01.2010
GESTIONE DELLE INFORMAZIONI DIGITALI
Nasce DigitPa Il nuovo Ente pubblico assume buona parte delle funzioni del CNIPA
Il ruolo della Lettura Ottica nell’emergenza terremoto
Tenuta e conservazione di libri e scritture contabili
Storage: Le memorie flash per l’archiviazione digitale
Milano, 30 - 31 marzo 2010
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Editore: ITER srl Direttore Responsabile: Domenico Piazza; Direttore Contenuti: Vincenzo Gambetta Redazione: Via Rovetta 18, 20127 Milano, e-mail: iged@iter.it, tel 02 2831161, fax 02 28311666 Supplemento a iged.it n 2 - 2009. Autorizzazione del Tribunale di Milano n.157 del 7 marzo 1992
EDITORIALE
Verso un cambio di rotta? Il 2009, per il nostro settore, si è concluso in controtendenza rispetto agli altri mercati che hanno risentiWR LQ PRGR DEEDVWDQ]D VLJQLÀFDWLYR della crisi planetaria originata dai QRWL PLVIDWWL ÀQDQ]LDUL Sia pur con luci ed ombre, il mercato dell’Enterprise Information Management si può stimare sia inFUHPHQWDWR GL XQ YDORUH LQWRUQR DO 10%; crescita che, in un momento di transizione come questo, non è male, anche se ci si era abituati a SHUFHQWXDOL SL DOWH Momento di transizione che non LQà XHQ]D VROR LO PHUFDWR HG LO FRPportamento dei suoi attori, ma anche la comprensione e l’importanza che Aziende e Legislatore attribuiscono al digitale ed alle sue conseJXHQ]H LQ WHUPLQL GL HIÀFLHQ]D HG LQQRYD]LRQH Concentrandoci sulle Norme, dopo
un periodo in cui le azioni normatiYH DSSDULYDQR FDVXDOL QRQ SURSULR coordinate e originate senza troppa comprensione di cosa sia e cosa comporti l’informazione in formato digitale, sembra che l’anno appena LQL]LDWR SRUWL FRQ Vp XQ VLJQLÀFDWLYR FDPELDPHQWR GL URWWD FRQ XQD HIÀFDFH HG RUJDQLFD UHYLVLRQH GHO &RGLce dell’amministrazione digitale, con LO GHFUHWR UHODWLYR DOOD )DWWXUD]LRQH Elettronica nei confronti della PA pronto per essere emanato, con il tanto atteso decreto sulle modalità SHU OD &RQVHUYD]LRQH GHOOD 0HPRULD 'LJLWDOH FKH XQD YROWD GHÀQLWD OD QXRYD YHUVLRQH GHO &DG SRWUHEEH YHGHUH UDSLGDPHQWH OD OXFH FRPH DOtre norme che indirizzano le aree di principale interesse per il programPD GL *RYHUQR TXDOL 6DQLWj 6FXROD H *LXVWL]LD Non è da trascurare, inoltre, lo
VIRU]R LQWHUQD]LRQDOH SHU GHÀQLUH LQ PRGR RUJDQLFR OD )DWWXUD]LRQH Elettronica in seno alla Comunità (XURSHD 4XDQWR VRSUD YHORFHPHQWH FLWDWR FL SRUWD DG HVVHUH RWWLPLVWL VXOOR VYLOXSpo nel nostro Paese della Digitalizzazione/Dematerializzazione anche VH SHUPDQH OD FRQYLQ]LRQH FKH PROto resta da fare in materia di forma]LRQH HG LQIRUPD]LRQH D WXWWL L OLYHOOL GHOOD 6RFLHWj SURGXWWLYD H QRQ 6XOOD EDVH GL WDOH FRQYLQ]LRQH LJHG LW LJHG LW RQ OLQH H 2PDW SUHQGRQR dunque, l’impegno di perseguire FRPH RELHWWLYR SULQFLSDOH TXHOOR GL FRQWULEXLUH DG XQ HIÀFDFH SURFHVVR di formazione ed informazione sul digitale, che ormai permea tutte le QRVWUH DWWLYLWj H VXOOH FRQVHJXHQ]H FKH TXHVWR IHQRPHQR LQGXFH L’editore e la Redazione
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Indice
04 Business Intelligence 2010 Scenari e sviluppi
08 Tenuta e conservazione di libri e scritture contabili (e non) in formato digitale Alcune considerazioni sulle più recenti attività normative
17 /H PHPRULH ÁDVK SHU O·DUFKLYLD]LRQH GLJLWDOH (Flash memories for digital preservation)
36 2010: nasce DigitPa Il nuovo Ente pubblico assume buona parte delle funzioni del CNIPA
41 ,O UXROR GHOOD /HWWXUD 2WWLFD QHOO·HPHUJHQ]D WHUUHPRWR
45 OMAT Milano: i dati aziendali diventano energia Torna OMAT, la principale mostra convegno italiana dedicata alla gestione elettronica di documenti e informazioni; appuntamento a Milano il 30 marzo e 31 marzo. www.omat360.it/mi10.
48 1RWL]LH ÁDVK
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Business Intelligence 2010 Scenari e sviluppi MARCO RUSSO
Da alcuni anni il termine Business Intelligence (normalmente abbreviato in B.I., con pronuncia all’inglese) è diventato un obiettivo di RJQL D]LHQGD /D VXD GHÀQL]LRQH q molto ampia e spazia dalla raccolta di ogni informazione, non solo numerica, alla visualizzazione di graÀFL H WDEHOOH VLQWHWLFKH H DJJUHJDWH ÀQR DG DUULYDUH DOOD JHQHUD]LRQH GL indicatori di performance visualizzati all’interno di veri e propri cruscotti aziendali. 4XHOOR FKH O¡XWHQWH ´YHGH¾ q LO ULVXOtato di un sistema complesso, dove l’interfaccia utente, la navigabilità GHO GDWR q O¡HOHPHQWR SL VXSHUÀFLDle di un insieme molto complesso, la cui strutturazione e il cui manteQLPHQWR ULFKLHGH ULVRUVH KDUGZDUH VRIWZDUH H VRSUDWWXWWR XPDQH ,O mercato offre molti prodotti per rispondere alle esigenze dei diversi livelli di una soluzione di B.I. e talvolta non è semplice orientarsi tra le diverse proposte esistenti. Negli ultimi anni si stanno evolvendo due strade apparentemente divergenti GL SURSRVWH FKH LQ UHDOWj VRQR FRPplementari tra loro se seguite correttamente. Da una parte c’è la strada ´FODVVLFD¾ SHU XQD VROX]LRQH GL % , FKH consiste nella defini-
]LRQH GL XQ 'DWD :DUHKRXVH D]LHQdale, nella produzione di Data Mart dipartimentali a partire dall’unica YHULWj IRUQLWD GDO 'DWD :DUHKRXVH H LQÀQH GLVWULEXHQGR LQIRUPD]LRni attraverso report centralizzati e strumenti di navigazione multidimensionale, eventualmente con il supporto di motori dedicati (come server OLAP o database a colonne). 'DOO¡DOWUD F¡q OD VWUDGD GHOOD ´VHOI VHUYLFH % , ¾ FLRq O¡XVR GL VWUXPHQWL FKH FRQVHQWRQR D XQ XWHQWH GL FRstruirsi in autonomia le proprie viste sui dati, le proprie analisi, arrivando addirittura a creare dei veri e propri modelli di dati per l’analisi senza O¡DVVLVWHQ]D GL XQ LQIRUPDWLFR ´SURIHVVLRQLVWD¾ LQ JUDGR GL GLVWULFDUVL tra tutti i tecnicismi necessari a costruire un modello dati relazionale o multidimensionale con i sistemi tradizionali. Una soluzione di B.I. classica può avere costi legati ai prodotti necessari per gestire una grande mole di dati GD DQDOL]]DUH TXLQGL KDUGZDUH H OLFHQ]H VRIWZDUH QRQFKp SHU L WRRO GL reportistica e navigazione usati per produrre e distribuire le informa]LRQL ÀQR DJOL XWHQWL ÀQDOL 3URGRWWL FRPH OH 'DWD :DUHKRXVH DSSOLDQFH cercano di abbattere i costi del backend offrendo una soluzione inteJUDWD KDUGZDUH VRIWZDUH SHU LO VROR GDWDEDVH VLD SHU 'DWD :DUHKRXVH
VLD SHU 'DWD 0DUW VHPSOLÀFDQGR FRVu DQFKH OD PDQXWHQ]LRQH ULFKLHsta e ottimizzando le prestazioni in IXQ]LRQH GL XQ KDUGZDUH VSHFLÀFR senza bisogno di interventi manuali. Questo però non risolve il problema principale di una soluzione di TXHVWR WLSR FKH UDSSUHVHQWD DQFKH il costo maggiore: l’acquisizione dei dati, la loro trasformazione e il controllo della loro qualità . Queste RSHUD]LRQL RJJL ULFKLHGRQR VHPpre la realizzazione di un progetto di personalizzazione e rappresentano un passaggio fondamentale per DUULYDUH DG DYHUH XQD FHUWLÀFD]LRQH della validità dei numeri mostrati agli utenti. Un altro fattore di costo è rappresentato dagli strumenti di reportistica e di navigazione multiGLPHQVLRQDOH FKH SRVVRQR ULFKLHGHUH O¡DFTXLVL]LRQH GL OLFHQ]H ROWUH FKH GL XOWHULRUL ULVRUVH KDUGZDUH *OL HOHmenti di costo sono dipendenti dal YROXPH GHL GDWL 'DWD :DUHKRXVH dal numero di utenti (distribuzione dati) e dalla complessità dei modelli e delle trasformazioni necessarie; TXHVW¡XOWLPR HOHPHQWR q TXHOOR FKH sovente rappresenta il costo maggioUH SHUFKp UDSSUHVHQWDWR GD DWWLYLWj di consulenza personalizzata e difÀFLOPHQWH LQGXVWULDOL]]DELOL H TXLQGL ´ULFRSLDELOL¾ WUD FOLHQWL GLYHUVL Questo insieme di tecnologie, costi e tempi necessari per la realizzazioQH GL XQD VROX]LRQH KDQQR SRUWDWR iged.it online 01.2010
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alla ribalta un modello apparentePHQWH FRQFRUUHQWH OD ´VHOI VHUYLFH % ,¾ /¡LGHD GL SDUWHQ]D q GL PHWWHUH a disposizione degli utenti dei modelli di navigazione nei dati e degli strumenti per la creazione di reportistica condivisibile con altri utenti. Fino a questo punto si tratterebbe semplicemente di fare leva sull’ultimo livello di una soluzione di B.I. tradizionale per offrire una maggioUH à HVVLELOLWj SHU OD GHÀQL]LRQH GHL report, affrancando gli utenti dalla necessità di contattare un professionista per il disegno e il popolamento di un proprio report. In realtà , il
FRQFHWWR GL ´VHOI VHUYLFH % , ¾ VRWtintende la possibilità , per l’utente, di crearsi autonomamente il proprio modello di dati, attingendo direttamente dalle fonti dati originali, siano HVVH HVWUD]LRQL ÀOH GL ([FHO R GDWDbase contenenti i dati del proprio (53 R &50 4XHVWD SURSRVL]LRQH ULVFXRWH XQ GLVFUHWR VXFFHVVR LQ FKL cerca una scorciatoia alla creazione di una soluzione di B.I. classica, anFKH VH VL WUDWWD GL XQ¡LQWHUSUHWD]LRQH fuorviante. /H VROX]LRQL GL ´VHOI VHUYLFH % , ¾ sfruttano l’elevata potenza di calcolo e di memoria ormai disponibile
su molti desktop e notebook usanGR WHFQRORJLH FKH ULHVFRQR LQ WHPSL rapidissimi a riprocessare milioni di ULJKH GL GDWL 3HU O¡XWHQWH O¡HIIHWWR q un aggiornamento quasi istantaneo GHL GDWL D IURQWH GL ULFKLHVWH GL FDOcolo sempre diverse. Un elemento tecnologico decisivo per questa innovazione è stato la diffusione dei GDWDEDVH D FRORQQH FKH FRQVHQWRno di ottenere dati aggregati senza ULFKLHGHUH RWWLPL]]D]LRQL SDUWLFRODUL e/o operazioni preventive di aggregazione. A questa tecnologia è stata DIÀDQFDWD O¡LQIHUHQ]D GHOOH UHOD]LRQL esistenti nei dati, sia in base ai metaiged.it online 01.2010
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dati di provenienza (per es. le relazioni di integrità referenziale di un database relazionale), sia in base a processi euristici guidati da algoritPL GL 'DWD 0LQLQJ ,O ULVXOWDWR ÀQDOH q FKH DSSDUHQWHPHQWH VL SRVVRQR ottenere le stesse prestazioni di un cubo multidimensionale in tecnologia OLAP senza la necessità di modellare e alimentare tutte le struttuUH LQWHUPHGLH 'DWD :DUHKRXVH H Data Mart in particolare). Tuttavia, questo approccio non risolve il problema della qualità del dato e della sua interpretazione. &HUWLÀFDUH OD YDOLGLWj GL XQ GDWR JDrantirne la qualità , individuare e segnalare anomalie nei dati di origine VRQR FRPSLWL ´QRLRVL¾ PD QHFHVVDUL Queste operazioni sono tipicamente D FDULFR GHOOD IDVH GL (7/ ([WUDFW 7UDQVIRUP /RDG FKH DOLPHQWD XQ 'DWD :DUHKRXVH QHO PRGHOlo classico. In mancanza di questo strato, il controllo di qualità viene PHQR ,QROWUH O¡(7/ VSHVVR DVVROYH DQFKH LO FRPSLWR GL LQWURGXUUH QHL dati altre informazioni, magari ottenute attraverso l’elaborazione dei GDWL GL RULJLQH FRQ SURFHVVL VSHFLÀFL FKH DJLVFRQR ULJD SHU ULJD VHQ]D poter essere applicati sugli aggreJDWL *OL VWUXPHQWL SHU OD ´VHOI VHUYLFH % , ¾ SHU
GHÀQL]LRQH FRQVHQWRQR D FLDVFXQ utente di implementare le proprie regole di calcolo e/o trasformazione, producendo cosÏ una frammenWD]LRQH GHOOD ORJLFD GL EXVLQHVV FKH alimenta la reportistica e arrivando cosÏ a produrre, potenzialmente, tante verità diverse, una per ogni ´LVROD¾ GL LQIRUPD]LRQL 'DO SXQWR di vista della qualità del dato, inoltre, gli strumenti esistenti offrono IXQ]LRQDOLWj VWDWLVWLFKH GL FRQWUROOR PD TXDQG¡DQFKH IRVVHUR VXIÀFLHQti, sono necessariamente prive di una reale integrazione con i sistemi informativi esistenti, facendo venire meno (o per lo meno complicando molto) la possibilità di un feedback verso database di origine per segnalare le anomalie da risolvere. Il punto di vista migliore è di vedere le due strade in modo complemenWDUH /D ´VHOI VHUYLFH % , ¾ q XQR strumento per gli utenti piÚ evoluti, SHU TXHJOL DQDOLVWL FKH FRQRVFRQR LO dominio dei dati di loro competen]D H FKH VRQR LQ JUDGR GL FUHDUVL XQ modello di analisi, senza però avere gli skill tecnologici necessari per la costruzione di una soluzione classica. Allo stesso tempo, la B.I. clasVLFD SXz WUDUUH EHQHÀFLR GD TXHVWL strumenti, offrendo agli utenti dei GDWL JLj FHUWLÀFDWL LO 'DWD :DUHKRXVH H L 'DWD 0DUW FKH FRQVHQWRQR OD creazione in autonomia
di nuovi report e nuove analisi, dipendendo dall’IT aziendale solo per l’acquisizione di nuovi dati non ancora in loro possesso e diventando autonomi nella distribuzione di report e analisi ad altri utenti, semplici ´FRQVXPDWRUL¾ GL TXHVWH LQIRUPDzioni. Il mercato offre già molti strumenti GL VHOI VHUYLFH % , WUD FXL 4OLN9LHZ q XQR GHL SL QRWL 1HO DQFKH Microsoft scenderà in questo settoUH ULODVFLDQGR 3RZHU3LYRW IRU ([FHO 2010, contestualmente al rilascio GHOOD QXRYD VXLWH 2IÀFH &RPH GHWWR LO ULVFKLR GL TXHVWL VWUXPHQWL q il loro abuso, ma conoscendone le potenzialità e usandoli correttamente è possibile ottimizzare i processi di analisi dei dati, sfruttando meglio DQFKH OH ULVRUVH JLj GLVSRQLELOL LQ azienda.
MARCO RUSSO
B.I. Consultant, DevLeap
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I dati digitali, L' energia della tua azienda. Alcuni usano il termine “documenti”, altri “informazioni”, altri ancora “contenuti”. In realtà, si tratta semplicemente di una nuova forma di energia. Un’energia che cresce ogni giorno. Un’energia dalle enormi potenzialità. /DQ B@OHQD BNLD HMB@M@K@QD D REQTSS@QD @K LDFKHN HK ƦTRRN CH
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TA MBET
L’ARTICOLO 2215-BIS DEL CODICE CIVILE Innanzitutto una breve analisi dell’articolo 2215-bis del Codice Civile, cosÏ come introdotto dalla Legge 2/2009 di conversione del Decreto Legge n.185/2008. Come prima cosa questo articolo non parla assolutamente di conservazione e si concentra su formazione e tenuta. D’altro canto, il suo posizionamento, dopo l’articolo 2215 – Modalità di tenuta delle scritture contabili1, e prima del 2216 - Contenuto del libro giornale, toglie eventuali dubbi residui.
l’articolo 2220 del codice civile, introdotto dal comma 4 del presente articolo, si applicano a tutte le scritture e i documenti ULOHYDQWL DL ÀQL GHOOH GLVSRVL]LRQL WULEXWDULH &RQ GHFUHWR GHO 0LQLVWUR GHOOH ÀQDQ]H3 sono determinate le modalità per la conservazione su supporti di immagini delle scritture e dei documenti di cui al presente comma.
All’articolo 7, comma 4-ter, inoltre, VL DIIHUPD FKH A tutti gli effetti di legge, la tenuta di qualsiasi registro contabile FRQ VLVWHPL PHFFDQRJUDĂ€FL q FRQVLGHUDWD regolare in difetto di trascrizione su supporti cartacei, nei termini di legge, dei dati Ăˆ l’articolo 2220 - Conservazione del- relativi all’esercizio per il quale i termini le scritture contabili2 che si occupa di di presentazione delle relative dichiarazioni annuali non siano scaduti da oltre tre conservazione. Vale la pena di ricordare che il De- mesi, allorquando anche in sede di controlli creto Legge n. 357/1994 all’articolo ed ispezioni gli stessi risultino aggiornati ELV FRPPD VSHFLĂ€FDYD FKH Le sugli appositi supporti magnetici e vengadisposizioni di cui all’ultimo comma del- no stampati contestualmente alla richiesta
avanzata dagli organi competenti ed in loro presenza. 1RQ SRVVRQR LQĂ€QH VXVVLVWHUH GXEbi che, vista la datazione del 2215-bis e del D.L. 357/1994, sistemi meccaQRJUDĂ€FL H VLVWHPL LQIRUPDWLFL VLDQR sinonimi. La seguente tabella illustra, con opportuni commenti, il testo dell’artiFROR ELV LQFOXVH OH PRGLĂ€FKH che si prevede di apportare con l’articolo 1 - 6HPSOLĂ€FD]LRQH WHQXWD dei libri sociali del Disegno di Legge FROOHJDWR DOOD Ă€QDQ]LDULD SURposto dal Ministro Renato Brunetta, “'LVSRVL]LRQL LQ PDWHULD GL VHPSOLĂ€FD]LRne dei rapporti della Pubblica amministrazione con cittadini e imprese e delega al Governo per l’emanazione della carta dei doveri delle amministrazioni pubblicheâ€?, approvato dal Consiglio dei Ministri il 12/11/2009. iged.it online 01.2010
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ART. 2215 - BIS (DOCUMENTAZIONE INFORMATICA) Testo Attualmente vigente
Commenti e modifiche
I libri, i repertori, le scritture e la documentazione la cui tenuta è obbligatoria per disposizione di legge o di regolamento o che sono richiesti dalla natura o dalle dimensioni dell’impresa possono essere formati e tenuti con strumenti informatici.
Questo comma stabilisce una prima affermazione di principio che estende a tutta la documentazione “obbligatoria ‌â€? QRQ VROR OH VFULWWXUH H L GRFXPHQWL ULOHYDQWL DL ÂżQL GHOOH GLVSRVL]LRQL WULEXWDULH OD IDFROWj GL HVVHUH formata e tenuta con strumenti informatici. 7XWWL L GRFXPHQWL LQGLFDWL GDOOD QRUPD SRVVRQR HVVHUH IRUPDWL H WHQXWL LQ PRGDOLWj LQIRUPDWLFD
Le registrazioni contenute nei documenti di cui al primo comma debbono essere rese consultabili in ogni momento con i mezzi messi a disposizione dal soggetto tenutario e costituiscono informazione primaria e originale da cui è possibile effettuare, su diversi tipi di supporto, riproduzioni e copie per gli usi consentiti dalla legge.
6L PXWXDQR FRQFHWWL H WHUPLQRORJLD JLj FRQWHQXWL QHOOÂśDUWLFROR FRPPD WHU GHO ' / YR H GHO ƒ comma dell’articolo 2220, anche se si usano termini che possono, per similitudine, far pensare ad un processo di conservazione: per le registrazioni contenute nei documenti formati e tenuti con strumenti informatici ne deve essere garantita la consultazione con i mezzi messi a disposizione da chi li tiene in qualunque momento del loro ciclo di vita. Altra affermazione importante è che le registrazioni in oggetto rappresentano “informazione primaria e originale da cui è possibile effettuare, ‌, riproduzioni e copie per gli usi consentiti dalla leggeâ€?. 6DUj GXQTXH SRVVLELOH OD SURGX]LRQH GL HVWUDWWL QRWDULOL DL VHQVL GHJOL DUWLFROL H del Codice di Procedura Civile relativi al Procedimento di ingiunzione, in altre parole la realizzazione di estratti siano essi cartacei o, auspicabilmente, informatici. 5HVWD DQFRUD OÂśRVWDFROR GHOOÂśDVVHQ]D ODPHQWDWD GDL QRWDL GHO GHFUHWR PLQLVWHULDOH UHODWLYR DOOH PRGDOLWj GL comunicazione, al termine del processo di conservazione, dell’impronta all’Agenzia delle entrate. Suddette affermazioni autorizzano a ritenere che per quanto concerne la “conservazioneâ€? valgono le regole GL FXL DOOD GHOLEHUD]LRQH &1,3$ Q LQWHJUDWH GD TXDQWR SUHYLVWR GDO '0() JHQQDLR SHU TXDQWR FRQFHUQH L GRFXPHQWL ULOHYDQWL DL ÂżQL WULEXWDUL
Gli obblighi di numerazione progressiva, vidimazione e gli altri obblighi previsti dalle disposizioni di legge o di regolamento per la tenuta dei libri, repertori e scritture,ivi compreso quello di regolare tenuta dei medesimi, sono assolti, in caso di tenuta con strumenti informatici, mediante apposizione, ogni tre mesi a far data dalla messa LQ RSHUD GHOOD PDUFDWXUD WHPSRUDOH H GHOOD ¿Uma digitale dell’imprenditore, o di altro soggetto dal medesimo delegato, inerenti al documento contenente le registrazioni relative ai tre mesi precedenti. Qualora per tre mesi non siano state eseguite UHJLVWUD]LRQL OD ¿UPD GLJLWDOH H OD PDUFDWXUD temporale devono essere apposte all’atto di una nuova registrazione, e da tale apposizione decorre il periodo trimestrale di cui al terzo comma.
4XHVWL GXH FRPPL VRQR TXHOOL FKH KDQQR LQJHQHUDWR OH PDJJLRUL GLI¿FROWj GL FRPSUHQVLRQH GD XQ ODWR H pratiche dall’altro. 3DUWLFRODUH WXUEDWLYD q VWDWD ULVFRQWUDWD LQ ULIHULPHQWR DOOH FRQVROLGDWH PRGDOLWj GL IRUPD]LRQH WHQXWD H FRQVHUYD]LRQH GHL GRFXPHQWL ULOHYDQWL DL ¿QL WULEXWDUL Non mi sembra opportuno ripercorrere le molteplici ed articolate considerazioni che, in merito, sono state IDWWH GDWR FKH LO FLWDWR 'LVHJQR GL /HJJH FROOHJDWR DOOD ¿QDQ]LDULD SURSRVWR GDO 0LQLVWUR 5HQDWR %UXQHWWD PRGL¿FD FRQ LO WHVWR VRWWR ULSRUWDWR L FRPPL H H SHU PDJJLRU FKLDUH]]D DJJLXQJH LO FRPPD
I libri, i repertori e le scritture tenuti con strumenti informatici, secondo quanto previsto dal presenWH DUWLFROR KDQQR OÂśHIÂżFDFLD SUREDWRULD GL FXL DJOL DUWLFROL H GHO FRGLFH FLYLOH
Ai libri, ai repertori, alle scritture e alla documentazione la cui tenuta è obbligatoria ‌ tenuti con strumenti LQIRUPDWLFL q ULFRQRVFLXWD OœHI¿FDFLD SUREDWRULD GL FXL DJOL DUWLFROL H del Codice Civile: fanno prova contro l’imprenditore e, se regolarmente tenuti, possono fare prova tra imprenditori per i rapporti inerenti all’esercizio dell’impresa.
“Gli obblighi di numerazione progressiva e di vidimazione previsti dalle disposizioni di legge o di regolamento per la tenuta dei libri, repertori e scritture sono assolti, in caso di tenuta con strumenti LQIRUPDWLFL PHGLDQWH DSSRVL]LRQH DOPHQR XQD YROWD DOOÂśDQQR GHOOD PDUFDWXUD WHPSRUDOH H GHOOD ÂżUPD digitale dell’imprenditore, o di altro soggetto dal medesimo delegato. 4XDORUD SHU XQ DQQR QRQ VLDQR VWDWH HVHJXLWH UHJLVWUD]LRQL OD ÂżUPD GLJLWDOH H OD PDUFDWXUD temporale devono essere apposte all’atto di una nuova registrazione, e da tale apposizione decorre il periodo annuale di cui al terzo comma.â€?
In altre parole è possibile esibire in giudizio direttamente la scrittura informatica, senza bisogno di estratti o FRSLH GD SDUWH GL XQ SXEEOLFR XI¿FLDOH 6L QRWL FKH DQFKH VH XQD OHWWXUD VXSHU¿FLDOH GHO ELV SRWUHEEH IDU SHQVDUH FKH QHO FDVR GL SURYD FRQWUR l’imprenditore le scritture contabili tenute con strumenti informatici debbano essere tenute a norma dello VWHVVR ELV FLz VDUHEEH XQ YDQWDJJLR LPSURSULR QHL FRQIURQWL GHOOœLPSUHQGLWRUH FKH YHGUHEEH VXGGHWWH scritture non impiegabili contro di lui se fossero state tenute senza rispettare la normativa. Altro elemento di attenzione va posto nel considerare questo comma come una estensione ai libri, repertori H VFULWWXUH FKH QRQ VLDQR FRQWDELOL DQFRUFKp IRUPDWL H WHQXWL LQ PRGDOLWj LQIRUPDWLFD GHOOD GRFXPHQWD]LRQH Per i libri e i registri la cui tenuta è obbligatoria per disposizione di legge o di regolamento di natura ¿VFDOH LO WHUPLQH GL FXL DO FRPPD RSHUD VHFRQGR OH QRUPH LQ PDWHULD GL FRQVHUYD]LRQH GLJLWDOH LQ esse contenute.
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In conclusione, indipendentemente l’esclusione dei libri previsti daldalla formulazione del 3° comma, l’articolo 2421 del Codice Civisi può affermare che esistono, oggi, le. vari modi per tenere e conservare 3. Scritture formate e tenute con libri, repertori, scritture e documenprocedure informatiche (sistemi WD]LRQH gestionali tradizionali) e conservate sostitutivamente. Sono 1. Scritture, indipendentemente esclusi i libri previsti dall’articoda come sono formate, tenute e lo 2421 del Codice Civile. conservate su supporto cartaceo 4. Scritture formate e tenute con previa vidimazione iniziale. Ăˆ il modalitĂ informatiche (Articomodo tradizionale e la vidimalo 2215-bis) e conservate come zione è obbligatoria per i libri di documenti informatici secondo cui all’articolo 24218 del Codice quanto previsto dal CAD (atCivile. tualmente Deliberazione CNI2. Scritture, indipendentemente PA 11/2004). da come sono formate, tenute e conservate su supporto carta- LA RISOLUZIONE 220/E DEL 13 AGOSTO 2009 ceo senza vidimazione iniziale. Il citato Decreto Legge del Ăˆ questa la modalitĂ largamen- 29/11/2008 n. 185, giĂ nella sua te impiegata dalle aziende, con versione originale, all’articolo 16,
1.
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6. 7.
FRPPD PRGLĂ€FDYD LO &DG ´, commi 4 e 5 dell’articolo 23 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, ÂŤÂľ VRQR VRVWLWXLWL GDL VHJXHQWL “4. Le copie su supporto informatico di qualsiasi tipologia di documenti analogici originali, formati in origine su supporto cartaceo o su altro supporto non informatico, sostituiscono ad ogni effetto di legge gli originali da cui sono tratte se la loro FRQIRUPLWj DOO¡RULJLQDOH q DVVLFXUDWD da chi lo detiene mediante l’utilizzo della propria Ă€UPD GLJLWDOH H QHO ULVSHWWR GHOOH UHJROH WHFniche di cui all’articolo 71. 5. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri possono essere individuate particolari tipologie di documenti analogici originali unici per le quali, in ragione di esigenze di natura pubblicistica, permane l’obbligo della conservazione dell’originale analogico oppure, in caso di conservazione
2215 - Modalità di tenuta delle scritture contabili. I libri contabili, prima di essere messi in uso, devono essere numerati progressivamente LQ RJQL SDJLQD H TXDORUD VLD SUHYLVWR O¡REEOLJR GHOOD EROODWXUD R GHOOD YLGLPD]LRQH GHYRQR HVVHUH EROODWL LQ RJQL IRJOLR GDOO¡XIÀFLR GHO UHJLVWUR GHOOH LPSUHVH R GD XQ QRWDLR VHFRQGR OH GLVSRVL]LRQL GHOOH OHJJL VSHFLDOL /¡XIÀFLR GHO UHJLVWUR R LO QRWDLR GHYH GLFKLDUDUH nell’ultima pagina dei libri il numero dei fogli che li compongono. Il libro giornale e il libro degli inventari devono essere numerati progressivamente e non sono soggetti a bollatura nÊ a vidimazione. 2220 - Conservazione delle scritture contabili. Le scritture devono essere conservate per dieci anni dalla data dell’ultima registrazione. Per lo stesso periodo devono conservarsi le fatture, le lettere e i telegrammi ricevuti e le copie delle fatture, delle lettere e dei telegrammi spediti. Le scritture e i documenti di cui al presente articolo possono essere conservati sotto forma di registrazioni su supporti di immagini, sempre che le registrazioni corrispondano ai documenti e possano in ogni momento essere rese leggibili con i mezzi messi a disposizione dal soggetto che utilizza detti supporti. DMEF 23 gennaio 2004. 633 - Condizioni di ammissibilità - Su domanda di chi è creditore di una somma liquida di danaro o di una determinata quantità di cose fungibili, o di chi ha diritto alla consegna di una cosa mobile determinata, il giudice competente pronuncia ingiunzione di SDJDPHQWR R GL FRQVHJQD VH GHO GLULWWR IDWWR YDOHUH VL GD¡ SURYD VFULWWD VH LO FUHGLWR ULJXDUGD RQRUDUL SHU SUHVWD]LRQL JLXGL]LDOL R VWUDJLXGL]LDOL R ULPERUVR GL VSHVH IDWWH GD DYYRFDWL SURFXUDWRUL FDQFHOOLHUL XIÀFLDOL JLXGL]LDUL R GD FKLXQTXH DOWUR KD SUHVWDWR OD VXD RSHUD LQ RFFDVLRQH GL XQ SURFHVVR VH LO FUHGLWR ULJXDUGD RQRUDUL GLULWWL R ULPERUVL VSHWWDQWL DL QRWDL D QRUPD GHOOD ORUR legge professionale, oppure ad altri esercenti una libera professione o arte, per la quale esiste una tariffa legalmente approvata. L’ingiunzione può essere pronunciata anche se il diritto dipende da una controprestazione o da una condizione, purchÊ il ricorrente offra elementi atti a far presumere l’adempimento della controprestazione o l’avveramento della condizione. /¡LQJLXQ]LRQH QRQ SXz HVVHUH SURQXQFLDWD VH OD QRWLÀFD]LRQH DOO¡LQWLPDWR GL FXL DOO¡DUW GHYH DYYHQLUH IXRUL GHOOD 5HSXEEOLFD 634 - Prova scritta - Sono prove scritte idonee a norma del numero 1 dell’articolo precedente le polizze e promesse unilaterali per scrittura privata e i telegrammi, anche se mancanti dei requisiti prescritti dal codice civile. Per i crediti relativi a somministrazioni di merci e di danaro, nonchÊ per prestazioni di servizi, fatte da imprenditori che esercitano un’attività ’ commerciale, anche a persone che non esercitano tale attività , sono altresÏ prove scritte idonee gli estratti autentici delle scritture contabili di cui agli art. 2214 e seguenti del codice civile, purchÊ bollate e vidimate nelle forme di legge e regolarmente tenute, nonchÊ gli estratti autentici delle scritture contabili prescritte dalle leggi tributarie, quando siano tenute con l’osservanza delle norme stabilite per tali scritture (&RPPD FRVu PRGLÀFDWR GDOO¡DUW FRPPD ' / RWWREUH Q ). 2709 - (IÀFDFLD SUREDWRULD FRQWUR O¡LPSUHQGLWRUH - I libri e le altre scritture contabili delle imprese soggette a registrazione fanno prova contro l’imprenditore. Tuttavia chi vuol trarne vantaggio non può scinderne il contenuto. 2710 - (IÀFDFLD SUREDWRULD WUD LPSUHQGLWRUL - I libri bollati e vidimati nelle forme di legge, quando sono regolarmente tenuti, possono fare prova tra imprenditori per i rapporti inerenti all’esercizio dell’impresa. iged.it online 01.2010
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ottica sostitutiva, la loro conformità all’originale deve essere autenticata da un notaio R GD DOWUR SXEEOLFR XIÀFLDOH D FLz DXWRUL]]DWR FRQ GLFKLDUD]LRQH GD TXHVWL ÀUPDWD digitalmente ed allegata al documento informatico.�. Questa nuova formulazione ha fatto pensare ad un grosso passo avanti in materia di conservazione di documenti in formato digitale. In particolare per la maggior parte dei documenti originali unici (con la sola attestazione di conformità all’originale cartaceo, tramite l’appoVL]LRQH GHOOD ÀUPD GLJLWDOH GD SDUte di chi lo detiene), facendo venire meno l’esigenza dell’intervento del SXEEOLFR XIÀFLDOH SXU HVVR UHVWDQGR per alcune tipologie di documenti per le quali sono previste particolari esigenze di natura pubblicistica che dovranno essere individuate da un apposito DPCM. In prima istanza sono sorte solo alcune perplessità legate al fatto di cosa sarebbe potuto succedere se, dopo aver distrutto un certo numero di documenti originali unici, il citato emanando DPCM li avesse inseriti in quelli per i quali era necessario O¡LQWHUYHQWR GHO SXEEOLFR XIÀFLDOH Altri dubbi sono, inoltre, sorti circa OD PLQRUH DIÀGDELOLWj GL XQD SHUL]LD FDOOLJUDÀFD DYHQGR D GLVSRVL]LRQH la sola copia di un contratto origi-
7. 8.
nalmente sottoscritto in caso di giuGL]LR TXHVWR SUREOHPD GRYUHEEH comunque, essere risolto da una corretta valutazione di rischio. In attesa di nuove regole tecniche, almeno per quanto concerne i docuPHQWL RULJLQDOL XQLFL ULOHYDQWL DL ÀQL WULEXWDUL LO GHÀQLWLYR QRQ OXRJR D procedere lo ha dato, però, la Agenzia delle entrate con la Risoluzione 220/E del 13 agosto 2009. L’Agenzia ritiene, infatti, che l’articolo 23, commi 4 e 5, del Cad, come PRGLÀFDWR GDOO¡DUWLFROR FRP-
ma 12, del decreto legge n. 185 del 2008, convertito dalla legge 2009, n.2, non sia applicabile nella fattispecie in esame. In primo luogo, occorre evidenziare che tale articolo si riferisce giĂ nella rubrica alle “Copie di atti e documenti informaticiâ€?. Anche a prescindere dal riferimento alle copie, contenuto espressamente nella norma, in ogni caso, giova evidenziare che l’articolo 23, comma 4, del Codice non si occupa in alcun modo del procedimento di conservazione dei documenti. Quest’ulti-
2421 - Libri sociali obbligatori 2OWUH L OLEUL H OH DOWUH VFULWWXUH FRQWDELOL SUHVFULWWL QHOO¡DUWLFROR OD VRFLHWj GHYH WHQHUH LO OLEUR dei soci, nel quale devono essere indicati distintamente per ogni categoria il numero delle azioni, il cognome e il nome dei titolari GHOOH D]LRQL QRPLQDWLYH L WUDVIHULPHQWL H L YLQFROL DG HVVH UHODWLYL H L YHUVDPHQWL HVHJXLWL LO OLEUR GHOOH REEOLJD]LRQL LO TXDOH GHYH indicare l’ammontare delle obbligazioni emesse e di quelle estinte, il cognome e il nome dei titolari delle obbligazioni nominative H L WUDVIHULPHQWL H L YLQFROL DG HVVH UHODWLYL LO OLEUR GHOOH DGXQDQ]H H GHOOH GHOLEHUD]LRQL GHOOH DVVHPEOHH LQ FXL GHYRQR HVVHUH WUDVFULWWL DQFKH L YHUEDOL UHGDWWL SHU DWWR SXEEOLFR LO OLEUR GHOOH DGXQDQ]H H GHOOH GHOLEHUD]LRQL GHO FRQVLJOLR GL DPPLQLVWUD]LRQH R GHO FRQVLJOLR GL JHVWLRQH LO OLEUR GHOOH DGXQDQ]H H GHOOH GHOLEHUD]LRQL GHO FROOHJLR VLQGDFDOH RYYHUR GHO FRQVLJOLR GL VRUYHJOLDQ]D R GHO FRPLWDWR SHU LO FRQWUROOR VXOOD JHVWLRQH LO OLEUR GHOOH DGXQDQ]H H GHOOH GHOLEHUD]LRQL GHO FRPLWDWR HVHFXWLYR VH TXHVWR HVLVWH LO OLEUR GHOOH DGXQDQ]H H GHOOH GHOLEHUD]LRQL GHOOH DVVHPEOHH GHJOL REEOLJD]LRQLVWL VH VRQR VWDWH HPHVVH REEOLJD]LRQL LO OLEUR GHJOL VWUXPHQWL ÀQDQ]LDUL HPHVVL DL VHQVL GHOO¡DUWLFROR VH[LHV , OLEUL LQGLFDWL QHO SULPR FRPPD QXPHUL H 8) sono tenuti a cura degli amministratori o dei componenti del consiglio di gestione, il libro indicato nel numero 5) a cura del collegio sindacale ovvero del consiglio di sorveglianza o del comitato per il controllo sulla gestione, il libro indicato nel numero 6) a cura del comitato esecutivo e il libro indicato nel numero 7) a cura del rappresentante comune degli obbligazionisti. I libri di cui al presente articolo, prima che siano messi in uso, devono essere numerati progressivamente in ogni pagina e bollati in ogni foglio a norma dell’articolo 2215. iged.it online 01.2010
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mo, di conseguenza, resta regolato, DL Ă€QL Ă€VFDOL SHU TXDQWR ULJXDUGD L documenti analogici originali, dal piĂš volte citato articolo 4 del D.M. (decreto del Ministro dell’economia H GHOOH Ă€QDQ]H JHQQDLR L’articolo 23, comma 5, del Codice stabilisce che “Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri possono essere individuate particolari tipologie di documenti analogici originali unici per le quali, in ragione di esigenze di natura pubblicistica, permane l’obbligo della conservazione dell’originale analogico oppure, in caso di conservazione ottica sostitutiva, la loro conformitĂ all’originale deve essere autenticata da un notaio o da altro pubblico ufĂ€FLDOH D FLz DXWRUL]]DWR FRQ GLFKLDUD]LRQH GD TXHVWL Ă€UPDWD GLJLWDOPHQWH HG DOOHJDWD al documento informaticoâ€?. A differenza del precedente comma 4, il comma in esame si occupa espressamente del procedimento di conservazione sostitutiva dei documenti analogici originali unici ed innova la disciplina generale, limitanGR O¡LQWHUYHQWR GHO SXEEOLFR XIĂ€FLDOH Ă€QRUD SUHYLVWR SHU LO SURFHVVR GL conservazione di tutti i documenti analogici originali unici) al processo di conservazione di quei soli documenti analogici originali unici che, in ragione di esigenze di natura pubblicistica, saranno contemplati da un apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri non ancora emanato. Al riguardo, la scrivente è dell’avviso che le disposizioni contenute nel D.M. 23 gennaio 2004, abbiano carattere speciale e, dunque, conservino il loro valore precettivo, in virtĂš del combinato disposto dell’articolo 21, comma 5 e 71, comma 2, del
Cad. 3HUWDQWR DL Ă€QL GHOOD FRQVHUYD]LRQH sostitutiva dei documenti analogici RULJLQDOL XQLFL ULOHYDQWL DL Ă€QL GHOOH disposizioni tributarie, i contribuenti devono continuare ad attenersi alle indicazioni giĂ fornite con circolare 36/E del 2006. La stessa risoluzione, sostenendo che il comma 29 dell’articolo 5 della giĂ citata Deliberazione CNIPA 11/2004 si riferisce genericamente alle “personeâ€? e che, pertanto, ammette la possibilitĂ di delegare la responsabilitĂ del procedimento di conservazione anche a soggetti diYHUVL GDOOH SHUVRQH Ă€VLFKH FRQFOXGH che si possa delegare il servizio di conservazione sostitutiva dei doFXPHQWL ULOHYDQWL DL Ă€QL WULEXWDUL DG XQR R SL RSHUDWRUL VLD SHUVRQH Ă€VLche sia persone giuridiche. (VVD ULFRUGD WXWWDYLD FKH O¡DIĂ€GDmento dell’incarico di effettuare la FRQVHUYD]LRQH GHL GRFXPHQWL Ă€VFDOL non fa venir meno la responsabilitĂ del contribuente, nei confronti delO¡$PPLQLVWUD]LRQH Ă€QDQ]LDULD GHOla corretta tenuta e conservazione delle scritture contabili e di tutti i GRFXPHQWL Ă€VFDOPHQWH ULOHYDQWL YHdansi anche le risoluzioni 3 ottobre 2008, n. 364/E e 9 luglio 2007, n. 161/E). Preso, dunque, atto dell’apertura alla delega a “persone giuridicheâ€? della responsabilitĂ del procedimento di conservazione, mi si consenta di dissentire da questa interpretazione che è ben piĂš ampia di quella di DIĂ€GDUH O¡HVHFX]LRQH GHO SURFHVVR in servizio, fermo restando, a mio
avviso, la dovuta copertura contrattuale a protezione del committente, comprensiva della delega di “Responsabile della conservazioneâ€? a EHQ LQGLYLGXDWD SHUVRQD Ă€VLFD La Deliberazione CNIPA in effetti SDUOD GL SHUVRQH VHQ]D VSHFLĂ€FDUH VH VL WUDWWD GL SHUVRQH Ă€VLFKH R JLXULGLche. Le note esplicative delle regole tecniche di cui alla suddetta Deliberazione non fanno, e non potrebbero fare, minimamente intendere che la delega possa essere rilasciata a persone giuridiche, ciò vista anche la datazione della Deliberazione e la sua storia. D’altro canto l’obbligo di chiudere (“sigillareâ€?) un lotto di conservazione da parte del Responsabile della conservazione con l’apposizione della sua Firma Digitale, o Firma (OHWWURQLFD 4XDOLĂ€FDWD L FHUWLĂ€cati sono rilasciabili solo a persoQH Ă€VLFKH QHO QRVWUR RUGLQDPHQWR VDQFLVFH O¡LPSRVVLELOLWj GL DIĂ€GDUH D persona giuridica questa incombenza mentre, come giĂ detto, il resto GHO SURFHVVR SXz HVVHUH DIĂ€GDWR DG altro soggetto esterno (comma 3 dell’articolo 5 della Deliberazione in questione). A conferma di quanto sostengo faccio rilevare che il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 marzo 200910 “Regole tecniche in materia di generazione, apposizione e veULĂ€FD GHOOH Ă€UPH GLJLWDOL H YDOLGD]LRQH WHPporale dei documenti informaticiâ€? introduce una prescrizione di particolare rilevanza per la gestione del certiĂ€FDWR GHOOD ´SHUVRQDÂľ GHO 5HVSRQsabile della Conservazione a tutela degli interessi dell’organizzazione
8. 9.
Il responsabile del procedimento di conservazione sostitutiva può delegare, in tutto o in parte, lo svolgimento delle proprie attività ad una o piÚ persone che, per competenza ed esperienza, garantiscano la corretta esecuzione delle operazioni ad esse delegate. 10. 3XEEOLFDWR LQ *D]]HWWD 8IÀFLDOH Q GHO iged.it online 01.2010
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la cui assenza era origine di contesa tra Organizzazioni che volevano, o dovevano, procedere a processi di conservazione (sostitutiva) e i CertiĂ€FDWRUL FKH ULODVFLDYDQR L &HUWLĂ€FDWL 4XDOLĂ€FDWL DL 5HVSRQVDELOL GHOOD FRQservazione stessa. Si tratta di quanto stabilito nel comma 411 dell’Articolo 15 (Informa]LRQL FRQWHQXWH QHL FHUWLĂ€FDWL TXDOLĂ€FDWL GRYH VL VDQFLVFH O¡REEOLJR GD SDUWH GHO &HUWLĂ€FDWRUH GL LQVHULUH QHL FHUWLĂ€FDWL TXDOLĂ€FDWL OH SUHYLVWH informazioni relative all’organizzazione che ne autorizza, o richiede, l’emissione nonchĂŠ il suo impegno D ULFKLHGHUH DO &HUWLĂ€FDWRUH VWHVVR OD UHYRFD GHO FHUWLĂ€FDWR DO PRGLĂ€FDUVL di tali informazioni. LA RISOLUZIONE 158/E DEL 15 GIUGNO 2009 L’Agenzia delle entrate con questa Risoluzione rende pubbliche le risposte ad una Istanza di Consulenza Giuridica presentata da Assinform12. L’importanza di questa Risoluzione sta nel fatto che l’Agenzia delle entrate ritorna sui suoi passi sul modo di portare in Conservazione Sostitutiva le fatture cartacee emesse a seguito di un processo di elaborazione informatica (in pratica con l’impiego di un “applicativo gestionaleâ€?).
La precedente posizione era stata formalizzata dalle Risoluzioni n. 161/E13 del 2007 e n. 14/E14 del LQ WDOL 5LVROX]LRQL O¡$JHQ]LD affermava di ritenere che “nella conservazione sostitutiva dei documenti analogici non si possa prescindere dalla fase di acquisizione dell’immagine del supporto cartaceo DO Ă€QH GL JDUDQWLUH FKH OH IDWWXUH scambiate tra le parti siano perfettamente identiche ai documenti conservati.â€? L’Agenzia ben comprendendo quanto argomentato dall’Istante, ha cosĂŹ proposto la sua risposta positiva. Ha innanzi tutto ribadito che i documenti in oggetto pur se creati con strumenti informatici, essendo priYL GL ULIHULPHQWR WHPSRUDOH H Ă€UPD digitale, sono da considerare come documenti analogici, per i quali è necessaria la materializzazione su GL XQ VXSSRUWR Ă€VLFR FDUWD soltanto cosĂŹ i documenti potranno considerarsi giuULGLFDPHQWH HVLVWHQWL H ULOHYDQWL DL Ă€QL GHOOH disposizioni tributarie. Ha quindi ricordato che, per i suddetti documenti, l’articolo 4, comma 1 del DM 23 gennaio 2004 prevede che “il processo di conservazione digitale di documenti e scritture analogici rilevanti DL Ă€QL WULEXWDUL DYYLHQH PHGLDQWH PHPRUL]zazione della relativa immagine, secondo le modalitĂ di cui all’art. 3, commi 1 e 2â€?. Il ragionamento prosegue ricordan-
do che l’articolo 3, comma 2, del DM, di fatto, rimanda, per le modalità di memorizzazione, alla Deliberazione CNIPA 19 febbraio 2004, n. FKH QRQ VSHFLÀFD FRQ TXDOH VLstema debba avvenire l’acquisizione dell’immagine, tale modalità , dunque, deve considerarsi libera e non soggetta a VSHFLÀFKH UHJROH. L’Agenzia, tiene poi a sottolineare che è necessario che il procedimento di acquisizione garantisca che l’immagine rispecchi in maniera fedele, corretta e veritiera i dati, i fatti e gli atti che il documento rappresenta. RIFERIMENTO TEMPORALE PER I DOCUMENTI INFORMATICI RILEVANTI AI FINI TRIBUTARI Altro elemento importante della Risoluzione in esame è la risposta relativa al Riferimento Temporale. /¡,VWDQ]D QH HYLGHQ]LDYD OD GHÀQLzione incoerente15, la ridondanza e il disallineamento con la normativa europea. Pertanto richiedeva di farlo coincidere - come suggerito dal buon senso e da una rigorosa e coerente gestione - con la data del documento (date of issue). La risposta dell’Agenzia ribadisce quanto affermato nella circolare 45/ ( GHO SXQWR ´il riferimento temporale ‌ attesta la data e l’ora di formazione della fattura elettronica�.
10. 11. /H LQIRUPD]LRQL H OH TXDOLÀFKH GL FXL DOO¡DUW FRPPD OHWWHUD D GHO &RGLFH FRGLÀFDWH VHFRQGR OH PRODOLWj LQGLFDWH GDOOD GHOLEHUD GHO &1,3$ SUHYLVWD DL VHQVL GHOO¡DUW FRPPD GHO SUHVHQWH GHFUHWR VRQR LQVHULWH G¡XIÀFLR GDO FHUWLÀFDWRUH QHO FHUWLÀFDWR TXDOLÀFDWR QHO FDVR LQ FXL O¡RUJDQL]]D]LRQH GL DSSDUWHQHQ]D DEELD DXWRUL]]DWR OD ULFKLHVWD GL HPLVVLRQH GHO FHUWLÀFDWR PHGHVLPR ,Q TXHVW¡XOWLPR FDVR O¡RUJDQL]]D]LRQH ULFKLHGHQWH DVVXPH O¡LPSHJQR GL ULFKLHGHUH OD UHYRFD GHO FHUWLÀFDWR TXDOLÀFDWR TXDORUD YHQJD D conoscenza della variazione delle informazioni contenute nello stesso. 12. Assinform è l’associazione nazionale delle principali Aziende di Information Technology operanti in Italia. La base associativa conta su circa 200 soci effettivi e oltre 325 soci di gruppo tramite alcune Associazioni territoriali e 1.000 soci indiretti tramite il Patto *OREDOH GL &RQÀQGXVWULD $VVLQIRUP q SDUWH LPSRUWDQWH GHO 6LVWHPD &RQÀQGXVWULD H DGHULVFH D &RQÀQGXVWULD 6HUYL]L ,QQRYDWLYL H Tecnologici. 13. DM 23 gennaio 2004, articolo 21 DPR 26 ottobre 1972, n. 633 - Fatturazione elettronica e modalità di assolvimento degli obblighi ÀVFDOL UHODWLYL DL GRFXPHQWL LQIRUPDWLFL HG DOOD ORUR ULSURGX]LRQH VX GLYHUVL WLSL GL VXSSRUWR 14. Conservazione elettronica - Istanza di interpello 2007 – Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. 15. ,QIRUPD]LRQH FRQWHQHQWH OD GDWD H O¡RUD FKH YLHQH DVVRFLDWD DG XQR R SL GRFXPHQWL LQIRUPDWLFL O¡RSHUD]LRQH GL DVVRFLD]LRQH GHYH ULVSHWWDUH OH SURFHGXUH GL VLFXUH]]D GHÀQLWH H GRFXPHQWDWH D VHFRQGD GHOOD WLSRORJLD GHL GRFXPHQWL GD FRQVHUYDUH GDO VRJJHWWR SXEblico o privato che intende o è tenuto ad effettuare la conservazione digitale ovvero dal responsabile della conservazione nominato dal soggetto stesso. iged.it online 01.2010
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Ricorda poi che, in particolare, questa data assume particolare rilevanza per quei documenti che sono destinati a non uscire dalla disponibilitĂ del contribuente (sono formati, ma non emessi) come libri e registri o quelli in cui la data di emissione non coincida con la data di formazione, vedasi articolo 21, comma 4, DPR n. 633 del 1972. Si deduce che in questi casi è responsabilitĂ di chi forma il documento determinare il “Riferimento Temporaleâ€? nel modo piĂš corretto ed attendibile possibile. La risposta dell’Agenzia, poi, sulla base dell’articolo 21 del DPR n. 633 del 1972 • comma 216, per il quale “la fattura è datata e numerata in ordine progressivo per anno solareâ€?, • comma 3, che dispone che l’attestazione della data della fattura è ottenuta tramite l’apposizione del riferimento temporale, e • ai sensi del successivo comma 4 che richiede che “la fattura sia emessa al momento di effettuazione dell’operazione determinata a norma dell’articolo 6â€? conclude che “dal combinato delle trascritte disposizioni si evince chiaramente FKH OD GDWD LQGLFDWD QHOOD IDWWXUD q OD GDWD di emissione del documentoâ€?. LA RISOLUZIONE 195/E DEL 30 LUGLIO 2009 Il concetto che l’acquisizione dell’immagine, debba considerarsi libeUD H QRQ VRJJHWWD D VSHFLĂ€FKH UHJROH è ripreso anche dalla Risoluzione 195/E del 30 luglio 2009, nella quale viene inoltre ricordato che presso lo stesso contribuente possono coesistere sia il sistema di conservazione sostitutiva sia quello tradizionale. L’unico accorgimento se il proces-
so di conservazione viene iniziato e portato a termine in corso d’anno, con cadenza inferiore a quella “almeno annualeâ€?, è quello di dover istituire registri sezionali ad hoc. /D ULVROX]LRQH UDFFRPDQGD LQĂ€QH che per ciascun fornitore (o cliente) siano adottate modalitĂ omogenee di conservazione.
15. 16. Riprende l’articolo 226 della Direttiva comunitaria 2006/112/CE.
VINCENZO GAMBETTA
Consulente Gestione Dati, Informazioni e Contenuti digitali e Direttore Contenuti di iged.it e iged.it online iged.it online 01.2010
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Le memorie flash per l’archiviazione digitale (Flash memories for digital preservation) STEFANO ALLEGREZZA
ABSTRACT Le memorie Flash non volatili stanno diventando sempre piÚ popolari. Questo articolo fornisce una rassegna delle tecnologie di archiviazione basate su memorie di questo tipo. La discussione si sviluppa attorno alle diverse tipologie di dispositivi basati su memorie Flash e sulle differenze WUD +'' 6'' H ++' /¡DIÀGDELOLWj di tali tecnologie costituisce una questione di fondamentale importanza tanto per le industrie produttrici quanto per i consumatori; la durata e la resistenza sono senza dubbio le prime caratteristiche da analizzare. Questo articolo approfondisce L GLYHUVL IDWWRUL FKH GHWHUPLQDQR O¡DIÀGDELOLWj GHOOH PHPRULH )ODVK INTRODUZIONE Le memorie Flash1 stanno conquistando un posto di primo piano nel panorama delle memorie digitali. Le troviamo impiegate in molteplici settori e vengono utilizzate come supporti di memorizzazione in sva-
1.
2. 3. 4.
riati dispositivi (denominati host device2 WUD FXL FRPSXWHU VLD ÀVVL FKH SRUWDWLOL PDFFKLQH IRWRJUDÀFKH videocamere digitali, telefoni cellulari, smartphone, Personal Digital Assistant (PDA), Global Positioning Systems (GPS), computer palmari, iPOD, lettori MP3, strumenti musicali elettronici, etc. Le memorie Flash sono utilizzate anche in campo industriale. Il loro successo è sempre piÚ vasto per via di fattori quali la portabilità grazie alle dimensioni ÀVLFKH HG DO SHVR ULGRWWL O¡HVWUHPD silenziosità 3, il basso consumo di corrente, la resistenza nei confronti GL VROOHFLWD]LRQL ÀVLFKH XUWL YLEUDzioni, sbalzi termici, cadute, etc.). Ma ancora poco si sa riguardo la loro DIÀGDELOLWj LQ WHUPLQL GL GXUDWD H GL capacità di ritenzione dei dati4. Anzi: si fanno sempre piÚ frequenti i casi di perdita di dati dai dispositivi di storage basati sulle memorie Flash, come le pendrive che ormai tutti
utilizzano per memorizzare i propri dati, le memory card (schede di memoria) impiegate nelle macchine foWRJUDÀFKH GLJLWDOL SHU PHPRUL]]DUH le foto, ed anche i drive SSD (Solid State Disk) che stanno cominciando D VRVWLWXLUH L WUDGL]LRQDOL GLVFKL ÀVVL basati sulla tecnologia magnetica. 0D DQFKH QHOO¡LSRWHVL FKH QRQ VL YHULÀFKLQR HYHQWL FRVu WUDJLFL FRPH OD perdita di dati, è bene cominciare a chiedersi se le memorie Flash sono in grado di assicurare la conserva]LRQH QHO WHPSR GHL GDWL FKH DIÀGLDmo loro. Ipotizziamo, ad esempio, di memorizzare su una pendrive un documento di particolare importanza e di riporla in un ambiente con WXWWL JOL DFFRUJLPHQWL SHU IDU Vu FKH i dati si conservino nel migliore dei modi (ad esempio, a temperatura ed umidità controllata, lontano da qualsiasi campo elettromagnetico o da altri fonti di disturbo che possano interferire con il processo di con-
/H PHPRULH )ODVK YHQJRQR D YROWH DQFKH LPSURSULDPHQWH GHWWH ´PHPRULH DOOR VWDWR VROLGRÂľ /¡XVR GHOOD ORFX]LRQH ´DOOR VWDWR VROLGRÂľ GHULYD GDOOD Ă&#x20AC;VLFD H VL ULIHULVFH DOO¡XVR GL GLVSRVLWLYL EDVDWL VX PDWHULDOL VHPLFRQGXWWRUL 9D RVVHUYDWR FKH LO VXR XWLOL]]R QRQ q GHO WXWWR corretto dal momento che le memorie Flash rappresentano solamente una delle tante tipologie di memorie allo stato solido (che comprende, ad esempio, anche ROM, PROM, EPROM, EAROM, EEPROM, RAM, DRAM, SDRAM, DDR, DDR2, etc.). $G HVHPSLR QHO FDVR GHOOH PHPRU\ FDUG O¡KRVW GHYLFH q LO GLVSRVLWLYR LQ FXL YLHQH XWLOL]]DWD PDFFKLQD IRWRJUDĂ&#x20AC;FD GLJLWDOH WHOHIRQR cellulare, etc.). Le memorie Flash operano ad un livello di rumore di 0 dB. Ovvero la capacitĂ di mantenere inalterate nel tempo le informazioni. â&#x20AC;&#x153;The archival properties of solid state media are not well understood â&#x20AC;&#x201C; they should therefore not be used for long-term storage, and data should be transferred to other media at the earliest possible opportunityâ&#x20AC;?. Cfr. Digital Preservation Guidance Note n.3 Care, Handling and Storage of Removable Media, The National Archives, <http://www.nationalarchives.gov.uk/ documents/media_care.pdf> iged.it online 01.2010
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)LJXUD 6FKHPDWL]]D]LRQH VHPSOLĂ&#x20AC;FDWD GL XQD FHOOD HOHPHQWDUH GL PHPRULD
servazione, etc.). Si può essere certi che tra quindici - venti anni il documento sarà ancora integro e leggibile5? In altre parole: le memorie Flash sono utilizzabili come memorie per la conservazione digitale? Scopo di questo articolo è proprio fornire una risposta a queste domande e per farlo è necessario innanzitutto prendere in esame la tecnologia alla base delle memorie Flash.
oppure â&#x20AC;&#x153;1â&#x20AC;?; tale informazione è rappresentata dallo stato di carica GHO Ă RDWLQJ JDWH DO YDORUH ´ Âľ FRUULsponde un transistor Mosfet caricato negativamente (si veda la Figura 2), mentre al valore â&#x20AC;&#x153;1â&#x20AC;? corrisponde un transistor Mosfet caricato positi-
LA TECNOLOGIA IMPIEGATA Una memoria Flash è costituita da celle di memoria elementari, ciascuna delle quali si basa su un componente fondamentale, denominato transistor Mosfet, capace di memorizzare uno o piĂš bit di informazio- Figura 2. Il valore logico â&#x20AC;&#x153;0â&#x20AC;? corrisponne. Rispetto ai tradizionali transistor GH DO JDWH Ă RWWDQWH FDULFDWR QHJDWLYDMosfet, quelli utilizzati nelle memomente rie Flash sono dotati di un elettrodo DGGL]LRQDOH LO JDWH Ă RWWDQWH Ă RDting gate), posto tra canale e gate di controllo (control gate) e completamente isolato elettricamente (si veda OD )LJXUD ,QIDWWL LO JDWH Ă RWWDQWH è separato dal canale da un sottile strato di ossido (gate oxide) ed è separato dal gate di controllo da un triplo strato di dielettrico ONO (ossido-nitruro-ossido). Figura 3. Il valore logico â&#x20AC;&#x153;1â&#x20AC;? corrisponCiascuno di questi transistor è in grado di memorizzare un bit â&#x20AC;&#x153;0â&#x20AC;?
4. 5.
GH DO JDWH Ă RWWDQWH FDULFDWR SRVLWLYDmente
vamente (si veda la Figura 3). Grazie alla presenza degli strati isolanti ed in assenza di tensioni elevate gli elettroni rimangono in tale eletWURGR VHQ]D GLVSHUGHUVL QHOO¡DPELHQte circostante e quindi la carica del Ă RDWLQJ JDWH H FRQ HVVD LO YDORUH PHmorizzato, si mantiene quasi inalterata per un certo periodo di tempo. TIPOLOGIE DI MEMORIE FLASH Memorie Flash di tipo NAND e NOR In un memoria Flash le celle di memoria elementari sono disposte secondo uno schema a matrice nel quale le righe vengono denominate wordline e le colonne bitline. Sulla base della modalitĂ di interconnessione delle celle si distinguono in due tipologie, NOR e NAND. Le memorie di tipo NOR, le prime ad essere sviluppate, furono inventate da Intel nel 1988. In queste memorie, le celle sono collegate in parallelo alle bitline (in una maniera che ricorda il collegamento nelle porte logiche NOR) consentendo alle celle di essere lette e scritte individualmente ed in maniera casuale (random), anche se con tempi piĂš lunghi rispetto alle memorie NAND. Questo le rende particolarmente adatte alla memorizzazione di dati che devono essere aggiornati di rado (ad esempio, il sistema operativo nei telefoni cellulari, nei PDA H QHOOH PDFFKLQH IRWRJUDĂ&#x20AC;FKH GLJLWDli, oppure il BIOS nei computer). La loro durata va dai 10.000 ai 100.000 cicli di scrittura/cancellazione. Le memorie di tipo NAND furono sviluppate nel 1989 da Toshiba. In queste memorie le celle sono collegate in serie (in una maniera che ricorda il collegamento nelle porte
Ovviamente, ipotizzando che ci sia ancora la possibilitĂ di collegare la pendrive ad un computer mediante una porta USB e che sia GLVSRQLELOH XQ VRIWZDUH LQ JUDGR GL OHJJHUH LO IRUPDWR VHFRQGR LO TXDOH q VWDWR FRGLĂ&#x20AC;FDWR LO GRFXPHQWR iged.it online 01.2010
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Figura 4. Confronto tra celle di memoria NAND e NOR (fonte: Micron Technical Note TN-29-19: NAND Flash 101: an introduction to NAND Flash and how to design it in to your next product; http://download.micron.com/pdf/ technotes/nand/tn2919.pdf>)
logiche NAND); ciò comporta che le celle non possono essere lette e programmate individualmente ma solamente a blocchi (denominati pagine)6. Questo le rende particolarPHQWH DGDWWH DOO¡XWLOL]]R QHL GLVSRsitivi di memoria di massa, come i dischi SSD, le pendrive e le memory card utilizzate nelle macchine fotoJUDĂ&#x20AC;FKH GLJLWDOL H QHL WHOHIRQL FHOOXODri. Le memorie NAND hanno tempi di scrittura e cancellazione piĂš corti rispetto alle memorie NOR ed una durata che è circa dieci volte maggiore di quella delle memorie NOR, arrivando ad 1.000.000 di cicli di scrittura/cancellazione. $ SDULWj GL GLPHQVLRQL Ă&#x20AC;VLFKH OH memorie NAND consentono di raggiungere una maggiore capacitĂ di memorizzazione. Infatti, come si YHGH LQ )LJXUD O¡RFFXSD]LRQH GL VSD]LR Ă&#x20AC;VLFR GL XQD FHOOD GL PHPRULD NAND è pari a 4F2, mentre quella di una cella di memoria NOR è pari a 10 F2, ovvero piĂš del doppio. Di conseguenza, a paritĂ di spazio, le memorie Flash di tipo NAND consentono una densitĂ che è in rapporto di 10 a 4 rispetto alle memorie Flash di tipo NOR. Memorie Flash di tipo MLC e SLC
Figura 5. Confronto tra celle di memoria Flash di tipo SLC (a sinistra) e MLC (a destra) (adattato da <http://www.micron.com(nandcom/>)
5. 6.
Di conseguenza, le memorie Flash di tipo NOR permettono un accesso di tipo casuale (random), mentre quelle di tipo NAND consentono solamente un accesso di tipo sequenziale. iged.it online 01.2010
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Le prime memorie Flash erano di tipo SLC (Single-Level Cell) e potevano memorizzare un solo bit per ogni singola cella di memoria7. Per massimizzare la capacitĂ di memoria, i produttori di memorie Flash si sono messi alla ricerca di soluzioni con cui, a paritĂ di dimensione del die8, fosse possibile memorizzare una maggiore quantitĂ di dati. La prima soluzione a questo problema è ovvia: diminuendo le dimensioni delle singole celle di memoria è possibile integrarne un numero PDJJLRUH 8Q¡DOWHUQDWLYD PHQR RYYLD DOOD VHPSOLFH ULGX]LRQH Ă&#x20AC;VLFD GHL transistor è quella di memorizzare un maggior numero di informazioni nella singola cella e questa idea ha portato alla realizzazione di celle di memoria, denominate MLC (MultiLevel Cell), capaci di memorizzare piĂš di un bit per ogni singola cella9. Attualmente la maggior parte delle celle MLC permette la memorizzazione di quattro livelli per ogni singola cella, consentendo la memorizzazione di 2 bit (si veda la Figura 5), ma esistono anche versioni ad otto livelli (3 bit) e a 16 livelli (4 bit). Questa soluzione aumenta il contenuto informativo di ogni cella e consente una sostanziale riduzione del-
O¡DUHD GHOOD PDWULFH GL FHOOH H TXLQGL del costo per bit). Tuttavia in questo modo viene a ridursi il margine che separa i diversi livelli ed aumenta la probabilitĂ di errore. Il risultato è che le memorie che si basano su FHOOH 0/& VRQR PHQR DIĂ&#x20AC;GDELOL GL quelle che si basano su memorie SLC e spesso è necessario aumentare la complessitĂ del software di JHVWLRQH SHU FRPSHQVDUH O¡DXPHQWR nella quantitĂ di errori (misurata in termini di BER, Bit Error Ratio)10. Anche la durata in generale è inferiore: tipicamente quella delle memorie MLC è inferiore di circa dieci volte rispetto a quella delle memorie SLC.
La memorizzazione dei bit â&#x20AC;&#x153;0â&#x20AC;? ed â&#x20AC;&#x153;1â&#x20AC;? nella cella di memoria avviene PRGLĂ&#x20AC;FDQGR OR VWDWR GL FDULFD GHO JDWH Ă RWWDQWH JUD]LH DOO¡LPPLVVLRne o alla rimozione di elettroni. La VFULWWXUD GHO YDORUH ´ Âľ q GHĂ&#x20AC;QLWD â&#x20AC;&#x153;programmazioneâ&#x20AC;? e avviene imPHWWHQGR HOHWWURQL QHO JDWH Ă RWWDQWH (ovvero, caricandolo negativamente). Invece, la scrittura del valore â&#x20AC;&#x153;1â&#x20AC;? q GHĂ&#x20AC;QLWD ´FDQFHOOD]LRQHÂľ H DYYLHQH ULPXRYHQGR HOHWWURQL GDO JDWH Ă RWWDte (ovvero caricandolo positivamente)11.
La programmazione La programmazione può avvenire o per iniezione di elettroni a caldo (Channel Hot Electron Injection, Il funzionamento della cella di &+(, R WUDPLWH O¡HIIHWWR WXQQHOLQJ memoria elementare SL SUHFLVDPHQWH VIUXWWDQGR O¡HIIHW-
Figura 6. Programmazione di un cella di memoria (la cella programmata è a destra)
6L ULĂ HWWD VXO IDWWR FKH XQD PHPRULD )ODVK GL WLSR 6/& FRQWLHQH XQD FHOOD GL PHPRULD SHU RJQL ELW PHPRUL]]DELOH $G HVHPSLR XQD pendrive da 1 GB, se realizzata mediante celle di memoria di tipo SLC, contiene ben 8 miliardi di queste celle elementari di memoria. 8. Il die è la sottile piastrina di materiale semiconduttore (generalmente silicio) sulla quale viene ricavato il circuito elettrico di un circuito integrato. Per poterlo utilizzare, il die viene inserito in un contenitore, denominato package, dal quale fuoriescono i terminali PHWDOOLFL FROOHJDWL WUDPLWH Ă&#x20AC;OL VRWWLOLVVLPL DO FLUFXLWR UHVLGHQWH VXO GLH 9. Una tecnologia concorrente della Multi-Level Cell (MLC) è quella denominata Multi-Bit Cell (MBC), che si propone lo stesso obietWLYR GL PHPRUL]]DUH ELW SHU FHOOD 4XHVWD WHFQRORJLD q DWWXDOPHQWH LPSLHJDWD QHOOH PHPRULH 7ZLQ)ODVKÂ&#x152; GHOO¡D]LHQGD ,QĂ&#x20AC;QHRQ 10. Molti dei dispositivi di memoria Flash includono anche un sistema di correzione degli errori (ECC, Error Correction Code) capace GL ULFRQRVFHUH OD SUHVHQ]D GL HUURUL DQFKH VXO VLQJROR ELW 3HU HVHPSLR QRQ q UDUR WURYDUH PHPRULH )ODVK FKH KDQQR XQD VSHFLĂ&#x20AC;FD VXO tasso di errore (BER, bit error ratio) pari a meno di 1 bit su 1015 bit letti. Nel caso delle memorie Flash di tipo MLC, il sistema di correzione degli errori deve essere molto piĂš preciso e ciò può richiedere algoritmi che siano in grado di correggere gli errori anche Ă&#x20AC;QR D FLQTXH ELW H GL ULOHYDUH O¡HYHQWXDOH SUHVHQ]D GL SL GL FLQTXH ELW HUUDWL /¡DOJRULWPR SL FRPXQHPHQWH XVDWR q TXHOOR GL %RVH Chaudhuri-Hocquenghem (codice BCH). 11. 6L SUHFLVD FKH LO JDWH Ă RWWDQWH YLHQH FDULFDWR SRVLWLYDPHQWH ´HOLPLQDQGRÂľ SDUWH GHJOL HOHWWURQL FKH VRQR QDWXUDOPHQWH SUHVHQWL LQ HVVR (e non, ovviamente, aggiungendo cariche positive). In altre parole, rispetto alla situazione di neutralitĂ , la carica positiva va intesa come presenza di elettroni in difetto, mentre la carica negativa va intesa come presenza di elettroni in eccesso. 7.
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mazione delle memorie NAND): in questo caso il gate di controlOR O¡XQLFR UDJJLXQJLELOH PHGLDQWH FRQWDWWR GDOO¡HVWHUQR q SRODUL]]DWR negativamente mentre il source lo è positivamente e ciò produce una migrazione di elettroni verso una regione poco drogata del source che prende il nome di LDD (Low DoFigura 7. Cancellazione di una cella di memoria Flash (la cella cancellata è a destra) ped Drain) (si veda la Figura 7). Nella Tabella 1 sono riepilogate le to Fowler - Nordheim). Nel primo modalitĂ di programmazione, utiliz- tecnologie utilizzate nella programcaso viene effettuata portando il gate zata principalmente nelle memorie mazione e nella cancellazione deldi controllo ad una tensione positi- di tipo NAND, richiede invece cor- le celle di memoria di tipo NOR e va elevata e contemporaneamente UHQWL GHOO¡RUGLQH GL SRFKL Q$ HG DOWH NAND. polarizzando il drain a tensioni su- WHQVLRQL R 9 periori a quelle di normale funzio- In entrambi i casi (iniezione di elet- La lettura namento. In questo modo si crea un troni a caldo e effetto tunneling), La lettura del bit â&#x20AC;&#x153;0â&#x20AC;? od â&#x20AC;&#x153;1â&#x20AC;? memocanale conduttivo in cui gli elettro- O¡DFFXPXOR GL HOHWWURQL QHO JDWH Ă RW- rizzato in una cella di memoria Flash ni acquistano una energia talmente tante lo carica negativamente e ciò si basa sul fatto che il transistor Moelevata da giungere al drain con ve- corrisponde ad uno â&#x20AC;&#x153;0â&#x20AC;? logico (si sfet conduce (ovvero, si instaura una corrente tra source e drain) solo se locitĂ capaci di creare ionizzazione veda la Figura 6). OD WHQVLRQH 9JV WUD LO JDWH GL FRQda impatto. Il campo elettrico presenta inoltre una forte componen- Rimuovendo le tensioni di program- trollo e il source è maggiore di una WH SHUSHQGLFRODUH DOOD VXSHUĂ&#x20AC;FLH GHO mazione la carica negativa accumula- FHUWD WHQVLRQH GL VRJOLD 9WK 9ROWDVLOLFLR VXIĂ&#x20AC;FLHQWH SHU LQLHWWDUH DOFXQL WD VXO JDWH Ă RWWDQWH q WDOH GD LPSHGL- ge threshold). Questa tensione di GL TXHVWL HOHWWURQL QHO JDWH Ă RWWDQWH re la nascita di un canale conduttivo, soglia viene alterata dallo stato di Questo procedimento di scrittura, anche se il gate di controllo è po- FDULFD SUHVHQWH QHO JDWH Ă RWWDQWH HG utilizzato solitamente nelle memorie larizzato alle normali tensioni posi- assume un valore molto elevato se Flash di tipo NOR, richiede corren- WLYH GL OHWWXUD *UD]LH DOO¡LVRODPHQWR LO JDWH Ă RWWDQWH q FDULFR ´QHJDWLYDWL FRQ LQWHQVLWj GHOO¡RUGLQH GL GLYHUVL WUDPLWH GLHOHWWULFR OD FDULFD FRVu LP- menteâ&#x20AC;?. Di conseguenza, applicanP$ H WHQVLRQL HOHYDWH GHOO¡RUGLQH magazzinata può essere mantenuta do una tensione normale al gate di GHL 9 FRPSRUWDQGR XQ PDJJLRU QHO JDWH Ă RWWDQWH WHRULFDPHQWH SHU controllo, si creerĂ un passaggio di corrente tra source e drain solo se il consumo energetico. decine di anni12. JDWH Ă RWWDQWH q FDULFR SRVLWLYDPHQWH Nella programmazione tramite ef(corrispondente al bit â&#x20AC;&#x153;1â&#x20AC;?), mentre fetto tunneling si polarizza il gate di La cancellazione controllo ad una tensione positiva La cancellazione, sia nelle memorie VH TXHVW¡XOWLPR q FDULFR QHJDWLYDtale da attrarre gli elettroni che dal NOR che in quelle NAND, avvie- mente (corrispondente al bit â&#x20AC;&#x153;0â&#x20AC;?) il VRXUFH DUULYDQR VXO JDWH Ă RWWDQWH QH VIUXWWDQGR O¡HIIHWWR WXQQHOLQJ passaggio della corrente è impedito per effetto tunnel. Questa seconda (lo stesso utilizzato nella program- (si veda la Figura 8). Andando a rile-
Tipo di memoria Flash
Programmazione
Cancellazione
Connessione
Durata
Tipo NOR Tipo NAND
CHEI effetto tunneling
effetto tunneling effetto tunneling
in parallelo in serie
100.000 cicli 1.000.000 cicli
Tabella 1. Confronto tra memorie Flash di tipo NOR e NAND
11. 12. 6L YHGUj SL DYDQWL TXDOH VLJQLĂ&#x20AC;FDWR DWWULEXLUH DOO¡DYYHUELR ´WHRULFDPHQWHÂľ iged.it online 01.2010
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Figura 8. La lettura del valore logico â&#x20AC;&#x153;0â&#x20AC;? (a sinistra) ed â&#x20AC;&#x153;1â&#x20AC;? (a destra)
vare il passaggio o meno della corrente ĂŠ possibile â&#x20AC;&#x153;leggereâ&#x20AC;? il valore memorizzato nella cella di memoria Flash.
dei lettori MP3). Le memory card vengono utilizzate come moduli di memoria nelle macFKLQH IRWRJUDĂ&#x20AC;FKH H QHOOH YLGHRFDI DISPOSITIVI DI STORAGE BASATI SU MEMOmere digitali, nei cellulari, nei palmari RIE FLASH Le caratteristiche delle memorie e PDA, nei dispositivi GPS, etc. Ad Flash sono tali da rendere questa oggi gli standard principali presenti tecnologia adatta alla realizzazione sul mercato sono: MultiMedia Card di svariate tipologie di dispositivi di (MMC), Secure Digital (SD), Commemorizzazione. Per semplicitĂ pos- pactFlash (CF), Memory Stick (MS) VLDPR FODVVLĂ&#x20AC;FDUOL LQ DOPHQR TXDWWUR e xD-Picture Card (si veda la Figura categorie: memory card; pendrive; 9). Tuttavia le memory card piĂš difdischi SSD; memorie generiche (ad fuse appartengono alla famiglia delle HVHPSLR TXHOOH XWLOL]]DWH DOO¡LQWHUQR CompactFlash e delle Secure Digital
a) Multimedia Card
b) Secure Digital
c) Compact Flash
e sembra che le prime, a causa delle loro dimensioni piĂš voluminose, stiano cedendo il passo alle seconde, che diventeranno con tutta probabilitĂ il formato piĂš diffuso. /H SHQGULYH DOWUHVu GHQRPLQDWH â&#x20AC;&#x153;penne USBâ&#x20AC;?, â&#x20AC;&#x153;chiavette USBâ&#x20AC;?, â&#x20AC;&#x153;drive USBâ&#x20AC;? etc.), introdotte nel FRPH DOWHUQDWLYD DL Ă RSS\ GLVN R DL &RPSDFW 'LVF RIIURQR XQ¡LQcredibile mix composto da elevate capacitĂ di archiviazione, alta velocitĂ di trasferimento dati e grande Ă HVVLELOLWj LO WXWWR LQ GLPHQVLRQL estremamente contenute. Le pendrive, composte da un involucro al cui interno è presente una memoria Flash ed un controller; funzionano con la stragrande maggioranza dei computer e dei dispositivi che incorSRUDQR O¡LQWHUIDFFLD 86% 8QLYHUVDO Serial Bus), tra cui la quasi totalitĂ dei computer, PDA e lettori MP3. I dischi SSD (Solid State Disk od anche Solid State Drive) sono nuove unitĂ di memoria di massa che stanno via via sostituendo i dischi Ă&#x20AC;VVL QHL FRPSXWHU13 /¡XVR GHOOD SDrola â&#x20AC;&#x153;discoâ&#x20AC;? è principalmente dovu-
d) Memory Stick
e) xD-Picture Card
Figura 9. Alcuni tipi di memory card
13. La tecnologia attuale mette a disposizione tre diversi dispositivi di memoria di massa per i computer: O¡+'' KDUG GLVN GULYH GLVFR Ă&#x20AC;VVR RG DQFKH KDUG GLVN GULYH RYYHUR LO GLVFR Ă&#x20AC;VVR WUDGL]LRQDOH EDVDto sulla tecnologia magnetica ed in grado, ad oggi, di garantire il massimo della capacitĂ e della convenienza; O¡++' K\EULG KDUG GLVN GLVFR Ă&#x20AC;VVR LEULGR R K\EULG KDUG GULYH XQ GLVSRVLWLYR LEULGR FRPSRVWR GD XQ GLVFR Ă&#x20AC;VVR WUDGL]LRQDOH H XQD PHmoria Flash, sviluppato per sfruttare al meglio le capacitĂ di un normale disco magnetico e il basso tempo di risposta di una memoria Flash; O¡66' VROLG VWDWH GLVN GLVFR DOOR VWDWR VROLGR RG DQFKH VROLG VWDWH GULYH EDVDWR VX FKLS GL PHPRULD )ODVK iged.it online 01.2010
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Figura 10. Confronto tra lâ&#x20AC;&#x2122;interno di un HDD (a sinistra) ed un SSD (a sinistra) (fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Image:Open_HDD_and_SSD.JPG).
ta ad una questione di similitudine: gli SSD svolgono le stesse funzioni svolte dai dischi rigidi tradizionali ed hanno, di conseguenza, una denominazione simile. Tuttavia, al FRQWUDULR GHL GLVFKL Ă&#x20AC;VVL WUDGL]LRQDOL negli SSD non sono presenti parti meccaniche in movimento (dischi, motori e testine) ma solo chip di memoria Flash ed il controller (si veda la Figura 10); inoltre, non essendo basati sulla tecnologia magnetica, non sono sensibili a sorgenti di campi elettromagnetici.
consumo. Oltre a questi si aggiungono altri vantaggi, quali una minore rumorosità ; tempi di accesso ridotti15; minore dissipazione di calore; minore peso e dimensioni; minore rischio di rottura. A fronte di tutti questi vantaggi, i dischi allo stato solido presentano due svantaggi principali: un maggiore costo per bit; una possibile minore durata del disco, a causa del limite di riscritture delle memorie Flash. I dispositivi attuali dichiarano un numero massimo di riscritture della stessa cella di memoria che va da 100.000 a 1.000.000 La totale assenza di parti meccani- di cicli, a seconda del modello e che porta con sÊ due vantaggi prin- degli utilizzi ipotizzati. Entrambi i cipali: una maggiore resistenza agli problemi sembrano però destinati a urti e alle vibrazioni14 ed un minor risolversi in futuro. Le nuove tecno-
logie stanno, infatti, realizzando dischi SSD il cui costo sta scendendo (anche se lentamente) e la cui duraWD UDJJLXQJHUj TXHOOD GHL GLVFKL Ă&#x20AC;VVL tradizionali. LA CAPACITĂ&#x20AC; DELLE MEMORIE FLASH I dispositivi basati su memoria Flash sono disponibili attualmente, per gli utenti di tipo consumer, con capacitĂ che arrivano a 128 gigabyte per quanto riguarda le pendrive e le mePRU\ FDUG H Ă&#x20AC;QR D 7% SHU TXDQto riguarda i drive SSD. La capacità è normalmente indicata secondo le potenze del due (ovvero 512 MB, 1 GB, 2 GB, 4 GB, etc.) ma facenGR XVR QRQ GHL WUDGL]LRQDOL SUHĂ&#x20AC;VVL binari, comunemente utilizzati in
14. 7LSLFDPHQWH OD UHVLVWHQ]D DJOL VKRFN q SDUL D * $OFXQL SURGXWWRUL JLXQJRQR D GLFKLDUDUH UHVLVWHQ]D DJOL VKRFN DQFKH Ă&#x20AC;QR D * &IU DG HVHPSLR OH VSHFLĂ&#x20AC;FKH GHO GLVSRVLWLYR 66' GD *% SURGRWWR GD 6XSHUWDOHQW KWWS ZZZ VXSHUWDOHQW FRP GDtasheets/6_54.pdf> 15. , WHPSL GL DFFHVVR WLSLFL VRQR GHOO¡RUGLQH GHL Â&#x2014;V FKH VRQR VXSHULRUL D TXHOOL GHOOH PHPRULH '5$0 Â&#x2014;V PD GL JUDQ OXQJD LQIHULRUL D TXHOOL GHL GLVFKL Ă&#x20AC;VVL WUDGL]LRQDOL Â&#x2014;V RYYHUR PV iged.it online 01.2010
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4$"//&3 ,0%",
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1FS VMUFSJPSJ JOGPSNB[JPOJ DPOUBUUBSF J OVNFSJ P TDSJWFSF B JU EJ!LPEBL DPN
FDPSR LQIRUPDWLFR EHQVu GHL SUHĂ&#x20AC;VVL GHFLPDOL DO SDUL GL TXDQWR JLj DYYLHQH SHU L GLVFKL Ă&#x20AC;VVL WUDGL]LRQDOL Ad esempio, una pendrive da 1 GB dispone di una capacitĂ di memorizzazione di circa 1 x 10003 byte = 1.000.000.000 byte (e non di 1 x 10243 byte = 1.073.741.824 byte). Tuttavia, occorre tenere presente che quasi mai la capacitĂ di memorizzazione delle memorie Flash è esattamente uguale a quella dichiaUDWD 'L VROLWR q XQ SR¡ PDJJLRUH H ciò è dovuto al fatto che i produttori inseriscono una certa quantitĂ di memoria in piĂš rispetto alla capacitĂ di memorizzazione nominale del dispositivo per sostituire, con un meccanismo che viene denominato wear leveling (si veda il paragrafo 6.1), le celle di memoria che durante il normale funzionamento dovessero usurarsi. Di conseguenza la capacitĂ complessiva del dispositivo è, il piĂš delle volte, superiore alla sua capacitĂ nominale16. LE MEMORIE FLASH SONO ADATTE PER LA CONSERVAZIONE DIGITALE? Come si è visto le memorie Flash sono sempre piĂš diffuse e sono in molti a chiedersi se le memorie Flash siano adatte a conservare nel tempo i contenuti digitali. Per rispondere a questa domanda occorre valutare O¡DIĂ&#x20AC;GDELOLWj GL TXHVWH PHPRULH HG L fattori da prendere in considerazione sono almeno quattro: a) la durata (durability)17, cioè la capacitĂ di memorizzare informazioni anche dopo numerosi cicli di scrittu-
ra, lettura e cancellazione; b) la resistenza ai guasti di tipo meccanico od elettronico, cioè la capacitĂ di resistere ai guasti nelle componenti elettroniche o alle parti meccaniche (con o senza la presenza di sollecitazioni esterne); c) la resistenza agli agenti esterni, cioè la capacitĂ di resistere alle interferenze e ai disturbi dovuti ai campi elettromagnetici, alle radiazioni ultraviolette, alle correnti statiche, etc.; d) la ritenzione dei dati (data retention time), cioè la capacitĂ di manteQHUH QHO WHPSR O¡LQIRUPD]LRQH LPmagazzinata nella memoria, anche in assenza di operazioni di scrittura, lettura e cancellazione. Nel seguito prenderemo in esame ciascuno di questi fattori. La durata Con le memorie Flash i cicli di scrittura e cancellazione possono essere eseguiti solo un numero limitato di YROWH ,QIDWWL D FDXVD GHOO¡LQYHFFKLDmento delle celle di memoria dovuto agli stress per gli alti campi elettrici DSSOLFDWL DO JDWH Ă RWWDQWH L WUDQVLVWRU Mosfet perdono progressivamente la loro capacitĂ di essere â&#x20AC;&#x153;programmatiâ&#x20AC;? e â&#x20AC;&#x153;cancellatiâ&#x20AC;? ed il tasso di errore (BER, Bit Error Ratio) aumenta VHPSUH GL SL Ă&#x20AC;QR D GLYHQWDUH QRQ piĂš correggibile con i normali metodi di rilevamento e correzione degli errori. In questo caso la durata non è collegata al tempo di utilizzo ma al numero di cicli di scrittura/cancellazione a cui la memoria è sottoposta.
&Lz VLJQLĂ&#x20AC;FD FKH XQD PHPRULD )ODVK può cominciare ad essere difettosa anche dopo un periodo di utilizzo relativamente breve se è stata sottoposta ad un numero elevato di scritture e cancellazioni18. La durata delle memorie Flash vieQH HVSUHVVD VSHFLĂ&#x20AC;FDQGR LO QXPHro massimo di cicli di scrittura e cancellazione a cui possono essere sottoposte. La durata delle memorie Flash di tipo NAND è di solito un ordine di grandezza superiore rispetto a quella delle memorie di tipo NOR: queste ultime hanno una durata che oggi viene stimata dai 10.000 ai 100.000 cicli, mentre le prime hanno una durata che va da 100.000 a 1.000.000 di cicli. Questa differenza dipende dal fatto che la programmazione e la cancellazione nelle memorie NOR si basano su processi che differiscono, a livello sub-microscopico, rispetto a quelli che sono utilizzati nelle memorie di tipo NAND. Infatti, nelle memorie NOR la programmazione e la cancellazione sono processi asimmetriFL EDVDQGRVL OD SULPD VXOO¡LQLH]LRQH di elettroni â&#x20AC;&#x153;caldiâ&#x20AC;? e la seconda sul quantum tunneling; Tale asimmetria aumenta la velocitĂ alla quale le celle di memoria degradano quando vengono sottoposte a cicli di programmazione e cancellazione. Al contrario, nelle memorie NAND tanto la programmazione quanto la cancellazione sono processi perfettamente simmetrici ed utilizzano lo stesso effetto (basato sul quantum tunneling) ed inoltre le energie in
16. $G HVHPSLR GD YHULĂ&#x20AC;FKH HVHJXLWH VX TXDWWUR SHQGULYH FRQ FDSDFLWj GLFKLDUDWD GL *% VL q SRWXWR ULFDYDUH L VHJXHQWL GDWL OD SULPD penna USB aveva una capacitĂ di memorizzazione pari a 1.038.106.624 = 1,038 GB; la seconda 1.025.560.576 = 1,025 GB; la terza 1.014.743.040 = 1,014 GB; la quarta 1.042.964.480 = 1,042 GB. In media ciascuna pendrive presenta circa 30 MB in piĂš rispetto al valore nominale. 17. In letteratura viene utilizzato anche il termine resistenza (endurance). 18. &Lz SXz YHULĂ&#x20AC;FDUVL DG HVHPSLR TXDQGR OD PHPRULD )ODVK q XWLOL]]DWD GDO VLVWHPD RSHUDWLYR FRPH PHPRULD GL VZDS QHO TXDO FDVR FRQ L VLVWHPL RSHUDWLYL SL UHFHQWL q SRVVLELOH FKH YHQJD VFULWWD DQFKH DOFXQH GHFLQH GL PLJOLDLD GL YROWH O¡RUD iged.it online 01.2010
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Figura 11. La struttura di una scheda di memoria
gioco sono inferiori; di conseguenza lo stress subito dalla cella, e con esso il degrado, è minore19. Si tratta FRPXQTXH GL GXUDWH FKH VRQR VXIĂ&#x20AC;cienti per un uso nomale. Esistono, tuttavia, delle situazioni in cui, a causa di un utilizzo intenso, la durata di queste memorie può risultare notevolmente ridotta. In particolare, può accadere che le celle di memoria non siano utilizzate in maniera uniforme: alcune celle della memoria potrebbero essere sottoposte a un numero molto piĂš elevato di scritture rispetto ad altre, causandone un degrado precoce. Purtroppo se queste celle sono utilizzate per memorizzare informazioni importanti come la File Allocation Table (FAT)20, una volta che queste si sono deteriorate risulta impossibile accedere ai dati di tutta la memoria. Per prevenire questa evenienza, i di-
spositivi di storage basati su queste memorie integrano di solito, oltre alla memoria Flash vera e propria necessaria per immagazzinare i dati, anche un controller (si veda la Figura 11, riferita ad una memory card) che gestisce da un lato la comuniFD]LRQH FRQ O¡KRVW GHYLFH GDOO¡DOWUR O¡RUJDQL]]D]LRQH GHL GDWL DOO¡LQWHUQR delle celle di memoria. Mentre la componente di memoria Flash è relativamente standardizzata (non vi sono quindi grandi differenze tra un SURGRWWR H O¡DOWUR LO FRQWUROOHU LQcaricato di gestire la comunicazione H O¡RUJDQL]]D]LRQH GHL GDWL q VYLOXSpato in maniera autonoma da ogni produttore. Ed è proprio questo elemento che determina le maggiori differenze nella durata di una memoria Flash. Nelle memorie Flash di buona qualità i controller utilizzano una tecnologia, denominata wear leveling OLYHOODPHQWR GHOO¡XVXUD FKH FRQsente di memorizzare i dati non nelle prime celle di memoria disponibili ma nelle celle meno utilizzate, ULSDUWHQGR FRVu O¡XVXUD WUD WXWWH OH celle. In breve il meccanismo di funzionamento è il seguente: poichÊ le celle non subiscono invecchiamento se non in occasione delle operazioni di scrittura/cancellazione, quando si rende necessario scrivere un dato il
controller non utilizza la prima cella di memoria disponibile, ma adotta una politica di alternanza grazie alla quale tutte le celle sono utilizzate in maniera uniforme. Per quelle aree che non possono essere scritte in modo indipendente dalla loro posi]LRQH QHOO¡XQLWj GL PHPRULD FRPH le FAT) è prevista una percentuale di celle di memoria di riserva per rimpiazzare quelle che dovessero usurarsi. ,QROWUH GXUDQWH O¡XWLOL]]R GHOOD PHmoria, il controller contrassegna automaticamente come non utilizzabili (bad block) i settori contenenti celle di memoria che cominciano a dare segni di malfunzionamento e sposta i dati in altre sezioni (spare block) per evitare perdite nei dati. La sostituzione avviene mediante rinumerazione delle celle, rendendo la memoria virtualmente indistinJXLELOH GDO SXQWR GL YLVWD GHOO¡KRVW device che la utilizza) rispetto alla VWHVVD PHPRULD SULPD GHOO¡HVDXULmento della cella. In questo modo è possibile allungare il tempo di vita di una memoria Flash. Purtroppo però tutte le tecnologie di wear leveling, sono soggette a brevetto la cui implementazione è subordinata al pagamento di royalty ai rispettivi sviluppatori. Per questo motivo, nei prodotti a bas-
19. Sono comunque allo studio tecnologie che consentano anche per la NOR di avere un canale bidirezionale simmetrico per gli elettroni, in maniera da avere anche per le memorie NOR una durata paragonabile a quella delle NAND. 20. /D )LOH $OORFDWLRQ 7DEOH R 7DEHOOD GL DOORFD]LRQH GHL Ă&#x20AC;OH q XQD SDUWLFRODUH VWUXWWXUD FKH UHJLVWUD OD SRVL]LRQH GL WXWWL L Ă&#x20AC;OH H GHOOH FDUWHOOH SUHVHQWL VXOOD PHPRULD /D VXD IXQ]LRQH q HTXLYDOHQWH D TXHOOD GHOO¡LQGLFH LQ XQ OLEUR FKH UHJLVWUD OD SRVL]LRQH GL WXWWL L FDSLWROL DOO¡LQWHUQR GHO OLEUR 21. Una causa abbastanza frequente di malfunzionamento delle memory card è il loro utilizzo in card reader non perfettamente standard. Ogni tipologia di memory card è caratterizzata da parametri operativi molto diversi: le CompactFlash operano a 3,3 volt oppure a 5 YROW OH 6HFXUH 'LJLWDO OH PLQL6' H OH PLFUR6' ULFKLHGRQR LQYHFH XQ¡DOLPHQWD]LRQH FRPSUHVD WUD H YROW /H 0XOWL0HGLD &DUG (MMC) hanno requisiti piĂš stringenti e richiedono una tensione esattamente di 3,3 volt. Le MMC Mobile, invece, possono funzioQDUH FRQ XQD WHQVLRQH ULGRWWD Ă&#x20AC;QR D YROW 'DWD OD JUDQGH YDULHWj GL VLWXD]LRQL q IDFLOH LPPDJLQDUH FRPH L OHWWRUL GL VFKHGH VSHVVR progettati per supportare la maggior parte dei formati, debbano contenere i circuiti necessari a soddisfare le esigenze di tutti i diversi VWDQGDUG VLD D OLYHOOR GL WHQVLRQH GL DOLPHQWD]LRQH VLD GL VHJQDOL SHU O¡LQWHUIDFFLD 3XUWURSSR DOFXQL SURGRWWL LQYHFH GL LPSOHPHQWDUH TXHVWH IXQ]LRQDOLWj VL DIĂ&#x20AC;GDQR DOOH WROOHUDQ]H GHOOH VFKHGH GL PHPRULD IRUQHQGR DL GLVSRVLWLYL WHQVLRQL QRQ SHUIHWWDPHQWH FRQIRUPL DOOH VSHFLĂ&#x20AC;FKH 4XHVWR DSSURFFLR VH GD XQD SDUWH VHPSOLĂ&#x20AC;FD QRWHYROPHQWH OD SURJHWWD]LRQH H FRQVHQWH GL ULGXUUH L SUH]]L GDOO¡DOWUD in base alle tolleranze previste dal produttore, può danneggiare la scheda di memoria o corrompere i dati memorizzati. iged.it online 01.2010
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so costo (soprattutto se si tratta di memory card21 e di pendrive) spesso non vengono implementate, con la conseguenza che la durata e di conVHJXHQ]D O¡DIĂ&#x20AC;GDELOLWj VRQR GUDVWLFDmente ridotte. La resistenza ai guasti Le memorie Flash sono memorie allo stato solido, quindi non hanno parti in movimento e non sono estremamente sensibili agli urti FRPH QHO FDVR GHL GLVFKL Ă&#x20AC;VVL 7XWtavia anche le memorie Flash posso andare incontro a guasti e molto spesso i centri di assistenza si trovano alle prese con richieste di intervento avanzate da utenti che si WURYDQR LPSURYYLVDPHQWH QHOO¡LPpossibilitĂ di accedere ai contenuti memorizzati nei dispositivi basati su queste memorie. Spesso si tratta di guasti di tipo meccanico (ad esempio, nel caso delle pendrive può trattarsi di rotture dei contatti elettrici nella zona tra i banchi di memoria e il connettore USB) o di tipo elettronico. Per aumentare la resistenza ai guasti di tipo meccanico, le pendrive possono essere realizzate con particolari accorgimenti, come il rivestimento in materiali gommosi in grado di ammortizzare gli urti in caso di caduta.
(a) Corrente di dispersione ordinarie assistita da una singola trappola
(b) Corrente di dispersione anomale assistita da una sequenza di trappole
(c) Le cariche intrappolate possono bloccare la dispersione
Figura 12. I fenomeni coinvolti nelle correnti di dispersione
40°C a 85°C e con una umiditĂ tra il 5% e il 95%. Essendo privi di componenti meccanici al loro interno, i dispositivi basati su memorie Flash GLIĂ&#x20AC;FLOPHQWH VL JXDVWDQR SHU OD GLODtazione dei materiali oppure a causa del congelamento di qualche elemento. Essendo basate su dispositivi a semiconduttore, sono ovviamente YXOQHUDELOL DOO¡HOHWWULFLWj VWDWLFD H DOOH scariche elettriche in generale, mentre sono sensibili ai campi magnetici solo se le loro intensitĂ sono di molto superiori a quelle normalmente presenti negli ambienti domestici e di lavoro.
La ritenzione dei dati Il contenuto di una memoria Flash viene mantenuto, indipendentemente dal numero di cicli di scrittura/ cancellazione, solo per un periodo di tempo limitato, dopodichè le celle La resistenza agli agenti esterni di memoria subiscono un degrado Le memorie Flash possono funzio- sempre piÚ accentuato che porta alla nare in condizioni di temperatura ed perdita dei dati in esse contenuti. umidità che sarebbero proibitive per Ciò è fondamentalmente dovuto altri tipi di memorie: infatti, alcuni alle correnti di dispersione (leakage modelli riescono a sopportare tem- current) che si instaurano attraverperature che possono arrivare da - VR O¡RVVLGR GL LVRODPHQWR GHO JDWH
Ă RWWDQWH H FKH SURGXFRQR XQD SURgressiva perdita della carica del gate Ă RWWDQWH22; quando tale perdita supera un determinato valore di soglia, un bit â&#x20AC;&#x153;1â&#x20AC;? viene letto come â&#x20AC;&#x153;0â&#x20AC;? e il dato precedentemente memorizzato viene di fatto perso. Le correnti di dispersione possono instaurarsi solo VH LO JDWH Ă RWWDQWH q FDULFR GL FRQVHJXHQ]D LO IHQRPHQR SXz PRGLĂ&#x20AC;FDUH il valore memorizzato in una cella â&#x20AC;&#x153;cancellataâ&#x20AC;? (ovvero, rappresentante un bit â&#x20AC;&#x153;1â&#x20AC;?) nel valore corrispondente ad un cella programmata (ovvero, rappresentante un bit â&#x20AC;&#x153;0â&#x20AC;?), ma non viceversa. Le correnti di dispersione dipendono GDL GLIHWWL QHOO¡RVVLGR GL LVRODPHQWR e quindi, anche se di modesta entitĂ , sono inevitabili e sempre presenti; tuttavia possono essere accentuate da diversi fenomeni sostanzialmente riconducibili allo stress elettrico a cui la cella di memoria è sottoposta durante le fasi di programmazione e cancellazione23. Si tratta fondamentalmente di correnti di dispersione ordinarie, indotte dagli stress a cui è sottoposta la cella (stress induced leakage current, SILC), spiegabili at-
22. /D VLWXD]LRQH q DQDORJD D TXDQWR DYYLHQH FRQ OD EDWWHULD GL XQ¡DXWRPRELOH VH TXHVW¡XOWLPD YLHQH XWLOL]]DWD OD EDWWHULD VL PDQWLHQH LQ EXRQH FRQGL]LRQL VH LQYHFH O¡DXWRPRELOH YLHQH WHQXWD ´IHUPD¾ OD EDWWHULD VL VFDULFD LQ WHPSL DQFKH EUHYL 23. Si veda Manabe, Y., Okuyama, K., Kubota, K., Nozoe, A., Karashima, T., Ujiie, K., Kanno, H., Nakashima, M., Ajika, N., Detailed observation of small leak current in Flash memories withthin tunnel oxides in IEEE Transactions on Semiconductor ManufactuULQJ 9ROXPH ,VVXH 0D\ 3DJLQH 24. Questo dato è rilevabile dai data-sheet forniti dai produttori di dispositivi basati sulle memorie Flash. iged.it online 01.2010
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traverso una conduzione di tipo single trap-assisted tunneling (si veda la Figura 12a); e correnti di dispersione anomale, di tipo intermittente ma di grande intensità , favorite da meccanismi di conduzione a salti (hopping conducting mechanism, HCM) (si veda la Figura 12b). Le cariche inWUDSSRODWH DOO¡LQWHUQR GHO JDWH R[LGH possono invece ostacolare la formazione delle correnti di dispersione (si veda la Figura 12c). /¡HQWLWj GHO IHQRPHQR GHOOH FRUUHQti di dispersione dipende da diversi fattori, tra cui la temperatura, il numero di cicli di scrittura e cancellazione a cui la memoria è già stata sottoposta, il tempo di utilizzo, etc. 7XWWDYLD LO IDWWRUH FKH OR LQà XHQza maggiormente è la temperatura. Ad alte temperature le correnti di dispersione aumentano e, di conseJXHQ]D OD FDULFD VXO JDWH à RWWDWH VL riduce piÚ rapidamente che a basse temperature. La dipendenza del tempo di ritenzione dei dati (ovvero il lasso di tempo entro il quale è assicurata la ritenzione dei dati) dalla WHPSHUDWXUD q PRGHOODWD GDOO¡HTXDzione di Arrhenius che fornisce una stima del fattore di accelerazione (FA) per il tempo di ritenzione dei dati che si basa sulla differenza tra una temperatura di esercizio (T1) ed una di riferimento (T2):
FA
e
Ea § 1 1 ¡ ¨ ¸ k ¨Š T1 T2 ¸š
dove: FA = fattore di accelerazione; (D HQHUJLD GL DWWLYD]LRQH H9 k = costante di velocitĂ = 86.25 x 10â&#x20AC;&#x201C;6 T1 = temperatura di esercizio (K) T2 = temperatura di riferimento (K)
per misurare tale tempo in condizioni normali (ovvero alla temperatura ambiente di 25 °C = 298 K), queste misurazioni vengono effettuate ad una temperatura piÚ alta ed il temSR GL ULWHQ]LRQH FRVu FDOFRODWR YLHQH UDSSRUWDWR WUDPLWH O¡HTXD]LRQH GL Arrhenius, alla temperatura ambiente. Per converso, una volta determinato il tempo di ritenzione ad una certa temperatura, è possibile determinare la sua variazione al variare della temperatura. 9HGLDPR XQ HVHPSLR GL DSSOLFD]LRne. Solitamente il tempo di ritenzione dei dati per una memoria Flash tenuta a temperatura ambiente (intorno ai 25°C) si aggira sui 10 anni24. Se la stessa memoria viene utilizzata in un ambiente che si trova costantemente alla temperatura di 50 °C, si avrà :
FA
â&#x20AC;˘
â&#x20AC;˘
e quindi il fattore di accelerazione è:
e
Ea § 1 1 ¡ ¨ ¸ k ¨Š T1 T2 ¸š
e
0.6 eV 1 ¡ § 1 ¨ ¸ 86.25u10 6 Š 323 K 298 K š
â&#x20AC;˘ |6
&Lz VLJQLĂ&#x20AC;FD FKH DOOD WHPSHUDWXUD GL 50 °C il tempo di di ritenzione diminuisce di circa sei volte rispetto alla situazione in cui la temperatura è intorno a 25 °C, riducendoci da 10 anni a 10/6 anni 1,6 anni. In altre parole, i dati memorizzati in una memoria Flash mantenuta in un ambiente alla temperatura di 50 °C, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, â&#x20AC;&#x153;invecchianoâ&#x20AC;? sei volte piĂš rapidaPHQWH 1RQ F¡q WXWWDYLD ELVRJQR GL FRQVLGHUDUH WHPSHUDWXUH FRVu HOHYDWH per avere una rapida perdita dei dati: se la memoria Flash viene mantenuta in un ambiente costantemente a 35 °C, si ha:
Tale equazione viene utilizzata per stimare il tempo di ritenzione dei T1 = 50 °C = 323 K, T2 = 35 °C = 308 K dati: infatti, poichÊ sarebbe necessario un tempo eccessivamente lungo e il fattore di accelerazione diventa:
Ea § 1 1 ¡ ¨ ¸ k ¨Š T1 T2 ¸š
e
0.6 eV 1 ¡ § 1 ¨ ¸ 86.25u10 6 Š 323 K 308 K š
| 2,85
Quindi i dati memorizzati nella memoria Flash â&#x20AC;&#x153;invecchianoâ&#x20AC;? piĂš rapidamente di un fattore 2,85 e il tempo di ritenzione dei dati da 10 anni si riduce a 10/2,85 anni 3,5 anni. Ci sono poi dei casi di impiego â&#x20AC;&#x153;mistoâ&#x20AC;?. Se una memoria Flash viene tenuta per 5 ore al giorno in un ambiente a 50 °C e per il resto della giornata alla temperatura ambiente di 25 °C, è possibile calcolare il tempo di ritenzione dei dati come segue:
T1 = 50 °C = 323 K, T2 = 25 °C = 298 K
FA
e
5 ore/giorno a 50 °C equivalgono ad un invecchiamento a 25 °C pari a: 5 ore x 6 = 30 ore (il fattore di accelerazione è pari a 6); 19 ore/giorno a 25 °C equivalgono ad un invecchiamento a 25 °C pari (ovviamente) a: 19 ore (in questo caso il fattore di accelerazione è pari a 1); LO WRWDOH GHOO¡LQYHFFKLDPHQWR SHU ogni giornata è quindi è pari a: 30 ore + 19 ore = 49 ore 2 giorni a 25 °C.
In pratica, per ogni giornata trascorsa i dati memorizzati nella memoria Flash â&#x20AC;&#x153;invecchianoâ&#x20AC;? di due giornate. In questa ipotesi il tempo di ritenzione dei dati è pari a circa la metĂ di quello che si avrebbe a temperatura ambiente, ovvero circa 5 anni. CONCLUSIONI Le memorie Flash non sono state SURJHWWDWH FRPH XQLWj SHU O¡DUFKLYLDzione di dati a lungo termine. Infatti, se usate in condizioni normali sono in grado di garantire una capacitĂ di ritenzione dei dati per un periodo di circa dieci anni. Se si vuole conservare i dati per periodi di tempo piĂš OXQJKL ROWUH DOO¡RYYLD DYYHUWHQ]D GL evitare temperature eccessive (per iged.it online 01.2010
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non ridurre ulteriormente il tempo di ritenzione, dal momento che esso è strettamente legato alle correnti di dispersione, e queste aumentano DOO¡DXPHQWDUH GHOOD WHPSHUDWXUD VL può â&#x20AC;&#x153;rinfrescareâ&#x20AC;? periodicamente i dati, magari copiandoli dalla memoria Flash su un altro supporto di memorizzazione (ad esempio, un disco Ă&#x20AC;VVR H SRL FRSLDQGROL GL QXRYR VXOla memoria Flash. Questa semplice operazione, da ripetere ad intervalli
regolari, consente di ripristinare i livelli di carica delle celle di memoria H GL IDU FRVu ´ULSDUWLUHÂľ LO FRQWHJJLR del tempo25. Al di lĂ di questi accorgimenti, è sempre consigliabile effettuare almeno una doppia copia dei dati che si desidera conservare a lungo termine utilizzando dispositivi di memorizzazione basati su tecnologie differenti (ottiche, magnetiche, etc.) H FROORFDWH LQ VLWL JHRJUDĂ&#x20AC;FDPHQWH
distanti. Cosa fare quando una memoria Flash smette di operare26 e non si è provveduto in tempo a creare copie di backup? Il piĂš delle volte il guasto si manifesta improvvisamente senza alcun segnale che possa mettere in allarme, come avviene invece nel FDVR GHL GLVFKL Ă&#x20AC;VVL27 Ă&#x20AC;QR D TXDQGR il meccanismo di correzione degli errori (Error Correction Code, ECC) continua a funzionare regolarmente,
25. 5LSUHQGHQGR O¡HVHPSLR GHOOD EDWWHULD GHOO¡DXWRPRELOH FLWDWR LQ SUHFHGHQ]D SHU HYLWDWH FKH OD EDWWHULD VL ´VFDULFKLÂľ q QHFHVVDULR PHWWHUH LQ PRWR SHULRGLFDPHQWH O¡DXWR HG HIIHWWXDUH DQFKH VROR XQ EUHYH WUDJLWWR 26. Quando una memoria Flash smette di funzionare la prima ipotesi che deve essere presa in considerazione è che abbia raggiunto il termine della propria vita operativa, ovvero che abbia superato il massimo numero di cicli di scrittura/cancellazione consentito. In realtĂ , la probabilitĂ che la causa sia questa è abbastanza remota: le memorie Flash adottate nei dispositivi attuali sono progettate per sostenere da 10.000 a 100.000 cicli di riscrittura (ed in alcuni casi anche 1.000.000); tradotto in termini temporali ciò equivale ad almeno una decina di anni considerando un utilizzo normale, il che va ben oltre la vita utile attesa del dispositivo, data la rapida obsolescenza tecnologica che caratterizza oggi qualsiasi dispositivo elettronico. 27. 3HU L GLVFKL Ă&#x20AC;VVL q GLVSRQLELOH XQD WHFQRORJLD GHQRPLQDWD 6 0 $ 5 7 6HOI 0RQLWRULQJ DQG 5HSRUWLQJ 7HFKQRORJ\ JUD]LH DOOD TXDOH è possibile prevedere con un certo anticipo, in una buona percentuale di casi, il momento della rottura. iged.it online 01.2010
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QRQ F¡q PRGR GL DFFRUJHUVL GHO GHWH- mettendo seriamente a rischio i dati rioramento della memoria; quando in esse memorizzati. poi il guasto si manifesta è ormai troppo tardi. Purtroppo non esistono molte soluzioni disponibili: se il guasto è principalmente dovuto ad un malfunzionamento di tipo logico (ad esempio, una corruzione della STEFANO ALLEGREZZA FAT), è possibile ricorrere ad appositi prodotti software che sono in 'RFHQWH GL ,QIRUPDWLFD SUHVVR O¡8QLYHUVLWj grado di tentare il recupero dei dati degli Studi di Macerata mettendo in campo speciali algoritPL VH LQYHFH LO JXDVWR q GL WLSR Ă&#x20AC;VLFR (ad esempio, un malfunzionamento del controller oppure un guasto ai EDQFKL GL PHPRULD O¡XQLFD VSHUDQ]D di ricuperare i dati si ha ricorrerendo ad aziende specializzate che provveGRQR D VPRQWDUH LO GLVSRVLWLYR Ă&#x20AC;VLFR RIFERIMENTI nella quale le memorie Flash sono DOORJJLDWH DG HVHPSLR O¡LQYROXFUR [1] Texas Instruments Application Report SLAA334-September 2006. MSP430 esterno nel caso delle pendrive) e Flash Memory Characteristics, <http://www.lierda.com/upload/product/down_ si interfacciano direttamente con il path/070411/0940431001176282234.pdf> chip contenente i banchi di memoria utilizzando delle apparecchiature [2] Ezine articles, Computer Memory - Flash Memory, By Michael Russell DVVDL VRĂ&#x20AC;VWLFDWH /D SHUFHQWXDOH GL <http://ezinearticles.com/?Computer-Memory---Flash-Memory&id=129036> recupero varia ovviamente in base [3] Navid Zeraatkar, Flash Memory Technology, Ferdowsi University of alla tipologia di guasto. In conclusione, è importante sotto- Mashhad OLQHDUH FKH QHOO¡DFTXLVWR GL XQ GLVSR- <http://papers2.persiangig.com/Papers/ELC/ELC5-1.pdf> sitivo di memorizzazione che utilizza la tecnologia delle memorie Flash [4] Marcus Schneider, 10 Facts about Solid State Disks, SNIA Europe board of è assolutamente necessario non directors and European Liaison to SNIA - Solid State Storage Initiative basarsi esclusivamente sul fattore <http://www.server-management.co.uk/features/10_Facts_about_Solid_Staprezzo ma valutare anche altri fatto- te_Disks> UL FRPH O¡DIĂ&#x20AC;GDELOLWj H OD UHSXWD]LRQH GHOO¡D]LHQGD SURGXWWULFH28. Come [5] Manabe, Y.; Okuyama, K.; Kubota, K.; Nozoe, A.; Karashima, T.; Ujiie, K.; si è visto, le memorie che danno le Kanno, H.; Nakashima, M.; Ajika, N., Detailed observation of small leak curmaggiori garanzie sono quelle che rent in Flash memories withthin tunnel oxides in IEEE Transactions on Semiimplementano opportune soluzio- conductor Manufacturing, Volume 12, Issue 2, May 1999, Pagine 170 â&#x20AC;&#x201C; 174 ni29 per aumentare la durata e la capacitĂ di ritenzione. Le memorie [6] Digital Preservation Guidance Note n.3 Care, Handling and Storage of di bassa qualitĂ spesso non imple- Removable Media, The National Archives, <http://www.nationalarchives.gov. mentano soluzioni di questo genere, uk/ documents/media_care.pdf>
27. Un buon criterio di scelta consiste nel rivolgere la propria attenzione verso le memorie prodotte da aziende che tradizionalmente hanno acquisito una buona reputazione nella realizzazione delle memorie RAM utilizzare nei computer e non verso quelle prodotte da aziende poco note o appena arrivate sul mercato. 28. Ad esempio, è preferibile acquistare memorie Flash basate su celle di memoria di tipo SLC piuttosto che MLC. iged.it online 01.2010
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Le Competenze del CNIPA così come descritte dal comma 1 dell’Articolo 7 del Decreto Legislativo del 12/02/1993 n. 39 Spetta al Centro: •
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• •
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GHWWDUH QRUPH WHFQLFKH H FULWHUL LQ WHPD GL SLDQL¿FD]LRQH SURJHWWD]LRQH UHDOL]]D]LRQH JHVWLRQH PDQWHQLPHQWR GHL VLVWHPL LQIRUPDWLYL DXWRPDWL]]DWL GHOOH DPPLQLVWUD]LRQL H GHOOH ORUR LQWHUFRQQHVVLRQL QRQFKp GHOOD ORUR TXDOLWj H UHODWLYL DVSHWWL RUJDQL]]DWLYL GHWWDUH FULWHUL WHFQLFL ULJXDUGDQWL OD VLFXUH]]D GHL VLVWHPL FRRUGLQDUH DWWUDYHUVR OD UHGD]LRQH GL XQ SLDQR WULHQQDOH DQQXDOPHQWH ULYHGXWR L SURJHWWL H L SULQFLSDOL LQWHUYHQWL GL VYLOXSSR H JHVWLRQH GHL VLVWHPL LQIRUPDWLYL DXWRPDWL]]DWL GHOOH DPPLQLVWUD]LRQL SURPXRYHUH G¶LQWHVD H FRQ OD SDUWHFLSD]LRQH DQFKH ¿QDQ]LDULD GHOOH DPPLQLVWUD]LRQL LQWHUHVVDWH SURJHWWL LQWHUVHWWRULDOL H GL LQIUDVWUXWWXUD LQIRUPDWLFD H WHOHPDWLFD SUHYLVWL GDO SLDQR WULHQQDOH H VRYULQWHQGHUH DOOD UHDOL]]D]LRQH GHL PHGHVLPL DQFKH TXDQGR FRLQYROJRQR DSSDUDWL DPPLQLVWUDWLYL QRQ VWDWDOL PHGLDQWH SURFHGLPHQWL IRQGDWL VX LQWHVH GD UDJJLXQJHUH WUDPLWH FRQIHUHQ]H GL VHUYL]L DL VHQVL GHOOD QRUPDWLYD YLJHQWH YHUL¿FDUH SHULRGLFDPHQWH G¶LQWHVD FRQ OH DPPLQLVWUD]LRQL LQWHUHVVDWH L ULVXOWDWL FRQVHJXLWL QHOOH VLQJROH DPPLQLVWUD]LRQL FRQ SDUWLFRODUH ULJXDUGR DL FRVWL H EHQH¿FL GHL VLVWHPL LQIRUPDWLYL DXWRPDWL]]DWL DQFKH PHGLDQWH O¶DGR]LRQH GL PHWULFKH GL YDOXWD]LRQH GHOO¶HI¿FDFLD GHOO¶HI¿FLHQ]D H GHOOD TXDOLWj GH¿QLUH LQGLUL]]L H GLUHWWLYH SHU OD SUHGLVSRVL]LRQH GHL SLDQL GL IRUPD]LRQH GHO SHUVRQDOH LQ PDWHULD GL VLVWHPL LQIRUPDWLYL DXWRPDWL]]DWL H GL SURJUDPPL SHU LO UHFOXWDPHQWR GL VSHFLDOLVWL QRQFKp RULHQWDUH L SURJHWWL JHQHUDOL GL IRUPD]LRQH GHO SHUVRQDOH GHOOD SXEEOLFD DPPLQLVWUD]LRQH YHUVR O¶XWLOL]]R GL WHFQRORJLH LQIRUPDWLFKH G¶LQWHVD FRQ OD 6FXROD VXSHULRUH GHOOD SXEEOLFD DPPLQLVWUD]LRQH IRUQLUH FRQVXOHQ]D DO 3UHVLGHQWH GHO &RQVLJOLR GHL 0LQLVWUL SHU OD YDOXWD]LRQH GL SURJHWWL GL OHJJH LQ PDWHULD GL VLVWHPL LQIRUPDWLYL DXWRPDWL]]DWL QHOOH PDWHULH GL SURSULD FRPSHWHQ]D H SHU JOL DVSHWWL WHFQLFR RSHUDWLYL FXUDUH L UDSSRUWL FRQ JOL RUJDQL GHOOH &RPXQLWj HXURSHH H SDUWHFLSDUH DG RUJDQLVPL FRPXQLWDUL HG LQWHUQD]LRQDOL LQ EDVH D GHVLJQD]LRQH GHO 3UHVLGHQWH GHO &RQVLJOLR GHL 0LQLVWUL SURSRUUH DO 3UHVLGHQWH GHO &RQVLJOLR GHL 0LQLVWUL O¶DGR]LRQH GL UDFFRPDQGD]LRQL H GL DWWL G¶LQGLUL]]R DOOH UHJLRQL DJOL HQWL ORFDOL H DL ULVSHWWLYL HQWL VWUXPHQWDOL R YLJLODWL HG DL FRQFHVVLRQDUL GL SXEEOLFL VHUYL]L FRPSRUUH H ULVROYHUH FRQWUDVWL RSHUDWLYL WUD OH DPPLQLVWUD]LRQL FRQFHUQHQWL L VLVWHPL LQIRUPDWLYL DXWRPDWL]]DWL HVHUFLWDUH RJQL DOWUD IXQ]LRQH XWLOH DG RWWHQHUH LO SL UD]LRQDOH LPSLHJR GHL VLVWHPL LQIRUPDWLYL DQFKH DO ¿QH GL HOLPLQDUH GXSOLFD]LRQL H VRYUDSSRVL]LRQL GL UHDOL]]D]LRQL LQIRUPDWLFKH
GHO IXQ]LRQDPHQWR GHJOL XIÀFL H GHL VHUYL]L GHOO·$XWRULWj ,O 'LUHWWRUH *HQHUDOH GXUDYD LQ FDULFD WUH DQQL H SRWHYD HVVHUH FRQIHUPDWR DQFKH SL GL XQD YROWD 4XHVWD VWUXWWXUD UHVWD LQ IXQ]LRQH ÀQR DO TXDQGR LO VXGGHWWR DUWLFROR q PRGLÀFDWR GDOO·DUWLFROR GHO ' / YR Q GHO /·$,3$ SHUWDQWR q WUDVIRUPDWD LQ &1,3$ &HQWUR 1D]LRQDOH SHU O·LQIRUPDWLFD QHOOD 3XEEOLFD $PPLQLVWUD]LRQH FKH FRQWLQXD DG RSHUDUH
SUHVVR OD 3UHVLGHQ]D GHO &RQVLJOLR GHL 0LQLVWUL VLD SXUH FRQ DXWRQRPLD WHFQLFD IXQ]LRQDOH DPPLQLVWUDWLYD FRQWDELOH H ÀQDQ]LDULD H FRQ LQGLSHQGHQ]D GL JLXGL]LR PD SHU O·DWWXD]LRQH GHOOH SROLWLFKH GHO 0LQLVWUR SHU O·LQQRYD]LRQH H OH WHFQRORJLH /D VWUXWWXUD UHVWD LQYDULDWD VLQR D TXDQGR $UWLFROR FRPPD GHOOD /HJJH GLFHPEUH Q HG LQ VHJXLWR $UWLFROR GHO ' / Q GHO FRQYHUWLWR GDOOD OHJJH GL FRQYHUVLRQH Q GHO DJRVWR O·RUJDQR FROOHJLDOH q ULGRWWR DO
3UHVLGHQWH H WUH PHPEUL ,O &HQWUR 1D]LRQDOH SHU O·,QIRUPDWLFD QHOOD 3XEEOLFD $PPLQLVWUD]LRQH FRVu VWUXWWXUDWR KD DOFXQL FRPSLWL IRQGDPHQWDOL ROWUH DO VXSSRUWR SHU O·LPSLHJR GHOO·,QIRUPDWLRQ DQG &RPPXQLFDWLRQ 7HFKQRORJ\ GHOO·LQIRUPDWLFD DOOD 3XEEOLFD $PPLQLVWUD]LRQH GHÀQL]LRQH HG HPLVVLRQH GL QRUPDWLYH WHFQLFKH OLQHH JXLGD JXLGH WHFQLFKH HFF H VXSSRUWR SHU OD ORUR HPLVVLRQH GD SDUWH GL DOWUH $PPLQLVWUD]LRQL YDOXWD]LRQH GL FRHUHQ]D SULPD GXUDQWH H GRSR FRQ OH VWUDWHJLH G·LQQRYD]LRQH GHO *RYHUQR GHOOH DWWLYLWj ,&7 GHOOD 3XEEOLFD $PPLQLVWUD]LRQH FHQWUDOH VLD D OLYHOOR VWUDWHJLFR VXL 3LDQL SOXULHQQDOL GL VYLOXSSR GHL VLVWHPL LQIRUPDWLYL VLD D OLYHOOR GL VLQJROL LQWHUYHQWL VRWWRSRVWL D SDUHUH REEOLJDWRULR PD QRQ YLQFRODQWH GL FRQJUXLWj WHFQLFD HG HFRQRPLFD GD SDUWH GHO &1,3$ GHÀQL]LRQH H JHVWLRQH VSHFLÀFKH IXQ]LRQDOL GL SURJHWWL DG DOWR FRQWHQXWR LQQRYDWLYR QHOO·XVR GHOO·,&7 SHU OD 3$ VLD &HQWUDOH VLD /RFDOH DWWLYLWj GL FRQVXOHQ]D H SURSRVWD YXRL VWUDWHJLFD YXRL VX DWWLYLWj VSHFLÀFKH QHL FRQIURQWL GL GHFLVRUL SROLWLFL GHOOH 3XEEOLFKH $PPLQLVWUD]LRQL H GHJOL RSHUDWRUL GHO VHWWRUH &XUDUH UDSSRUWL H FROODERUD]LRQL DL ÀQL GHOOD UHDOL]]D]LRQH GHOOD 6RFLHWj GHOO·,QIRUPD]LRQH QRQ VROR LQ VHGH 8( PD SL LQ JHQHUDOH QHL UDSSRUWL LQWHUQD]LRQDOL VLDQR HVVL ELODWHUDOL R PXOWLODWHUDOL
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IL DIPARTIMENTO PER LA DIGITALIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA /·$UWLFROR GHO '3&0 DSULOH 1 ´0RGLÀFKH DJOL DUWLFROL H del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 luglio 2002, recante «Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri»µ FRQYHUWH LO Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie in Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione
e l’innovazione tecnologica H LO FRPPD GHOO·$UWLFROR QH GHÀQLVFH L FRPSLWL H OH UHVSRQVDELOLWj ,O 'LSDUWLPHQWR YLHQH GXQTXH DG • DVVXPHUH PDJJLRUL FRPSLWL H SL DPSLH UHVSRQVDELOLWj LQ SDUWLFRODUH • QHOOD GHÀQL]LRQH QHO PRQLWRUDJ- • JLR H QHO FRQWUROOR GHOO·LPSLHJR GHOOH 7HFQRORJLH GHOOD &RPXQLFD]LRQH H GHOO·,QIRUPD]LRQH QHOOR VYLOXSSR GHO 3DHVH QHOO·HYR• OX]LRQH GHL 6LVWHPL ,QIRUPDWLYL
Articolo 22, comma 1 del DPCM 23 luglio 2002 [Come modificato dall’Articolo 2 del DPCM 28 aprile 2009] ,O 'LSDUWLPHQWR SHU OD GLJLWDOL]]D]LRQH GHOOD SXEEOLFD DPPLQLVWUD]LRQH H O¶LQQRYD]LRQH WHFQRORJLFD q VWUXWWXUD GL VXSSRUWR DL ¿QL GHO FRRUGLQDPHQWR H GHOO¶DWWXD]LRQH GHOOH SROLWLFKH GL SURPR]LRQH GHOOR VYLOXSSR GHOOD VRFLHWj GHOO¶LQIRUPD]LRQH QRQFKp GHOOH FRQQHVVH LQQRYD]LRQL SHU OH DPPLQLVWUD]LRQL SXEEOLFKH L FLWWDGLQL H OH LPSUHVH ,Q SDUWLFRODUH LO GLSDUWLPHQWR IRUQLVFH DO 0LQLVWUR SHU OD SXEEOLFD DPPLQLVWUD]LRQH H O¶LQQRYD]LRQH LO QHFHVVDULR VXSSRUWR SHU OD GH¿QL]LRQH GL XQD VWUDWHJLD XQLWDULD SHU OD PRGHUQL]]D]LRQH GHO 3DHVH DWWUDYHUVR OH WHFQRORJLH GHOO¶LQIRUPD]LRQH H GHOOD FRPXQLFD]LRQH DVVLFXUDQGR LO FRRUGLQDPHQWR LQIRUPDWLFR GHL GDWL GHOO¶DPPLQLVWUD]LRQH VWDWDOH UHJLRQDOH H ORFDOH DL VHQVL GHOO¶DUW VHFRQGR FRPPD OHWWHUD U GHOOD &RVWLWX]LRQH Gj DWWXD]LRQH DOOH GLUHWWLYH GHO 0LQLVWUR YROWH DG DVVLFXUDUH LO FRRUGLQDPHQWR GHO SURFHVVR GL GLJLWDOL]]D]LRQH LO PRQLWRUDJJLR H OD YDOXWD]LRQH GHL SURJUDPPL GHL SURJHWWL H GHL SLDQL GL D]LRQH IRUPXODWL GDOOH SXEEOLFKH DPPLQLVWUD]LRQL FHQWUDOL SHU OR VYLOXSSR GHL VLVWHPL LQIRUPDWLYL FXUD OD SUHGLVSRVL]LRQH GHO SLDQR VWUDWHJLFR WULHQQDOH DQQXDOPHQWH ULYHGXWR GHL SURJHWWL H GHL SULQFLSDOL LQWHUYHQWL GL VYLOXSSR H JHVWLRQH GHL VLVWHPL LQIRUPDWLYL GHOOH DPPLQLVWUD]LRQL RSHUD QHL FRQIURQWL GL DPPLQLVWUD]LRQL SXEEOLFKH FLWWDGLQL HG LPSUHVH SHU OR VYLOXSSR GHOOD GLJLWDOL]]D]LRQH GHOOH DWWLYLWj GHJOL XI¿FL GLIIRQGH HG LPSOHPHQWD O¶XVR GHOOH PHWRGRORJLH LQIRUPDWLFKH QHL SURFHVVL GL YDOXWD]LRQH GHOOH DPPLQLVWUD]LRQL SXEEOLFKH H GHO UHODWLYR SHUVRQDOH UHDOL]]D SURJHWWL GL JUDQGH FRQWHQXWR LQQRYDWLYR GL ULOHYDQ]D VWUDWHJLFD GL SUHPLQHQWH LQWHUHVVH QD]LRQDOH FRQ SDUWLFRODUH DWWHQ]LRQH SHU L SURJHWWL GL FDUDWWHUH LQWHUVHWWRULDOH VYROJH DWWLYLWj GL SURJHWWD]LRQH H FRRUGLQDPHQWR GHOOH LQL]LDWLYH SHU OD SL HI¿FDFH HURJD]LRQH GL VHUYL]L LQ UHWH D FLWWDGLQL H LPSUHVH FXUD OD ULRUJDQL]]D]LRQH H O¶DJJLRUQDPHQWR GHL VHUYL]L UHVL VYLOXSSDQGR D WDOH ¿QH O¶XVR GHOOH WHFQRORJLH GHOO¶LQIRUPD]LRQH H GHOOD FRPXQLFD]LRQH SUHGLVSRQH OH QRUPH WHFQLFKH DL VHQVL GHOO¶DUW GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR PDU]R Q H L FULWHUL SHU OD SLDQL¿FD]LRQH SURJHWWD]LRQH UHDOL]]D]LRQH JHVWLRQH H PDQWHQLPHQWR GHL VLVWHPL LQIRUPDWLYL DXWRPDWL]]DWL GHOOH SXEEOLFKH DPPLQLVWUD]LRQL QRQFKp FULWHUL SHU OD ORUR LQWHUFRQQHVVLRQH TXDOLWj H VLFXUH]]D IDYRULVFH O¶DGR]LRQH GL PLVXUH SHU OD VLFXUH]]D LQIRUPDWLFD QHOO¶DPELWR GHOOD GLIIXVLRQH GHOOH WHFQRORJLH GHOO¶LQIRUPD]LRQH H GHOOD FRPXQLFD]LRQH VYLOXSSD LQL]LDWLYH GL LQQRYD]LRQH WHFQRORJLFD H IRUPH GL SDUWQHUDULDWR LQWHUQD]LRQDOH WHVH DO VRVWHJQR GHL SURFHVVL GL ULIRUPD H GLJLWDOL]]D]LRQH GHO VHWWRUH SXEEOLFR H GL SURPR]LRQH GHOO¶LQQRYD]LRQH QHL SDHVL WHU]L LQ SDUWLFRODUH TXHOOL LQ YLD GL VYLOXSSR HVHUFLWD OH IXQ]LRQL GL YLJLODQ]D VXOO¶$JHQ]LD SHU O¶LQQRYD]LRQH WHFQRORJLFD GL FXL DOO¶DUW FRPPD OHWWHUD G GHOOD OHJJH GLFHPEUH Q FXUD OH VHJUHWHULH GHL FRPLWDWL LVWLWXLWL GDO GHFUHWR OHJLVODWLYR PDU]R Q
•
GHOOH $PPLQLVWUD]LRQL &HQWUDOL H QHOO·HURJD]LRQH GL SL HIÀFDFL VHUYL]L SHU FLWWDGLQL H LPSUHVH QHOOD UHDOL]]D]LRQH GL SURJHWWL GL SDUWLFRODUH ULOHYDQ]D VWUDWHJLFD H FRQWHQXWR LQQRYDWLYR SUHGLVSRQHQGR LO SLDQR VWUDWHJLFR WULHQQDOH GHL SURJHWWL H GHL SULQFLSDOL LQWHUYHQWL GL VYLOXSSR H JHVWLRQH GHL VLVWHPL LQIRUPDWLYL GHOOH DPPLQLVWUD]LRQL SUHGLVSRQHQGR OH QRUPH WHFQLFKH DL VHQVL GHOO·DUW GHO &DG L FULWHUL SHU OD SLDQLÀFD]LRQH OD SURJHWWD]LRQH OD UHDOL]]D]LRQH OD JHVWLRQH HG LO PDQWHQLPHQWR GHL VLVWHPL LQIRUPDWLYL GHOOH SXEEOLFKH DPPLQLVWUD]LRQL QRQFKp FULWHUL SHU OD ORUR LQWHUFRQQHVVLRQH TXDOLWj H VLFXUH]]D QHOOD FRQGX]LRQH GHL UDSSRUWL LQWHUQD]LRQDOL LQ PDWHULD GL LQQRYD]LRQH H GLJLWDOL]]D]LRQH GHOOD 3XEEOLFD $PPLQLVWUD]LRQH
DA CNIPA A DIGITPA 'RSR XQ SULPR VFKHPD GL UHJRODPHQWR SHU LO ULRUGLQR GHO &HQWUR 1D]LRQDOH SHU O·,QIRUPDWLFD QHOOD 3XEEOLFD $PPLQLVWUD]LRQH &1,3$ DSSURYDWR GDO &RQVLJOLR GHL 0LQLVWUL Q GHO IRQGDWR VXOO·DUWLFROR FRPPL H GHOOD /HJJH GLFHPEUH Q ÀQDQ]LDULD OD /HJJH Q GHO FRQ O·$UWLFROR SRQH OH EDVL GHO 'HFUHWR /HJLVODWLYR UHFDQWH ULRUJDQL]]D]LRQH GHO &HQWUR 1D]LRQDOH SHU O·LQIRUPDWLFD QHOOD 3XEEOLFD $PPLQLVWUD]LRQH FKH q VWDWR DSSURYDWR GDO &RQVLJOLR GHL 0LQLVWUL Q GHO 'L VHJXLWR VRQR LOOXVWUDWH LQ HVWUHPD VLQWHVL OH VRVWDQ]LDOL GLIIHUHQ]H WUD LO &1,3$ H 'LJLW3$ (QWH SXEEOLFR QRQ HFRQRPLFR FRQ FRPSHWHQ]D QHO VHWWRUH GHOOH 7HFQRORJLH GHOO·,QIRUPD]LRQH H GHOOD &RPXQLFD]LRQH QHOO·DPELWR GHOOD SXEEOLFD DPPLQLVWUD]LRQH /·(QWH RSHUHUj VHFRQGR OH GLUHWWLiged.it online 01.2010
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YH SHU O·DWWXD]LRQH GHOOH SROLWLFKH H VRWWR OD YLJLODQ]D GHO 3UHVLGHQWH GHO &RQVLJOLR GHL 0LQLVWUL R GHO 0LQLVWUR GHOHJDWR FRQ DXWRQRPLD WHFQLFD H IXQ]LRQDOH DPPLQLVWUDWLYD FRQWDELOH Ã&#x20AC;QDQ]LDULD H SDWULPRQLDOH /·(QWH VDUj SUHVLHGXWR GD XQ 3UHVLGHQWH FRQ FRPSLWL DQDORJKL D TXHOOL DWWXDOL ,O &ROOHJLR DWWXDOPHQWH GL WUH FRPSRQHQWL VDUj VRVWLWXLWR GD XQ ´&RPLWDWR 'LUHWWLYRµ FRPSRVWR GDO 3UHVLGHQWH H GD WUH PHPEUL FRQ SRWHUL GL SURJUDPPD]LRQH LQGLUL]]R FRQWUROOR H UHJROD]LRQH GHOO·DWWLYLWj GHOO·(QWH ,O 'LUHWWRUH *HQHUDOH DYUj FRQ FRPSLWL SUHYDOHQWHPHQWH DPPLQLVWUDWLYL H GL RUJDQL]]D]LRQH LQWHUQD 9LHQH LQÃ&#x20AC;QH LVWLWXLWR LO &ROOHJLR GHL 5HYLVRUL PHPEUL QRPLQDWL GDO 3UHVLGHQWH GHO &RQVLJOLR GHL 0LQLVWUL 6DUj ULGRWWR LQROWUH LO SHUVRQDOH FKH FRQWD RJJL FLUFD DGGHWWL FKH VFHQGHUDQQR D )HUPH UHVWDQGR OH JLj GHÃ&#x20AC;QLWH IXQ]LRQL DVVHJQDWH DO 'LSDUWLPHQWR SHU OD GLJLWDOL]]D]LRQH GHOOD SXEEOLFD DPPLQLVWUD]LRQH H O·LQQRYD]LRQH WHFQRORJLFD LQ WHUPLQL GL FRPSH-
WHQ]H OH QRYLWj SL VLJQLÃ&#x20AC;FDWLYH VRQR UDSSUHVHQWDWH GDOOD SHUGLWD GHOOD UHVSRQVDELOLWj SHU OD VWHVXUD GHO SLDQR WULHQQDOH GHL SURJHWWL H GHL SULQFLSDOL LQWHUYHQWL GL VYLOXSSR H JHVWLRQH GHL VLVWHPL LQIRUPDWLYL DXWRPDWL]]DWL GHOOH DPPLQLVWUD]LRQL IRUPDOPHQWH WUDVIHULWD DO WUDVIHULWD DO 3UHVLGHQWH GHO &RQVLJOLR GHL 0LQLVWUL R DO 0LQLVWUR GHOHJDWR GL IDWWR DO 'LSDUWLPHQWR SHU OD GLJLWDOL]]D]LRQH GHOOD SXEEOLFD DPPLQLVWUD]LRQH H O·LQQRYD]LRQH WHFQRORJLFD DQDORJR WUDVIHULPHQWR GL FRPSHWHQ]H q SUHYLVWR SHU TXDQWR FRQFHUQH L UDSSRUWL FRQ JOL RUJDQL GHOOH &RPXQLWj HXURSHH H OD SDUWHFLSD]LRQH DG RUJDQLVPL FRPXQLWDUL HG LQWHUQD]LRQDOL LQ PDWHULD GL 7HFQRORJLH GHOO·,QIRUPD]LRQH H GHOOD &RPXQLFD]LRQH QHOO·DPELWR GHOOD SXEEOLFD DPPLQLVWUD]LRQH /H ULPDQHQWL IXQ]LRQL H FRPSLWL RJJL DVVHJQDWL DO &1,3$ VDUDQQR WUDVIHULWH D 'LJLW3$
VR H GL ½ SHU *DUD DSHUWD VDUDQQR HOHYDWH D ½ SHU WUDWWDWLYD SULYDWD H D SHU $SSDOWR FRQFRUVR R *DUD /D QRYLWj SL VLJQLÃ&#x20AC;FDWLYD LQÃ&#x20AC;QH ULJXDUGD OD SRVVLELOLWj GL SURSRUVL VXO PHUFDWR FRQ O·RIIHUWD GL VHUYL]L SURGRWWL H NQRZ KRZ LQ DOWUH SDUROH OD ´VSHUDQ]Dµ FKH VL SRVVD WUDVIRUPDUH LQ XQD UHDOWj SURGXWWLYD LQ JUDGR GL VYLOXSSDUH VROX]LRQL DG DOWR YDORUH WHFQRORJLFR LQ JUDGR GL FRPSHWHUH FRQ OH DOWUH D]LHQGH GL SURGRWWL LQIRUPDWLFL
$OWUD QRYLWj SUREDELOPHQWH OD SL LQWHUHVVDQWH SHU OH D]LHQGH IRUQLWULFL q FKH VDUDQQR VHQVLELOPHQWH DO]DWH OH VRJOLH SHU O·REEOLJDWRULHWj GHO 3DUHUH GL FRQJUXLWj OH DWWXDOL VRJOLH GL ½ SHU WUDWWDWLYD SULYDWD GL ½ SHU $SSDOWR FRQFRU-
* 8 GHO Q $UWLFROR GHOOD /HJJH Q GHO Riorganizzazione del Centro nazionale per lâ&#x20AC;&#x2122;informatica nella pubblica amministrazione, del Centro di formazione studi e della Scuola superiore della pubblica amministrazione $O Ã&#x20AC;QH GL UHDOL]]DUH XQ VLVWHPD XQLWDULR GL LQWHUYHQWL QHO FDPSR GHOOD IRUPD]LRQH GHL SXEEOLFL GLSHQGHQWL GHOOD ULTXDOLÃ&#x20AC;FD]LRQH GHO ODYRUR SXEEOLFR GHOO·DXPHQWR GHOOD VXD SURGXWWLYLWj GHO PLJOLRUDPHQWR GHOOH SUHVWD]LRQL GHOOH SXEEOLFKH DPPLQLVWUD]LRQL H GHOOD TXDOLWj GHL VHUYL]L HURJDWL DL FLWWDGLQL H DOOH LPSUHVH GHOOD PLVXUD]LRQH GHL ULVXOWDWL H GHL FRVWL GHOO·D]LRQH SXEEOLFD QRQFKp GHOOD GLJLWDOL]]D]LRQH GHOOH SXEEOLFKH DPPLQLVWUD]LRQL LO *RYHUQR q GHOHJDWR DG DGRWWDUH VHFRQGR OH PRGDOLWj H L SULQFuSL H FULWHUL GLUHWWLYL GL FXL DOO·DUWLFROR GHOOD OHJJH PDU]R Q H VXFFHVVLYH PRGLÃ&#x20AC;FD]LRQL HQWUR GRGLFL PHVL GDOOD GDWD GL HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH XQR R SL GHFUHWL OHJLVODWLYL GL ULDVVHWWR QRUPDWLYR Ã&#x20AC;QDOL]]DWL DO ULRUGLQR DOOD WUDVIRUPD]LRQH IXVLRQH R VRSSUHVVLRQH DQFKH VXOOD EDVH GL XQ FRQIURQWR FRQ OH UHJLRQL H JOL HQWL ORFDOL LQWHUHVVDWL D VDOYDJXDUGDUH RYH SRVVLELOH OD SHUPDQHQ]D GHOOH VHGL JLj SUHVHQWL VXO WHUULWRULR DO Ã&#x20AC;QH GL JDUDQWLUH LO PDQWHQLPHQWR GHJOL DWWXDOL OLYHOOL RFFXSD]LRQDOL GHO &HQWUR 1D]LRQDOH SHU O·,QIRUPDWLFD QHOOD 3XEEOLFD $PPLQLVWUD]LRQH &1,3$ GHO &HQWUR GL )RUPD]LRQH 6WXGL )250(= H GHOOD 6FXROD VXSHULRUH GHOOD SXEEOLFD DPPLQLVWUD]LRQH 663$ VHFRQGR L VHJXHQWL SULQFuSL H FULWHUL GLUHWWLYL D ULGHÃ&#x20AC;QL]LRQH GHOOH PLVVLRQL H GHOOH FRPSHWHQ]H H ULRUGLQR GHJOL RUJDQL LQ EDVH D SULQFuSL GL HIÃ&#x20AC;FLHQ]D HIÃ&#x20AC;FDFLD HG HFRQRPLFLWj DQFKH DO Ã&#x20AC;QH GL DVVLFXUDUH XQ VLVWHPD FRRUGLQDWR H FRHUHQWH QHO VHWWRUH GHOOD IRUPD]LRQH H GHOOD UHLQJHJQHUL]]D]LRQH GHL SURFHVVL SURGXWWLYL GHOOD SXEEOLFD DPPLQLVWUD]LRQH FHQWUDOH H GHOOH DPPLQLVWUD]LRQL ORFDOL E WUDVIRUPD]LRQH IXVLRQH R VRSSUHVVLRQH GHJOL RUJDQLVPL GL FXL DO SUHVHQWH FRPPD LQ FRHUHQ]D FRQ OD ULGHÃ&#x20AC;QL]LRQH GHOOH FRPSHWHQ]H GHJOL VWHVVL DL VHQVL GHOOD OHWWHUD D F UDFFRUGR FRQ OH DOWUH VWUXWWXUH DQFKH GL QDWXUD SULYDWLVWLFD RSHUDQWL QHO VHWWRUH GHOOD IRUPD]LRQH H GHOO·LQQRYD]LRQH WHFQRORJLFD G ULDOORFD]LRQH GHOOH ULVRUVH XPDQH H Ã&#x20AC;QDQ]LDULH LQ UHOD]LRQH DOOD ULRUJDQL]]D]LRQH H DOOD UD]LRQDOL]]D]LRQH GHOOH FRPSHWHQ]H « RPLVVLV «
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$ , 0 )XOPHGLD 6RIWZDUH (QJLQHHULQJ V D )LOLDOH ,WDOLDQD V L Â&#x2021; Viale Jenner Â&#x2021; 10 59 0LODQR WHO Â&#x2021; ID[ Â&#x2021; H PDLO IXOPHGLD#IXOPHGLD FRP :0:;,40 :,:05 >0*, >,) 7@9(40+ -<3*9<4 76:,0+65 :2077,9 * 9 4 >692-36> 7,9 >05+6>: 305<? 4(* , 7,9 05;,95,;
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Il ruolo della Lettura Ottica nellâ&#x20AC;&#x2122;emergenza terremoto ROBERTO PUCINO
Gli eventi sismici del 6 Aprile 2009 che hanno interessato lâ&#x20AC;&#x2122;Italia centrale, ed in particolare la provincia de Lâ&#x20AC;&#x2122;Aquila, hanno richiesto un intervento quanto mai tempestivo ed HIĂ&#x20AC;FDFH DO Ă&#x20AC;QH GL DFFHOHUDUH L WHPSL necessari a ristabilire una situazione
di vivibilitĂ e sostenibilitĂ per la popolazione colpita. Uno dei primi compiti della Protezione Civile, preposta alla gestione dellâ&#x20AC;&#x2122;emergenza, è stato quello di determinare lâ&#x20AC;&#x2122;entitĂ dei fabbisogni alloggiativi per i cittadini con abita-
zioni dichiarate di classe â&#x20AC;&#x153;Eâ&#x20AC;? o â&#x20AC;&#x153;Fâ&#x20AC;?, cioè le abitazioni che hanno subito danni di entitĂ tale da non risultare agibili. Per queste famiglie è stata predisposta lâ&#x20AC;&#x2122;assegnazione di nuclei abitativi da utilizzare in â&#x20AC;&#x153;comodato G¡XVRÂľ Ă&#x20AC;QR DG HPHUJHQ]D FRQFOXVD iged.it online 01.2010
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chiari e semplici da compilare, ma contemporaneamente ottimizzati per il riconoscimento automatico. Un modulo perfettamente ottimizzato per la lettura ottica deve essere strutturato in modo da agevolare l’elaborazione da parte del software applicativo e garantire così il massimo livello di riconoscimento possibile, ma allo stesso tempo deve risultare chiaro e di semplice compilazione da parte dell’utente. Specie quando i dati da indicare sono di grande importanza (in occasione di un censimento, come in questo caso, ma anche nel caso di un questionario sulla cui base determinare l’attribuzione di un punteggio) un modulo ben progettato risulta fonGDPHQWDOH DL ÀQL GHO UDJJLXQJLPHQto dell’obiettivo di fondo, rappresentato dal minimizzare il tempo di rilevazione e massimizzare la qualità delle informazioni raccolte. La necessità di poter raccogliere queste informazioni nel minor tempo possibile ha richiesto l’utilizzo di un’avanzata soluzione di riconoscimento ottico, in grado di estrarre in modalità automatica i dati dalla modulistica, garantendo il massimo livello qualitativo delle informazioni raccolte con il minimo sforzo in Figura 1 - Un modulo ben equilibrato, chiaro ed intuitivo, ottimizzato per la lettu- termini di tempo. La soluzione sofUD RWWLFD FRQ FULWHUL VFLHQWLÀFL H GDO GHVLJQ SXOLWR HG HOHJDQWH tware utilizzata è stata Recogniform Reader, il software evoluto di lettura ottica prodotto da Recogniform TeL’attribuzione di questi alloggi ha di raccolta anche presso le tendopoli chnologies SpA, punto di riferimenrichiesto un censimento prelimina- ed è stata fornita assistenza ai citta- to del mercato italiano. re della popolazione così da deter- dini in merito alle fasi di valutazione Così come un modulo ottimizzato per la lettura ottica costituisce un minare una graduatoria sulla scorta e compilazione, con particolare cura RWWLPR SXQWR GL SDUWHQ]D DL ÀQL GHO delle necessità di ciascun nucleo fa- ed attenzione alle persone anziane o successo di un progetto di data capLQ GLIÀFROWj miliare da assistere. /·DWWLYLWj GL SURJHWWD]LRQH JUDÀFD ture, essenziale è anche l’adozione Tale censimento è avvenuto meGHOOD PRGXOLVWLFD q VWDWD DIÀGDWD DOOD di una soluzione software potente diante la compilazione di un modulo Recogniform Technologies SpA, H ÁHVVLELOH FKH SHUPHWWD O·HODERUDcartaceo, appositamente realizzato, azienda italiana leader nel campo zione di un elevato numero di dola cui distribuzione e raccolta sono della lettura ottica, con l’obiettivo di cumenti con il minimo sforzo e con state curate direttamente dalla Prote- realizzare a tempo di record moduli la massima velocità, garantendo al 100% la correttezza dei dati estratti. zione Civile: sono stati istituiti punti iged.it online 01.2010
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Figura 2 - Unâ&#x20AC;&#x2122;interfaccia ergonomica e funzionale consente un rapido confronto tra quanto riconosciuto con quanto effettiYDPHQWH VFULWWR VXO GRFXPHQWR QHL FDVL VRVSHWWL
Facendo riferimento alla modulistica utilizzata per il censimento, è stata necessario riconoscere caselle di marcatura (OMR) ed una grande quantitĂ di dati manoscritti, ovvero compilati â&#x20AC;&#x153;a manoâ&#x20AC;? (ICR). Un ruolo fondamentale è stato dunque svolto dal motore di riconoscimento del manoscritto, addestrato speFLĂ&#x20AC;FDPHQWH SHU OR VWLOH GL VFULWWXUD italiano che, come è noto, risulta VXIĂ&#x20AC;FLHQWHPHQWH GLYHUVR GD TXHOOR dâ&#x20AC;&#x2122;oltreoceano (si pensi ad esempio ai numeri 1, 4, 7, etcâ&#x20AC;Ś ). Le performances di riconoscimento sarebbero state fortemente penalizzate utilizzando motori di riconoscimento â&#x20AC;&#x153;stranieriâ&#x20AC;? di terze parti. Altro aspetto importante da non sottovalutare è la semplicitĂ dâ&#x20AC;&#x2122;uso della soluzione di lettura ottica adottata che, grazie ad una interfaccia amichevole ed intuitiva, è stata utilizzata da personale della Protezione
Civile che è diventato immediata- allâ&#x20AC;&#x2122;altro senza la sicurezza di un tetmente operativo dopo solo poche to sotto cui poter dormire, pensare, vivere. ore di addestramento. Recogniform Technologies SpA è La possibilitĂ di installare piĂš scan- stata felice di dare il suo contributo ner per eseguire lâ&#x20AC;&#x2122;acquisizione dei DO VXFFHVVR GL TXHVWR GLIĂ&#x20AC;FLOH SURdocumenti in parallelo e di installare getto, lusingandosi di ricevere atpiĂš postazioni di validazione/corre- testazione di stima e gratitudine da zione ha permesso di ottimizzare il parte della Presidenza del Consiglio lavoro in base alle risorse disponibili dei Ministri e dal dipartimento della ed alle esigenze del momento, ge- Protezione Civile. stendo al meglio i picchi di lavorazione. Lâ&#x20AC;&#x2122;utilizzo della lettura ottica a seguito degli eventi sismici del 6 Aprile 2009 ha dunque consentito di velocizzare i tempi di raccolta ed estrazione delle informazioni relative alla popolazione assistita, agevolando la determinazione del fabbisogno della popolazione colpita dal terremoto ROBERTO PUCINO H OD GHĂ&#x20AC;QL]LRQH GL XQD JUDGXDWRULD DL Ă&#x20AC;QL GHOO¡DWWULEX]LRQH GL XQD FDVD Product Specialist di a chi si è ritrovato da un momento Recogniform Technologies iged.it online 01.2010
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OMAT Milano: i dati aziendali diventano energia Torna OMAT, la principale mostra convegno italiana dedicata alla gestione elettronica di documenti e informazioni; appuntamento a Milano il 30 marzo e 31 marzo. www.omat360.it/mi10. STEFANO FORESTI
Uno studio di IDC (leader mondiale nellâ&#x20AC;&#x2122;ambito della ricerca nei settori dellâ&#x20AC;&#x2122;information technology) prevede che le informazioni digitali create a livello mondiale raggiungeranno, nel 2011, lâ&#x20AC;&#x2122;enorme cifra di 1.8 Zettabyte (migliaia di Esabyte). Tra queste, il 30% sarĂ generato direttamente dallâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ di aziende e organizzazioni, ma oltre lâ&#x20AC;&#x2122;80% sarĂ comunque di loro competenza. Ă&#x2039; TXLQGL HYLGHQWH FRPH OD YHUD VĂ&#x20AC;GD di questo secolo sia riuscire a gestiUH H FRQVHUYDUH LQ PRGR HIĂ&#x20AC;FLHQWH questa â&#x20AC;&#x153;valanga digitaleâ&#x20AC;? e impiegaUH QHO PRGR SL HIĂ&#x20AC;FDFH L GDWL JHnerati. )DWWXUH WHVWL HPDLO FHUWLĂ&#x20AC;FDWL RU-
dini, immagini e video fanno ormai parte a pieno titolo del patrimonio aziendale: un patrimonio tanto vasto quanto, spesso, male utilizzato.
www.omat360.it/mi10.
Suddivisa in convegni, tavole rotonde e unâ&#x20AC;&#x2122;area espositiva, OMAT Milano rappresenta un appuntamento Per capire come incanalare e sfrut- Ă&#x20AC;VVR SHU WXWWL L SURIHVVLRQLVWL GHO VHWWDUH DO PHJOLR LO Ă XVVR GL GDWL GLJLWDOL tore, unâ&#x20AC;&#x2122;occasione per fare il punto che ogni azienda crea e riceve ogni sullo stato della normativa italiana e giorno, torna lâ&#x20AC;&#x2122;appuntamento con internazionale, sulle migliori case hiOMAT, lâ&#x20AC;&#x2122;evento che dal 1990 riuni- story e sugli sviluppi futuri. sce aziende, istituzioni, accademici, utenti ed esperti per discutere attor- Tra le novitĂ di questâ&#x20AC;&#x2122;anno, è in arrino allo stesso tavolo. vo il Decreto attuativo per la fatturazione elettronica nei confronti della La prossima edizione di OMAT 3$ FKH GHĂ&#x20AC;QLVFH PRGDOLWj H WHPSL si terrĂ a Milano il 30 e 31 marzo con cui pubbliche amministrazioni presso lâ&#x20AC;&#x2122;Atahotel Exectuve. Il sito centrali e fornitori dello Stato doInternet della manifestazione è vranno adeguarsi: un importante
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passo avanti nel processo normativo italiano, che verrà analizzato a OMAT con l’apporto dei legislatori coinvolti e messo in relazione con la situazione internazionale. Sono attesi a breve anche il DPCM contenente le regole tecniche per la conservazione della memoria digitale e il Decreto Legislativo con le PRGLÀFKH DO &RGLFH GHOO·DPPLQLstrazione digitale richieste dalla legge 69/2009. Inoltre, si discuteranno i temi legati al Disegno di Legge “Disposizioni LQ PDWHULD GL VHPSOLÀFD]LRQH GHL UDSporti della Pubblica amministrazione con cittadini e imprese”, il quale
prevede, oltre alla riscrittura dell’articolo 2215 - bis (Documentazione informatica) del CC che ha generato tanti problemi e dubbi, norme relative alla conservazione delle cartelle cliniche, alla ricetta medica elettronica, alla pagella elettronica e alla digitalizzazione della Giustizia.
La partecipazione è gratuita previa iscrizione; per maggiori informazioni, aggiornamenti e per iscriversi a OMAT Milano, si rimanda al sito internet www.omat360.it/mi10.
In questo momento il programma dei convegni di OMAT Milano 2010 q LQ IDVH GL GHÀQL]LRQH HFFR OR VFKHma preliminare. A breve verrà pubblicato il proJUDPPD GHÀQLWLYR FRQ OH DJHQGH dettagliate; allo stesso modo, ver- STEFANO FORESTI UDQQR GHÀQLWH OH SUHVHQ]H LQ DUHD Communication management, ITER espositiva.
Martedì 30 marzo - primo giorno COME GESTIRE IL PATRIMONIO DI DATI E INFORMAZIONI DIGITALI PER GENERARE EFFICIENZA, INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ
APPLICAZIONI E SERVIZI IN SANITÀ: ESPERIENZE, SOLUZIONI E PROSPETTIVE
APPLICAZIONI E SERVIZI PER GESTIRE IL PATRIMONIO DIGITALE
STRATEGIE E STANDARD DI RIFERIMENTO PER PROTEGGERE E CONSERVARE LA MEMORIA DIGITALE
Mercoledì 31 marzo - secondo giorno LE NORME OGGI, DOMANI E DOPODOMANI: CONTINUA IL DIALOGO TRA GIURISTI E TECNICI
APPLICAZIONI E TECNOLOGIE PER LA PROTEZIONE E CONSERVAZIONE DELLE INFORMAZIONI DIGITALI
FATTURAZIONE ELETTRONICA
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management della divisione Public Sector & Finance, con la responsabilitĂ della gestione e dello sviluppo commerciale - in ambito nazionale CAMBIO DI POLTRONE IN - dei mercati Pubblica AmminiCASA SIAV strazione Centrale e Locale, SanitĂ Nuove nomine e una rinnovata or- Pubblica e Finance. I comparti Inganizzazione interna per lâ&#x20AC;&#x2122;azienda dustria, Servizi, Commercio, Produpadovana. Il 2010 porta con sĂŠ una zione, Telecomunicazioni, Logistica, ventata di cambiamenti organizzati- SanitĂ Privata, Professionisti, Assovi per Siav S.p.A., la societĂ di RubĂ - ciazioni, Artigianato, Partiti Politici, no (Padova) che progetta e sviluppa sempre in ambito nazionale, sono soluzioni software e offre servizi invece raggruppati sotto la divisione di consulenza e outsourcing per la Industry & Soho, la cui responsabidematerializzazione dei documenti litĂ compete a Rita Armati, giĂ Sales cartacei, lâ&#x20AC;&#x2122;organizzazione dei pro- Manager. cessi documentali, la gestione dei processi di e-Government, la con- Giovanni Seno, Amministratore Deservazione del patrimonio storico e legato di Siav S.p.A., commenta cosĂŹ il nuovo funzionigramma aziendaartistico. le: â&#x20AC;?La nuova organizzazione nasce La riorganizzazione prevede lâ&#x20AC;&#x2122;istitu- nellâ&#x20AC;&#x2122;ottica di avvicinare sempre piĂš zione di nuove divisioni e cambi di le competenze dellâ&#x20AC;&#x2122;azienda al merpoltrona, sotto la diretta responsabi- cato e ai clienti, offrendo a questi ultimi interlocutori specializzati nellitĂ dellâ&#x20AC;&#x2122;AD Giovanni Seno. lâ&#x20AC;&#x2122;affrontare le tematiche peculiari del Con la neonata direzione Foreign loro core-businessâ&#x20AC;?.
,QIR&HUW LO SULPR (QWH &HUWLĂ&#x20AC;FDWRUH LQ ,WDOLD FRQ WUH PLOLRQL GL FHUWLĂ&#x20AC;FDWL GL Ă&#x20AC;UPD GLJLWDOH FHQWRYHQWLPLOD FDVHOOH GL 3RVWD (OHWWURQLFD &HUWLĂ&#x20AC;FDWD e oltre duecento milioni di documenti conservati in modalitĂ sostitutiva, annuncia il debutto odierno sul mercato di LegalForm, la soluzione per una gestione completa, HIĂ&#x20AC;FLHQWH H VLFXUD GHOOD PRGXOLVWLFD elettronica.
Erogato da InfoCert in modalitĂ ASP, con LegalForm si possono pubblicare e compilare i moduli on line nonchĂŠ consultare ed elaborare le informazioni raccolte. /¡HIĂ&#x20AC;FLHQ]D LO ULVSDUPLR H OD VLFXrezza della nuova soluzione si comELQDQR FRQ OD Ă HVVLELOLWj H O¡HIĂ&#x20AC;FDFLD dei processi di raccolta di dati, che possono essere aggregati nella forma piĂš utile per la loro lavorazione. La compilazione avviene senza alcuna installazione di software, è molto agevole grazie a unâ&#x20AC;&#x2122;interfaccia di immediato utilizzo ed è effettuabile in piĂš momenti, mediante la visua0DUNHW 6LDY DSUH XQ¡DSSRVLWD Ă&#x20AC;QHRestano invariati i vertici delle relizzazione dellâ&#x20AC;&#x2122;elenco dei moduli stra di dialogo con lâ&#x20AC;&#x2122;estero per lâ&#x20AC;&#x2122;instanti divisioni: Federica Voltan alla precedentemente compilati e del reternazionalizzazione e lo sviluppo Corporate Communication, Nicola lativo stato di lavorazione. del business. A guidarla è Erich BuVRQ D FXL q DIĂ&#x20AC;GDWD OD UHVSRQVDELOL- Voltan alla Human Resources, DatĂ commerciale per i mercati esteri, niele Rampazzo alla direzione Finan- LegalForm gestisce moduli compiinclusa la selezione dei partner e la ce & Administration, Loris Scanfer- labili in formato PDF indipendenteGHĂ&#x20AC;QL]LRQH GHJOL DFFRUGL GL FROODER- la al Marketing e Gennaro Di Pietro mente dallo strumento utilizzato per alla divisione Beni Culturali. OD ORUR FUHD]LRQH HV 2SHQ2IĂ&#x20AC;FH L razione. campi da compilare possono essere stringhe alfanumeriche su una o piĂš $ 6WHIDQR 1DOHVVR q DIĂ&#x20AC;GDWD OD QXRYD righe, date, menĂš a tendina, menĂš a divisione Products & Offering, con scelta singola o multipla, check box, la responsabilitĂ dello sviluppo dei ecc. prodotti, dei servizi di outsourcing e del delivery dei progetti per la soddiâ&#x20AC;&#x153;Siamo convinti che la nostra soluzione sfazione della domanda di mercato. sarĂ presto apprezzata dal mercato, perchĂŠ Eâ&#x20AC;&#x2122; la Divisione che funge da motore è la risposta ad unâ&#x20AC;&#x2122;esigenza reale. Crediaper la promozione di alleanze volte DA INFOCERT, ECCO mo, infatti, che LegalForm sia davvero allo sviluppo commerciale delle va- LEGALFORM: LA SOLUZIONE lâ&#x20AC;&#x2122;ideale per le Pubbliche Amministrazioni, rie â&#x20AC;&#x153;Business Unitâ&#x20AC;? e che presiede INNOVATIVA PER LA le imprese, le associazioni e gli ordini proanche alla gestione della scuola di GESTIONE DELLA fessionali che vogliono ricevere le richieste di formazione permanente. MODULISTICA ON LINE clienti, soci o partner ed evaderle in modo Andrea Venturato passa invece al semplice e intuitivo, con abbattimento dei iged.it online 01.2009
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UH LQ PDQLHUD VHPSOLFH HG HIĂ&#x20AC;FDFH grazie a LegalCycle, mentre la loro integritĂ , leggibilitĂ e accessibilitĂ nel tempo può essere garantite da LegalDoc, la soluzione per la conLe organizzazioni, che adottano Le- servazione sostitutiva a norma di galForm, possono pubblicare auto- legge. nomamente, facilmente e in modo SURĂ&#x20AC;ODWR QXRYL PRGXOL RQ OLQH VWDbilendo in questa fase lâ&#x20AC;&#x2122;eventuale REEOLJDWRULHWj GHOOD Ă&#x20AC;UPD GLJLWDOH GD apporre al momento della compilazione oppure la protocollazione automatica dei moduli compilati. LE IMPRESE DI MEDIE DICon LegalForm, i moduli sono acMENSIONI SONO ALLâ&#x20AC;&#x2122;AVANcessibili in modo diretto da un link che può essere pubblicato sul sito GUARDIA NELLâ&#x20AC;&#x2122;AFFRONTARE LA COMPLESSITĂ&#x20AC; DEI DATA internet scelto dal Cliente. I dati richiesti vengono raccolti in CENTER, SECONDO LA RICERpiena sicurezza e tracciabilitĂ , dopo CA â&#x20AC;&#x153;STATE OF DATA CENTER che gli utenti sono stati opportuna- 2010â&#x20AC;? DI SYMANTEC PHQWH ULFRQRVFLXWL H SURĂ&#x20AC;ODWL GD /HgalForm. Symantec Corp. (Nasdaq: SYMC) La lavorazione delle pratiche, il cui ha presentato i risultati del report â&#x20AC;&#x153;statoâ&#x20AC;? è monitorato per facilitarne 2010 â&#x20AC;&#x153;State of the Data Centerâ&#x20AC;?. lâ&#x20AC;&#x2122;evasione, si svolge con alti livelli di La terza edizione dello studio deriservatezza, giacchĂŠ i moduli com- dicato allo stato del data center ha pilati sono visualizzabili solo dagli evidenziato come le medie imprese operatori espressamente autorizzati. (da 2.000 a 9.999 dipendenti) siano molto piĂš inclini rispetto alle grandi LegalForm è integrabile con tutte le e alle piccole realtĂ a implementare altre soluzioni InfoCert che gesti- tecnologie rivoluzionarie quali cloud scono lâ&#x20AC;&#x2122;intero ciclo di vita dei docu- computing, deduplicazione, replicamenti. zione, virtualizzazione dello storage Con Legalmail, i moduli compilati e protezione continuativa dei dati allo possono essere inviati in maniera scopo di ridurre i costi IT e gestire elettronica, sicura e tracciata me- complessitĂ crescenti. Gli ambienti GLDQWH 3RVWD (OHWWURQLFD &HUWLĂ&#x20AC;FD- data center appartenenti a questa ta, mentre con la Business Key e i fascia di imprese svolgono innumeFHUWLĂ&#x20AC;FDWL LQ HVVD FXVWRGLWL FL VL SXz revoli attivitĂ e gli IT manager che autenticare per lâ&#x20AC;&#x2122;accesso al sistema li gestiscono prevedono grandi camLegalForm e poi apporre la Firma biamenti nel corso del 2010, sia in Digitale sui moduli compilati. termini propriamente di data center, I moduli ricevuti possono essere sia in termini di nuove applicazioprotocollati automaticamente grazie ni. Altro elemento particolarmente alla soluzione di Protocollo Infor- importante per le aziende di medie matico. dimensioni è quello riguardante lo staff e la relativa formazione. Rea,QĂ&#x20AC;QH OD ULFHUFD OD FRQVXOWD]LRQH lizzato nel novembre 2009, lo studio lâ&#x20AC;&#x2122;assegnazione e la lavorazione dei si basa sullâ&#x20AC;&#x2122;esito di 1.780 interviste moduli compilati possono avvenitempi di lavorazione e dei costi di gestione delle pratiche cartaceeâ&#x20AC;?, commenta FaELDQD 9XGDĂ&#x20AC;HUL 'LUHWWRUH 0DUNHting e Sviluppo Mercato.
con manager di data center operanti in aziende di 26 Paesi. â&#x20AC;&#x153;Nonostante le aziende di medie dimensioni abbiano la tendenza a valutare in maniera positiva e, quindi, adottare rapidamente le nuove tecnologie rispetto alle grandi organizzazioni, devono ancora scontrarsi con la complessitĂ dei data center, derivante dalle nuove azioni intrapreseâ&#x20AC;?, afferma Deepak Mohan, Senior Vice President, Information Management Group di Symantec. â&#x20AC;&#x153;Standardizzare le piattaforme cross cosĂŹ da gestire in maniera automatica tecnologie e processi porterĂ immediatamente a una sensibile riduzione dei costi e renderĂ , nel lungo periodo, i migliori risultati di businessâ&#x20AC;?. I principali risultati â&#x20AC;˘ Le imprese di medie dimensioni sono molto piĂš aggressive e innovative rispetto a quelle di piccole o grandi dimensioni; un approccio che le porta a investire in maniera rilevante nelle nuove tecnologie quali il cloud computing, la replicazione e la deduplicazione, con tassi dellâ&#x20AC;&#x2122;11-17% superiori rispetto alle altre due tipologie di impresa. â&#x20AC;˘ La complessitĂ e lâ&#x20AC;&#x2122;eccessiva quantitĂ di applicazioni sono le due preoccupazioni piĂš sentite; la maggior parte delle aziende conta, infatti, nel proprio data center dieci o piĂš attivitĂ considerate â&#x20AC;&#x153;in qualche misuraâ&#x20AC;? o â&#x20AC;&#x153;assolutamenteâ&#x20AC;? importanti, mentre nel 50% dei casi sono state segnalate previsioni di cambiamenti rilevanti che verranno apportati ai data center durante il 2010. La metĂ delle imprese oggetto dello studio ha affermato che il numero di applicazioni sta aumentando abbastanza rapidamente e che risulta sempre SL GLIĂ&#x20AC;FLOH H RQHURVR ULVSHWWDUH i parametri Service Level Agreeiged.it online 01.2009
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â&#x20AC;˘
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â&#x20AC;˘
â&#x20AC;˘
ment (SLA). Un terzo di tutte le aziende intervistate ha rivelato come la produttivitĂ dei dipendenti venga ostacolata e frenata dalle troppe applicazioni presenti. Oltre al problema della complessitĂ , è emerso anche quello dellâ&#x20AC;&#x2122;incessante aumento dei dati che, per il 71% delle aziende, determina lâ&#x20AC;&#x2122;implementazione di tecnologie di riduzione delle informazioni, come ad esempio la deduplicazione. Sicurezza, backup e recovery, protezione continuativa dei dati e virtualizzazione rappresentano le tre principali iniziative previste SHU LO HVVHQGR VWDWH GHĂ&#x20AC;QLte come â&#x20AC;&#x153;in qualche misuraâ&#x20AC;? o â&#x20AC;&#x153;assolutamenteâ&#x20AC;? rilevanti rispettivamente dallâ&#x20AC;&#x2122;85%, dal 79% e dal 76% degli intervistati. Le questioni legate allo staff e ai budget restano anchâ&#x20AC;&#x2122;esse in primo piano, con la metĂ delle imprese che ammette di essere ´LQ TXDOFKH PLVXUDÂľ R ´VLJQLĂ&#x20AC;cativamenteâ&#x20AC;? carenti di personale. Lâ&#x20AC;&#x2122;allocazione del budget e OD ULFHUFD GL SHUVRQDOH TXDOLĂ&#x20AC;FDto costituiscono le due maggiori problematiche in ambito recruiting. Il 76% delle imprese oggetto dello studio avrĂ nel 2010 la stessa quantitĂ di posizioni aperte o piĂš. Lo studio ha messo in luce possibile un margine di miglioramento per il disaster recovery. Un terzo dei piani di disaster recovery non è documentato o necessita comunque di lavoro e spesso non include elementi IT importanti come il cloud computing, i server virtuali e le sedi remote. A questo si aggiunge il fatto che piĂš di un terzo delle imprese non ha rinnovato le valutazioni di tali piani negli ultimi 12 mesi. La protezione delle macchine
virtuali resta anche questo un tema rilevante per le aziende, con lâ&#x20AC;&#x2122;82% pronte a prendere in considerazione, nel 2010, le tecnologie virtual machine. In tema di protezione dati delle macchiQH YLUWXDOL OD VĂ&#x20AC;GD PDJJLRUH FLtata dagli intervistati è data dal recovery granulare allâ&#x20AC;&#x2122;interno delle immagini delle macchine virtuali. Suggerimenti Il software che supporta ambienti eterogenei svolge un ruolo rilevante per le imprese di medie dimensioni FKH GHGLFDQR VLJQLĂ&#x20AC;FDWLYL LQYHVWLmenti in nuove tecnologie, ma che normalmente non possiedono le competenze professionali presenti invece presso le grandi aziende. La deduplicazione deve essere implementata il piĂš vicino possibile DOOD IRQWH GHOO¡LQIRUPD]LRQH DO Ă&#x20AC;QH di eliminare la problematica della ridondanza dei dati e ridurre i costi di reti e storage. Gli amministratori dei data center devono poter gestire lo storage su ambienti server e storage eterogenei in modo tale da non dover piĂš procedere con acquisti in questo ambito sfruttando lâ&#x20AC;&#x2122;utilizzo di nuove tecnologie come la gestione delle risorse, il thin provisioning, la deduplicazione, la virtualizzazione, la protezione continuativa dei dati e il recovery. Le imprese che sapranno adottare un approccio di tipo olistico potranno controllare lâ&#x20AC;&#x2122;aumento del budget storage rimandando gli acquisti al riguardo.
prive di conseguenze sulle normali operazioni. Ă&#x2C6; auspicabile implementare una piattaforma unica e centralizzata per OD SURWH]LRQH GHOOH PDFFKLQH Ă&#x20AC;VLFKH H YLUWXDOL DO Ă&#x20AC;QH GL VHPSOLĂ&#x20AC;FDUH OD gestione delle informazioni.
OPEN TEXT MIGLIORA Lâ&#x20AC;&#x2122;INTEGRAZIONE CON LE SOLUZIONI SAPÂŽ ALLâ&#x20AC;&#x2122;INTERNO DELLA SUITE ECM GRAZIE A PROCESSI DI BUSINESS CONTENTENRICHED Open Textâ&#x201E;˘ Corporation (NASDAQ: OTEX, TSX: OTC), leader globale nellâ&#x20AC;&#x2122;Enterprise Content Management (ECM), annuncia di aver aggiornato il proprio portafoglio di soluzioni per le applicazioni SAPÂŽ. Tali aggiornamenti incrementano il valore per i clienti e aumentano la produttivitĂ degli utenti con miglioramenti a livello dei processi di business grazie una piĂš profonda integrazione con qualsiasi tipologia di contenuto.
Lâ&#x20AC;&#x2122;integrazione dei processi di business con i contenuti accresce la produttivitĂ ; gli utenti ad esempio non saranno piĂš costretti a interrompere una transazione importante per cercare documenti o altre informazioni di supporto. Questo nuovo livello di integrazione garantisce una disponibilitĂ delle informazioni quando e dove necessario; in questo modo la Nonostante sia un prezioso stru- Suite ECM di Open Text contribuimento a supporto, il test di disaster rĂ ulteriormente alle generali perrecovery rischia però di produrre un formance di business, aumenterĂ la forte impatto sul business. Per que- qualitĂ delle operazioni, rafforzerĂ sta ragione, le aziende dovrebbero la conformitĂ e ridurrĂ il TCO (total ricorrere a metodologie di collaudo cost of ownership). iged.it online 01.2009
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Negli ultimi dieci anni, Open Text si è posizionato come il fornitore ECM leader tra i clienti SAP sia per quanto riguarda lâ&#x20AC;&#x2122;ampia base clienti sia per la propria completa offerta di prodotto. $ Ă&#x20AC;QH 6$3 $* H 2SHQ 7H[W hanno annunciato unâ&#x20AC;&#x2122;altra estensione della loro collaborazione; SAP ha infatti scelto Open Text Extended ECM per le soluzioni SAP rivolte alla rivendita, chiamando questo prodotto SAP Extended Enterprise Content Management (SAP Extended ECM) application by Open Text. â&#x20AC;&#x153;Lo sviluppo costante unitamente a innovazioni avanzate e costanti sono stati fattori fondamentali che hanno contribuito al nostro successo presso i clienti SAP a livel- â&#x20AC;˘ lo globale,â&#x20AC;? afferma Patrick Barnert, Vice President of SAP Solutions in Open Text. â&#x20AC;&#x153;La recente decisione di SAP di espandere il reseller agreement testimonia la leadership di Open Text nel mercato ECM; continuiamo infatti a rafforzare le nostre offerte ECM leader di mercato a supporto delle applicazioni SAPâ&#x20AC;?. Open Text Extended ECM distribuisce unâ&#x20AC;&#x2122;integrazione nativa di contenuto allâ&#x20AC;&#x2122;interno dei processi business di SAP. Lâ&#x20AC;&#x2122;approvvigionamento, la gestione delle risorse aziendali, i servizi professionali, la gestione della qualitĂ , la manutenzione degli impianti e molti altri processi che dipendono in modo considerevole dai documenti o dalle immagini scanneUL]]DWH EHQHĂ&#x20AC;FLDQR LQ PRGR VLJQLĂ&#x20AC;cativo di Extended ECM. I miglioramenti alla Suite ECM di Open Text â&#x20AC;˘ per le soluzioni SAP comprendono le seguenti aree: â&#x20AC;˘
Globalizzazione e Servizi Condivisi nellâ&#x20AC;&#x2122;area Accounts Payable - Open Text Vendor Invoice
Management aggiunge un numero di funzionalitĂ per supportare i clienti a creare centri di servizi globali condivisi per lâ&#x20AC;&#x2122;accounts payable. Per esempio, i clienti possono integrare virtualmente diversi sistemi di back-end in unâ&#x20AC;&#x2122;unica implementazione federata basata sulla soluzione SAP. Da evidenziare è lâ&#x20AC;&#x2122;integrazione della funzionalitĂ di riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) con lâ&#x20AC;&#x2122;applicazione SAP ERP quale componente integrato. Ciò permette un ciFOR RUGLQH IDWWXUD VLFXUR H Ă XLdo. Una dashboard che mostra i processi analitici fornisce ai manager unâ&#x20AC;&#x2122;idea della produttivitĂ GHJOL XWHQWL H GHOO¡HIĂ&#x20AC;FLHQ]D GHO processo. &RQIRUPLWj GHL Ă&#x20AC;OH GHO SHUVRQDle, gestione della retention - La gestione automatica della retention è una delle piĂš innovative e importanti novitĂ allâ&#x20AC;&#x2122;interno della nuova versione; lâ&#x20AC;&#x2122;obiettivo è di aiutare le organizzazioni ad essere conformi con piĂš facilitĂ alle normative interne ed esterne, come la BDSG in Germania, il Data Protection Act 1998 nel Regno Unito e il Chapter 357-22 WAC negli Stati Uniti. Unâ&#x20AC;&#x2122;altra QRYLWj VLJQLĂ&#x20AC;FDWLYD q O¡LQWHJUDzione di funzioni di â&#x20AC;?fai da teâ&#x20AC;? per i dipendenti e per i manager come caratteristiche standard. Questi elementi self-service contribuiscono ad aumentare O¡HIĂ&#x20AC;FLHQ]D GHL SURFHVVL FRQVHQtendo agli interessati autorizzati di accedere direttamente alle informazioni. FunzionalitĂ di Servizio e di CallCenter in SAP CRM - Lâ&#x20AC;&#x2122;ultima versione di Open Text Customer Information Management migliora lâ&#x20AC;&#x2122;integrazione con il CRM di SAP con particolare attenzione al centro di interazione
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col cliente. Per esempio, nuove funzionalitĂ di miniatura e anteprima dei documenti permettono agli addetti del call center di individuare e accedere velocemente a documenti rilevanti, rivedere informazioni importanti e, inoltre, consultare e supportare i clienti, oltre a dedicarsi alle attivitĂ di vendita. Enterprise Information Governance - La gestione integrata del ciclo di vita delle informazioni (ILM) è vitale per unâ&#x20AC;&#x2122;implementazione di successo e per lâ&#x20AC;&#x2122;attuazione di una strategia di governance delle informazioni nelle organizzazioni. Per i clienti che hanno adottato soluzioni SAP, XQ¡HIĂ&#x20AC;FLHQWH VWUDWHJLD GL ,/0 include sia dati strutturati cosĂŹ come documenti e altri contenuti, sia che siano stati originati allâ&#x20AC;&#x2122;interno sia allâ&#x20AC;&#x2122;esterno della soluzione SAP. Open Text integra SAP NetWeaverÂŽ Information Lifecycle Management unisce il mondo SAP a quei contenuti non-SAP. Di recente, Open Text Document Access 9.6.2 vanta OD FHUWLĂ&#x20AC;FD]LRQH 6$3 SHU O¡LQWHgrazione con SAP NetWeaver Information Lifecycle Management 2.0.
Le soluzioni ECM di Open Text per le applicazioni SAP si basano su una collaborazione e unâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ di sviluppo congiunto che durano da circa venti anni, oltre allâ&#x20AC;&#x2122;esperienza derivante dallâ&#x20AC;&#x2122;aver fornito soluzioni a piĂš di 3.000 clienti SAP in tutto il mondo. Open Text è un partner di SAP che offre soluzioni software FKH KDQQR RWWHQXWR OD FHUWLĂ&#x20AC;FD]LRne di integrazione da parte di SAP. Inoltre, ad oggi Open Text è lâ&#x20AC;&#x2122;unico vendor ECM con un numero di soluzioni ECM che vengono rivendute direttamente da SAP. iged.it online 01.2009
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