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A mici di Gesù Crocifisso Rivista del Movimento Laicale Passionista “Amici di Gesù Crocifisso”

Luglio - Agosto 2007 - Anno VIII n. 4

SOMMARIO † La testimonianza della carità † La Chiesa sorgente di testimonianza † La Croce potenza e sapienza † Una veracissima gratitudine † Sr. M. Addolorata Luciani † Consacrati per sempre all’amore † Family Day † Lettere al Direttore † Vita di famiglia † Testimonianze S. Gemma Galgani, Patrona del MLP: Lucca 1878 – 1903.


Amici di Gesù Crocifisso

La testimonianza della carità Luglio

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a testimonianza vera deve avere come biglietto da visita l’amore. Il cristiano, prima di parlare con la bocca, deve parlare con l’amore. I primi cristiani, in tempo di persecuzione, non potevano parlare; parlava il loro amore: “Vedete come si amano”, dicevano i pagani, come attesta Tertulliano. Prima di proclamare la fede in Dio, testimoniavano con la loro condotta che Dio è amore. Per imparare a testimoniare l’amore, meditiamo l’enciclica di Benedetto XVI: “Dio è amore”: la prima parte ci presenta Dio come amore; la seconda parte insegna che chi crede in Dio amore deve diventare amore. Ecco alcuni spunti presi in gran parte dall’enciclica. «Se vedi la carità, vedi la Trinità», dice s. Agostino. La Trinità è sorgente e modello di amore: il Padre, per amore, ha inviato il Figlio unigenito nel mondo (cfr Gv3,16). Il Figlio ci ha amato ed è morto sulla croce per noi. Lo Spirito Santo armonizza il cuore dei credenti col cuore di Cristo e li muove ad amare i fratelli come ha amato Lui, fino a dare la vita. Questo è il punto di partenza di ogni riflessione sulla carità.

stianesimo, formando una gerarchia di persone che dovevano curare la carità verso il prossimo. Fallì perché alla base mancava la vera fede in Dio amore.

Giustizia e carità

L’obiezione più frequente contro la carità della Chiesa è che i poveri non hanno bisogno di carità, ma di giustizia. La carità, ridotta all’elemosina, sarebbe, per i ricchi, un modo di evitare la giustizia e di acquietare la coscienza, calpestando e frodando i diritti dei poveri. Certamente la giustizia oggi si pone in un modo nuovo. Per questo sul problema, da più di 100 anni, sono intervenuti tutti i Papi, con documenti che possiamo definire rivoluzionari, dalla “Rerum novarum” di Leone XIII (1891) fino alla trilogia di Giovanni Paolo II: “Laborem exercens” (1981), “Sollicitudo rei socialis” (1987) e infine “Centesimus annus” (1991). Il sogno marxista di risolvere i problemi sociali con la rivoluzione e la lotta di classe è svanito e sappiamo quali frutti amari e tragici ha portato. Tocca ai fedeli laici, per mezzo di una sana politica, impegnarsi La carità come per la giustizia sociale, ma anche impegnarsi nelle opere di carità, compito della sempre necessarie anche nella Chiesa società più giusta. Nessuna socieL’amore del prossimo, basatà giusta può rendere superfluo il to sull’amore di Dio, è compito servizio dell’amore. Chi vuodi ogni fedele, ma anche di tutta le sbarazzarsi dell’amore rischia la Chiesa, come famiglia di Dio. di sbarazzarsi anche dell’uomo. La Chiesa ne ha avuto coscienNe abbiamo avuto esempi tragiza fin dai suoi inizi: «Tutti coloci. Sulla terra ci saranno sempre ro che erano diventati credensituazioni di sofferenza, solituditi stavano insieme e tenevano ne, necessità, che richiedono atti S. Carlo Houben: Samaritano d’Irlanda ogni cosa in comune; chi aveva di amore concreto. proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a La parabola del “Buon Samaritano” descrive come tutti, secondo il bisogno di ciascuno» (At 2, 44-45). deve essere la vera carità (Lc 10, 29-37). Il giudizio “La moltitudine di coloro che erano venuti alla fede universale indica gli ambiti della carità (Mt 25, 31 ss). aveva un cuore solo e un’anima sola” (At 4, 32). Luca L’inno alla carità di San Paolo è poi la Magna Carta pone come elementi costitutivi della Chiesa «l’insedella carità cristiana (1Cor 13). Il Papa ricorda che chi gnamento degli Apostoli», «la comunione fraterna» si dedica alle opere di carità, oltre alla formazione pro(koinonia), «la frazione del pane» e «la preghiera» fessionale, ha bisogno della “formazione del cuore”: (cfr At 2,42). Sono compiti inseparabili. l’esercizio della carità, più che un dovere, deve esseLa carità non è per la Chiesa una semplice assistenre una esigenza della fede, secondo la parola di Gesù: za sociale che si potrebbe anche delegare ad altri, ma “lo avete fatto a me” (Mt 25,40). Il programma del appartiene alla sua stessa natura. La koinonia spinge i cristiano, dice il Papa, è «un cuore che vede dove c’è credenti a mettere tutto in comune, in modo che non ci bisogno di amore e agisce in modo conseguente”. I sia più differenza tra ricchi e poveri. Gli apostoli scelgrandi santi del nostro tempo sono stati anche i grandi sero i primi sette diaconi proprio per realizzare meglio campioni della carità: da S. Pio da Pietrelcina alla B. una koinonia uguale per tutti (cfr At 6, 1-6). Teresa di Calcutta e all’umile nuovo santo passionista, S. Carlo Houben, canonizzato da Benedetto XVI il 3 La testimonianza della carità dei primi cristiani colgiugno, definito “il samaritano d’Irlanda”. piva tanto i pagani, che l’imperatore Giuliano l’Apostata, volendo restaurare il paganesimo, si ispirò al criP. Alberto Pierangioli


Amici di Gesù Crocifisso

La Chiesa sorgente di testimonianza Agosto

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a testimonianza cristiana ha la sua sorgente nella Dobbiamo tenere sempre presente che la Chiesa, da essa è alimentata, in essa trova l’aumentalità laica dell’uomo moderno non è lontana tenticità. da noi, può permeare anche noi cristiani, entra nelle nostre case e nelle nostre coscienze. Ne abbiamo esempi Essere testimone significa essere missionario. La continui ogni giorno. Quanti cristiani credono e parlasera di Pasqua, Gesù, apparendo agli apostoli, dice no con la mentalità del mondo; credono di testimoniare loro: “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, Cristo e invece testimoniano se stessi e la mentalità del anch’io mando voi” (Gv 20, 21). E’ Gesù che manda mondo, opposta a quella di Cristo. i suoi discepoli e dà il mandato missionario alla sua Chiesa (Cfr Comunicare il Vangelo n. 63). Oggi più che mai su questi temi è richiesta a ogni cristiano un’autentica vigilanza profetica, un approfondiLa missionarietà della Chiesa ha l’unico scopo di mento della propria fede, perché la sua testimonianza fare conoscere Cristo e di condurre gli uomini a lui. sia conforme al Vangelo (Com.il Vang.n.40). Per questo Il Signore ha affidato alla Chiesa il suo messaggio. É è urgente l’attenzione agli insegnamenti della Chiesa, la Chiesa che ci indica il vero messaggio di Cristo da che, per volontà di Cristo, non è testimoniare e come testimoniarsolo sorgente della nostra testilo. L’autentica testimonianza crimonianza, ma ne è anche alimenstiana richiede di renderci conto to e segno di autenticità. che il messaggio cristiano, “non La Chiesa è la comunità dove è modellato sull’uomo, ma è riincontriamo la presenza viva del cevuto direttamente da Dio”, Signore Risorto, che alimenta la come attesta san Paolo (Gal 1,11nostra fede e quindi la nostra te12). Per questo la verità cristiana stimonianza, per mezzo dei doni non può essere valutata solo con dello Spirito: la parola di Dio, i criteri umani. Certe volte il Vansacramenti, la comunità stessa gelo è impopolare, può sembrare (Cfr Traccia Verona, 5). É la Chieduro, perché sono induriti i nostri sa che autentica la vera testimocuori, che Gesù vuole riportare a nianza cristiana. Diceva S. AgoDio. I veri cristiani sono uomini stino: “Non crederei alla Bibbia, come tutti gli altri, ma si lasciase non fosse la Chiesa a proporno guidare dalla Parola di Dio, cela”. che chiama a dare un’anima e un cuore al mondo. Mentre la casa di Dio brucia e rischia di crollare, non possiaPossiamo scoprire anche nella mo stare tranquilli e inerti. “Se cultura del nostro tempo il “Dio comunicare il Vangelo è il comignoto”, nascosto nel cuore di pito primario della Chiesa, bisoogni uomo. (Com. il Vangelo n. 34). Nella cultura moderna non gna dare alla vita quotidiana di mancano elementi positivi, che ogni cristiano una chiara connodobbiamo tenere presenti per tazione missionaria e per questo Benedetto XVI fare accettare la testimonianza di è necessaria una seria formazione Cristo: bisogno di autenticità, “prossimità”, libertà, vespirituale, teologica, culturale, umana, per comunicare rità, ricerca del senso religioso, anelito della trascena tutti il Vangelo in modo più adeguato ed efficace” denza, sviluppo della scienza, tecnica, letteratura, arte, (Cfr Com. il Vang. n. 44). desiderio della salvaguardia del creato, sviluppo della “Abbiamo bisogno di cristiani con una fede adulta, comunicazione sociale. impegnati nella conversione, infiammati dalla chiaMa oggi sono tanti anche gli elementi negativi, i rimata alla santità, capaci di testimoniare con assoluta schi e i problemi per la vita cristiana: c’è un grande dedizione, con piena adesione e con grande umiltà e analfabetismo religioso, specialmente tra i giovani, i mitezza il Vangelo” (Ib. n.. 45). “Abbiamo bisogno di senza religione sono in aumento, tanti pretendono di laici che siano disposti ad assumersi dei ministeri con poter dire sì a Cristo e no alla Chiesa, di essere “crefisionomia missionaria in tutti i campi della pastorale. denti, ma non praticanti”, ci sono tante forme di idolaDiventando cioè catechisti, animatori, responsabili di trie, molti cristiani passano ad altre religioni, segno di “gruppi di ascolto” nelle case, visitatori delle famiglie, una fede molto debole e senza fondamento. Da questo accompagnatori delle giovani coppie di sposi: uomini emergono, nella mentalità comune e quindi nella legie donne pienamente disponibili a riallacciare quei rapslazione, prese di posizione subdole, lontane dal Vanporti di comunione che soli possono dar loro un segno gelo, “riguardo alla famiglia, alla visione della sessuadi speranza. Questo significa essere corresponsabili del lità, della procreazione, della vita, della morte e della servizio di Cristo all’uomo: servizio che costituisce la facoltà di intervento dell’uomo sull’uomo”. (Cfr Com.il ragione per cui la Chiesa esiste e continua la sua misVangelo n. 63). Dobbiamo dare il nostro contributo alla sione nella storia” (Ib. n. 62). comprensione della vita, dell’uomo; alla promozione P. Alberto Pierangioli di una coscienza etica.


Amici di Gesù Crocifisso PENSIERO PASSIONISTA – Luglio / Agosto 2007

LA CROCE POTENZA E SAPIENZA

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a prima obiezione che gli apostoli dovettero ri anche filosofica e teologica. Da questa impostazione affrontare nell’annunciare il vangelo fu che derivano conseguenze essenziali per la spiritualità crila croce non poteva essere considerato un stiana e specialmente passionista. valore. Per gli ebrei era segno di debolezza e di sconfitta. Per i pagani era contro ogni logica razionale, perciò C’è una sapienza nella stoltezza una stoltezza. “Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per conNella prima lettera ai Corinzi Paolo apostolo descrifondere i sapienti”, 1Cor 1,27. ve tale clima di valutazione della pubblica opinione, Gesù ha usato parole e gesti che lo avrebbero condotche non è diverso dall’attuale: “I giudei chiedono mito a essere rifiutato. Pareva follia contestare le autoriracoli e i greci cercano la sapienza. Noi predichiamo tà giudaiche e romane che lo avrebbero eliminato. Ma Cristo Crocifisso, scandalo per i giudei, stoltezza per attuare il piano del Padre era la sapienza che guidava i pagani. Ma per coloro che sono chiamati, sia giudei Gesù nelle sue scelte. Molti insegnamenti del vangelo che greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienappaiono stoltezza all’intelligenza umana. Beati i poza di Dio. Perché ciò che è stoltezza di Dio è più saveri, gli afflitti, i miti, i giusti, i misericordiosi, i puri, piente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più i pacifici, i perseguitati, cf. Mt 5,3-10. “Amate i vostri forte degli uomini”, 1Cor 1,22-25. “La parola della nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite croce è stoltezza per quelli che vanno in perdizione, quelli che vi maledicono, ma per quelli che si salpregate per quelli che vi vano è potenza di Dio”, perseguitano”, Lc 6,28. Ib v.18. Queste indicazioni si posCome si vede, Paolo sono praticare solo se si è va al contrattacco basanguidati dalla sapienza deldo la sua convinzione di l’amore. fede su un’argomentaNella vita dei cristiani, zione razionale. Voi cerfare scelte di comportacate la potenza? Anche mento impopolari o rinoi la cerchiamo. Chi fiutarsi di fare quello che cercherebbe la debolezfanno tutti può apparire za? stoltezza. Diventare saVoi cercate la sapiencerdoti o religiosi o suoza? La cerchiamo anche re, essere casti prima del noi. Cercare la stupidimatrimonio, astenersi tà non sarebbe secondo dalla droga, stare lontani la dignità e l’esigenza da divertimenti dispersivi dell’essere umano. AnAurelio e Marina scelgono la sapienza della Croce e pericolosi, contrapporsi che noi siamo assetati di all’ambiente culturale liverità, abbiamo bisogno bertario e laicista, difendere la vita, il matrimonio e la di sapienza, cerchiamo risposte ai problemi della vita. famiglia, persino andare a messa la domenica. Molti Ma noi sappiamo che a questa ansiosa ricerca Dio è aspetti della nostra fede possono essere assimilati alla venuto incontro rivelandoci il sommo di ogni sapienza categoria della stoltezza. Essere certi dell’indimostrae potenza: Cristo Crocifisso. Rivelando il Dio-Amore, bile, come la presenza di Gesù nell’Eucaristia o nei noil Crocifisso rende possibile la comprensione del senso stri fratelli e sorelle. Spendere la vita sull’invisibile. La della vita umana e del suo destino. vita di fede in quanto tale può essere una dimensione Con queste affermazioni Paolo lancia una sfida agli della spiritualità della croce. Infatti chi ha il dono delintellettuali di ogni tempo, dando loro una scossa perla fede non si spiega come sia possibile vivere senza. ché si aprano alla fede. La croce non è un’umiliazione Chi non l’ha, non capisce come sia possibile fidarsi all’intelligenza umana, dopotutto anch’essa creata da della fede. Dio e riflesso della sua immagine. La croce dimostra però che l’intelligenza fallisce quando prescinde da C’è una forza nella debolezza Dio o si sostituisce a lui. Infatti, “poiché il mondo con tutta la sua sapienza non ha conosciuto Dio, è piaciuto “Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per cona Dio di salvare i credenti con la stoltezza della predifondere i forti”, 1Cor 1,27. cazione”, 1Cor 1,21. Gesù è apparso il debole quando incompreso taceva, Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) ha accusato ingiustamente non si difendeva, insultato non giustamente affermato che Cristo è la potenza di Dio e si lamentava, tradito e rinnegato dai suoi non disse una la sapienza di Dio non solo perché è il verbo eterno del parola di rimprovero, condannato e ucciso accettò in Padre, inviato da Dio e Dio lui stesso, ma precisamensilenzio. Solo chi è forte può comportarsi così. La forte perché è crocifisso. Altrimenti rischieremmo di dare za dell’amore. della croce un’interpretazione poetica e astratta, magaÈ ritenuta debolezza non approfittare dell’occasione


Amici di Gesù Crocifisso

per umiliare l’avversario, perdonare chi offende, sorridere a chi parla male di noi. Eppure solo chi è forte può reagire in questo modo in simili frangenti della vita. Cos’è fortezza, abbandonarsi agli istinti o far prevalere l’amore? L’aspetto più “forte” della spiritualità della croce è la capacità di trovare valore in ciò che appare invalutabile o spregevole, o che l’intelligenza umana si rifiuta di prendere in considerazione, o che comunque per convinzione o per istinto si cerca sempre di evitare: la malattia, la vecchiaia, la solitudine, il sentirsi abbandonati o disprezzati, il trovarsi sulla soglia della morte quando tutto è finito e non c’è più niente da fare. Allora la croce spalanca sempre la nuova possibilità: continuare ad amare. Il Crocifisso si è trovato precisamente in questa condizione. Inchiodato da non potersi più muovere. Distrutto da non poter fare più niente. Ma allora ha fatto il massimo, con la potenza dell’amore. “Quando sono debole, è allora che sono forte”, 2Cor 12,10.

sulta? Chi sputa addosso o chi ne subisce la vergogna? Chi è umanamente più vivo, colui che muore o colui che uccide? Chi realizza più valore umano, uno che tradisce o uno che è tradito? La capacità di amare è una dignità che nessuno può strappare. La spiritualità della croce insegna che, anche se non siamo rispettati o considerati quanto meritiamo, o siamo disprezzati e traditi ma continuiamo ad amare, non siamo noi a perdere ma chi trascura o disprezza o tradisce o uccide, perché non ama. Con questo schema si può continuare a riflettere su tutta la vita di Gesù e sul vangelo alla luce della spiritualità della croce. Aggiungo qualche altro spunto in breve, C’è un trovare nel perdere “Chi vorrà salvare la propria vita la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia la troverà”, Mt 16,24. Gesù ha perso la sua vita umana quando ha scelto di stare sulla croce invece di scendere, come il tentatore lo C’è una vittoria nella provocava per mezzo sconfitta, o un successo della gente sul Calvario. nel fallimento Se fosse sceso avrebbe prolungato la sua vita, La fine di Gesù in croma avrebbe perso la rice fu stimata un fiasco surrezione per sé e la clamoroso. Tutti lo abvita eterna per noi (rabandonarono. La maggionamento umano, di gioranza lo dimenticò. fatto inattuabile). A chi Fu insultato, flagellagli chiedeva il segno di to, incoronato di spine, scendere ha dato il segno umiliato pubblicamente, di restare, amando sino crocifisso. Eppure la sua alla fine. Invece di chiemorte fu la vittoria sul dere al Padre un segno, peccato e sulla morte, il Ersilia si consacra a Gesù Crocifisso come il diavolo l’ha tenpiù grande successo deltato fin dal deserto, ha la storia. dato al Padre e all’umanità il segno dell’amore. Nell’ambito delle relazioni umane, guastate dal pecC’è una realizzazione di sé nel rinnegamento di sé cato, le tensioni e i conflitti sono incessanti. Essere fraintesi, incompresi, giudicati male, abusati e maltratSe la realizzazione dell’essere umano è nell’amore, tati. Chi vince, chi perde? Chi cede o chi la spunta? quando si rinuncia a qualcosa per amore, fosse anche Spesso si finisce in tribunale, e talvolta può essere dola vita, si attua sempre un’affermazione di sé. Gesù veroso. Ma nella maggior parte dei casi la spiritualità sulla croce è l’essere umano più realizzato, perché ha della croce aiuta a risolvere senza far sentire frustrati e espresso il massimo dell’amore. senza precipitare nella depressione. L’amore conta più Il discorso tradizionale dell’ascetica cristiana condella rivincita e della figura esterna. fluisce totalmente nella spiritualità della croce. Per capirlo basta tenere in mente le scene della flaC’è un essere primi nell’essere ultimi, Mt 20,26-28; gellazione o della coronazione di spine, oppure guar23,11. È la definizione dell’autorità cristiana e il codidare l’impressionante icona dell’Ecce Homo. Da una ce per il suo esercizio. L’autorità come servizio è nel parte c’è Gesù che subisce tutto in silenzio. Il suo volto cuore della spiritualità della croce. è di una compostezza maestosa. C’è una gioia nella tristezza, nella sofferenza e nelDall’altra parte ci sono quelli che lo flagellano, lo la morte, Gv 15,11; 16,20.22-23. incoronano, sghignazzano intorno simulando omaggi, C’è vita, anzi pienezza di vita, nel morire per amore. regali e sputandogli in faccia, mentre la folla chiede la “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la morte. Chi è più uomo o meno uomo? Lo è chi sopporvita per i propri amici”, Gv 15,13. ta i colpi dei flagelli o chi li usa per percuotere? Chi soffre per le spine che forano il capo o chi le spinge dentro? Chi vince o chi perde in dignità umana? Vince Gabriele Cingolani cp chi è umiliato o chi umilia? Chi è insultato o chi in-


Amici di Gesù Crocifisso Spiritualità Passionista

“Una veracissima gratitudine”

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a mamma di Paolo della Croce educò i 15 di visitare con questa mia il vostro spirito, ringrazianfigli alla benevolenza reciproca, per aiutardola in primo luogo in Gesù Cristo della grande carisi a crescere bene e realizzarsi. Questo imtà, con cui avete assistito ai nostri poveri religiosi di pegno di solidarietà significava riconoscere che ognuToscanella”(L. ai laici 48). no riceveva dai genitori, e reciprocamente tra fratelli e Insegnava che anche tra marito e moglie vi dev’essorelle, l’aiuto per sviluppare la propria vita e doveva sere gratitudine, riconoscendo la fatica che ognuno dei quindi accogliere questo dono con gratitudine. La gradue compie, dentro o fuori casa, per mandare avanti la titudine si doveva mostrare con la parola gentile ma famiglia, per rendere serene le persone e tutelarne la specialmente con lo sviluppare la benevolenza e la fisalute e la buona educazione. Una forma di gratitudine ducia per dare ad ognuno la certezza che poteva contae di tenerezza della moglie verso il marito doveva esre nella comprensione degli altri. sere non lamentarsi Paolo conservò col marito della suoquesta educazione cera, “per non conper tutta la vita e la tristarlo. Col maritrasmise con la fede to, aggiungeva, siate che lo rendeva piesempre di buon volno di gratitudine to, tenetelo contento, verso il Padre celeperché mai si rafste che aveva inviafreddi il santo amoto il Figlio per noi e re coniugale: questo verso Gesù che aveè un punto essenziava condiviso la nolissimo”. Ma per vistra esperienza umavere così occorre, inna, per condurci alla segnava, “orazione, salvezza. Il teologo perché con questa vi S. Tommaso spiega fortifichiate per porche la gratitudine è tare allegramente la presente nel cuore di croce ed essere una una persona se quesanta maritata, esersta riconosce il benecitando la virtù, masficio ricevuto come sime l’umiltà, la dolTommasa sceglie Gesù Crocifisso gesto di benevolenza cezza, la tranquillità e non soltanto come dovere di giustizia. La persona del cuore, procurando di tenere il cuore sempre trandeve ringraziare per il beneficio ricevuto e ricompenquillo con santi affetti in Dio; nel suo cuore vi porti sarlo secondo le sue possibilità. sempre Gesù Crocifisso, e con l’occhio della mente lo guardi spesso e gli faccia carezze” (L. ai laici, 829). Paolo della Croce, secondo tante testimonianze, aveva un animo assai grato verso Dio Padre per il dono di Un modo di educare alla gratitudine era, per Paolo, Gesù, ma anche per la bellezza del creato; insegnava il sapere apprezzare gli sforzi che i figli compiono per ai religiosi: “dalla vaghezza dei fiori, dei campi, del attuare i consigli ricevuti, sapendo accettare, con pacielo e del sole ne de­ducano la grandezza e bellezza ziente saggezza, i limiti derivanti dalla loro età. Scrie maestà del nostro Dio. Lo ringrazino e gioiscano veva ad un papà che scriveva lettere molto severe ad (Reg.1755, N. 76-77). un figlio che Paolo, conoscendolo, poteva assicurare che eseguiva il proprio dovere: “veda di consolarlo, Era grato per ogni servizio, aiuto, o consiglio che perché prosegua a studiare di cuore come prima. Gli riceveva o che si dava alla comunità passionista. Era scriva, e si sottoscriva “padre”, come prima, che baconvinto che non vi può essere una famiglia o comusta la mortificazione che gli ha dato. Ogni cosa con nità serena, con mutua fiducia tra i membri, se non vi misura”(L. ai laici 351). Allo stesso: “raccomando il è vera solidarietà e gratitudine reciproca. La gratitucoltivare i figli e figlie, perché gustino quanto è soave dine doveva consistere nell’accogliere con un cordiaGesù, accomodandosi con somma dolcezza alla loro le ringraziamento ogni servizio che il religioso faceva età” (L. ai laici, 258). Ma avere sempre gratitudine con alla comunità o a una persona. In modo particolare era le persone spesso è faticoso, perciò siamo grati a Dio riconoscente verso i fratelli non sacerdoti mostrando per la forza che ci dona. che non riteneva semplicemente un dovere ciò che essi compivano, ma che esercitavano una missione materna L’esempio e l’insegnamento di Paolo della Croce ci curando la salute e il sostentamento dei religiosi e che incoraggi sempre più alla gratitudine verso Dio, nonon avevano la opportunità di ricevere apprezzamenti stro Padre, verso Gesù, nostro fratello, per la capacità da persone fuori comunità. Alla tessitrice Lucia Burche ci donano di compiere la divina volontà e di essere lini, che per mesi cercò aiuti per soccorrere la comusempre grati, con gesti e con parole, con tutti, ma spenità passionista di Toscanella, Paolo manifestava così cialmente con le persone con le quali viviamo. la sua gratitudine: “Mia sorella in Cristo Gesù diletP. Fabiano Giorgini tissima, ho creduto essere mio obbligo di gratitudine


Amici di Gesù Crocifisso L’Innamorata della Croce

Sr. Maria Addolorata Luciani

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la nostra santa, anche se ancora non è stata di1946 viene ammessa alla vestizione religiosa e chiarata tale. Ma la nostra si; è nata nella vicina cambia il suo nome di battesimo in Addolorata del Monte Granaro (Fermo), è del nostro tempo ed Sacro Costato. In questo nome veramente c’è il suo ho avuto la fortuna di partecipare nel 1997 a San Beneprogramma di vita. Già durante il noviziato per disturdetto del Tronto alla cerimonia di chiusura dei processi bi al fegato rischia di essere rimandata a casa per modiocesani di Beatificaziotivi di salute, ma poi viene. Ma soprattutto la senne ammessa alla profestiamo nostra perché è una sione “per le sue virtù, la santa normale. Con questo sua vita interiore e l’amore non voglio dire che non sia alla sofferenza”. La emetstata fatta segno di partiterà il 15 novembre 1947. colari attenzioni da parte È ben intenzionata a didel suo sposo Gesù; quello ventar santa e a cominciache succede nella stanzetta to bene; lei stessa lo indidi una monaca di clausura ca semplicemente: “Il mio non lo sa nessuno a meno cibo: la volontà del padre; che non venga rivelato. la mia arma: la croce; le Maria, settima di otto figli, mie ali: dolore e amore; è nata il 2 maggio 1920 da il mio canto: fiat”. In una Enrico e Camilla Dezi. Da preghiera composta da lei subito il Signore la riserva stessa si legge: “Gesù, sulper se, facendola nascere la via dolorosa che conduin una famiglia timorata di ce al calvario, io ti chiedo Dio. È una ragazza normadi divenirti compagna. Inle, modesta, laboriosa, irsegnami come si abbracreprensibile. Partecipa alla cia la Croce. Insegnami a vita sociale, è bella e ricevedere nel dolore un diseve qualche proposta sentigno di amore. Innamorami mentale. A 13 anni si sente del patire”. Come vedrechiamata ad essere suora, mo sarà esaudita. Nel setma non ha la forza necestembre del 1950 è ricovesaria per prendere una derata a macerata per pleuricisione così importante. te. Nel giugno 1951 viene Ma non si sente in cuor suo operata per ulcera gastrinemmeno tanto pronta ad ca. Nel dicembre, viene un coinvolgimento affettiricoverata a Ripatransone vo serio. dove è fatta diagnosi di tubercolosi polmonare. Il Ha frequenti colloqui con 18 luglio 1952 si ricoveil suo padre spirituale, un Sr. M. Addolorata Luciani ra all’ospedale maggiore Passionista del vicino condi Bergamo. Da qui scrive vento di Morrovalle. La famiglia dal 1927 si è stabilita alla mamma: “sono stata visitata dal primario. Mi hana Trodica di Morrovalle (Macerata). Questi dirà di aver no detto che il male ai polmoni è diventato cronico, raccolto con stupore “i segreti intimi e meraviglioquindi non guairò più. Sia gloria a Dio tutto è permessi dello spirito di Maria” una ragazza semplice come so da lui. Sono tanto rassegnata a fare la sua volontà”. tante, che già il Signore sta preparando inculcando nel Al dolore fisico si aggiunge la sofferenza di dover star suo animo l’amore alla penitenza, alla mortificazione, lontana dal monastero. Il 3 marzo 1954 viene trasferita alla preghiera e alla contemplazione. Maria, liquidati al sanatorio di Teramo, dove trova un ambiente accotutti i legami mondani è decisa ad entrare in clausura. gliente. Qui riceve una visita del vescovo diocesano La famiglia risente di tutti i pregiudizi sulla durezza mons. Stanislao Battistelli, che scrive alla superiora: della vita claustrale e preferirebbe saperla in un istitu“Ho trovato sr. Addolorata serena e tranquilla nonoto di vita attiva. Il 4 giugno 1945 accompagnata dalla stante non si faccia illusioni… è un’anima bella”. La madre Camilla giunge al convento delle passioniste di situazione precipita rapidamente, sr. prega: “Gesù, Dio Ripatransone di (Ascoli Piceno). Nella nuova casa lei mio, vi amo. Vi amo con tutto il cuore, con tutta l’anisi sente subito contenta e scrive ai suoi: “Non avrei mai ma, con tutte le forze. Vi offro me stessa”. Venerdì 23 creduto di entrare in paradiso. Sono felice come una luglio 1954 alle 14,30 vola al celo. Viene inumata nel regina. Ho trovato ogni bene”. Maria viene accolta con cimitero di Teramo. Nel 1962 è stata esumata e posta amore da tutte le consorelle e lo merita anche. È umile in una tomba costruita nel giardino del suo monastero. e servizievole, perfettamente adattata alla vita del conDal 1990 riposa all’interno della chiesa del suo monavento. Prega, lavora e sa fare di tutto, come era allora stero, meta di numerosi devoti. per le donne delle nostre campagne. Coltiva l’orto, fa le pulizie, è brava in cucina e in lavanderia. Il 22 agosto Francesco Valori


Amici di Gesù Crocifisso

CONSACRATI PER SEMPRE ALL’AMORE

Il

20 maggio 2007 abbiamo vissuto una delle giornate più importanti del cammino degli “Amici di Gesù Crocifisso”. In più di 500 ci siamo ritrovati presso il santuario di S. Gabriele dell’Addolorata TE, per celebrare il decennale delle prime consacrazioni a Gesù Crocifisso (1997-2007) e per festeggiare i primi 305 consacrati per sempre all’amore di Gesù Crocifisso, 32 dei quali hanno partecipato alla nostra festa dal cielo. A tanti la consacrazione ha rivoluzionato la vita. Iniziammo nel 1997 con trepidazione un cammino previsto dallo Statuto, ma nuovo per tutti, dopo 8 anni di riflessione e dopo diversi rinvii. Non fu facile fare capire a tanti laici che la consacrazione solenne voleva essere un prendere coscienza della consacrazione battesimale e viverla pienamente, seguendo la spiritualità dell’amore appresa da Gesù Crocifisso. Finalmente il 23 novembre 1997 un gruppo di 97 Amici fece la prima consacrazione solenne nella chiesa di Morrovalle; altri la fecero in luoghi e date diverse. Dopo i tre anni di rinnovi, il 21 maggio dell’anno santo 2000, 74 Amici fecero la loro consacrazione perpetua a Gesù Crocifisso. Altri seguirono nello stesso anno in luoghi e date diverse. Il Signore ci ha concesso la grazia di avere tra i primi consacrati delle anime grandi, che hanno vissuto in modo straordinario la spiritualità passionista e ora sono già in Cielo a goderne i frutti di santità. Ne ricordo solo alcuni: Cervellini Ambrosi Bruna e Bruno di Civitanova, Veneranda Libri di Reggio Calabria, Castignani Orlanda di Morrovalle, Corridoni Bianchina di S. Elpidio a Mare, Polsoni Emilia di Fossacesia, Greghini Maria di Macerata, Maria Teresa Mosca di Recanati, Quattrini Dina di Montecosaro, Astori Antonio di Fermo, Fabrizi Dina di Loreto. Potrei continuare a ricordarne tanti altri. Conservo gelosamente tante loro testimonianze del cammino fatto. Gli esempi che ci hanno lasciato e il cammino di santità da loro fatto, fino alla accettazione serena e anche gioia della morte, ci insegnano molte cose. Il ricordo di quanto il Signore ha operato tra noi aiuti tutti, ma specialmente i consacrati perpetui, a guardare avanti, a camminare con passo spedito verso la santità da laici passionisti, a essere fedeli a quanto hanno promesso solennemente al Signore davanti all’altare, a essere degni dei fratelli e sorelle che ci hanno preceduto nella meta, a essere di esempio ai fratelli e sorelle che il Signore vorrà ancora chiamare a fare parte della Famiglia Passionista.

P. Alberto Pierangioli

Stralci di testimonianze sulla giornata del 20 maggio Ci vorrà molto tempo per capire e interiorizzare quanto abbiamo vissuto in questa “giornata di paradiso”, “giornata stupenda”, “giornata memorabile”, positiva sotto tutti i punti di vista. Gesù, dandoci oggi una carica di fuoco, ha bussato al cuore di molti Amici che non rimarranno sordi a quanto egli ha voluto trasmetterci.

Conferenza di P. Luciano Temperilli

Abbiamo iniziato al mattino con la celebrazione delle Lodi, nelle quali, l’assistente, P. Alberto Pierangioli, ha ripercorso il cammino del movimento nei suoi 18 anni di vita e nei primi dieci anni di consacrazioni, ricordando quanto il Signore ha fatto nelle persone e nei gruppi. É seguita un’ottima conferenza del P. Luciano Temperilli su “I laici nella chiesa di oggi”. Le sue parole profonde, dette in maniera chiara e comprensibile, hanno spaziato sui temi più importanti della vita e della missione dei laici passionisti, chiamati ad essere testimoni di Gesù nel mondo che cambia, portando il Vangelo in ogni famiglia. In 10 punti, il P. Luciano ha parlato della consacrazione battesimale e del significato della consacrazione di amore fatta dai laici passionisti a Gesù Crocifisso; del loro cammino nella Chiesa e nelle congregazioni religiose. Il laico passionista deve vivere l’oggi del mondo come l’oggi di Dio; vivere la croce come la via alla trasfigurazione e risurrezione e come rivelazione dell’amore. Ha concluso compendiando alcune linee essenziali della spiritualità passionista che è spiritualità cristocentrica, pasquale, filiale, feriale, di speranza, di gioia, mariana. Non sono mancati momenti di grande gioia durante la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Padre Temperilli con gli assistenti e altri confratelli. É seguito il pasto comunitario, che ha accresciuto la gioia e la comunione tra tutti. La sorpresa più grande e momenti di fortissima commozione si sono avuti nel pomeriggio con il recital “Passione e Risurrezione” del gruppo Vox Dei, gui-


Amici di Gesù Crocifisso

dato da Giacomo Cipriani di Morrovalle. Questi ragazzi mi hanno trasmesso delle emozioni stupende! La voce di Giacomo, i canti, le scene ma soprattutto l’intensità con cui veniva fatta ogni cosa mi hanno emo-

ci consacrati perpetui, che hanno manifestato come la spiritualità passionista ha cambiato la loro vita e hanno fatto risaltare l’azione di Gesù su quanti desiderano seguirlo seriamente ed essere suoi testimoni. Le testimonianze sono state tutte stupende, una più dell’altra. Notavo l’intensità con cui venivano lette, ammiravo l’azione dal Padre in loro e pensavo a quanto lui può fare in ognuno di noi. La croce può diventare strumento di amore e di condivisione. Riflettevo che la nostra vita può essere totalmente trasformata quando s’incontra e si conosce il Signore. Se 20 Maggio 2007: Offertorio Messa impariamo ad amarlo e a seguirlo, possiamo anche imparare a testimoniarlo! La ciliegina finale è stato il bellissimo album “Consacrati per sempre”. donato ai consacrati perpetui, con i loro nomi, arricchito da immagini significative della spiritualità passionista. La giornata si è conclusa con il rinnovo comunitario della promessa di amore a Gesù Crocifisso. Poi il rinfresco e tanti abbracci commossi. Una testimonianza meravigliosa è stata quella di una sorella non iscritta agli Amici, fatta 20 Maggio 2007: Gruppo Amici di Gesù Crocefisso durante il ritorno, parlando al microfono dell’autobus; ha detto di avere trovato nel nostro gruppo il zionata fino alle lacrime. Ancora una volta ho pensato vero amore cristiano e di essersi trovata magnificamena quanto ha sofferto Gesù prima di morire in croce e a te in nostra compagnia. Devo ammettere che l’amore sua madre che era ai piedi della croce: si sarà sentita che passava tra noi era vero! É stato un ritrovarsi con morire con il Figlio per il dolore. Da parte mia c’è stagioia e con amore con tante persone conosciute in queto molto stupore nel vedere un folto gruppo di giovani sti anni nei convegni e ritiri. Sono state presenti tutte le con tanto amore e un grande spirito di evangelizzazio14 Fraternità, strette sempre più tra di loro. ne. Ho pensato che non è vero che il futuro è tutto nero e che i giovani non hanno più ideali. Oggi abbiamo Voglio ringraziare il Signore del dono di questa “stuavuto una testimonianza viva che i giovani sono e sapenda giornata”! Lo ringrazio ancora di più perché ho ranno ancora la speranza per il nostro futuro! Prego il avuto la gioia di avere con me anche mio marito e inSignore perché sempre più giovani possano seguirlo e sieme abbiamo assaporato ogni momento di questa testimoniare il suo amore! giornata di grazia. Un altro momento molto toccante è stata poi la lettuRiccardo R. - Olga Di E. - Olga C. - Paola D. S. ra di una decina di testimonianze commoventi di Ami-


Amici di Gesù Crocifisso

FAMILY DAY

La

famiglia esce allo scoperto! Così defigente è scesa in piazza senza gridare ma solo manifenirei quella giornata e si potrebbe anstando la propria gioia di essere normali? che aggiungere: la famiglia si stringe Perché tutta quella gente ha degnato di una minima attorno al Papa e ai Vescovi guidati da Bagnasco. attenzione perfino il palco degli organizzatori fino a Quale famiglia era presente a Piazza San Giovanni? quando non è salito sopra di esso Chico Arguello, fondatore del Movimento Neocatecumenale? In televisioUna famiglia che pensava di essere scomparsa: comne non hanno trasmesso questo momento che è stato posta da un papà e una mamma il più importante: Chico, di fronte (sempre quelli!) con figli (anche ad una piazza all’improvviso silenpiù di due!) e persino con al seguito ziosa, ci ha parlato di Cristo mornonni e familiari, pure in carrozzelto e risorto per dare a noi la forza la! Insomma a Roma il 12 maggio di essere testimoni nel mondo. Al la famiglia italiana, quella che latermine del suo breve ma intenso vora, pensa a crescere i figli spesintervento tutte quelle centinaia di so con sacrifici, rinunciando anche migliaia di persone hanno intonato alla partenza rituale per le ferie, la il canto “Risuscitò” accompagnati famiglia che si tiene in casa gli anda Chico alla chitarra; assicuro che ziani malati, con spese notevoli e il ci siamo sentiti tutti molto forti nel tempo tutto assorbito dietro a loro, Signore, che era lì con noi e abbiaha scoperto di non essere in via di mo capito che è stato giusto esserci estinzione, come i media vogliono per non lasciare il Papa e i Vescovi farci credere, ma di essere ancora la a gridare la verità da soli. Dobbiamaggioranza (silenziosa) dell’Itamo proclamare la bellezza di dare lia, quella maggioranza che tradiFamily Day 2007 la vita nella famiglia e per la famizionalmente (forse anche un po’ glia, abbandonando i propri capricironicamente) si definisce brava gente e che con fatici o desideri deviati, e questo è quello che sentono tutca e costanza tira avanti il nostro paese, sobbarcandosi te quelle persone che erano in piazza san Giovanni in tutti i doveri senza usufruire di diritti o aiuti. comunione con la Chiesa. Questo è senza ombra di dubbio il popolo cattolico, Contro una propaganda che ogni giorno ci dice che e chi era presente a Roma lo ha visto con i propri octutti si divorziano, non vogliono figli, convivono perchi, anche se qualcuno cerca di sottolineare l’aspetto ché così è il mondo moderno, la famiglia, l’unica e “laico” della manifestazione, quasi a prendere le divera, ha trovato il coraggio di farsi vedere e di protestanze dalla Chiesa. Io ero lì e posso dire che molti stare, pacificamente e gioiosamente, contro una cultura appartenenevano al Cammino Neocatecumenale, che e una politica, presente sia a sinistra che a destra, che non a caso punta molto sulla famiglia e sui figli da acvuole porre all’attenzione falsi problemi e favorire micogliere con amore e abbandono alla volontà di Dio; noranze esigue, penalizzando come sempre la maggiogli altri erano del Rinnovamento nello Spirito e di altri ranza silenziosa. Movimenti e Associazioni ecclesiali. Tutti abbiamo risposto ad un appello che ci era stato lanciato dal Papa Nel cuore di tutti noi, a Roma, c’era la sensazione di Benedetto XVI perché stiamo capendo che, dietro proessere lì a testimoniare la nostra adesione al Signore. poste di legge (vedi: DICO, aborto, procreazione assiSotto quel cielo rovente, si è continuamente ballato e stita, divorzio, ecc.) e mancati interventi pro-famiglia, cantato al Signore. Il Papa ci sta ridando l’orgoglio di si nasconde un progetto di respiro più ampio che tende essere cristiani e di sapere di essere nel giusto. Soprata modificare la società nei suoi valori più profondi e tutto sappiamo che il popolo cristiano è il futuro delfondanti, valori morali e spirituali, come si può vedere l’umanità perché solo Cristo può portare il bene e la già in atto in Paesi a noi vicini come la Spagna, a cui i pace nel mondo. nostri politici guardano con ammirazione. Perché tanta Coltorti Maria Grazia

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Abbiamo avuto la gioia di partecipare al Family Day che si è tenuto, a Roma il 12 maggio, in piazza San Giovanni. É stata una giornata unica nel suo genere. Non avevamo mai visto tante famiglie riunite insieme per difendere il diritto di essere riconosciute e difese da una politica che le vorrebbe solo come serbatoio di voti. Erano presenti ben 23 associazioni cattoliche a incoraggiare le famiglie e quando il leader dei neocatecumeni, Chico, ha intonato il canto “Risuscitò” con la sua chitarra, tutta la gente ha partecipato commossa cantando e ballando; è stato un momento di grande comunione. La cosa più bella poi è stata la presenza di tanti bambini di tutte le età. Spero che questa giornata rimanga sempre nel loro cuore e sia benefica per il loro futuro. Letizia, Mariella e Pina di Civitanova


Amici di Gesù Crocifisso

Lettere al Direttore 1. “Scrivo per metterti al corrente del mio rapporto personale con la fede, nella speranza che Tu possa illuminarmi, perché sono in crisi. Io “credo” ma ritengo di avere una fede “inquinata” dai molti dubbi che mi assalgono su vari punti…. Il Buon Dio che è L’Onnipotente, L’Onnisciente, L’Infinitamente Buono, conosce a priori i mali che succedono… Allora perché non interviene? In una riunione hai parlato di qualcuno che afferma di credere in Dio, ma poi pretende di fare “quello che vuole”. Io faccio del mio meglio per comportarmi da buon cristiano, ma temo proprio che questo non mi riesca. Prima di tutto: La fede è un dono di Dio o una scelta personale? O tutte due messe insieme? Come vedi, sono in uno stato di completa confusione. Voglio sperare che mi darai una risposta che mi consentirà di diventare veramente un buon Cristiano”. Amico di G. C.

ma persona: il Figlio stesso di Dio si è fatto uomo e ha voluto sperimentare tutte le forme di male, per stare vicino a noi ed essere solidale con noi. Ecco il Crocifisso: guardando il Crocifisso, possiamo trovare la soluzione di tanti problemi e dubbi. Concludo dicendo che avere difficoltà nella fede, avere interrogativi, pensieri non significa non avere fede. È una occasione per crescere nella fede, facendo atti di fede e chiedendo al Signore una fede maggiore. 2. “A contatto coi fratelli già consacrati perpetui che incontro ai ritiri, mi rendo conto che c’è una grande differenza di linguaggio tra me e loro. Li trovo più preparati e progrediti di me nel cammino di fede. Da qui il mio desiderio di “bruciare le tappe” per poter seguire con più profitto il programma che stiamo svolgendo; ma essendo esso il prosieguo di quello trattato negli anni precedenti, incontro, e con me forse anche altri ultimi arrivati, qualche difficoltà a seguire. A chiusura della catechesi di gennaio viene posta, tra le altre, la domanda: In che modo questi tre anni di cammino ti hanno aiutato a crescere nella conoscenza, amore e sequela di Cristo? Chiedo se non sarebbe il caso che alla lettera che viene inviata ai nuovi iscritti, venisse allegato un sunto di quanto fin lì trattato, o organizzare qualche incontro solo con i nuovi iscritti, per dare la possibilità agli ultimi di seguire le catechesi alle stesse condizioni, o quasi, dei primi”. Franco Campanelli

Carissimo, non è facile rispondere in poche parole a quesiti così vasti e fondamentali, esposti nella tua lunga lettera e sui quali sono stati scritte biblioteche di libri. In poche parole, ti dico che la fede è prima di tutto un grande dono gratuito di Dio, da accogliere, ma anche da approfondire con lo studio e da chiedere con la preghiera: “Signore, accresci la mia fede”, è la preghiera da fare più spesso. Io credo, non perché la cosa è evidente, ma perché mi fido di Dio che ha parlato, un Dio che non può sbagliare e non vuole ingannarmi. La fede non mi chieCarissimo Franco, hai de di credere a cose asaccennato a un problema surde. Mi chiede di creimportante per un buon dere a cose superiori alla inserimento nei gruppi mia intelligenza e io credei nuovi iscritti. Mi rendo, fidandomi di Dio che do conto che non è facile è infinitamente più intelper un nuovo iscritto agli ligente di me. Anche le Incontro Amici a Rivisondoli AQ Amici entrare immediacatastrofi naturali e i protamente nel cammino di blemi concreti vanno approfonditi alla luce della fede, un gruppo che cammina insieme da anni. Questo prodella ragione, della scienza, della storia. L’uomo, anblema dovrà essere approfondito dal Consiglio Eseche credente, può sempre sbagliare e fare il male. Molcutivo e dal Consiglio Nazionale. Si possono pensare ti fatti dolorosi, colpevoli o naturali, fanno parte delle diverse iniziative: alcuni incontri personali con l’asdebolezza del creato e delle creature e anche del cattisistente spirituale; assegnare un padrino o madrina al vo uso della libertà da parte dell’uomo. Dio non vuole nuovo arrivato, per informarlo sul cammino che si sta il male, né fisico, né morale, lo permette, rispettando facendo e aiutarlo a inserirsi serenamente nel gruppo; la libertà dell’uomo, cercando, come padre, di ricavare organizzare da parte dell’assistente e dei responsabiil bene anche dal male. Dio sa tutto, conosce anche il li del gruppo qualche incontro particolare con i nuovi male, ma non significa che lo vuole, solamente lo peraderenti; fornire loro tutto il materiale di approfondimette. Dio, creando l’uomo intelligente, lo ha creato mento dato ai gruppi almeno nell’ultimo anno. Poi la anche libero di fare il bene e di fare il male. La libertà è fedeltà agli incontri aiuterà a superare le difficoltà e a il dono grande che Dio ci ha fatto e Dio non si riprende camminare speditamente con gli altri. il dono, anche quando noi lo usiamo male. Per aiutarci P. Alberto CP a capire e accettare il male, Dio si è coinvolto in pri-

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Amici di Gesù Crocifisso

VITA DI FAMIGLIA Esercizi spirituali e consacrazione a Rocca di Papa RM

pegnata a seguire il gruppo. Il padre ha promesso un ritorno in autunno, anche per possibili consacrazioni. Il 9-10-11 maggio padre Alberto è venuto ad animare Gli Amici di Gesù Crocifisso di Rocca di Papa hanla Fraternità di Roccaraso e dintorni. Ha incontrato nei no vissuto due avvenimenti molto toccanti. Dal 27 al vari paesi i Gruppi di Roccaraso, Rivisondoli, Pietran29 aprile 2007 si è svolta la seconda tappa degli Esersieri e Pescocostanzo. Sono stati giorni di intensa cizi spirituali sulla contemplazione del Crocifisso. A preghiera per tutti. Questi singoli contatti con ciascun conclusione degli Esercizi la domenica 29 aprile sei gruppo hanno permesso al padre di approfondire la Amici di Gesù, Salvatore e Maria Teresa Granata, copconoscenza dei problemi di ognuno per dare un aiuto pia di giovani sposi, Adriana Patrizia Castri, Carla Gemaggiore a tutti. Particolare attenzione é stata rivolta rini, Pina Marini e Aldo Dell’Uomo, hanno emesso la ai malati, persone anziane e sole e ai disabili, anche loro consacrazione solenne per un anno a Gesù Cronon appartenenti agli Amici. Le giornate molto intense cifisso per vivere con maggior consapevolezza il bathanno raggiunto il culmine nella Chiesa di San Rocco tesimo, nel proprio stato di sposi o di vedovi, ispirandove si svolgeva il mese di maggio con la recita del dosi al Vangelo e alla Passione di Gesù, vivendo con Rosario e la celebrazione speranza la resurrezione, eucaristica, concelebrata per far conoscere l’amore dal nostro parroco don Andi Gesù nel mondo. Inoltre tonio Agapite e dal P. Alio ho emesso la mia consaberto. Seguivano le catecrazione perpetua dopo un chesi del padre nella Casa cammino di verifica con del Giovane, messa a dil’assistente spirituale. È sposizione da don Antonio. stata una giornata vissuta Sempre nutrito il gruppo con molta emozione spidei partecipanti. Certi di rituale anche perché nella aver incontrato Gesù nella nostra Provincia della Prenostra vita ci si avvia con sentazione siamo i primi gioia verso quello che é il a iniziare questo particoculmine della sequela, la lare impegno come Amici Consacrazione solenne a Consacrati all’amore: Morrovalle 6-5-07 di Gesù Crocifisso. Questo Gesù Crocifisso che faregruppo di spiritualità pasmo in autunno. sionista è iniziato due anni fa facendo un gemellaggio Riccardo con il gruppo fondato da P. Alberto Pierangioli della Provincia passionista della Pietà. Gianna Saviano

Nuovo pastore a Macerata

Consacrazioni a Morrovalle Il 6 maggio è stata una grande giornata di ritiro e consacrazioni a Morrovalle. Il salone è stato gremito fin dal mattino con partecipanti da tutte le fraternità delle Marche e anche dall’Abruzzo. Al mattino il P. Alberto ha svolto una catechesi sulla testimonianza, che è il tema dell’anno. Tra l’altro, ha detto che chi si consacra a Gesù Crocifisso, dà tutto a lui e si impegna non solo a conoscerlo, amarlo e seguirlo, ma anche a farlo conoscere, amare e seguire dai fratelli. Nel pomeriggio, dopo l’ora di adorazione davanti al Santissimo esposto, ci sono state le consacrazioni: 3 prime consacrazioni, 4 rinnovi e 10 consacrati perpetui. Pia

P. Alberto a Trasacco e Roccaraso

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Nei giorni 7-8 maggio il P. Alberto ha visitato e animato la Fraternità di Trasacco AQ, ospite delle suore passioniste. Ha parlato nei due giorni ai responsabili e a tutto il gruppo. Sr Emanuela, passionista, si è im-

Il 31 marzo ho vissuto per la prima volta la bellissima esperienza di assistere all’ordinazione di un vescovo. La nostra diocesi era senza vescovo ed il Santo Padre ci ha inviato S. E. Mons. Claudio Giuliodori, consacrato vescovo dal cardinale Camillo Ruini con moltissimi con celebranti, vescovi e sacerdoti. I Passionisti eravamo rappresentati dal Padre Provinciale Piergiorgio Bartoli, dal Padre Aurelio D’Intino. Con mia moglie Graziella con Maria Luisa di Macerata ho avuto la gioia di rappresentare gli Amici di Gesù Crocifisso. La cattedrale di Macerata era gremita di fedeli; e molti hanno dovuto seguire la cerimonia dai maxischermi posti in varie parti della città. É impossibile descrivere la cerimonia nei dettagli; quello che da laico passionista mi ha davvero commosso è stato che il nuovo vescovo, nel suo primo saluto alla diocesi, ha fatto sue le parole pronunciate dal suo predecessore, San Vincenzo Maria Strambi passionista, nella sua ordinazione episcopale, come vescovo di Macerata. Conserverò sempre il ricordo di questa indimenticabile giornata, Ho pregato tanto il Signore che invii lo Spirito Santo a illuminare il nostro nuovo pastore perché guidi noi tutti sulla via della fede. Gianni Gelao


Amici di Gesù Crocifisso

TESTIMONIANZE Dalla Svizzera: Giovani sposi innamorati di Gesù Crocifisso

Caro Padre Alberto, siamo sicuri che la strada intrapresa è opera di Dio, che sta lavorando in voi così meravigliosamente e opera prodigi anche in chi si mette in contatto con voi per la prima volta. Ho già distribuito parte delle immaginette che mi avete inviate, ma ne desidero delle altre. L’immagine bellissima di Gesù in atteggiamento ablativo mi fa innamorare ancora di lui, che è il più bello tra i figli dell’uomo. Cerco di fare apostolato sul posto del lavoro ma vedo che a volte è meglio pregare in silenzio senza fare rumore; se qualcuno accetta un momento di parola di Dio allora si scambia, se non c’è interesse, affido ogni cosa a Gesù. Che bellissima cartolina di Gesù completo nel dipinto di Velasquez ci ha mandato! L’abbiamo contemplato con amore; anche Marco si è soffermato a guardarlo e rimirarlo; poi le sue bellissime parole ci hanno commossi! La salutiamo con vero affetto per lo stesso amore con cui Gesù ci ha riscattati; la passione di Cristo e le sue piaghe preziosissime siano sempre impresse nei nostri cuori non solo a parole ma anche nei fatti. Preghi sempre per noi e noi per lei. Antonella e Marco Cavallasca PARADISO, Svizzera.

A. Carissimi Amici di Gesù Crocifisso, nel nostro viaggio di nozze, ho avuto la vostra bellissima Promessa di Amore con l’immaginetta di Gesù meraviglioso da una suora nostra amica in Italia, che l’ha ricevuta da una vostra iscritta. Su internet ho letto la vostra storia molto bella. Desidero ricevere le bellissime immaginette con la Promessa di Amore da diffondere a ogni costo anche qui nella Svizzera. Faccio parte dell’associazione della casa del Padre, che ha sede all’Aquila e che diffonde il messaggio del Padre, dato alla venerabile Madre Eugenia Elisabetta Ravasio. Ci siamo consacrati a Gesù Misericordioso durante le nozze celebrate il 31-03-2007; ma ci piace essere dei vostri, anche se solo spiritualmente; saremo uniti a voi con il pensiero e la preghiera. Con mio marito diciamo ogni sera la Promessa di Amore: è toccante e meravigliosa. Noi amiamo la Passione di Cristo, i misteri dolorosi e la Via Crucis, che facciamo spesso durante la settimana. Senza la croce di Gesù non c’è risurrezione e salvezza, ecco perché ci siamo sposati la vigilia delle Palme, proprio per ricordare meglio la Passione di Gesù e vivere la settimana Santa in viaggio di nozze partecipando a un ritiro spirituale presso le suore dell’Addolorata sorelle di S. Clelia Barbieri, che conosco da anni, meditando con loro tutto l’amore di Gesù per noi. “Non avere paura, io sono con te Lì ho ricevuto per la prima volta la vostra immaginetta tutti i giorni” che mi ha colpita talmente che l’abbiamo fatta subito Sto riflettendo sulla mia consacrazione a Gesù Cronostra. Mi apre il cuore a una grande confidenza verso cifisso. Ho sotto gli occhi il nostro statuto; prendo il Gesù e gli amici di Dio, come S. Gemma e San Gabriepensiero che è stato per me il più importante, il sentiele, dei quali sono devotissima. Vi prometto che diremo ro che mi ha portato all’incontro con Gesù: l’impegno sempre la promessa di amore, rinnovandola a ogni batper la preghiera, l’ascolto della Parola e la meditaziotito del nostro cuore. Un saluto fraterno a tutti gli Amine giornaliera. Ho sempre pregato Gesù con fiducia e ci di Gesù Crocifisso. Pregate per noi e per i nostri cari perseveranza, mi sono e noi vi ricordiamo nelabbandonata totalmenle nostre povere e umili te a lui e ho avuto sempreghiere. pre tanta fiducia in Lui. B. Carissimo padre, Gesù mi dice: “Non grazie per avere rispoavere paura, io sono sto subito alla nostra con te tutti i giorni”. richiesta. Siamo una Io non ho avuto paura coppia che ha sofferdell’Amore. Gesù con to, come tante altre; ma il suo amore mi ha atsolo la sofferenza aiuta tirato a sé ogni giora capire meglio la pasno, mi ha dato forza e sione di Cristo. Siamo coraggio, mi ha fatto felicissimi di essere sentire amata, ha aperspiritualmente stati acto il mio cuore, ha dato cettati dalla vostra assenso alla mia vita. Ha sociazione “Amici di messo tanta pace nel Gesù Crocifisso”. PreFesta dei Consacrati, 20 Maggio 2007 mio cuore e mi ha fatghiamo affinché questa to capito il valore della meravigliosa opera si sofferenza. Il dolore, vissuto in comunione con Gesù, espanda in lungo ed in largo fino ai confini della terè la vera gioia, perché ci porta alla risurrezione, alla ra e venga accolta con cuore sincero da ogni creatura. comunione con lui e con i fratelli. Mi ha resa capace di Quanto bene fate! Che gioia essere in contatto con i amare tutti. In questo momento difficile della mia vita veri amici di Dio, quelli che non cercano i loro intemi fa tanta compagnia, è sempre con me e io con lui. ressi ma quelli della gloria del Signore e della salvezza Lidia Cerquiglini di anime!

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Amici di Gesù Crocifisso

Un giovane scopre la vera gioia

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da piangere per la gioia. Sentii subito il desiderio di voler fare qualcosa per i più bisognosi, pensiero che fino a quel giorno non mi sarebbe mai passato per la testa. Mi chiamo Carmelo Gagliostro, ho 34 anni, abito a Mi venne in mente quando andai a trovare lo zio moPaderno Dugnano MI, sono impiegato. Vi scrivo perrente della mia fidanzata in una struttura che era proché, facendo delle ricerche su internet relative a ordini prio attaccata al santuario dei frati, di nome “Hospice religiosi, ho scoperto il vostro movimento “Amici di Santa Maria delle Grazie”, facente parte della fondaGesù Crocifisso” e sono subito rimasto affascinato dal zione “Don Carlo Gnocchi”, dove vengono prestate vostro scopo mirato ad aiutare tutti gli uomini a cercare cure palliative ai malati oncologici gravi. Mi vennero la santità vivendo la spiritualità dell’amore insegnatain mente così i ci da Gesù e dai malati che avesanti Paolo delvo visto soffela Croce, Franrenti e soli, e sucesco d’Assibito pensai: che si ecc, che Dio bello se potessi Padre ci ha dato star loro vicino come testimoni e fare compadel suo amore gnia, anche solo misericordioso tenendo loro la rivolto specialmano, per allemente verso i viare la loro sopiù bisognosi. litudine. Ogni Vi scrivo persabato sera vado ché mi piacecome volontarebbe diventare rio in Hospice e Giacomo con il gruppo Vox Dei a S. Gabriele con gli Amici, il 20-5-2007 un membro efaiuto a mangiare fettivo della voi malati non autosufficienti; poi sto lì a parlare facenstra famiglia passionista in quanto sento dentro di me do loro un po’ di compagnia, cercando di accontentare il desiderio di santificarmi ogni giorno sempre di più tutti, specialmente quelli che non hanno parenti o che unito a Gesù nostro Salvatore, con le opere di carità non hanno avuto visite. e di amore per essere il più possibile suo degno testiContemporaneamente, spinto dal desiderio di aiutare mone. Vorrei sapere, visto che abito lontano, se è posil prossimo, incominciai a svolgere il sabato mattina sibile ugualmente diventare un membro effettivo? Se sempre come volontario il servizio in una mensa dei sì come? Vorrei una volta al mese riuscire a venire di poveri gestita dai frati minori francescani di Milano, persona ai vostri incontri. presso la “Basilica di Sant’Antonio”’. Infine insieme a B. Ho ricevuto con gioia la tua e-mail nella quale mi dei ragazzi della mia parrocchia, ogni lunedì sera andici che sono stato aggregato come membro effettivo diamo alla stazione centrale di Milano e distribuiamo al gruppo di Morrovalle MC. Sono felicissimo e anvestiti, generi alimentari, bevande che, grazie alla dicora una volta devo ringraziare il Signore, sia perché vina Provvidenza, riusciamo a raccogliere. Oggi poscirca un anno e mezzo fa ho ricevuto la “grazia” di so dire che da circa un anno e mezzo mi sento davvero cambiare totalmente la mia vita, sia perché mi ha ricefelice, perché cerco di vivere ogni giorno nell’amore di vuto attraverso voi nella sua famiglia. Vi ringrazio con Gesù; è questo che mi spinge a fare il volontario e mi questa mia testimonianza. dà la forza e la gioia di stare vicino a un morente, a un povero, a un tossicodipendente, a un alcolista, a un diHo frequentato la Chiesa e l’oratorio fino all’età di sabile, a persone senza fissa dimora. solamente perché 14 anni; poi mi sono allontanato dalla Chiesa, attratto in loro e nella loro sofferenza vedo il volto, il corpo e dalle cose del mondo, definendomi il classico credente la passione di nostro Signore Gesù Cristo crocifisso. Vi ma non praticante; prima di andare a letto la sera diceringrazio nuovamente per avermi accettato nella vostra vo la mia preghiera ma niente di più. Fino a quasi due famiglia e aspetto con gioia il giorno per potervi conoanni fa ho vissuto pensando a me stesso, con interessi scere di persona. del tipo lavoro, soldi, macchina, ragazza, divertimento ecc, illudendomi che tutto questo mi potesse dare Carmelo Gagliostro gioia. Però mi rendevo conto che nonostante cercassi di fare sempre nuove esperienze di vita, non mi sentivo felice, come se dentro di me mancasse qualcosa di più importante. Grazie per Tramite un mio collega di lavoro, andai a conosceaverci insegnato a meditare re i Frati Minori Francescani di Monza (MI); andanCaro padre, mi scuso per la mia lontananza materiado al santuario, sentii il desiderio di confessarmi. Non le, ma il mio cuore le è vicino sempre e prego per lei. so come spiegarlo, so solo che dopo la confessione mi Ci vorrebbe un libro per raccontare le mie peripezie, sentii più leggero, consolato, amato, rinato: mi veniva lo farò più volentieri a voce. Grazie per il suo insegna-


Amici di Gesù Crocifisso

mento sulla meditazione e per il suo libro benedetto, che avrò letto e meditato più di dieci volte. Continuerò a farlo sempre. Ogni giorno conosco sempre di più Gesù, l’amore di Dio trinitario. Sento la presenza della Mamma celeste, che mi tiene sempre per mano e protegge la mia famiglia. Sono serena e ringrazio il Signore per quello che mi dona ogni giorno. Luciana, Enzo e famiglia

Amica aggregata

Addolorata ci ha donato un grande messaggio: Gesù ci dà la chiave del suo cuore e del suo amore, che richiede donazione totale, per la salvezza propria e dei fratelli. È la strada dell’amore di Dio, una strada stretta, che richiede la morte del proprio “io”, un cammino di purificazione, che passa per la Passione di Gesù. Ogni goccia della sua Santa Passione che Gesù vorrà donarci va bevuta con amore e offerta per la redenzione dei fratelli. Quanto coraggio infonde Maria Addolorata, questa perla di Gesù! Gesù disponga come crede della nostra vita; non so che cosa vorrà da noi il Signore, ma quello che Gesù ha fatto finora è stato tutto per il nostro bene. Mi fido di lui! Prima di ripartire, abbiamo pregato molto anche perché Sr. Maria Addolorata sia riconosciuta santa al più presto. Amica di Gesù Crocifisso

Caro padre, in questi anni, da quando sono iscritta agli Amici di Gesù Crocifisso, ho sempre gradito le sue parole di incoraggiamento e le sue preghiere. Mi sono sentita aiutata e nello stesso tempo contenta di fare parte degli Amici di Gesù Crocifisso. Per Il Crocifisso questo è con molto dà fastidio. piacere che desidero Compleanno di Ada iscrivermi al gruppo Carissimo padre, degli Amici Aggrescrivo perché nel gati di Morrovalle. Spero di vincere la mia pigrizia e di posto dove lavoro si stanno verificando degli episodi scriverle più spesso. poco piacevoli. Una persona ha contestato la presenza di un crocifisso e il direttore ha concesso la rimozione Elsa di Albinea RE. del Crocifisso, senza chiedere il parere di nessuno. Fra l’altro, si tratta di un luogo privato visto che il Crocifisso si trovava nel bar interno, gestito da persone esterne So di non essere mai sola che pagano l’affitto regolare per lavorare. Noi ci siamo risentiti di questo, perché tutto è avvenuto a nostra inSono diversi anni che ha fatto la consacrazione persaputa. Ora io ho acquistato tanti piccoli crocifissi perpetua e posso dire che sono molto contenta di esseché ognuno lo tenga davanti a se dove lavora. re Amica di Gesù Crocifisso e di fare parte di questa grande comunità. Ho incontrato in questi anni tanti fraGiulia telli e l’assistente che con le sue parole mi ha aiutato a conoscere Gesù e mi ha confortato nelle mie difficoltà. So di non essere mai sola. So che Gesù dalla sua croce San Paolo della Croce, gloriosa mi ama così come sono; nei giorni più tristi mi sento ancora più vicina a Lui. capo operaio! Acciarresi Claudia Siamo una coppia anziana, ma seguiamo Gesù Crocifisso con gioia. Quando ci siamo iscritti agli Amici di Gesù Crocifisso non ne capivamo il significato; ma ora che abbiamo fatto la consacrazione perpetua abbiaSr. Maria Addolorata, mo capito che Gesù ci sta sempre vicino, ci segue e ci perla di Gesù ascolta. Abbiamo avuto molte sofferenze nella nostra vita, con la morte del nostro figlio e con le difficoltà e Da po’ di tempo sentivo che la serva di Dio suor Maincomprensioni con le persone più care. Ora Gesù ci ria Addolorata ci aspettava al suo convento di Ripasta aiutando a risolverle, con l’amore e la preghiera. transone. Con mio marito ci siamo andati il giorno di Iniziamo sempre la giornata con il rosario e con la sanPasqua. Il nostro cuore era colmo di gioia! Eravamo ta messa. Ora Gesù Crocifisso ci fa capire che dobbialì vicino alla nostra sorella; mi sono inginocchiata e mo anche andare a lavorare nella sua vigna, guidati dal ho provato tanta pace. Io e mio marito abbiamo precapo degli operai, che per noi è san Paolo della Croce. gato in silenzio. Dopo la visita abbiamo scoperto che tutti e due avevamo chiesto la stessa grazia! Sr. Maria Riccardo e Liduina

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Amici di Gesù Crocifisso

Il P. Sandro Pippa, collaboratore dell’Assistente Nazionale nell’animazione degli Amici di Gesù Crocifisso, è stato consacrato sacerdote il 23 giugno 2007 da S. E. Mons. Lino Fumagalli nella chiesa parrocchiale “Gesù Operaio” di Monterotondo (Roma). A lui gli auguri e la preghiera di tutti gli Amici di Gesù Crocifisso.

Esercizi Spirituali Amici G. C. e Laici impegnati Sede: Centro di Spiritualità - San Gabriele (Te) Tel. 0861. 97721 Tema: “La testimonianza cristiana”

I Corso:

6 agosto (Ore 16,00) – 11 agosto (Pranzo): per tutti Guida: P. Alberto Pierangioli e P. Bruno de Luca

II Corso: 15 agosto (Ore 16,00) – 20 agosto (Pranzo), soprattutto per coppie e figli Guida: P. Fernando Taccone e P. Alberto Pierangioli, Collaborazione di P. Sandro Pippa e Sr. Carmela Passionista Quota adulti (camere doppie) € 170,00 - Quota adulti (camere singole) € 200,00 Ragazzi e giovani fino a 18 anni: Quota da convenire Per prenotarsi: P. Alberto Pierangioli: P.le S. Gabriele 2 - 62010 Morrovalle (Mc) - Tel. 0733/221273 – Cel. 349.805.70.73

01 luglio: 08 luglio: 06-11 agosto: 15-20 agosto: 09 settembre:

Calendario Amici

Ritiro mensile a Morrovalle: festa del Preziosissimo Sangue Prima messa del P. Sandro a Morrovalle, ore 11,00. Primo corso Esercizi spirituali a S. Gabriele Secondo corso Esercizi spirituali a S. Gabriele Ritiro mensile a Morrovalle

Ricordiamo al Signore i nostri defunti: P. Paulino Alonso Blanco, Roma: 21-5-07; Ruani Nazareno, Civitanova Marche: 03-06-07; Pantalei Romilde, Macerata: 12-06-07. Un grazie sincero a coloro che hanno inviato offerte per le spese di stampa Luglio - Agosto 2007 – Anno VIII n. 4 Autor. Trib. di MC n. 438\99 del 17-12-1999 Sped. Ab. Post. D.353/2003 (L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, Comma 2, DCB Macerata Editoriale ECO srl - C. c. p. 11558624 Dir. Tonino Taccone – Redazione: P. A. Giuseppe Pierangioli Piazzale S. Gabriele 2 – 62010 Morrovalle Mc T. 0733/221273 - C. 349.8057073 - Fax 0733/222394 http://www.amicidigc.it E-mail albertopier@tiscali.it


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