n째 1 - febbraio 2011
Periodico n째4/2010 - Registrato c/o il Tribunale di Spoleto al Registro Giornali e Periodici
IL FATTORE DI SPINTA
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E’ UMBRA LA LEADERSHIP PER IL TASSO DI CRESCITA DEL NUMERO DI RUGBISTI
Nessuno in Italia fa registrare un incremento del 70% di praticanti in quattro stagioni
Più settanta per cento in quattro stagioni. Con questo ritmo il tasso di crescita dei tesserati alla Fir fa del rugby umbro una disciplina sportiva sempre più vicina ai cosiddetti sport di massa. E se i 1700 rugbisti (che nel 2006-2007 erano 1000) non bastassero si potrebbe citare la leadership a livello nazionale della delegazione umbra della Fir, nonché quella che ha fatto registrare l’incremento percentuale più alto di tesserati in rapporto alla popolazione. Insomma, abbastanza da eliminare definitivamente anche in Umbria l’appellativo “minore” dal nobile sport. Ma non staremmo qui a parlare dell’impressionante sviluppo agonistico del rugby regionale se non fosse per suo il suo futuro, letto quindi attraverso le cifre dei settori giovanili sparsi sul territorio. Ebbene, secondo i dati forniti sempre dalla delegazione umbra della Federazione Italiana Rugby, circa mille (precisamente 968) sono i giovani che dalla under 6 fino alla 20, pur nelle infinite differenze fra i due estremi anagrafici, hanno scoperto la passione per il rugby. E il boom non ha coinvolto solo giocatori o aspiranti tali, perché il numero di tecnici qualificati (oggi un’ottantina) è direttamente proporzionale all’aumento di tesserati. La presenza di 18 arbitri umbri (nel 2009 erano 4) è altresì quasi sufficiente a soddisfare il fabbisogno regionale di giudici di gara; tanto che l’Umbria, oggi, è perfino in grado di “prestare” i suoi fischietti a Lazio, Marche e Toscana. L’handicap del rugby regionale, sulla scia di quanto avviene in tutta la penisola, sta nella sua arretratezza mediatica nei confronti, appunto, degli sport di massa quali calcio in primis, ma anche basket e pallavolo. In casa nostra tutto ciò si ripercuote evidentemente sull’appeal necessario per legarsi a lungo termine con sponsor importanti e, ancora a monte, ad ottenere impianti adatti alla pratica del rugby. Jacopo Bianchi
www.umbriarugbymagazine.blogspot.com
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In copertina: il Rugby Perugia in maul
ANNO I - Febbraio 2011 - n° 1
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C
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Editoriale:
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L’intervista a:
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La squadra del mese:
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Ka Mate Ka Ora
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Jacopo Bianchi Sergio Speziali
La Liomatic CUS Rugby Perugia Un progetto che guarda lontano
Block Notes
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Le Classifiche nel dettaglio
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News
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Torfeo SantOVALEntino A Terni premiati i migliori atleti dell’anno
Serie B, Serie C élite, Serie C, Under 18 èlite, under 18 e Under16 Un ospite d’eccezione alla presentazione della maglia del Rugby Gubbio
Periodico n°4/2010 - registrato c/o il Tribunale di Spoleto nel Registro Giornali e Periodici
Direttore responsabile Jacopo Bianchi umbriarugbymagazine.redazione@gmail.com Comitato di redazione Jacopo Bianchi, Florent De Sousa, Alessandro Ruisi Grafica e impaginazione Studiografico di A. Ruisi studiografico@alice.it Foto Marco Ferretti, Andrea Pomponi Editore Angelo Borgotti Stampa Litostampa 3B Loc. Madonna di Lugo - 06049 Spoleto (PG) Proprietario Alessandro Ruisi Pubblicità e Marketing Camilla Sampietro umbriarugbymagazine.pubblicita@gmail.com
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Azione di gioco: Gubbio Rugby vs Rugby Forlì
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S E R G I O
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rima di entrare nella delegazione umbra della Fir, in qualità di Commissario tecnico regionale, Sergio Speziali è stato giocatore del Rugby Perugia, poi allenatore e anche arbitro. Possiede insomma più punti di vista per fornirci un’analisi sui mutamenti di questo sport nei decenni. Ho iniziato a giocare nel ’73 e devo dire che il rugby, non solo quello umbro, è diventato praticamente un altro sport. La conoscenza generale della disciplina, la sua diffusione e il passaggio dal totale dilettantismo a forme di professionismo importanti ne sono la chiara dimostrazione. Nei suoi alti e bassi comunque posso affermare che quanto raggiunto oggi sia qualcosa di impensabile fino a qualche anno fa. Lo sviluppo del rugby in regione ha attraversato varie fasi, quando secondo lei si è innescato il processo che ha portato il nobile sport a questo punto? Credo che l’idea di Egiziano Polenzani (delegato regionale della Fir) di organizzare un torneo non ufficiale, la cosiddetta Coppa Umbra, abbia giocato un ruolo importate, dando modo a questo sport di crescere molto. Proprio in quegli anni infatti stavano nascendo squadre nuove, non ancora in grado di inscriversi ad un campionato Fir, anche perché allora non avevamo ancora la possibilità di organizzare un girone regionale. La Coppa ha pertanto permesso di far scendere in campo queste squadre, il che ha significato per molti neofiti iniziare l’attività agonistica. E adesso che il rugby regionale ha i numeri che contano quali sono le prospettive della delegazione umbra? Innanzitutto l’essere una delegazione sta a dimostrare che bisogna crescere. Il privilegio di diventare un comitato, infatti, è riservato
S P E Z I A L I
alle regioni con almeno 15 società iscritte ai campionati Fir. Ovviamente questo traguardo è oggi più che mai l’obiettivo primario per noi, ma il primo scoglio da superare è proprio la popolazione umbra, ossia un bacino di utenza limitato che allontana per il momento la possibilità di compiere questo salto di qualità. Voglio ricordare però che se in Italia, solo la Valle D’Aosta, la Provincia autonoma di Trento e la Puglia (oltre l’Umbria ovviamente) sono ancora delegazioni, l’unica di queste in grado di organizzare un campionato di serie C autonomo (ossia prettamente regionale), con un numero minimo e sufficiente di squadre è stata proprio l’Umbria; ciò vuol dire che siamo sulla giusta strada. L’istituzione del comitato richiederebbe una sofisticazione dell’organizzazione dell’attuale delegazione, con presidente, consiglieri e delegati votati da tutte le società di rugby. Quali sono stati i vostri campi di intervento legati sì al rugby ma non direttamente ai campionati che secondo lei hanno consentito tanto sviluppo a questo sport? In quanto delegazione siamo garanti dell’applicazione dei regolamenti Fir in territorio regionale, ma la presenza all’interno del nostro team di persone in grado di fare formazione ci consente di far crescere anche collateralmente il rugby. Solo nel 2010 abbiamo tenuto quattro corsi per tecnici, portando ad un totale di 78 il numero di allenatori qualificati nella regione (anche se alcuni potrebbero non essere più in attività). Un traguardo questo reso possibile grazie all’attività di Gianluca Gamboni, responsabile della didattica regionale. Se negli anni, infatti, sta aumentando progressivamente il numero di giocatori è necessario sopperire alla domanda di tecnici
offrendo alle società persone qualificate. E sempre per rispondere alle esigenze di uno sport in continua crescita, laddove ci sono delle partite occorrono arbitri. Nel 2009, ossia quando è stato varato il primo corso regionale per arbitri tenuto da Giuseppe Ruta, c’era un solo arbitro effettivo (appunto il “docente”), affiancato da tre derogati (ossia giocatori-arbitri che possono dirigere partite nel caso in cui non scendano in campo altrove). In due anni in Umbria si è giunti a 18 giudici di gara, sempre un arbitro effettivo, 11 allievi e 6 derogati. Fra loro c’è un giovanissimo arbitro, che sta facendo l’accademia federale arbitrale per dirigere in serie A e in Eccellenza. Non a caso, a maggio 2010 si è costituito il gruppo arbitri ufficiale autonomo e questo pur in assenza di un comitato vero e proprio.
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Il rugby perugino è un sistema di società ognuna dedicata a fasce d’età e categorie differenti, tutte satelliti del Rugby Perugia ASD. Queste, tutte insieme, portano avanti un progetto capace di garantire un vivaio dinamico e, quindi, un approvvigionamento di giocatori di qualità per la serie B. A spiegarci la struttura societaria del Perugia e soprattutto i passaggi che l’hanno resa l’unica umbra militante da diversi anni in serie B è Alessio Fioroni, nonché vicepresidente del Rugby Perugia (con delega alla serie B e alla serie C), delegato provinciale della Fir e membro di giunta del Coni provinciale. “La Liomatic Rugby Perugia ASD (nonché società capofila) gestisce le categorie under 14 e under 16, mentre la Liomatic Cus Perugia si occupa della serie B e dell’under 18. Ci sono poi la Barton Rugby Perugia Senior, ossia la seconda categoria maggiore inscritta in serie C, ancora il Rugby Perugia Junior (dalla under 6 alla 12), infine la Barton Perugia Ragazze – spiega Alessio Fioroni –. Il settore giovanile ha da sempre assunto un ruolo prioritario nelle progettualità messe in campo dalla dirigenza e non a caso gran parte della nostra serie B è composta da giocatori provenienti dal nostro stesso”. Ma il Rugby Perugia non è stato sempre questo. Se la nascita della squadra risale infatti al 1969, è nel 1982-1983 che si inaugura l’attività con le giovanili. “Abbiamo cominciato con interventi nelle scuole dedicandoci agli under 13 e under 15 – aggiunge il vicepresidente – e non senza fatica siamo arrivati ad organizzare i campionati nazionali delle scuole negli anni ’92, ’93, e ’94”. Durante questo lasso di tempo il Rugby Perugia ha avuto modo di far crescere molto il suo settore giovanile, per questo i dirigenti hanno cominciato a maturare l’idea di scindere in “sottosquadre” le numerose categorie, fino ad arrivare alla suddetta organizzazione definita nella stagione 2004-2005. “Questo lavoro ha portato ad
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avere tutti gli anni almeno una categoria vincente nel proprio campionato – sottolinea Fioroni –. Nel 2009-2010 l’under 18 ha vinto il girone interregionale, la 16 quello Elite (pareggiando con il Parma e aggiudicandosi l’ingresso alle finali nazionali), mentre la 14 si è aggiudicata l’attività dei concentramenti”. La situazione attuale dei grifoni vede l’under 18 soffrire un po’ il passaggio di categoria dalla 16 (essendo composta da molti diciassettenni), ma è comunque terza in classifica, mentre l’under 16 è prima e la 14 (per la quale
non esiste un campionato, bensì una serie di concentramenti) continua a dominare.
GLI ALLENATORI Ovviamente i progressi prestazionali delle squadre perugine è frutto di un lavoro progressivo e continuo con gli allenatori, sempre qualificati e aggiornati secondo i programmi di formazione della Federazione. E il Rugby Perugia di allenatori ne ha molti, come racconta Alessio Fioroni: “Cerchiamo di associarne almeno due ad ogni categoria, ai
8 ai quali viene affiancato il preparatorie atletico societario, che oltre alle seniores cura anche le giovanili”. La serie B è infatti allenata da Andrea Tagliavento, mentre Sergio Speziali e Carlo Gagliardoni sono i coach della serie C. Quindi gli allenatori della 18 sono Andrea Milleni e Giorgio Baldinelli, per l’under 16 ci sono Fabrizio Fastellini e Alessandro Speziali, ancora per la 14 troviamo Getullio Mazzetti e Giuliana Foca. I tecnici dell’under 12 sono Gianluca Mencaroni e Pabline Miere Tavy, quelli dell’under 10 sono Paola Ignozza, Giuseppe Ruta, Alessandro Speziali, Fabrizio Fastellini e Federico Baldnelli. Infine i più piccoli, gli under 8, sono allenati da Alessia Astolfi, Massimiliano Proietti, Immacolata Scarafino, Andrea Speziali e Andrea Manfroni. UN OCCHIO AL CAMPIONATO
“Ad inizio stagione, visti i valori delle avversarie, avevamo ipotizzato anche in sede di conferenza stampa di concludere il girone fra il terzo e il quarto posto”. Il vicepresidente Alessio Fioroni esordisce così nel commentare
la stagione della Liomatic Rugby Perugia. “Stiamo mantenendo le aspettative – aggiunge – perché siamo quarti separati di un punto dalla terza. Certo è che col passare delle domeniche, incontrando e conoscendo gli avversari si è diffuso un po’ di rammarico, perché siamo separati di 19 punti dalla Capitolina (seconda), ma forse questa differenza di valori, almeno in campo, non è così evidente”. Che il Romagna fosse evidentemente superiore, grazie soprattutto ad un pacchetto di mischia che la candidava alla vittoria in campionato sin da prima dell’avvio della stagione lo si sapeva. “Ma evitando di lasciare punti per strada in appuntamenti quali Arezzo o Imola in trasferta adesso ce la staremmo giocando per posizioni ancora più prestigiose – commenta il vicepresidente –. Nel rugby però fattori c o m e fortuna, episodi particolari o individualità non contano e a vincere alla fine è colui che gioca meglio (spesso il più forte)”. Insomma, la Capitolina è meritatamente terza, perché ha giocato meglio nella prima parte del campionato rispetto alla formazione perugina.
SERIE A, VICINA MA NON ABBASTANZA
Chi non aspirerebbe alla serie A dopo una stagione (almeno finora) da play off. Eppure Alessio Fioroni con una breve riflessione tira le briglie e spiega: “Il difficile non è tanto ottenere l’agognata promozione, bensì rimanere al livello raggiunto. E al di là dei maggiori sforzi societari, così come degli sponsor e delle istituzioni, chiedo ai rugbisti, uscendo da qualsiasi logica di campanilismo: Ha senso che ci sia una squadra che milita in serie A e al di sotto un vuoto su cui non cresce nulla? L’obiettivo di tutti gli addetti ai lavori è quello di far crescere il movimento. Quando i tesserati saranno diverse migliaia, i settori giovanili di tutta l’Umbria molto competitivi e ancora più squadre militeranno in serie B si potrà lavorare alla serie A, nella quale confluirebbero i migliori giocatori di ogni territorio. Vorrei concludere affermando che in Umbria siamo pochi abitanti e massacrati da un antico campanilismo, tanto affascinante in campo quanto deleterio in altre sedi”. RUGBY PERUGIA ASD ORGANIGRAMMA PRESIDENTE
Federico Baldinelli VICEPRESIDENTE
Alessio Fioroni
PRESIDENTE ONORARIO
Egiziano Polenzani
DIRETTORE SPORTIVO
Federico Bevilacqua
PRESIDENTE RUGBY PERUGIA RAGAZZE
Roberto Cirimbilli
PRESIDENTE RUGBY PERUGIA JUNIOR
Marco Milizia
RESPONSABILE SETTORE GIOVANILE
Sergio Speziali
RESPONSABILE MINIRUGBY
Federico Baldinelli
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KA MATE KA ORA I L
P R O G E T T O
Alla base del progetto promosso dal Rugby Terni grazie al sostegno dell’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Umbria e in collaborazione con il Rugby Foligno c’è la volontà di proporre uno strumento sensibile eleggendo lo sport del rugby a mezzo attraverso il quale veicolare i valori della partecipazione e della condivisione. Sulla scorta del motivo maori “Io muoio, io vivo”, reso celebre dalla squadra neozelandese di rugby, degli All Blacks, che dà il nome al progetto Ka Mate Ka Ora, i tre allenatori Jacopo Borghetti, Marta Corazzi e Valerio Guidarelli ci spiegano come è nata l’idea del progetto e come si sviluppa. La stessa pratica del rugby – come sostengono gli stessi responsabili – ma soprattutto l’acquisita consapevolezza che il ruolo di educatori va oltre quello di allenatore tecnico ha dato vita al Ka Mate Ka Ora. “Si può mettere del proprio anche nella crescita personale dei ragazzi che alleniamo, dal momento lavoriamo con gruppi ed è quindi possibile rintracciare anche le dinamiche che si vengono a creare – affermano i tecnici del Rugby Terni –. Abbiamo così pensato alla possibilità di intervenire in queste dinamiche e il bando regionale al quale abbiamo partecipato ci ha permesso di formalizzare questa idea. Noi vorremmo veicolare messaggi molto forti, vorremo cercare di educare all’emotività, alla socialità, alla capacità di stare in gruppo
e la pratica del rugby si presta moltissimo a questo tipo di intervento”. Ka Mate Ka Ora è infatti un progetto regionale nato per rispondere a determinate esigenze attraverso la creazione di un “pacchetto” di attività che fossero coordinate fra loro e che fossero adatte a tutte le dinamiche di socialità e interazione proposte attraverso il rugby. “Abbiamo così previsto attività nelle scuole, scambi culturali, oltre, ovviamente, alle attività al campo durante le quali utilizziamo spazi di allenamento anche indoor – raccontano i fautore del progetto
La danza HAKA degli All Blacks
–. Abbiamo calendarizzato incontri con professionisti di livello e preso in gestione insieme alla Cooperativa Sociale Actl, che opera sul territorio ternano, il centro giovanile Sant’Efebo”. C
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Ci sono inoltre anche delle pratiche molto mirate di sensibilizzazione. Per fare un esempio Jacopo Borghetti, Marta Corazzi e Valerio Guidarelli vorrebbero avviare attività di prevenzione dalle scoliosi e sensibilizzare i ragazzi all’importanza del mangiar sano. “Per questo – spiegano – abbiamo previsto merende biologiche a base di yogurt e frutti”. Poi c’è la parte che più gradita ai ragazzi: la possibilità di usufruire di attrezzature tecnologiche che vanno dai pc alla connessione internet fino e, perché no, alla Playstation. Perché non si può ignorare quello che della vita dei ragazzi fa parte come i videogames, ma si può ottimizzarli e renderli utili alla socialità, certo in console non mancherà il gioco del rugby”. I
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“Fino ad ora abbiamo raggiunto 1260 ragazzi e ragazze nelle scuole, 11 istituiti nel complesso raccontano gli allenatori –. Abbiamo 250 frequentatori abituali tra Terni e Foligno ed è questo il nostro
10 principale risultato. Perché è questo che cerchiamo: comunicare con i giovani e i giovanissimi e cercare di farli comunicare anche fra loro”. “Il rugby è lo strumento ideale per sensibilizzare alla condivisione, ogni società di rugby ha in sé determinati principi ed è per questo che ci piace dire che abbiamo semplicemente preso quello che facciamo abitualmente e l’abbiamo messo a sistema – concludono gli stessi –. Parlando in prospettiva, la collaborazione con il Foligno Rugby è finalizzata al raggiungimento di uno degli obiettivi principali: la riproducibilità del nostro progetto in altri ambiti territoriali. Si tratta fondamentalmente di creare un format virtuoso da proporre a quante sono le realtà che avranno voglia di avventurarsi in un viaggio come il nostro, che noi abbiamo chiamato ‘Ka Mate Ka Ora’.
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PER LA QUARTA EDIZIONE DEL
Capitolina Roma; il torneo tra gli Under
TROFEO SANTOVALENTINO 8 è stato vinto dalla Capitolina Roma, al 900 BAMBINI AL LIBERATI DI TERNI
Ancora una volta SantOVALEntino ha portato una grande festa al Liberati. Domenica 13 febbraio, 900 bambini e ragazzini dai 6 ai 12 anni hanno giocato a rugby sul prato dello stadio comunale di Terni. Ad accompagnarli, a fare il tifo, a partecipare a questa grande festa almeno altre 1500 persone tra allenatori, accompagnatori, genitori e sostenitori. Una kermesse straordinaria tra il fumo dei grandi bracieri che dalle 10 della mattina hanno iniziato a cuocere salsicce e hamburger per il terzo tempo tra le urla festose dei bambini e i colori delle maglie delle quasi settanta squadra arrivate in città da tutta Italia che si confondevano sul terreno di gioco. A far visita al Liberati ed a portare il saluto della città a tutti gli ospiti, sono arrivati il sindaco Leopoldo Di Girolamo, che ha ringraziato il Rugby Terni per “la perfetta organizzazione dell’evento” e gli assessori comunali allo sport, Renato Bartolini ed agli Eventi Valentiniani, Roberto Fabrini. Le partite divise in gironi all’italiana si sono concluse nel pomeriggio con l’assegnazione del Trofeo SantOVALEntino 2011 di minirugby vinto dalla Capitolina Roma che succede così nell’albo d’oro della manifestazione al Villa Pamphili vincitrice della scorsa edizione. Il Trofeo viene assegnato alla società che ha raggiunto il miglior punteggio attribuito grazie ai piazzamenti nelle varie categorie durante il torneo che si è disputato da stamattima a oggiAggiungi un appuntamento per oggi pomeriggio allo stadio Liberati. Ecco invece i risultati delle diverse categorie: il torneo tra gli Under 6 è stato vinto dal Villa Pamphili, seconda classificata
secondo posto la US Primavera Roma; il torneo tra gli Under 10 è stato vinto dalla Lazio Rugby, seconda Viterbo Rugby; il torneo tra gli Under 12 è stato vinto da L’Aquila Rugby, al secondo posto Villa Panphili. Tra i migliori risultati delle formazioni umbre il terzo posto del Perugia nell’Under 10, il sesto posto ancora del Perugia nell’Under 8, il quarto posto di Foligno che ha giocato insieme a Pesaro nell’Under 6 e si è classificato al quarto posto. Un ringraziamento speciale – ha detto il presidente del Rugby Terni, Alessandro Betti - va a tutti i nostri sponsor che hanno sostenuto la manifestazione e soprattutto ai tantissimi volontari che da giorni stanno lavorando all’organizzazione dell’evento”. Un terzo tempo da record! Sono state arrostite 1300 salsicce e 300 hamburger, utilizzati 16O chili di pane, 10 prosciutti,; sono stati preparati e distribuiti 1300 sacchetti per il pranzo dei bambini, e spinati oltre 200 litri di birra.
TERNI - FESTA DELLO SPORT PREMIATI DUE DRAGHI DELLA PALLA OVALE
Dallo spunto di un nostro lettore, che ci ha inviato una lettera per metterci a conoscenza del riconoscimento sportivo conferito a due giocatori del Rugby Terni, trae origine l’idea dello staff di Umbria Rugby Magazine di aprire una nuova
Il capt. Andrea Piccioli
Il pilone Tommaso Foschi
rubrica. Lettere ed opinioni sarà la finestra attraverso il quale gli appassionati di rugby potranno interfacciarsi liberamente per esporre idee e critiche, rivolte alla nostra redazione o a terzi. Convinti infatti che alla base della crescita della rivista ci siano i feedback provenienti da tutti voi, scrivendo all’indirizzo e-mail umbriarugbymagazine. redazione@gmail.com avrete la possibilità di rivolgere le vostre analisi. Intanto però, come annunciato, ecco cosa ci ha scritto uno dei nostri lettori. Durante la Festa dello Sport svoltasi al teatro di Narni alla presenza del presidente del Coni Terni Massimo Carignani, degli assessori allo Sport del Comune e della Provincia, rispettivamente Bartolini e Beco, più altri esponenti di spicco tra cui il presidente nazione del Coni Petrucci, sono stati premiati per i loro meriti sportivi Andrea Piccioli e Tommaso Foschi, entrambi giocatori del Rugby Terni. Piccioli, capitano da 4 anni, è stato premiato “per essere un punto di riferimento importante per la squadra, atleta di ottime capacità, gioca terza linea e grazie al suo carisma e alla sua presenza morale infonde fiducia e funge da guida ai suoi compagni che lo apprezzano e lo stimano oltre modo”. Foschi, dal canto suo, è un pilone, premiato “come uno degli atleti più bravi e rappresentativi della squadra, da 3 anni ormai onnipresente in campo sempre con il numero 1 sulle spalle”.
Alberto Lolli
12
SERIE B
Pos.
CAMPIONATO NAZIONALE SERIE B
SERIE B
Girone 2 - classifica al 13 febbraio 2011
Squadra
Punti Gioc. Vinte Par. Perse P. F.
P. S.
Diff.
1
ROMAGNA RFC
65
14
14
0
0
621
151
470
2
UNIONE R. CAPITOLINA
56
14
12
0
2
362
168
194
3
RUGBY COLORNO
38
14
9
0
5
201
213
-12
4
LIOMATIC CUS PERUGIA
37
14
8
0
6
231
244
-13
5
VASARI RUGBY AREZZO
36
14
7
0
7
208
185
23
6
CUS ROMA RUGBY
33
14
7
0
7
208
185
23
7
UNION TIRRENO
29
14
6
0
8
264
326
-62
8
RUGBY PRATO SESTO
28
14
5
0
9
222
264
-42
9
PESARO RUGBY
22
14
4
0
10
229
325
-96
10
IMOLA RUGBY
22
14
4
0
10
198
327
-129
11
LIONS AMARANTO
19
14
5
0
9
122
248
-126
12
UNION RUGBY VITERBO
15
14
3
0
11
149
337
-188
SERIE C elite
Pos.
CAMPIONATO INTERREGIONALE SERIE C ELITE classifica al 13 febbraio 2011
Squadra
Punti Gioc. Vinte Par. Perse P. F.
SERIE C
P. S.
elite
Diff.
1
CUS FERRARA
56
13
12
0
1
402
139
263
2
AMATORI PARMA
47
13
10
1
2
364
69
295
3
NOCETO RUGBY
44
12
8
1
3
321
108
213
4
JESI 70
37
12
8
0
4
194
199
-5
5
FORLI’ RUGBY
33
12
7
0
5
217
155
62
6
CUS SIENA
30
13
6
0
7
204
212
-8
7
TERNI RUGBY
24
14
6
1
7
161
319
-158
8
GUBBIO RUGBY
24
13
6
1
6
216
183
33
FORMIGINE RUGBY
10
12
3
0
9
100
283
-183
10
AMATORI ASCOLI
8
14
2
0
12
118
416
-298
11
FOLIGNO RUGBY
4
14
1
0
13
154
368
-214
9
SERIE C
Pos.
1
CAMPIONATO INTERREGIONALE SERIE C
SERIE C
classifica al 13 febbraio 2011
Squadra
BARTON RUGBY PERUGIA
Punti Gioc. Vinte Par. Perse P. F.
37
10
7
1
2
306
P. S.
85
Diff.
221
2
UNIONE ORVIETANA
35
9
8
0
1
293
40
253
3
CITTA’ DI CASTELLO RUGBY
25
10
7
0
3
299
161
138
4
AMATORI PERUGIA
24
9
6
1
2
211
115
96
5
UNIONE UMBRA RUGBY
17
10
3
0
7
144
298
-154
6
GUARDIA MARTANA
10
10
2
0
8
90
257
-167
7
ARIETI AREZZO
6
10
3
0
7
108
297
-189
8
SIENA RUGBY CLUB 2000
5
10
2
0
8
61
259
-198
13
U 18
elite
Pos.
1
CAMPIONATO INTERREGIONALE U18 ELITE
U 18
elite
classifica al 13 febbraio 2011
Squadra
Punti Gioc. Vinte Par. Perse P. F.
AMATORI PARMA RUGBY
44
9
9
0
0
P. S.
352
38
Diff.
314
2
FIRENZE RUGBY CLUB
29
9
6
0
3
212
107
105
3
RUGBY REGGIO
26
9
5
0
4
259
125
134 -2
4
LYONS VALNURE RUGBY
22
9
5
0
4
134
136
5
RUGBY PARMA 1931
20
9
4
0
5
181
198
13
6
RUGBY ACADEMY
19
8
4
0
4
121
183
- 62
7
LIOMATIC CUS PERUGIA
11
9
2
0
7
114
289
-175
8
BOMBO RUGBY
0
8
0
0
8
58
385
-327
U 18
Pos.
CAMPIONATO INTERREGIONALE U 18
U 18
Squadra
Diff.
classifica al 13 febbraio 2011
Punti Gioc. Vinte Par. Perse P. F.
P. S.
1
U.R. PRATO SESTO 2
40
8
8
0
0
463
40
423
2
CITTA’ DI CASTELLO
33
9
6
1
2
380
101
279
3
RUGBY TERNI
28
9
5
1
3
200
135
65
4
RUGBY GUBBIO
25
8
5
0
3
181
207
-26
5
CUS SIENA RUGBY
16
9
4
0
5
129
182
-53
6
UNIONE UMBRA RUGBY
12
9
2
0
7
106
298
-192
7
VILLAGGIO LUCCA RUGBY
7
9
2
0
7
78
278
-200
8
GROSSETO RUGBY
5
9
2
0
7
70
366
-296
U 16
Pos.
CAMPIONATO INTERREGIONALE U 16
U 16
Squadra
Diff.
classifica al 13 febbraio 2011
Punti Gioc. Vinte Par. Perse P. F.
P. S.
1
RUGBY PERUGIA
59
12
12
0
0
698
98
2
CUS SIENA RUGBY
46
12
9
0
3
411
132
279
3
U.R: PRATO SESTO 2
42
11
9
0
2
455
61
394
4
CITTA’ DI CASTELLO
40
12
8
0
4
630
169
461
5
LUCCA RUGBY
27
12
6
0
6
370
341
29
600
6
MUGELLO RUGBY
25
11
5
0
6
294
335
-41
7
FOLIGNO RUGBY
19
11
4
0
7
106
501
-395
8
ARIETI AREZZO RUGBY
10
12
3
0
9
102
412
-310
9
RUGBY TERNI
10
RUGBY GUBBIO
5
11
1
0
10
108
584
-476
-8
10
0
0
10
20
561
-541
Squadre umbre impegnate nei rispettivi campionati
14
Carl Hayman e Joe McDonnell presentano la maglia del
le giovanili eugubine si facciano onore nell’ambito di un campionato non certo scontato; lavoro, studio, impegni familiari – ha proseguito – scompaiono grazie alla passione rugbistica, che è il vero collante della crescita sportiva. Infine è stata presentata la nuova maglia, con un testimonial d’eccezione: Carl Hayman, considerato il pilone più forte al mondo degli ultimi dieci anni. La sua presenza a Gubbio è certamente un motivo di vanto per la società eugubina, che vive così momenti di respiro internazionale. Quanto alla sua opinione sul rugby italiano, Hayman ne ha sottolineato l’estremo potenziale, che potrebbe esprimersi pienamente grazie alla presenza di atleti internazionali, con il loro bagaglio di esperienza e di tecnica. Hayman si è detto felice che l’amico e compagno di gioco Mc Donnell alleni il Rugby Gubbio, cui può apportare conoscenza da professionista e, soprattutto, lo spirito del gioco rugbistico. Alla domanda se intenda allenare una propria squadra dopo l’esperienza nel Tolone (che lo vedrà impegnato per i prossimi due anni) Hayman non ne ha escluso la possibilità: l’Italia gli piacerebbe molto. Sul pronostico del 6 nazioni, il più importante torneo di rugby europeo, non si esprime. Ma si evince chiaramente che il cuore batte per la Nuova Zelanda. Ufficio Stampa Rugby Gubbio
Il Capt. del Gubbio Rugby Paolo Manichetti e Carl Hayman
P
resentata la nuova maglia 20102011 del Rugby Gubbio, con un ospite d’eccezione: Carl Hayman, neozelandese, considerato uno dei più forti giocatori al mondo. Pieno successo per la conferenza stampa di presentazione della nuova maglia del Rugby Gubbio. Positivo il bilancio tracciato da Andrea Frondizi, dirigente della società sportiva, relativo agli ultimi dati del Rugby Gubbio: oltre 150 tesserati, dall’Under 10 all’Under 18, dieci nuovi dirigenti, 5 squadre in campo ogni domenica. Un movimento complessivo di atleti e di eventi che mira a creare una cultura del gioco del rugby nel territorio eugubino. Sacrificio e dedizione – ha ricordato Frondizi – sono gli ingredienti di questa crescita esponenziale degli ultimi anni. Roberto Tomassoli, vicepresidente, ha ricordato che l’avventura del rugby eugubino può continuare grazie al supporto degli sponsor: il loro fattivo contributo è alla base dei nuovi traguardi raggiunti. Qualche nostalgia nel ricordare come, agli inizi, la maglietta della squadra si cambiasse con minor frequenza: un invito ad affezionarsi al simbolo e alla divisa del Rugby Gubbio. Joe McDonnel, che si è detto felice dell’esperienza iniziata nel Rugby Gubbio, ha poi ricordato come
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