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Commento critico

È una commedia brillante in dialetto caronese-siculo che mette a fuoco, con un tratteggio ironico, un ambiente sociale vissuto in un piccolo centro di famiglia dei tempi andati e che , se si riflette, alcuni comportamenti e alcune di quelle situazioni ancora stentano a scomparire.

C’è una madre che non va avanti nel tempo e che addirittura, sia per ignoranza che per quieto vivere, asseconda il marito padre-padrone che crede in questa prerogativa come purtroppo molti credono ancora, non solo nell’ambiente popolare ma in varie parti della nostra Italia e mi azzarderei del mondo.

Si entra subito nell’argomento tratteggiando la figura del figlio maschio che viene protetto e assecondato nella sua ignoranza dai genitori. La figura materna che vede, nell’acquisto da parte del marito di una modernità che non le appartiene: la RADIO e ne viene sconvolta e tre figlie che affrontano i nuovi tempi con determinazione e si difendono dai pregiudizi.

In questa atmosfera tutto diventa problema: il comportamento del figlio Filippo, protetto e giustificato dai genitori. Si susseguono i dialoghi in famiglia dove ognuno cerca di prevalere su l’altro con le proprie convinzioni, gli innamoramenti ed infine la serenata tra le continue lamentele di questa madre arretrata che non riesce a progredire nelle sue idee ed infine la comare Nina che commenta su tutto.

Entra il progresso in scena. Il padre ha deciso che la figlia Concetta sposi il piu ricco pretendente del paese: Giovanni. Il padre vuole decidere anche per le figlie. Ecco farsi avanti la solita comare Nina che mette in dubbio questo matrimonio e riporta i pettegolezzi e le dicerie. Concetta piange perché non vuole sposare Giovanni e mette in atto la sua strategia contro la decisione del padre.

I genitori del futuro sposo arrivano con un cesto di regali. Concetta determinata, fingendosi ammalata, scappa dalla finestra.

La fuitina col suo amore! In uso nei tempi e che verrà scoperta proprio dalla comare Nina che la vede entrare in una macchina e fuggire mentre i familiari ne giustificano l’assenza.

Viva l’amore!

La commedia è piena di ironia, di momenti salienti e ricalca di ogni protagonista il proprio carattere.

In effetti c’è tutto il colore della Sicilia, il parlato gradevole e pieno di ammiccamenti ed anche di riflessione.

Auguro a Santina di metterla in iscena con successo.

Prof. Pina Sozio Vice Presidente A.N.PO.SDI

(Associazione Nazionale Poeti

e Scrittori Dialettali)

Commento critico

I costumi di ieri e i problemi di oggi in questa commedia dialettale “E… mme figghia… si’ nni fuìu!” di Santina Folisi. È un affascinante risveglio di memorie, di movenze paesane con battute di saggia ironia e di rarità linguistiche che l’autrice tra il faceto e l’umorale lascia trapelare con lo stesso entusiasmo di amore sincero per il suo paese di Caronia. Ancora una volta, introduce nel genere teatrale una ricostruzione vivace della nostra società e con un interesse, non troppo disgiunto dalla conoscenza di alcune vicende odierne, di cui è testimone naturale, considera alcuni aspetti vissuti di quel rapporto dialettico di valori tradizionali, che tra passato e presente le appartengono.

’U curtigghiu,’a fuitina,‘u babbu, ‘u proverbiu, ‘a serenata etc. Fa convergere la sua vena ispiratrice, originale e spontanea, nella varietà dei tanti modi di agire, come motivi di riflessione non dissimulati nella loro drammaticità umana, per restituirli in forma ironica, e a volte spassosa, a quella stessa dignità, che simboleggia oggi la nostra “diversa” miseria culturale, tale che per la conforme attualità di pensiero, non fa rimpiangere di certo, quella atavica del passato.

Con sorprendente naturalezza, infatti, mette in scena la povertà o la miseria di sempre, quella della gente umile e semplice, incuriosendo gli spettatori, alla stranezza di antichi comportamenti civili, riuscendo con la rappresentazione ad arricchirli culturalmente e nel sentimento.

Da ciò, la scelta linguistica anche del dialetto caronese, che documenta la sua esplicita volontà a trattare temi di antropologia culturale, non in maniera dottrinale, ma nel segno deduttivo di un passaggio che s’identifica nel cambiamento di valori umani e civili nel mondo di oggi, visto alla luce non solo del ricordo, ma essenzialmente come “ricostruzione” di un nuovo modo di vita e di pensiero. La sua stessa partecipazione, di autrice e regista della commedia, attesta che la Folisi vuol vivere di presenza l’essere persona nelle vicende del nostro tempo, appieno col suo essere personaggio e valido esempio di questa società, che attuale nella dinamica culturale e civile avanza con tutti i suoi problemi, non nella maniera risolutiva della Storia, ma come divenire umano che si rinnova.

Messina 11 Marzo 2023

Postfazione dell’editore Dino Marasà

Santina Folisi mi sorprende sempre per la sua creatività letteraria. Stavolta ci trasporta nella Sicilia anni ‘50, all’interno di una famiglia. Come da tradizione, discutibilissima, di allora i genitori sceglievano per i figli, spesso la ragazza, il partner da sposare. E allora, amor omnia vincit, per reazione la figlia fuggiva via da casa con il suo reale amato in barba alla rigida e impietosa consuetudine, realizzando la cosiddetta “fuitina” alla ricerca di un futuro di coppia. La dinamica dei personaggi viene descritta dalla Folisi con dovizia di particolari e con efficace comunicatività dialogica dialettale grazie all’uso di termini del luogo che vengono invero apprezzati da ogni parlante siciliano senza alcuna difficoltà. Situazioni comiche, scorci di vita passata, consuetudini e modi di dire locali accompagnano lo spettatore ad assistere alla “fuitina” che chiude la vicenda lasciando di malanimo i membri di una famiglia radicata in un passato oscurantista e dando loro il dolore d’onor ferito.

Ci viene spontaneo un sorriso ironico, anzi quasi una risata fragorosa, quale reazione e questa “tragedia familiare”. Siamo insensibili? No siamo superiori e superbi e ridiamo della pochezza mentale di allora.

E siamo anche orgogliosi perché la società è andata avanti e abbiamo compreso che, nelle famiglie, il volere dei figli va ascoltato con la massima attenzione per ricercare la loro felicità e non quella propria di genitori. Dai andiamo a vedere che combinavano negli anni ‘50 e meno male che c’era chi coraggioso faceva le “fuitine” perché ha contribuito, inconsapevole, alla creazione di una società che ha più rispetto dell’altrui volere e della dignità dell’uomo.

Biografia di Santina Folisi

Nata a Caronia (ME) dove vive , già Dirigente Amministrativa; esperta in materie Amministrative. Laureata in Giornalismo e Radiofonia; Scienze della Comunicazione Multimediale; Scuola di Alta Formazione. Giornalista pubblicista, scrive per la Gazzetta del Sud, Filodirettonews e altri giornali e riviste. Scrittrice, poetessa, commediografa. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti, premi, anche speciali, in diversi concorsi. Ha pubblicato nel 2022 il libro di poesie dal titolo “Essenza dell’anima” - Studio Byblos-; nel 2017 la silloge di Poesia “Sognare… a Caronia” ; la commedia brillante in dialetto caronese, in tre atti: “Cu ‘nni l’avia …a diri”, rappresentata nell’agosto 2018, sotto la sua regia. Sue liriche sono inserite nell’ Enciclopedia Nazionale Poeti Contemporanei- Aletti Editore 2018. Ha realizzato il Progetto Quasimodo legge Santina Folisi; Favonio 2020- Solano 2023- Poeti del nuovo mil- lennio a confronto-Aletti Edit.; tra Autori vari di Premi- Il Tiburtino, Verrà il mattino e avrà un tuo verso; Dedicato a poesie per ricordare, Premio Letterario Maria Cumani Quasimodo”. Ha pubblicato sue poesie “Agenda 2018/19/20/21/22/23 -Tempo di Poesia a cura di E. Saviano (PA); è stata inserita in antologie diverse: “Sotto l’Egida dell’Amore”(ME); Amici della Sapienza (ME); Città di Monza; vincitrice concorso Artistico in varie competizioni letterarie; Agenda Premio CET Scuola Autori di Mogol e in altre riviste culturali. Ha scritto la poesia “O mia Sicilia” per esami di maturità (a.s.2016/2017) di studente dell’I.T.A. di Caronia e per altri studenti in esame di Stato alla Scuola Media. Scrive poesie a tema per gli eventi di vita. Ha partecipato a rilevanti Reading poetici e Festival di Cultura. Relatrice in eventi organizzati da Comuni, Società, Scuola, Associazioni culturali. Svolge Critica letteraria. Fa parte del coro parrocchiale di Caronia. Finalista in prestigiosi concorsi internazionali come il Federiciano e il Paese della Poesia. - Poeta dialettale A.N.PO.S.DI. Presidente e Componente di Giuria in Concorsi letterari di poesia- Consigliere Regionale U.C.S.I. L’ultimo suo lavoro la commedia brillante “E… mme figghia… si’ nni fuìu!” di cui è autrice e regista.

ISBN 9791280343949

Studio Byblos studiobyblos@gmail.com ‐ www.studiobyblos.com

Palermo ‐Luglio 2023

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