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mici di Gesù Crocifisso Mensile del Movimento Laicale Passionista “Amici di Gesù Crocifisso”
Fare amare l’Amore: apostoli del Crocifisso
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n questo anno abbiamo cercato di sintetizzare gli elementi essenziali della dottrina spirituale di san Paolo della Croce: La Passione, mare di dolore e di amore. La vita di fede. La Volontà di Dio al primo posto. Nel seno del Padre. Per essere santi ci vuole la N e la T. Morte mistica e divina rinascita. Partecipare alla Passione di Gesù. Dal Crocifisso ai crocifissi. Visto così, il cammino spirituale additato dal Santo potrebbe sembrare troppo ripiegato su se stesso, come se l’unico pensiero fosse la propria salvezza e santificazione. San Paolo della Croce ha trovato il centro del cammino spirituale in Gesù Crocifisso; da Lui ha imparato non solo l’amore di Dio, ma anche il valore delle anime, costate il sangue di Cristo e quindi l’urgenza dell’apostolato. Già nel diario del Castellazzo, il giovane Paolo, meditando la passione di Gesù, scriveva il 4 dicembre 1720: «Dicevo che mi desidererei scarnificato per un’anima e mi pareva languire, vedendo la perdita di tante anime, che non sentono il frutto della passione del mio Gesù». Queste parole esprimono con grande chiarezza l’intimo rapporto tra meditazione della passione di Gesù e apostolato. Infatti Paolo, terminati i 40 giorni di ritiro, incomincia un intenso apostolato, prima in patria e poi in varie regioni d’Italia, apostolato che diventa sempre più intenso quanto viene consacrato sacerdote. Ha scoperto il mezzo più efficace per riportare a Dio le anime più lontane, cioè la meditazione della passione di Gesù. Nonostante il grave impegno di fondare un nuovo istituto religioso maschile e femminile, egli predica centinaia di missioni in molte regioni d’Italia, guida spiritualmente migliaia di anime, scrive decine di migliaia di lettere di direzione spirituale. Egli vuole i suoi religiosi grandi contemplativi e “san-
Dicembre 2002 – Anno III n. 12 Aut. del Trib. di MC n. 438\99 del 17-12-1999 Sped. Ab. Post. Art. 2 com. 20\c L.662\96 - MC Tecnostampa – Recanati - C. c. p. 11558624 Dir. R. Tonino Taccone – Red. P. Alberto G. Pierangioli Viale Passionisti 54 – 62019 Recanati Mc T. 071.7574283 - C. 349.8057073 - Fax 071.7574405 E-mail albertopier@tiscalinet.it http://www.passionisti.org/mlp/amici
ti operai”, cioè grandi apostoli. Nella Regola dei passionisti ricorda che “uno dei fini principali della Congregazione è non solo d’essere indefessi nella santa orazione, per attendere alla santa unione con Dio, ma ancora d’incamminarvi i nostri prossimi”. Desidera che i passionisti facciano questo non solo nella predicazione, ma anche quando confessano, nei dialoghi spirituali e in tutte le occasioni opportune, convinto che la meditazione della passione è un «mezzo efficacissimo per vincere il peccato e incamminare le anime in poco tempo a gran santità». Di questo impegno i religiosi devono fare un voto particolare, che è il distintivo della Congregazione. Quelli che non si possono dedicare alla predicazione devono fare questo con ogni altro mezzo, con l’esempio e con la preghiera. È l’impegno che il santo addita oggi anche ai “laici passionisti”. Questo vuole oggi la Chiesa da tutti i laici che vogliono vivere in modo serio la propria fede. La grande Esortazione Apostolica “I fedeli Laici” di Giovanni Paolo II dedica buona parte del suo svolgimento all’apostolato dei laici. Scrive tra l’altro: “I fedeli laici, proprio perché membri della chiesa, hanno la vocazione e la missione di essere annunciatori del Vangelo. È una urgenza intramontabile. Ogni discepolo è chiamato in prima persona; nessuno può sottrarsi nel dare la sua propria risposta: “Guai a me, se non predicassi il vangelo!” (1Cor 9,16). A tutti ripeto il grido appassionato: Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!” . Non dimentichiamo l’impegno che ripetiamo ogni giorno nella “Promessa di amore”: “Fa che io ti ami e ti faccia amare”. Ricordiamo il grido del B. Don Orione: “Oggi chi non è apostolo è apostata”. P. Alberto Pierangioli
Amici di Gesù Crocifisso
Meditazione della Passione secondo s. Paolo della Croce
La continua grata memoria della Passione er san Paolo della Crointeriore del suo spirito: si riposi nel seno del Cece il mezzo migliore leste Padre”. per raggiungere l’unioQuesto invito a vivere continuamente alla presenza di ne con Dio è la meditazione della passione di Gesù. Dio lo rivolgeva a tutti. Nella Regola raccomanda ai Egli cerca di condurre le anime dalla meditazione suoi missionari: “Alla povera gente di campagna, discorsiva della passione storica di Gesù alla conche non può fare lunghe meditazioni, insegnerantemplazione amorosa del Crocifisso, al silenzio inno il modo di fare durante il giorno brevi affetti, teriore, al “riposo in Dio”. Ha la ferma convinziocome giaculatorie, verso Gesù appassionato, sugne che la meditazione della passione di Gesù è il gerendo un metodo semplice, facile e devoto, animezzo migliore per raggiungere il più profondo mando a fare e patire tutto quello che fanno e paraccoglimento. A tutti chiede un tempo preciso da tiscono per amore ed in memoria di quello che ha dedicare alla meditazione, secondo le possibilità di fatto e patito Gesù per nostro amore”. ciascuno: due ore al giorno ad Agnese Grazi, ad alPer san Paolo della Croce il rapporto con Dio deve tri un’ora, mezz’ora, o almeno un quarto d’ora. Ma essere regolato dalla fede e dall’amore, perciò non poi scrive: “Questa orazione interiore deve porpuò essere ridotto a qualche ora al giorno, ma deve tarla con sé sempre, per quanto può”. Da un’ora estendersi a tutta la giornata; Dio è sempre presente, o più ore di orazione a 24 ore di orazione, trasfornon ci lascia soli un solo istante, perché noi siamo il mando la vita in preghiera. tempio vivo di Dio. Scrive: “Le raccomando tanto di stare solitaria nel Nell’orazione si va ad attingere acqua alla sorgente, sacro deserto insi va a raccogliere teriore, che è il fiori nel campo di vivo tempio di Dio, ma poi bisoDio; ivi riposi il gna portare questi suo spirito nel sefiori con sé tutto no di Dio come il giorno, per una bambina, “odorarli” contiadorandolo in nuamente ed esspirito e verità, in sere sostenuti e sacro silenzio di incoraggiati nelle fede e di santo difficoltà quotiAmore, e porti diane. sull’altare del suo Scrive: “Questo cuore il mazzetto raccoglimento di mirra delle peportatelo da per ne santissime di tutto, lavorando, Gesù Cristo, percamminando, in ché vi stia sempre camera e ovunacceso il fuoco que state. Oh del santo che grande ricPiccoli e grandi Amici di Gesù Crocifisso riuniti a Morrovalle. Amore”. chezza è queIl pensiero di fare sta!”. Scrive a delle pene di Gesù un “mazzetto di fiori”, da portare una suora: “Procurate che i vostri luoghi di delizie sempre con sé, per odorarlo tutto il giorno, ritorna siano questi tre: uno il coro, il secondo la cella, il tante volte nelle lettere del santo, ispirandosi a San terzo, più importante, il tempio interiore del voBernardo e San Francesco di Sales. stro spirito. Da questo tempio non vi partite mai, Scrive ad Agnese Grazi, che aveva raggiunto i più alti ma ivi in pura e nuda fede, adorate l’Altissimo in gradi della contemplazione: “Le raccomando la spirito e verità”. presenza di Dio, ma non affatichi la testa, lo faccia E assicura: “Il raccoglimento non vi toglie l’attencon spirito di soavità, ravvivando dolcemente la zione dovuta ai vostri affari, ma ve li farà fare con fede. Viva tutta appassionata per l’amore di Gesù. maggiore diligenza e perfezione, perché saranno Siano le sue delizie le sue santissime Piaghe, racopere profumate col balsamo del santo amore”. colga quei fiori dei suoi patimenti. Ne faccia un I discepoli di san Paolo della Croce, religiosi e laici, mazzetto per portarselo sempre fra il seno dell’aimpararono bene questa lezione e per questo tanti di nima sua, odorandolo con amore e dolore”. E anloro si distinsero per una vita interiore eccezionale. cora alla stessa: “Non perda di vista il nostro buon Ne ricordiamo uno in particolare: S. Vincenzo Maria Dio, stando di continuo alla sua Divina Presenza, e Strambi, che da religioso, da missionario, da vescoprocuri di lavorare qualche poco ogni giorno, tratvo, da esiliato, visse sempre una intensissima vita intando però con Dio cuore a cuore”. teriore. Di lui riportiamo al riguardo, nella pagina seA Tommaso Fossi, padre di 8 figli: “Lei continui i guente, un ottimo insegnamento, frutto della sua suoi esercizi soliti, senza mai perdere di vista gli esperienza personale. obblighi del suo stato. Sia abitatore nel tempio P. Alberto Pierangioli
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Amici di Gesù Crocifisso
Metodo pratico per meditare la Passione di Gesù tutta la giornata Non basta spendere mezz’ora, o anche tutta un’ora ogni mattina nell’orazione, bisogna sforzarsi di farla continuamente, secondo l’insegnamento del Redentore Divino: “bisogna pregare sempre senza stancarsi” (Lc 18,1). Ma, direte voi, come fare? Ecco un modo facilissimo. 1.- La mattina appena svegli, mettetevi alla presenza di Dio, e fatevi il Segno della Croce dicendo: Per il segno della Croce liberaci, o nostro Dio, dai nostri nemici. Poi alzatevi con sollecitudine, perché l’ozio a letto ha mandato in perdizione e totale rovina anime innumerevoli. 2.- Nel vestirvi, ripetete spesso fra voi: Cristo nudo sulla croce ed io ben vestito, e pregatelo che vi vesta con le sue sante virtù, dicendogli: Signore, vesti la mia povera anima con le tue sante virtù. 3.- Una volta vestito, inginocchiatevi e dite gli atti di fede, di speranza, di carità e di contrizione, esercitandovi ogni giorno nei propositi che con queste preghiere avete dichiarato. 4.- Recitate le preghiere suddette, ringraziate il Signore di tutti i benefici ricevuti, particolarmente nella notte ed offrite a Lui tutti i vostri pensieri, parole ed opere di quel giorno ad onore e gloria della sua SS. Passione, per i meriti della quale Lo supplicherete che vi conceda la grazia di non cadere in peccato mortale. Rinnovate il proposito di guardarvi dalla mancanza nella quale siete solito cadere durante la giornata. 5.- Se il tempo lo permette, leggete attentamente una meditazione e per mezz’ora almeno fate l’orazione mentale nella maniera insegnatavi. Se svolgete un’attività lavorativa, fatene almeno un quarto. Se non potete neppure tanto, baciate più volte le piaghe santissime di Gesù e domandategli la santa benedizione, poi dedicatevi alle vostre mansioni sempre in unione con Gesù. Negli spostamenti pensate di essere con Lui mentre andava al Calvario con la croce, pensando ai suoi crudeli patimenti sofferti per vostro amore. 6.- Fate il possibile per partecipare ogni giorno alla S. Messa, ed essendo questa memoria e rinnovazione della Passione di Gesù, anzi poiché si attualizza lo stesso Sacrificio che si compì per noi sul Calvario, diverso soltanto nel modo di offrirsi, è bene meditarvi l’amarissima Passione del Redentore Divino. Durante la S. Messa immaginate di trovarvi sul Calvario e di vedere Gesù versare il suo Sangue divino per voi. Qui fermatevi devotamente impegnandovi in santi colloqui con Gesù sofferente. 7. - Quando iniziate il lavoro giornaliero, offritelo a Gesù in memoria di quanto Egli operò per vostro amore; nello stesso modo offrite a Lui i vostri viaggi e fatiche, dicendo per esempio: Ti offro tutto, Gesù mio, in unione con i sacrifici e dolori che patisti per me. 8.- Nel prendere il cibo ricordatevi che Gesù molte volte non aveva un tozzo di pane per sfamarsi, né un
bicchiere d’acqua per dissetarsi e ripetete: O Gesù, Tu affamato e assetato, mentre io sono sazio! Ringraziatelo del cibo, pensando al cibo del suo Corpo e del suo Sangue. Nel bere, portatevi spiritualmente davanti al santissimo costato di Gesù, pensando al grande dono del suo Sangue versato per voi. 9.- Nelle tentazioni, più che mai ricorrete alle Piaghe santissime di Gesù e per questo portate sempre addosso un Crocifisso e quando siete assaliti da qualche tentazione, stringetelo amorosamente al seno e baciatelo devotamente, dicendo: Gesù caro, per la tua amarissima Passione liberami da questa tentazione. 10. - Quando avete qualche avversità, ricordatevi dei patimenti del Redentore Divino, unendo le vostre sofferenze con quelle che Egli per vostro amore soffrì durante la sua vita. Potete dirgli così: Gesù mio, Ti offro questa sofferenza in unione con quelle che per me hai patito nella la tua santissima Passione. 11. - Infine dovete cercare di mantenere sempre, per quanto comporta la fragilità umana, la viva memoria delle pene santissime di Gesù, imitando in ciò santa Chiara di Montefalco, la quale coglieva l’occasione di ricordarsi della Passione del suo dolce Sposo da tutto ciò che vedeva, udiva, o faceva; e tanto piacque al Signore questa sua devozione che le impresse nel cuore tutti gli strumenti della sua Passione. 12.- Nel guardare il sole splendere, ricordatevi che nella sua amarissima morte, per l’orrore, si oscurò. Nelle tenebre della notte, considerate che nella morte di Gesù tutto l’universo si ricoprì di tenebre. Insomma da tutto potete prendere motivo di ricordarvi di quanto Gesù ha sofferto per voi e se davvero Lo amerete, ogni creatura ve ne risveglierà la memoria. 13.- Non dovete però fermarvi nel solo ricordo ma bisogna passare poi all’applicazione: rinnovandogli il vostro amore, ringraziandolo, chiedendo perdono. 14.- Se praticherete questi insegnamenti farete continua orazione e sarete con la memoria sempre presente a quanto per voi ha operato e patito Gesù. Questa sarà l’armatura, secondo l’insegnamento dell’apostolo S. Pietro (1Pt 4,1-7), con la quale trionferete su tutti i vostri nemici e darete molta gioia a Gesù, il quale ve ne renderà un’abbondante ricompensa in questa vita e poi la gloria eterna nell’altra. San Vincenzo M. Strambi
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Crocifisso Sì Crocifisso No Gli italiani stanno litigando e si stanno dividendo in nome di Colui che è morto per la pace e l’unità. Mercoledì 18 settembre il Ministro dell’Istruzione Letizia Moratti ha annunciato che renderà obbligatorio il Crocifisso nelle aule scolastiche italiane, in appoggio a un progetto di legge della Lega. Il progetto è sostenuto anche da diversi deputati dell’opposizione, ma è avversato anche da rappresentanti della maggioranza, da illustri cattolici e perfino da preti e vescovi. Così aumenta la confusione.
Uno sguardo alle ragioni contro. L’Italia è uno stato laico e non confessionale, come ha riconosciuto anche la santa sede nell’ultimo concordato, quindi non si può imporre come unificante il segno della religione cattolica. Inoltre il Crocifisso è segno di libertà, di speranza e d’amore, valori profondi che bisogna avere nel cuore, non possono essere imposti. Meglio non esporre il Crocifisso, piuttosto che farlo rifiutare e bestemmiare. L’iniziativa viene da un partito che pratica gesti pagani, come l’idolatria del dio Po e sostiene la legge contro gli emigranti, cose certo contrarie al messaggio d’amore del Crocifisso. Bisogna evitare che diventi un mezzo per affermare con la forza la visibilità dei cattolici.
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Uno sguardo alle ragioni a favore. Nel caso dell’Italia, il Crocifisso non è solo un segno religioso, ma il segno della nostra identità storica e dei valori che hanno permeato la nostra cultura. È il filo che lega i secoli della nostra storia e delle nostre tradizioni. Da lui abbiamo attinto ispirazione nelle lotte per liberarci dalle varie oppressioni che si sono abbattute sulla nostra patria e per risolvere i problemi della nostra società. A lui i nostri antenati si sono ispirati per resistere nelle situazioni difficili, come epidemie, povertà e sfruttamenti. I nostri padri hanno anche creduto che il Crocifisso è il Figlio di Dio fatto uomo, morto e risorto per la nostra salvezza, e hanno cercato di conformarsi a lui nelle tribolazioni della vita e nei rapporti tra le persone. È vero che qualche potere ha strumentalizzato il Crocifisso per ottenere l’obbedienza e la rassegnazione dei deboli, ma questo non distrugge la validità dell’ideale che il Crocifisso propone all’umanità: che la debolezza può esprimere una forza più grande, quella dell’amore; che la dignità umana non può essere distrutta da nessuno, perché l’amore può sempre realizzare ciò che un potere abusivo potrebbe negare. Altre spiegazioni parlano di bisogno di affermare l’identità italiana dinanzi a identità esterne che minaccerebbero la nostra.
In sintesi. D’accordo che valori e ideali come quelli espressi dal Crocifisso non sono imponibili per legge. Difatti la legge non imporrebbe i valori, ma solo il simbolo che li ricorda. Persino il più fazioso dei giornali italiani riporta il sondaggio secondo cui circa il settanta per cento dei cittadini vorrebbero vedere il Crocifisso nelle aule scolastiche. Anche se non credenti e non praticanti, quel simbolo dice loro qualcosa. In Italia la cultura popolare è stata sempre a favore del cattolicesimo. È la “cultura colta” che è stata sempre anticlericale, invidiosa e paurosa che la chiesa formasse le coscienze. È triste che per esporre un segno così eloquente si debba ricorrere a leggi e a discussioni così penose. Ma quelli che sono contro, specie cattolici e chierici, dovrebbero darci una volta per sempre questa spiegazione: per quale motivo il rispetto delle minoranze deve prevalere sul rispetto della maggioranza? E perché il prevalere delle minoranze sarebbe libertà e progresso, mentre il prevalere della maggioranza è discriminazione e fondamentalismo? In fondo anche la cultura laica e liberale deve la sua esistenza al Crocifisso. Essa prospera infatti solo nelle aree di tradizione cristiana. Il Crocifisso che, morendo a quel modo, afferma la libertà umana di spendere la vita per i valori in cui si crede. È lui che lascia la libertà anche di non credere, lanciando la sfida sul piano dell’amore. Andateci a provare nella cultura islamica o affini. Buonsenso ed equilibrio tra laicità dello stato e identità e tradizioni del paese dovrebbero far guardare al problema con più serenità e tolleranza, evitando di farne questione di principio e ennesima occasione di scontro. Altrimenti, più che confrontarci sul Crocifisso, continuiamo a crocifiggerlo nella storia. P. Gabriele Cingolani (Estratto da Corriere Canadese, Toronto)
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Il venerabile P. Giovanni Battista “ Il Santo fratello di s. Paolo della Croce “ ra il verde dei castagni e delle ghiere e di implorazioni, riesce a querce si staglia il ritiro dei trovare la sospirata acqua, “un ricco Passionisti di S. Angelo e copioso fonte di buonissime acdi Vetralla (Vt). Qui la sera del 30 que”, assolutamente necessaria agosto 1765 muore santamente p. per rifornire il convento. Tuttora Giovanni Battista di s. Michele la sorgente scorre fresca e limArcangelo, l’indimenticabile pida. apostolo del Crocifisso, fratello P. Giovanni Battista è uno speccarnale e compagno inseparabile chio di virtù e di santità. Come di s. Paolo della Croce. E’ disuperiore è paterno, attento e dichiarato “Venerabile“ nel 1940 e sponibile al dialogo, nonostante a pieni meriti gli si riconosce il l’apparenza burbera. Duro con titolo di confondatore. se stesso ma molto comprensivo Nasce 15 mesi dopo il Santo, il con gli altri, a cui mostrava “il 4 aprile 1695, a Ovada (Al), da paterno amoroso suo cuore e li Luca Danei e Anna Maria Masconfortava se afflitti, l’incoragsari. Piissimi genitori. All’età di giava se tentati, a tal segno che 26 anni seguendo l’esempio del se ne partivano tutti soddisfatti, fratello, indossa anch’egli l’abiallegri e contenti e sempre più Ven. P. Giovanni Battista to della Passione, abbandona il infervorati a correre con cuore paese e si porta con lui nella sogrande e rinnovato vigore verlitudine del Monte Argentario. Sarà per sempre, fino so la perfezione”. Si esercita in tutte le virtù, viaggia alla morte, sua anima gemella e forte sostegno nella sempre a piedi, dorme pochissimo, è moderato nel fondazione della Congregazione dei Passionisti. parlare. Insegna agli altri quello che pratica. Quando Uomo alieno dal comparire, ama il nascondimento, predica o parla di Dio si fa tutto zelo e tutto fuoco, contento soltanto di esistere davanti agli occhi di combatte il peccato che vorrebbe distruggere dal Dio. Le persone che lo conoscono ne hanno un rimondo. Quindi per placare l’ira di Dio si flagella per cordo unanime. P. Paolo lo chiama: “Quel sant’uola conversione dei poveri peccatori. mo di mio fratello”. I primi Passionisti, che lo hanno come confratello, lo ritengono “Vivo specchio di Il suo amore al Crocifisso tutte le virtù“ e come “seconda pietra fondamentaTutta la vita di p. Giovanni Battista è modellata e nale della Congregazione“. scosta in Gesù Cristo, che contempla con commoE’ un religioso austero e semplice, povero e dignitozione e lacrime nel suo volto sofferente. Si immerge so, zelante e non fastidioso, accogliente e premuronel mare immenso dell’amore reso visibile nella sua so. Persona ferma, tenace, avvolta soltanto dal desiPassione e morte. Ha un linguaggio straripante quanderio di dar gloria a Dio. do parla di Gesù Crocifisso e della sua misericordia: P. Giovanni Battista da vero asceta ha raggiunto la “Chi vede il Crocifisso, vede un Dio che volle moripurificazione della sua anima. E’ il saggio direttore re sulla sommità di un monte, a vista delle quattro spirituale di s. Paolo della Croce, che con sicurezza parti del mondo, per far sapere l’immensità del suo guida e sprona nella via della perfezione religiosa amore, e la gravità dei nostri peccati. Chi intende senza perplessità e troppi riguardi, ma con l’unica bene il Crocifisso, intende tutta la dottrina del nuopreoccupazione di aiutarlo ad essere il vero uomo di vo regno, tutta la via della salvezza”. Dio conforme al suo ruolo di fondatore. Sempre parlando dell’amore verso Dio: “Apriamo la bocca alle preghiere, ed il cuore ai desideri del celeste amore. Se voi, Signore, vi siete saziato di amarLa santa avventura Nel 1726 i due fratelli vanno a Roma e, poco dopo, mi con saziarvi di piaghe, di obbrobri, e di morte; e perché non saziate anche me di amare voi e di patinell’ospedale di s. Gallicano si mettono al servizio re per vostro amore? Unite, vi prego, il niente col dei “malati di rogna e di tigna”, che assistono santatutto, la creatura con voi, divin Creatore, la povera mente, li istruiscono nei doveri del cristiano, sono dei veri padri spirituali. Il 7 giugno 1727 sono ordianima mia con voi sommo infinito Bene”. La santità di p. Giovanni Battista è nella sua confinati sacerdoti in s. Pietro dal Papa Benedetto XIII. denza nel Crocifisso. In lui sa essere umile nei moIn tutte le situazioni favorevoli e difficili Giovanni menti felici, forte nei momenti avversi, sempre diBattista segue il fratello. È con p. Paolo agli inizi della fondazione del primo ritiro della Presentazione stacco dalle creature, abbandonato totalmente nel suo amore misericordioso. sul Monte Argentario. È lui che con la sua fede nella P. Mario D’Ippolito provvidenza di Dio, dopo una processione di pre-
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CALENDARIO PASSIONISTA 2003 03 ge. 05 ge. 27 fe. 28 fe. 04 ma. 16 ma. 12 gi. 18 gi. 01 lu. 06 lu. 09 lu. 10 lu. 18 lu. 19 lu. 24 lu. 18 ag. 26 ag. 05 se. 14 se. 15 se. 18 se. 24 se. 26 se. 03 ot. 06 ot. 09 ot. 10 ot. 18 ot. 19 ot. 24 ot. 25 ot. 03 no. 05 no. 13 no. 14 no. 18 no. 21 no. 09 di.
1694: B. Carlo Houben S. Gabriele dell’Addolorata Commemorazione d. Passione Gesù orante nel Getsemani S. Gemma Galgani B. Lorenzo Maria Salvi Messa e ufficio votivo: Preziosissimo Sangue Santa Maria Goretti B.V.M. Madre della S. Speranza Messa e ufficio votivo I: Messa e ufficio votivo: Messa e ufficio votivo: B. Niceforo e 25 compagni Messa e ufficio votivo: B. Domenico Barberi Messa e ufficio votivo II: Esaltazione della s. Croce B.V. Maria Addolorata Messa e ufficio votivo: S. Vincenzo Maria Strambi Messa e ufficio votivo III: Messa e officio votivo IV: B. Isidoro de Loor S. Innocenzo Canoura Messa e ufficio votivo V: 1775: Morte di s. Paolo d. Croce S. Paolo della Croce Messa e ufficio votivo VI: Messa e ufficio votivo: B. Pio Campidelli Defunti della Famiglia Passionista B. Eugenio Bossilkov Messa e ufficio votivo VII: B. Grimoaldo Santamaria Presentazione della B. V. Maria B. Bernardo M. Silvestrelli
Nascita di san Paolo della Croce Sacerdote (domenica) Festa Solennità: Benedizione Croci della Peregrinatio Memoria Patrona del MLP Sacerdote S. Paolo della Croce Festa Vergine e martire (domenica) Memoria Gesù flagellato S. Paolo della Croce B. M. V. Addolorata Martiri passionisti spagnoli S. Paolo della Croce Sacerdote Gesù coronato di spine Festa (domenica) Patrona della Congregazione S. Paolo della Croce Vescovo Gesù condannato a morte Volto sofferente di Gesù Religioso fratello Sacerdote e martire Gesù crocifisso muore in croce Ore 16,45 Solennità (domenica) Gesù trafitto dalla lancia B.V.M. Addolorata Studente passionista Memoria Vescovo e martire Gesù trionfa dal sepolcro Studente passionista Memoria Sacerdote
CALENDARIO AMICI 2003 12 gennaio 28 febbraio 29-30 marzo: 16 maggio: 08 giugno: 11-16 Agosto 14 settembre 19 ottobre: 14 dicembre
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Ritiro a Morrovalle Festa della Passione (Civitanova) Pellegrinaggio a Lucca, S. Gemma Festa S. Gemma a Loreto Ritiro e consacrazioni Esercizi Spirituali a S. Gabriele Ritiro a Morrovalle Ritiro: S. Paolo d. Croce Ritiro a Morrovalle
02 febbraio: 09 marzo 06 aprile: 18 maggio: 20 luglio: 18-23 Agosto 27 settembre 09 novembre 31 dicembre:
Ritiro a Morrovalle Ritiro a Morrovalle Ritiro a Morrovalle Ritiro e consacrazioni G. di spiritualità a S. Gabriele Esercizi spirituali a S. Gabriele Consiglio Naz. a Morrovalle Ritiro a Morrovalle Veglia e Messa a Morrovalle.
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TESTIMONIANZE Amico di Gesù Crocifisso tramite... Internet! doci dal peso delle angosce. Come Vito più volte ha detto: “Dio si serve dei Gentile padre Alberto, le scrivo da Termoli (CB), somari per tessere la sua storia”. Noi voho 52 anni e la mia vita scorre tranquilla, in modo gliamo aggiungere: “somari con un cuore tanto semplice ma soddisfacente. Con mia moglie vivo grande, una semplicità incantevole, una preghiera una discreta attività parrocchiale espletata sopratprofonda”. “Come tutti voi, somari sconosciuti, eppututto nel volontariato, ma anche con bei momenti re così cari, così fraterni, ricolmi di fervore e di sandi spiritualità.. In parrocchia sono presenti vari tità”. Quanto grande è stata la vostra testimonianza e movimenti: ho amici tra loro ma non ho mai voluto quanto preziose le vostre parole! Il nostro grazie va a essere parte attiva di questi gruppi, perché “sentiDio, a P. Alberto, a Piera, a tutti gli Amici. vo” mio l’uno o l’altro cammino. Ho vissuto i moOra lasciamo che sia lo menti spirituali più belli Spirito Santo a lavorare nella contemplazione in noi, che sia la preghiepersonale, quasi intima, ra a trasformarci, per cocon il pensiero rivolto a struire qui ed ora una faGesù e alla Sua Croce, miglia salda alla fede. sentendomi parte della Non sarà facile; siamo Sua sofferenza, amandoesposti alle tentazioni, lo intensamente come alle passioni, ai limiti Dio e come Uomo. della ragione e della coL’immagine del Crocinoscenza, alle presunziofisso mi segue da tanto ni e alla prepotenza, ma, tempo, ma negli ultimi se il buon Dio lo vorrà, anni la Sua presenza è abbiamo maturato quansempre più viva. Piccoli to sia importante una episodi rinnovano contiguida spirituale con cui nuamente la mia parteciaprirsi; quanto sia fondapazione alla PASSIONE mentale una comunità di di CRISTO! Due anni Amici di Gesù Crocifisso di Recanati. preghiera, alla quale apor sono a Medjugorje ho poggiarsi, con cui tessere “scoperto” Cristo nelun confronto sulle scelte di coppia e di genitori. Dal l’Eucaristia, e sempre a Medjugorje quest’anno ho carientro, Enrico è stato puntuale a scandire la giornata pito di avere in Gesù Crocifisso il mio più grande con Lodi e Vespri, io sono attratta dal Rosario. Matteo Amico. Ma solo poche sere fa ho conosciuto san Paolo invece in silenzio ascolta le nostre preghiere, anche se della Croce e i padri Passionisti, è stato come se mille scherzandoci ricorda che non diventeremo mai santi! lampade si fossero accese contemporaneamente, perCome richiesto nella sua preghiera durante la Messa mettendomi di vedere il desiderio che da sempre credo può giocare con suo padre e godere dei miei momenti di avere nel cuore: essere amico di Gesù Crocifisso. di serenità. Pregate per noi, Amici di Gesù Crocifisso, Su internet ho saputo di lei padre Alberto; eccomi e per i nostri cuori, perché sappiano inondarsi di Spiriquindi a scriverle per chiederle cosa e come fare per to Santo e non si chiudano alla grazia, sappiano accetpoter incontrare i tantissimi amici di Gesù Crocifisso tare la volontà del Padre ed accogliere il suo disegno. per pregare con loro ed avere ogni notizia che mi consenta di approfondire e contemplare con sempre magEnrico, Patrizia, Matteo giore amore la Passione di Gesù. La ringrazio e l’abbraccio forte. Ho sentito S. Paolo della Croce come padre Giovanni Figliola Ho vissuto con grande ardore, tramite Radio Maria, A P. Alberto e agli Amici di Gesù Crocifisso l’ora di spiritualità del 18 ottobre, trasmessa dal Convento Passionista di Morrovalle. A due passi dalla È molto difficile trovare parole con cui esprimere l’echiesa, non potendo essere presente, ero lì con tutto il sperienza degli Esercizi Spirituali a San Gabriele. Solmio cuore. In ginocchio, ho compreso S. Paolo della tanto il silenzio potrebbe contenerla, un silenzio pacaCroce come un vero fratello e un vero apostolo e ho to e sereno, ai piedi della Croce. Abbiamo provato nel sentito quanto sia stata importante la testimonianza nostro cammino di coppia successi e dolori, sconfitte e della sua santità. Mai avevo sentito così vivo e così visoddisfazioni, raggiunto traguardi ambiziosi ed amacino questo Santo, così padre spirituale di tutti i figli rezze profonde, commesso errori e subito ingiustizie. del crocifisso. Grazie, P. Alberto, per questo apostolato Siamo stati provati dal fascino del potere e dall’inquieattraverso Radio Maria, grazie a nome di tutti gli amtudine delle passioni, dal desiderio di rivincita e dal malati e persone in difficoltà. Per la prima volta sento male, dalla corsa frenetica per avere e dal fascino della cantare nel mio cuore il ringraziamento a Dio per averrazionalità, e soltanto lì, alla presenza misericordiosa lo donato alla Chiesa. Il grande Santo preghi per i Pasdella Croce che perdona, soltanto lì, avvolti dall’amore sionisti, per gli Amici di Gesù Crocifisso, per tutte le paziente e compassionevole del Padre, siamo stati rapovere anime crocifisse nel corpo e nello spirito e per piti da una pace profonda. La dolcezza della Madre lei, P. Alberto, che ne sta così diffondendo il Carisma. Santa ci ha ricondotto al progetto divino “Vieni con Grazie di cuore. noi”. Sono state le sue parole semplici, essenziali, Flora amorose. Il suo manto celestiale ci ha avvolti liberan-
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Amici di Gesù Crocifisso
A M I C I Con Radio Maria
N E W S Ritiri mensili a Morrovalle Con il mese di settembre abbiamo ripreso i ritiri mensili a Morrovalle, guidati dal P. Alberto. La partecipazione è stata discreta, anche se, dopo la pausa estiva, si fa fatica a riprendere il ritmo pieno. Questi sono stati i temi svolti dal P. Alberto: 15 settembre: “Eco degli esercizi: Il cammino di santità delle famiglie degli Amici” 13 ottobre: “Il S. Rosario, una preghiera da valorizzare meglio”. 10 novembre: “La Liturgia delle ore: preghiera della Chiesa e nostra”. 15 dicembre: Ultimo ritiro dell’anno.
Il 18 0ttobre abbiamo partecipato in parecchi all’Ora di Spiritualità, trasmessa da Radio Maria dalla chiesa dei Passionisti di Morrovalle, dalla 16,30 alle 16,45, ricordando San Paolo della Croce. L’Ora è stata animata dal Gruppo del Canto guidato dal P. Aurelio D’Intino. Ha presieduto il P. Alberto, con la partecipazione di altri padri della comunità. La conduttrice del programma di Radio Maria Marche, Brunetta Baldoni, ha illustrato molto bene le caratteristiche della Chiesa dei Passionisti, conosciuta nel mondo come Santuario della Madonna della Quercia e Noviziato S. Gabriele e non ha mancato di accennare anche agli Amici di Gesù Crocifisso, che hanno in questa chiesa il loro centro principale. Nella breve omelia, il P. Maria Elena di Fossacesia Alberto ha ricordato che proprio in queaugura a tutti Ritiri Mensili 2003 a Morrovalle: “Buon Natale” st’ora, 227 anni fa, S. Paolo della Croce 12 Gennaio - 2 febbraio - 9 marzo volava al cielo. È stata una esperienza gioiosa che ha accesso nel nostro cuore il desiderio di 6 aprile - 18 maggio: Consacrazioni - 8 giugno: ripeterla. Consacrazioni - 14 settembre - 19 ottobre - 9 no-
Pia
La festa del Padre Il 19 ottobre abbiamo festeggiato insieme S. Paolo della Croce, fondatore della Famiglia Passionista. Alle ore 21,00 abbiamo gremito la chiesa dei Passionisti di Recanati, provenienti da .tutte le Fraternità delle Marche. La solenne concelebrazione è stata presieduta dal nostro Assistente, P. Alberto, che all’omelia ci ha ricordato i momenti salienti della vita e del pensiero di S. Paolo, grande mistico, ma anche grande missionario e uomo d’azione. All’Offertorio diversi Amici hanno presentato doni simbolici all’altare, per ricordare a tutti l’impegno di rinnovare l’offerta della nostra vita a Gesù Crocifisso. Al termine ci siamo riuniti nel salone attiguo per un momento di festa e di vera fraternità. M. Teresa Mosca
vembre - 14 dicembre
AVVISO La nostra rivista viene inviata a tutti gli iscritti agli Amici di Gesù Crocifisso. Ma spesso non sappiamo se la ricevono e se la gradiscono, se l’indirizzo è esatto, soprattutto per gli iscritti più lontani. Perciò con il nuovo anno l’invio sarà sospeso a coloro che ricevono da più anni la rivista e non hanno mai dato un segno di gradimento. Ringraziamo tutti coloro che hanno inviato la loro offerta per le spese di stampa.
“Molti anni or sono io avevo un bel Bambino dipinto sopra una carta di Germania, che se ne dormiva placidamente sopra una croce. Oh, quanto mi piaceva quel simbolo! Lo diedi ad una persona crocifissa. Io volevo che quell’anima fosse bambina per purità e semplicità, dormisse sopra la Croce del dolce Gesù. Dunque lei nel santo Natale, quando avrà il Bambino nel suo cuore, tutta trasformata in esso per amore, dorma con Lui nella culla della Croce, e alla divina canzonetta che canterà Maria santissima, lei si addormenti col divin Bambinello, ma fatta un solo cuore con esso”. (S. Paolo della Croce)
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Auguri vivissimi di Buon Natale e Felice Anno Nuovo con tante benedizioni a tutti gli Amici P. Alberto Pierangioli