Santuario Madonna della Corona
La Voce del Santuario nella Roccia
novembre/dicembre 2011 n째5 Rivista del Santuario Madonna della Corona - Bimestrale - anno XLV - Ferrara di Monte Baldo (VR) Rivista del Santuario Madonna della Corona Novembre/Dicembre 1
Rivista del Santuario
Madonna della Corona
BIMESTRALE DI STORIA LOCALE E INFORMAZIONE RELIGIOSA
Anno XLV N. 5 Novembre/Dicembre 2011 Registrazione n. 198 Tribunale di Verona, 16 marzo 1995 “Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 2 NE/VR. Editore “Opera Diocesana San Pietro Martire per la preservazione della fede” - Direzione, redazione e amministrazione: Santuario «Madonna della Corona» - 37020 Ferrara di Monte Baldo - Verona - Tel. 045 7220014
Sommario Saluto del Rettore
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Tracce di Storia
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Via Matris
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In Pellegrinaggio
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Cronaca e attività del Santuario
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Per non dimenticare
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Programma
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Calendario
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Direttore responsabile: Mons. Bruno Fasani Direttore: Mons. Pietro Maroldi realizzazione e stampa: EDIZIONI STIMMGRAF srl v. Monte Comun 68, SAN GIOVANNI LUPATOTO (VR) Tel. 045.8778541 Tel. e fax (+39) 045 7220014 www.madonnadellacorona.it info@madonnadellacorona.it ABBONAMENTO: Annuale......................................................... € 10,00 Sostenitore..................................................... € 15,00 Con iscrizione alla Corona di Messe........................................... € 25,00 Con iscrizione perpetua alla Corona di Messe..................................... € 250,00
Indirizzo della Direzione del Santuario: Rettore Santuario Madonna della Corona 37020 Ferrara di M. B. (Verona) Tel. e fax 045 7220014 C.C.P. 14193361 INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI EFFETTUATO PRESSO LA RETTORIA DEL SANTUARIO MADONNA DELLA CORONA P.I. 00108330234 IN OTTEMPERANZA AL TESTO UNICO SULLA PRIVACY Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 informiamo che i dati personali degli abbonati e degli altri soggetti interessati alla Rivista del Santuario Madonna della Corona sono utilizzati esclusivamente ai fini di conservazione e di spedizione in abbonamento della rivista stessa. Tali dati sono trattati con modalità cartacee ed elettroniche. I dati richiesti, strettamente necessari all’erogazione del servizio, non vengono trasferiti, venduti o ceduti a terzi diversi da quelli indicati di seguito: Edizione, Opera Diocesana S. Pietro Martire per la preservazione della fede - P.I. 02231730231; stampa EDIZIONI STIMMGRAF srl v. Monte Comun 68, SAN GIOVANNI LUPATOTO (VR). La Direzione del Santuario ha adottato tutte le misure di sicurezza idonee a tutelare i dati, incluso il Documento Programmatico sulla Sicurezza, con data certa 20 marzo 2006, nel quale sono descritte le procedure che gli incaricati devono seguire per garantire la riservatezza dei dati stessi. Titolare del trattamento dei dati è la Rettoria del Santuario Madonna della Corona. Responsabile del trattamento dei dati è il Rettore Mons. Pietro Maroldi. Chiunque sia legittimato a farlo può in ogni momento esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del D. Lgs. 196/2003 e cioè ottenere origine, aggiornamento, correzione, integrazione, cancellazione, trasformazione in forma anonima e blocco dei dati trattati in violazione di legge inviando un fax al numero (+39) 045 7220014 o una raccomandata A/R a: Rettoria Santuario Madonna della Corona loc. Spiazzi 37020 Ferrara di Monte Baldo (VR).
Prima di copertina: il Santuario visto dai Pittori del ‘900 (autore ignoto) Ultima di copertina: dipinto di P. U.Renate Fritz
Saluto del Rettore
C
di Mons. Pietro Maroldi Rettore del Santuario
questo mondo e non attaccare il cuore alle cose terrene. Il fine di tutto il creato è la gloria di Dio e la nostra partecipazione alla sua vita eterna * Domenica 27.11 inizierà il nuovo Anno Liturgico con la 1° Domenica di Avvento. L’Avvento è il tempo che richiama l’attesa della venuta del Signore. E’ tempo di preghiera e di ascolto della Parola di Dio, di penitenza e di carità, per aprire il cuore e la vita al Cristo che viene. Il Salvatore del mondo è venuto nella Terra Santa, secondo le promesse dei profeti, e ha compiuto la volontà del Padre fino al sacrificio della Croce, per salvare l’umanità dal peccato e dalla morte eterna. La sua opera di liberazione dell’uomo dal peccato, continua nella storia per opera della Chiesa, perché ogni persona possa conoscere il vero Dio e convertirsi alla fede in Cristo. Alla fine del mondo verrà come giudice universale per separare i giusti dai malvagi. * Giovedì 8.12 è la solennità dell’Immacolata che ci farà contemplare la meraviglia che Dio ha operato in Colei che ha scelto come madre del suo Figlio: l’ha colmata di Grazia e, in vista della sua missione, l’ha preservata dal peccato originale. Maria è per noi modello di fede, di umiltà e di purezza. * Domenica 25.12 esulteremo di gioia per la nascita di Gesù, luce del mondo e fonte di vita eterna. Gli Angeli hanno cantato: “Gloria a Dio nell’alto dei Cieli e pace in terrà agli uomini che Dio ama” Anche noi oggi abbiamo tanto bisogno della luce e della pace del Cristo per saper costruire nuovi rapporti tra gli uomini, di ogni razza e religione, per un futuro migliore dell’umanità. * Venerdì 30.12 celebreremo la festa della Sacra Famiglia di Nazaret. Purtroppo la famiglia voluta da Dio è gravemente minacciata da proposte di accoppiamenti umani e di famiglie provvisorie, che minacciano la serena educazione dei figli e anche la stessa loro generazione; oltre che aumentare le sofferenze spirituali e fisiche di tante persone.
arissimi amici e devoti del Santuario Madonna della Corona
il mese di novembre è l’ultimo mese dell’Anno Liturgico. La Chiesa ci esorta a volgere la mente e il cuore alle ultime realtà della vita e della storia. * Martedì 01.11 onoreremo e invocheremo tutti i Santi del Paradiso, cioè tutte quelle persone che hanno creduto in Dio e lo hanno amato e sono morti nella sua pace. Esse vivono in Lui in attesa della risurrezione finale. * Mercoledì 02.11 visiteremo le tombe dei nostri cari defunti, pregheremo per loro e mediteremo sulla nostra morte. * Domenica 20.11, ultima domenica dell’Anno Liturgico, celebreremo la Festa di Gesù Cristo: Re dell’Universo. E’ necessario tenere sempre viva la fede nelle ultime realtà della vita per sentirci pellegrini in
A tutti i lettori porgo fervidi auguri di una buona preparazione al Santo Natale di Gesù. Rivista del Santuario Madonna della Corona
Novembre/Dicembre
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Dalla storia del Santuario
a cura di · Vasco Senatore Gondola
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Traccedi storia
el settembre scorso il Santuario ha curato l’esecuzione di alcuni interventi volti a riportare in luce preziose testimonianze storiche esistenti lungo l’antico percorso che da Spiazzi conduce alla Corona. Ad esse è stata dedicata una solenne cerimonia presieduta dal rettore mons. Pietro Maroldi, che ha visto la partecipazione delle autorità civili della zona, di una nutrita rappresentanza dei gruppi Alpini e di un buon numero di abitanti e pellegrini. La cerimonia, articolatasi lungo l’antico percorso al Santuario, è stata conclusa dalla celebrazione eucaristica da parte del vescovo di Verona mons. Zenti, con la partecipazione della Schola Cantorum di Caprino. Il primo intervento è stato il ripristino della “Fonte dell’Indipendenza” e dell’annesso elegante lavatoio-fontana in pietra, risalente, come inciso su una targa marmorea, al 1866, anno in cui il Veneto e questi stessi territori , dopo la terza guerra d’indipendenza, divennero italiani. Il lavatoio, eseguito secondo una tipologia
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Novembre/Dicembre
allora consueta, venne utilizzato a lungo dalle popolazioni della zona per le quotidiane necessità idriche, mentre dalla sorgente che lo alimenta parte un’antica conduttura che garantiva acqua potabile alla stessa area del Santuario e che è indicata nella cartografia storica di esso. Nel corso della cerimonia è stato ricordato che per quel sentiero sono passati nei secoli non solo pellegrini, ma anche soldati impegnati in molteplici conflitti, oltre a mendicanti che su quel sentiero cercavano la concreta pietà e solidarietà dei devoti. Un altro intervento è stato il ripristino della visibilità e leggibilità di due antichi scritte incise sui primi gradini della scala che scende al Santuario e che ricordano come la scala stessa sia stata realizzata nel 1636, rifatta nel 1843 e nel 1884 e si componesse in origine di ben 728 scalini. Più sotto lungo la scalinata è stato ripristinato un altro cimelio storico posto sul bordo di essa: un cippo di confine recante le scritte “C.L.” e “C.F.”, abbreviazioni per Comunità di Lubiara e
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Dalla storia del Santuario
Comunità di Ferrara, la data 1764 e l’indicazione I, ovvero primo; quello infatti è il primo di 6 cippi di confine che nel 1764 le due comunità limitrofe avevano deciso di fissare nel suolo a indicazione della linea di confine finalmente definita e concordata dopo vari anni di litigi. Scendendo ancora il corteo si è soffermato ad ammirare una splendida opera di regimazione delle acque piovane in fase di ultimazione. Infine all’ingresso della galleria di accesso al Santuario, realizzata nel 1922, sono state ricollocate in posizione più spaziosa e nuovamente benedette due lapidi storiche che erano state poste ai piedi della gradinata del Santuario sul finire degli anni sessanta: la prima dall’associazione ex internati di Verona, a ricordo dei tanti caduti nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale; la seconda dalla popolazione di Spiazzi, in segno di gratitudine per la salvezza che tra le mura del Santuario essa aveva ottenuto negli ultimi giorni d’aprile del 1945, quando la zona era preda dei nazisti in ritirata e degli alleati avanzanti.
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Novembre/Dicembre
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Via Matris
Settima Stazione
La sepolturadi Gesù
Santuario Madonna della Corona: il Sepolcro
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l racconto evangelico ci narra che il corpo di Gesù fu avvolto in un lenzuolo, cosparso di olii profumati e deposto nel sepolcro nuovo di Giuseppe d’Arimatea. A svolgere questo rito, oltre a Giuseppe d’Arimatea, c’era Nicodemo e alcune pie donne che da lontano avevano assistito alla morte di Gesù. Davanti al sepolcro fu poi arrotolata una grossa pietra che più tardi fu sigillata dai Sacerdoti e Farisei col permesso di Ponzio Pilato, il quale lasciò che alcuni soldati del tempio facessero la guardia a quella tomba. E’ un po’ strano che si faccia la guardia ad un morto. Perché? Tra la gente si era diffusa la voce che Gesù aveva promesso di risorgere. La tomba doveva esere sorvegliata perché i discepoli non andassero di notte a trafugare il corpo per poi diffondere la voce che Gesù era risorto. Quando, il primo giorno dopo il sabato, si aprì l’ingresso del sepolcro, furono le stesse guardie a correre dai Sacerdoti a raccontare che la pietra era stata ribaltata e il corpo del sepolto era somparso.
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Novembre/Dicembre
I Sacerdoti pagarono quelle guardie perché diffondessero la falsa notizia, che mentre essi dormivano, i discepoli del maestro avevano rubato il suo corpo. Durante la sepoltura del figlio, Maria era certamente presente con le pie donne che osservavano dove veniva posto il corpo di Gesù, per ritornare appena possibile a cospargerlo di profumi. Poi tutti sono tornati nella casa dove si erano nascosti gli apostoli e i discepoli, probabilmente la casa del Cenacolo. Maria sarà stata accolta nelle stanze delle donne che seguivano i discepoli. Possiamo pensare che mentre in città e nel tempio si concludevano le celebrazioni della Pasqua ebraica e nelle piazze si faceva festa e si ballava, i discepoli siano rimasti chiusi in casa a pregare e a ricordare gli avvenimenti accaduti così in fretta e a porsi tanti “perché”? Perché il tradimento di Giuda? Perché la condanna del Sinedrio? Perché Pilato ha concesso la crocefissione? Perché le urla della
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Settimo Dolore di Maria
formella di Ugo Zannoni
Ugo Zannoni (1836-1919) Allievo dello scultore Grazioso Spazzi all’Accademia di Pittura e Scultura Cignaroli di Verona, dimostrò all’inizio la sua abilità tanto nella pittura quanto nella scultura. Lo spinse sulla ribalta della scultura il monumento a Dante in piazza dei Signori (1865). Trascorse alcuni anni a Milano dove ebbe modo di frequentare al Brera la scuola di Vincenzo Vela, e dove fu chiamato a lavorare anche per il Duomo. Concluse la sua intensa attività in Verona (1890-1919) scolpendo per il cimitero monumentale e per diverse chiese: Madonna della Corona e il Santuario di nostra Signora di Lourdes in piazza Cittadella. Il marmo preferito è quello bianco di Carrara che dà il massimo di luminosità e classicità alle sue opere.
folla? E l’ultimo “perché”, il più difficile: perché Gesù non si è liberato e ha accettato una morte così infame e tremenda? Penso che anche per Maria alcune domande siano rimaste senza risposta. Credo che la sua mente era occupata da altri pensieri. Ricordava gli anni della fanciullezza e
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dell’adolescenza e della giovinezza di Gesù trascorsi a Nazaret, nella serenità e nel lavoro. Poi la partenza di Gesù verso il Giordano, dal Battista per iniziare la sua missione. Poi i grandi successi tra la gente della Galilea e i suoi continui viaggi per annunciare a tutti il Regno di Dio. Maria non poteva dimenticare. Tutta la vita di Gesù ritornava alla memoria mentre il corpo del figlio era nel sepolcro. Ricordando i grandi prodigi da Lui compiuti, specialmente la risurrezione di Lazzaro, si ravvivava nel suo cuore l’attesa di poterlo rivedere vivo. Anche il profeta Isaia aveva previsto che “ dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si sazierà della sua conoscenza”. Il profeta aveva previsto non solo la passione del Servo di Dio, ma anche la sua risurrezione. Allora si trattava solo di attendere con fede e con speranza. Tutta l’opera di Gesù non poteva cadere nel nulla, perché era l’opera di Dio e non di un uomo. Quanto doveva durare l’attesa? A Nazaret passarono 30 anni prima dell’inizio della sua missione. Ora bastavano tre giorni? Solo Dio conosce i tempi per realizzare la sua opera di salvezza. Maria intanto con le altre pie donne pensava al gruppo degli apostoli che, chiusi nel Cenacolo, avevano bisogno di mangiare e di bere. Non potevano essere lasciati soli. Avevano bisogno di essere consolati anche da una parola di speranza. Maria sentiva il bisogno di confortare gli amici di Gesù. Alcuni pensavano che la bella avventura con Gesù fosse ormai finita ed era meglio tornare a casa. I due discepoli di Emmaus avevano preso la decisione di tornare al loro paese. E’ lecita un’altra riflessione. Maria si sarà chiesta:” Dove sarà l’anima di Gesù?” La fede ci dice che dopo la morte discese agli Inferi, cioè passò in quella dimensione spirituale dove erano le anime dei giusti, morti prima di Lui e che attendevano il Salvatore promesso da Dio. Gesù incontrò Adamo, Abramo, Mosè, Davide e tutti i profeti e annunciò loro la bella notizia della liberazione. Il vero Agnello pasquale era stato immolato. Le porte del Cielo, chiuse dal peccato, erano nuovamente aperte per far entrare l’umanità salvata nella vita eterna. Con la risurrezione Gesù sarà il primo uomo ad entrare nello stato definitivo dell’umanità: il primogenito della nuova creazione. Maria lo seguirà con la sua assunzione al Cielo anche col corpo glorificato. Mons. Pietro Maroldi Novembre/Dicembre
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In pellegrinaggio
di Umberto Paiola
Perch’é si va ad un santuario? N
ella puntata precedente ho fatto riferimento al “Sentiero della speranza”: al santuario «si spera di trovare la pace di cui si ha bisogno». Tutto vero e valido: la prima tappa consiste nel trovare pace e serenità. Ma poi, sia la vita cristiana sia il pellegrinaggio si prefiggono di arricchire e fortificare la fede e la fedeltà al Signore Gesù. Abbiamo bisogno di Maria, perché ci aiuti a sentire di più il “bisogno di Dio”.
Il ventaglio delle motivazioni personali
In qualunque santuario il pellegrino spontaneamente è portato: a pregare la Vergine Maria riconosciuta come mediatrice di grazia presso il Signore; a sciogliere un voto, al quale si era impegnato; a ringraziare per i doni ricevuti. Ma non manchi mai – anzi sia il primo atteggiamento da assumere entrando in santuario – l’adorazione e la lode al Signore per la sua santità e la sua bontà! Ora, sia per la formazione personale sia per vivere esperienze più significative, cerchiamo di entrare nel significato delle motivazioni, che “muovono” le persone ad intraprendere un pellegrinaggio. Il ventaglio delle motivazioni è molto ampio: si va dalla semplice curiosità ad una forte esperienza di contemplazione. 1° - “Fare un giretto”. Godersi l’aria buona di un luogo bello e caratteristico, conoscere la storia del santuario, trovarsi fra tanti altri pellegrini. Sta al singolo non cedere allo stile “turistico”, che non incide sulla vita. 2° - Abitudine devozionale. Si è legati al tal santuario, perché “quella Madonna” ispira fiducia e «fa le grazie», piace come predica il rettore del santuario. Oppure ogni
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Novembre/Dicembre
domenica si va ad un santuario diverso “per prendere la messa”, per accendere una candela e far celebrare delle mese: che cosa significa che il/la tale pellegrino/a «ha girato tutti i santuari»? È saturo di esperienze mariane, si è arricchito spiritualmente, oppure rischia di “girare” per abitudine, senza approfondire la propria fede? Queste motivazioni saranno meglio valutate in altre puntate, in quanto bisognose di essere purificate da elementi intimistici e a volte egoistici, in vista di una fede più intensa e vissuta. 3° - “Chiedere una grazia”. Tutto ciò rientra nel cammino del popolo di Dio che vede e sperimenta in Maria la cooperatrice della salvezza, la madre dell’umanità, la madre di misericordia. A volte il volto fa intuire e il cuore confida di essere «delusi»… perché il Signore o la Madonna «non ha esaudito le richieste fatte». Che dire? Argomento molto vasto. Alcune precisazioni in merito verranno allorché si tratterà dello specifico della Corona, della preghiera, della devozione a Maria. Qui mi limito a ricordare che Gesù esorta a pregare con insistenza ma anche con fede, secondo lo Spirito e “la volontà” del Signore. Se si ha l’impressione che non esaudisca le “nostre” insistenti richieste, è certo che dà la grazia (= forza divina) per affrontare tutte le situazioni. Sono spontanee le dichiarazioni di alcuni pellegrini: «Ghe n’o tanto de bisogno» (dell’aiuto della Madonna); «Speren che ‘l Signor el ne aiuta». Sono sempre espressioni di fiducia, che dovrebbero spronare a coltivare lo spirito di una esperienza mariana sempre più intensa e autentica? 4° - Cercare conforto. Sappiamo che i santuari sono la meta cercata e raggiunta non di rado per confidare un problema da risolvere, per ritrovare pace interiore. La Madre del Salvatore lo sa e per tutti è «Consolatrice degli afflitti» e sostegno nelle difficoltà. Ma ci chiede anche che il recarsi pellegrini «per confidare delle emozioni e per avere conforto» sia una prima tappa, chiede anche di riprendere il cammino con una fedeltà più viva a Gesù e una più forte fedeltà ai valori religiosi 5° - Avere una “benedizione speciale”. Delusi dai consigli spirituali di qualche sacerdote, oppure insoddisfatti della propria situazione psico-religiosa, “agitati” nel sentirsi succubi di qualche funesto presagio, si pensa di trovare consolazione presso un santuario. Di conseguenza, è molto diffusa la convinzione che, oltre ad avere uno “sfogo” con il sacerdote, sia bene chiedere una “speciale
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In pellegrinaggio benedizione” da parte del medesimo. Presso i santuari, più che a chiedere una “benedizione speciale” (che si può avere anche in parrocchia), i pellegrini sono esortati a celebrare i sacramenti nel migliore dei modi e vivere momenti intensi di preghiera. 6° - Poter confessarsi. Buona motivazione. Ma, come verrà precisato nella puntata sul sacramento della riconciliazione, c’è da coltivare motivazioni più ricche di contenuto. Ossia superare il livello della “solita confessione”, per fare sì che il sacramento diventi esperienza di un profondo cambiamento di vita e di progresso nel rinnovamento dello spirito. 7° - Fare un vero pellegrinaggio. Vi sono pellegrini che, presso i vari santuari, cercano di vivere una forte esperienza religiosa e mariana, di qualche ora o intera giornata, con un preciso programma (confessione come sincera verifica della propria coerenza con il progetto di Dio, celebrazione eucaristica ben partecipata, momenti di intensa preghiera personale o familiare, meditazione, devozioni).
Un cammino di fede con Maria
Tra le varie situazioni sopra elencate e che possono verificarsi, alcune (“fare un giretto”, abitudine devozionale, avere una “benedizione speciale”, cercare conforto) evidenziano dimensioni psicologiche insufficienti per un proficuo pellegrinaggio; si auspica che le altre motivazioni (“chiedere una grazia”, poter confessarsi, fare un vero pellegrinaggio) accrescano il fervore della fede e lo slancio della testimonianza. cristiana. Spesso si comincia con poco: ricerca di luoghi e momenti di silenzio e di relax, luoghi che favoriscano la contemplazione della natura, la riflessione e la ricerca del senso dell’esistenza La “ricerca” delle persone deve essere sostenuta e indirizzata per un’esperienza di pellegrinaggio sempre più gratificante e soprattutto religiosamente arricchente. Non si tratta di moltiplicare le devozioni, ma di cercare – con l’aiuto degli animatori dei santuari, di motivazioni evangeliche, di catechesi appropriate, di celebrazioni fortemente coinvolgenti, di preghiera intensa – l’incontro profondo con il Signore e la Vergine Maria. Lo “spirito” o atteggiamento, che accompagna una persona presso un santuario, può consistere nel trovare la possibilità di confessarsi (ciò dovrebbe verificarsi anche nelle chiese parrocchiali della propria zona) oppure nel desiderio di supplicare o ringraziare la Vergine. Tuttavia al santuario il pellegrino deve cercare e trovare … qualcosa di più: la possibilità di esperienze più ricche di contenuto, per ridare vigore e slancio alla propria fede. Al di sopra delle personali concezioni del pellegrinaggio e nella prospettiva d’un miglioramento delle
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medesime, teniamo presenti le esortazioni di Benedetto XVI inviate l’8 settembre 2010 al 2° congresso mondiale di pastorale dei pellegrinaggi e santuari, tenutosi a Santiago de Compostela: «I pellegrinaggi ai santuari sono manifestazione di vita cristiana e spazio di evangelizzazione […]. A tutti Cristo si rivolge con amore e speranza. L’anelito alla felicità che si annida nell’animo trova in Lui la sua risposta, e vicino a Lui il dolore umano acquista un proprio senso. Come Simeone incontrò Gesù nel tempio, così pure il pellegrino deve avere l’opportunità di scoprire il Signore nel santuario». La ricerca di luce e chiarezza può essere coltivata in vario modo, ma sia sempre orientata ad una esperienza forte ed elevante. Stare perciò in guardia dal cedere ai “costumi del nostro tempo, basati sul bricolage degli stimoli, anche in campo spirituale”. Come ad es.: mettere assieme sacramento della confessione e ricerca di qualche “veggente”; un evento/messaggio mariano approvato dalla Chiesa e “messaggi personali quotidiani avuti da Gesù Cristo” considerati addirittura orientamento anche per il clero; visita di un santuario e recita quotidiana di preghiere ritenute “ad effetto sicuro”.
Anche dalla dura “pietra” della sofferenza può rinascere il fiore della fede, dell’amore, della santità
Il pellegrino avveduto e riflessivo cerca di approfondire le motivazioni della propria fede, i contenuti della propria devozione mariana. Muovere i piedi per temprare il fisico, muovere la volontà, anche con qualche sacrificio, per forgiare la volontà e rinnovare l’animo. (5 – continua nel prossimo numero: Specificità di ogni santuario) Novembre/Dicembre
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Cronaca e attività del Santuario
Pellegrinaggi
Pellegrini alla Madonna della Corona 22.05 – Gruppo a piedi di S.Giovanni Ilarione e di Alcenago - VR Corale di Sommacampagna - VR Gruppo del Convento di Mezzolombardo - TN Parr. di Balconi - VR Parr. di Palazzolo- VR Parr. di Cogollo del Cengio - VI Parr. di Casette di Legnago - VR Parr. Stella Maris di Riccione - RI Gruppo di Parr. di S.Croce - VR Parr. di Montorio - VR Ass. Esperti di Degustazione di Aceto Balsamico Parr. di Ca degli Oppi - VR 23.05 – Gruppo da Varrese Gruppo di Vicenza 24.05 – Parr. di S.Barnaba - BS 25.05 – 50° di matrimonio della fam. Lazzer di Campitello di Fassa - TN Circolo Anziani di S.Maria Assunta di Merano Parr. di S.Rocco di Monza Parr. di Volarne e Ceraino - VR
Ragazzi di Malo - VI Gruppo di 3° età di Casalmorano - CR Ragazzi di Volargne - VR 26.05 – Parr. di Ospitaletto - BS Gruppo con disabili di Parma Gruppo da Brescia 2 gruppi dalla Polonia 27.05 – Gruppo dalla Germania Parr. di Caselle di Sommacampagna - VR 28.05 – Gruppo dalla Germania Gruppo OFTAL per ammalati a Lourdes Gruppi di Piacenza e di Brescia Gruppo da Vicenza Parr. di Castenedolo - BS Parr. di Albaredo - VR Gruppo di Suore della Misericordia 29.05 – Gruppo dell’Istituto Campostrini - VR Gruppo da Montebelluna - TV Gruppo del CAI di Malo - VI Gruppo di C:L: di Rovereto - TN
Ass.Naz. Mutilati e Invalidi del Lavoro di Lissone - Monza Corale di Lazise - VR Seminario Minore di Padova Gruppo di Costabissara - VI Parr. di SS.Apostoli Verona Gruppo di Valdagno - VI Gruppo di medici e infermieri legati ai Camilliani VR Parr. di Cristo Risorto di Bussolengo - VR 30.05 – Gruppo dalla Polonia 31.05 – Parr. di Spiazzi e Ferrara di Monte Baldo 01.06 – Ass. di Volontari di Piacenza Parr. di S.Caterina di Ferrara Gruppo di sacerdoti da Castelfranco Veneto Gruppo dalla Germania 02.06 – Suore Canossiane di Singapore - Roma Confrat. del SS.Sacramento di Clusone - BG Parr. di Tencarola - PD
Comunità Figli di Dio di Divo Barsotti
Coro dalla Norvegia
coro di Baselga di Pinè TN
Coro dalla Norvegia
Gruppo di S.BernardinoVR
Sacerdoti di Vicenza nel 50°
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Novembre/Dicembre
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Cronaca e attività del Santuario
Pellegrinaggi
Corale di norvegesi
Coro Gramolon di Montebello VI
Gruppo di Portese del Garda BS
Parr. di Bardi di Parma
Ragazzi di Caldiero VR
Ragazzi di Settimo di Pescantina VR
Unità Past. di Mercato Saraceno - Cesena Gruppo da Pisticci - Matera Parr. di S,Zeno di Arzignano - VI Seminario Minore di Verona col Vescovo: Mons. Giuseppe Zenti Parr. di S.Anna d’Alfaedo - VR Gruppo di famiglie da Rovere della Luna - TN Parr. di Casalmaggiore - MN Parr. di Volta Mantovana Parr. di Roverè Veronese Parr. di Valeggio - VR 04.06 – Ass. “Tuo Figlio Vive” Gruppo di Arco - TN Parr. S.Rosario - BZ Gruppo di Visano - BS Gruppo della parr. di S.Teresa - VR 05.06 – Parr. di S.Eusebio di Terra di Taio – Val di Non - TN Parr. di Baselga di Pinè - TN Parr. di S.Bernardino - VR Giovani coppie di S.Giovanni Lupatoto - VR Coro dalla Norvegia Gruppo da Vicenza Parr. di S.Filippo di
Borgochiesanuova - MN Parr. di Domegliara Parr. di Bedollo - TN 06.06 – Gruppo da Cracovia - Polonia Sacerdoti ordinati nel 1961 di Vicenza Gruppo dalla Polonia Parr. di Maria Assunta di Lacchiarella - MI 07.06 – Gruppo da Fermo - Varese 08.06 – Ass. Senza Frontiere - VI Gruppo di Galzignano Terme - PD 09.06 – Sacerdoti di Verona in ritiro col Vescovo Parr. di Loria - TV Parr. di Lugagnano 11.06 – Gruppo di sordomuti di Padova Gruppo di Maccaccari - VR 12.06 – Gruppo podistico “il Pellicano” di Villafranca -VR Oratorio di Rigallo – Castelgolberto - VI 13.06 – Gruppo dalla Germania Catechiste di Galzignano - PD Comunità dei Figli di Dio di don Divo Barsotti - Trento e Merano 14.06 – 25° di matrimonio di Erwin e Karin
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Haid Unità Past. di Cinto Euganeo - PD Gruppo dalla Germania 15.06 – Parr. B. V. Addolorata di Bardi - Parma Gruppo da Portese - BS Ragazzi di settimo di Pesantina - VR Gruppo di maestre da Verona Suore Elisabettiane di Padova 16.06 – Parr. di S.Andrea di Villa d’Adda Gruppo da Trento Gruppo del Centro disabili di S.Lorenzo di Curtatone - MN 50° di Matrimonio di Austriaci 18.06 – Gruppo dalla Germania Gruppo da Tarso - TV Parr. del S.Curato d’Ars - MI Parr. di Ospitaletto mantovano 19.06 – Coro dalla Norvegia Parr. di Cadorago - Como Parr. di Montecchia di Corsara - VI Coro “Granmolon” di Montebello - VI Parr. M.Immacolata di Galcesello - Prato
Novembre/Dicembre
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Cronaca e attivitĂ del Santuario
Pellegrinaggi
Gruppo di Maestre di Verona
chierichetti di Fregona- Treviso
Corale Coste Bianche di Negrar
corale di Correggio - RE
Corale In Canto di Poggiorusco MN
Corale Le Voci di Chiampo VI
Coro di Val Tidone PC
Geometri colleghi del Rettore
GREST dei Salesiani di Verona
Gruppo dalla Polonia
Parr. Ss.Cosma e Damiano di Genova
ragazzi del GREST di Desnzano e dintorni
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Novembre/Dicembre
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Cronaca e attività del Santuario 45° di matrimonio di Enrico e Giovanna Gruppo di famiglie di Varese Gruppo di S.Martino in Rio - RE Gruppo di Ass. Cattolica CIRE -MI 20.06 – Parr. di Settimo di Pescantina - VR Ragazzi di camposcuola di Caldiero - VR 22.06 – Gruppo dalla Croazia GREST di Rivoltella, Centenaro, Desenzano e Scoperta 23.06 – Don Luca con bambini della 1° Comunione Ragazzi del caposcuola di S.Croce ad Albarè - VR Adolescenti di Temosine - BS Ragazzi del Caposcuola di Bardolino - VR 24.06 – Fam. Piazza Gino al 55° pellegrinaggio alla Corona 25.06 – Gruppo della “Comuna” ritiro -VR
Pellegrinaggi
26.06 – Gruppo dalla Polonia Parr. di Borgonovo Val Tidone - PC Coro “ In canto” di Poggiorusco - MN Corale di Correggio – RE Gruppo di famiglie venute a piedi da Pedemonte - VR 27.06 – 40° di matrimonio di Tinazzi Roberto e Cecilia Sacerdoti ordinati nel 1965 con familiari e amici 28.06 – 47° di matrimonio di Luigi e Rosa e 36° di Antonio e Ermelinda Chierichetti di Fregona – Treviso 29.06 – 50° di sacerdozio del rettore e compagni con la presidenza del Vescovo Zenti Benedizione della 2° stazione della Via Crucis Schola Cantorum di Caprino Veronese
Parr. di Pescantina - Verona 30.06 – Parr. SS. Cosma e Damiano di Genova Gruppo di ragazzi dell’Ist. Salesiano e adulti Parr. di Brentonico 02.07 – Gruppo dalla Polonia 03.07 – Coro “Coste Bianche” di Negrar - Verona Gruppo di migranti da Trento Coro: “Le voci” di Chiampo - VI Parr. di Roncà e Terossa di Vicenza e Verona 04.07 – Gruppo dalla Polonia Gruppo di ragazzi di CL dalla Sicilia Gruppo del Seminario di Fidenza (Parma) 05.07 – Gruppo dalla Polonia Corale: “Glenamond College” dalla Scozia
bambini della 1° Comunione di Lugagnano
55° di Matr. di Donatelli Sivio e Novella
gruppo di polacchi da Cracovia
I Vescovi Zenti e Veggio con i preti del 50° di sacerdozio
Suore Elisabbetine di Padova
Vercovo Mons.Giuseppe Zenti col Seminario di Verona
Rivista del Santuario Madonna della Corona
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Per non dimenticare Verona. Italia. Domenica 2 ottobre 2011 Santi Angeli Custodi. Caro Mons. Pietro,
V
enni la prima volta al Santuario nel 1942, prima di partire per l’Africa assieme a Sante Zamboni (apparso sul n. .4 della rivista). Ero anch’io artigliere. Ho partecipato alla battaglia di El Alamein e alla lunghissima ritirata. Sono vivo per miracolo! Avendo dal 1940 la patente pur essendo un tiratore scelto col fucile, mi assegnarono come arma personale una pistola e abilitato a guidare
bossoli vuoti, da riportare, per i tremendi sobbalzi. Dopo una drammatica ritirata alla guida di un camion fino in Tunisia, il 12 maggio 1943, alla sera, dall’Italia, Mussolini, impossibilitato a inviare aiuti, dette l’ordine di arrendersi. Dopo una durissima prigionia sotto i francesi, ma praticamente uomo di fatica di musulmani, ritornai in Italia il 24 aprile 1946. Nell’estate di quell’anno venni su da Brentino al Santuario, a piedi, a digiuno, per fare la comunione e porgere alla Madonna un oggetto d ‘oro in ringraziamento. E ogni anno torno in estate al Santuario della Madonna della Corona. Cordialissimi saluti. Cav. Giovanni Ferraro
vari automezzi. Un giorno ebbi l’incarico di agganciare un cannone al camion per farlo riparare nelle retrovie. Appena fuori dall’avvallamento del campo gl’inglesi mi salutarono col tiro al bersaglio a cannonate. La paura d’essere centrato mi fece ingranare le marce al massimo dei giri. Il motore era così imballato che in gabina non sentivo nemmeno lo scoppio delle granate: vedevo solo le esplosioni vicino al camion col sollevarsi di grandi sbuffi di sabbia. Fu una folle corsa per salvare la pelle e ubbidire agli ordini. Riuscii a portare a destinazione il cannone, ma persi diversi
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Novembre/Dicembre
Rivista del Santuario Madonna della Corona
La RESIDENZA “STELLA ALPINA” a mt. 150 da Spiazzi, di proprietà del Santuario, è aperta da marzo a novembre con servizio di ristorante, bar e albergo Tel. 045 6247082 - Fax 045 7220090 info@stellaalpinahotel.it
Orario feriale Sante Messe
Programma celebrazioni
Da aprile a ottobre: ore 10.30 - 15.30 (nei mesi di luglio e agosto anche alle ore 17.00)
Domenica 20 novembre Festa di Cristo Re dell’Universo: ultima domenica dell’Anno Liturgico Domenica 27 novembre 1° domenica di Avvento e inizio del nuovo Anno Liturgico Giovedì 8 dicembre Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria Messe alle 9,30 – 10,30 – 12 – 15,30. Alle 15: S.Rosario Sabato 24 dicembre Vigilia del Natale di Gesù Alle 16: Messa della Vigilia Alle 24: Messa della Notte Domenica 25 dicembre S.Natale di Gesù. Messe alle 10,30 e alle 15,30. Alle 15: Rosario Venerdì 30 dicembre Festa della Santa Famiglia di Nazaret
Da novembre a marzo: ore 10.30 eccetto il giovedì ore 15.30 Al sabato, in ogni periodo dell’anno, la S. Messa al pomeriggio è solo alle ore 17.00 ed è festiva
Orario festivo Sante Messe Da maggio a ottobre: ore 8.30 - 9.30 - 10.30 - 12.00 15.30 - 16.30 - 18.00 Da novembre a marzo: ore 10.30 - 15.30 Aprile: ore 10.30 - 12.00 - 15.30 - 16.30
Il Santuario è aperto Da novembre a marzo: dalle ore 8.00 alle ore 18.00 Da aprile a ottobre: dalle ore 7.00 alle ore 19.30
Altre celebrazioni Ogni domenica ore 15.00 “Recita del Santo Rosario”
Rivista del Santuario Madonna della Corona
Domenica 1 gennaio Solennità di maria Madre di Dio e Giornata Mondiale della Pace Venerdì 6 gennaio Solennità dell’Epifania del Signore Domenica 8 gennaio Festa del Battesimo di Gesù che chiude il Tempo di Natale
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