T I T O L O
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Indice
I N D I C E
Pagina Indice
Tecniche di applicazione Lividi 4 Graffi ed Escoriazioni 5 Irritazioni 6 Tagli da Lama 6 Siliconi Estemporanei 7 Plastilina 8 Tuplast 9 Cicatrice Atrofica 10 Cicatrice Ipertrofica 10 Ustioni 11-12 Copertura Sopracciglia 13-14 Congelamento 15 Lacrimazione 16 Sudorazione 17 Effetto Sporco 17 Calotta 18-22 Invecchiamento bidimens. 23-24 Invecchiamento a tiraggio 25-26 Calco del Viso 27-30 Modellato 31 Real. Protesi in Piano 32-35 (morsi, frustate, fratture, etc.) Barbe 36 Indice Materiali Pennelli 39 Spugnette 39-40 Basi 40 Attrezzi Vari 40-41 Colori in Crema 42 Colori ad Acqua 42-43 Colori ad Alcool 43 Cipria in Polvere 43 Effetto Sporco 44 Sealor 44 Mastice 45 Prosaid 45-46 Aerosil 46 Collodio 46
Indice Materiali Silicone Tuplast Gelatina Gelatina Schiumata Lattice Sangue (vari) Plastilina Struccanti e Solventi Crespo Colla per Trito Hair Color Riepitivo per Calvizie Ice Powder Smalto per Denti Tiranti Skin Flesh Seconda Pelle Cera Giapponese Lacrime Tear Blower Stick per Lacrimare Colliri Colorati Green Marble Pros Quat Liquiset
Pagina 46-47 47 47 47-48 48 49-51 51-52 53 54 54 54-55 55 55 55 56 57 57 57 58 58 58 58 59 59
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L I V I D I
LIVIDI I colori usati per realizzare un livido sono quattro: rosso, blu, giallo e verde. È necessario considerare il fatto che tanto più recente è la formazione del livido, tanto più sarà prevalente il rosso nella parte centrale. Il colore del livido varia con il passare dei giorni, pertanto all’inizio della sua formazione ha una gradazione bluastra, poi verde ed infine, quando è prossima la guarigione, gialla. Per ottenere un risultato verosimile, è fondamentale che la colorazione sia irregolare, non uniforme e con i bordi che si fondono con il colore dell’epidermide. Per creare l’effetto del livido, i prodotti più utilizzati sono i colori ad alcool o in crema. Utilizzo dei colori ad alcool I colori ad alcool sono resistenti all’acqua e con essi si possono ottenere risultati alquanto realistici. Si procede nebulizzando sul colore dell’alcool iso-proprilico al 99%, in modo che si sciolga e si diluisca; successivamente si preleva il colore con un pennello dalla punta rotonda, preferibilmente aperta e, aiutandosi con una tavolozza, si elimina la parte in eccesso. Con il pennello, tamponare il colore in modo irregolare sulla zona interessata, oppure con una spugnetta arancione inumidita di alcool, alla quale è necessario strappare i bordi per evitare un effetto troppo preciso. È importante ricordare che per i colori ad alcool, è necessario attendere che l’alcool evapori completamente per valutare la loro effettiva tonalità; ed inoltre, per evitare che si screpoli, è necessario non stratificare il prodotto. Utilizzo dei prodotti in crema I prodotti in crema tendono a dare un effetto eccessivamente coprente, è necessario dunque porre molta attenzione quando li si utilizza affinché ciò non si verifichi. Procedere nello stesso e identico modo come con i colori ad alcool, adoperando o il pennello o la spugnetta arancione. I prodotti in crema vanno fissati con una cipria in polvere trasparente. Nel caso in cui dopo il fissaggio l’effetto risultasse troppo chiaro ed opaco, è possibile vaporizzare dell’acqua termale o dello spray fissante per il trucco. Un altro prodotto utilizzato per creare lividi è la Bruise Powder, prodotta dalla Principalityfx. Si tratta di una polvere di color rosso, ideale per essere usata sui colori ad alcool; la si applica con un pennello di setole lunghe e morbide e si sfuma con le dita per creare un effetto chiaroscuro.
G R A F F I
GRAFFI ED ESCORIAZIONI Per realizzare graffi ed escoriazioni si possono adoperare colori ad alcool o in crema. Avendo a disposizione entrambi i prodotti, è preferibile utilizzare dei colori ad alcool in quanto, permettono di ottenere più facilmente un effetto trasparente e pertanto più veritiero oltre che più duraturo. L’impiego della spugnetta di retina nera consente di ottenere un risultato verosimile con pochi gesti. Con movimenti rapidi e decisi, procedere applicando il colore con lo spigolo della spugnetta, evitando così che vi siano delle sfumature. Per dare al graffio un effetto di maggiore profondità, è necessario utilizzare due diverse tonalità di rosso, uno chiaro ed uno scuro. Il colore rosso scuro va steso con l’ausilio di un pennellino a punta.
E D E S C O R I A Z I O N I
Con il sangue: Talvolta, soprattutto quando si ha poco tempo a disposizione, si possono realizzare dei graffi applicando direttamente il sangue sulla zona interessata. La tecnica di applicazione è la stessa dei colori ad alcool e cioè si tampona con la spugnetta di retina nera o con un pennellino molto fino.Utilizzando questa procedura è importante usare un tipo di sanguemolto denso; ciò permetterà di ottenere graffi più duraturi, con maggiore tridimensionalità e con un effetto coagulazione.
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I R R I T A Z I O N I
T A G L I D A L A M A
IRRITAZIONI In base alle proprie esigenze, per la realizzazione delle irritazioni si possono utilizzare diversi materiali. La loro scelta dipende da quanto si vuole che duri l’effetto, da quanto si desidera sia visibile, dal tempo a disposizione, ecc. Per questo tipo di effetto speciale è preferibile utilizzare prodotti a base d’alcool. Utilizzando un’unica tonalità di rosso, si creano macchie di forma irregolare con una spugnetta o un pennello. Per ottenere un effetto chiaroscuro, è necessario applicare una quantità di colore più concentrato su alcuni punti e meno su altri e incipriare subito dopo, se sono stati adoperati prodotti a base non alcoolica. Nel caso in cui si voglia ottenere un’irritazione con effetto tridimensionale, è necessario adoperare i seguenti prodotti: plastilina, tuplast, seconda pelle o siliconi. Si procede poi ad un fissaggio con il sealor (in caso di pastilina) e successivamente si passa alla colorazione delle parti tridimensionali: per la plastilina si usano i colori grassi, per i siliconi quelli ad alcool. Per l’effetto lucido o bagnato finale, usare il liquido lucidante.
TAGLI DA LAMA Per rendere più veritieri i tagli da lama è necessario creare un effetto tridimensionale. Per creare dei volumi possiamo utilizzare diversi materiali come: • Siliconi estemporanei • Materiali plastici • Cere (chiamate anche plastiline) • Lattice È bene considerare che i tagli da lama hanno bordi lisci e paralleli e le lacerazioni invece bordi irregolari e frastagliati
T A G L I D A L A M A
SILICONI ESTEMPORANEI Il silicone è composto da due componenti A e B. Una volta miscelati, inizia la fase della loro catalizzazione ed in pochi minuti il prodotto si trasforma solidificandosi mantenendosi estremamentelastico. Ciò lo rende ideale per essere applicato anche sulle parti mobili del corpo. Procedura: • • • • •
Sgrassare la pelle con dell’alcool iso-propilico. Prendere con una spatola la quantità desiderata del componente A e posarlo su una palette pulita. Prendere con una spatola, sempre ben pulita, la quantità desiderata del componente B e posarlo sulla palette accanto al componente A (entrambi i componenti A e B vanno dosati in parti uguali). Miscelare i due componenti. Aggiungere colore, precisamente Special Teint, Rubber, Flock color carne, se si vuole ottenere un composto pre-colorato. Si possono aggiungere inoltre le fibrille per simulare i capillari. Poiché la catalizzazione avviene velocemente, se si effettua la pre-colorazione dopo aver miscelato i due componenti, tale operazione va eseguita in modo rapido; con più calma se invece la si compie utilizzando il solo componente A. • Applicare il composto con una spatola sulla parte del corpo dove si intende realizzare il taglio e modellarlo aggiungendo dell’alcool isopropilico per rallentare la completa catalizzazione. Poiché il composto asciuga rapidamente, è consigliabile prepararlo in piccole dosi. • Procedere successivamente alla colorazione del taglio, utilizzando colori ad alcool. • Applicare del sangue in gel nella parte centrale del taglio e quello fluido sui bordi.
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T A G L I D A L A M A
PLASTILINA È un materiale molto duttile e facile da usare, ma non garantisce un’ottima definizione né una lunga tenuta. Procedura: • Sgrassare bene la zona dove si intende applicare la plastilina e successivamente applicare del mastice sulla pelle per renderla più porosa. Per una maggiore tenuta,si consiglia di incollare lungo tutta la linea del taglio che si vuole realizzare,delle fibre di cotone. • Prendere una piccola quantità di plastilina e, dopo averla lavorata con le mani per renderla morbida, applicarla sulla zona interessata. Per far ben aderire la plastilina sulla parte necessaria, si consiglia di applicarla a strati e in piccole quantità. • Modellare come da necessità, aiutandosi con spatole o accessori vari. • Utilizzare del gel per capelli per livellare la superficie della modellatura e lisciare perfettamente la plastilina. • Tamponare su tutto il taglio con una spugnetta nera per creare la texture simile alla nostra pelle. • Fissare il taglio tamponandolo con un pezzo di gommapiuma impregnata di sealor (poche gocce). • Una volta asciutto, si incipria. • Si procede con la colorazione usando colori grassi. • Si incipria di nuovo, si passa il sealor ed infine il sangue denso e liquido a seconda dell’effetto desiderato.
T A G L I D A
TUPLAST Tuplast è un prodotto ideale per realizzare tagli, cicatrici ed altre alterazioni della cute. È un materiale sintetico facilmente sagomabile, ma poiché a contatto con l’aria catalizza velocemente, è necessario che chi lo adopera sia in grado di modellarlo in modo rapido e sicuro. Poiché il composto asciuga rapidamente, è consigliabile prepararlo in piccole dosi. Procedura: • Appoggiare direttamente il tubetto sulla parte del corpo su cui si intende realizzare il taglio. • Premere leggermente il tubetto per far fuoriuscire il prodotto e applicarlo sulla cute in modo da disegnare una linea della lunghezza desiderata • Creare un’apertura, un taglio centrale con una spatola • Livellare bene i bordi. Per rallentare la catalizzazione e avere così più tempo per sfumare e modellare, è necessario usare dell’acetone. Per la colorazione è preferibile utilizzare i colori ad alcool: si applica prima un colore scuro all’interno del taglio per simulare la profondità, successivamente si arrossano i bordi con una tonalità chiara ed infine si applica il sangue.
L A M A
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C I C A T R I C I
CICATRICE ATROFICA • Applicare del collodio nelle giuste quantità sulla zona dove si intende realizzare la cicatrice atrofica stendendolo con un pennello o una spatola fino a dargli la forma desiderata. • Sempre utilizzando una spatola, far aderire il collodio sulla pelle smussandone i contorni. • Colorare la cicatrice preferibilmente con dei colori ad alcool. • Con un pennellino bagnato di acetone togliere eventuali grumi.
CICATRICE IPERTROFICA Per realizzare cicatrici ipertrofiche si possono utilizzare tre differenti materiali: 1. Tuplast 2. Siliconi estemporanei 3. Plastiline La procedura è esattamente identica a quella per fare i tagli. (Vedi pagina 6).
U S T I O N I
USTIONI L’ustione è una lesione dei tessuti tegumentari causata dall’esposizione del tessuto stesso a fonti termiche o a sostanze chimiche. Per realizzare le ustioni, si possono utilizzare sia colori in crema (adatti per grandi superfici), sia colori ad alcool. (figura 1).
Ustioni da calore
In base alla profondità le ustioni possono essere suddivise in: 1. Epidermiche o di I grado, 2. Dermiche o di II grado 3. A tutto spessore o di III e IV grado Le ustioni epidermiche o di I grado, sono caratterizzate dalla presenza di eritema e interessano solo l’epidermide. Procedura: • Tamponare un colore rosso con un pennello o una spugnetta sulla zona interessata facendo attenzione a non ottenere un effetto uniforme e compatto, bensì irregolare e non coprente; se si realizza il lavoro utilizzando prodotti in crema, è necessario incipriare. • Utilizzare un fissante spray o apposito prodotto lucidante per ottenete un effetto lucido che simuli la tensione della pelle dovuta al leggero gonfiore Le ustioni dermiche o di II grado, sono caratterizzate dalla presenza di bolle (non esplose) dovute all’edema e interessano l’epidermide e il derma. (figura 2). Procedura: • • • •
Creare delle bolle usando il Tuplast o il Silicone. Procedere come nella fase dell’ustione di primo grado. Colorare le bolle con colori chiari per accentuare l’effetto gonfiore. Meglio sarebbe pre-colorare il prodotto prima di usarlo. Simulare eventuali rotture di capillari, usando la spugnetta nera imbibita di sangue e tamponarla poi sulla pelle in modo irregolare.
Figura 1
Figura 2
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U S T I O N I
Le ustioni a tutto spessore o di III e IV grado, sono caratterizzate dalla presenza di bolle esplose e dalla presenza di colore nero e interessano l’epidermide, il derma, il tessuto sottocutaneo e a volte il tessuto muscolare, i tendini e le ossa. (vedi figura 3). Procedura: • Procedere come nella fase dell’ustione di secondo grado. • Rompere le bolle usando delle forbicine. • Colorare l’interno delle bolle aperte con colori più scuri (rosso scuro per ottenere profondità) • Aggiungere del giallo in modo irregolare e solo nella parte interna delle bolle per simulare il grasso sciolto. • Aggiungere del nero sui lembi delle bolle per simulare le bruciature della pelle causate dalla fiamma. • Rendere tutto molto lucido e rosato miscelando pochissimo sangue insieme all’effetto lucido. Ustioni chimiche (figura 4). La procedura per realizzare le ustioni chimiche è identica a quella delle ustioni da calore. L’unica eccezione riguarda le ustioni chimiche di III e IV grado in quanto, non essendoci bruciature della pelle causate dalla fiamma, non si deve aggiungere del nero sui lembi delle bolle.
Figura 3
Figura 4
C O P E R T U R A
COPERTURA SOPRACCIGLIA Per la copertura delle sopracciglia si utilizza il Bondo o la Plastilina. Scegliendo quest’ultima i risultati saranno meno precisi e duraturi. COPERTURA CON IL BONDO • Pettinare a raggiera tutti i peli delle sopracciglia ed incollarli sulla pelle con PROS-AIDE. (vedi fig.1) • Livellare con il Bondo la superficie precedentemente trattata: si procede strato dopo strato. Dopo la prima applicazione, asciugare con l’aria fredda di un phon facendo attenzione a proteggere l’occhio. Applicare successivamente uno strato di cipria. Procedere con gli strati successivi fino ad ottenere una superficie perfettamente levigata e compatta. • Colorare con colori grassi. (I prodotti per il camouflage potrebbero essere di
grande aiuto)
• Incipriare • Fissare con spray fissante
S O P R A C C I G L I A
COPERTURA CON LA PLASTILINA • Pettinare a raggiera tutti i peli delle sopracciglia ed incollarli sulla pelle con PROS-AIDE. (vedi fig.1) • Scaldare la plastilina lavorandola con le dita delle mani e applicarla un po’ alla volta. • Spalmare la Plastilina con una spatolina seguendo il verso della peluria fino ad ottenere una superficie liscia e coprente. • Lisciarla ulteriormente con un gel per capelli. • Tamponare con del Sealor. • Colorare con colori grassi • Incipriare • Fissare con spray fissante
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C O N G E L A M E N T O
CONGELAMENTO •
Utilizzando colori grassi o ad alcool di colore rosso, arrossare le zone del viso che in genere risultano essere più sensibili al freddo, ed in particolar modo: 1. 2. 3. 4. 5.
•
Punta del naso Angoli degli occhi Angoli della bocca Zigomi Orecchie
Utilizzando una spugnetta arancione, sulle zone più fragili del viso simulare con del rosso in crema la rottura dei capillari.
•
Utilizzare ULTRA ICE GEL + ICE POWDER per creare l’effetto ghiacciato. Aiutandosi con una spatolina, si applica per primo ULTRA ICE GEL su tutte le zone interessate (comprese le zone pelose: sopracciglia, baffi, capelli) in modo del tutto irregolare. Successivamente si applica l’ICE POWDER facendolo aderire al gel.
•
Nebulizzare dell’acqua sopra l’ICE POWDER per farla gonfiare leggermente e compattarla, ottenendo così un effetto realistico.
•
Creare delle labbra screpolate utilizzando del lattice o seconda pelle.
•
Arrossare le congiuntive con del rosso e rendere gli occhi bagnati con del collirio con effetto lacrimazione.
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L A C R I M A Z I O N E
LACRIMAZIONE Per l’effetto Lacrimazione possiamo utilizzare o lo Stick cremoso a base di mentolo oppure il TEAR BLOWER. 1° - Usare lo stick cremoso a base di mentolo applicandolo sulla palpebra inferiore (zona occhiaie). Il mentolo, evaporando, entra nell’occhio e procura inevitabilmente la lacrimazione naturale. Tale sistema è pratico e veloce, ma rende molto lucida la parte in cui il prodotto è stato applicato; pertanto tale tecnica è poco adatta alle riprese cinematografiche.
2° - Il TEAR BLOWER si presenta come una grande siringa al cui interno è contenuto del mentolo solido. Soffiando da un lato della siringa, il mentolo fuoriesce insieme all’aria dalla parte opposta, arriva direttamente all’interno dell’occhio e lo fa lacrimare. Questo sistema ben si adatta alle riprese fotografiche e cinematografiche. (Fig.2)
S U D O R A Z I O N E E F F E T T O S P O R C O
SUDORAZIONE Il prodotto denominato “liquido lucidante” va tamponato sulle zone interessate utilizzando una spugnetta di mare leggermente bagnata. Ripetere più volte l’operazione se si vuole ottenere un effetto di sudorazione molto evidente.
EFFETTO SPORCO Per l’effetto sporco si utilizzano diversi prodotti, ciascuno con differenti caratteristiche. La loro scelta dipende dallo scopo che si desidera ottenere. I materiali sono: • • • • •
NEBRASCA polvere rossa/terriccio. COAL BLACK polvere nera. OMAHA fango, una volta applicato si asciuga e si screpola come il fango vero. VULCANIC cenere/terra vulcanica. REAL DIRT effetto grasso.
Tutti i materiali si possono applicare con la mano oppure con una spugnetta. L’applicazione va eseguita in modo irregolare ed evitando le striature. Per ottenere un effetto sporco naturale, si consiglia di applicare prima sulla propria mano una giusta quantità di polvere e poi soffiandoci sopra, la si fa precipitare sulla parte interessata.
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CALOTTA Per produrre delle calotte in lattice, Cap Material o Glatzan si possono utilizzare testine di plastica o di ceramica. Le testine di plastica hanno costi decisamente meno elevati rispetto a quelle di ceramica, ma a differenza di quest’ultime, non solo non garantiscono risultati eccellenti, ma il loro impiego richiede in via preliminare di livellare con la carta vetrata il punto di giuntura che si viene a creare quando i due emisferi della testina vengono uniti tra loro. REALIZZAZIONE CALOTTA IN LATTICE • Disegnare con una matita di colore chiaro i contorni della calotta che si intende realizzare. • Applicare un distaccante spray a base di cera ( Z25 LE). • Con una spugnetta di gommapiuma tagliata a triangolino, applicare diversi strati di lattice (11 circa) su tutta la testina; per ottenere la texture simile alla pelle, è preferibile realizzare l’undicesimo strato usando una spugnetta arancione. Dovendo usare un triangolino per ogni nuovo strato, si consiglia di tagliare un numero di triangolini pari al numero di strati necessari. Per evitare che lo spessore della calotta crei uno scalino iniziale che renderebbe più visibile l’attaccatura, ad ogni strato di lattice, ridurre di qualche millimetro la superficie della calotta partendo da un punto sempre più interno. Il lattice va applicato tamponandolo sulla testina. • Stendere un velo di cipria in polvere o di talco tra uno strato e l’altro e dopo un’accurata asciugatura. Si può usare una cipria beige/rosata per iniziare a dare alla calotta una colorazione più naturale. • Si può pre-colorare la calotta, se lo si desidera, unendo al lattice, prima della sua applicazione, del fondotinta fluido a base d’acqua. • Dopo una completa asciugatura di tutti gli strati, tamponare con abbondante cipria o talco e procedere al distacco della calotta dalla testina utilizzando un pennello piatto e ben incipriato. REALIZZAZIONE CALOTTA IN CAP MATERIAL O GLATZAN • • • • • •
Applicare sulla testina un distaccante in vaselina bianca. Per rimuovere eventuali grumi e per ottenere una stesura uniforme e compatta, tamponare la vaselina on un kleenex. Con una matita di colore chiaro, disegnare sulla testina i contorni della calotta che si intende realizzare. Se si utilizza il Glatzan Kryolan o il Cap Material meglio diluirlo leggermente con acetone (non per unghie). Se si sceglie Glatzan Vinyl-Liquid Kerling usarlo così com’è. Stendere uno strato di prodotto sulla testina con un pennello sintetico e largo circa 3 cm. Attenzione! Ogni strato deve essere steso spennellando sempre nello stesso verso. Lo strato successivo verrà realizzato usando lo stesso pennello ma perfettamente pulito, con il verso perpendicolare al precedente.Realizzare almeno 6 strati. Tra uno strato e l’altro non è necessaria alcuna operazione, se non quella di pulire attentamente il pennello con l’acetone. • Si può pre-colorare la calotta usando fondi in crema mischiati al prodotto base. • Dopo una completa asciugatura di tutti gli strati, tamponare con abbondante cipria o talco e procedere al distacco della calotta dalla testina utilizzando un pennello piatto e ben incipriato.
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REALIZZARE UNA CALOTTA SU MISURA Per realizzare una calotta su misura (in lattice o in glatzan), si deve tener conto in modo preciso dell’attaccatura dei capelli del soggetto. Con questa procedura, si ottiene una calotta alquanto naturale poiché i suoi bordi non devono essere tagliati al momento dell’applicazione. • • • •
•
•
Appoggiare una vecchia calotta sulla testa del soggetto per il quale si vuole realizzare la calotta su misura. Con una matita grassa, disegnare sulla calotta (semitrasparente) il contorno dell’attaccatura dei capelli. Rimuovere la calotta dalla testa e ritagliare la calotta seguendo la linea tracciata con la matita. Appoggiare la calotta così ottenuta sulla testina e con una matita, tracciare su di essa i contorni della calotta. Riprodurremo così sulla testina, l’attaccatura dei capelli del soggetto. Disegnare sulla testina con una matita di altro colore un secondo contorno distanziato di un centimetro rispetto al primo confine coincidente con l’attaccatura dei capelli. La calotta su misura dovrà dunque risultare più grande di un centimetro rispetto all’attaccatura dei capelli. Procedere con la realizzazione della calotta come sopra descritto. APPLICAZIONE CALOTTA
•
In caso di capelli lunghi, fare una ruota facendo aderire i capelli alla testa applicandovi del PROSQUAT (gel molto forte non alcolico). Se i capelli sono corti, fissarli all’indietro. • Indossare la calotta. • Se la calotta non è stata realizzata su misura, ritagliarla tutt’intorno usando forbici con punte rotonde ad un centimetro o due dall’attaccatura dei capelli del soggetto. • Iniziare l’incollaggio partendo dalla fronte. • Rigirare su se stessa la parte della calotta relativa alla fronte. • Applicare uno strato di Prosaid direttamente sulla pelle, lungo tutta la fronte. • Applicare la colla con un spessore di circa mezzo centimetro, aspettare che sia asciuta (quando asciutta diventa trasparente) • Appoggiare il tratto di calotta precedentemente rigirata sulla parte della fronte dove abbiamo steso la colla, tamponando subito con un piumino in modo da farla aderire senza che si formino bolle d’aria o pieghe. • Procedere allo stesso modo nella parte posteriore della testa (parte del collo sotto la nuca. • Proseguire ritagliando la calotta dietro i padiglioni delle orecchie stando ben attenti a non tagliare troppo distante dall’attaccatura posteriore dell’orecchio. • Incollare, come sopra descritto, le zone anteriori laterali del viso e intorno alle orecchie. • Incollare infine le rimanenti zone.
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Nel caso di calotta di LATTICE, procedere nel seguente modo: • • • • • • •
Stuccare il bordo anteriore della calotta con il BONDO (Aerosil + Prosaid). Stuccare cercando di eliminare lo scalino creato dallo spessore della calotta. Applicare il Bondo con una spatolina e tamponarlo con una spugnetta di gommapiuma strappata per evitare di creare un profilo ben definito. Stendere sul bordo uno strato di PROSAID in crema e poi uno strato di PROSAID liquido per attenuare ulteriormente eventuali scalini ancora presenti. Asciugare bene con un Phon e incipriare abbondantemente. Rimuovere la cipria in eccesso direttamente con il phon. Applicare uno strato di gel DUREX blu (non contiene sali minerali e non sbianca) per eliminare l’effetto incipriato. Colorare la calotta. Possono essere usate diverse tecniche di colorazione, una più frequente è quella in cui si procede usando Special Teint, o Rubber; entrambi si fissano con la cipria. Creare infine discromie con colori ad alcool.
Nel caso di calotta in GLATZAN, per annullare lo scalino è sufficiente utilizzare un Cotton fioc imbevuto di acetone (non quello per togliere smalto), e premere sul bordo della calotta per rimuovere eventuali spessori di Glatzan. Per la colorazione procedere come per la calotta in LATTICE Di seguito la gallery con le istruzioni:
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INVECCHIAMENTO BIDIMENSIONALE L’invecchiamento bidimensionale è ottenuto creando effetti di chiaroscuro che simulano rughe e movimenti d’espressione. Questo tipo di effetto è spesso utilizzato in ambito teatrale. Una volta stabilita l’età che si vuole rappresentare, per evitare di ottenere un invecchiamento superiore al desiderato, sarebbe opportuno lavorare avendo vicino a sé delle immagini di persone di quell’età. S’inizia creando una base di colore chiaro/freddo e tendente al giallo in caso di età molto avanzata. Partendo dal colore della pelle dell’attore, si schiarisce al massimo di due toni. Si creano poi le zone d’ombra (fredde) per simulare la rientranza nelle zone classiche del viso: lati delle tempie, sotto lo zigomo, laterali del naso, etc. A questo punto si procede con le matite morbide: marrone fredda + bianca, per simulare le rughe su tutto il viso procedendo come mostrano i disegni sottostanti. Fissare il tutto con cipria trasparente. Si termina utilizzando una matita rossa nella congiuntiva e creando un effetto grigio sulla peluria (sopracciglia, baffi etc). Usare poi una parrucca o del bianchetto per creare capelli bianchi. Si può usare lo stesso procedimento anche sulle mani. Un metodo molto utile per creare le rughe è quello di chiedere all’attore di corrugare il proprio viso, si evidenzieranno così le sue rughe di espressione che potranno essere usate come base; basterà infatti evidenziare queste e semmai aggiungerne di simili per ottenere un effetto più veritiero.
SUGGERIMENTI: - Si può creare l’effetto chiaroscuro direttamente sul viso dell’attore senza necessariamente usare il fondotinta di base; ciò permette di ottenere un effetto più realistico.
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Procedimento: 1. Cominciando dagli occhi, schiarire la palpebre superiore poiché questa con l ́età tende a scendere; per ciò che riguarda invece la palpebra mobile, la si può scurire o pure lasciare naturale. 2. Invecchiare la fronte calcando le rughe esistenti o in assenza di quest’ultime, disegnarle immaginandole. 3. Successivamente proseguire truccando il naso: si scuriscono i lati e si schiarisce il setto nasale. 4. Sottolineare le rughe naso labiali. 5. Caratterizzare gli esterni della bocca e del mento. 6. Scavare le guance, evidenziando lo zigomo. 7. Per dare ancora più carattere al viso invecchiato, creare delle macchie di senescenza.
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INVECCHIAMENTO A TIRAGGIO CON LATTICE L’effetto di cute invecchiata si ottiene usando il lattice. La particolarità di questo prodotto è che quando si asciuga, tende a restringersi e a fissarsi perfettamente sulla base su cui è appoggiato, prendendone la forma. • Si procede coinvolgendo una zona per volta del viso. • Usando le dita, si tende la pelle al massimo possibile, della zona in cui si stà lavorando. • Si tampona il lattice sulla zona tesa con una spugnetta; si ripete questo passaggio a seconda il risultato che si vuole ottenere. Più si ripetono i passaggi, più l’invecchiamento risulterà marcato. • Una volta che il lattice è completamente asciugato, corrugare la pelle in direzione opposta al tiraggio; ciò permetterà di ottenere delle rughe aventi direzione opposta a quella del tiraggio iniziale. In questo modo possiamo decidere l’orientamento delle rughe desiderato. • Prima di rilasciare la pelle, si incipria, l’ultimo strato di lattice, tamponando con il piumino. • Utilizzate un ventilatore a mano, in modalità bassa, in modo tale da disperdere le esalazioni di ammoniaca e accelerare l’asciugatura del lattice.. (Si consiglia di far tenere gli occhi ben chiusi per evitare che l’evaporazione dell’ammoniaca contenuta nel lattice, possa irritarli.)
PROCEDURA PER IL TIRAGGIO: 1. Rughe sulla fronte: l’area tra le sopracciglia e la fronte viene tesa tirando l’attaccatura dei capelli verso l’alto e le sopracciglia verso il basso. 2. Centro fronte:l’area tra la sopracciglia viene tesa tirando verso l’alto e verso l’esterno. 3. Zampe di gallina: tendere la zona esterna all’occhio verso l’alto e verso il basso. 4. Palpebre: tendere la zona delle palpebre spostando le sopracciglia verso l’alto. 5. Zona al di sotto degli occhi: tirare le due zone indicate nella figura seguendo la direzione delle frecce. 6. Area naso-labiale: Opzione 1: gonfiare l’area da invecchiare. Opzione 2: tendere l’area interessata, allontanandola dal centro del viso, verso l’esterno e verso l’alto.
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7. Labbro superiore: rigonfiate l’intera area da invecchiare. 8. Mento: con il collo arcuato all’insù, tirare entrambi i lati del mento verso l’alto e verso l’esterno del viso. 9. Guance: utilizzando il dito indice del soggetto, premere in profondità dall’interno della bocca per far sporgere una guancia alla volta. 10. Collo: iniziare tenendo la testa del soggetto all’indietro. Prima invecchiate la gola. Poi con la testa girata prima da un lato e poi dall’altro, le parti rimanenti del collo.
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Attenzione: • Non creare gocce di lattice, mettendone troppo per volta; • • • •
se il soggetto è allergico all’ammoniaca l’utilizzo del lattice può creare gravi irritazioni alla pelle. (In questo caso non utilizzarlo). Per un risultato ottimale stendere da 1 a 4 strati di lattice su ogni zona a seconda dell’intensità dell’invecchiamento che si vuole ottenere, (ad es. in “Clockstoppers” sono stati utilizzati fino a 9 strati per alcune aree). Mentre si invecchia il viso per sezioni, fare attenzione a non applicare il lattice troppo vicino alla bocca o nella zona naso-labiale. Ciò può causare un accumulo di materiale intorno alle parti mobili del viso, comportando la necessità di continue riparazioni. riparazioni. Ricordarsi sempre di mantenere le punte delle vostre dita impolverate di cipria o borotalco per evitare che il lattice vi aderisca.
C A L C O D E L V I S O
CALCO DEL VISO 1. Prima di procedere, è indispensabile dare tutte le informazioni al soggetto relative a tutte le fasi di lavoro che si andranno a compiere per realizzare il calco. Se l’attore soffre di claustrofobia, è meglio non eseguire il calco. Ad ogni modo, è sempre consigliabile non lasciare mai da solo il soggetto poiché sentendosi solo, potrebbe più facilmente cadere nel panico. Parlare in continuazione all’attore per tenerlo tranquillo e per farlo sentire al sicuro. S’inizia con l’applicare una calotta, con la quale si coprono anche le orecchie.
2. Applicare della vasellina sulle zone dove sono presenti peli e peluria (sopracciglia, ciglia, etc.). Per facilitare il distacco dell’alginato è consigliabile mettere la vasellina anche sulla parte alta della fronte. 3. Dopo aver applicato la calotta, utilizzando un colore molto grasso (special teint o una matita grassa), si traccia una linea su di essa in corrispondenza dell’attaccatura dei capelli. 4. Si tagliano le bende gessate in strisce della lunghezza desiderata. 5. Si chiede al soggetto di inclinare leggermente la testa all’indietro. 6. È consigliabile preparare l’alginato con acqua demineralizzata (1lt. ogni 450g di alginato), indossando dei guanti in lattice. Miscelare il tutto in una bacinella tonda, mettendo prima l’acqua demineralizzata e successivamente, aggiungere l’alginato poco alla volta. Miscelare fino a quando l’impasto diventerà uniformemente viola. In questa fase, è assolutamente necessario essere veloci e ben centrati poiché l’impasto asciuga velocemente. 7. Ricordare al soggetto che da questo momento in poi saranno coperti gli occhi. Questa è la fase più delicata in quanto il soggetto potrebbe avvertire un senso di panico. Applicare l’alginato sul viso partendo dalla fronte alta e lasciarlo scivolare; utilizzare una spatola oppure le mani per stenderlo verso la parte bassa del viso. Aggiungere altro composto per ricoprire bene anche gli occhi, la bocca e il collo.
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Il naso sarà ricoperto per ultimo; in questa fase si applicherà l’alginato in modo ancora più attento e con una spatola di legno si ricoprirà la punta del naso lasciando liberi i fori delle narici per consentire la respirazione. 8. Un passaggio importante è quello di mettere del cotone sull’alginato quando è ancora semi-bagnato (per attuare questa fase la presenza di un assistente sarà molto utile). Questo passaggio consentirà di far legare meglio l’alginato con le bende gessate che applicheremo in seguito. 9. Preparare dell’acqua calda in una bacinella e immergervi le bende gessate. Prendere una benda alla volta tenendola per le due estremità e immergerla nell’acqua. Senza lasciare le estremità, rimuoverla dall’acqua, strizzarla per bene e applicarla sul viso sopra l’alginato. Proseguire con questa modalità fino a ricoprire interamente il viso, ricordandosi di lasciare libere le narici. Le bende gessate servono a dare più corpo e struttura all’alginato, impedendo che si deformi nel momento in cui verrà rimosso dal viso. 10. Ricoprire il viso con le bende applicando un intero strato prima in senso verticale e successivamente in senso orizzontale. Applicare ogni benda facendola aderire perfettamente. Con lo stesso procedimento, si rafforza poi tutto il collo e, con delle bende tagliate più corte, le narici. 11. Attendere che le bende si asciughino. Durante questa fase, si svilupperà un minimo di calore che durerà 15/20 minuti. Da questo momento, sarà possibile rimuovere il calco dal viso. 12. Chiedere al soggetto di inclinare la testa in avanti e di fare delle espressioni facciali muovendo tutti i muscoli del viso. Con le dita, si separa delicatamente l’alginato dalla calotta e dal viso fino alla completa rimozione. 13. Una volta rimosso il calco (negativo), con un poco di alginato, si chiudono i fori del naso applicandolo dall’esterno del calco.
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14. Procedere alla realizzazione del “positivo”. Preparare del gesso dentale, tipo IV, stando bene attenti a non creare grumi e, una volta pronto, si stende con un pennello un primo strato all’interno del negativo. Poi si prosegue con un secondo strato applicandolo sempre con un pennello. Per queste due fasi, si usano circa 2 kg di gesso. 15. Il terzo strato di gesso lo si applica integrandolo con tela di iuta o manila, questo serve per rafforzare il positivo. Per questa fase si suggerisce di usare 1 kg di gesso dentale. 16. Si attende che le bende si raffreddano, (dopo una fase in cui si scaldano leggermente) questo indica che le bende sono ben asciutte. Ci vuole circa 15/20 minuti dall’applicazione della prima benda. 17. Fase della rimozione della rimozione del calco: chiedere all’attore di inclinare il viso in avanti, gli si chiede inoltre di fare delle espressioni facciali muovendo tutti i muscoli del viso all’interno del calco stesso, con le dita delicatamente, cerchiamo di separare alginato dalla calotta e dal viso stesso arrivando così a sfilarlo completamente dal viso. 18. Una volta rimosso il calco, con un pochino di alginato, si chiudono i fori del naso applicandolo sull’esterno del calco stesso. 19. Si procede ora alla realizzazione del positivo. Preparare il gesso dentale tipo IV (stando bene attenti a non creare grumi); si applica all’interno del negativo facendo un primo strato applicandolo con un pennello per rendere meglio la testure dell’alginato; per questo primo strato su usano almeno 2 kg di gesso. 20. Una volta che il gesso si è ben raffreddato all’interno del negativo, si rimuovono le bende gessate e l’alginato.
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21. Ottenuto così il positivo, si rimuovono tutte le micro bolle di gesso e le imperfezioni che eventualmente si sono formate. È bene eseguire questa fase quando il gesso è ancora morbido, perché è più facilmente rimovibile.
Il calco quasi ultimato:
M O D E L L A T O
MODELLATO 1. Pulire bene il nostro viso di gesso o di resina, utilizzando dell’acetone puro. 2. Applicare della vasellina sulla superficie del calco che si vuole utilizzare rimuovendone le parti in eccesso con della carta. La vasellina fa aderire meglio la plastilina sul calco 3. Tagliare in piccoli pezzi la plastilina (Chavant) e scaldarla lavorandola con le dita. Applicarla a piccoli pezzi e darle la forma desiderata. 4. Per lavorare la plastilina, possiamo utilizzare diversi attrezzi da scultura: mirette a filo tagliente, mirette a filo tondo, spazzole di acciaio o in rame o in plastica, spatole di legno etc. Per realizzare sculture negli effetti speciali, si possono realizzare strumenti personalizzati adatti a farci raggiungere i risultati desiderati.
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P R O T E S I
PROTESI SUPERFICIE PIANA 1. Tracciare, a matita, il perimetro della zona dove applicare la plastilina si può prendere la stessa cosa che poi si utilizza per creare i muretti ( bicchiere grande, tavolette ) 2. Si applica all’interno un piccolo strato di vasellina che permette alla plastilina da scultura di farla aderire. 3. Si lavora la plastilina da scultura creando (ferite, accessori, ). 4. Si applicano i muretti ( bicchiere grande, tavolette) le blocchiamo con la colla a caldo su tutto il perimetro. 5. Si applica uno strato di distaccante che può essere lo spray Z 25 quando si utilizza la resina per negativi, mentre quando si utilizza il silicone e il gesso e preferibile una passata di vasellina senza creare accumuli perché potrebbe modificare la texsture. • Se utilizziamo il gesso si crea l’impasto si applica il primo strato con il pennello per prendere meglio la texsture, lo strato deve ricoprire totalmente la nostra scultura. Finiamo di colare il gesso per almeno 1 cm ulteriore di spessore dal punto più spesso del nostro modellato.Si aspetta che si raffreddi totalmente prima di rimuoverlo. • Utilizzando la resina si miscelano i due componenti e si applica sempre il primo strato con un pennello, e bene prepararsi un contenitore con acetone per sciacquare il pennello, con la resina abbiamo pochi minuti per poterla colare tutta, la resina man mano che si asciuga diventa torbida dobbiamo finirla di colarla prima, la resina diventerà bianca una volta asciutta anche in questo caso e bene aspettare che si raffreddi totalmente prima di rimuovere il negativo. Cosa molto importante e quello di indossare dei guanti in lattice per utilizzare la resina. • Con il silicone dobbiamo sempre colare il primo strato e ci aiutiamo con il dito munito di quanto per applicarlo su tutta la nostra texsture fatto questo possiamo colare il silicone da un punto. il silicone ci mette circa 45 minuti consiglio controllare il contenitore di dove è stato miscelato per vedere se e catalizzato bene, con il silicone possiamo rimuovere il negativo senza smontare i muretti o il bicchiere che delimitava i contorni in modo tale da poter subito colare altro silicone se dobbiamo fare delle repliche. 6. Con i nostri negativi possiamo stamparci delle protesi, i materiali ideali sono lattice, gelatina schiumata, e silicone. Ognuno ha una procedura differente. • Lattice possiamo utilizzarlo in due modi, la prima a stratificazione tamponandolo con una spugnetta nel negativo si creano degli strati si consiglia di creare la parte centrale della protesi spessa mentre nei bordi lasciare pochi strati. Molto importante una volta che il negativo viene utilizzato con il lattice quel negativo non può essere utilizzato con il silicone ma solo con il lattice o la gelatina schiumata. • Gelatina schiumata la si taglia a pezzi per essere sciolta in un forno a microonde in un contenitore che regge il calore, bisogna stare attenti a non farla bollire, quindi và scaldata 10 secondi alla volta. Si applica un distaccante nel negativo spray z25, e si fa colare la gelatina, con una spatola grande che si può appoggiare nei bordi del negativo
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si rimuove l’eccesso. Consiglio di prima di rimuovere l’eccesso applicare della carta forno sopra in modo tale che quando andiamo a rimuovere l’eccesso lo facciamo in modo più omogeneo e i bordi saranno molto più sottili. Ricordo che quando i bordi della gelatina schiumata sono trasparenti si posso sfumare con l’acqua. • Silicone materiale B componente, si prepara miscelando in parti uguali, l’ideale e avere una bilancia al g oppure lavorare per volumi. Se abbiamo una bilancia possiamo pesare la nostra plastilina della nostra scultura per capire quanto silicone dobbiamo utilizzare, esempio ( plastilina pesa 40g si prendono 20 g del componente A e 20 g del componente B per ottenere i 40g totali ), si miscelano, si applica un distaccante che in questo caso si consiglia la vasellina e si fa colare il silicone poco alla volta per non creare bolle d’aria, si rifinisce di colare il silicone se necessita con una spatola grande si rimuove l’eccesso. • Il silicone per protesi si può modificare la durezza chiamata shore con il plastificante, il silicone si trasformerà in gel di silicone per questo và incapsulato con del materiale vinilico ( cap material , glatzan). Il modo più semplice di utilizzare il pastificante e utilizzarlo in parti uguali (1 A 1B 1P) ma a volte abbiamo bisogno di protesi molto morbide si và ad aumentare il quantitativo si plastificante. Si miscela insieme al silicone, ora possiamo preparare l’incapsulante prima dobbiamo sempre mettere un distaccante di vasellina nel nostro negativo, l ‘incapsulante si miscela con acetone con un rapporto di 1 A 1 se lo si applica con un pennello se abbiamo la possibilità di applicarlo con aerografo il rapporto e di 1 A 4, si fanno due tre strati di incapsulante si fa asciugare, ora possiamo colare il silicone stando attenti a non esagerare nelle quantità, si toglie l’eccesso lo lasciamo asciugare prima di rimuoverlo applichiamo altri due strati di capsulante nella parte esterna asciughiamo bene. • I nostri negativi hanno caratteristiche diverse la scelta e in base al baget e all’utilizzo, consideriamo che il gesso e il materiale più conveniente ma quello meno professionale. La resina e il silicone hanno lo stesso costo. • La resina rimane molto liquida quando la si cola quindi è ideale per prendere i calchi di superfici molto dettagliate, e molto grandi perché come materiale è molto leggero una volta solidificato, ha dei tempo di catalizzazione molto brevi. • Il silicone a il vantaggio di essere flessibile quindi si possono utilizzare i negativi stessi per applicare le protesi con il vantaggio che tutta la protesi rimane tesa, ci permette di applicarla meglio soprattutto in considerazione dei bordi della protesi.
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B A R B A
BARBA SU TULLE 1. Sgrassare la pelle dove si deve applicare la barba o il posticcio. 2. Posizionare la barba per controllarne la grandezza e eventualmente ridurne la grandezza tagliando la parte di tulle in eccesso. 3. Applicare la colla, sulla pelle, (pros aide, telesis, mastice) nella parte più centrale della superficie da incollare, aspettare che si asciughi leggermente, tamponare la colla con il dito e applicare così il posticcio. 4. Procedere con l’incollaggio del perimetro di tutto il posticcio, applicando sempre la colla sulla pelle e poi tamponarla prima di far aderire il tulle. Fare attenzione a non applicare la colla sulla pelle dove non andrà il tulle. 5. Per non far vedere il tulle occorre incollarlo attentamente in ogni sua parte; se dopo Per evitare che il tulle si veda, sarebbe meglio usare sempre un tulle trasparente. Il tulle più o meno colorato (marroncino, color cammello etc) si potrebbe notare a seconda del tipo di illuminazione che si userà sul set. 6. Il posticcio si rimuove con bond off o super solv.
BARBA A PELO 1. Sgrassare la pelle dove si deve applicare la barba. 2. Applicare la colla (pros aide o telesis) nella superficie dove sarà applicato il pelo. Applicare la colla disegnando sulla pelle la forma della barba che si vuole realizzare. 3. Si utilizzano peli con diverse lunghezze e con diverse colorazioni. Si prende una ciocca di peli tra le dita; si taglia in diagonale, il bordo della base della ciocca; si fa aderire delicatamente la base della ciocca sulla pelle dove è stata applicata la colla. 4. Bisogna seguire un ordine per applicare le ciocche (vedi schema). 5. Una volta incollato tutto il pelo, si procede con il taglio dello stesso, dando all’insieme la forma desiderata. 6. Si procede con l’utilizzo dei ferri Marcell per sistemare la forma dando alle ciocche di pelo una forma più naturale e adatta ad ottenere il risultato desiderato.
BARBA A TRITO 1. Per ottenere una barba di pochissimi giorni si usa del crespo tagliato molto corto (trito) 2. Si applica la colla sulla pelle: lo STOPPEL PAST della Kryolan. Si applica con un pennello a setole lunghe e morbide sulla pelle, creando con essa la forma della barba che si vuole ottenere. 3. Con un pennello grande tagliato in modo orizzontale(tipo quello usato per farsi la barba con il pennello ) si applica il trito sulla colla. si faccia attenzione al momento dell’applicazione del trito, di non premere troppo il pennello sulla pelle, in modo da non far appiattire totalmente i peli ; si otterrà un risultato più veritiero se questi ultimi rimarranno incollati alla colla solo in parte, rimanendo perpendicolari alla pelle. 4. Si rimuove con il bond off o super solv e aiutandosi con una spatola per rimuovere la colla.
T I T O L O
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Indice Materiali Pagina
I N D I C E
Pennelli 39 Spugnette 39-40 Basi 40 Attrezzi Vari 40-41 Colori in Crema 42 Colori ad Acqua 42-43 Colori ad Alcool 43 Cipria in Polvere 43 Effetto Sporco 44 Sealor 44 Mastice 45 Prosaid 45-46 Aerosil 46 Collodio 46 Silicone 46-47 Tuplast 47 Gelatina 47 Gelatina Schiumata 47-48 Lattice 48 Sangue (vari) 49-51 Plastilina 51-52 Struccanti e Solventi 53 Crespo 54 Colla per Trito 54 Hair Color 54-55 Riepitivo per Calvizie 55 Ice Powder 55 Smalto per Denti 55 Tiranti 56 Skin Flesh Seconda Pelle 57 Cera Giapponese 57 Lacrime 57 Tear Blower 58 Stick per Lacrimare 58 Colliri Colorati 58 Green Marble 58 Pros Quat 59 Liquiset 59
M A T E R I A L I
PENNELLI Per gli effetti speciali si possono utilizzare pennelli di forme e dimensioni diverse con setole naturali o sintetiche; quest’ultimi sono da preferire non solo perché più economici e di più lunga durata, ma perché, avendo una punta meno definita, danno la possibilità al truccatore di ottenere più facilmente effetti frastagliati e non omogenei, come quelli che ad esempio si cerca di ottenere per ricreare la texture di una pelle escoriata, nell’invecchiamento, nei lividi e negli ematomi, ed in tutte quelle circostanze in cui è necessario stendere il prodotto in modo non uniforme. I pennelli con setole naturali, hanno invece la prerogativa di conservare la loro forma più a lungo e generalmente si utilizzano quando si vogliono ottenere effetti sfumati, soprattutto quando si interviene sul volto solo con tecniche pittoriche, come ad esempio nell’invecchiamento pittorico o teatrale. È possibile reperire i pennelli adatti alle nostre esigenze anche presso i negozi di belle arti o nei ferramenta, in particolar modo se abbiamo necessità di lavorare con setole molto rigide. Nel caso in cui si vuole ottenere un effetto puntinato con prodotti a base alcolica, è consigliabile accorciare le setole di un pennello ormai rovinato oppure utilizzare un semplice spazzolino da denti.
SPUGNETTE Le spugnette sono molto utilizzate nell’ambito degli effetti speciali e, come per i pennelli, possiamo trovarne di vari tipi, forme e dimensioni. Spugnetta retinata La spugnetta retinata, detta anche spugnetta nera, utilizzata inizialmente a teatro per creare l’effetto della barba incolta, la si usa per creare vari effetti speciali. Ad esempio, inumidendola con del sangue liquido, serve ad ottenere facilmente e velocemente l’effetto dei graffi. Sempre per la sua trama e per la sua consistenza, può essere d’aiuto inoltre nel ricreare il tessuto dell’epidermide sulla plastilina da trucco o sul modellato delle protesi. Spugnetta per ematomi La spugnetta per ematomi, detta anche spugnetta arancione, ha una consistenza più morbida ed una trama più porosa di quella nera; questa caratteristica la rende utile per ottenere delle colorazioni irregolari e frastagliate o per tamponare il colore o il sangue liquido qualora fossero in eccesso. Può anche essere usata per applicare il lattice nella realizzazione della calotta, nel caso in cui si volesse ottenere un effetto meno levigato. Si suggerisce di strapparne i bordi utilizzando il lato “rovinato” per evitare un effetto troppo preciso e lineare.
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Spugnetta in gommapiuma Viene prevalentemente usata per applicare il lattice quando si realizza una calotta o per “stuccare” i bordi delle protesi nell’intento di livellarle con la pelle del volto. Poiché il lattice danneggia e rende inutilizzabile la gommapiuma, si consiglia di tagliarla in piccoli pezzi di forma triangolare e di usarne un pezzo alla volta ad ogni passaggio. Spugnetta in lattice La spugnetta in lattice rispetto a quella in gommapiuma, offre il vantaggio di ottenere un risultato di maggiore compattezza, ma ha un costo maggiore. Spugnetta arancione Viene prevalentemente usata per applicare il lattice ma può essere anche usata per realizzare ematomi e colorazioni varie.
BASI Il MIXER è una base di cera naturale che protegge la pelle dai vari prodotti di make-up e permette loro di aderire con facilità. Si applica con spugnetta leggermente bagnata e ben strizzata. Può essere usato come un diluente per prodotti colorati cremosi, ciò renderà il prodotto da trucco, più trasparente in proporzione alla quantità di mixer aggiunto; si potrà così ottenere il grado di copertura/trasparenza necessario a quello che si sta facendo.
ATTREZZI VARI Spatolina di metallo Le spatole hanno forme e dimensioni diverse e si utilizzano per prendere colori in crema, per miscelarli, per stendere la plastilina o bondo, per stuccare il bondo ed altro ancora. È preferibile usare spatole di metallo, in particolar modo quelle di metallo lucido, perché più facili da pulire. Si raccomanda di scegliere sempre spatole con il bordo non tagliente.
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Forbicine Si ha bisogno di 3 tipologie di forbici: 1. Forbici con punta tonda. Si utilizzano per tagliare la calotta durante l’applicazione o per tagliare qualsiasi cosa vicino alla pelle. (fig.1) 2. Forbici ben taglienti Si utilizzano sia per il taglio dei capelli sia per tagliare e applicare i posticci. 3. Forbici angolari Si utilizzano per tagliare ciglia, sopracciglia, ciglia finte etc. (fig.2) Figura 1 Figura 2
Ciotole Le ciotole sono uno strumento indispensabile perché servono a contenere i vari prodotti necessari all’esecuzione di un lavoro di make-up come ad esempio solventi, colle, brush cleaner etc. Sono disponibili ciotole in differenti misure e materiali tra cui vetro, metallo, plastica etc. Si consiglia di utilizzare le ciotole in vetro o in metallo perché più facili da pulire. Non utilizzare mai le ciotole in vetro per miscelare il silicone perché, una volta catalizzato, non si staccherà più dal contenitore.
Tavolozze Vengono utilizzate per miscelare i colori sia in crema, sia ad alcool. Pinze Per applicare una barba a pelo, si consiglia di utilizzare pinze a becchi lunghi; per le protesi è meglio utilizzare invece pinze a becchi corti poiché utili a tendere i bordi durante la loro applicazione.
Phon Il phon viene utilizzato per asciugare colle, lattice, per togliere eccessi di talco etc. È consigliabile utilizzare phon professionali.
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COLORI IN CREMA Per la realizzazione degli effetti speciali, i colori in crema risultano essere indispensabili. A seconda della ditta che li produce possono essere più o meno grassi; quelli particolarmente ricchi di cera risultano meno grassi e più lucidi. Ad ogni modo tutti si possono miscelare tra di loro e/o diluire con il mixer; quest’ultimo passaggio ci permette di ottenere una riduzione del pigmento e di conseguenza una maggior trasparenza del colore. Poiché i colori in crema sono altamente pigmentati e molto coprenti, si utilizzano generalmente per colorare protesi in schiuma di lattice, calotte in lattice o in glatzan e per pre-colorare il silicone. I colori in crema sono ideali anche per il trucco teatrale: si sfumano con notevole facilità e, una volta fissati, garantiscono un’ottima tenuta. Il fissaggio si ottiene tamponando con un apposito piumino della cipria in polvere. Per una tenuta extra forte, si può usare lo spray fissante.
Castrol Sealer Castor sigillante è un olio formulato per rendere più grassi i prodotti in crema da stendere su lattice o gomma.
COLORI AD ACQUA Gli acquacolor sono colori idrosolubili, pressoché privi di sostanze grasse, che trovano il loro maggior utilizzo nel face e body painting; vengono adoperati anche nel trucco creativo e nel beauty. Potremmo definirli dei veri e propri acquerelli per il trucco e come tali possono essere usati solo diluendoli con acqua. Variando la quantità di acqua si ha la possibilità di ottenere sia un effetto totalmente coprente, sia un effetto trasparente. Gli aquacolor possono essere di due tipi: compatti o liquidi; i primi si applicano con pennelli e/o spugne, i secondi non necessitano di essere diluiti e si possono utilizzare sia con la tecnica prima descritta, sia con l’aerografo (strumento che consente di ottenere delle basi molto uniformi e degli effetti di colorazione altamente precisi e definiti).Teoricamente gli aquacolor non necessitano del
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fissaggio con la cipria in quanto, appena l’acqua evapora, il prodotto riprende la sua consistenza asciutta. Nel caso in cui è necessario garantire ai colori una maggiore durata, li si può fissare: con della cipria in polvere trasparente o colorata, con degli ombretti in polvere, oppure con dei pigmenti puri e/o perlati. Questi ultimi, si utilizzano anche per ottenere particolari effetti cromatici. Infine, se lo si ritiene necessario, si può utilizzare un ulteriore fissatore spray, facendo però attenzione ad usarne una minima quantità se sono stati utilizzati dei glitter, in quanto si potrebbero opacizzare.
COLORI A BASE D’ALCOOL Per la loro durata e trasparenza, i colori a base d’alcool vengono utilizzati principalmente per il trucco cinematografico e per gli effetti speciali. In particolar modo vengono adoperati per realizzare ferite, escoriazioni, simulazioni di incarnati post morte di varia natura e, poiché sono colori waterproof, per creare finti tatuaggi. I colori a base d’alcool, possono essere compatti o fluidi; i primi devono essere bagnati con dell’alcool iso-propilico prima di essere utilizzati (l’alcool viene nebulizzato direttamente sul colore e poi applicato con pennello o spugnetta). Essendo un prodotto trasparente, i colori non danno un immediato effetto coprente, pertanto, per ottenere il grado di colorazione desiderato, è necessario ripassare più volte pennello o spugnetta sulla zona interessata. I colori ad alcool fluidi si applicano direttamente sulla zona interessata senza l’aggiunta di alcool iso-propilico. È necessario però fare attenzione a non stratificare tanto prodotto perché essendo molto pigmentato, asciugandosi, rischia di creparsi e di conseguenza di staccarsi facilmente. Questi prodotti possono essere acquistati singolarmente o in palette contenenti diversi colori. La ditta P.P.I. (Premiere Products Inc), fornisce palette da 10 colori con una vasto assortimento di tonalità e su richiesta da parte dei truccatori, a seconda delle necessità, realizza palette personalizzate. Altre importanti aziende che producono questo tipo prodotto sono Temptu e Reel C.
CIPRIA IN POLVERE Le ciprie in polvere sono dei fissatori insostituibili e sono adoperate per fissare ogni tipo di crema; applicate sulle colle asciutte, servono invece ad eliminare eventuali residui appiccicosi. Poiché negli FX la scelta del colore della cipria in polvere non è sempre così rilevante, per risparmiare, è consigliabile adoperarne una bianca in quanto utilizzabile sulle basi di ogni colore. La cipria in polvere bianca può essere benissimo sostituita con del semplice talco.
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PRODOTTI PER EFFETTO SPORCO Diverse sono le aziende che realizzano prodotti che servono per creare il cosiddetto “effetto sporco”. Tra le più importanti ricordiamo: - La Ben Nye che produce le Character Powders, tre polveri altamente pigmentate ed opache e di diverse tonalità: 1. Charcoal di color rosso (per simulare la sabbia del deserto), 2. Ash di color cenere 3. Plains Dust di color polvere. - La Make-up International fornisce quattro tipi di polveri:
1. Coal black di colore nero, 2. Nebraska di colore marrone caldo, 3. Vulcanic di colore cenere, 4. Omaha di color fango (asciugandosi, una volta applicato tende a schiarirsi).
- La Reel Creations realizza un prodotto che si chiama L.S. Dirt che, nebulizzato direttamente sulla pelle, crea un effetto sporco-unto e sudato. È ideale per creare velocemente personaggi tipo barbone.
SEALOR Sealor è un liquido sintetico trasparente che permette di fissare vari effetti speciali. Se il prodotto viene utilizzato per fissare la plastilina, dopo aver creato il modellato sulla pelle e realizzato la texture desiderata, si tampona con una spugnetta strappata per farlo meglio aderire e per aumentare l’effetto texture. In seguito si applica della cipria.
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MASTICE Il mastice è una colla per uso cosmetico utilizzata per applicare posticci e ogni tipo di protesi. Molte aziende hanno sviluppato svariate tipologie di adesivi: Prodotti di Studio 13 :
Mastice Studio 13. È un prodotto adatto ad ogni esigenza.
Prodotti della Kryolan :
Mastix Spirit Gum. È un prodotto adatto ad ogni esigenza.
TV Mastix. È un adesivo a base di resine naturali, ideale per i trucchi televisivi poiché, una volta asciutto, rimane perfettamente opaco.
Mastix “P”. È un adesivo trasparente estremamente forte. Lo si utilizza specialmente in casi di eccessiva sudorazione.
Hidro Mastix. È un adesivo a base d’acqua ed è utilizzato per applicare accessori nei capelli come strass, glitter, fogli metallici, etc. Poiché è un prodotto idrosolubile, si rimuove facilmente con uno shampoo.
Medizinischer Mastix (Mastice Medicinale). È un adesivo a base di silicone indica to in caso di pelli sensibili. Il prodotto non cristallizza e lo si può applicare anche su zone particolarmente delicate del corpo. Ha un’ottima tenuta, forse la migliore tra i prodotti adesivi della Kryolan
Prodotti della P.P.I :
Telesis 5. È una colla a base siliconica che contiene solventi molto più delicati rispetto a quelli della Kryolan; è adatta perciò per un uso frequente e per essere applicata su pelli sensibili.
Telesis 7. È una colla simile alla Telesis 5 ma molto più fluida; crea pertanto meno filamenti nel momento in cui la si applica sulla pelle. Entrambe le colle si possono diluire con il Thinner che ha anche la funzione di riattivare la colla in caso si sia seccata
PROS-AIDE Pros-Aide è uno speciale adesivo utilizzato sia nel mondo del make-up, sia per le applicazioni protesiche in campo medico; viene chiamata infatti colla chirurgica. È un prodotto a base d’acqua completamente sicuro che può tranquillamente essere utilizzato anche su pelli molto sensibili e facilmente reattive. Il prodotto conferisce una impermeabilizzazione totale a tutte le superfici sulle quali è stato applicato. A differenza del mastice, Pros-Aide non cristallizza e dunque, una volta asciutto, conserva la sua elasticità. Questa caratteristica del prodotto consente, nel momento in cui lo si adopera per applicare un qualunque posticcio o protesi sulla pelle, di eliminare la sensazione di rigidità e fastidio durante i movimenti. Il Prosaid è un adesivo che viene
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utilizzato per smussare i bordi di calotte o protesi e per creare il PAX: unione di Pros-aide + colori acrilici. In questo modo si crea una prodotto colorato altamente resistente, ideale per colorare o pre-colorare le protesi sia in fase di realizzazione che di montaggio. Pros-Aide Cream è un Prosaid più concentrato utile sia per incollare protesi, sia per creare texture sulle calotte.
AEROSIL Aerosil è una polvere di silice che può essere utilizzata sia per addensare il sangue, sia per essere unito insieme al Pros-aide e creare così il bondo, un composto cremoso che ci permette di livellare i bordi delle protesi o di realizzare protesi piatte. Avvertenze! Se inalato, il prodotto può provocare gravi problemi alle vie respiratorie e danni alla salute; è indispensabile pertanto indossare una maschera protettiva prima dell’utilizzo.
COLLODIO Il Collodio è un liquido plastico per effetti speciali. Il prodotto tende a ritirarsi nel momento in cui si secca, pertanto è ideale per creare cicatrici, effetti di pelle raggrinzita, etc. Diverse sono le aziende che lo producono tra cui: Studio13, RCMA, kryolan. Si applica con il pennello direttamente sulla pelle e si rimuove con Acetone o Remover Mastix o Remover Spirit Gum. L’uso ripetuto del prodotto sulla stessa zona, può dare origine a irritazioni.
SILICONE per effetti estemporanei Il silicone da trucco viene utilizzato per creare effetti estemporanei come ad esempio escoriazioni e ferite. Rispetto alla plastilina, non ha bisogno di colle per essere fissato. Essendo una materiale elastico, una volta applicato, segue perfettamente i movimenti della pelle. Il silicone è formato da due componenti A e B. Questi vanno miscelati in parti uguali utilizzando una spatolina. Poiché il prodotto si asciuga velocemente è consigliabile prepararne piccole dosi alla volta. Il tempo di catalizzazione del silicone varia dai 3 ai 5 minuti, in base alla temperatura dell’ambiente. Si può usare alcool iso-propilico per rallentare la catalizzazione Una volta realizzata la protesi, si può usare una spugnetta arancione o retinata per creare la texture. Per colorare le protesi in silicone si usano i colori ad alcool. Esistono varie tipologie di silicone con diverse caratteristiche:
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Skin Tite: è un materiale molto fluido che si può usare anche per incollare le protesi al silicone. Se necessario, si può addensare aggiungendo 5/6 gocce di Ti Vex. Artex: è un silicone molto denso prodotto dalla kryolan che ha già una colorazione di base color carne. Si suggerisce di utilizzarlo poco alla volta. Third Degree: silicone denso realizzato in tre colorazioni: light, medium, dark. Questo è il silicone più duro tra quelli qui menzionati. Tutti i siliconi si possono pre-colorare con dei colori siliconici o semplicemente con dei colori molto grassi tipo i Rubber della kryolan. È bene ricordare che è sufficiente aggiungere al composto pochissimo colore.
TUPLAST Il Tuplast è una resina acrilica utilizzata per la creazione di cicatrici atrofiche o ipertrofiche. Il tubetto è dotato di un foro sottile per dosare più facilmente la fuoriuscita del prodotto. Si applica direttamente sulla pelle e poiché asciuga velocemente, è bene lavorarlo in piccole quantità aiutandoci con una spatola di metallo che avremo precedentemente bagnato con dell’acetone. Quest’ultimo, essendo un solvente, rallenta il processo di catalizzazione consentendo così di pulire il nostro modellato da eventuali filamenti o eccessi di prodotto e sfumarne i bordi. Le protesi in Tuplast, una volta asciutte, risultano essere poco elastiche e non assecondano i movimenti della pelle pertanto, soprattutto se di grandi dimensioni, alcune parti possono facilmente staccarsi in prossimità delle giunture. Nel caso in cui ciò avvenisse, è sufficiente incollare la parte che si è staccata con una colla da trucco, ad esempio il pros-aide. Una volta asciutto, il Tuplast risulta trasparente con delle gradazioni di grigio. Si procede così con la colorazione usando preferibilmente colori ad alcool.
GELATINA La gelatina, disponibile in due colorazioni (trasparente e rossa), viene utilizzata per creare ferite e ustioni. Il materiale è allo stato solido ed è pertanto necessario scioglierlo prima di poterlo utilizzare. Lo si può riscaldare, tagliato a cubetti, nel forno a microonde mettendolo in un contenitore oppure a bagnomaria senza far bollire l’acqua. Prima di stendere il prodotto sulla pelle del soggetto è consigliabile testarne la temperatura, applicandone una piccolissima quantità sulla propria mano. Applicare la gelatina con una spatola per darle la forma desiderata. Il tempo di lavorazione dovrà essere breve poiché la gelatina in pochi minuti ritorna allo stato solito. I colori consigliati per colorarla sono quelli a base d’alcool. Meglio evitare di applicare il prodotto in zone con peluria per evitare problemi in fase di strucco.
GELATINA SCHIUMATA La gelatina schiumata si utilizza per creare effetti estemporanei: cicatrici, ustioni, pelle lacerata, etc.. Data la sua consistenza compatta, è ideale per creare delle protesi. Dopo aver tagliato la gelatina a cubetti e posta in un contenitore adatto, la si scalda nel forno microonde. Il prodotto non deve essere portato al punto di ebollizione per evitare che il colore scurisca. Una volta sciolta, la gelatina la si può far colare in stampi con superficie piana se si vogliono realizzare tagli, cicatrici, fori di proiettile, bolle, etc., oppure in
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oppure in stampi con positivo e negativo se si vogliono realizzazione nasi, menti, zigomi, arcate sopraccigliari, etc. Rispetto alla gelatina non schiumata i tempi di lavorazione sono più lunghi, quindi si ha la possibilità di creare, in fase di lavorazione, dettagli maggiori. I bordi esterni della nostra scultura si possono sfumare con l’acqua. I colori consigliati per la colorazione sono quelli ad alcool, ma si possono utilizzare anche le creme particolarmente grasse. Una volta ottenuta la protesi, la si incolla sulla pelle usando il mastice o meglio il Pros-aide in quanto più elastico e più delicato sulla pelle.
LATTICE Prodotto liquido di colore bianco ed elastico. Si utilizza per realizzare calotte, invecchiamenti a tiraggio, piccole escoriazioni, piccole ferite direttamente su pelle (in tal caso consigliabile evitare zone con peluria). Si lavora per stratificazione tramite una spugnetta che, una volta imbibita di prodotto, si tampona sulla zona interessata. Ad ogni passaggio, prima di proseguire con la strato successivo, è necessario asciugare il lattice con il phon e applicare un velo di cipria o talco. Il lattice asciuga molto velocemente. È necessario fare attenzione a non appoggiare la spugnetta là dove il lattice non è completamente asciutto, in quanto si creano grumi o filamenti che potrebbero irreversibilmente compromettere il nostro lavoro. Il lattice potrebbe essere utilizzato per creare delle protesi in superficie piana a colaggio; tale tecnica necessita molte ore di asciugatura. Quando però sono previsti spessori importanti è bene non usare questa tecnica in quanto, la parte interna di maggior spessore, rischia di non asciugare mai. Quando asciuga, il lattice diventa trasparente anche se rimane comunque una traccia di color giallo. In fase di colorazione è bene tener conto di questo colore di partenza. Per la sua colorazione sono ottimi i Rubber (colori adatti per il lattice realizzati dalla Kryolan).
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SANGUE Esistono vari tipi di sangue, ciascuno con caratteristiche diverse; il truccatore sceglierà in base alle sue esigenze. È bene evitare di utilizzare il sangue in quantità eccessive, non soltanto per evitare di avere un effetto finto, ma anche per evitare di coprire completamente l’eventuale protesi realizzata. Sangue in polvere Il prodotto è ideale quando dobbiamo far sembrare che il sangue fuoriesca da un taglio o da una ferita. È una polvere rosata quasi trasparente che, a contatto con l’acqua, si colora immediatamente di rosso. Applicare il sangue in polvere in modo abbondante sulla zona interessata e nebulizzare poi dell’acqua. A contatto con l’acqua, la polvere diventa immediatamente rossa, con l’effetto di sangue che cola dalla ferita. Si rimuove con acqua.
Sangue liquido Un classico sangue da applicare direttamente sulla ferita o per creare una pozza di sangue. È disponibile in tre diverse densità:
Liquido: ideale se dobbiamo schizzarlo; Normale: per tagli o ferite varie; Denso: per ottenere un effetto di lenta colatura del sangue.
Sangue in pasticche Sono capsule che contengono al loro interno sangue liquido o in polvere. Sia le capsule, sia il sangue in esse contenuto sono commestibili. Le capsule vanno poste sotto la lingua e al momento del bisogno romperle con i denti. Per le capsule contenenti sangue liquido, sarà sufficiente che l’attore, quando lo vorrà, rompa la capsula con i denti e faccia fuoriuscire il liquido direttamente dalla bocca; per le capsule contenenti sangue in polvere invece, è necessario che l’attore rompa dapprimprima la capsula con i denti, mischi la polvere con la propria saliva per ottenere un liquido di color rosso, e solo a questo
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punto far fuoriuscire dalla bocca il liquido così ottenuto.
Sangue coagulato Sangue artificiale molto pastoso impiegato per simulare tagli o piaghe con sangue che ha iniziato a coagularsi. Il prodotto si asciuga velocemente e tiene bene nel tempo.
Sangue gelatificato Questo sangue ha una composizione che permette di simulare grumi di sangue o un effetto di carne viva color sangue. Non si sfuma come quello coagulato. È bene ricordare che il sangue gelatificato non aderisce alla pelle. Generalmente viene utilizzato per dita e gole tagliate, squarci da esplosioni etc.
Sangue magico Questo prodotto permette di creare un effetto istantaneo di fuoriuscita di sangue. È formato da due componenti A e B entrambi trasparenti; quando questi due componenti entrano in contatto tra di loro, diventano rossi. Esempio di uso: un componente si applica nella zona dove verrà simulato il taglio, l’altro componente verrà steso sullo strumento che effettuerà il taglio (lama del coltello non tagliente). Quando la lama sfiorerà la parte di pelle dove è stato applicato il primo componente, il secondo entra in contatto con il primo ed entrambi diventano rosso sangue.
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Fresh Scratch Sangue in pasta, ideale per creare volumi o croste di sangue. Va applicato con spatolina o pennello. La colorazione di rosso acceso è preferibile se si devono realizzare ferite o tagli appena avvenuti; la colorazione rosso scuro, è preferibile invece per realizzare ferite non recentissime dove quindi il sangue ha iniziato a rapprendersi. Questo prodotto, poiché idrosolubile, si può sfumare con acqua.
PLASTILINA PER TRUCCO Naturo Plasto Naturo Plasto è un tipo di plastilina molto pregiata, adoperata per nascondere difetti molto evidenti. Il prodotto viene inoltre utilizzato sui cadaveri per ricostruire parti del viso e del corpo rimaste menomate a seguito di incidenti o interventi chirurgici invasivi. Naturo Plasto ha un’intensa fragranza di cannella e si lavora con estrema facilità utilizzando spatole e spugnette. È possibile scegliere tra due tipologie: - Morbida (consigliata se è utilizzata in un ambiente freddo) - Dura (se utilizzata in un ambiente caldo)
Ben Nye Plastilina dalla colorazione rosata, di morbida consistenza e di facile utilizzo.
Studio13 La plastilina si lavora come una pasta da modellare sulla pelle. Secondo l’effetto ricercato si può indurire con l’aiuto di un strato di sealor, che permetterà di proteggere senza deformare la realizzazione. Una volta sistemato il volume lo si può truccare con l’aiuto dei fard in crema. Per aumentare la tenuta utilizzare la protezione lattice prima della realizzazione del volume. Per lo strucco della colorazione utilizzare il gel struccante. Per pulire completamente utilizzare il solvente per colle.
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Kryolan Plastilina molto dura utilizzata per la copertura delle sopracciglia.
PLASTILINA PER SCULTURA NSP È una plastilina adatta per la scultura e per la realizza zione di protesi. Esistono tre diverse tipologie di differente durezza: soft, medium, hard. Non contiene zolfo; è quindi ideale se si utilizza silicone al platino.
Chavant Plastilina per scultura, molto morbida. Non è necessario scaldarla prima di lavorarla.
Monster Clay Composto interamente atossico, con componenti di qualità alimentare. Ha una texture ultra liscia, con bassa temperatura di fusione. A medio temperatura ambiente (25 gradi) ha una elevata plasticità, e mantiene una bassa adesività, questo evita che si attacchi agli strumenti o le dita. Riesce a catturare i dettagli in modo definito e può essere rifusa con un forno a microonde anche a confezione intera, per tutte le volte che si vuole. Compatibile con composti di stampaggio di silicone al platino.
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STRUCCANTI E SOLVENTI Solvente per Mastice Ideale per rimuovere il mastice dalla pelle. Usare del cotone imbevuto di solvente direttamente sul mastice e applicare subito dopo una crema idratante decongestionante.
Bond-Off Solvente oleoso adatto a rimuovere le colle, in particolar modo per rimuovere il Pros-aide. Si consiglia di versarne una giusta quantità su un batuffolo di cotone e tamponarlo sulle zone dove si intende rimuovere la colla; aspettare qualche momento lasciandolo agire ed infine rimuovere il tutto. Nella rimozione di protesi, si consiglia di riempire un nebulizzatore e spruzzare il Bond-Off tra i bordi delle protesi e la pelle, in questo modo si riducono i tempi di strucco. Telesis Questo è il miglior solvente oleoso in assoluto. Il prodotto non irrita la pelle e contiene vitamine D ed E con l’aggiunta di aloe vera. Si applica come il bond-off.
All Clear Prodotto ideale per rimuovere il mastice dal tulle e su cui sono montate barbe e baffi. Questo tipo di solvente non lascia tracce oleose, pertanto il tulle può essere riutilizzato facilmente.
Crema struccante Crema struccante a base di vasellina per facilitare la rimozione anche di trucchi pesanti.
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CRESPO Sono treccine di capelli o di lana usate per la realizzazione di barbe, baffi e posticci vari. Le treccine di capelli offrono la possibilità di ottenere un risultato finale molto più naturale, mentre quelle di lana (dal costo decisamente più basso) vengono generalmente impiegate per effetti teatrali. Per ottenere un effetto più veritiero, generalmente non si adoperano mai treccine di un solo colore: una barba vera non è mai fatta di una sola tonalità. Per il fissaggio vengono usati il Telesis o il Prosaid.
*forno per scaldare i ferri
COLLA PER TRITO È una colla in stick adoperata per fissare del trito, ovvero peli molto corti utilizzati per simulare una barba di 1 o 2 giorni. Questa colla può essere utilizzata anche per applicare glitter, polveri perlate etc. Si rimuove facilmente con un prodotto struccante comune.
HAIR COLOR Prodotto nato per colorare sopracciglia o parti di peluria corta. Esistono diverse colorazioni: bianco, avorio, grigio, nero. È possibile scegliere tra un formato grande o piccolo. Si applica con una spugna o pettine intervenendo su singole ciocche. Una volta asciutto,
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il prodotto si rimuove semplicemente spazzolando o meglio ancora con un semplice shampoo.
RIEMPITIVO PER CALVIZIE Dopo aver scelto la tonalità che meglio si addice al colore dei capelli del soggetto, applicare Hair-Power magic fibres (piccoli peli sintetici) nella zona che si vuole rinfoltire senza eccedere; nebulizzare successivamente magic fix spray, poco alla volta, per fissare i peli sulla cute. Per la rimozione basta un semplice shampoo.
ICE POWDER Ice powder è formato da microsfere di colore bianco che si gonfiano a contatto con l’acqua, creando così un effetto neve ghiacciato. Le microsfere si applicano sulla base gelatinosa denominata “ultra ice”; successivamente si nebulizza dell’acqua ottenendo così l’effetto prima descritto.
SMALTO PER DENTI Prodotto usato per creare diversi effetti cromatici sui denti. Le varie colorazioni esistenti (nero, bianco, avorio, nicotina, marrone, oro, argento), permettono di realizzare svariati effetti: denti cariati, denti mancanti, invecchiati, sporchi, metallici etc. Si applica facilmente. Dopo aver asciugato bene i denti che si vogliono colorare ed eliminato ogni traccia di saliva, applicare poco alla volta sul dente lo smalto del colore desiderato utilizzando un pennellino monouso (per una questione igienica non quello in dotazione). È necessario far rimanere la persona con la bocca aperta fino a che il prodotto non si è completamente asciugato. Per rimuovere il prodotto basta lavare i denti con lo spazzolino e un normale dentifricio
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TIRANTI Sono delle piccole protesi legate ad un filo resistente, utilizzate per ottenere degli effetti di tiraggio. I tiranti sono disponibili sul mercato già pronti all’uso, ma si possono realizzare anche da soli con tulle e filo resistente. Specifici per trucchi anti-età , possono anche essere usati per ottenere tiraggi anomali di alcune parti della pelle del viso. - Detergere bene con dell’alcool la pelle nella zona in cui si desidera posizionare i tiranti e incollarli con prosaid o mastice. Farli aderire tenendo premuto per qualche secondo per far asciugare bene la colla. - I tiranti si applicano in coppie e i fili ad essi collegati si legano dietro la nuca facendoli passare fra i capelli
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SKIN FLESH – SECONDA PELLE Skin flesh Prodotto molto gommoso ed elastico simile alla pelle, utilizzato per creare volumi (tipo plastilina). È disponibile sul mercato in due colorazioni: color pelle e color sangue. Applicare il prodotto sulla zona da trattare utilizzando una spatola. Prima di effettuare tale operazione, è consigliabile ammorbidirlo lavorandolo con le dita. Una volta finita la modellatura, si consiglia di applicarci sopra un leggero strato di lattice in modo tale da ottenere un ulteriore ancoraggio del prodotto sulla pelle e migliorare allo stesso tempo l’adesione del colore che verrà applicato dopo la modellatura Seconda pelle Questo prodotto permette di simulare la pelle umana. Utile per realizzare ferite all’addome, gole tagliate etc. Si applica con una spatola e si rimuove con solventi per colle.
CERA GIAPPONESE Il prodotto è utilizzato dagli artisti del teatro Kabuki come base Make-Up. È una cera adoperata dai truccatori per la copertura delle sopracciglia. Offre un’estrema compattezza e resistenza. Dopo aver riscaldato la cera tra le dita, la si applica con una spatola.
LACRIME Prodotto che permette la creazione di lacrime finte ed effetti di sudorazione. Nel primo caso si versa una goccia di prodotto vicino all’occhio direttamente dal flaconcino. Il liquido scende molto lentamente poiché il prodotto è molto vischioso. Per l’effetto sudorazione, il prodotto si applica direttamente sulla zona voluta con una spugnetta arancione, quella di solito usata per creare ematomi.
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TEAR BLOWER Questo prodotto ci permette di ottenere un effetto di lacrimazione molto naturale: il prodotto non entra a contatto diretto con l’occhio ma crea ugualmente una lacrimazione vera. Dentro il Tear Blower, che ha una forma simile a una siringa, è contenuto del mentolo. Avvicinando lo strumento all’occhio dell’attore e soffiando dentro da una delle due estremità, l’aria si impregna di mentolo e fuoriuscendo dall’altra estremità entra in contatto con l’occhio procurando così una vera lacrimazione. Lo strumento è ricaricabile.
STICK PER LACRIMARE È uno stick in crema a base di mentolo che si applica poco sotto la congiuntiva. L’effetto di vera lacrimazione è provocato dai vapori del mentolo che, liberandosi con il calore della pelle, salgono ed entrano nell’occhio. Si consiglia di non esagera con la quantità perché può creare irritazione. Per riprese cinematografie e televisive non è un metodo molto valido perché l’applicazione cremosa sotto l’occhio rimane lucida, quindi visibile nei sistemi di ripresa; per evitare questo inconveniente usare il Tear Blower.
COLLIRI COLORATI Questo è un collirio utilizzato per colorare la parte bianca dell’occhio (la sclera) e di conseguenza la congiuntiva. L’effetto dura solo per pochi istanti. Esistono tre colorazioni: Rosso: per effetto lacrimazione di sangue, occhio arrosato per pianto o irritazione etc; Nero: per effetti demoniaci; Giallo: per simulazioni di patologie varie. Agitare bene prima dell’uso!
GREEN MARBLE Prodotto per realizzare invecchiamenti a tiraggio con effetti molto veritieri. Si utilizza esattamente come il lattice. Il Green Marble deve essere miscelato con la polvere Atagel prima dell’uso. Un vantaggio importante di questo prodotto è dato dal fatto che ci permette di realizzare invecchiamenti anche parziali del viso, in quanto con un semplice acetone si possono sfumare perfettamente i bordi della superficie in cui esso è stato applicato. Per la rimozione si consiglia Super Solv.
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PROS QUAT Gel per capelli a base d’acqua a tenuta extra forte, tanto che può considerarsi quasi una colla. Il prodotto viene utilizzato per applicare sui capelli accessori leggeri come ad esempio strass, perle, paillettes, fogli metallici etc. È inoltre ideale per quando si fa la ruota con i capelli prima dell’applicazione della calotta. Il suo uso ci permette di realizzare una ruota anche con capelli lunghi senza l’utilizzo di forcine e mollette. Ottimo per far aderire perfettamente sulla pelle tutta la peluria anche se cortissima. Il prodotto si rimuove completamente con uno shampoo.
LIQUISET Colla molto leggera. È un prodotto liquido resistente all’acqua che rende impermeabili i vari prodotti in cake. Si utilizza insieme a polveri libere e compatte per renderle resistenti all’acqua. Può essere usato come colla leggera per far aderire i glitter. Il prodotto si rimuove con un qualsiasi struccante.
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3째 Edizione Aprile 2016 Supervisione tecnica: PAOLO PANCZYK Assistenza tecnica: PAOLO Jr. PANCZYK Testi a cura di: ANTONIO MURRONE Foto: FRANCO SASSARA - LUCA SCARABOTTINI