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La culla dello sci

Leggendario, sinonimo di passione, coronamento perfetto dei sogni di ogni appassionato! Stiamo parlando dell’Arlberg, la culla dello sci alpino e la patria scelta da tutti coloro caduti vittima del fascino dell’inverno alpino. Ad autunno inoltrato, quando le prime nevicate si riversano ad alta quota sulle regioni austriache occi­ dentali, la nostalgia si diffonde a ritmo contagioso. Chiun­que abbia visitato almeno una volta la regione dell’Arlberg non potrà più fare a meno della sua atmosfera magica. Sono le caratteristiche uniche di questi paesaggi a conferire alle attività invernali le sfumature più impensate. È la calorosa ospitalità degli abitanti che ha permesso di con­servare l’identità e la tradizione del luogo. E sono la mondanità, l’accuratezza e l’attenzione alle esigenze più pretenziose che regalano esperienze impareggiabili a chi trascorre una vacanza nella regione dell’Arlberg. In nessun altro luogo, infatti, naturalezza e cosmopolitismo

vissuto, idilliaca serenità e vita pulsante, avventure spor­tive e atmosfera accogliente si fondono con tale armonia e tanta squisi­tezza. Qui la natura ha dato vita a opere d’arte grandiose e lo sport invernale ha scoperto la propria vocazione. Chi si è trovato anche solo una volta a respirare l’aria limpida e frizzante di una mattinata invernale su uno degli imponenti rilievi dell’Arlberg, non potrà più fare a meno di rivivere momenti simili. Con le vette scoscese e i taglienti crinali delle Alpi calcaree a nord, e i giganti di ghiaccio nel paesaggio di rocce primitive a sud, qui i monti si concatenano tra loro creando uno scenario mozzafiato. Esistono pochi altri paesaggi alpini tanto vari, ricchi di sfide e, allo stesso tempo, così invitanti. Da un ripidissimo versante scosceso, all’area dolcemente pianeggiante che si apre ai suoi piedi, da una vertiginosa via ferrata, alle ampie distese di prati alpini, d’estate comed’inverno, la regione dell’Arlberg non attira solo gli esperti delle disci­-

pline più svariate, ma anche gli amanti della natura in cerca di tranquillità. Nomi quali Valluga, Rüfikopf o Albona sono sinonimo di esperienze senza pari, e suscitano entu­siasmo, persino passione, nei conoscitori dell’Arlberg. Non c’è quindi da stupirsi che, da oltre un secolo, la regione dell’Arlberg rappresenti la meta invernale preferita da turisti esigenti provenienti da ogni dove. Oltre ad essere una delle località alpine in cui la neve non si lascia mai desiderare, l’Arlberg è uno dei comprensori sciistici più vari al mondo e la sua fama si estende dalla Scandinavia alla Nuova Zelanda, dal Giappone al Canada. In seguito all’inaugurazione della linea ferroviaria Arlbergbahn nel 1884, così come delle sorprendenti strade panoramiche lungo i passi dell’Arlberg e del Flexen, questa regione, in passato difficilmente acces­ sibile, temuta per le tempeste di neve e le insidiose va­langhe, ha visto spalancarsi le porte di un vero e proprio eldorado.


Grazie agli aeroporti circostanti di Innsbruck, Zurigo, Friedrichshafen e Monaco, così come alle vicine auto­strade provenienti da est e ovest, per raggiungere la culla degli sport alpini invernali ci vuole davvero poco. Su oltre 280 chilometri di piste ben preparate, i turisti possono immergersi nel piacere dello sci all’interno di un comprensorio che offre una varietà inimitabile, ogni grado di difficoltà e spensieratezza per tutti. Dai più piccoli del­la

famiglia agli amanti del fuoripista, qui ognuno ha la possibilità di vivere il proprio indimenticabile so­gno invernale. Nella regione dell’Arlberg, si possono seguire, a ritmo di scodinzoli, le tracce dei pionieri dello sci, fa­cendo totale affidamento sulle infrastrutture high-tech degli impianti di risalita dalla lunga tradizione. Gli abitanti del territorio dell’Arlberg si sono da sempre dimostrati precursori, sia nello sviluppo dello sci alpino, sia nel

rendere accessibili aree montane d’alta quota. Già alla fine del xix secolo, gli autoctoni più temerari furono contagiati dalla febbre di un’attività innovativa, quella delle escursioni sulle racchette da neve. Tra gli innumerevoli personaggi storici che contribuirono a diffondere lo sci e, di conseguenza, gli sport invernali in genere, basti ricordare il leggendario Hannes Schneider. Nato a Stuben e attivo sin dal 1907 come primo maestro di sci a St. Anton, con la « Arlberg

7 scuole di sci –— 1030 maestri di sport invernali –— 7 m di precipitazioni nevose in media all’anno –— 60 % di piste innevate artificialmente

Schule » (la scuola di Arlberg) Schneider rivoluzionò la tecnica sciistica, diffondendo la fama della propria patria in tutto il mondo. Da allora, intere generazioni di colleghi tengono alto il nome dell’« arte bianca ». Chi ha il privilegio di lavorare come maestro di sci professionale nella regione dell’Arlberg può ritenersi fortunato, dato che sono davvero pochi i luoghi in cui alla perfezione dello sci si rende omaggio come qui.


Lo « Ski Club Arlberg », fondato già nel 1901 e forma­tore di campioni del mondo e olimpionici, non è tra i più noti a livello internazionale per caso. Anche il fatto che a Zürs sia stato impiantato il primo skilift d’Austria, e che a St. Anton la Galzigbahn abbia rappresentato la prima funivia concepita per l’attività invernale testimo­ niano il potere innovativo « made in Arlberg ». Nell’inverno 2006/07, inoltre, è entrata in funzione, quale novità mondiale, la nuova Funitel Galzigbahn.

Sono oltre 80 gli impianti di risalita che oggi trasportano i turisti sulle vette innevate di un paradiso montano immerso ad un’altitudine compresa tra 1300 e 2800 metri e in grado di realizzare ogni desiderio, dagli incantevoli pendii ricoperti di neve fresca sui versanti di vette imponenti, alle comode discese fino alla porta di casa. Fluttuare quasi senza peso sulla tanto decantata neve polverosa dell’Arlberg rappresenta la quintessenza del divertimento invernale, che, da ormai lungo tempo, non attira solo i maestri dello scodinzolo, ma anche i migliori snowboarder e freerider.

Oltre 80 impianti di risalita –— Funitel con anello gigante –— Seggiovie con sedili riscaldati –— Accesso magnetico agli skilift con la Arlberg Card

Chi vede o lascia di persona le eleganti tracce sugli innumerevoli pendii ricoperti di neve fresca o perenne viene involontariamente stregato dalla magia della magnificenza bianca. L’Arlberg rappresenta il coronamento degli sport invernali. Un diadema naturale tempestato di cri­stalli di neve, dal quale cinque località risplendono come gioielli, emanando il proprio fascino e le loro caratteri­stiche peculiari. Jumps –— Rails –— Slides

180 km di discese in neve fresca e fuoripista –— 280 km di piste –— 66 km di piste per lo sci di fondo –— Numerosi percorsi escursionistici invernali –— Piste per slittini illuminate –— Funpark


St. Anton, prima sede dei Campionati del Mondo di Sci Alpino del nuovo secolo e patria della celebre gara Arlberg-Kandahar, funge da sempre da magico polo d’at­trazione per gli amanti degli sport invernali provenienti da tutto il mondo. Con la sua offerta particolarmente varia, dall’oasi del benessere arlberg-well.com, al­l’in­vitante zona pedonale e alla sua vivace vita notturna, St. Anton mostra al meglio il suo carattere dinamico.

A ciò si accompagna uno scenario naturale straordinario, che, dai 2811 metri della Valluga, « la regina dell’Arlberg », a nord, fino all’assolata Rendl a sud, non può che soddisfare i desideri di ogni singolo visitatore. Proprio come fanno l’industria alberghiera e quella gastronomica.

Piscina coperta e scoperta –— Fitness –— Massaggi –— Solarium –— Pista di pattinaggio –— Curling

Gara di sci « Weiße Rausch » –— 500 posti di partenza –— 9 km di percorso di gara –— Gruppi di partenza: sci alpinismo, snowboard, telemark, sci corti

Paese cosmopolita dal fascino tirolese e ritrovo per gli appassionati di sport invernali di ogni età e nazionalità, St. Anton è pervasa da un’atmosfera inconfondibile. Dal freerider di passaggio alla famiglia in cerca di una vacanza rigenerante, dagli amanti della cucina più raffinata, agli appassionati delle comodità di un hotel cinque stelle, « Stanton »,

come viene volentieri chiamata dagli abitanti anglofili e dagli habitué, confeziona realtà a misura di cia­scuno. Le alternative gastronomiche e alberghiere sono estremamente varie, proprio come le innumerevoli attività da praticare sugli sci in una cornice montana di straordinaria bellezza. Nomi quali Galzig, Kapall e Valluga, vetta che domina la regione, sono noti in tutto il globo e offrono quanto gli sciatori e snowboarder possano desiderare: dolci pendii, gobbe, freeride.

1304 - 2811 m –— 2500 abitanti –— 8900 posti letto –— 2 scuole di sci

Numerose altre attività sportive, un’oasi del benessere in centro paese, così come eventi quali il « Tennistrophy », il « Powder 8 » (campionati di sci in neve fresca), lo « SpringFestival » o la leggendaria « Weiße Rausch », una divertente gara di sci con spettacolare partenza di gruppo, sottolineano il lato più di­namico e internazionale di St. Anton. Non da ultima, anche la variopinta vita notturna fa parte delle amate sfaccettature del paese ai piedi dell’Arlberg, luogo vivacissimo ma non per questo meno romantico.

Concerto di Capodanno –— Campionati Europei di Sci in Neve Fresca (Powder 8) –— SpringFestival –— Gara di sci « Weiße Rausch » –— Tennistrophy


La nota località di St. Christoph offre prelibatezze gastronomiche di altissima cucina. Qui, dove 600 anni or sono un pastore misericordioso segnò l’inizio delle escursioni esplorative dell’Arlberg, creando una locanda per i viandanti sorpresi dalle intemperie, tradizioni antichissime si fondono con la nobiltà di un moderno paese dedicato agli sport invernali. E la presenza di un centro formativo

per campioni di sci sottolinea il carattere sportivo delle aree circostanti. Quando la neve, come spesso accade, raggiunge i tetti delle abitazioni, St. Christoph, situato nei pressi del passo dell’Arlberg, rievoca il sapore di una fiaba invernale.

Arlberg: –— Oltre 20 cuochi premiati da Gault Millau –— 157 bar & ristoranti –— 19 ristoranti montani –— Cantina più grande d’Europa di Bordeaux in bottiglie giganti

A 1800 metri di altitudine, poco al di sotto del passo dell’Arlberg, St. Christoph si presenta come una vastissima distesa innevata. Ornato da pendii innevati, non è infrequente che questo piccolo insediamento veda il candore della neve raggiungere i tetti delle case. Nel xiv se­colo, il pastore Heinrich Findelkind istituì un ospizio per offrire riparo ai viandanti sorpresi dalle intemperie mentre attraversavano la regione dell’Arlberg.

1800 - 2811 m –— 30 abitanti –— 600 posti letto

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Per finanziare il suo progetto, fondò la « Bruderschaft St. Christoph » (Confraternita di St. Christoph), che oggi annovera numerosi personaggi illustri fra i propri soci. L’ospizio si trasformò poi in una delle locande più esclusive dell’area alpina, guada­gnandosi la meritata notorietà grazie alla prelibata cucina e alla qualità eccelsa dei suoi vini. In seguito alla trasformazione del vecchio ospizio in un club di sci (negli Anni Venti del secolo scorso), ebbe inizio la storia austriaca della formazione di maestri di sci, la cui patria si trova tuttora qui. Gli incantevoli dintorni dell’esclusiva località di St. Christoph permettono a tutti di mettere alla prova le proprie capacità sciistiche, non solo a chi ha studiato alla Bundesskiakademie (Accademia Federale di Sci).


Elementi di romanticismo puro si ritrovano anche a Stuben, l’incantevole paese a ovest della regione dell’Arlberg. Stuben è un rifugio molto amato dalle famiglie e dagli ap­passionati di sport invernali che cercano qualcosa di insolito. L’Albona, la vetta locale, permette di sciare fino a primavera inoltrata su uno dei pendii settentrionali più imponenti delle Alpi, con neve sempre garantita. Come in tutto il territorio dell’Arlberg, anche qui numerose varianti

su pista e fuori pista consentono lunghe escursioni e splendide discese. A Stuben ci si ferma davvero con gli sci davanti alla porta di casa. Da questa località si gode anche di una vista sorprendente sulle gallerie che si snodano lungo le pareti rocciose attraversate dalla Flexenstraße, che, all’altezza dell’Alpe Rauz, separandosi dalla Arlbergpassstraße, conduce verso altre due perle dell’Arlberg.

Paese sorto attorno ad una struttura d’accoglienza ben 200 anni fa, Stuben rende onore al proprio nome. Situata ai piedi dell’Arlberg, nella sua parte occidentale, questa località è riuscita a mantenere la propria natura di piccolo paese, continuando ad emanare calore e accrescendo la propria popolarità soprattutto tra le famiglie e gli amanti dei versanti ricoperti di neve fresca immacolata.

1409 - 2400 m –— 110 abitanti –— 700 posti letto –— 1 scuola di sci –— Ca. 9 metri di precipitazioni nevose all’anno

Adiacente al pendio, a Stuben si può arrivare con gli sci sino alla porta di casa. Più familiare che mondana, anche la vita notturna si contrad­ distingue per la sua raffinata intimità. Proprio come l’ampia scelta culinaria, che spazia dalla pizzeria al ri­storante blasonato, anche le strutture ricettive offrono soluzioni per tutti i gusti.


A Zürs, i cui abitanti, cento anni fa, conducevano la mo­desta vita tipica di un piccolo villaggio alpino, risiedono oggi personaggi di spicco di fama internazionale. In questo rinomato comprensorio sciistico, un’industria alber­ghiera di qualità eccelsa e i vicinissimi pendii contribuiscono a regalare soggiorni indimenticabili. Anche qui, con le sue luccicanti distese di neve fresca inondate dal sole, così

come il suo grandioso scenario montano, la regione dell’Arlberg induce gli amanti dello sci a dare costante prova delle proprie capacità. La scuola di sci di Zürs, come quelle con sede nelle altre quattro località dell’Arlberg, affianca ai suoi clienti solo guide escursionistiche e maestri di sci altamente qualificati ed esperti.

Klangfeuerwerk – Fuochi d’artificio accompagnati da intrattenimento musicale –— Babbo Natale arriva a Zürs –— Zürs Magic –— Funkenabbrennen – Grande falò per congedarsi dall’inverno

1720 - 2450 m –— 150 abitanti –— 1500 posti letto –— 1 scuola di sci –— Bar e locali

Ma a Zürs non è solo l’industria alberghiera a promettere vacanze invernali di prim’ordine, bensì anche il comprensorio sciistico che si estende per lo più sopra il limite della vegetazione arborea. Dai 1700 metri in su, i versanti bianchi riflettono invitanti i raggi del sole. Chi è in cerca di neve farinosa, qui trova il suo paradiso personale. La scuola di sci, ricca di tradizione, può contare su collaboratori estremamente quali­ficati. Gli appassionati di sci possono sfrecciare lungo le piste segnalate, così come in neve fresca, arrivando direttamente davanti alla porta del loro albergo.

Semplice villaggio montano fino a cento anni fa, Zürs è diventato oggi un piccolo centro mondano per lo sci alpino. Tra gli ospiti abituali, in parte illustri, si annoverano anche teste coronate in cerca di un rifugio dove assaporare i piaceri dell’in­verno in tutta tranquillità. Oltre alla gastro­nomia di alto livello, la vita notturna offre numerose alternative grazie ai suoi bar alla moda.

–— Der weiße Ring – Gara di sci –— La gara di sci più lunga del mondo –— 22 km –— 700 posti di partenza –— 5.500 metri di altitudine


Caratteristiche imprescindibili della regione sono si­cu­ramente i suoi servizi di livello altissimo e qualità eccelsa. Requisiti che anche la località di Lech, a soli pochi chilo­metri di distanza da Zürs, soddisfa in modo ottimale.

Nella straordinaria bellezza dell’alta valle, sono so­­prat­tutto gli habitué a trovare ogni anno, da generazioni, la meta ideale per realizzare i propri sogni invernali.

Musica nella regione dell’Arlberg –— Festival di Bregenz nella neve –— Letteratura nella regione dell’Arlberg –— Der Weiße Ring – Gara di sci –— Vino & Firn, le settimane invernali del vino

Dalla località esclusiva di Lech, as­solata terrazza dell’Oberlech, all’idilliaca Zug, in questa regione ci si trova davanti ad un vero e proprio gioiello paesaggistico. Alle spalle del passo di Flexen, adagiato in una pittoresca valle, Lech si con­traddistingue per la propria variegata offerta di indiscusso livello. Sopra il vivace paese, la regione dell’Ober­lech, nella quale è vietato l’accesso alle auto, funge da incantevole terrazza inondata dal sole, mentre

le località di Zug e Stubenbach emanano un’atmosfera idilliaca e romantica.Con le cime Rüfikopf e Kriegerhorn ai due lati della valle, in questo ampio comprensorio sciistico ce n’è per tutti i gusti. Dalla discesa insieme a tutta la famiglia, alle avventure nella magnifica neve farinosa, qui si trovano varianti di ogni tipo. E per vivere emozioni sportive diverse, è sufficiente cimentarsi sulla pista per slittini oppure percorrere, a piedi o con gli sci da fondo, uno dei numerosi tracciati che attraversano il fondovalle in parte ricoperto da boschi. Anche per quanto riguarda shopping e proposte culinarie, Lech offre esperienze indimenticabili, in particolar modo grazie alla concentrazione di ristoranti premiati da Gault Millau.

Da sempre, Lech presta molta attenzione alla questione ambientale. Un atteggiamento così consapevole nei confronti della natura è valso alla località, nel 2004, il riconoscimento « Paese più bello d’Europa ». Grazie alla sua raffinata ospitalità e alla meravigliosa cornice naturale dalla quale è circondato, che tiene in serbo innumerevoli sorprese anche d’estate, dalle attrazioni geologiche, alla ricca composizione della flora e della fauna alpine, Lech rispetta appieno il proprio motto « Più spazio – Più tempo ».

1450 - 2450 m –— 1300 abitanti –— 7000 posti letto –— 3 scuole di sci –— 4 campioni olimpici –— « Paese più bello d’Europa 2004 »


Nel 1901, con la trasformazione del vecchio ospizio di St. Christoph nello « Ski Club Arlberg », si è tenuto a battesimo uno dei primi – nonché, col tempo, uno dei più rinomati e di successo – club di sci del mondo. Cinque anni più tardi, l’allora sedicenne Hannes Schneider di Stuben, vinse con grande distacco sugli avversari una gara organizzata dallo Ski Club Arlberg (sca). Nel 1907, Carl Schuler, pioniere in fatto di turismo, gli offrì un posto come maestro di sci a St. Anton. Negli anni che seguirono la Prima Guerra Mondiale, sviluppò la sua nuova tecnica sciistica, che si affermò in tutto il mondo con il nome di « Arlbergschule » (« Scuola del­ l’Arlberg »). Nel 1922, il rifugio per viandanti di St. Christoph venne trasformato in un club di sci, diventando il perno dell’insegnamento sciistico austriaco, ruolo che riveste tuttora. Anche nelle altre località, veri pionieri dello sci, come il fratello di Schneider, prima a Stuben e poi a Zürs, contribuirono a diffondere questo sport invernale sempre più amato. Già negli Anni Venti, nei comuni della regione del­ l’Arlberg vennero fondate diverse scuole di sci. Grazie ai leggendari film sullo sci del Dr. Arnold Fanck, il nuovo sport invernale conquistò ulteriore popolarità. Fu anche con la celebre gara « Arlberg-Kandahar », ideata da Sir Arnold Lunn e Schneider a Galzig, che la fama della regione dell’Arlberg superò i confini nazionali. Già negli Anni Trenta, lo Ski Club Arlberg sfornava i primi campioni del mondo con Rudi Matt e Pepi Jenewein. Fecero seguito colossi dello sci noti in tutto il mondo, quali Gertrud Gabl, Karl Schranz, Patrick Ortlieb e Mario Matt. La località di Lech da sola può annoverare quattro campioni olimpici tra le sue stelle. La tradizione sciistica dell’Arlberg viene tenuta alta grazie alle numerose manifestazioni organizzate, come « Der Weiße Rausch » di St. Anton o « Der Weiße Ring » di Lech Zürs. La nomina di St. Anton a sede dei Campionati del Mondo di Sci Alpino nel 2001 ha sottoli­ neato ancora una volta l’importanza della culla dello sci alpino nella regione dell’Arlberg.


La regione dell’Arlberg non mostra il proprio lato miglio­re solo quando indossa i suoi inebrianti abiti invernali. Anche d’estate, infatti, da ogni angolo scaturisce la voglia di immergersi nei suoi paesaggi alpini. Attorno ai 1802 metri dell’omonimo passo, che costituisce lo spartiacque tra il Mare del Nord e il Mar Nero, si aprono vaste aree per mettere alla prova le proprie capacità nell’arrampicata o soddisfare la voglia di trekking. Nell’area settentrionale

2 vie ferrate –— 1 palestra di roccia –— 1 percorso di corde per arrampicata –— 13 rifugi –— 6 malghe operative

della Valluga si raggruppano le vette selvagge delle Alpi del Lechtal e i crinali frastagliati dei Monti Metalliferi, mentre nel gruppo meridionale del Verwall troneggiano l’imponente Patteriol e ghiacciai che superano i 3000 metri. Chicche geologiche, quali lo Steinernes Meer o la Rote Wand di Lech contribuiscono poi a plasmare il carattere accattivante di questo paesaggio montano d’alta quota. Gli alpinisti più esperti possono mettersi alla prova tra percorsi scoscesi, spigoli pronunciati e creste affilate.

350 km di percorsi escursionistici segnalati –— 200 km di piste ciclabili –— 2 scuole di trekking e sport alpini –— 45 km di sentieri da jogging –— 50 km di tracciati da Nordic Walking –— 3 percorsi fitness con 26 stazioni per fare esercizi –— 3 piscine all’aperto –— 2 campi da tennis indoor –— 1 centro ricreativo con parete per arrampicata –— arlberg-well.com

Inoltre, una rete di 350 chilometri di percorsi segnalati si snoda attraverso pittoreschi boschi montani, pascoli intensamente verdi e prati alpini in fiore. Anche gli ap­pas­sionati di mountain bike non resteranno certo delusi, aumen­tando ad ogni metro le possibilità di trovarsi dinnanzi a panorami ancora più incantevoli. Nel blu intenso dei laghi alpini si rispecchia il fascino di una natura incontaminata. Nella regione del­l’Arlberg, la primavera viene preannunciata dai mes­ saggeri sfarzosamente colorati della fauna locale, come la rosa delle Alpi o la soldanella alpina. Alcuni esemplari sono delle vere e proprie rarità, che si uniscono a quant’altro questi luoghi hanno da offrire.

2 gare di triathlon –— 1 mezza maratona in alta quota –— 1 maratona in alta quota –— Sede alpina di diverse gare ciclistiche


Anche il mondo animale ha molto da offrire. Prestando attenzione, è possibile infatti avvistare fiere aquile reali, timide marmotte o stambecchi che saltano agili da una roccia all’altra. Oltre alle scalate delle alte vette locali, qui si trova tutto quanto serve per soddisfare la voglia di sport estivi e avventura, dalla piscina idillicamente

immersa nei boschi, al percorso di golf in perfetta ar­monia con il paesaggio circostante, dal parapendio alla canoa. Wellness e Welltain®, la formula alpina per tenersi in forma (programma assistito di trekking e Nordic Walking), fanno da tempo parte della vita quotidiana dell’Arlberg.

1 accademia di golf (Driving Range, Putting Green, 3 buche) –— Campo da golf a 6 buche –— Parapendio

Bastano la limpidissima aria montana e la buonissima acqua sorgiva a stimolare salute e benessere. Proprio come avviene con la conservazione degli usi e dei costumi, in questa regione si presta moltissima attenzione anche al rispetto degli standard ecologici e ai principi volti ad incentivare un turismo sostenibile.

Non da ultimo, la regione dell’Arlberg risplende per l’elevata concentrazione di hotel a quattro e cinque stelle, così come di ristoranti premiati da Gault Millau. Di fronte alla ricchezza di sfaccettature delle cinque località dell’Arlberg, è la ricerca comune di un’esclusività senz a compromessi a rendere tuttora leggendaria la culla dello sci alpino.

Oltre 20 specie di orchidee –— 10 generi diversi di genziane –— Fossili vecchi fino a 200 milioni di anni –— 600 stambecchi –— 1000 doline (attrazione geologica)

Corsi d’acqua ricchi di pesce –— Tipi di pesci –— Sorgente del fiume Lech –— Rosanna


www.arlberg.net St. Anton am Arlberg

T + 43.(0) 54 46.22 69-0

St. Christoph am Arlberg

T + 43.(0) 54 46.22 69-0

Stuben

T + 43.(0) 55 82.39 90

Zürs

T + 43.(0) 55 83. 22 45

Lech

T + 43.(0) 55 83. 21 61-0

Monaco di Baviera Friedrichshafen, 130 km Altenrhein, 100 km

Zurigo 200 km

230 km

Innsbruck, 110 km Milano 330 km

Vienna 600 km

Colophon Curatore: Arlberg Marketing GmbH Design: Bohatsch Visual Communication www.bohatsch.at Redazione: Olaf Sailer, Echo Verlag Tirol Stampa: Hecht Druck Hard

Foto: Georg Alfare, Wolfgang Ehn, Kurt Flunger, Georg Gindl, Wilfried Graf, Alex Kaiser, Josef Mallaun, Peter Mathis, Georg Schnell, Scott dw Smith, Hans Wiesenhofer, Lech Zürs Tourismus, Scuola di Sci di Lech, Ufficio del Turismo di Stuben, Ente del Turismo di St. Anton


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