#Ticinomoments 2024 (IT)

Page 1

Storie dalla Svizzera italiana

Il Ticino che sorprende: la meraviglia di assaporare, scoprire, ascoltare, percepire e toccare con mano il territorio.

DUALITÀ AFFASCINANTE

Dal clima mediterraneo alla storia millenaria in Alta Vallemaggia.

AROMI AUTENTICI

Dove passione e dedizione dei produttori locali si fondono per preservare il gusto della regione.


INSERZIONE

HOTEL

Ticino Ticket Viaggiare gratis in tutto il Ticino L’ospite che pernotta in un albergo, campeggio o ostello della gioventù può utilizzare gratuitamente tutti i mezzi pubblici di trasporto per l’intera durata del soggiorno. Al contempo può beneficiare di agevolazioni sugli impianti di risalita, sui battelli nei bacini svizzeri e sulle

ticino.ch/ticket

principali attrazioni turistiche in tutto il Cantone. Il Ticino Ticket è valevole a partire dal check-in fino alla mezzanotte del giorno di partenza. Laghi, fiumi e montagne – tutto a portata di mano con Ticino Ticket!


E D I TO R I A L E

Scambio di idee tra i direttori di Svizzera Turismo e Ticino Turismo. Quando esperti del turismo come Martin Nydegger e Angelo Trotta si incontrano, regna uno spirito amichevole e collaborativo.

Ticino sorprendente Martin: Abbiamo tra le mani il nuovo #ticinomoments ed è pieno di belle scoperte. In effetti questo magazine con le sue ispirazioni inedite e con i suoi racconti autentici rispecchia quanto il Ticino ha da offrire e da far scoprire in ogni suo angolo ancora da esplorare. Ad esempio, caro Angelo, non mi sarei aspettato di trovare, a sud delle Alpi, la storia del destino di un ghiacciaio! Angelo: Caro Martin, care lettrici, cari lettori, gli aggettivi “inaspettato” e “sorprendente” si adattano perfettamente alle esperienze che si possono vivere in Ticino! Con un approfondimento sul ghiacciaio ticinese più esteso si apre un mondo inatteso ricco di sfide che riguardano il turismo in generale e tutti noi: il clima sta cambiando, le stagioni stanno cambiando - l’autunno dura di più, la primavera arriva prima. Martin: Esatto, è un esempio calzante di quanta attenzione e sensibilità richieda il nostro patrimonio naturale e culturale. Per il Ticino, come per tutti noi, il cambiamento climatico è certamente una sfida. Ma come destinazione turistica per tutto l’anno, mi pare siate impegnati a offrire esperienze uniche ai visitatori anche durante il mite inverno - quindi è sicuramente anche un’opportunità. Da parte nostra di Svizzera Turismo, con il grande movimento #swisstainable vogliamo sensibilizzare e incoraggiare le persone a riflettere e ad agire accettando nuove sfide. Intendiamo la sostenibilità nel senso più ampio del termine: a livello sociale la diversità viene valorizzata, in ambito energetico e della mobilità richiede un’attenta gestione delle risorse; ma la sostenibilità tocca anche l’economia,

ad esempio assicurando posti di lavoro lungo tutto l’arco dell’anno. Sogniamo un turismo accorto, sostenibile e non di massa, e con uno sguardo alle generazioni future. Il viaggiare ci arricchisce, ci cambia. Angelo: Vogliamo che i nostri visitatori siano estremamente soddisfatti e sentano il desiderio di tornare. In questa edizione presentiamo alle nostre lettrici e ai nostri lettori, oltre a tante ispirazioni e storie, anche un direttore d’albergo che ha posizionato la sua attività come un ponte tra un progetto di integrazione sociale e le offerte culinarie del proprio orto, sempre con la massima qualità dell’offerta. Inoltre, osiamo dare uno sguardo nella vita privata di un artista raccontando la sua storia personale. Martin: E visto che negli ultimi mesi si è parlato molto delle linee di collegamento da e verso il Ticino ci immergiamo nei paesaggi di una delle valli più belle della Svizzera, crocevia con il Lucomagno già nell’antichità. Scopriamo lì una realtà che vive la sostenibilità avvicinando adulti e bambini alla natura alpina - un turismo che apre porte e sensibilizza. Curiosi? Angelo: Buona lettura e a presto in Ticino!

Angelo Trotta Direttore Ticino Turismo

3


4

T I C I N O .C H

8

15

22

33


INDICE

6

5

Esplorare il passato con le visite guidate. SCOPRIRE

8

15

Tra le cime In Alta Vallemaggia alla scoperta del ghiacciaio del Basòdino: una realtà dal fascino antico. Sulla cresta dell’onda Nuove emozioni sul Lago Maggiore. I M PA R A R E

18

18

22

Esplorare la biodiversità Alla Scuola Alpina di Olivone, in Valle di Blenio, un laboratorio immerso nel verde accoglie grandi e piccini. Un passo dopo l’altro In equilibrio tra colori e natura in Valle Piumogna.

25

A ritmo di pedale: un’esperienza sensoriale.

26

A contatto con il Ticino: i colori, i sapori, i suoni e i profumi del territorio. M E R AV I G L I A R S I

28

Il mondo dell’arte A Rovio, nel Mendrisiotto, l’artista Yuri Catania invita a casa sua per esplorare l’arte.

32

Le novità da non perdere: ecco cosa aspettarsi nel 2024!

33

Pedala, scopri, degusta Un’esperienza enogastronomica nel Mendrisiotto, la regione viticola per eccellenza. ASSAPOR ARE

28

36

42

36

42

Parole chiavi: accoglienza e inclusività Il Bigatt Hotel & Restaurant di LuganoParadiso unisce lo spirito imprenditoriale all’impresa sociale. Un piccolo gioiello sull’acqua Assaporare la vita con stile sul Lago di Lugano, a bordo di una barca storica.

48

#ticinomoments: ispirati da una destinazione sensazionale!

50

Colonna: “Artisti ticinesi” a cura di Omar Gisler.


6

T I C I N O.C H / V I S I T E - G U I DAT E

A Locarno esiste ancora il Rivellino leonardesco: fortifi cazione rinascimentale progettata da Leonardo da Vinci.


SCOPRIRE — TICINO

SCOPRIRE IL TICINO CON LE VISITE GUIDATE

Sulle orme della storia Il Ticino nasce ufficialmente nel 1803, ma prima di allora? Il medioevo: villaggi, castelli, insediamenti. Ancora oggi è però possibile ascoltare e scoprire la storia di un tempo. Come? Cinture allacciate: le visite guidate del Ticino fanno viaggiare nel tempo! Ci si può imbattere in personaggi storici a Bellinzona? “Experience the Middle Ages in Bellinzona: the tour!” passa per le strade, i vicoli e i luoghi più caratteristici e fa conoscere la città e la sua storia. Tutto questo sotto l’occhio vigile della Fortezza, importante opera di difesa del XV secolo, e in compagnia di guide esperte. Passeggiando indietro nel tempo? Un tempo porto di mare, oggi una città moderna che racchiude però ancora tra i suoi vicoli l’antica storia. A Lugano è possibile ammirare l’affresco della Passione e della Crocifissione, uno dei più grandi capolavori del rinascimento di Bernardino Luini, tappa del “Unexpected Classic Tour”. Due passi in un museo a cielo aperto? Nel periodo pasquale, il Borgo di Mendrisio prende vita con le Processioni della Settimana Santa. Qui i grandi trasparenti illuminano le vie e raccontano la loro storia quadricentenaria. Un’occasione speciale per scoprire la tradizione vivente che nel 2019 fu iscritta nella Lista rappresentativa dei beni immateriali culturali dell’UNESCO. Come fu progettato il palco del Locarno Film Festival? È il 1971 e a Locarno l’architetto Livio Vacchini propone di trasformare Piazza Grande in un’enorme sala cinematografica. Sempre in questa città anni e anni prima si trovarono tracce di Leonardo da Vinci, ma cosa c’è ancora da scoprire? Il “Time Travel Tour” farà viaggiare nel tempo!

7


8

T I C I N O.C H / B A S O D I N O

“Consigliamo a tutti il sentiero

glaciologico del Basòdino: è bellissimo e permette di scoprire l’essenza del ghiacciaio.”


SCOPRIRE — BASÒDINO

AD ALTA QUOTA ALL A SCOPERTA DEL BASÒDINO

L’antico fascino delle creste Dalle esotiche palme in riva al Lago Maggiore, alle cime rocciose e imbiancate dei ghiacciai. Il paesaggio del Ticino è variato e ricco di contrasti. Il ghiacciaio del Basòdino è senza dubbio un ambiente che merita una visita.

BASÒDINO

Il loro fascino è indiscusso. Maestosi ed elevati, i ghiacciai sono i protagonisti dell’immaginario paesaggistico alpino elvetico e ticinese. Vantano molteplici funzioni ecologiche, idrologiche e di protezione: il loro ghiaccio rappresenta infatti un’importante riserva idrica e uno stabilizzante del terreno. Dall’accurato monitoraggio svolto dalla Sezione forestale cantonale e da GLAMOS (la rete di monitoraggio dei ghiacciai svizzeri, che si pone come obiettivo lo studio delle loro variazioni), è accertata la loro imminente ritirata. Anche il ghiacciaio del Basòdino, situato in Alta Vallemaggia, non fa eccezione, documentando, anno dopo anno, il cambiamento climatico in atto a sud delle Alpi. Giovanni Kappenberger, glaciologo e Mattia Soldati, collaboratore della Sezione forestale responsabile per il monitoraggio dei ghiacciai ticinesi, osservano da tempo la trasformazione in corso. Quello che emerge è un paesaggio in continua evoluzione con il quale occorrerà imparare a convivere, che riserva sfide e anche piacevoli sorprese.

9


10

#ticinomoments

Perché si misurano i ghiacciai? Mattia: La misurazione è un dato che permette di capire come evolve il paesaggio. Il ghiacciaio è una sorta di cartina tornasole del cambiamento climatico; un segno tangibile di come il clima stia mutando velocemente. Come si svolgono le misurazioni di un ghiacciaio? Mattia: Le misurazioni del fronte vengono effettuate una volta all’anno, sempre tra agosto e settembre. Grazie a un attrezzo GPS ad alta precisione, mi muovo sul fronte del ghiacciaio, quindi nella sua parte più bassa, e ogni venti metri circa misuro un punto per ottenere una linea; ossia la linea del fronte. Questa viene poi paragonata con la misura dell’anno precedente e permette di vedere quanto è variata la lunghezza del ghiacciaio. Giovanni: Io seguo invece il bilancio di massa del ghiacciaio. Questa misurazione, che ha luogo su diversi punti del ghiacciaio in aprile e a settembre, permette di quantificare la variazione della massa di un ghiacciaio in metri di acqua equivalenti. Oltre al Basòdino ci sono altri ghiacciai in Ticino? Mattia: Certo. Il ghiacciaio del Basòdino è il più esteso dei ghiacciai ticinesi ed è anche il primo su cui sono state eseguite misurazioni dal 1892. Ci sono però anche il Vadrecc di Bresciana (Valle di Blenio), quello del Valleggia e del Corno (Val Bedretto); il ghiacciaio del Tencia (Valle Leventina) che è oramai solo una piccola macchia di ghiaccio e il Cavagnoli (Vallemaggia) che tra qualche anno sparirà probabilmente del tutto. Anche i ghiacciai ticinesi si stanno dunque ritirando. Com’è il loro stato di salute? Giovanni: Non è proprio ottimale e l’attuale clima non aiuta. Hanno un tempo di reazione piuttosto lento e occorre tantissima energia per riuscire a fondere il ghiaccio e farlo sparire. Basta per esempio considerare quante ore ci vogliono per scongelare un congelatore, togliendo la spina e lasciando la porta aperta. Mattia: In realtà, in Ticino non misuriamo più dei veri ghiacciai. Non hanno infatti più una dinamica glaciale. Ci sono delle superfici ghiacciate ma sono morte e noi ne misuriamo l’arretramento. Durante i rilievi riscontriamo sempre meno spesso la neve sul ghiaccio. E affinché il ghiacciaio possa continuare a vivere, la neve è fondamentale. Cosa vi sorprende maggiormente durante le vostre misurazioni? Mattia: Nonostante il tempo di reazione sia lento, la velocità del ritiro è notevole. Due anni fa, per esempio, sul ghiacciaio del Basòdino sono uscite delle isole di roccia: l’anno scorso

ne avanzava fuori solo una piccola parte mentre quest’anno emergevano dal ghiaccio due metri di roccia. Giovanni: Concordo. Alpinisticamente parlando, poi, visto che li percorriamo, vediamo anche un cambiamento del ghiacciaio stesso. Ci sono più crepacci, il ghiaccio si sgretola maggiormente. Dobbiamo abituarci a questi cambiamenti, è una sfida alla quale occorrerà inevitabilmente adattarsi. Esistono soluzioni per limitare il ritiro dei ghiacciai? Giovanni: No. Solo per ritardare la loro scomparsa, in alcune regioni svizzere, in particolare in zone turistiche e sciistiche, sono impiegati dei teloni per diminuire la fusione, ma sono solo soluzioni provvisorie che non risolvono il problema. Il ritiro del ghiacciaio del Basòdino genera anche nuovi scenari paesaggistici… Mattia: Assolutamente. Lo noto durante le misurazioni: dove una volta c’era il ghiaccio, ora spuntano fiorellini e nuove erbe. Scendendo dal Basòdino si incontra oggi una vegetazione meravigliosa e rigogliosa. È in corso una colonizzazione degli spazi lasciati dal ghiacciaio. Giovanni: La natura continua e si ripropone sotto altre forme. Ricordo che su un ghiacciaio in Engadina dove 50 anni fa c’era il ghiaccio, ora crescono alberi di 30 cm di tronco. Però il loro drammatico ritiro e la prossima scomparsa dovrebbero farci riflettere sulla causa: il riscaldamento climatico del quale siamo corresponsabili…

01

Qualche particolare di cui stupirsi? Giovanni: Presto, lì dove un tempo sorgevano i ghiacciai avremo tanti laghetti alpini. Un altro scenario sorprendente l’ho potuto osservare in Valle Bedretto (sul Passo del Geren), dove un ghiacciaio sta tramutandosi in lago. E da questo sono emersi degli “iceberg”! Alle nostre latitudini! I ghiacciai continuano a sorprendermi. Mattia (ride): Per gli appassionati di cristalli c’è sicuramente una buona notizia. Con il ritiro dei ghiacciai, se ne troveranno più facilmente.

Sentiero glaciologico del Basòdino Ubicato lungo il fianco del ghiacciaio del Basòdino, il percorso (di media difficoltà) permette di esplorare il paesaggio naturale locale. Una serie di tavole didattiche sparse lungo il tragitto, forniscono utili informazioni sulla flora, la fauna, gli aspetti geologici e idrologici del territorio circostante al ghiacciaio. (ticino.ch/sentierobasodino) 02


SCOPRIRE — BASÒDINO

11

MINI GLOSSARIO DEI GHIACCIAI Il fronte Si tratta del limite inferiore della lingua, a cui si riferiscono le misurazioni di lunghezza e regressione dei ghiacciai. I crepacci Sono fenditure nel ghiaccio; possono essere trasversali, longitudinali o terminali. I seracchi Si tratta di ammassi di ghiacci isolati da ampi crepacci, formatisi a causa di un aumento marcato della pendenza e della velocità del ghiacciaio. Le morene Il ghiaccio in movimento trasporta detriti rocciosi, che vengono depositati sui lati e di fronte al ghiacciaio, dando origine alle morene.

03

01. Alla scoperta del ghiacciaio in Alta Vallemaggia su pendii innevati. 02. La superfi cie di 1.6 km 2 del ghiacciaio del Basòdino lo classifi ca come il più esteso in Ticino. 03. Mattia e Giovanni collaborano spesso per le misurazioni sul ghiacciaio del Basòdino. 04. Le misurazioni sono diverse e vengono effettuate almeno 1 volta all’anno solitamente tra aprile e settembre.

04

I laghi glaciali L’acqua di fusione può formare laghi di fronte o sui lati del ghiacciaio (laghi proglaciali), sulla superficie (epiglaciali) o al suo interno (endoglaciali).

GUARDA IL VIDEO


12

#ticinomoments

Dalle palme al ghiacciaio Con il suo clima mediterraneo il Ticino è sinonimo di palme e dolce vita. Ma chi avrebbe mai detto che in cima alla Vallemaggia regna una vera e propria opera d’arte naturale che ha richiesto anni di lavoro per essere creata? Non perdere l’occasione di ammirare il ghiacciaio del Basòdino e di ascoltare la storia che è incisa nella sua calotta bianca.

SICUREZZA IN MONTAGNA

La montagna non va sottovalutata: è importante informarsi in anticipo sui requisiti necessari per arrivare in cima in tutta serenità. ticino.ch/montagnesicure Consigliabile anche affidarsi a una Guida Alpina Ticinese per raggiungere la vetta in tutta sicurezza. ticino.ch/GAT

Fonte: Sezione forestale del Cantone Ticino e GLAMOS.

1.6 km

2

LA SUPERFICIE CHE LO CLASSIFICA COME IL PIÙ ESTESO TRA GLI 8 GHIACCIAI TICINESI


13

10-15 m

3’273 m

LO SPESSORE STIMATO NEL 2023

L’ALTITUDINE DELLA CIMA DEL BASÒDINO

795 m LA DIMINUZIONE DELLA LUNGHEZZA DEL GHIACCIAIO TRA IL 1899 E IL 2022

25 m ca. LA PROFONDITÀ DEL GHIACCIAIO DEL BASÒDINO NEL 2005, L’ANNO IN CUI È STATA MISURATA PER LA PRIMA VOLTA

CAPANNE ALPINE

VIE ALTE TICINO

Sono 75 le capanne alpine presenti sul territorio ticinese. ticino.ch/capanneti

Sentieri alpini impegnativi consigliati a escursionisti esperti. ticino.ch/viealte

VIA ALTA CRIO Da sud a nord, una via che arriva fino a 3’000 m passando dall’Adula, la vetta più alta del Ticino. VIA ALTA DELLA VERZASCA Riconosciuta quale prima via alpinistica bianco-blu di elevata difficoltà nelle Alpi.

VIA ALTA VALLEMAGGIA Un percorso a tappe facilitato dalla prenotazione online delle capanne sul tracciato con 200 km e 19 tappe. VIA ALTA IDRA Dalla sorgente del fiume Ticino alla sua foce: 100 km a +2’000 m.


FERROVIA

La tua meta preferita per un viaggio panoramico Abbiamo molto da offrirti: la ferrovia con il trenino panoramico, il Fiore di pietra disegnato da Mario Botta, il premiato campeggio sul lago di Lugano e il Buffet Bellavista nel bosco.

CAMPING

www.montegeneroso.ch

BELLAVISTA

FIORE DI PIETRA


15

TICINO.CH/FOIL

T E N E RO, L AG O M AG G I O R E

Sì, ce l’hai fatta: ti sei alzato sulla tavola, hai preso fiducia e ora

stai liberamente surfando sul Lago Maggiore. La sensazione è fantastica.

Il sole splende, la temperatura è perfetta. Sei in equilibrio sull’onda, mentre

con la coda dell’occhio scorgi il Beach Bar dove più tardi ti godrai l’aperitivo. Dalla barca che ti tira, gli amici ti incoraggiano a non mollare e non vedono l’ora di darti il cambio. 2 5°

15.30 – 9 luglio Pronto per un 360°!

Sulle onde del Lago Maggiore.

30°

energico


16

#ticinomoments

Voglia di emozioni nuove?

Scegli l’acqua come filo conduttore delle tue vacanze e immergiti nell’atmosfera incantata del Lago Maggiore

per scoprire l’ultima frontiera degli sport acquatici: il foil. UNA PINNA, INFINITE EMOZIONI L’avventura ha inizio al Bagno Pubblico di Tenero, al Beach Bar WakeInn per la precisione. L’appuntamento è al bar alle ore 16.00 con i due istruttori Fabio e Mattia di Surf Tribe. Con i miei amici veniamo accolti calorosamente e dopo alcune regole e informazioni di sicurezza è ora di prendere l’attrezzatura e decidere quale delle tante discipline acquatiche praticare: wakeboard, wakesurf, sci nautico o foil? Vorrei provarle tutte ma scelgo il foil, perché ho sentito dire che permette di eseguire evoluzioni molto intense sulle onde. Fabio approva la mia scelta assicurando che mi regalerà senza dubbio sensazioni indimenticabili. Per chi non lo avesse mai sentito nominare, il foil è una pinna lunga e idrodinamica con le ali che viene fissata sotto alla tavola. Il bello è che mitiga gli effetti del vento sulla superficie dell’acqua, riduce l’attrito e permette di sollevarsi e inclinarsi più velocemente. Il wakesurf con il foil diventa così un’esperienza emozionante che non richiede onde gigantesche per divertirsi. PAESAGGI MOZZAFIATO Indosso il costume da bagno, il giubbotto di salvataggio, tolgo le ciabatte infradito e… insieme agli amici saliamo a bordo della barca. E che barca! Mattia spiega che grazie al sistema “power wedge” le onde generate al suo passaggio sono perfette sia per i principianti che per i “riders” più esperti. Ci accomodiamo e in pochi minuti raggiungiamo il largo. Nel frattempo, ammiro il paesaggio circostante: le Bolle di Magadino, la riserva naturale; il Delta della Maggia dove le acque sono di un blu cristallino; le case colorate lungo le rive e intorno le cime che si specchiano dentro al Lago Maggiore. Che paradiso! PURA ADRENALINA È giunta l’ora di tuffarsi in acqua. Ognuno di noi avrà a disposizione 15 minuti di sessione per surfare. Sembra poco ma non lo è, perché a praticare il foil ci si stanca piuttosto velocemente: occorre infatti una certa concentrazione per riuscire a domare la spinta delle onde. Il lago per fortuna è calmo. Mi butto in acqua e con i piedi già appoggiati alla tavola, attendo che la barca parta. Uno, due, tre e… hop! Salto sulla tavola, aggiusto la posizione del corpo e

ancora aggrappato alla corda mi lascio trainare. Non appena sento di avere raggiunto l’equilibrio, la mollo. “Wow, è fantastico: sembra di volare sull’acqua!” Sto surfando sulla cresta delle onde generate dalla scia della barca. Il vento sulla pelle e gli spruzzi d’acqua sul volto: che sensazione di libertà! L’adrenalina è alle stelle mentre i miei amici dalla barca esultano e gridano: “Dai, dai, sei un grande!” UNISCITI ALLA TRIBÙ Quando ci si diverte, il tempo vola. Cedo la tavola ai miei compagni di viaggio e, stanco e soddisfatto prendo posto in barca. Lascio che i raggi di sole mi asciughino la pelle e mi godo la piacevole brezza che soffia leggera a fine giornata. Ora sono io a fare il tifo agli amici. Il sostegno reciproco e lo scambio di consigli per cavalcare le onde è parte integrante degli sport sull’acqua. Fabio racconta che in Ticino, quella dei surfisti, è una vera e propria comunità o, meglio, una tribù. Non sono ancora in molti a praticare questa disciplina alle nostre latitudini, ma c’è tanta voglia di mostrare che sul Lago Maggiore le condizioni sono davvero eccezionali. Dopo questa giornata, posso confermarlo senza esitazione anche io e, con un pizzico di orgoglio, mi sento già legato a questa tribù. DIVERTIMENTO CON GLI AMICI Tra sole, acqua e vento ho consumato un bel po’ di energie e pregusto il ritorno all’accogliente Beach Bar. La barca fa rientro al Bagno Pubblico che nel frattempo si è popolato di vita. Dalle casse esce musica lounge, la griglia è accesa e sui tavoli è un festival di bibite colorate e rinfrescanti. Davanti al Bar una spiaggetta di sabbia, due palme e un meraviglioso tramonto che si affaccia sul Lago Maggiore. La giornata ha il sapore di una vacanza che, anche se breve, è stata molto intensa.

Protip La barca Axis A22 di Surf Tribe può accogliere fino a un massimo di 10 persone. Sono benvenuti sia adulti che bambini; principianti e avanzati.

GUARDA IL VIDEO


17

5 MOTIVI PER CUI VALE LA PENA

L’adrenalina che si prova a surfare sulle onde.

È un’attività perfetta da praticare sia da soli che in compagnia.

Il paesaggio che circonda il Lago Maggiore è suggestivo.

Praticando il foil, si ha l’impressione di volare sull’acqua.

La magia del tramonto al Beach Bar. Concentrazione massima per restare sulla cresta dell’onda.


18

T I C I N O .C H / FA S V

“I bambini che oggi

sono adulti e che sono stati allievi della Scuola Alpina si ricordano di questa esperienza.”


I M PA R A R E — O L I VO N E

UN L ABOR ATORIO IMMERSO NEL VERDE

Dal micro al macro

Scoprire il vasto universo delle scienze della vita

divertendosi? Non è un sogno. Alla Scuola Alpina di Olivone, in Valle di Blenio, tra un esperimento in laboratorio e un’escursione all’aria aperta si esplora il territorio e la sua biodiversità.

O L I VO N E

“Per anni la Scuola Alpina ha orientato il proprio operato prevalentemente al settore dell’educazione. Ora invece desideriamo aprirci anche ad altri settori operativi, fra cui il ramo ecoturistico per far conoscere le peculiarità naturalistiche e culturali del territorio bleniese a un pubblico più ampio.” Leonardo Azzalini, responsabile della Scuola Alpina, non ha dubbi e il crescente interesse per l’offerta proposta ne è conferma. La Scuola Alpina nasce nel 2018 dentro l’ex laboratorio di fitofarmacologia con la volontà di valorizzare le biorisorse e le erbe medicinali della regione. Sulla base di questa chiara identità, Leonardo insieme a sette collaboratrici, nel corso degli anni ha ampliato la paletta di proposte didattiche e formative. Oggi la Scuola Alpina tratta e divulga gran parte delle scienze naturali: dall’astronomia, alla geologia, passando per la botanica. Dal micro al macro. Nella Svizzera italiana, non esiste un’altra realtà del genere che si rivolge al bambino, all’adulto o all’accademico.

19


20

#ticinomoments

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Emanuela Fiorito, erborista di professione, che insegna alla Scuola Alpina. Di cosa ti occupi alla Scuola Alpina? Sono laureata in scienze erboristiche e salute. Ho quindi seguito un corso in botanica per specializzarmi in fitofarmacologia e in erboristeria delle piante ticinesi. Alla Scuola Alpina sono collaboratrice scientifica e docente. Come si svolge la tua giornata? Da un lato seguo i corsi per i bimbi delle scuole soprattutto elementari che arrivano da noi da ottobre a maggio. Al mattino svolgiamo attività in laboratorio definite a dipendenza del tema scelto dalla scuola; al pomeriggio facciamo un’escursione esterna finalizzata alla botanica. Cerchiamo per esempio le piante commestibili, quelle medicinali o magari ci concentriamo a riconoscere la flora. Dall’altro lato ci sono i corsi per adulti. Proponiamo delle giornate monotematiche con un “fil rouge”, e poi naturalmente i corsi in laboratorio. Anche per gli adulti è qualcosa di speciale, mettere il camice bianco e sedersi tra provette e preparati di erbe fa brillare gli occhi a grandi e piccini. È una richiesta in forte aumento. È vero che create saponette? (Ride) Certamente e non solo. Per quanto concerne i miei corsi, con i gruppi svolgiamo attività in legame all’erboristeria e poi c’è tutta la parte di fitofarmacologia, dove prepariamo piccoli sciroppi, e di fitocosmesi dove il partecipante crea una pomata o una crema. Quindi il docente può selezionare un tema puntuale? Esatto. La Scuola Alpina propone un pacchetto di offerte con diversi temi. Il docente guarda l’offerta e sceglie il tema che gli interessa. Per fare un esempio, può sele-

01

zionare il tema dell’acqua, dell’ecologia, della cosmologia, della botanica, ecc. All’interno del tema c’è la possibilità di svolgere un’attività in laboratorio e/o di fare un’escursione. Tutti i pacchetti sono modulabili. E gli adulti invece? Gli adulti, oltre a selezionare una delle offerte già disponibili, ci possono volentieri sottoporre la loro richiesta. Naturalmente, il corso parte se il gruppo raggiunge una quota di 8 partecipanti. Siamo molto flessibili e, nel limite del possibile, cerchiamo di accontentare tutti. Peraltro, mi piace sottolineare che i nostri corsi sono proposti anche in altre lingue oltre all’italiano: ossia in tedesco, francese, inglese e spagnolo. Quali sono le attività più richieste? Soprattutto quelle legate alla botanica e all’erboristeria. Anche perché la stessa Scuola Alpina nasce dall’Istituto di

fitofarmacologia. La nota Tisana Olivone è stata creata proprio qui. La gente desidera sapere come impiegare le erbe. Molti hanno erbe in giardino, oppure vanno per i prati, si incuriosiscono, s’interessano e quando scoprono la nostra realtà, ci contattano. Quali sono le erbe alpine di questa zona che apprezzi di più? In generale amo molto la famiglia delle erbe aromatiche. Della zona apprezzo in particolare il verbasco, una pianta prealpina che vanta fantastiche proprietà per le vie respiratorie. Poi mi piace tanto il timo selvatico il cui profumo si sente molto bene e quando sono in giro con i gruppi, è sempre un’erba sulla quale mi piace soffermarmi. Il cambiamento climatico nel tuo ambito che conseguenze comporta? Parecchie. Se si considera che i principi attivi delle piante

variano in base alle condizioni climatiche. Una radice che una volta si raccoglieva a settembre perché all’apice dei principi attivi, non è detto che in futuro sia pronta nello stesso periodo. Occorrerà rivalutare tutto. Per ora, in questa zona prealpina siamo ancora fortunati, perché abbiamo una biodiversità ampissima. Cosa apprezzi maggiormente del lavoro alla Scuola Alpina? La varietà. Non abbiamo mai la stessa classe, i gruppi sono sempre diversi. Facciamo quello che ci piace e insegniamo e divulghiamo la nostra passione agli altri. Poi avere colleghi specializzati nella propria scienza (dalla biologa all’ecologo passando per l’astronomo) permette di continuare ad apprendere le scienze della vita. In pratica, arrivi al lavoro e continui a imparare tu stesso, a divulgare il tuo sapere, a insegnare e trasmettere.


21

Scuola Alpina, Olivone La scuola propone esperienze interattive e divertenti dove grandi e piccoli sperimentano e scoprono il mondo da veri protagonisti: esperimenti svolti in un laboratorio di chimica e biologia, spettacoli interattivi, escursioni tra i sentieri della Valle di Blenio. (scuolafondazionealpina.ch)

IMMERGERSI NELLA NATURA Parola d’ordine? Divertimento! Il Ticino vanta numerose proposte per scoprire e vivere in prima persona luoghi incantevoli. Attività ideali per trascorrere tempo di qualità in famiglia. ticino.ch/family Lezioni di paleontologia Un’aula immersa nel bosco? Ai piedi del Monte San Giorgio, Patrimonio mondiale UNESCO, ce ne sono ben 2! La Terrazza della Val Mara e l’Aula di Carpanee, luoghi unici dove scoprire la paleontologia e geologia in modo divertente.

02

03

01. Mini-scienziati per un giorno! Tra provette e con il camice addosso i bambini si divertono a studiare le reazioni chimiche in un vero laboratorio. 02. L’insegnante e collaboratrice scientifi ca Emanuela ci tiene molto a divulgare la sua passione. 03. Il laboratorio di fitofarmacologia d’avanguardia della Scuola Alpina si trova in una struttura in legno di larice e pietra, in perfetta armonia con la regione.

Caccia al tesoro interattiva Esplorare divertendosi? In Valle di Blenio 4 originali e interattive cacce al tesoro con partenza da Ludiano, Campo Blenio, Cancorì e Lucomagno. Al termine della caccia, ogni mappa completata darà diritto a un premio. Boccia al bosco Alla scoperta della Valle Verzasca giocando con le bocce di legno dentro al bosco. BoBosco è un ingegnoso percorso per bocce completamente costruito in legno di castagno composto da due tracciati distinti: 10 postazioni sparse sull’arco di 4.3 km che si snodano lungo le acque del fiume Verzasca.

GUARDA IL VIDEO


22

#ticinomoments

TICINO.CH/SL ACKLINE

DA L P E E VA L L E P I U M O G N A

Gioia e pace dei sensi. Sono queste le sensazioni che provi mentre ce la metti tutta per rimanere in equilibrio sulla fettuccia in nylon sotto ai tuoi piedi, tesa tra due alberi. Intorno a te larici slanciati e uno splendido prato

di un verde intenso. Passo dopo passo, in un gioco di bilanciamento e

fluidità del corpo, respiri profondamente e apprezzi il variegato spettacolo di colori che solo l’autunno sa regalare. 4.22 KM

23°

e n t u s i a s ta

14.30 – 16 ottobre Si vola! Boscobello, Dalpe.


Valle Piumogna.


24

#ticinomoments

L’ Alta Leventina con la sua natura incontaminata e i paesaggi

5 MOTIVI PER CUI VALE LA PENA

che alternano cime innevate a boschi e prati infiniti è il luogo ideale per rigenerarsi. Un paradiso per chi cammina… e anche per chi ama stare in equilibrio. FOLIAGE IN ALTA LEVENTINA Il treno è appena sbucato dalla galleria ferroviaria del San Gottardo. Destinazione? Faido, in Alta Leventina. Con i miei amici abbiamo deciso di regalarci due giorni all’insegna della natura e del divertimento spensierato per staccare la spina dalla frenesia quotidiana. Dal finestrino scorgo la Gottardo Arena, la nuova pista di ghiaccio dell’ Ambrì-Piotta che accoglie le partite di hockey della lega nazionale. Chissà, magari in serata riusciamo a farci un salto. Ho sentito che organizzano anche le visite guidate. Il treno raggiunge la stazione. Giusto in tempo per salire sull’autopostale in partenza per il paese di Dalpe. Mentre la corriera risale i tornanti, osservo il paesaggio che in questo periodo dell’anno è all’apice della sua bellezza. I colori degli alberi sfumano dal verde al giallo, passando per l’arancione-rosso fino al marrone. La tonalità delle tinte autunnali trasmette un senso di pace. Non vedo l’ora di incamminarmi! DENTRO AL BOSCO INCANTATO A due passi dalla fermata scorgo una casetta di legno con la scritta “prodotti locali”. Come si fa a resistere a tanta delizia? Formaggi, biscotti, miele, yogurt: tutto rigorosamente a chilometro zero. Ognuno di noi acquista qualcosa per il pic-nic che ci concederemo più tardi. Seguiamo i cartelli e percorriamo il sentiero che risale tra i campi per poi addentrarci in una vegetazione più fitta. Prima tappa? Boscobello. Un bosco che ricorda quelli delle favole popolate da elfi con altissimi larici e radure sparse qua e là. Guardo i miei amici. Basta un sorriso e un cenno d’intesa. Sì, è questo il luogo perfetto per montare la slackline. IN EQUILIBRIO PER RITROVARE SÉ STESSI Insieme scegliamo le piante sulle quali affrancare la fettuccia: un ultimo controllo alla tensione, una piccola aggiustata e ci siamo. A fine mattinata il sole penetra tra le piante in un gioco di luci e ombre che riscalda piacevolmente. Tolgo le scarpe, salgo sulla “linea” e ascolto il mio respiro. È incredibile come la pratica di questa disciplina liberi la mente. Occorre concentrazione per rimanere in equilibrio, lentamente, il cervello si adatta alle nuove sensazioni e i movimenti diventano automatici. Camminare sospesi a mezz’aria non solo è divertente e adrenalinico, ma permette anche di riconnettersi con sé stessi. A turno ci diamo il cambio sulla slackline.

TRA CORSI D’ACQUA E CIME INNEVATE Soddisfatti, riprendiamo il cammino, usciamo dal bosco e ci dirigiamo verso la Val Piumogna. Il paesaggio si trasforma nuovamente e in lontananza si scorgono le cime innevate: il Pizzo Campo Tencia, il Pizzo Penca e il Pizzo Forno. In mezzo alla valle scorre il fiume omonimo e il sentiero lo costeggia. Raggiungiamo un piccolo laghetto cristallino e ci fermiamo per degustare le specialità acquistate. Che bontà! Prima che il sole cali dietro alle montagne, ci stendiamo sull’erba e approfittiamo di questi ultimi e tiepidi raggi di sole. È ora di rientrare e la nostra escursione ad anello ci riconduce facilmente a Dalpe. FINALE IN DOLCEZZA Con i mezzi pubblici arriviamo fino al Camping Gottardo di Chiggiogna, dove abbiamo deciso di pernottare. La scelta si rivela azzeccata. Dentro al campeggio c’è persino una panetteria! L’orario è quello della merenda e così assaggiamo la specialità del posto: la “Spampezia”. Si tratta di un dolce dalla crosta croccante ripieno di noci macinate. Mentre assaporiamo ogni boccone di questo rinomato dolce, riflettiamo sul programma del giorno successivo. Propongo di fare tappa alla mecca del Boulder ticinese che si trova a Chironico (a pochi chilometri da Faido). “Perfetto, ottima idea!” rispondono all’unisono i miei compagni di avventura. Tutto l’allenamento odierno sulla slackline tornerà certamente utile anche domani. È stata una giornata da incorniciare, non solo per la meravigliosa e rilassante natura ma anche per le ottime scoperte gastronomiche incontrate lungo il cammino. Mi faccio un appunto mentale: in Valle Leventina ritornerò certamente.

Protip Sapevi che anche in Ticino esiste un’associazione dedicata alla slackline? Si chiama TIslacco e dal 2021 si adopera per promuovere questo sport a livello regionale e nazionale. (tislacco.ch)

GUARDA IL VIDEO

Scoprire la magia della Valle Leventina in autunno: tra colori e profumi intensi.

Praticare lo slacklining in un luogo immerso nella quiete.

È una disciplina che può essere praticata da tutti e che vanta molti benefici psico-fisici.

È un’ottima occasione per degustare le specialità di questa regione ticinese: in particolare quelle dolciarie.

L’attrezzatura da slackline si monta e si smonta con facilità.


25

SU DUE RUOTE PER UN’ESPERIENZA SENSORIALE

A ritmo di pedale Il Ticino è una terra di ciclismo che coniuga magnifici paesaggi, entusiasmanti sentieri ed esperienze sensoriali. Nord e sud, montagna e valle, cultura e natura, città e campagna formano un’unità nei loro contrasti; è proprio questo che rende il Ticino così speciale. Grazie al clima caldo, la stagione outdoor in Ticino inizia prima e finisce dopo rispetto ad altre zone della Svizzera. Tra le alte montagne e i laghi scintillanti, ogni giorno c’è qualcosa di nuovo da scoprire! outdoor.ticino.ch UNA DELLE VALLI PIÙ CARATTERISTICHE DEL TICINO Lunghezza 29 km Durata 2h 30min Difficoltà media Splüi (rifugi naturali sotto roccia), prati pensili e

l’imponente cascata di Foroglio sono gli scenari di questo percorso. Da Cevio a San Carlo e ritorno in sella a una e-bike attraverso i 12 insediamenti della Val Bavona. ticino.ch/e-bikevalbavona BICI E GASTRONOMIA Lunghezza 46 km Durata 3h Difficoltà media Da Airolo a Biasca: 46 km per gustare la tipica cucina ticinese. Il tragitto in bici prevede il passaggio da diversi punti di particolare interesse per conoscere anche la cultura di questo affascinante territorio. ticino.ch/biketourgrotti EMOZIONI DI LIVELLO MONDIALE Lunghezza 7.5 km Durata 1h Difficoltà media

Immersi nel bosco e su fondo sterrato è ideale per le MTB. Sentire il rumore delle ruote della bici a contatto con il terreno è elettrizzante. Il circuito del Campionato del mondo di Cross Country del 2003 ai piedi del Monte Tamaro è oggi a disposizione di biker non professionisti. ticino.ch/mtbcrosscountry MIX DI PROFUMI IRRESISTIBILI Lunghezza 41 km Durata 3h Difficoltà media Il Piano di Magadino, noto per la coltivazione di cereali, ortaggi e frutta, è il posto ideale per stimolare il proprio olfatto. Un percorso da fare in bike o e-bike fino a Tenero dove nel mentre poter acquistare anche qualche prodotto locale. ticino.ch/e-bike pianodimagadino

01

02

SENZA BARRIERE Lunghezza 5 km Durata 35 min Difficoltà facile 5 km di percorso circolare dedicato a tutti coloro che, malgrado una disabilità motoria, vogliono tornare sulle ruote. Un percorso percorribile in handbike che si snoda nel bosco del Monte San Giorgio, Patrimonio mondiale dell’UNESCO. ticino.ch/mtbmuratpelit

01. Su due ruote attraverso il Piano di Magadino: un percorso facile e pianeggiante per una spesa di qualità e con tanta varietà presso le aziende agricole. 02. Nel periodo estivo con le handbike si può percorrere anche il percorso Alpi Bedretto Bike 390.


26

#ticinomoments

A contatto con il Ticino OLFATTO Il profumo dei fiori che sbocciano in primavera, la griglia

dei grotti in estate, le castagne in autunno e la cannella del vin brulé in inverno: il profumo del Ticino è inconfondibile e regala piccoli momenti da ricordare come grandi emozioni da vivere. Quali altri sensi oltre all’olfatto risveglia il territorio?

9

GUSTO

gli Chef stellati premiati in Ticino dalla Guida Michelin.

SWISS WINE TOUR Una selezione di esperienze enologiche perfetta per gli amanti del vino. Il progetto enoturistico svizzero coinvolge le cantine ticinesi con offerte prenotabili online. ticino.ch/swisswinetour

2O

PARTNER TICINESI

+50 RICETTE DAL TICINO

Una raccolta di ricette per tutti i gusti, per coloro che desiderano assaporare un pezzo di Ticino in casa propria! ticino.ch/ricette

DOLCI CAREZZE

SENTIERI SENSORIALI

Dal manto lucido, la Capra Nera Verzasca in Ticino è l’animale per eccellenza. Nel territorio esistono però anche tanti altri animali simpatici con cui poter fare amicizia come lama, alpaca, cavalli, rapaci, asini, ecc.

Terreni morbidi, alcuni più crespi, altri fanno addirittura il solletico: da Sornico in Val Lavizzara al Parco San Grato passando per Castelgrande, tutti luoghi dove togliersi le scarpe è necessario per vivere un’esperienza unica.

TATTO


27

8

AUDIOGUIDE Una voce narrante accompagna alla scoperta del territorio. Itinerari da ascoltare: una passeggiata trasformata in un’esperienza sensoriale completa. ticino.ch/audioguide

CHE COLORE È IL TICINO?

PANORAMA AFFASCINANTE

Colori sgargianti, tonalità diverse, mille sfumature: dal rosa dei fiori, al blu intenso del lago, al vivace arancione dei suoi tramonti e molti altri. In Ticino ogni colore regala grandi emozioni e piccoli momenti di felicità. ticino.ch/colori

Che sia in cima a una montagna o in riva al lago il panorama ticinese toglie il fiato. Distese verdi, colori che cambiano, come un vero e proprio quadro. Ammirare tutto questo comodamente da un parapendio o arrampicandosi su pareti rocciose? C’è solo da scegliere!

UDITO SINFONIE D’ACQUA Sentire la brezza e il rumore dell’acqua che scende dalla montagna. Le cascate in Ticino sono una ricarica naturale dove potersi rigenerare. A RITMO DI MUSICA Grandi nomi della musica classica, orchestre conosciute in tutto il mondo, un festival organistico o lirico, jazz e altro ancora: gli eventi di musica in Ticino sono per tutti.

1,2,3 STELLA

Il Ticino, una meta affascinante in agosto! Si chiamano “lacrime di San Lorenzo” le stelle cadenti che nella notte di San Lorenzo offrono, lontano dalla luce delle città, uno spettacolo mozzafiato.

VISTA

bellinzonaevalli.ch ascona-locarno.com luganoregion.com mendrisiottoturismo.ch


28

T I C I N O.C H /C A S AG A L L E R I A

IN VAL MAR A PER MER AVIGLIARSI

Mi casa es tu casa

Alle pendici del Monte Generoso, nello storico villaggio di Rovio, sorge una casa unica nel suo genere: CasaGalleria.ART.

Chi decide di varcarne la soglia ha la possibilità di vivere l’arte

in modo non convenzionale. A fare gli onori di casa ci pensano il fotografo internazionale e visual artist Yuri Catania e sua moglie Silvia Torricelli.


M E R AV I G L I A R S I — ROV I O

29

R OV I O

A Rovio, il paese di Silvia e Yuri, è facile imbattersi nelle opere dell’artista sparse sui muri.

“Il nostro principio

è di disporre la nostra casa, ossia il luogo per noi più importante, in condivisione con gli altri, questo perché l’arte va vissuta.”


30

#ticinomoments

Fotografo di moda e design, dal 2012 Yuri accompagna la sua professione anche a quella di autore partecipando a mostre internazionali ed esponendo in rinomati musei del mondo. Dopo anni con la valigia sempre in mano, nel 2018 si stabilisce a Rovio, in Val Mara, dove insieme alla compagna di vita Silvia, s’innamora del territorio e decide di realizzare un sogno: CasaGalleria.ART. Una casa che è la loro abitazione e al contempo una moderna galleria. Yuri e Silvia accolgono il visitatore, lo coccolano e gli fanno vivere l’esperienza artistica in maniera informale in un contesto naturale suggestivo: sembra di stare a casa di amici. TUTTI POSSONO AVVICINARSI ALL’ARTE La casa è solitamente il luogo più importante e intimo di una persona. L’idea di disporre di questo spazio in una maniera nuova e di condividerlo con gli altri non è da tutti. Per Yuri e Silvia è stata un’evoluzione naturale legata alla loro personale concezione dell’arte. Per loro, la casa, così come l’arte, va vissuta in compagnia e soprattutto in un clima disinvolto. L’obiettivo di CasaGalleria.ART è di fare sperimentare alle persone un’esperienza unica. Infatti, oltre a visitare le opere esposte, l’ospite ha la possibilità di conoscere l’artista, di chiacchierare con lui, di vederlo lavorare nel suo atelier e, se lo desidera, di fermarsi. Già perché la casa si affaccia su uno splendido giardino curato amorevolmente da Silvia che vi coltiva fiori di ogni genere. Oltre all’orto, al centro troneggia un tavolino circondato da alcune sedie e comode poltrone che invitano a prendersi una pausa per contemplare il Monte Generoso. Poco più in là c’è persino una tenda da campeggio. “Chi si vuole fermare più a lungo… può”, spiega Yuri divertito. DALL’ARTE AL TERRITORIO CasaGalleria.ART è aperta al pubblico su appuntamento 7 giorni su 7. “In questo modo”, spiega Silvia, “cerchiamo di garantire che l’artista sia sempre in loco; è un aspetto che i nostri ospiti ricercano e gradiscono. Proponiamo inoltre diversi pacchetti che comprendono la visita della galleria con l’artista e sessioni fotografiche personalizzate, il tutto abbinato alla possibilità di gustare un aperitivo oppure un pranzo.” Le sessioni fotografiche nello studio di Yuri, così come le visite, sono curate nei minimi dettagli e l’ospite ha il tempo di apprezzare, oltre all’esperienza artistica, anche i sapori del territorio. Silvia sceglie infatti prodotti di stagione e a chilometro zero che abbina sapientemente ai vini Merlot della regione. “In questo modo riusciamo a trasmettere il territorio attraverso l’arte e a contribuire alla sua promozione”, aggiunge Silvia. DALLA FOTOGRAFIA ALLA STREET ART A Rovio Yuri e Silvia sono perfettamente inseriti nel tessuto sociale del paese. Molto è dovuto alla loro natura amichevole e alla spontaneità di rapporto con le altre persone. “Ci consideriamo una famiglia allargata. L’idea di avere delle persone che si fermano a casa nostra, è sempre motivo di crescita”, racconta Yuri, “attraverso la visita ci arricchiscono con le loro emozionalità e meraviglia.”

01

L’arte di Yuri, autore curioso ed eclettico, lo ha portato negli anni a sperimentare linguaggi nuovi che si aggiungono alla fotografia, come la manipolazione digitale, la pittura e i collage. Un esempio fra tutti è stata l’esposizione “I gatti di Rovio”. Un progetto di street art, nato durante la pandemia, e realizzato con una tecnica chiamata paste-up che consiste nell’incollare le fotografie (stampate in vari formati) a dei muri. Per alcuni mesi il centro storico di Rovio si era popolato di gigantografie di gatti che Yuri aveva incollato grazie al prezioso sostegno della popolazione. “Fare arte significa sperimentare in modo sociale”, spiega Yuri. Un concetto che l’artista ha nuovamente messo in pratica con Black Flower Secret Garden, una raccolta di scatti notturni dei fiori coltivati in giardino da Silvia. Parlando del suo progetto ad alcuni vicini, molti si sono appassionati al punto da iniziare a scattare foto della natura nell’oscurità. Una bella soddisfazione per Yuri. Da qualche tempo, il giardino si è arricchito anche di spettacolari stelle alpine che l’artista non vede l’ora di fotografare al chiaro di luna. In Val Mara, circondati da una natura rigogliosa, l’arte del buon vivere diventa qualcosa di fruibile da tutti e sperimentabile in prima persona. E per farlo, basta varcare la soglia di CasaGalleria.ART.

01. La casa di Silvia e Yuri è una vera e propria galleria d’arte dove accolgono con entusiasmo i visitatori. 02. Per Giulia è stata un’emozione unica poter condividere il pennello con l’artista. 03. Nel suo atelier l’artista propone offerte creative e personalizzate insieme al cliente.

03

03


M E R AV I G L I A R S I — ROV I O

CasaGalleria.ART, Rovio La Casa propone l’esposizione permanente di opere fotografiche di arte digitale dell’artista Yuri Catania. Durante l’anno si alternano anche mostre ed eventi legati al mondo dell’arte e principalmente a quello della fotografia. Oltre alla visita (7 giorni su 7 su appuntamento) è possibile prenotare un pacchetto-esperienza comprensivo di aperitivo e/o cena e/o una sessione fotografica ad hoc nello studio dell’artista. (casagalleria.art)

02

02

31

TICINO TERRA D’ARTISTI Negli anni sono molti gli artisti che hanno fatto parlare del Ticino nel mondo o che hanno eletto questa regione a loro dimora. Una musa surrealista a Carona L’artista svizzera Meret Oppenheim fu un’icona del surrealismo e una delle modelle preferite del fotografo Man Ray. Casa Costanza, nel nucleo di Carona, è stata la dimora estiva di famiglia di questa artista che la definiva il suo “angolo di paradiso”. Noir e thriller sulle sponde del Lago Maggiore La scrittrice americana Patricia Highsmith divenne famosa quando il suo primo romanzo “Strangers on a Train” fu scelto per l’omonimo film di Alfred Hitchcock nel 1950. Ha trascorso gli ultimi 13 anni della sua vita in Ticino, dal 1982 in poi. Nella sua casa di Aurigeno, nel comune di Maggia, e poi di Tegna, ha vissuto una vita appartata e lontana dai riflettori della fama. Un premio Nobel a Rovio Gerhart Hauptmann, premio Nobel per la letteratura nel 1912, visitava spesso il Canton Ticino, in particolar modo il paese di Rovio. La sua opera “L’eretico di Soana” è di fatto stata ambientata ai piedi del Monte Generoso.

GUARDA IL VIDEO


32

#ticinomoments

Che c’è di nuovo?

1’704 m

AUGURI BLUES Da 10 anni Caslano Blues sulle rive del Lago di Lugano inaugura e lancia la lunga e intensa estate musicale del Canton Ticino.

ANCHE IN INVERNO

DORMIRE A SUD DEL TICINO A 970 m sul versante sud del massiccio del Monte Generoso si trova l’Alpe Caviano. La capanna appena ristrutturata è il quarto alloggio parte dell’Albergo Diffuso del Monte Generoso.

Una salita con panorama innevato? Alla Ferrovia Monte Generoso è ora possibile! La cremagliera è in partenza da Capolago anche d’inverno e l’accessibilità al Fiore di pietra come al Buffet Bellavista è ampliata a tutte le stagioni.

100 CANDELINE

Il trenino della Ferrovia Vigezzina Centovalli collega Locarno a Domodossola e per 12 mesi festeggia questo importante anniversario, tra treni speciali, attività, feste e incontri.

40

ANNI DI JAZZASCONA Uno degli eventi di fama mondiale dedicati al jazz e al New Orleans Beat compie 40 anni! Ogni anno a giugno centinaia di concerti animano il lungolago e il borgo di Ascona per una festa unica.

VILLAGGIO DELLA MUSICA A Sobrio, un pittoresco villaggio, ha luogo il Sobrio Festival: un evento che raggruppa giovani musicisti, ospiti d’eccezione, capolavori del repertorio pianistico e da camera. La novità per il 2024? Symphony Club: l’hotel appena ristrutturato, punto d’incontro per musicisti e appassionati.


33

TICINO.CH/ENOTURISMO

R EG I O N E D E L M E N D R I S I OT TO

Lentamente attraversate i curatissimi filari del vigneto per sbucare su un ampio terrazzo che si affaccia sul paesaggio del Mendrisiotto. Wow, che paradiso!

Dall’alto della collina scorgete la prossima tenuta vitivinicola che vi attende

per farvi scoprire le innumerevoli sfumature del vino locale. Rimontate in sella alle vostre biciclette e vi godete la piacevole discesa tra i vigneti. Degustare non è mai stato così suggestivo. 93.6°Oe

26°

16.50 – 2 settembre Dolce profumo

Vigneti a Novazzano.

ispirato


34

#ticinomoments

Nel Mendrisiotto un originale tour in bicicletta conduce alla

5 MOTIVI PER CUI VALE LA PENA

scoperta della regione viticola per eccellenza del Canton Ticino. Tra pittoreschi paesaggi, antichi borghi e sapori genuini. L’ESPERIENZA DEL VINO A 360° Siamo a Vacallo, a due passi da Mendrisio, pronti a immergerci in un fine settimana all’insegna di bacco. Alcuni amici ci hanno consigliato il Conca Bella Boutique Hotel – il primo Wine Hotel del Ticino. Qui tutto ruota attorno al tema del vino: la nostra stanza ha le pareti color rubino ed è dedicata a una cantina locale con tanto di bottiglia da degustare. L’Enoteca dell’albergo propone oltre 1’100 etichette diverse. Prima di andare a cena, non resistiamo, ci concediamo un aperitivo a base di Merlot bianco sulla splendida piazzetta davanti alla struttura. BIKE&WINE MENDRISIOTTO Al mattino dalla finestra ammiriamo il paesaggio collinare ricoperto da vigneti. È la giornata perfetta per partire alla scoperta del territorio. Il giro che abbiamo scelto si snoda tra le tenute vitivinicole della regione e permette di assaporarne i vini e i prodotti locali, il tutto a bordo di una bicicletta. La partenza è prevista a Balerna, all’Azienda Borgovecchio. Qui incontriamo le nostre simpatiche guide – tutte volontarie e rigorosamente del posto – e conosciamo il resto dei partecipanti. Siamo un piccolo gruppo e in un attimo si crea un ambiente famigliare e disteso. Preso possesso delle sgargianti biciclette rosse, dei caschetti e di qualche bottiglietta d’acqua, siamo pronti a pedalare. PASSIONE E DEDIZIONE Il Mendrisiotto si rivela una sorpresa dopo l’altra, le guide ci conducono attraverso piccoli borghi, colorate casette, strette viuzze e intanto ce ne raccontano la storia, le tradizioni e anche qualche curioso aneddoto. Il “fil rouge” è sempre la vigna che puntualmente spunta tra un paese all’altro. Talvolta è in cima a una collina, talvolta su un terreno terrazzato. Pedaliamo con il sorriso dipinto sui volti. Ancora una piccola salita e arriviamo alla prima tappa: la tenuta Trapletti di Coldrerio. Ci attende Enrico, il proprietario, che dentro alla vigna ci è cresciuto trasformando la sua passione in professione. Il suo entusiasmo è contagioso. Visitiamo l’ampia tenuta: le uve sono perfette e curate e dal 2020 sono anche BIO. Enrico ha preparato una selezione di vini da degustare. Apprezziamo le caratteristiche di ogni bottiglia, grazie alle precise spiegazioni. Verrebbe voglia di fermarsi un altro po’, ma il giro di scoperta prosegue. Rimontati in sella, finalmente ci godiamo un po’ di discesa.

SAPORI DEL TERRITORIO La tappa successiva è all’Azienda La Costa di Novazzano. Una fattoria convertita in azienda vitivinicola, che ha saputo mantenere il suo aspetto rurale. Tra i vigneti, infatti, pascolano liberamente anche le mucche. Nella suggestiva corte della casa colonica, ci attende un invitante tavolo imbandito di prelibatezze: formaggini freschi e affettati abbinati ai vini della tenuta. Anche qui assaggiamo, assaporiamo e chiacchieriamo con il produttore. Quando rimontiamo in sella è quasi ora di cena e il passaggio davanti allo storico Grotto Sant’ Antonio di Balerna, cade a puntino. Così, prima di concludere il giro, ci gustiamo le specialità della cucina locale in un’atmosfera vivace e cordiale. RISVEGLIO DEI SENSI Non è possibile ripartire da questa regione, senza aver visitato la Corte del vino Ticino a Morbio Inferiore. Il giorno successivo, andiamo a fare due passi al Parco delle Gole della Breggia. La Corte sorge proprio all’ingresso del parco naturale, dentro al mulino del Ghitello. Questo piccolo gioiello rende omaggio agli oltre 1’000 ettari di vigna della regione, alla sua storia secolare e alle tante persone che del vino hanno fatto ragione di vita. Al sommelier, dopo la visita della cantina, domandiamo la possibilità di poter sperimentare una “Blind Wine Tasting”. Detto fatto: ci ritroviamo con gli occhi bendati pronti a vivere un’esperienza extrasensoriale. Il gusto e l’olfatto si risvegliano, tutto appare amplificato. Di ogni calice apprezziamo il profumo, l’aroma, il sapore. Il sommelier ci guida sapientemente svelandoci le caratteristiche dei diversi vini. Il fine settimana ci ha fatto conoscere una regione che non ci aspettavamo, svelandoci la tradizione del vino, ma anche la storia e la passione della gente che la abita.

Protip Sapevate che la regione del Mendrisiotto è anche conosciuta come la “Toscana della Svizzera”? Questo proprio per la conformazione collinare del territorio e per la vasta concentrazione di cantine dedicate alla produzione di vino. Per altre esperienze enogastronomiche: (mendrisiottoterroir.ch) GUARDA IL VIDEO

Scoprire i vini, la cultura e la storia della regione del Mendrisiotto.

La possibilità di incontrare e chiacchierare con i produttori locali di vino.

Degustare il meglio della produzione vitivinicola del territorio.

A bordo di comode biciclette si percorrono strade panoramiche: tra vie storiche e antichi borghi.

Scoprire i segreti dei produttori di vino.


Coldrerio, Tenuta vitivinicola Trapletti. Un brindisi con il figlio del proprietario e il primo vino da lui prodotto.

L’azienda vitivinicola La Costa accoglie i visitatori su due ruote nella splendida corte.


36

T I C I N O.C H //G B IGGUAT R ITJ N A R- H E R M I

“Supportiamo il territorio

e l’economia circolare: oggi tutti cercano l’esperienza il più possibile locale.”


A S S A P O R A R E — PA R A D I S O

QUANDO L’ACCOGLIENZ A SPOSA L’INCLUSIVITÀ

Un’oasi di pace per ritrovarsi L’accoglienza degli ospiti e il benessere del personale sono al centro dell’esperienza che offre il Bigatt Hotel & Restaurant di Lugano-Paradiso. Una struttura ricettiva pioniera nel panorama alberghiero ticinese, che desidera coniugare lo spirito imprenditoriale all’impresa sociale. Lorenzo Steiger, dinamico direttore operativo, non ha dubbi, il futuro del turismo sarà sempre più inclusivo e sostenibile.

PA R A D I S O

“Meraviglia” è l’aggettivo che meglio descrive la sensazione che si prova all’arrivo al Bigatt. A due passi da Lugano, ma già immersa nel verde delle pendici del Monte San Salvatore, questa ex-masseria del 1700 completamente restaurata, si affaccia sul golfo del Lago Ceresio regalando una vista mozzafiato. Non per niente la terrazza è il luogo prediletto sia dagli ospiti che dalla clientela esterna. Tutt’intorno un vasto parco popolato da vigneti, uliveti e da rigogliosi orti biologici, naturali e sinergici. Il senso di stupore prosegue anche all’interno: sale dai soffitti affrescati, 24 stanze (tutte diverse una dall’altra), una corte che accoglie una cappella consacrata e, poco più in là, una saletta convertita a bottega di prodotti locali che custodisce un antico torchio da ammirare. Al Bigatt si respira un’aria rilassata, lo staff è sorridente e cordiale, si lavora ma non si corre, perché la filosofia dell’albergo è di mettere al centro il benessere dei dipendenti, oltre a quello degli ospiti, naturalmente.

37


38

#ticinomoments

L’ACCOGLIENZA E LE PERSONE AL CENTRO Metà di loro sono professionisti, un’altra metà sono invece persone che fanno parte di un progetto d’integrazione professionale e che al Bigatt ricevono l’opportunità di riaffacciarsi al mondo del lavoro. Lorenzo, insieme alla direzione pedagogica e alle consulenti all’integrazione socioprofessionale, gestisce quotidianamente situazioni talvolta delicate per bilanciare al meglio l’aspetto operativo della struttura e quello invece più sociale che la caratterizza. “Il mio maggiore appagamento è quando gli ospiti si complimentano per il lavoro svolto dallo staff”, racconta Lorenzo, “la loro soddisfazione è il nostro obiettivo primario, lavoriamo tutti con dedizione per regalare un soggiorno indimenticabile. Siamo professionisti dell’albergheria e con questo progetto desideriamo mostrare che l’accoglienza è coniugabile con lo spirito di un’impresa sociale.” UNA SCOMMESSA VINTA La struttura appartiene oggi alla Fondazione Crepaz-Antonietti e realizza l’intenzione di Maria Antonietti, ultima erede della proprietà e di suo marito Leo Crepaz, di impiegare gli stabili per scopi sociali e/o sanitari. Ci è voluto qualche anno prima di riuscire a concretizzare la loro visione, grazie al coinvolgimento di Cooperativa Area. Il Bigatt, dopo un restauro durato tre anni, apre i battenti a maggio 2020, in piena crisi pandemica mondiale. “Paradossalmente”, sorride Lorenzo, “nonostante il periodo complesso, è stata anche una grande opportunità: avevamo una straordinaria e ampia terrazza esterna e gli ospiti svizzeri, a causa delle restrizioni, potevano viaggiare soltanto in patria. In questo modo siamo riusciti a farci conoscere e apprezzare.”

con artigiani e agricoltori regionali per fare scoprire agli ospiti i sapori del territorio. Le colazioni offrono crostate fatte in casa e succhi freschi spremuti dalla frutta che cresce nel parco. Lo stesso restauro del complesso ha visto l’impiego di materiali del territorio, come per esempio il granito della Valle Onsernone per la piscina. Non mancano poi i posteggi per le auto elettriche. Come tiene a sottolineare Lorenzo, “il Bigatt è un progetto del territorio al servizio della comunità, cerchiamo di essere “green”, ma siamo sostenibili soprattutto in termini di sostegno alle persone.” TANTI CANTIERI APERTI Al Bigatt l’ospite rinasce anche grazie alle numerose offerte combinate in parte con altre strutture ricettive: escursioni con risalite sul Monte Tamaro e Generoso, una collaborazione wellness presso il Villa Sassa Hotel, Residence e Spa e la possibilità di praticare gratuitamente, per gli ospiti dell’hotel, corsi di yoga in mezzo all’uliveto. Tra i progetti futuri pure quello di creare un percorso vita sparso tra gli orti biologici della tenuta. “Una sorta di palestra a cielo aperto per immergersi in questo contesto unico”, spiega Lorenzo. Non ci sono dubbi, in poco tempo il Bigatt ha fatto breccia nel cuore delle persone come “quel luogo andando verso Carona con una terrazza spettacolare dove fanno un progetto bellissimo.” 01

SOSTENIBILITÀ A 360° E come non apprezzare questa struttura che opera in stretto legame al territorio e lo valorizza attraverso una filosofia sostenibile? La cucina del ristorante propone, dove possibile, gli ortaggi e la frutta di stagione coltivata negli orti. La carta dei vini è tutta ticinese con una parte di produzione dei vigneti in loco e una che promuove i piccoli viticoltori locali. Molte anche le collaborazioni

Bigatt Hotel & Restaurant, Lugano-Paradiso In dialetto ticinese “Bigatt” significa baco da seta. Non lontano dall’attuale complesso un tempo sorgeva una bigatteria, dove si lavorava la seta. Un significato metaforico che sposa la filosofia della struttura. Come la larva muta in farfalla, così anche il progetto sociale del Bigatt aiuta a trasformare le persone, accompagnandole nel loro percorso professionale. (hotelbigatt.com)

02


A S S A P O R A R E — PA R A D I S O

39

Swisstainable Un programma di sostenibilità per aiutare gli ospiti a orientarsi meglio nel vasto panorama di certificazioni “green”. Il programma di Svizzera Turismo assegna un marchio a tre livelli: I committed; II engaged; III leading. Le seguenti strutture ricettive sono state le prime a raggiungere il livello più elevato in Ticino. ticino.ch/swisstainable Hotel Eden Roc*****S, Ascona Rifugio esclusivo sulle sponde del Lago Maggiore: l’Hotel Eden Roc appartiene, insieme ad altre 3 strutture, al gruppo alberghiero Tschuggen Collection con zero impatto climatico. Castello del Sole Beach Resort & SPA*****S, Ascona Il resort di lusso offre una propria linea di prodotti nell’ area benessere, i cui ingredienti provengono in parte dai vigneti dell’hotel.

03

100 anni Swiss Youth Hostels I 3 ostelli di Bellinzona, Lugano-Savosa e Locarno hanno già raggiunto il livello III con il loro approccio alla sostenibilità. L’ultimo membro arrivato nell’associazione Ostelli della Gioventù in Ticino invece è quello di Scudellate.

01. Lorenzo Steiger è il direttore del Bigatt Hotel & Restaurant. Dalla terrazza la vista è ampia e spettacolare: da qui si può ammirare tutta Lugano e il Monte Brè. 02. Intorno all’hotel un vasto parco popolato da vigneti, uliveti e da rigogliosi orti biologici, naturali e sinergici. 03. La cucina lavora con quello che offre il territorio: il menù propone ortaggi e frutta di stagione coltivati nell’orto.

GUARDA IL VIDEO


40

#ticinomoments

Agriesperienze Passione e dedizione sono gli ingredienti vincenti dei produttori ticinesi per mantenere viva l’autenticità e le tradizioni del territorio. Le porte delle loro aziende si aprono a un nuovo progetto volto a valorizzare tutto l’impegno nel conservare i sapori del Ticino. ticino.ch/agriesperienze

AROMA (DI)VINO Nella Valle di Muggio il viaggio alla scoperta di Merlot, polenta e formaggi parte dalla Cantina Cavallini e finisce presso il suggestivo Mulino di Bruzella, dove viene macinato il Mais Rosso Ticino, antica varietà di alta qualità conservata da ProSpecieRara.

FIORE ALL’OCCHIELLO

Le sapienti guide vi accompagneranno in queste attività. Ascoltate gli aneddoti delle persone sui luoghi che visiterete. Il Ticino ha in serbo per voi un bagaglio storico tutto da scoprire.

Fonti: Centro di Competenze Agroalimentari Ticino (CCAT), Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG), alpinavera e Bio Ticino.

MISCELA TICINESE Nel Parco del Piano di Magadino, dall’azienda agricola biologica di Caritas Ticino si sprigiona nell’aria il profumo di fiori. Create la vostra composizione di sale partendo dalla raccolta dei fiori.


41

1’600

I PRODOTTI CERTIFICATI CON IL MARCHIO DI PROVENIENZA TICINO REGIO.GARANTIE

3.4 mio DI LITRI IN UN ANNO È LA PRODUZIONE DI VINO ROSSO IN TICINO

L’OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE Visitare la vivace città di Locarno è sempre una buona idea. Il viaggio continua a bordo della Centovallina per ammirare il campanile più alto del Ticino a Intragna. All’azienda Agricola BIO Agarta a Cavigliano, situata in uno dei punti energetici della regione, farete invece amicizia con i suoi animali.

192 LE AZIENDE BIO IN TICINO

MANI IN PASTA Presso l’azienda agricola Scoglio a Mugena, nel cuore del Malcantone, il lavoro manuale farà venire l’acquolina in bocca! Qui diventerete artigiani del gusto creando dapprima un morbido pane e successivamente dei gustosi formaggini freschi.


42

#ticinomoments

TICINO.CH/CARPEDIEM

L AG O D I LU GA N O

L’aria profuma di estate, e mentre emergete dalla scaletta della barca,

lasciate che i raggi di sole vi asciughino la pelle. Vi stendete sui soffici cuscini

disposti a prua, sistemate il vostro asciugamano, chiudete gli occhi e vi rilassate. Siete in mezzo al Lago di Lugano a bordo di una barca storica che, oltre a farvi scoprire paesaggi e borghi nuovi, vi coccola con ogni confort. Una piccola e accogliente “casa sull’acqua”, dove trascorrere momenti di puro benessere. 10 0 %

28 °

rilassato

19.30 – 27 giugno Golden hour

Lago di Lugano al calar del sole.


Cullati dalle onde con vista sul golfo di Lugano e Monte San Salvatore.


44

#ticinomoments

5 MOTIVI PER CUI VALE LA PENA

Sul Lago di Lugano naviga una tipica barca

dei pescatori mediterranei. Un piccolo gioiello sull’acqua per assaporare la vita con stile. DUE PASSI IN CENTRO Lugano è una città incantevole. Mentre sorseggiamo il cappuccino seduti a un tavolino in Piazza della Riforma, osserviamo ammirati i palazzi storici attorno al Municipio e dietro, sullo sfondo, intravvediamo il lago. Un ultimo morso al soffice cornetto, uno sguardo d’intesa e insieme decidiamo che al pomeriggio sarà proprio sul Lago Ceresio che trascorreremo qualche ora di romantico relax. Prima però, ci concediamo una passeggiata per le vie del centro. La via più bella è la Via Nassa. L’atmosfera è un misto di mondanità e di storia che traspira da ogni edificio. Ce n’è per tutti i gusti: dal piccolo negozio di antiquariato, al gioielliere, passando per la boutique che propone i grandi marchi di moda internazionali. La giornata è perfetta: splende il sole e l’aria è gradevole. Percorriamo il lungolago alberato popolato di panchine rosse e, di tanto in tanto, ci fermiamo ad ammirare il paesaggio. Finalmente scorgiamo il pontile, a due passi dal LAC Lugano Arte e Cultura, dove arriverà a prenderci la barca che abbiamo prenotato. PARADISO GALLEGGIANTE Ed eccola che arriva la barca Blume: leggiadra e maestosa solca le acque con eleganza. Il tempo di salire a bordo, stringere la mano al capitano Giovanna e in un attimo siamo già in mezzo al Lago di Lugano. La barca è uno spettacolo: è un gozzo ed è costruita interamente in legno. Giovanna l’ha arredata con gusto e cura per il dettaglio. La prua è ricoperta di teli da bagno e da morbidi cuscini color ocra che invitano a stendersi e a lasciarsi cullare dalle onde. Per fortuna ci siamo portati il costume da bagno, perché sarebbe un vero peccato non approfittare di questo esclusivo paradiso galleggiante. La barca avanza con calma verso il villaggio di Gandria. I grandi palazzi e le ville si diradano sempre più per lasciare spazio alle tipiche e colorate casette dei pescatori che si affacciano sul lago. Tutt’intorno montagne verdeggianti ricoperte da natura rigogliosa. SAPORI GENUINI A BORDO Da dietro al timone, Giovanna si assicura che non ci manchi nulla, lancia l’ancora proprio davanti a Gandria e cala la scaletta. “È il momento perfetto per un bagno rinfrescante”, sorride. Non occorre farselo ripetere. Con lo splendido sfondo del caratteristico paesino, ci tuffiamo senza esitazione. Il colore dell’acqua è verde smeraldo,

la temperatura è ideale, attorno alla barca regna la quiete. Cosa chiedere di più? Mentre nuotiamo attorno all’imbarcazione e ci divertiamo in una serie di tuffi, l’odore di pesce grigliato che proviene dal vicino villaggio stuzzica il nostro olfatto e risveglia improvvisamente l’appetito. Ci rendiamo conto che è ormai sera e che sarebbe bello poter sgranocchiare qualcosa. Detto fatto. Quando risaliamo a bordo, Giovanna sembra averci letto nel pensiero. Sul tavolino in mezzo alla barca ci attende una tisana rinfrescante, frutta di stagione, due calici di prosecco e un cestino contenente una morbida focaccia fatta in casa. Che delizia! TRAMONTO ROMANTICO E non è finita. Mentre ci godiamo il ricco aperitivo, la barca inverte la marcia e si dirige verso il golfo di Lugano, giusto in tempo per ammirare il tramonto. Il cielo sfuma nelle tinte dell’arancione e gli ultimi raggi di sole fanno brillare l’acqua. Da un lato si erge il Monte San Salvatore, dall’altro il Monte Brè, in mezzo al lago la nostra barca galleggia dolcemente e ci fa gustare la vista mozzafiato. La gita volge al termine al porto di Lugano, vicino alla foce del fiume Cassarate. Più ci avviciniamo a riva, più diventa buio. Le sponde sono ora illuminate da infinite luci e dai bar affacciati sul lago risuona allegra la musica. Per finire la serata in bellezza, nulla di meglio che un’ultima tappa a Lugano Marittima. In estate, è qui che si ritrova la movida cittadina. È un vero e proprio “villaggetto” con musica in sottofondo e diversi chioschi che propongono una vasta scelta di drink. Ci siamo innamorati di questa vivace atmosfera estiva e, mentre ammiriamo il Lago di Lugano, abbiamo già deciso che qui certamente faremo presto ritorno.

Protip Sapevate che il gozzo è una barca da pesca che ha le sue origini nella tradizione marinara italiana? È tipico della Liguria e originariamente era costruito completamente in legno. Inconfondibile la sua forma panciuta, la sua prua e la poppa sono praticamente uguali. La barca Blume rappresenta un’eccezione sulle acque del Lago di Lugano, infatti, la maggior parte delle imbarcazioni che solcano il lago sono quelle tipiche da pesca con un motore leggero e compatto. (blume-cruise.ch) GUARDA IL VIDEO

Il tramonto del sole ammirato dalla barca.

La possibilità di scoprire angoli del Lago di Lugano che non si raggiungono a piedi.

Assaporare un aperitivo genuino ed esclusivo in mezzo al lago.

Fare il bagno davanti a Gandria e poi decidere di fare quattro passi nel borgo dei pescatori.

La professionalità e gentilezza del capitano Giovanna, pronta a trasmettere la sua passione per l’acqua.



46

#ticinomoments

QUANDO DOLCE VITA E AMORE SI INTRECCIANO

Un sogno che diventa realtà Il Ticino, una delle mete più romantiche della Svizzera, è il luogo ideale per celebrare il vostro amore e iniziare un nuovo ed emozionante capitolo della vostra vita. Con paesaggi mozzafiato, una ricca cultura e una tradizione di ospitalità, questa regione è la cornice perfetta per il vostro matrimonio da sogno. Dai matrimoni intimi alle cerimonie sfarzose, il Ticino offre infinite opportunità per creare ricordi indimenticabili. ticino.ch/weddings L’AMORE SEGRETO Per le coppie che vogliono giurarsi amore eterno, ma in maniera estremamente intima e romantica, il Ticino offre molte possibilità di elopement. Immaginate di pronunciare i vostri voti d’amore sulle rive del Lago Maggiore o in un pittoresco castello che si affaccia sul Lago di Lugano. Il Ticino offre paesaggi incantevoli che si

prestano perfettamente a un matrimonio in cui scambiarsi le promesse guardandosi negli occhi, circondati solo dalla bellezza naturale e dalla tranquillità della regione. LEGAMI UFFICIALI Chi ha detto che le cerimonie civili sono prive di emozioni? Se desiderate un matrimonio legalmente riconosciuto, ma in un contesto originale, in Ticino abbiamo delle soluzioni che sanno stupire. Potrete siglare il vostro “Sí” in edifici storici, come la Villa Ciani a Lugano con i suoi sfondi architettonici unici, ma anche nella Sala dei Cristalli all’interno del massiccio del San Gottardo oppure nella Sala Gardenia di Villa Emden sulle Isole di Brissago, dove vi aspetta un panorama spettacolare. L’ESPRESSIONE DELL’AMORE Per coloro che cercano un’esperienza più personalizzata, le cerimonie simboliche sono la

01

02

massima espressione della creatività, un mix di cui potrete scegliere tutti i singoli fattori indispensabili per celebrare il vostro amore. Forse una cerimonia sulla terrazza panoramica del Fiore di pietra di Mario Botta o una festa nell’antico nucleo di Curzútt? Le cerimonie simboliche in Ticino permettono di creare un matrimonio unico, riflesso prezioso della vostra storia d’amore. BENEDIZIONE DIVINA Per le coppie che desiderano una cerimonia religiosa, il Ticino offre una varietà di opzioni. Potete scegliere una chiesa storica con affreschi mozzafiato come la Chiesta di Santa Maria dei Miracoli a Morbio Inferiore o preferire il Sacro Monte della Madonna del Sasso a Locarno, uno degli incantevoli santuari incastonati tra le montagne ticinesi.

UNA FIAMMA DURATURA Dopo il vostro matrimonio in Ticino, potreste desiderare fare ritorno in questa terra magica per celebrare i vostri anniversari più importanti. Le dolci colline, i ristoranti gourmet e le cantine vinicole offrono l’ambiente con la giusta atmosfera romantica per festeggiare e rinnovare il vostro amore nel corso degli anni. Rivivere i momenti speciali del matrimonio in un luogo così affascinante non sarà che un’ulteriore esperienza che rafforzerà ancora di più il vostro legame.

SCOPRI IL LATO ROMANTICO

01. La cornice del Lago di Lugano è un’attrazione irresistibile per molte coppie di sposi che cercano un matrimonio romantico ed elegante. 02. Il Santuario Sacro Monte della Madonna del Sasso sopra Locarno è una delle mete per eccellenza per celebrare una cerimonia religiosa.


LA TUA ESPERIENZA, ARRICCHITA E AFFINATA. Al BLU, un ambiente suggestivo e una raffinata cucina mediterranea si fondono per creare un’esperienza unica. Il variato e sempre sorprendente menu offre delizie culinarie fresche e naturali, da gustosi piatti di pesce e carne a un’allettante scelta di ricette vegetariane e vegane.

Restaurant / Sushi & Natural / Lounge / Terrazza / Events

www.blu-locarno.ch +41 (0)91 759 00 90 Via Respini 9 / 6600 Locarno


48

#ticinomoments

Vivi il Ticino oltre i cinque sensi Sfiorare la ruvida superfice del granito, ammirare un laghetto alpino, ascoltare il rumore di una cascata, sentire l’odore delle caldarroste fumanti o assaporare un piatto stellato: il Ticino è una destinazione da vivere con tutti e cinque i sensi. Ma per noi questa regione è così ricca di luoghi e momenti straordinari da regalare… almeno un senso in più. Abbiamo quindi chiesto ai nostri colleghi di Ticino Turismo: qual è la tua percezione unica del Ticino? Ecco le loro risposte. E tu? Vieni in Ticino per scoprire il tuo senso in più. 1

3

2

4

1. CONTR ASTI ARMONICI 2. MAG NIFICE NZ A 3. E NE RG IA 4. PIACE VOLEZZ A 5. PUREZZ A 6. SE RE NITÀ 5


SERENITÀ

6


50

C O LO N N A

Vera bellezza In tutta Europa, gli artisti ticinesi hanno creato edifici di una bellezza senza tempo.

“La bellezza salverà il mondo.” È assai probabile che nel mettere nero su bianco questo arcinoto pensiero lo scrittore russo Fëdor Dostoevskij avesse in mente anche i magnifici palazzi e le splendide piazze di San Pietroburgo. Era la metà del XIX secolo e la capitale dell’impero zarista era una delle metropoli più eleganti d’Europa. E dire che la sua fondazione risaliva a non più di qualche decennio prima, e più di preciso al 1703, anno in cui Pietro il Grande aveva ordinato la costruzione dal nulla di una nuova capitale per il suo impero sulle paludi della foce del fiume Neva. Tra gli architetti coinvolti nel progetto, si era presto fatto strada Domenico Trezzini, originario di Astano, nel Malcantone. A lui si devono ben 65 degli edifici più rappresentativi della città, tra cui la Cattedrale di Pietro e Paolo, il Monastero Nevskij e il Palazzo d’Estate dello zar. Per quanto la sua eredità sia senz’altro unica, Trezzini non rappresenta certo un caso isolato. Nel corso dei secoli, migliaia di architetti ticinesi hanno creato edifici stupefacenti per conto di papi e vescovi, re, principi e nobili. Mossi da necessità, hanno fatto ricorso a tutta la propria inventiva o si sono visti costretti a emigrare. Perché nella miseria dei loro paesini ad abbondare era solo la fame, non certo la munificenza di grandi mecenati. Che trovavano, invece, a Roma, Napoli e Venezia, a Vienna, Praga, Mosca e San Pietroburgo. E infatti, è là che hanno eretto gioielli architettonici che ancora oggi lasciano i visitatori a bocca aperta. Qualche esempio? L’antico obelisco di 320 tonnellate trasportato e innalzato da Domenico Fontana, nativo di Melide, in Piazza San Pietro a Roma nel 1585 – un’impresa erculea che per tanti aveva dell’impossibile. La Basilica di San Pietro così come progettata da Michelangelo, completata dal genio di Carlo Maderno, originario di Capolago, cui si deve la forma attuale. O ancora, la chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane, la cui architettura venne rivoluzionata da Francesco Borromini, venuto da Bissone per prestare alla Roma barocca del tempo la propria maestria controcorrente (che, tuttavia, gli guadagnò la reputazione di eretico). Tanti altri nomi, seppur a propria volta legati a grandi opere, sono caduti nell’oblio. O forse lo sapevate già che il Ponte dei Sospiri a Venezia è stato eretto da Antonio Contin, di Lugano, e l’Ala Leopoldina dell’Hofburg di Vienna da Filiberto Lucchese, di Melide? L’odierna residenza del Ministro degli Esteri ceco a Praga è un palazzo progettato da Francesco Caratti, di Bissone. L’Università di Mosca si basa sui progetti di Domenico Gilardi, di Montagnola. E grazie a Gaspare Fossati, di Morcote, possiamo ancora oggi ammirare in tutto il suo splendore una delle costruzioni più importanti dell’umanità: l’antica Hagia Sophia di Istanbul, l’ottava meraviglia del mondo, salvata dal crollo a metà del XIX secolo dai profondi lavori di restauro del ticinese. Se si considera che la lista di esempi potrebbe continuare ancora a lungo, pare incredibile che nel corso dei secoli quel piccolo triangolo di terra che ha ai vertici Lugano, il Malcantone e Mendrisio abbia dato i natali a un tal numero di brillanti artisti. Ma come diceva Dostoevskij: “La verità reale è sempre inverosimile.”

Omar Gisler, nato nel 1976 ad Altdorf (UR), ha lavorato per molti anni come corrispondente dell’ATS e della NZZ e come responsabile della comunicazione di Ticino Turismo. È autore di vari libri di calcio, viaggi e storia. Tra le sue opere figura “Terra d’artisti – Wie Tessiner Baumeister europäische Kunstgeschichte schrieben”. Oggi è a capo dell’ufficio marketing e comunicazione dell’Ospedale Cantonale di Baden (KSB). È stato nominato "Comunicatore dell’anno" dall’Associazione svizzera per la comunicazione interna e integrata (ASCI) nell’autunno 2023.

Omar Gisler

#ticinomoments 2024 © Ticino Turismo 2024 Editore: Ticino Turismo, Via Canonico Ghiringhelli 7, 6501 Bellinzona, ticino.ch Contatto: Redazione testi: Catherina Sitar; Veronica Pingue (Ticino Turismo) Illustrazioni: Variante Agenzia Creativa Direzione artistica e grafica: info@ticino.ch Fotografie: Fabio Balassi, Elisa Cappelletti, Luca Crivelli, parisiva.ch, Jacques Perler, Milo Zanecchia; Lone Bjoern, Matthias Sabina Franzoni (Ticino Turismo) Blättler/Ascona-Locarno Tourism, Sabina Franzoni, Jon Guler, Charly Hug/KSB, Kurhaus Cademario, Daniel Loosli/Switzerland Tourism, Alberto Moya/@swiss, Fotolitografia: Prestampa Taiana SA Stampa: Salvioni arti grafiche Tiratura: Alessio Pizzicannella/Ascona-Locarno Tourism, M. Schindler/@Storyflow Il magazine di Ticino Turismo è pubblicato annualmente in italiano, tedesco, francese e inglese Printed in Switzerland. 4’000 copie


Il mio tempo libero inizia ora, con la carta giornaliera risparmio. Sali a bordo e approfitta dei vantaggi. ffs.ch/offerte-risparmio

CARTA GIORNALIERA RISPARMIO

29.– DA CHF

*

* Carte giornaliere risparmio a partire da CHF 29.– con il metà-prezzo, da CHF 52.– senza metà-prezzo. In 2ª classe, valevoli un giorno civile nel raggio di validità dell’AG. L’offerta al prezzo più conveniente è disponibile a partire da 6 mesi prima fino al giorno prima del viaggio. Solo fino a esaurimento dei posti disponibili. Acquistabile online e nell’app. Nessuno scambio, nessun rimborso.


Titoli di trasporto per ogni esigenza con Arcobaleno. Arcobaleno dispone di un ampio assortimento di abbonamenti e biglietti che consentono di rispondere alle diverse esigenze di mobilità. Avete domande o curiosità? Visitate arcobaleno.ch

Abbonamento annuale

Abbonamento aziendale

Abbonamento transfrontaliero

L’abbonamento Arcobaleno annuale è la soluzione ideale per chi prevede di fare un uso frequente dei mezzi pubblici durante un intero anno. Gli adulti viaggiano 12 mesi pagandone 9 e mezzo e i giovani viaggiano 12 mesi pagandone 7 e mezzo. Per maggiori informazioni arcobaleno.ch/annuale

Arcobaleno aziendale è un abbonamento annuale che permette ai dipendenti delle aziende convenzionate di beneficiare di importanti sconti sul costo dell’abbonamento. Per maggiori informazioni arcobaleno.ch/aziendale

L’abbonamento Arcobaleno annuale transfrontaliero è la soluzione ideale per coloro che si trovano ad attraversare il confine quotidianamente e vogliono avere la comodità di un unico titolo di trasporto per spostarsi fra le zone Arcobaleno e la Lombardia. Per maggiori informazioni arcobaleno.ch/transfrontalieri


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.