Cinema Under the Influence - How Movies Get High

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Cinema under the influence How movies get high



Politecnico di Milano Design della Comunicazione A.A. 2017/2018 Storia dell’Arte Contemporanea e Linguaggi della Comunicazione Visiva Tesina Cinema Analisi di un Video Eassy Cinema Under the Influence How Movies Get High Stefano Iaquinta/848542


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er lo spettatore l’aspetto più affascinante dei film sulla droga è l’accesso ad un mondo pericoloso in cui delle sostanze pongono la mente in uno stato di coscienza alterato. Il pubblico può avere un assaggio di cosa si prova ad assumere droghe – si possano esse fumare, sniffare, ingerire o iniettare - e sperimenta l’effetto conseguente sulla psiche e sulla percezione sensoriale.

Half Baked


Requiem For a Dream Ovviamente tutto sta nella capacità del regista di tradurre le sensazioni dei personaggi attraverso una particolare rappresentazione visiva e sonora. Lo sballo provocato dall’assunzione di droga è reso in Half Baked (1998) attraverso la lievitazione dei personaggi, in Requiem For a Dream (2000) con sequenze timelapse - che traspongono lo smarrimento della cognizione del tempo - e in Bad Boys II (2003) con un gioco di riflessione in una boccia d’acqua, la quale gonfia e dilata il volto di Marcus.

Bad Boys II


Non è necessario che i registi abbiano provato sulla loro pelle questo tipo di situazione: Terry Gilliam non aveva mai assunto LSD prima di girare Fear and Loathing in Las Vegas (1998), tuttavia le sequenze surreali e deliranti presenti all’interno del film sono forse la miglior rappresentazione degli effetti degli allucinogeni in ambito cinematografico. Inoltre Gilliam sembra aver capito perfettamente come bilanciare l’esperienza soggettiva dei personaggi e il loro aspetto visto dall’esterno.


Fear and Loathing in Las Vegas


Never Been Kissed

Ciò non accade in Never Been Kissed (1999): il momento in cui Josie insanisce e inizia a ballare a briglie scolte è sicuramente molto divertente, ma non mette lo spettatore all’interno dell’esperienza della protagonista. È esattamente ciò che sembra una persona strafatta vista da fuori e non mostra in termini visivi cosa accade all’interno della sua mente.


Per includere lo spettatore e dargli l’impressione di vivere la stessa situazione dei personaggi il regista deve essere in grado di caratterizzare e comunicare tali condizioni attraverso la manipolazione di suoni e immagini. Jobs (2013) è un ottimo esempio di come queste due sfere sensoriali convivano in maniera eccellente per dare vita ad un momento mistico e contemplativo.

Jobs


In alcuni casi la presenza di stupefacenti è una scusa per esplorare le misteriose strade del subconscio, come in Easy Rider (1969), durante un trip di acido. Scene come questa raddoppiano la loro portata per il tipo di visione surreale, molto simile a che si può osservare nelle scene oniriche.

Easy Rider


Per evidenziare il passaggio da uno stato all’altro le tecniche più comuni consistono nella manipolazione della velocità, dei movimenti di camera, dei colori e del suono.

Garden State

Andrew sotto psicofarmaci rimane immobile sul divano, mentre tutto intorno a lui accade con estrema velocità (Garden State – 2004), evidenziando anche il suo distacco dal mondo esterno


Nella scena di A Serious Man (2009) in cui Danny è fatto di marijuana durante il suo Bar Mitzvah, il suo stato confusionario è reso attraverso la rotazione di camera e la sfocatura superiore e inferiore.

A Serious Man

Quando Whip si fa un tiro di cocaina (Flight – 2012) la camera si sposta di scatto verso di lui parallelamente alla striscia, poi trema e sale inquadrandolo dal basso, mentre ma musica aumenta di colpo, rendendo benissimo la sensazione che sta provando il protagonista.

Flight


Requiem for a Dream

In Requiem For a Dream (2000), oltre ai giĂ citati timelapse, vengono impiegato numerosi fast-cut estremamente zumati nei momenti in cui i 4 protagonisti cadono nella loro dipendenza, una narrazione piuttosto dettagliata ed immersiva.


Anche in Spun (2002) sono presenti fast-cut velocizzati dei movimenti nervosi della bocca, delle mani, degli occhi e di altre parti del corpo, conseguenti all’assunzione di meth.

Spun

Mentre alcuni potrebbero denigrare scene di droga che glorificano la vita di personaggi borderline, appare oggettivamente ovvio che questi sono degli importanti esempi di arte cinematografica. Essi cercano di esprimere uno stato mentale irrazionale che molto spesso prende il sopravvento e diventa incontrollabile.


Dumbo

È qualcosa di molto simile alle operazioni messe in atto nel Surrealismo, il quale esplora la realtà materiale con l’uso dell’immaginazione, tentando di svelare l’inconscio, la parte repressa e indescrivibile.

The Good Dinosaur


Goodfellas

Tra tutti i registi, probabilmente Martin Scorsese è colui il quale si è maggiormente specializzato in scene che descrivono lo stato di annebbiato e stordimento provocato dall’assunzione di droga.


Mean Street


The Wolf of Wall Street Nessun altro cineasta indaga l’ubriachezza cinematografica con tanta creatività – si pensi alla sequenza in primo piano fisso di Mean Street (1973) – e anche le rappresentazioni del consumo di cocaina e farmaci hanno dato vita a colpi di scena come la sniffata vista dall’interno della banconota di Casino (1995) e lo svenimento improvviso di Jordan sotto quaalude in The Wolf of Wall Street (2013).

Casino


22 Jump Street

Insomma, all’interno di una pellicola questi momenti sono occasioni d’oro per sperimentare sequenze assurde e paradossali: - Jenko e Morton entrano completamente in un’altra dimensione dopo aver assunto LSD (22 Jump Street – 2014), vivendo allucinazioni straordinarie e divertenti


Trainspotting

Renton, invece, viene risucchiato da un tappeto e affonda dentro il pavimento dopo una dose di eroina (Trainspotting - 1996): un esempio efficace quanto spaventoso dell’effetto che provoca questa sostanza.


Midnight Cowboy

Bad Lieutenant Il tenente McDonagh è l’unico a vedere un’iguana sul tavolo per colpa di un mix di farmaci (Bad Lieutenant: Port of Call New Orleans – 2009). Un caso particolare è quello di Midnight Cowboy (1969), uno dei primi esperimenti di montaggio che traducesse le emozioni e i tratti distintivi di un trip allucinogeno, in cui immagini di Joe Buck e Shirley colpiti da fasci di luce si alternano a clip composte da proiezioni di Liquid Light.


CREDITI Creato da Philip Brubaker (@lens_itself) Film: 22 Jump Street (2014) A serious Man (2009) Bad Boys II (2003) Bad Lieutenant: Port of Call New Orleans (2009) Casino (1995) Dumbo (1941) Easy Rider (1969) Feat and Loathing in Las Vegas (1998) Flight (2012) Garden State (2004) Goodfellas (1990) The Good Dinosaur (2015) Half Baked (1998) Jobs (2013) Mean Street (1973) Midnight Cowboy (1969) Never Been Kissed (1999) Requiem For a Dream (2000) Spun (2002) Trainspotting (1996) The Wolf of Wall Street (2013) Sitografia: https://vimeo.com/257216738 https://www.fandor.com/posts/how-the-movies-get-high




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