gennaio 1997

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"Voi siete miei amici” Gv 15,14

AMICI DI GESÙ’ CROCIFISSO N. 57: gennaio 1997

DAVANTI AL CROCIFISSO LE PIE DONNE "Lo seguiva una grande folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci! Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?». (Lc 23,27-31) Per la comprensione - Solo Luca riporta l'episodio dell'incontro di Gesù con "una grande folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui". Mentre gli altri evangelisti sottolineano soprattutto la presenza di nemici intorno a Gesù, durante la sua Passione, Luca nota la presenza di un popolo amico, soprattutto di donne, che lo compassionano - "Le donne di Gerusalemme" erano in maggioranza abitanti di Gerusalemme, che in qualche modo conoscevano Gesù; tra loro c'erano certamente anche le pie donne che seguivano Gesù, c'era la sua Madre. - La triste predizione del Signore sulla rovina di Gerusalemme, per il peccato del rifiuto del Signore, si avvererà pochi decenni dopo, quando nel 70 D.C. l'esercito romano di Tito distruggerà Gerusalemme, riducendola a un cumulo di macerie e ne crocifiggerà buona parte della popolazione, tanto da non trovare più legni sufficienti per appendere i crocifissi. Rifletti - "Non piangete su di me": è l'unica volta che Gesù parla durante il viaggio verso il Calvario; Egli gradisce la compassione e il pianto delle pie donne, vuole che si ricordi la sua passione, quanto Egli ha sofferto per gli uomini; nell'istituire l'Eucarestia, aveva ordinato: "Fate questo in memoria di me" (Lc 22,19), riferendosi alla sua passione imminente. Ma vuole che sia un ricordo fruttuoso, soprattutto una riflessione sulle cause della sua passione. - "Piangete su voi stesse e sui vostri figli": il Signore vuole dirigere questo pianto verso un motivo più soprannaturale e invita le donne a piangere per il peccato del rifiuto della salvezza, per tutti i peccati, che allontano Dio dal cuore dell'uomo, sono la causa della sua Passione e portano al baratro della perdizione. Gesù vuole che le pie donne piangano sulla rovina di Gerusalemme, causata dal rifiuto dell'unico Salvatore. - Per questo motivo Gesù stesso aveva pianto: "Quando fu vicino, alla vista della città, pianse su di essa, dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi. Giorni verranno per te in cui i tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte; abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata». (Lc 19,41-44. - Gesù sta uscendo da Gerusalemme, portando la croce, per andare a morire su di essa, per i peccati dei figli di Gerusalemme, ma sa che solo il pentimento dà a Dio la possibilità di cancellare il peccato dal cuore dell'uomo e di donare la salvezza. Ma questa è "nascosta agli occhi" dei figli di Gerusalemme. Per questo Gesù piange e invita le donne a piangere.


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- Questa scena ne ricorda un'altra non meno commovente, mentre Gesù è in cammino verso Gerusalemme: "Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa vi viene lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!». (Lc 13,34-35) Confronta - I Santi hanno versato fiumi di lacrime di amore e di dolore davanti a Gesù Crocifisso; con quali sentimenti io ricordo la Passione di Gesù? Sento il bisogno di meditarla ogni giorno? - Dio non poteva fare di più per salvarmi; tocca a me rimuovere gli ostacoli e non sciupare queste prove dell'amore di Dio. I Santi hanno pianto amaramente anche le colpe più lievi, perché comprendevano quale grande male è il peccato e a quale rovina conduce. So vedere nelle piaghe di Gesù il frutto dei miei peccati, dei peccati dei miei fratelli? - Mentre tanti deridono e insultano Gesù sulla via del Calvario, le pie Donne piangono su di Lui e lo accompagnano con il loro affetto: so comprendere ed essere vicino a chi soffre, a chi si trova a portare una pesante croce?

IL CAMMINO DEGLI AMICI 1 - LA CONSACRAZIONE SOLENNE A GESU' CROCIFISSO Il 1997 deve essere un anno importante per gli Amici di Gesù Crocifisso: ci prepariamo alla prima consacrazione solenne. Il nostro Statuto afferma: "E' membro EFFETTIVO un battezzato, che ha compiuto 14 anni e si impegna a vivere personalmente e comunitariamente la spiritualità e le finalità del Movimento, ne accetta il cammino formativo, gli impegni e le responsabilità, partecipando alla Fraternità, o gruppo, costituita nella sua zona. Dopo un anno formativo e la verifica dell'Assistente spirituale, emette la Promessa pubblica di Amore a Gesù Crocifisso, possibilmente nelle mani dell'Assistente spirituale, con la consegna del Crocifisso e del Segno Passionista, in un significativo momento liturgico" (n.5). Avevamo annunciato da tempo questa consacrazione, che pensavamo di fare nella Quaresima del 1996. Ma dopo una attenta riflessione, ci rendemmo conto di non esser preparati a questo passo importante. Le prime Fraternità erano sorte da poco ed erano ancora in formazione; mancava una vera organizzazione a livello generale; si sentiva il bisogno di una formazione spirituale più profonda sul nostro carisma. Per questo si decise di rimandare ad altra data questo passo importante. Intanto nel 1996 si è costituito il primo Consiglio Generale, anche se provvisorio; abbiamo avuto due incontri dei Responsabili e degli Assistenti spirituali delle Fratenità. Pensiamo ora di fare questa consacrazione verso la fine del presente anno, possibilmente il 23 novembre, solennità di Cristo Re dell'universo, a Morrovalle, e poi in altri luoghi in date da stabilire, per coloro che non possono partecipare a Morrovalle. E' importante ricordare che tutti possono far parte degli Amici di Gesù Crocifisso; ma la consacrazione solenne è riservata agli "effettivi", cioè a coloro che frequentano regolarmente la Fraternità più vicina, da almeno un anno. L'Assistente spirituale può concedere questa consacrazione a un aderente che vive pienamente la spiritualità degli Amici, ma non può partecipare agli incontri di Fraternità, o per grave malattia, o per mancanza di una Fraternità nella propria regione. Con il mese di gennaio 1997 iniziamo nelle varie Fraternità un Seminario di preparazione e di approfondimento della Spiritualità Laicale Passionista. Tenendo presenti gli insegnamenti di S.Paolo della Croce, saranno svolti alcuni temi fondamentali, per approfondire il cammino di santità che siamo chiamati a fare, secondo il nostro carisma; questi temi saranno anche compendiati su questa Pagina degli Amici.


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Ma in che cosa consiste la Consacrazione Solenne a Gesù Crocifisso? Evidentemente non si tratta della consacrazione religiosa, che è ricevuta e regolata direttamente dalla Chiesa come impegno di vita. Chiunque aderisce agli Amici si consacra ogni giorno a Gesù Crocifisso, ripetendo la Promessa di Amore, impegnandosi ad amare e fare amare Gesù Crocifisso, a fare della propria vita un continuo atto di amore, con una consacrazione strettamente personale e privata. Con la Consacrazione Solenne un Amico conferma solennemente la propria adesione a Gesù Crocifisso e si impegna pubblicamente davanti ai fratelli a voler vivere pienamente la spiritualità passionista, secondo il cammino degli Amici di Gesù Crocifisso. La consegna del Crocifisso e del "Segno Passionista" ricorda al nuovo fratello o sorella che da quel momento fa parte a pieno titolo della grande Famiglia Passionista, ne partecipa della sua spiritualità e ne gode di tutti benefici spirituali. E' a pieno titolo "Passionista". Comprendete allora l'importanza di una preparazione seria in questo anno per tutti quelli che desiderano consacrarsi solennemente a Gesù Crocifisso; soprattutto l'importanza di frequentare la Fraternità più vicina, o almeno le piccole Fraternità familiari, dove non ne esiste una ufficiale. Tutti devono cercare di vivere una intensa vita spirituale e di crescere nella conoscenza e nell'amore per Gesù Crocifisso. Una raccomandazione particolare va agli assistenti spirituali e ai responsabili delle Fraternità: negli incontri della Fraternità dovranno cercare di spiegare a tutto il gruppo il cammino di questo anno, servendosi di quanto scritto su questa pagina. Secondo la fisionomia della Fraternità, potranno pensare anche delle iniziative particolari per il cammino di questo anno. Sarà di grande aiuto anche la frequenza dei ritiri mensili a Morrovalle, almeno per i più vicini e la partecipazione al corso di Esercizi Spirituali al Santuario di San Gabriele, che, salvo imprevisti, si svolgerà dal 18 al 23 agosto. Sono grato a coloro che vorranno scrivermi, per chiedere chiarimenti e manifestare difficoltà, desideri, proposte. Chiedo a tutti di pregare tanto per queste intenzioni, perché il Signore voglia illuminare e benedire il nostro cammino.

I GRANDI AMICI DEL CROCIFISSO 1 - L'APOSTOLO DEL CROCIFISSO: S.Paolo della Croce S. Paolo della Croce è il fondatore della Famiglia Passionista: nacque a Ovada (AL) il 3 gennaio 1694, morì a Roma il 18 ottobre 1775, fu canonizzato da Pio IX il 29 giugno 1867. In molte chiese dei Passionisti trovate un quadro particolare di S. Paolo della Croce: il Santo è sollevato in alto davanti a un grande Crocifisso, che con un braccio staccato dalla croce lo abbraccia e lo stringe al cuore. Non è una semplice rievocazione simbolica del pittore, ma è la descrizione di un fatto accaduto realmente e rivelato dal Santo stesso a una sua confidente; è anche il simbolo più bello del più grande innamorato e apostolo del Crocifisso. Si chiamava Paolo Danei; ma quando comprese che il Signore gli affidava la missione di risvegliare nei fedeli l'amore a Gesù Crocifisso, cambiò il suo nome in PAOLO DELLA CROCE. A 26 anni, lungo la strada del paese, mentre tornava a casa dalla Messa, ebbe una visione decisiva: si vide vestito di una tunica nera, con un cuore e una croce bianca sul petto e comprese che Dio lo chiamava ad essere l'innamorato e l'apostolo del Crocifisso. Dopo essere stato rivestito dell'abito nero dal suo vescovo, si preparò alla sua missione con un ritiro di 40 giorni di rigorosa penitenza e continua meditazione di Gesù Crocifisso, durante i quali fu arricchito di eccezionali esperienze mistiche sulla Passione di Gesù e scrisse la Regola dei Passionisti. A 33 anni fu consacrato sacerdote dal Papa, insieme al fratello, il Ven. P.Giovanni Battista: da allora si dedicò tutto alla sua missione di Apostolo del Crocifisso e di fondatore di una nuova famiglia religiosa, maschile e femminile, che avesse lo scopo di ricordare al mondo che "la Passione di Gesù è la più grande e stupenda opera del divino amore".


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Apostolo instancabile, percorse buona pare dell'Italia, predicando centinaia di missioni e di esercizi spirituali; fu soprattutto l'apostolo dei più umili, dei più abbandonati e perduti, tanto da essere chiamato "l'apostolo dei banditi". Mistico eccezionale, passava ore ed ore nel contemplare l'Amore Crocifisso, che gli impresse nel cuore tutti gli strumenti della Passione e trasformò il suo cuore in una fornace di amore, tanto da bruciare gli indumenti intimi. Fondatore coraggioso e prudente, alla sua morte lasciava 14 conventi pieni di ferventi religiosi e un monastero di "colombe del Crocifisso". Direttore illuminato, diresse sulla via della santità migliaia di fedeli di tutte le condizioni, scrisse più di 10.000 lettere di direzione spirituale, mettendo come base del suo insegnamento "la Morte Mistica" e "la Divina Rinascita". Dalle sue lettere riportiamo alcuni suoi insegnamenti: "Nel colmo di qualche grave afflizione, prendete in mano il Crocifisso, fatevi fare una predica da Lui. Che predica sentirete!... Ascoltate ciò che vi predicano le spine, i chiodi, le piaghe, il Sangue divino: oh, che predica! che predica!". "La Passione di Gesù è opera grande, stragrande e stupenda dell'infinito Amore divino. E' il miracolo dei miracoli dell'Amore di Dio; è un mare di dolori, ma altresì un mare di Amore: grande mare di pene, che scaturisce dall'immenso mare dell'Amore di Dio". "L'anima perdendosi tutta nell'infinito Amore di Dio, non può fare a meno di immergersi tutta nel mare della Passione ed essere sempre più vittima sacrificata in olocausto nel fuoco del santo Amore". "Fondate sempre la vostra meditazione sopra i misteri della Passione di Gesù, non la lasciate mai, attendetevi ogni giorno. Lasciate che questo desiderio vi inzuppi, vi penetri sino le midolla delle ossa: vedrete miracoli della misericordia di Dio, gusterete quanto siano dolci i frutti di questo albero di vita: la Croce". "La Passione di Gesù è il mezzo più efficace per convertire le anime più ostinate, per sterminare i vizi, piantare la vera pietà e incamminare le anime a grande santità; è una ricchissima miniera di ogni virtù; è la via più sicura e il mezzo più efficace per farsi santi; è la via regia; è la Scuola Divina, ove s'impara l'altissima scienza della santità. E' qui che hanno imparato i santi". "Un Dio flagellato! Un Dio crocifisso! Un Dio morto! Chi?... Per chi?... Ciò basta a tenerci in meditazione un'eternità!". "La Passione di Gesù è un mare infinito di amore, dove si pescano tutte le perle preziose delle virtù". "O cara Croce, o santa Croce! Albero di vita dal quale pende l'eterna vita: io ti saluto, ti abbraccio, ti stringo al mio petto... Oh quanto si rallegra il mio cuore! Ogni afflizione mi pare dolce e leggera!... Per te un giorno bruceremo d'amore, diventeremo tutti fuoco e le fiamme ci penetreranno fino alle midolla delle ossa. O care fiamme, o caro fuoco! Quando saremo tanto accesi che ci bruceremo gli uni gli altri, che tutto andrà a fiamme e fuoco d'amore?".

TESTIMONIANZE Risposte al questionario del mese di Giugno 1. Sono molto contenta di aver intrapreso il cammino negli A G.C., perché ha dato un senso più forte al mio essere cristiana. Tale cammino per me non è sempre facile, perché la perseveranza, la coerenza e l'impegno alle volte non sono adeguati. Come potrei rimediare? Le indicazioni avute fin dal momento dell'iscrizione sono chiare: gli esercizi spirituali sono la manna, le riflessioni nella Pagina degli A.G.C. su "Tendopoli" sono gocce che rinfrescano ogni mese il mio spirito, , però avrei bisogno di un ulteriore stimolo, che potrebbe venire da incontri più frequenti, con il "Gruppo-madre", o Fraternità. Sarebbe utile anche che gruppi di regioni confinanti si trovassero insieme ogni 2-3 mesi, per una giornata di ritiro, sul tipo di quella di Morrovalle. 2. Le proposte di sviluppo del nostro movimento le trovo giuste e adeguate a chi vuole operare scelte di vario genere e portata.


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3. La piccolissima "Fraternità" che abbiamo a Palmanova (UD), non si può neppure definire così, perché ogni primo venerdì ci ritroviamo in pochissimi, per ascoltare la S.Messa, recitare la "promessa di Amore", leggere e meditare il foglio di "Tendopoli", con le riflessioni, o, se questo non ci perviene in tempo, per fare altre letture (per Es. S.Paolo della Croce, S.Gemma Galgani). Ho fatto dei tentativi per allargare il gruppo, ma finora senza successo. 4. Durante gli incontri di "Fraternità", oltre la preghiera e la meditazione, si potrebbe decidere come impegnarsi nell'aiutare qualche persona bisognosa di aiuto soprattutto spirituale. Non sarà difficile avere dei nomi, rivolgendosi a parroci, istituzioni... 5. Il modo e i tempi per le opere di carità e servizio dovrebbero essere decisi da ogni gruppo al suo interno, a seconda delle disponibilità di ogni componente. 6. La Pagina degli Amici su Tendopoli la leggo sempre; torno a rileggere anche quelle degli anni scorsi e le ho raccolte in un fascicoletto, per averle a portata di mano. La trovo completa così com'è. Luisa Morlacco Il primo grande Amore "Carissimo Padre, ....nello scriverti, so di non essere colta, ma non me ne vergogno. Se mi ponessi questo problema, come farei a testimoniare il mio grande amore a Gesù Crocifisso? Io chiedo al Signore la semplicità e la purezza di cuore, nel silenzio e nell'umiltà e il dono di saperlo amare nei deboli, nei poveri, negli emarginati e nei sofferenti e soprattutto di saper amare chi non ci ama. Questi sono i "crocifissi" che dobbiamo amare. Il tempo fa presto a cancellare tanti ricordi, ma non potrà mai cancellare il ricordo del primo amore, in chi lo ha provato. Per me l'amore a Gesù Crocifisso è come se fosse il primo, l'unico, assoluto, grande amore della mia vita". Amica di Gesù Crocifisso La Pagina degli Amici "Ricevo puntuale la pagina degli Amici di Gesù Crocifisso; la leggo con tanto piacere, la medito con attenzione, per approfondirne il significato; vedo proprio che mi aiuta ogni giorno a percorrere la via della santità, anche se qualche volta incontro ostacoli difficili da superare; ma dietro le orme di Gesù Crocifisso, tutto resta più facile". Nenella

COMUNICAZIONI Convegno del MLP Dal 21 al 24 novembre più di trenta Amici hanno partecipato al IV Convegno Nazionale del Movimento Laicale Passionista, che si è tenuto presso Ciampino di Roma. Il Convegno è stato interessante, soprattutto per lo scambio di esperienze tra i vari gruppi passionisti, le relazioni, in particolare la relazione del P.Generale dei Passionisti, che ci ha parlato della grande Famiglia Passionista nel mondo. Una nuova Fraternità in Sud Africa Il 20 dicembre, nella mia recente visita in SUD AFRICA, ho avuto la gioia di riunire a Pretoria alcuni iscritti agli Amici di Gesù Crocifisso. Diversi hanno espresso il desiderio di continuare a incontrarsi per formare pian piano una Fraternità, che sarà animata dal missionario passionista P.Martin Coffey. Ringrazio tutti coloro che hanno inviato auguri per il S.Natale e il Nuovo Anno. Contraccambio di cuore a tutti. Ringrazio anche tutti coloro che hanno invitato la loro generosa offerta per le spese di stampa. 7 febbraio: FESTA SOLENNE DELLA PASSIONE. Messa per gli AMICI: MORROVALLE: ore 19,00. CIVITANOVA: ore 21,00. P.Alberto Pierangioli


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