG /D VXD HVSHULHQ]D SOXULHQQDOH QHOOD FRVWUX]LRQH GL VROX]LRQL SHU OD JHVWLRQH FROODERUDWLYD RQ OLQH GL SURFHVVL GL EXVLQHVV H GHOOD JHVWLRQH GHL GRFXPHQWL VL q FRQVROLGDWD QHOOD UHDOL]]D]LRQH GL XQD VXLWH GL SURGRWWL ZHE QDWLYL H;SHULHQFH VXLWH70 (OHPHQWL FHQWUDOL GHOOD VXLWH VRQR %33 %XVLQHVV 3URFHVV 3ODQQHU70 JHVWLRQH GHL SURFHVVL D]LHQGDOL EDVDWD VX XQ FROODXGDWR HQJLQH GL ZRUNÁRZ VFULED70 JHVWLRQH GRFXPHQWDOH

FROODERUDWLYD 3URWRFROOR ,QIRUPDWLFR )DWWXUD]LRQH (OHWWURQLFD H &RQVHUYD]LRQH 6RVWLWXWLYD 3HU OD GLVWULEX]LRQH GHL SURSUL SURGRWWL 1RHPD 67, VL DYYDOH GHOOD FROODERUD]LRQH GHOOD VRFLHWj 'RFX]RQH OD TXDOH KD FRPH PLVVLRQ OR VYLOXSSR O·RUJDQL]]D]LRQH H O·DVVLVWHQ]D GHL FDQDOL GL YHQGLWD LQGLUHWWL QSAVE TECHNOLOGY

46$9( 7HFQKRORJ\ 6SD QDVFH QHO H VYLOXSSD OD SURSULD LGHQWLWj LQ GXH OLQHH GL EXVLQHVV VROX]LRQL SHU LO WUDWWDPHQWR GRFXPHQWDOH H VROX]LRQL SHU LO VHWWRUH GHOOH VPDUW FDUG H GHOOH UHWL WHOHPDWLFKH WHUULWRULDOL LQWHJUDWH 46$9( 7HFKQRORJ\ 6SD q RJJL XQ·D]LHQGD GHOO·,&7 LQ JUDGR GL SURSRUUH XQD DPSLD JDPPD GL OHWWRUL VHOH]LRQDWRUL H VFDQQHU SHU LO WUDWWDPHQWR GL GRFXPHQWL GL RJQL IRUPDWR XWLOL]]DWL SHU DVVHJQL HIIHWWL EXRQL SDVWR EXRQL EHQ]LQD ULFHWWH EROOHWWLQL ULFHYXWH GL UDFFRPDQGDWH FRQWUDWWXDOLVWLFD YDULD &RQ O·DSSOLFDWLYR GL $UFKLYLD]LRQH 'RFXPHQWDOH 6SKHUD YLHQH FRQVHQWLWD XQD JHVWLRQH RWWLPDOH GHL GDWL H GHOOH LPPDJLQL DFTXLVLWL DQFKH GRYH L YROXPL VRQR VXSHULRUL DL GRFXPHQWL GD DUFKLYLDUH RJQL JLRUQR /R VYLOXSSR GHO VRIWZDUH GL JHVWLRQH q JDUDQWLWR GD XQ SRRO GL SURIHVVLRQLVWL FKH UHDOL]]DQR VROX]LRQL VSHFLÀFKH SHU RJQL SUREOHPDWLFD GL WUDWWDPHQWR 8QD UHWH GL DVVLVWHQ]D IRUPDWD GD WHFQLFL SUHVHQWL VX WXWWR LO WHUULWRULR QD]LRQDOH DVVLFXUD FRQ LQWHUYHQWL RQ VLWH OD PDQXWHQ]LRQH H OD FRVWDQWH HIÀFLHQ]D GHL VLVWHPL 46$9( 7HFQKRORJ\ VSD q 2IÀFLDO 5HVHOOHU GL 1&5 SHU L SURGRWWL 3D\PHQW 6ROXWLRQ 46$9( 7HFQKRORJ\ VSD q XQD GHOOH D]LHQGH DFFUHGLWDWH SUHVVR LO &HQWUR 1D]LRQDOH SHU ,QIRUPDWLFD QHOOD 3XEEOLFD $PPLQLVWUD]LRQH &1,3$ SHU L VHUYL]L DJJLXQWLYL VXOOD &DUWD 1D]LRQDOH 6HUYL]L &16 H GLVSRQH GHOOH FHUWLÀFD]LRQL 81, (1 ,62 H ,62

SECURICOMM

6HFXULFRPP q 'LVWULEXWRUH 8IÀFLDOH 1D]LRQDOH GL 2SHQ7H[W &DSWDULV +\SHUVRIW H 1HYHUIDLO VRFLD $VVLQWHO H ,760) Ë 5HJLVWHUHG 3DUWQHU GL &LVFR H *ROG $SSOLFDWLRQ 3DUWQHU GL 'LDORJLF /D VHGH q D 0LODQR FRQ XQ XIÀFLR D 5RPD /D SUHVHQ]D WHFQLFR FRPPHUFLDOH q JDUDQWLWD GD XQ DSSURFFLR PLVWR UHWH GL YHQGLWD GLUHWWD H WUDPLWH 9$5 H 5HVHOOHU 'DO GLVWULEXLVFH XIÀFLDOPHQWH 5LJKW)D[ VROX]LRQH GL ID[ VHUYHU H GRFXPHQW GHOLYHU\ 1HO GLYLHQH 'LVWULEXWRUH 8IÀFLDOH 1D]LRQDOH GL +\SHUVRIW FRQ 2PQL$QDO\VHU VRÀVWLFDWR VLVWHPD GL %XVLQHVV 6HUYLFH 0DQDJHPHQW H 0HDVXULQJ 6HUYLFH 'HOLYHU\ 'DO GLVWULEXLVFH DQFKH :RUNÁRZ H VYLOXSSD VRIWZDUH FRPSOHPHQWDUL DOOH OLQHH SULQFLSDOL $5&+<JDWH WRRO SHU O·DUFKLYLD]LRQH LQ $FFHVV H 64/ H SHU OD ULFHUFD HG LO UHWULHYDO GHL ID[ UHVLGHQWL LQ 5LJKW)D[ $OWUL VRQR 0)'/LQN WRRO SHU LQWHJUDUH TXDOVLDVL PXOWLIXQ]LRQH FRQ 5LJKW)D[ LO 3') &KRSSHU WRRO SHU LO SURFHVVLQJ DXWRPDWLFR GL ÀOH SGI FRQWHQHQWL GRFXPHQWL GD LQYLDUH YLD ID[ R HPDLO FRQ 5LJKW)D[ H $1, ([WUDFWRU WRRO SHU DUULFFKLUH LO ÀOH GL LQGLFH JHQHUDWR GDOOD IXQ]LRQH $UFKLYH GL 5LJKW)D[ FRQ O·$1, GHL ID[ ULFHYXWL 1HO GLYLHQH 3DUWQHU GL 1HYHUIDLO*URXS FRQ 1HYHUIDLO VROX]LRQH GL +LJK $YDLODELOLW\ 'LVDVWHU 5HFRYHU\ H %XVLQHVV &RQWLQXLW\ H GDOOR VWHVVR DQQR GLVWULEXLVFH $OFKHP\ VLVWHPD JHVWLRQH GRFXPHQWDOH GHOOD 2SHQ7H[W

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NOTIZIE

Assegnato a Pierluigi Ridolfi il premio EUREKA Il premio “EUREKAâ€? per l’innovazione tecnologica, promosso dal progetto per la diffusione della FXOWXUD VFLHQWLĂ€FD UHDOL]]DWR GDOOD Associazione “Culture and Scienceâ€? in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’UniversitĂ e della Ricerca, per l’anno 2008, è stato conIHULWR DO SURI 3LHUOXLJL 5LGROĂ€ ´SHU aver sviluppato, applicato e trasferito, nell’UniversitĂ , nell’industria, nella Pubblica Amministrazione e nel Sociale, le innovazioni dell’Information and Communication Technology. Il suo percorso professionale lo porta, con dinamica versatilitĂ , dall’insegnamento accademico ai vertici del settore produttivo e industriale, in qualitĂ di Direttore della Ricerca e GHOO¡,QQRYD]LRQH LQ ,%0 Ă€QR DOOD Presidenza delle Commissioni Interministeriali per l’informatica nella Pubblica Amministrazione e per le

applicazioni dell’ICT in ausilio delle categorie svantaggiate e degli handicap. Le attività svolte lo rendono un protagonista dell’introduzione dell’Informatica in Italia�.

Il Premio è stato consegnato in occasione dell’incontro con l’Unione GHL *LRUQDOLVWL ,WDOLDQL 6FLHQWLĂ€FL (UGIS) al Circolo della Stampa di Milano il 1° dic. 2008.

Insieme al prof. RidolďŹ , da sinistra, il prof. Marcello Fontanesi, Rettore dell’UniversitĂ degli Studi di Milano - Bicocca, il Dott. Giovanni Anzidei, Vice Presidente UGIS e la Dott.ssa Paola De Paoli, Presidente UGIS.

Giovanni Seno è il nuovo Amministratore Delegato di Siav Spa Giovanni Seno, 47 anni, lascia l’incarico di Amministratore Delegato di OcĂŠ Italia Spa e assume l’incarico di Amministratore Delegato in Siav Spa dopo tre anni come Consigliere di Amministrazione della stessa

Giovanni Seno

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societĂ . SIAV è l’azienda nazionale che si distingue nello sviluppo e nell’istallazione di applicazioni per la gestione elettronica di documenti e processi aziendali; è l’unica azienda italiana, nel panorama internazionale, che Gartner inserisce nel novero di quelle che sviluppano piattaforme software in questo mercato; nel 2008 ha registrato, anno su anno, una crescita di fatturato del 56%. ,O 3UHVLGHQWH GL 6LDY $OĂ€HUL 9ROWDQ OR KD YROXWR DO VXR Ă€DQFR SHU PHglio gestire la crescita dell’azienda ed il suo sviluppo internazionale. “Con entusiasmo e orgoglio ho accettato la proposta di questo nuovo incaricoâ€? ha rimarcato Giovanni Seno “in un moPHQWR GL JUDQGL VĂ€GH SHU 6LDY /¡D]LHQGD è in forte crescita e si espande a livello

LQWHUQD]LRQDOH 6RQR FRQYLQWR FKH OD PLD HVSHULHQ]D SRVVD HVVHUH XWLOH LQ TXHVWR VWLPRODQWH PRPHQWR VWRULFRÂľ Laureato in ingegneria elettronica, Giovanni Seno ha iniziato la sua carriera in IBM Italia. Nel 1997 ha assunto l’incarico di Amministratore Delegato e Direttore Generale di Siomatica S.p.A., societĂ del Gruppo IBM. Nel 2000 è stato nominato Direttore business innovation services South Europe per IBM SEMEA. A giugno del 2000 ha assunto la guida di OcĂŠ Italia, uno dei principali fornitori al mondo di sistemi e servizi per la stampa digitale e il document management. In OcĂŠ, Giovanni Seno ha fatto anche parte del Managing Director Council della Corporation.


POSTEKEY: l’ufficio sempre a portata di mano Grazie all’accordo tra Postecom e Adobe, l’offerta di Poste Italiane si arricchisce di un nuovo prodotto FKH VHPSOLĂ€FD LO ODYRUR VL WUDWWD GL “PosteKeyâ€?, la chiavetta USB autoinstallante che consente a chiunque, pur essendo altrove, di lavorare FRPH LQ XIĂ€FLR Ovunque ci si trovi, con la chiavetta PosteKey sarĂ possibile accedere con la massima sicurezza ai servizi RQOLQH 3RVWHFHUW Ă€UPDUH GLJLWDOPHQWH R FLIUDUH GRFXPHQWL HG HPDLO 6L SRWUj LQROWUH DSSRUUH H YHULĂ€FDUH PDUFKH WHPSRUDOL YHULĂ€FDUH GRFXPHQWL Ă€UPDWL GLJLWDOPHQWH R FLIUDWL trasportare, salvare e accedere ai SURSUL GDWL 3RVWH.H\ IXQ]LRQD VX RJQL 3& senza richiedere l’installazione di alcun driver, è trasportabile, è facile GD XVDUH H VLFXUD , GDWL SRVVRQR essere protetti da PIN e l’accesso ai servizi in rete può avvenire tramite FUHGHQ]LDOL XWLOL]]DWH SHU LGHQWLĂ€care e autenticare l’utente, inserite VXOOD VPDUW FDUG FULWWRJUDĂ€FD &RQ 3RVWH.H\ QRQ VROR VDUj SRVVLELOH XWLOL]]DUH L VHUYL]L GL Ă€UPD GLJLWDOH 3RVWHFHUW LQ PRELOLWj PD DQFKH DFFHGHUH DJOL DOWUL VHUYL]L complementari offerti dal Gruppo Poste Italiane, come la posta eletWURQLFD FHUWLĂ€FDWD R LO VHUYL]LR GL FRQVHUYD]LRQH VRVWLWXWLYD La collaborazione con Adobe DJJLXQJH D 3RVWH.H\ L YDQWDJJL

di una licenza software esclusiva di Adobe Acrobat che permette la creazione, conversione e condivisione illimitata di documenti, moduli ed email in formato PDF, FRQVHQWH GL VRWWRVFULYHUOL FRQ Ă€UPD GLJLWDOH JDUDQWHQGRQH O¡DXWHQWLFLWj H O¡LQWHJULWj H LQROWUH GL YHULĂ€FDUH GRFXPHQWL Ă€UPDWL GLJLWDOPHQWH QHL formati interoperabili rilasciati dai &HUWLĂ€FDWRUL $FFUHGLWDWL Molto importante è anche la posVLELOLWj GL FRQYHUWLUH H YHULĂ€FDUH documenti in formato PDF/A (lo standard ISO 19005 per la conserYD]LRQH D OXQJR WHUPLQH Grazie alla versione di Adobe Acrobat, in licenza esclusiva per 3RVWH.H\ JOL XWHQWL SRWUDQQR facilmente applicare password ai documenti rendendoli sicuri, impoVWDUH DXWRUL]]D]LRQL VSHFLĂ€FKH SHU far visualizzare i documenti solo alle persone a cui sono destinati e rimuovere in modo permanente informazioni riservate, in modo da QRQ HVSRUVL D ULVFKL “Il nuovo prodotto – VSLHJD 'DULR &DVVLQHOOL $PPLQLVWUDWRUH 'HOHJDWR GL 3RVWHFRP H 'LUHWWRUH &OLHQWL $IIDUL di Poste Italiane - si inserisce nel quadro piĂš ampio di iniziative e strumenti ad alto contenuto innovativo che il Gruppo Poste Italiane mette a disposizione di cittadini, piccole e medie imprese, grandi

aziende e amministrazioni pubbliche per VHPSOLĂ€FDUH OD YLWD TXRWLGLDQD H LO ODYRUR delle persone. PosteKey è un nuovo modo di concepire il lavoro che risponde alle esigenze di mobilitĂ e di passaggio verso un sistema di gestione dei documenti interamente digitaleâ€? . “Adobe – commenta Giuseppe 9HUULQL $PPLQLVWUDWRUH 'HOHJDWR di Adobe Systems Italia - è da sempre impegnata nell’offrire servizi per la gestione documentale e la conservazione sostitutiva a norma che migliorano la collaborazione all’interno delle realtĂ lavorative, attraverso software come Adobe Acrobat, che rappresenta uno strumento essenziale per garantire la sicurezza di un documento durante tutto il suo ciclo di vita, ottimizzando i processi interni ed esterni e migliorando la comunicazione con gli utentiâ€?. “Le tecnologie Adobe – conclude Giuseppe Verrini - assicurano agli utenti servizi di facile usabilitĂ garantendo la sicurezza delle informazioni gestiteâ€?. Dal 2 febbraio PosteKey è acquiVWDELOH RQOLQH VXO VLWR ZZZ SRVWH LW SUHVVR JOL XIĂ€FL SRVWDOL DELOLWDWL L SXQti vendita del Gruppo Poste Italiane e, a breve, sarĂ disponibile anche nei punti vendita dei principali distributori italiani di prodotti, soluzioni e VHUYL]L SHU O¡XIĂ€FLR Le aziende e le pubbliche amministrazioni potranno richiedere PosteKey alla strutture commerciali del Gruppo Poste Italiane che operano sul territorio, o farne direttamente richiesta a Postecom scrivendo alla casella di posta elettronica commerFLDOH#SRVWHFRP LW 3HU PDJJLRUL LQIRUPD]LRQL VX SURGRWto, prezzi, modalitĂ d’acquisto e punti vendita si può visitare il sito http:// SRVWHFHUW SRVWH LW

PosteKey equivale ad un lettore di smart card ISO 7816, con Memoria ash da 1 GB e Smart card crittograďŹ ca da 32 KB. Ăˆ dotata di CertiďŹ cati per la ďŹ rma elettronica qualiďŹ cata e di autenticazione e cifratura

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Gli scanner KODAK serie i700 Questi nuovi scanner Kodak, KODAK i730 e i750, consentiranno alle aziende di adottare tecnologie di acquisizione di documenti all’avanguardia per accelerare l’accesso alle informazioni e dedicare maggiore tempo ai processi aziendali. , QXRYL VFDQQHU VL DIĂ€DQFDQR DOOR scanner KODAK i780, giĂ disponibile sul mercato, per offrire alle aziende una delle piĂš competitive selezioni di dispositivi di acquisizione di produzione per volumi medio-alti. Secondo uno studio di AIIM, le informazioni non strutturate, costituite da estratti conto, ricevute e fatture, rappresentano l’80% delle informazioni aziendali ed ogni anno aumentano progressivamente del 36%. “Per far fronte all’enorme crescita di documenti e dati non strutturati, le aziende necessitano, ogni giorno di piĂš, di tecnologie in grado di ottimizzare le modalitĂ di utilizzo e gestione delle informazioni essenziali,â€? ha commentato Franco Ferrario, Country Manager della divisione Document Imaging di Kodak S.p.A. “Il feed-back ricevuto dai nostri clienti, dai partner e da altri esperti del settore ha consentito a Kodak

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di sviluppare una serie di scanner, per documenti, innovativi e con un elevato livello di funzionalitĂ di elaborazione GHOOH LPPDJLQL LQ JUDGR GL GHĂ€QLUH QXRYL standard nell’ambito dell’acquisizione di produzione per volumi medio-altiâ€?. La scansione veloce, associata e ad una risoluzione di cattura di 300 dpi ed alle funzioni di elaborazione avanzata delle immagini, consente alle aziende di gestire informazioni e documenti non strutturati in modo ottimale. Dotati della consolidata tecnologia Kodak, per l’elaborazione in linea delle immagini, “Perfect Pageâ€?, gli scanner Kodak della serie i700 garantiscono immagini digitali accurate e di qualitĂ , spesso migliori degli originali documenti cartacei. Questo livello di prestazioni consente agli utenti di utilizzare il riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) ed altre funzioni di rilevamento avanzate, diminuendo sensibilmente i tempi e i costi di elaborazione dei documenti. Nella sua inchiesta sulle principali tecnologie aziendali strategiche del 2009, Gartner Research prevede che gli strumenti che consentono agli utenti di prendere

decisioni piÚ rapide, ottimizzate e con maggiore cognizione, risulteranno particolarmente utili in ambienti aziendali complessi. Gli scanner i730 e i750 hanno rispettivamente una velocità di 90 pagine al minuto (ppm) e 115 ppm e mettono a disposizione una serie di funzionalità di elaborazione delle immagini, tra cui: scansione fronteretro, orientamento delle pagine automatico basato sul contenuto, raddrizzamento automatico delle immagini, ritaglio delle immagini, ÀOWUDJJLR GHL FRORUL HG HOLPLQD]LRQH di pagine vuote. Una tripla funzione di rilevamento dell’alimentazione multipla ad ultrasuoni consente inoltre di eliminare i potenziali errori di scansione e le interruzioni GHO à XVVR GL ODYRUR Gli scanner della serie i700 si basano sulle soluzioni di acquisizione di produzione consolidate di Kodak e sono disponibili presso i partner autorizzati con prezzi di listino a partire da 26.990 Euro. I prodotti KODAK sono assistiti da KODAK Service & Support. KODAK Service & Support conta oltre 3.000 professionisti in piÚ di 120 Paesi.


ARCHIVIAZIONE Archiviare, Archi Arch rchiv chiviare, hiviare, iviare are, cond ccondivider condividere ndivider d deree e gestire ge iire qualsi qualsiasi qualsiasi iia i documento doc d mento ento o ogge oggetto oggett o etto tt azien aziendale, ziendale indipendentemente endentemente da formato dal form for ormato tto e dall’origine dal dall’origi l origine g e è l’obiettivo l’obiet obiettivo b titivo pprefissa prefissat prefissato refissato e raggiungibile ra ungibil con i sservizi BM&Planeta. Tramite m itee il se servizio serviz rvizio vizio i G GIADA GIAD DA vviene iene offerta offert o ta la possibilità p ib dii risolvere er tutti i prob problemii llegati leg alla gestione ddei eii docum ddocumenti ocument oc ume menti m enti nti azien azienda azi az aziendali. ziendali. ennndali dali. a G Grazie alla Gra a profilazione uutente ente e all’accesso tramite mite login è garant garantita la massim la massima ma massi masssima sima im sicurezza sicu s a dei d dati gestiti e il rispetto dell dellee policy di riservat riservatezza. ARCHIVIAZIONE ARCHIVIA ZIONE IONE / CONDIV C CONDIVISIONE NDIV VISIONE V ISION / CON CONSERVAZIONE CONSER ONE CONSERVAZIONE SOSTITUTIVA Quantoo stabilitoo dalla da Normativa Norm vigente vig inn tema t di conservazion co conservazione onservazione ne sostitutiv sostitutiva, tu va, costituisce tu una valida ed efficiente alternativa lternativa n a alla con conserva conservazione nservazione della ddocumentazione ocumentazione cart cartacea. cea Sarà possibile gestire in maniera appropriata ppropriata ata sia docu documenti ocumenti di tipo tribu tributario butario che non ed ave avere a disposizione per l’utente gli strumenti necessari sari alla corretta co gestione g del d proce processo esso di conservazione sostitutiva. In prima analisi sono archiviabili in modalità sostitutiva tutti i documenti: Analogici (unici e non) convertiti in formato digitale; Digitali igitali (detti anche “documenti documenti informatici”). informatici ). I documenti digitali comunemente conservati in modalità sostitutiva del cartaceo sono i seguenti: s Normativa fiscale R i t i IVA s Registri s Copie fatture elettroniche emesse s Fatture Fornitori

s Normativa civilistica s Libro giornale s Libro degli inventari s Registro beni ammortizzabili

CONSULENZA E SERVIZIO DI RESPONSABILE DI CONSERVAZIONE Il team di esperti BM&Planeta, composto da tecnici informatici, fiscali e giuristi, affianca il Cliente nella identificazione e definizione dei processi di conservazione e nella redazione del Manuale della Conservazione Sostitutiva. Assumendo in delega ll’incarico incarico di Responsabile della Conservazione Sostitutiva, BM&Planeta offre un servizio completo e affidabile, sgravando il Cliente dell’intera gestione dei processi. La figura del Responsabile di Conservazione assolve agli obblighi indicati nella delibera CNIPA n.11 del 19 febbraio 2004. PRINTING & DELIVERY sità ità di d elevare l laa ca c capacità à dii comunicazione ccomunicaz unic e aaziendale azien ale verso vers rso laa propria pprop clie clienuunn ppunto puun unt ntoo ddi riferimento rifif i per i servizi erogati da BM&Planeta BM&Planeta. L’attività L attività di formazione fo form orm rmaz mazio azion one ne dei deei docum doc ddocumenti cumen umenti entii ed e ili loro lor oro instrada instradamento ins con llogiche i h multi l i canale l e multi l i fformato rappresentano appre pprese presen pr eesenta sentan ent ntano ano no ciò ciò che che di d più pi innovativ in innov innovativo ovativo ivo può puuò essere esssere ne necessar necessario alla comunicazione aziendale. Per questi estiti scopi sc sco copi pi BM&P BM BBM&Planeta M&Plan &Planet laneta etaa mette mett mette a disposiz disposizione disp sposizione izionee il suoo tool di d servizi rv WEB: s Ricezione ne file le (spool (spo (sppool ol o fifilee dat dati) ati) s Elaborazione file le secon sec secondo condo ndo regole concordate d t s Creazione documenti pdf s Protocollazione A S S O C I ATO

s Work Workflow ow d’instra d’instradamento d nstradamento mento s Trasferime Trasferimento Trasf sferimento ento al centro stampa oppp oppure ppuree al a server ser erver ve di posta ost s Interfa Interfaccia In rfacciaa Webb per tracking trracking del processo proce s Distrib Distribuzione Di stribuzion uzionee al client cliente liente finale BM&PLANETA s.r.l. Piazza J.F. Ravenet 3/C - 43100 Parma Tel. +39 0521 993259 - Fax +39 0521 994599 infocom@bmplaneta.it - www.bmplaneta.it



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