Viktor&Rolf (imp. stilista)

Page 1

VIKTOR&ROLF

UniversitĂ degli Studi della Campania AbilitĂ Informatiche Docenti:Prof.ssa Alessandra Cirafici, Prof. Angelo Esposito Marroccella Alunna: Stella Okon mat. A03000703



UniversitĂ degli Studi della Campania AbilitĂ Informatiche Docenti:Prof.ssa Alessandra Cirafici, Prof. Angelo Esposito Marroccella Alunna: Stella Okon mat.A03000703


BIOGRAFIA Viktor Horsting (1969) e Rolf Snoeren (1969) si conoscono mentre studiano ad Arnhem presso l’accademia delle arti e del design nei Paesi Bassi. Dopo la laurea iniziano a lavorare insieme, trasferendosi a Parigi nel 1993 per avviare la loro carriera. La loro prima collezione “Hyères” (1993) basata sulla distorsione, sulla ricostruzione e sulla stratificazione vince tre premi presso il Salon Européen des Jeunes Stylistes presso il Festival Internazionale della Moda e della Fotografia. La successiva esposizione delle quattro collezioni in spazi d’arte sperimentali, li ha portati nel 1998 a mostrare la loro prima

estate 1998). Viktor & Rolf ritornano al Prêt-à-porter nel 2000, con la collezione “Stars and Stripes” (Autunno/ Inverno 2000/2001). La linea d’abbigliamento maschile “Monsieur” viene introdotta durante la stagione Autunno/ Inverno del 2003 (Autumn/Winter). In seguito la produzione di Viktor & Rolf si è allargata agli accessori, alle calzature e dall’occhiali. Oltre a realizzare le proprie linee di abbigliamento, Viktor & Rolf hanno collaborato con numerosi altri marchi come la Samsonite nel 2009, con cui hanno prodotto una linea di valigie, Shu Uemura nel 2008 per una serie di ciglia finte, la Piper Heid-

collezione di alta moda collezione (primavera/

sieck nel 2007 per la celebre bottiglia a testa

in giù, e nel 2006 con H&M per una linea di abbigliamento economico.Nel 2002 l’azienda ha firmato un accordo di licenza con la L’Oréal per la creazione di una linea di profumi. Il primo profumo prodotto dalla Viktor & Rolf è stato Flowerbomb (2004), mentre il secondo Antidote (2006). Russian Doll (1999) è l’apoteosi del loro genio: la modella Maggie Rizer è ricoperta da otto abiti sovrapposti, sempre più ingombranti e ricamati che le fanno perdere completamente la sua forma “umana”, richiamando la famosa Matrioska. Stars and Stripes è il titolo della loro prima collezione ready-to-wear ispirata alla bandiera americana e presentata nel 2000, anno in cui lanciano il loro logo. Mentre la sfilata Bells è un tripudio di campanelli, nelle giacche, negli abiti, nelle cinture mentre è esultanza di fiori in Flowers sfilata del 2003. Samsonite nel 2009, Piper Heidsieck nel 2007 e H&M nel 2006 sono alcune delle loro collaborazioni più celebri. Per l’attrice Tilda Swin-


ton creano un’intera collezione intitolata One Woman Show mentre la sfilata Flower Bomb rappresenta uno dei momenti più importarti della loro carriera dalla quale nasce, in collaborazione con L’Oréal, l’omonimo profumo. Nel 2005 apre la boutique a Milano, interno neoclassico e arredamento capovolto così come lo sono le creazioni dello show Upside down nel 2006. Richiami agli artisti Man Ray e Marcel Marceau in Pierrot nella primavera estate 2008 mentre in No mettono in mostra ancora una volta il loro disappunto nei confronti del mondo della moda. La House of Viktor & Rolf è il progetto cui tengono di più perché racchiude tutto il loro lavoro rappresentato su circa cinquanta bambole esibite alla Barbican Art Gallery di Londra. Tra le ultime sfilate risaltano modelle con il volto dipinto di rosso che indossano cappotti che sembrano delle armature (Autunno/Inverno 2011-12) e ancora camicie e colletti multipli in Shirt Symphony. L’essere anticonvenzionale è solo uno degli assi nella manica di Viktor & Rolf, poliedrici ed eclettici al punto da scrivere un libro di quindici storie in grado di mostrarti che non esistono limiti alla creatività. Nel 2008 Viktor & Rolf hanno avviato una partnership con l’italiano Renzo Rosso, permettendo alla compagnia di sviluppare una nuova linea di prodotti, estendendo la produzione ed aprendo ulteriori negozi. Il rapporto con le loro origini è travagliato, una sorta di amore e odio da cui prendono ispirazione solo inconsapevolmente. Innamorati dei reciproci progetti, le loro

passioni e le loro ambizioni viaggiano all’unisono verso la capitale della moda, luogo in cui vivono in un piccolo appartamento senza elettricità cibandosi solo di speranze e di sogni. Nel 1996 cospargono Parigi di volantini con la scritta “Viktor & Rolf on strike”, un geniale mezzo di autopromozione intrapreso durante la Paris Fashion Week. Nello stesso anno realizzano un’installazione, di grande impatto, intitolata Launch alla Torch Gallery di Amsterdam nella quale è realizzata una sfilata con manichini e dove è presentato Le parfum, un finto profumo in quantità limitata. La prima collezione haute couture viene presentata nel 1998: un tripudio di abiti e cappotti dai volumi esagerati, capi inovativi, e di ricami, colori, tessuti e accessori che vanno a formare un unico indumento. Il 1998 è l’anno della sfilata Atomic Bomb: gli abiti sono gonfiati grazie a imbottiture di seta poi elaborate con l’utilizzo di decorazioni, stelle filanti e palloncini. Poi Black light (1999) uno show nel qua-

le gli abiti sono mostrati due volte: la prima al buio con una luce ultravioletta, la seconda sotto riflettori classici, tecnica utilizzata per rilevare il contrasto tra la forma femminile e quella maschile.



STILE & MOOD





GOSSIP Hanno voluto creare una collezione dedicata alla sposa moderna che fosse caratterizzata da una serie di elementi scultorei e insoliti. Dettagli sorprendenti, tulle che acquistano volumi importanti, ricami artigianali straordinari che hanno delineato una serie di modelli romantici, ma dotati di un certo “twist”. Nel pieno spirito della couture c’è un’attenzione spasmodica alle forme e una certa enfasi per i dettagli. Tutti i loro elementi di stile sono presenti, in varie forme e in vari modi, implicita la loro firma.


Sono stati affascinati dagli abiti da sposa, una sorta di filo bianco che ha caratterizzato il loro percorso: dall’abito per la principessa Mable d’Orange-Nassau fino a quello realizzato per la capsule di H&M nel 2006. Con la nascita di questa collezione, possono esprimere la loro visione artistica di quest’abito che rappresenta in sé una storia, un piccolo universo della persona. Una sorta di icona di uno dei più preziosi momenti della vita di una donna. Nella collezione,i volumi generosi si alternano a silhouette grafiche, fino ad arrivare all’essenzialità della tuta. Usano i codici della couture, mescolandoli a elementi di design. Il matrimonio è sempre un legame con la tradizione. La loro chiave è l’individualità. L’abito dovrebbe riflettere e rispettare il carattere delle due persone che si stanno per unire. Hanno selezionato una serie di inediti tessuti come un crêpe opaco giappone-


se,un tulle strutturato e poi il raso, il taffetà di seta per enfatizzare le silhouette e dare loro un tocco grafico. Devoti all’alta moda, hanno”inventato” nuovi tessuti, scolpito i volumi, ingigantito o moltiplicato i dettagli e piazzato qualche segno “segreto”come i bottoni di un abito che riproducono fedelmente il tappo di un loro tanto amato profumo. Abiti da sposa che sono quasi opere d’arte, costruiti con sapienza e con un guizzo creativo sorprendete, inaspettato, a tratti irriverente. Tutti gli elementi più classici dei wedding dress da sogno sono presenti, ma rivisti in una chiave decisamente avant-garde. Come gli iconici fiocchi, ad esempio, che ornano la schiena di uno dei dress, a nostro parere, più belli della collezione.




BRAND IMAGE





COMUNICAZIONE DIGITALE DEL BRAND





IL BRAND OGGI Per loro la sfilata è fondamentale, decidono la collezione pensando già allo show finale. La moda è teatralità, e questa loro creatività ai limiti della follia è alla base di tutto il loro lavoro e li rende unici. Lo show è molto più dei trend della stagione, deve comunicare una storia, creare emozioni, come un attore in un’opera tetrale. Il progetto a cui si sono dedicati con più amore è la Dolls House, fatta circa due anni fa in occasione di un’esposizione a Londra. Una grossa casa delle bambole alta 11 metri nella quale erano esposte 50 diverse bambole vestite con pezzi iconici delle loro collezioni. Per loro la Dolls House è una sorta di riassunto di tutto il loro lavoro in quanto uniscono in modo egregio gli elementi principali delle creazioni. Fairy Tales, un libro di 15 diverse piccole storie scritte da i due, edito in olandese e tradotto poi in inglese. Le storie raccontano di soggetti molto diversi, un range

di caratterizzazioni molto particolari che stimolano il lettore e lo affascinano con un linguaggio ironico, a tratti un po’ dark. Uomo “Tuxedo meets lumberjack” una collezione che unisce lo stile classico del tuxedo, ad un look più

esempio Tilda Swinton e Tori Amos. Con la loro ultima sfilata, i due stilisti hanno portato una ventata di freschezza e anche di dolcezza nella loro collection di Haute Couture. Il segreto di questa ascesa di eleganza, la quale Viktor&Rolf chiamano ‘‘conscious design’’, è l’ispirarsi alla ceramica giapponese. Il risultato delle creazioni risulta poetico con colori come il rosa pastello per le gonne in tulle e alcune aree del corpo ricoperti da ricami in oro. La ricerca di graziosità dal duo è inaspettata, i quali avevano un inclinazione verso invenzioni artistiche e trucchi intelletuali. dare nuova vita agli abiti usati, trasformare il vecchio nel nuovo. Viktor Horsting e Rolf Snoeren per sportivo. Ci sono dunque la collezione alta moda, grossi scacchi, uniti a ta- dopo aver esplorato il gli sartoriali che vanno poi loro archivio nella scora confluire in un gusto più sa sfilata, partono dagli vissuto. Non hanno una abiti vintage da sera e da musa in particolare ma cocktail e li riportano a un si ispirano spesso a per- nuovo splendore, ad una sone che stimano e che nuova vita. Boulevard of invitano a indossare le Broken Dreams, questo il loro creazioni, come per titolo dello show, dimostra


ancora una volta il talento visionario del duo creativo. I designer, affascinati dal kintsugi, l’antica arte giapponese che utilizza l’oro liquido per saldare i frammenti di porcellana, trasportano questa tecnica sugli abiti, perché solo dall’imperfezione puó nascere una nuova bellezza. I vecchi abiti usurati dal tempo, vengono dunque scomposti e poi riassemblati in un caos creativo in cui ogni creazione diviene un unicum prezioso, un collage surreale che celebra il presente come primo passo per un futuro migliore. Style della sfilata: Lunghezze: midi e lungo Colori: bianco, rosa, rosso, giallo, blu, oro, verde e burgundy Materiali: tulle, organza, seta, crinolina, cristalli, cotone, crepe, perle Forme: bustier con maxi gonne ad A e tubini asimmetrici con maxi ruches Accessori: mary-jane di Christian Louboutin.


LINK DI PUBBLICAZIONE

https://issuu.com/stella7774

https://www.behance.net/stellonaaad30e#




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.