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SCADENZARIO RAGIONATO DELLE OPPORTUNITÀ CONTENUTE NEI BANDI COMUNITARI E REGIONALI Novembre 2015 a cura di CINZIA BOSCHIERO Per domande o segnalazioni: cinziaboschiero@gmail.com LEGENDA -
Grado di anticipazione della notizia rispetto all’uscita in Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea espresso in numero di stelle HHHHH (5 stelle = massima anticipazione)
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Grado di difficoltà nella partecipazione: livello espresso da 1 a 5 (L. 1 ecc.). La valutazione del livello fa riferimento alla tipologia della modulistica (complicata ecc.), ai tempi di attesa (tra l’inoltro e la comunicazione di avvenuto vaglio e approvazione), ai tempi per l’arrivo dei fondi ecc.
Aiuti per l’aggiornamento professionale, per le nanotecnologie, i trasporti, le industrie creative
FINANZIAMENTI PMI In questo inserto i bandi riguardano l’aggiornamento professionale che è una sfida europea per la migliore competitività delle pmi, fondi per i network strategici transnazionali in settori qua-
BANDI E FONDI COMUNITARI SETTORE
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GRADO DI DIFFICOLTÀ
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TITOLO
EACEA Contenuto: sono aperti due bandi dell’Agenzia esecutiva Eacea, nell’ambito del programma Europa creativa per società di produzione audiovisiva. Si tratta del bando Eacea 18/2015 che riguarda il sostegno a singoli progetti di produzione di opere audiovisive per il cinema, la televisione o per lo sfruttamento commerciale su piattaforme digitali. Il bando dispone di un budget di 5 milioni di euro. Una delle prossime scadenze è il 21 aprile 2016. Mentre il bando Eacea 21/2015 ha un budget di 12,5 milioni di euro per finanziare progetti di produzione di opere audiovisive destinate alla diffusione televisiva. Questi progetti devono prevedere la partecipazione di almeno tre emittenti televisive di tre diversi Paesi. Una delle prossime scadenze è il 26 maggio 2016. Il primo bando del sottoprogramma Media di Europa Creativa, è finalizzato a promuovere e sostenere la produzione di opere audiovisive destinate alla diffusione televisiva ed è rivolto a società di produzione indipendenti che siano stabilite in uno dei seguenti Paesi ammissibili ovvero i 28 Stati dell’Unione europea; i Paesi Efta/See (solo Islanda e Norvegia); i Paesi candidati effettivi e potenziali (solo Montenegro, Albania, Bosnia-Erzegovina, ex Repubblica jugoslava di Macedonia). Il sostegno è destinato a progetti di produzione audiovisiva (opere drammatiche, opere di animazione e documentari) che implichino la partecipazione di almeno tre emittenti televisive di tre diversi Paesi ammissibili al Sottoprogramma Media. Le opere proposte devono essere prodotte con una significativa partecipazione di professionisti che siano cittadini e/o residenti dei Paesi ammissibili. Inoltre, i diritti di sfruttamento dell’opera ceduti alle emittenti televisive partecipanti alla produzione devono tornare al produttore, dopo un periodo massimo di sette anni nel caso in cui la partecipazione dell’emittente assuma la forma di pre-vendita, o di dieci anni nel caso in cui tale
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li Ict, mobilità, salute e nanotecnologie. Diverse le opportunità per le aziende ad hoc per loro più mirate e snelle quali lo Strumento Sme comunitario.
partecipazione assuma la forma di co-produzione. I progetti dovranno avere una durata massima di 30 o 42 mesi per le serie di oltre due puntate. Il budget totale ammonta, come dicevamo, a 12,5 milioni di euro, il contributo comunitario varia, per le opere drammatiche e di animazione non può essere superiore a 500 mila euro o al 12,5% dei costi totali ammissibili di produzione, se quest’ultima cifra è più bassa. Per le serie televisive co-prodotte, di genere drammatico, costituite da almeno sei puntate di durata non inferiore a 45 minuti ciascuna, con un budget di produzione ammissibile di almeno 10 milioni di euro, può essere richiesto un contributo massimo di 1 milione di euro, o il 10% dei costi totali ammissibili, se quest’ultima cifra è più bassa. Mentre, per i documentari, il contributo comunitario non è superiore a 300 mila euro o al 20% dei costi totali ammissibili di produzione, se quest’ultima cifra è più bassa. Una delle prossime scadenze è il 26 maggio 2016. Mentre per l’altro bando si punta ad accrescere la capacità degli operatori del settore audiovisivo di sviluppare opere audiovisive europee con potenziale di circolazione sia nell’Unione europea che al di fuori dell’Unione europea, e ad agevolare le co-produzioni europee e internazionali. Possono essere quindi richiesti fondi per singoli progetti di produzione di opere audiovisive per il cinema, la televisione o per lo sfruttamento commerciale su piattaforme digitali. Il sostegno è destinato solo alle attività di sviluppo di lungometraggi, animazione e documentari creativi di durata non inferiore a 60 minuti, destinati prevalentemente alla proiezione in sale cinematografiche; fiction (singola opera o serie) della durata complessiva di almeno 90 minuti, animazione (singola opera o serie) della durata complessiva di almeno 24 minuti e documentari creativi (singola opera o serie) della durata di almeno 50 minuti, destinati prevalentemente alla televisione; fiction aventi durata complessiva, o esperienza d’uso, di almeno 90 minuti; animazione di durata complessiva, o esperienza d’uso, di almeno 24 minuti, documentari creativi aventi durata complessiva, o esperienza d’uso, di almeno 50 minuti, destinati prevalentemente a un utilizzo attraverso piattaforme digitali. Ogni progetto può avere una durata di massimo 30 mesi a partire dalla data di presentazione della candidatura. Possono presentare domanda società di produzione audiovisiva indipendenti legalmente costituite da almeno 12 mesi e stabilite in uno dei seguenti Paesi ammissibili al Sottoprogramma Media. Le società candidate devono avere comprovata esperienza di produzione di successo, ossia devono dimostrare di avere prodotto una precedente opera
FINANZIAMENTI PMI audiovisiva (come quelle supportate da questo bando) e di averla distribuita o trasmessa nel periodo compreso tra l’1/1/2013 e la data di scadenza della candidatura. Viene elargito un contributo finanziario per un singolo progetto in una somma forfettaria di 60mila euro, nel caso di opera d’animazione; 25 mila euro, nel caso di documentario creativo, 50 mila euro nel caso di fiction con budget stimato di produzione pari o superiore a 1,5 milioni di euro, o una somma 30 mila euro nel caso di fiction con budget stimato di produzione inferiore a 1,5 milioni di euro. Sono stati stanziati 5 milioni di euro. Una delle prossime scadenze è il 21 aprile 2016. A chi rivolgersi: ec.europa.eu/education/participants/portal - eacea.ec.europa.eu/creative-europe/ funding/tv-programming-2016_en - eacea.ec.europa. eu/creative-europe/funding/development-singleproject-2016_en - Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura (Eacea) SETTORE
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L. 1
TITOLO
INNOVAZIONE Contenuto: è possibile accedere ai fondi relativi al nuovo marchio di eccellenza, che è un regime che consentirà alle regioni di riconoscere il marchio di qualità assegnato a proposte di progetti promettenti, presentate nell’ambito di Orizzonte 2020, il programma di ricerca e innovazione dell’Unione europea e di promuoverne l’accesso a varie fonti di finanziamento, per esempio i fondi strutturali e di investimento europei (Sie) e di altri programmi di investimento nazionali o regionali. Sono stati messi a budget cento miliardi di euro per gli investimenti nel periodo 2014-2020 e il Fondo europeo di sviluppo regionale sosterrà la ricerca e l’innovazione. Oltre 32 miliardi di euro sono destinati al sostegno di piccole e medie aziende, start-up e imprenditori. Il marchio di eccellenza contribuirà a individuare e sostenere progetti innovativi e li aiuterà a crescere e a competere su scala internazionale. Grazie al marchio di eccellenza le regioni e le città possono includere nei loro programmi di innovazione e investimento ottimi progetti di piccole e medie aziende, adeguati ai loro obiettivi e alle loro priorità di crescita. Questa è anche la ragione per cui il Comitato europeo delle regioni e la Commissione europea istituiranno una piattaforma per lo scambio di conoscenze, destinata alle autorità regionali e locali, volta alla promozione di sinergie tra Orizzonte 2020 e i Fondi strutturali e di investimento europei. Nella fase pilota il marchio di eccellenza verrà assegnato innanzitutto alle proposte presentate da piccole e medie imprese nel quadro dello strumento per le pmi di Horizon 2020. Tra le aziende innovative e attive nel campo della ricerca in sanità in Europa si segnala Aptissen che negli anni ha differenziato in vari settori la sua attenzione tra cui ortopedia e oftalmologia con innovativi trattamenti. Per le infiltrazioni per esempio hanno brevettato un prodotto viscoelastico con sorbitolo e acido ialuronico che migliora la meccanica dell’arto,
offre una intensa, prolungata e veloce riduzione del dolore articolare. La soluzione che si inietta è stabile, inoltre il sorbitolo è antiossidante e studi europei confermano che l’80% dei pazienti così trattati ne hanno beneficiato e hanno visto ridursi considerevolmente la loro problematica articolare. Oltre il 60% delle persone trattate dopo una sola settimana già ha un riscontro di riduzione del dolore, stando agli studi europei e internazionali. Nell’ambito di Horizon 2020 sono messi a disposizione quasi 80 miliardi di euro per investimenti in progetti di ricerca e innovazione a sostegno della competitività economica dell’Europa. Si prevede che circa 9 miliardi di euro dai pilastri «leadership industriale» e «sfide della società» andrà direttamente a beneficio delle piccole e medie aziende sotto forma di sovvenzioni, anche attraverso il così denominato «Strumento per le pmi. Inoltre, con un bilancio di 450 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, i Fondi strutturali e di investimento europei investono in settori fondamentali per la crescita, quali l’innovazione, il sostegno alle pmi, la formazione e l’istruzione, l’inclusione sociale e l’economia a basse emissioni di carbonio. Di recente a Lisbona si è svolta la seconda conferenza relativa agli Ern - European Reference Network che sono dei network di centri altamente specializzati. Alla conferenza hanno partecipato oltre a esperti europei e internazionali, il ministro della salute del Portogallo, il ministro della salute del Lussemburgo e quello francese, il direttore generale della DG Sante della Commissione europea Xavier Prats Monnè che hanno ribadito quanto sia fondamentale fare progetti di cooperazione per migliorare i servizi e l’assistenza soprattutto per quanto concerne per esempio le patologie rare. Sono stati presentati i dati di vari progetti europei relativi al sistema sanitario, aggiornamenti sulle attività di Hope (European Hospital & Healthcare Federation), alle nuove soluzioni di e-health, alle banche dati europee quali Eurordis. Sarà aperto un bando a febbraio 2016 sugli Ern. A chi rivolgersi: ec.europa.eu/research/participants/portal-http://ec.europa.eu/health/ern/events/ ev_20151008_en.htm SETTORE
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L. 2
TITOLO
RICERCA Contenuto: utili e interessanti i bandi del programma comunitario Horizon 2020. Si tratta di oltre sessanta bandi che coprono tutti e tre i pilastri in cui è strutturato il programma - Eccellenza scientifica, Leadership industriale, Sfide della società - e per i quali sono stati stanziati complessivamente quasi 15 miliardi di euro per il biennio. Si segnalano tra quelli aperti per il settore Tecnologie dell’informazione e della comunicazione il bando H2020-ICT-2014-2 con scadenza al 25 novembre; il bando H2020-Smeinst-2-2014 - Topic ICT-37-2014 Open Disruptive Innovation Scheme con scadenza al 17 dicembre. Mentre sono ancora aperti dei bandi relativi allo strumenti per le pmi quali il bando
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FINANZIAMENTI PMI H2020-Smeinst-1-2015 - Strumento dedicato alle pmi - Fase 1 - 2015 e il bando H2020-Smeinst-2-2015 - Strumento dedicato alle pmi - Fase 2 2015 con scadenza al 16 dicembre. Si segnala anche il bando 2016 per Erc Starting Grants (rif. Guce/Guue C 253/12 del 01/08/2015 - Id: Erc-2016-Stg). Le sovvenzioni del Consiglio europeo della Ricerca denominate Erc Starting Grants sono finalizzate a supportare ricercatori di eccellenza (Principal Investigator) nella fase della carriera in cui stanno avviando un loro team o programma di ricerca indipendente in Europa. I Grants sono destinati a ricercatori di qualsiasi età e nazionalità che intendono svolgere attività di ricerca in un Paese Ue o in un Paese associato e che scelgono come istituto ospitante (Host institution) un ente pubblico o privato legalmente riconosciuto situato nei suddetti Paesi (o anche un’organizzazione internazionale di interesse europeo). Il Principal Investigator deve avere maturato da due a sette anni di esperienza nella ricerca, deve aver conseguito il dottorato, o un titolo equivalente. Si richiede, inoltre, che abbia già dimostrato il potenziale dell’indipendenza nella ricerca e dato prova di maturità nella carriera scientifica per esempio avendo prodotto almeno una pubblicazione importante in autonomia, con un percorso scientifico promettente. Il finanziamento può essere richiesto per progetti di ricerca di frontiera in qualsiasi campo della scienza e può arrivare fino a un massimo di 1, 5 milioni di euro per un progetto di cinque anni. Lo stanziamento globale messo a disposizione per gli Starting Grants con questo bando ammonta a 485 milioni di euro. Tra i settori innovativi c’è quello delle protesi d’anca e sistemi per l’articolazione coxofemorale. In particolare in Europa l’azienda Link ha uno steering committee di esperti internazionali per progetti di ricerca e sviluppo e si distingue per l’affermato stelo per protesi di anca Spii, i cui risultati eccellenti sono documentati in un rilevante studio svedese. Particolarmente adatto ai pazienti giovani e attivi è il sistema protesico per anca biocompatibile a conservazione del collo femorale, costituito dallo stelo per protesi d’anca Cfp e dalla coppa acetabola. Si va sempre più sullo studio e progetti di ricerca per protesi personalizzate, e con soluzioni di realizzazione in 3D. Sono cambiati materiali innovativi e anche le tecniche chirurgiche. Per le megaprotesi l’elevata modularità del sistema Megasystem-C consente la ricostruzione del femore prossimale distale e della tibia prossimale, sino alla sostituzione totale del femore. La chirurgica mininvasiva Mit-H viene eseguita per esempio con l’ausilio di uno strumentario appositamente sviluppato, in combinazione con il sistema protesico per anca biocompatibile, a conservazione del collo femorale. L’unico criterio di valutazione delle proposte del bando aperto è quello dell’eccellenza scientifica, applicato alla valutazione del Principal Investigator e del progetto di ricerca proposto. Le valutazioni sono effettuate da panels di valutazione peer review. I panels Erc sono 25, divisi in tre domini di ricerca: scienze sociali e umanistiche (6 Panels, SH1-SH6); scienze naturali e ingegneria (10 Panels, PE1-PE10); scienze della vita (9 Panels, LS1-LS9). Oltre al bando per Starting Grants sono attesi ulteriori bandi per sovvenzioni Cer. Si tratta dei bandi per Consolidator Grants, con scadenza il 2 febbraio 2016; il bando Proof of Concept Grants, con più scadenze tra febbraio e ottobre 2016; i bandi Advanced
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Grants, con scadenza al primo settembre 2016. A chi rivolgersi: ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/h2020/topics SETTORE
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L. 4
TITOLO
FORMAZIONE Contenuto: è aperto un bando relativo alla formazione dei giudici nazionali sul diritto comunitario della concorrenza. Si punta a favorire la formazione dei giudici nazionali sull’applicazione della normativa europea in materia di concorrenza, incluse le regole in materia di aiuti di Stato per garantire l’applicazione uniforme di tale normativa da parte dei tribunali nazionali. È previsto un sostegno finanziario a progetti transnazionali o nazionali riguardanti almeno una delle seguenti priorità ovvero area 1 miglioramento della conoscenza, dell’applicazione e dell’interpretazione del diritto comunitario della concorrenza per la quale possono essere coperte le spese per svolgere attività di formazione come conferenze, seminari, incontri, workshop, corsi di breve o lunga durata sul diritto comunitario della concorrenza. Questi progetti dovrebbero essere primariamente orientati alla formazione avanzata dei giudici nazionali su temi quali aiuti di Stato, la direttiva 2014/104 sulle azioni per il risarcimento del danno per violazione delle disposizioni del diritto della concorrenza; principi economici del diritto della concorrenza. Mentre per l’area 2 - sviluppo delle competenze linguistiche specialistiche dei giudici nazionali si punta a cofinanziare la realizzazione di programmi di formazione e attività ausiliaria sulla terminologia giuridica utilizzata nell’applicazione del diritto comunitario della concorrenza. Inoltre c’è l’area 3 per il rafforzamento della cooperazione e/o creazione di network e reti in cui possono essere elargiti fondi per progetti che promuovono la cooperazione tra giudici nazionali e/o tra giudici nazionali e la Commissione in materia di aiuti di Stato e/o di procedimenti antitrust; i progetti possono concentrarsi anche sulla diffusione di conoscenze sugli strumenti di cooperazione esistenti ai sensi dell’art.15 del Regolamento n. 1/2013 e/o sulla creazione di nuovi forum di cooperazione; progetti riguardanti la creazione, l’aggiornamento e/o l’interconnessione di database o strumenti basati sul web di importanza transfrontaliera, volti a favorire o a rafforzare la cooperazione e la diffusione di informazioni tra giudici nazionali, sia a livello nazionale che europeo, o a facilitare il coordinamento di procedimenti transfrontalieri complessi in materia di concorrenza. Destinatari delle attività dei progetti devono essere i giudici nazionali competenti a trattare cause in materia di concorrenza, incluso i procuratori, gli uditori giudiziari, lo staff giuridico degli uffici giudiziari o dei tribunali nazionali. Le attività dei progetti possono essere indirizzate a giudici di più Paesi ammissibili o di un solo Paese. I progetti di formazione devono essere adattati alle necessità del target di destinatari. Devono essere concepiti utilizzando metodi di apprendimento orientati
FINANZIAMENTI PMI alla pratica e/o metodi di apprendimento innovativi (tra cui blended learning, e-learning e simulazioni). Possono presentare progetti autorità e organizzazioni pubbliche o private stabilite in uno degli Stati comunitari o organizzazioni internazionali. Organismi a scopo di lucro possono presentare progetti unicamente in partnership con enti pubblici o organizzazioni private senza scopo di lucro e pmi. Organismi di Paesi terzi possono partecipare ai progetti unicamente in qualità di partner associati, ossia senza beneficiare di contributo europeo. Possono essere coperti i costi sino all’80% con un importo compreso tra un minimo di 10 mila euro e un massimo di 400 mila euro. Solo in casi particolari il cofinanziamento può coprire fino al 90% dei costi. Il budget totale ammonta a un milione di euro. A chi rivolgersi: Commissione europea - Direzione Generale Concorrenza - ec.europa.eu/competition/consumers/contacts_it.html SETTORE
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L. 1
TITOLO
INNOVAZIONE Contenuto: interessante per le aziende è lo Strumento pmi all’interno di Horizon 2020, rappresenta una vera e propria novità all’interno della nuova programmazione europea 2014-2020, è specificamente rivolto alle pmi degli Stati Membri dell’Unione come stabilito dall’art. 53 del Regolamento comunitario n. 1290/2013. Finanzia un’idea o un concetto innovativo, in grado di competere a livello europeo, coprendo l’intero ciclo di innovazione. Fornisce il supporto che copre l’intero ciclo di innovazione organizzato in tre fasi, completato da un servizio di tutoraggio e servizio di coaching. Le tre fasi sono caratterizzate ciascuna da un differente tipo di sostegno. Sme-i si distingue e caratterizza nel panorama dei finanziamenti europei, da un lato, per derogare al principio del partenariato consentendo alla singola pmi o raggruppata in consorzi di presentare domanda e, dall’altro, per finanziare tutti i costi eleggibili diretti e indiretti riconducibili alle attività inerenti lo studio di fattibilità dell’idea progettuale. Viene erogata una somma per il primo step del progetto, che è lo studio di fattibilità. Poi le pmi che ritengono di poter introdurre un’innovazione a livello di tecnologie industriali piuttosto che nell’ambito del pilastro Horizon 2020 «Sfide sociali» (trasporto, energia, sicurezza sociale, ambiente, agricoltura, salute e demografia), possono richiedere una somma una tantum a fondo perduto pari a 50 mila euro per la copertura finanziaria delle attività di verifica della fattibilità scientifica, tecnica, economica e commerciale della propria idea progettuale. Sme-i è quindi una misura specifica creata per incoraggiare la partecipazione delle piccole imprese al Programma Horizon 2020, rendendo, a tal fine, più semplici i meccanismi di finanziamento. Scopo dell’iniziativa è promuovere l’innovazione offrendo un insieme di finanziamenti dedicati alle pmi assieme alla possibilità di gestire in modo autonomo la scelta dei partner, i meccanismi di
subappalto, l’organizzazione del progetto. Le pmi possono ottenere un finanziamento destinato a predisporre l’analisi di fattibilità del proprio progetto e devono presentare un business innovation plan. La durata delle attività per questa fase è di sei mesi. Nella fase 1 vengono finanziati tutti i costi eleggibili (costi diretti e indiretti) che possono essere ricondotti alle attività per lo studio di fattibilità (feasibility study) dell’idea progettuale (se propriamente implementate) e che corrispondono alla somma forfettaria stabilita come importo finanziabile dalla Commissione Europea. Un importo pari al 5% del massimo importo della sovvenzione viene trattenuto dal pagamento del prefinanziamento e trasferito nel Fondo di garanzia. Questa prima fase di fattibilità non è obbligatoria, poiché lo strumento consente comunque di presentare domanda direttamente per la Fase 2. In evidenza nella selezione delle domande la capacità competitiva dell’impresa e la logica business-oriented del progetto di investimento. La Commissione richiede un’analisi della soluzione che si intende proporre sul mercato. L’analisi non deve essere tanto sul livello tecnico della soluzione, ma quanto sulla sua propensione al mercato: in altre parole occorre verificare che la soluzione abbia uno sbocco di business, commerciale e che la redditività attesa sia adeguata a giustificare l’investimento. I progetti che superano la fase 1, possono accedere a un ulteriore finanziamento che permetterà la realizzazione e lo sviluppo concreto del business innovation plan. Il funding rate per la Fase 2 è del 70% dei costi eleggibili eccezionalmente il 100%, dove la componente di ricerca è fortemente presente, limitatamente ai biomarcatori e strumenti diagnostici. La durata delle attività da svolgere è di 12-24 mesi. La fase 2, più tradizionale, è la fase del grant (contratto di finanziamento) nell’ambito della quale l’impresa potrà sviluppare la sua idea, e potrà farlo sia autonomamente che affidandosi a dei subcontraenti, che potranno eseguire la ricerca per suo conto (in passato chiamata craft). Tutti i risultati e la proprietà intellettuale fanno capo alla pmi proponente. Possono essere cofinanziate attività di dimostrazione, sperimentazione, prototipazione, impianti pilota, scaling-up, miniaturizzazione, design, market replication e simili con l’obiettivo di portare un’idea innovativa di prodotto, di processo, di servizio, ecc. alla introduzione sul mercato. Nel caso di innovazione tecnologica è previsto un Technology Readiness Level (acronimo Trl), che si può tradurre con Livello di Maturità Tecnologica, indica una metodologia per la valutazione del grado di maturità di una tecnologia, sviluppata originariamente dalla Nasa nel 1974 e successivamente modificata. Viene attualmente utilizzata da vari enti americani ed europei, quali il Dipartimento della Difesa americano, la Nasa, l’Agenzia spaziale europea, la Commissione europea e altri. Ha una scala di valori da 1 a 9, dove 1 è il più basso (definizione dei principi base) e 9 il più alto (sistema già utilizzato in ambiente operativo). Il Trl richiesto nello Sme-i è pari a 6. Si può anche stare in un Trl inferiore a 6, ma con la dimostrazione si deve andare in Trl 6. L’importante è che i progetti non siano per esempio sviluppo di prototipi in laboratorio. Se l’idea deve ancora essere validata in quella sede, non è presentabile al bando. Durante la realizzazione della proposta dovrà essere specificato lo stadio di prepa-
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FINANZIAMENTI PMI razione del prototipo, dando numeri e risultati attesi nei vari test. Nel presentare la domanda è importante evidenziare la possibilità di sfruttamento commerciale e specificare la commercializzazione e i criteri per il successo sul mercato. Nella fase 2 viene rimborsato il 70% dei costi eleggibili per l’azione. I costi ammissibili sono per esempio costi di personale diretti, costi diretti di subappalto, costi diretti di fornitura supporto finanziario a terze parti, altri costi diretti (es. viaggi, attrezzature, materiali di consumo); costi indiretti sulla base di una flat-rate del 25% dei costi diretti ammissibili. Il contributo comunitario nella forma di concessione è compreso tra euro 500 mila fino a euro 2,5 milioni di euro. Al beneficiario andrà un prefinanziamento, uno o più pagamenti intermedi e il pagamento del saldo. Il prefinanziamento è previsto entro 30 giorni dalla data di inizio dell’azione o dalla data di entrata in vigore della convenzione. Un importo pari al 5% del massimo importo della sovvenzione viene trattenuto, anche in questo caso, dal pagamento del prefinanziamento e trasferito nel Fondo di garanzia. I pagamenti intermedi rimborsano i costi eleggibili sostenuti per l’implementazione dell’azione durante i corrispondenti reporting periods. Questi saranno pagati dalla Commissione entro 90 giorni dal ricevimento del report periodico. Per la fase di commercializzazione le pmi possono beneficiare di misure e servizi di sostegno indiretti, come l’accesso ai servizi finanziari sostenuti nell’ambito di Horizon 2020 con Access to Risk Finance, inoltre vi è la possibilità di integrare con risorse finanziarie provenienti da fondi strutturali (Esif Fund). L’Europa conferisce una sorta di bollino di qualità al progetto e mette l’impresa in contatto con investitori privati che possono essere interessati a investire nel progetto (accesso semplificato a strumenti finanziari di debito ed equity). Per tutte le tre fasi l’Unione europea prevede un servizio gratuito di mentoring e coaching (in aggiunta al contributo) per le imprese partecipanti al programma, affidato all’Enterprise Europe Network (Een) per garantire il massimo raggiungimento delle opportunità di crescita oltre alla concretizzazione del progetto in un prodotto commercializzabile a livello internazionale. Se una proposta viene rigettata, è possibile ripresentarla entro la successiva data. Il sistema prevede quattro scadenze all’anno, sia per Fase 1 che per Fase 2, una ogni 3 mesi. Il sistema è quindi di fatto sempre aperto. Una volta fatta la sottomissione, si riceve la valutazione entro due/tre settimane. A chi rivolgersi: Participant portal di Horizon ec.europa.eu/research/participants/portal nella sezione Funding opportunities SETTORE ANTICIPAZIONE
ANTICIPAZIONE GRADO DI DIFFICOLTÀ
L. 5
TITOLO
FORMAZIONE Contenuto: si può accedere ai fondi relativi al Piano d’azione per le libere professioni che si articola in cinque linee studiate per sostenere le attività dei liberi professionisti ovvero formazione all’imprenditorial-
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SETTORE
COOPERAZIONE
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tà con l’organizzazione di una piattaforma in grado di mettere in contatto università e liberi professionisti che coinvolga anche le associazioni di imprese e l’avvio di iniziative mirate per la diffusione delle competenze riguardo alla gestione di impresa da parte dei liberi professionisti, anche creando sinergie con iniziative già esistenti; accesso ai mercati, per esempio con l’apertura della Rete Enterprise Europe Network ai liberi professionisti e con la possibilità per gli stessi di avere a propria disposizione i centri per le piccole e medie imprese nei Paesi terzi; riduzione degli oneri amministrativi; accesso al credito in quanto i liberi professionisti potranno accedere sia ai fondi strutturali gestiti dagli Stati membri (programmi nazionali e regionali), sia ai fondi denominati a gestione diretta (tramite programmi Horizon 2020 e Cosme); rafforzamento della partecipazione e della rappresentanza a livello europeo. In tema di microcredito si sta considerando il fatto che le Casse professionali e i consorzi fidi dei professionisti possano essere accreditati come intermediari finanziari per garantire i finanziamenti dei professionisti attingendo ai fondi europei. Da diversi anni ormai, numerose Regioni hanno istituito il Fondo Microcredito attraverso il quale vengono erogati finanziamenti volti al sostegno dell’autoimpiego e della micro-imprenditorialità Esistono poi opportunità offerte anche nel settore formazione dal Fondo Sociale Europeo e nel settore pensionistico con i fondi dedicati alle partite Iva; l’obiettivo potrebbe essere quello di affiancare i liberi professionisti in tutte le fasi della professione (formazione, fondi strutturali, investimenti comunitari e fondi pensione). Attualmente poi sono in corso una serie di consultazioni con le Regioni e il Mise e la Commissione europea per l’attuazione del Piano di azione e pertanto è necessario assicurare un coordinamento nazionale delle istanze provenienti dal mondo delle professioni soprattutto per quanto riguarda startup professionali; voucher per sviluppo professionale; progetti professionali di ricerca, sviluppo e innovazione; internazionalizzazione. A livello europeo invece, lo European Council of the liberal professions rappresenta un Gruppo di pressione inter-professionale Europeo, i cui membri sono le associazioni professionali nazionali, all’interno del quale vi sono diversi Gruppi di lavoro che assicurano il monitoraggio delle proposte legislative rilevanti per le associazioni. Si segnala anche lo Entrepreneurship 2020 Action Plan e il Bolstering the Business of Liberal Professions con lo scopo di valorizzare le professioni e il loro accesso alle opportunità di finanziamento in Europa. A chi rivolgersi: ec.europa.eu - www.apre.it
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GRADO DI DIFFICOLTÀ
L. 3
TITOLO
FORMAZIONE Contenuto: è aperto un bando (rif. Just/2015/Jtra/ Ag/Ejtr) che cofinanzia progetti transnazionali sulla formazione giuridica in materia di diritto civile e penale, diritti fondamentali e lotta alla radicalizzazione. I fondi sono previsti per progetti di formazione in diritto civile sugli strumenti giuridici in materia di diritto
FINANZIAMENTI PMI di famiglia e di successioni (regolamento comunitario n. 650/2012 sulla competenza giurisdizionale, la legge applicabile, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni e l’accettazione e l’esecuzione degli atti pubblici in materia di successioni e la creazione di un certificato successorio europeo); sugli strumenti giuridici in materia di diritto civile e commerciale (per esempio sui vari regolamenti comunitari quali il reg. comunitario n. 805/2004 sul titolo esecutivo europeo per i crediti non contestati; il reg. n. 1896/2006 sul procedimento europeo d’ingiunzione di pagamento; il reg. n. 861/2007 sul procedimento europeo per le controversie di modesta entità; il reg. n. 1215/2012 sulla competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale; il reg. n. 655/2014 sulla procedura per l’ordinanza europea di sequestro conservativo su conti bancari al fine di facilitare il recupero transfrontaliero dei crediti in materia civile e commerciale). Inoltre possono essere cofinanziati progetti di formazione degli agenti che applicano gli strumenti nel settore della cooperazione materia di diritto civile (es. su reg. comunitario n. 2201/2003 sulla competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e di responsabilità genitoriale; reg europeo n. 805/2004 sul titolo esecutivo europeo per i crediti non contestati; reg. comunitario n. 655/2014 sulla procedura per l’ordinanza europea di sequestro conservativo su conti bancari al fine di facilitare il recupero transfrontaliero dei crediti in materia civile e commerciale). Possono essere cofinanziati anche corsi sulla radicalizzazione ovvero sugli aspetti giuridici della lotta contro il terrorismo e il crimine organizzato (con tematiche quali la Convenzione sull’assistenza reciproca in materia penale tra Stati membri dell’Unione europea, incluso lo scambio spontaneo di informazioni; la decisione quadro 2003/577/Gai sull’esecuzione nell’Unione europea dei provvedimenti di blocco dei beni o di sequestro probatorio; la decisione quadro 2006/783/Gai sull’applicazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca). Possono essere cofinanziati anche corsi di formazione sul tema della prevenzione della radicalizzazione in carcere, incluso l’uso di pene alternative alla detenzione facendo riferimento a diverse decisioni quadro comunitarie tra cui la decisione quadro 2008/909/Gai sull’applicazione del principio del reciproco riconoscimento alle sentenze penali che irrogano pene detentive o misure privative della libertà personale, ai fini della loro esecuzione nell’Unione europea; la decisione quadro 2009/829/Gai sull’applicazione tra gli Stati comunitari del principio del reciproco riconoscimento alle decisioni sulle misure alternative alla detenzione cautelare; la decisione quadro 2008/947/ Gai sull’applicazione del principio del reciproco riconoscimento alle sentenze e alle decisioni di sospensione condizionale, in vista della sorveglianza delle misure di sospensione condizionale e delle sanzioni sostitutive. Inoltre fondi sono destinati a progetti di formazione e aggiornamento sul diritto penale in cui sono coinvolte anche le pmi. Quali i diritti processuali nei procedimenti penali (per esempio su applicazione della direttiva 2010/64/Ue sul diritto all’interpretazione e alla traduzione nei procedimenti penali: direttiva 2012/13/ Ue sul diritto all’informazione nei procedimenti penali; direttiva 2013/48/Ue sul diritto a un difensore nel procedimento penale e nel procedimento di esecuzione del mandato d’arresto europeo, sul diritto di informa-
re un terzo al momento della privazione della libertà personale e sul diritto delle persone private della libertà personale di comunicare con terzi e con le autorità consolari). Mentre per corsi sui diritti delle vittime possono essere cofinanziati progetti di formazione su temi quali la direttiva 2012/29/UE su norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato. Mentre per i diritti fondamentali corsi sugli ambiti di intervento e applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Possono essere cofinanziati anche corsi per lo sviluppo di competenze linguistiche per gli operatori della giustizia; la conoscenza comparata dei sistemi giuridici degli Stati membri; l’uso dello strumento di ricerca Ecli (European Case Law Identifier). In particolare possono essere coperte le spese per organizzazione di attività di formazione di gruppo interattive, orientate alla pratica; scambi multilaterali fra operatori della giustizia; creazione di contenuti formativi, realizzati su misura per una formazione frontale, in e-learning o mista, che possano essere utilizzati dai formatori o dai professionisti per l’autoapprendimento; strumenti per i fornitori di formazione. Le attività di formazione proposte dai progetti devono prevedere partecipanti provenienti da diversi Paesi ammissibili. Le attività possono essere realizzate nel quadro di una formazione iniziale o continua. I progetti dovrebbero mirare anche a incoraggiare gli operatori a seguire una formazione in una lingua straniera, sia attraverso la traduzione simultanea di alta qualità nella loro lingua madre sia attraverso una formazione linguistica mirata. Le attività di formazione devono essere destinate al personale della giustizia quali giudici, procuratori, funzionari dei tribunali, avvocati, notai, ufficiali giudiziari, mediatori, interpreti e traduttori presso i tribunali. Possono presentare domanda organizzazioni pubbliche e private legalmente costituite e aventi sede in uno degli Stati comunitari, escluso Danimarca e Regno Unito. Il bando è aperto anche a organizzazioni internazionali. Possono essere coperte le spese sino all’80% e la richiesta di sovvenzione non deve essere inferiore a 50mila euro. I progetti devono essere proposti da una partnership costituita da almeno due organizzazioni di due diversi Paesi ammissibili. Organizzazioni a scopo di lucro possono partecipare ai progetti sia come proponente che come partner solo in partnership con organizzazioni non-profit. Agenzie e istituzioni comunitarie possono partecipare ai progetti solo in qualità di partner associati, ossia senza possibilità di beneficiare di contributo europeo. I progetti proposti devono prevedere una durata massima di 24 mesi. Sono stati stanziati 5 milioni e mezzo di euro in totale. A chi rivolgersi: ec.europa.eu/justice/grants1/calls/2015_action_grants - Commissione europea - DG Giustizia e Consumatori SETTORE
COOPERAZIONE ANTICIPAZIONE
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GRADO DI DIFFICOLTÀ
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NAEASI Contenuto: si può aderire e partecipare ai nuovi bandi del programma europeo Naeasi - Asse Pro-
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FINANZIAMENTI PMI gress (rif. bando VP/2015/011 - Innovazione della politica sociale a sostegno delle riforme dei servizi sociali). Il bando rientra nell’ambito del programma Easi - Asse Progress e punta a promuovere l’innovazione delle politiche inerenti l’organizzazione e la prestazione di servizi sociali finalizzati all’integrazione degli utenti dei servizi nel mercato del lavoro. Il bando intende in questo modo supportare l’attuazione della Raccomandazione della Commissione sull’Inclusione Attiva e del Pacchetto Investimenti Sociali, oltre alla nuova iniziativa dell’Unione europea sull’integrazione dei disoccupati di lunga durata nel mercato del lavoro. È previsto un cofinanziamento a progetti di sperimentazione sociale finalizzati a testare soluzioni innovative di riforma delle politiche sociali in vista di una loro implementazione su ampia scala. I progetti devono riguardare la fornitura integrata di servizi sociali mirati all’integrazione degli utenti nel mercato del lavoro e priorità viene data a progetti che riguardino la promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro. L’innovazione dovrebbe mirare all’integrazione della fornitura di servizi realizzata in particolare attraverso partnership rafforzate tra gli stakeholder del settore pubblico, del settore privato e della società civile. Si punta all’integrazione dei servizi per migliorare il coordinamento e accrescerne l’impatto per gli utenti. La fornitura integrata di servizi sociali attraverso approcci coordinati, orientata a fornire un supporto individualizzato utilizza modelli di fornitura dei servizi come sportelli unici o gestori personalizzati. I progetti, che dovranno basarsi su un approccio metodologico ben definito, devono avere una durata compresa tra 24 e 36 mesi. I progetti devono essere proposti da un consorzio di stakeholder pertinenti. Il consorzio deve essere costituito da un lead applicant e almeno un co-applicant. «È importante», dice il prof. Giorgio Maria Calori, presidente della associazione europea Estrot (www.studiocalori.it) che riguarda le biotecnologie in ortopedia e le infezioni osteoarticolari, «collaborare per interventi nel sociale che mettano in correlazione enti, centri di ricerca, associazioni. Noi, come network europeo e internazionale, collaboriamo con associazioni importanti territorialmente come Anio- associazione per le infezioni osteoarticolari con l’Associazione Donneuropee con la quale organizziamo anche seminari su vari temi». Possono beneficiare dei fondi autorità pubbliche responsabili della definizione e/o attuazione delle politiche sociali e occupazionali, e/o dell’organizzazione e/o del finanziamento e/o della prestazione di servizi sociali e per l’occupazione a livello nazionale, regionale o locale; enti privati o non-profit, tra cui le imprese sociali, che ricoprono un ruolo chiave nelle politiche sociali e occupazionali o nella prestazione di servizi sociali e/o per l’occupazione a livello nazionale, regionale o locale. Questi enti devono dimostrare di operare in questo ambito da almeno cinque anni. I partecipanti devono avere sede o in uno dei paesi comunitari oppure in Islanda e Norvegia; Albania, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Montenegro, Serbia, Turchia. Il contributo comunitario può coprire fino all’80% dei costi totali ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta deve essere compresa tra 750mila euro e due milioni di euro. I progetti devo-
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no essere presentati utilizzando l’apposito sistema Swim per la presentazione telematica delle proposte di progetto. Sono stati stanziati 10, 8 milioni di euro in totale. A chi rivolgersi: Commissione europea - Dg Occupazione, Affari sociali, Inclusione - ec.europa-eu/social SETTORE
COOPERAZIONE ANTICIPAZIONE
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GRADO DI DIFFICOLTÀ
L. 4
TITOLO
EUSALP Contenuto: si può fare riferimento ai bandi e ai fondi del Piano d’azione, che ha lanciato ufficialmente la Strategia europea per la regione alpina (Strategy for the Alpin Region - Eusalp), la quarta strategia macroregionale dell’Unione europea. Le altre tre strategie macroregionali riguardano le regioni del Baltico - Eusbsr, le regioni del Danubio - Eusdr, le regioni dell’Adriatico e dello Ionio - Eusair. Coinvolgerà oltre 70 milioni di cittadini che potranno trarre vantaggio da una cooperazione più stretta tra regioni e paesi in materia di ricerca e innovazione, sostegno alle pmi, mobilità, turismo, tutela ambientale e gestione delle risorse energetiche. L’obiettivo della Strategia dell’Unione europea per la regione alpina è rafforzare la solidarietà già esistente nelle regioni alpine, che vantano una lunga tradizione in fatto di cooperazione e una serie di reti e associazioni già collaudate. I fondi e i progetti sono in tre ambiti ovvero crescita economica e innovazione, per esempio mediante attività di ricerca su prodotti e servizi specifici della regione alpina; connettività e mobilità, con il miglioramento della rete stradale e ferroviaria e l’espansione dell’accesso a Internet via satellite nelle aree remote; ambiente ed energia, con la messa in comune delle risorse per salvaguardare l’ambiente e promuovere l’efficienza energetica nella regione. Eusalp coinvolge cittadini che vivono in 48 regioni di sette paesi aderenti, di cui 5 sono membri dell’Unione europea (Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia) e due sono paesi non europei (Liechtenstein e Svizzera). I beneficiari di Eusalp appartengono a una vasta categoria come amministrazioni nazionali, regionali e locali, università, cluster di ricerca, pmi, organizzazioni e associazioni della società civile, investitori internazionali e, naturalmente, i cittadini. Questa strategia utilizza i fondi europei e nazionali esistenti; in particolare gli strumenti finanziari anche innovativi del Quadro finanziario pluriennale dell’Unione europea 2014-2020 destinati a finanziare programmi nazionali, regionali, transfrontalieri e transnazionali. In particolare, importanti strumenti per finanziare Eusalp sono rappresentati dallo «Spazio alpino» del programma Interreg, dai programmi Cosme, Connecting Europe Facility, Life e dal Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis), di prossima costituzione che partirà nell’autunno prossimo e che rappresenta lo strumento finanziario del Piano Juncker. Tramite il Portale dei progetti di investimento europei (European Investment Proget Portal - Eipp) che sarà il portale web, sicuro e pub-
FINANZIAMENTI PMI blicamente accessibile, che fornirà ai promotori dei progetti, con sede nell’Unione europea e alla ricerca di finanziamenti esterni, la possibilità di promuovere i loro progetti presso potenziali investitori. Inoltre la Commissione europea ha approvato cinque programmi operativi italiani per 2,17 miliardi di euro da investire in crescita e occupazione. Nel periodo 2014-2020 l’Italia beneficia dei finanziamenti comunitari destinati alla Politica di coesione pari a circa 32,2 miliardi attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e il Fondo sociale europeo. Di recente sono stati adottati dalla Commissione europea altri cinque Programmi operativi (Po) che contribuiranno alla crescita e all’incremento dell’occupazione mettendo al centro progetti di ricerca e innovazione, supporto alle pmi, interventi sull’agenda digitale e su di una economia a bassa emissione di CO2. I 5 PO sono due nazionali (Pon) e tre regionali (Por). Si tratta del Pon Città metropolitane con una dotazione di 588 milioni di euro provenienti dal Fesr e dal Fse, che arriverà a una cifra complessiva di 892,9 milioni con il cofinanziamento nazionale; il programma mette al centro gli investimenti in quattordici aree metropolitane italiane e destinati alla mobilità urbana sostenibile, al miglioramento della qualità e dell’efficienza dei servizi digitali a disposizione dei cittadini, all’inclusione sociale e alla riduzione del consumo energetico. Il Pon Ricerca e innovazione con una dotazione di 926,2 milioni di euro provenienti dal Fesr e dal Fse, che avrà una cifra complessiva di 1,28 miliardi di euro con il cofinanziamento nazionale; il programma finanzia progetti e investimenti in ricerca e innovazione in grado di promuovere collegamenti e sinergie tra le imprese e i centri di ricerca, come pure il miglioramento della qualità della formazione; il Por Sardegna con una dotazione di 465 milioni di euro provenienti dal Fesr che arriverà a una cifra complessiva di 930 milioni con il cofinanziamento azionale; il programma finanzia investimenti destinati ad aumentare la competitività delle medie imprese e delle start-up, progetti per lo sviluppo di Internet ad alta velocità, progetti per rendere le risorse naturali efficienti e sostenibili e a utilizzare i risultati della ricerca e delle innovazioni tecnologiche. Poi c’è il Por Friuli-Venezia Giulia con una dotazione di 115,3 milioni di euro provenienti dal Fesr che arriva a una cifra complessiva di 230 milioni con il cofinanziamento nazionale; il programma intende sviluppare la collaborazione tra le imprese e le istituzioni della ricerca, aiutare le imprese a essere più competitive e lanciare nuovi prodotti sul mercato, e raggiungere l’obiettivo europeo di una transizione verso un’economia a basse emissioni di inquinanti, attraverso l’efficientamento energetico, l’uso delle rinnovabili e la riconversione energetica degli edifici pubblici e privati. Mentre il Por Molise ha un fondo di 76,7 milioni di euro provenienti dal Fesr e dal Fse, che arriva a una cifra complessiva di 153 milioni con il cofinanziamento nazionale; in questo caso i progetti cofinanziabili riguardano la lotta contro la disoccupazione, aiuti alle imprese locali per lo sviluppo, promozione della ricerca e dell’innovazione, progetti per un migliore accesso alle tecnologie digitali. A chi rivolgersi: www.alpine-region.eu - http:// ec.europa.eu/priorities/jobs-growth-investment/plan/ eipp/index_en.htm
BANDI E FONDI regionali e strutturati SETTORE
AGROINDUSTRIA REGIONE
LOMBARDIA Contenuto: si può partecipare a un bando della Camera di commercio di Bergamo che favorisce l’accesso ai prestiti bancari alle imprese. Possono beneficiarne le micro, piccole e medie imprese con sede legale o unità operativa nella Provincia, ma sono escluse quelle operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli. L’agevolazione si struttura in una serie di consulenze professionali volte al miglioramento della gestione finanziaria quali interventi sulla patrimonializzazione, sulla valutazione del rischio indebitamento, sull’approccio e le mosse da attuare per accedere al credito bancario. Le consulenze sono pagate attraverso dei voucher dal valore massimo di settanta euro. Il settore dell’agroindustria ha avuto un incentivazione in più in Lombardia, grazie anche a Expo e, per esempio, tra i progetti eccellenti nel settore dell’internazionalizzazione e della valorizzazione delle piccole e medie aziende si segnala il progetto 100% Sardegna ideato dalla rete d’impresa Gusto Sardegna. Nasce dalla collaborazione di diverse aziende sarde, tutte operanti nel settore dell’agroalimentare che si caratterizzano per produzioni tipiche di prodotti di qualità. La rete d’imprese GustoSardegna, costituita all’interno di Confindustria Sardegna Centrale riunisce diverse imprese sarde del settore agroalimentare e ha partecipato a un recente evento Expo con il supporto dell’Associazione degli Industriali Nuoro-Ogliastra e della dall’Assessorato all’Industria della Regione Autonoma della Sardegna. Riferimenti: Bergamo sviluppo - http://www. bg.camcom.gov.it - www.regione.lombardia.it - www. assindnu.it SETTORE
AMBIENTE REGIONE
LIGURIA Contenuto: è possibile accedere ai fondi della Camera di commercio di Livorno che ha stanziato 20mila euro per l’attuazione di programmi di miglioramento ambientale, di qualificazione risparmio energetico e di riduzione della produzione di rifiuti. Possono fare domanda piccole e medie aziende, cooperative e consorzi, appartenenti alla filiera dell’edilizia con sede legale o unità operativa nella Provincia. Possono essere coperte le spese per esempio di audit di certificazione ambientale, di efficienza energetica, di smaltimento dei rifiuti, di valutazione del consumo energetico per l’ottenimento di riconoscimenti relativi all’eco-sostenibilità. Il bando edilizia sostenibile - anno 2015 è gestito dall’Ufficio promozione e sviluppo. Riferimenti: http://www.li.camcom.gov.it/promozione/bandi2015/bandofilieraedilizia
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FINANZIAMENTI PMI SETTORE
FORMAZIONE REGIONE
che sociali - Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese www.direttiva383.it
TUTTE
Contenuto: si possono chiedere le agevolazioni del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (rif. decreto pubblicato sulla G.U. n. 211 dell’11 settembre 2015). Si tratta di contributi a favore delle iniziative di formazione professionale nel settore autotrasporto. Il budget stanziato ammonta a 10 milioni di euro. Possono beneficiarne aziende di autotrasporto di merci per conto di terzi che intendano realizzare attività di formazione o aggiornamento professionale, generale o specifico, volte all’acquisizione di competenze adeguate alla gestione d’impresa e alle nuove tecnologie. Ogni progetto selezionato può ottenere sino a un massimo di 150 mila euro. Possono presentare domanda imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi aventi sede principale o secondaria in Italia, iscritte al Registro elettronico nazionale e imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi che esercitano l’attività esclusivamente con veicoli di massa complessiva fino a 1,5 tonnellate esentate dall’iscrizione al Ren, iscritte all’albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto terzi; strutture societarie iscritte nella sezione speciale dell’albo. Possono essere cofinanziate iniziative di formazione o aggiornamento professionale, generale o specifico, volte all’acquisizione di competenze adeguate alla gestione d’impresa, e alle nuove tecnologie, allo scopo di promuovere lo sviluppo della competitività, l’innalzamento del livello di sicurezza stradale e di sicurezza sul lavoro. Per ogni progetto formativo, la formazione a distanza non potrà superare il 20% del totale. I piani formativi possono essere sia aziendali sia interaziendali e possono ricevere contributi anche piani formativi strutturati per filiera delle ore di formazione. Possono essere coperte le spese di docenza, costi dei tutor, spese di trasferta, materiali e forniture, servizi di consulenza, spese generali indirette. Riferimenti: www.mit.gov.it - www.ilportaledellautomobilista.it SETTORE
FORMAZIONE REGIONE
TOSCANA Contenuto: è possibile presentare domanda per poter partecipare a un bando della Camera di commercio di Firenze che avvia un programma di formazione finanziaria a favore delle imprese della Provincia. Possono essere presentate proposte progettuali aventi finalità formative, di informatizzazione e di creazione di banche dati, progetti sperimentali di promozione sociale, da parte di associazioni di promozione sociale iscritte nei registri. Il budget ammonta a sette milioni e 50 mila euro. Il sostegno (rif. legge 7 dicembre 2000 n. 383 art. 12, comma 3, lett. d ed f) riguarda anche progetti sperimentali elaborati, anche in collaborazione con gli enti locali, dalle associazioni iscritte negli appositi registri, per far fronte a particolari emergenze sociali e per favorire l’applicazione di metodologie di intervento particolarmente avanzate (comma 3, lett. f). Riferimenti: Ministero del lavoro e delle politi-
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SETTORE
INNOVAZIONE REGIONE
TUTTE Contenuto: è aperto un bando del Ministero dello Sviluppo Economico, che concede agevolazioni, si tratta del bando denominato Brevetti+2. La misura si pone l’obiettivo di favorire la valorizzazione economica dei brevetti delle micro, piccole e medie imprese. Brevetti+2 rilancia la strategia delineata dal il Mise con l’Avviso pubblico per la concessione di agevolazioni per la brevettazione e la valorizzazione economica dei brevetti a favore di micro, piccole e medie imprese - Brevetti+ (pubblicato sulla G.U. n. 179 del 3 agosto 2011). I fondi per la misura BrevettiPlus ammonta a 30,5 milioni di euro da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. BrevettiPlus2 è una nuova misura per la concessione di agevolazioni a favore delle pmi, finalizzate alla valorizzazione economica dei brevetti rilasciati dopo il primo gennaio 2013 e solo per gli spinoff universitari/accademici al primo gennaio 2012. I fondi sono gestiti dalla Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa Spa - Invitalia, che aveva in precedenza gestito la misura BrevettiPlus. Possono accedere ai benefici dell’agevolazione BrevettiPlus2 le micro, piccole e medie imprese anche di nuova costituzione. Possono essere coperte spese quali servizi specialistici, funzionali alla valorizzazione economica del brevetto, sia all’interno del ciclo produttivo, con diretta ricaduta sulla competitività del sistema economico nazionale, sia sul mercato. Si tratta per esempio di servizi quali studio, progettazione e ingegnerizzazione del prototipo; realizzazione firmware per macchine controllo numerico; progettazione e realizzazione software solo se relativo al procedimento oggetto della domanda di brevetto o del brevetto; test di produzione; produzione pre-serie solo se funzionale ai test per il rilascio delle certificazioni; studi e analisi per lo sviluppo di nuovi mercati geografici e settoriali; servizi per la progettazione organizzativa; organizzazione dei processi produttivi, studi per la definizione della strategia di comunicazione, promozione e canali distributivi etc. I fondi sono elargiti in conto capitale del valore massimo di 140 mila euro e coprire al massimo l’80% delle spese ammissibili. L’agevolazione, concessa in regime de minimis non è cumulabile con altre agevolazioni concesse al soggetto beneficiario. Riferimenti: www.invitalia.it - www.uibm.gov.it SETTORE
INNOVAZIONE REGIONE
VENETO Contenuto: si possono richiedere contributi in Veneto visto che, grazie al rifinanziamento deliberato dalla Regione per circa 3,3 milioni di euro, è di nuovo attivo il Fondo di rotazione per l’innovazione tecnologica delle piccole e medie imprese. Il Fondo, di cui all’Azione 1.2.3 del Programma operativo regionale Fesr 2007-2013 (Linea d’intervento 1.2 Ingegneria
FINANZIAMENTI PMI Finanziaria), è a vantaggio delle piccole e medie imprese e loro consorzi che realizzano investimenti per l’innovazione di processo, di prodotto e organizzativa, progetti di ricerca e di trasferimento tecnologico. Le agevolazioni del Fondo, gestito da Veneto Sviluppo, sono concesse nella forma del finanziamento agevolato o del leasing agevolato o del prestito partecipativo agevolato, per un importo compreso tra un minimo di 100 mila euro e un massimo di 2 milioni di euro e per una durata massima di sette anni compreso un eventuale preammortamento di due anni. Possono beneficiare degli aiuti finanziari le pmi e i loro consorzi di vari settori tra cui attività manifatturiere, costruzioni, attività di servizi e ristorazione, produzione di software, consulenza informatica e attività connesse. Possono essere coperte spese per investimenti nell’ambito dell’innovazione di prodotto o di servizi a elevata intensità di conoscenza; innovazione del processo - applicazione di un metodo di produzione o di distribuzione nuovo o sensibilmente migliorato inclusi cambiamenti significativi nelle tecniche, nelle attrezzature e/o nel software; innovazione organizzativa - applicazione di un nuovo metodo organizzativo nelle pratiche commerciali dell’impresa, nell’organizzazione del luogo di lavoro o nelle relazioni esterne dell’impresa; processi di innovazione: azioni, interventi e progetti nei settori della ricerca applicata, dello sviluppo sperimentale, dell’innovazione del processo e organizzativa e del trasferimento; sviluppo sperimentale: acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e altro, allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati; trasferimento tecnologico. Possono essere cofinanziate filiere dell’innovazione quali aggregazioni di soggetti pubblici e privati, quali imprese industriali e di servizi, università, centri di ricerca universitari e non, pubblici e privati, regionali, nazionali e internazionali, istituti bancari e finanziari, organizzate in consorzi, società consortili, fondazioni o associazioni temporanee di impresa o di scopo finalizzate a promuovere specifiche azioni purché rispondenti alla definizione di pmi; iniziative tecnologiche congiunte: azioni di ricerca a lungo termine, concernenti uno o più aspetti scientifici, che presuppongono l’istituzione di partnership pubblico/privato; poli d’innovazione: raggruppamenti di imprese indipendenti - start up innovatrici, piccole e medie imprese, organismi di ricerca - attivi in un particolare settore o regione e destinati a stimolare l’attività innovativa incoraggiando l’interazione intensiva, l’uso in comune di installazioni e lo scambio di conoscenze ed esperienze; progetti di ricerca industriale o cooperativa con progetti che raggruppamenti di imprese affidano a un esecutore esterno di ricerca conservando la proprietà dei risultati ottenuti. Possono essere coperte le spese per investimenti immobiliari con acquisto o costruzione di fabbricati destinati all’attività produttiva, fino al 35% del totale finanziato. L’acquisto di fabbricati esistenti sarà agevolabile solamente se direttamente connesso alla finalità dell’investimento. Possono essere coperte le spese per esempio per rinnovo, ampliamento e adeguamento di immobili; acquisto di impianti, attrezzature e macchinari, quali impianti tecnologici e spese di allacciamento alle
reti; impianti produttivi, macchinari, attrezzature e hardware; investimenti immateriali quali diritti di brevetto, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate; investimenti in studi, progettazione e consulenze, spese tecniche per studi, progettazioni connessi con il programma di investimento. Si tratta di finanziamenti agevolati e di prestiti partecipativi agevolati. Il finanziamento, di durata comprensiva di un periodo massimo di preammortamento di 24 mesi non superiore a 84 mesi, può coprire fino al 100% degli investimenti ammessi con un importo compreso tra 100 mila euro e 2 milioni di euro o 3 milioni di euro nel caso di prestito partecipativo agevolato. I finanziamenti hanno una quota pari al 50% per le piccole imprese e al 40% per le medie imprese a tasso zero a valere sul Fondo di rotazione; per la parte restante (50% per le piccole imprese e 60% per le medie) con fondi bancari Riferimenti: Veneto Sviluppo - https://www.venetosviluppo.it SETTORE
INNOVAZIONE REGIONE
LOMBARDIA Contenuto: si può fare domanda per accedere ai fondi della Camera di commercio di Pavia che stanzia un fondo di 400 mila euro per sostenere gli investimenti di ammodernamento ed eco-combatibili. Possono beneficiare degli aiuti le micro, piccole e medie imprese di tutti i settori con sede legale o unità operativa nella Provincia. Possono essere coperte le spese per l’acquisto di macchinari, impianti, hardware, software, strumenti per la sicurezza sul lavoro e impianti antifurto, mezzi in grado di ridurre l’impatto ambientale. Riferimenti: Camera di commercio di Pavia - ufficio studi statistica e informazione economica - http://www. pv.camcom.it/index SETTORE
INNOVAZIONE REGIONE
TUTTE Contenuto: si possono richiedere contributi (rif. Gazzetta Ufficiale n. 209 del 9 settembre 2015) facendo riferimento al decreto per la valorizzazione e la salvaguardia delle caratteristiche di qualità del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Possono essere coperte le spese per l’organizzazione e la partecipazione a fiere, convegni, esposizioni, concorsi (rif. art. 24 del Regolamento comunitario n. 702/2014 e nell’art. 19 del Regolamento comunitario n. 651/2014); pubblicazioni e divulgazioni di conoscenze destinate a sensibilizzare il grande pubblico in merito ai prodotti; attività di formazione professionale e acquisizione di competenze (es. corsi di formazione, seminari, coaching ecc.); scambi interaziendali di breve durata, comprese le visite di aziende agricole; attività di consulenza; studi e ricerche idonei a migliorare la conoscenza e garantire lo sviluppo del settore dei prodotti agroalimentari. Riferimenti: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/ id/2015/09/09/15A06760/sg - https://www.politicheagricole.it/
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FINANZIAMENTI PMI SETTORE
INTERNAZIONALIZZAZIONE REGIONE
LOMBARDIA
Contenuto: sono ancora disponibili contributi a fondo perduto per i processi di internazionalizzazione delle micro, piccole e medie aziende di Milano e Provincia. Sono previsti finanziamenti fino a un massimo di ottomila euro per programmi di accompagnamento verso nuovi mercati a grande potenzialità. Riferimenti: wwww.regione.lombardia.it SETTORE
RICERCA REGIONE
LOMBARDIA Contenuto: si possono presentare domande per fondi a valere sulle misure A e B dell’iniziativa regionale denominata Ricerca e innovazione 2015. La misura A finanzia progetti finalizzati alla creazione e allo sviluppo di nuove e innovative tecnologie e servizi digitali che abbiano una ricaduta diretta in una delle tematiche o aree di specializzazione delineate nella strategia di smart specialisation (aerospazio, agroalimentare, eco-industria, industrie creative e culturali, industria della salute, manifatturiero avanzato, mobilità sostenibile, fashion). «Le aziende», dice Angela Formaggia, titolare della sartoria di alta moda omonima,« hanno necessità di fondi e di sostegno per l’internazionalizzazione e l’innovazione. Ancora troppo pochi per noi del settore artigianale dell’alta moda. Il mercato in Italia è difficile e l’accesso al credito anche. Occorrono sinergie concrete, progetti seri e fatti, non parole». La misura B supporta l’avvio di start up ad alto potenziale innovativo favorendone l’insediamento presso incubatori di imprese. Sono stati stanziati due milioni di euro di cui 1 milione e mezzo a carico della Regione Lombardia (1 milione e 200 euro sono assegnati alla misura A e 300 mila alla misura B destinati alle imprese con sede legale/operativa in una delle province lombarde; 500 mila euro a carico della Cciaa di Milano (400 mila euro sono assegnati alla misura A e 100 mila euro alla misura B riservati alle imprese con sede legale/operativa in provincia di Milano o che si insediano in incubatori con sede in provincia di Milano. La misura A riguarda la creazione e lo sviluppo di nuove tecnologie digitali ed è rivolta alle micro, piccole e medie imprese sia in forma societaria - di persone e di capitali - e sia imprese individuali, iscritte al Registro Imprese da più di 18 mesi dalla data di presentazione della domanda di contributo. Le imprese beneficiarie sono di vari settori tra cui fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e di orologi; fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche; attività editoriali; attività di produzione cinematografica, video e programmi televisivi, registrazioni musicali e sonore; attività di programmazione e trasmissione; telecomunicazioni; produzione di software, consulenza informatica; attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici. Le imprese richiedenti, al momento della presentazione
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della rendicontazione finale e in fase di erogazione del contributo, dovranno avere sede legale e/o sede operativa in una provincia lombarda e risultare in regola con il pagamento del diritto camerale annuale. I progetti cofinanziabili devono essere finalizzati alla creazione e allo sviluppo di nuove e innovative tecnologie e servizi digitali che abbiano una ricaduta diretta in aree tematiche quali agroalimentare es. sistemi Iot (Internet of things) per la tracciabilità e la gestione delle produzioni agroalimentari e/o della filiera produttiva, tecnologie per il monitoraggio agrometeorologico dell’ambiente di coltivazione, soluzioni Iot e tecnologie digitali per l’agricoltura di precisione e l’allevamento di precisione, soluzioni digitali per l’automazione delle pratiche colturali; eco-industria es. progetti basati su tecnologie Iot per la gestione ottimale delle risorse ambientali (gestione integrata ciclo dell’acqua, gestione ciclo dei rifiuti); progetti di monitoraggio e riduzione dell’impatto sull’ambiente delle attività produttive; progetti per la riduzione, il monitoraggio e l’ottimizzazione dei consumi energetici in ambito industriale-manifatturiero per esempio sviluppo di tecnologie digitali applicate alle fasi di raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento dei rifiuti materiali; integrazione di più dispositivi per il controllo automatizzato e dinamico dei carichi; industrie creative e culturali: progetti basati su tecnologie Iot rivolti ai settori del design e dell’architettura che permettano di ridisegnare l’ambiente di vita (casa, ambiente di lavoro, ambienti pubblici) in modo da promuovere e garantire l’inclusione, la sicurezza, il benessere, la salute e l’eco-sostenibilità. Fondi anche per lo sviluppo di tecnologie Iot per supportare la visita e la gestione di luoghi di interesse turistico (es. tag Nfc a supporto di visite a musei), per preservare il patrimonio culturale (es. sistemi di monitoraggio dello stato di salute di un edificio storico), sviluppo di sistemi di realtà aumentata, a scopo didattico e culturale. I fondi sono destinati anche a progetti per il settore manifatturiero avanzato quali applicazioni di tecnologie IoT ai sistemi di produzione per migliorarne la flessibilità, la capacità di interazione con l’operatore umano, la qualità del processo produttivo, la sicurezza (es. macchine sensibili al contesto in cui operano, in grado di rilevare informazioni in tempo reale, comunicare tra loro e prendere decisioni); progetti per supportare la raccolta, l’integrazione e, in particolare, l’elaborazione e la visualizzazione di grandi quantità di dati (Big Data), caratterizzati da grande volume, varietà e velocità; fondi per progetti atti a innovare i processi di manutenzione e controllo grazie alla raccolta, l’elaborazione e l’analisi di dati a supporto dei processi di manutenzione (es. manutenzione predittiva, a distanza ecc.); progetti di mobilità sostenibile: tecnologie e servizi Iot per supportare la mobilità pubblica riducendone l’impatto ambientale e/o migliorando il servizio ai cittadini (es. trasporto pubblico locale), progetti a supporto della gestione del traffico privato e dei parcheggi, progetti volti a ottimizzare la logistica di merci e persone last-mile all’interno delle aree urbane, e in entrata e in uscita dai centri urbani, servizi volti a promuovere forme innovative/alternative di trasporto caratterizzate da maggiore sostenibilità, soluzioni per il
FINANZIAMENTI PMI monitoraggio dei flussi di persone (es. in corrispondenza di grandi eventi, al fine di gestire in modo appropriato la mobilità ed eventuali servizi aggiuntivi); progetti per l’industria della salute per esempio con lo sviluppo di nuove tecnologie digitali nell’area della salute e del benessere, sviluppo di servizi di e-sanità a livello sovra/regionale, locale e individuale. Possono essere coperte spese quali contratti di collaborazione con enti di ricerca; servizi e tecnologie per lo sviluppo di prototipi e/o campionari; check-up tecnologici, sperimentazioni; servizi e tecnologie per l’ingegnerizzazione di software/hardware e prodotti relativi al progetto di ricerca; tutela della proprietà industriale; investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto; costi del personale dipendente dell’azienda; consulenze specialistiche legate allo sviluppo delle tecnologie che servono per il progetto. È prevista una agevolazione in regime de minimis nella misura di un voucher - contributo a fondo perduto di importo fisso pari a 20 mila euro. Per la misura B i soggetti beneficiari sono start up, imprese iscritte e attive al registro imprese da non più di 48 mesi dall’11 agosto 2015 (corrispondente alla data di pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia del decreto n. 6637/2015 di approvazione del bando) che hanno o si impegnino ad avere sede legale e/o sede operativa in una provincia lombarda al momento della presentazione della rendicontazione finale e in fase di erogazione del contributo; aspiranti imprenditori, ovvero persone fisiche che si impegnino, entro 90 giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia del decreto di assegnazione del contributo, a costituire un’impresa divenendone legali rappresentanti; imprese straniere o imprese aventi sede all’estero che si impegnino a insediarsi, entro novanta giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia del decreto di assegnazione del contributo e a mantenere tale insediamento ai fini dell’erogazione del contributo, presso un incubatore certificato o di derivazione universitaria presente nel territorio lombardo. Possono essere coperte le spese sostenute presso incubatori certificati aventi sede legale e operativa in Lombardia, incubatori di derivazione universitaria, ovvero incubatori iscritti al Registro imprese in una provincia lombarda e partecipati direttamente o indirettamente da un’istituzione universitaria lombarda. Si tratta di spese quali l’affitto di postazioni (investimento minimo 3 mila euro), costo relativo all’affitto di una postazione comprensivo di alcuni servizi indispensabili quali, indicativamente Internet, spazi comuni, utilizzo sala riunioni, servizi di pulizia; l’affitto di una o più postazioni e servizi base (investimento minimo settemila euro); almeno due servizi base quali partecipazione a eventi/workshop, formazione in ambito gestionale, servizi di segreteria, utenza telefonica, video sorveglianza, parcheggio, supporto comunicazione e marketing, laboratori, tutorship e mentorship per empowerment imprenditoriale, formazione tecnologica, supporto ai finanziamenti pubblici, supporto progettazione e prototipazione rapida, gestione proprietà intellettuale, networking con investitori e aziende. L’agevolazione consiste in un contributo
a fondo perduto sotto forma di voucher, concesso in regime de minimis, di importo variabile tra i 2 mila e i 10 mila euro. Riferimenti: www.bandimpreselombarde.it - http:// www.attivitaproduttive.regione.lombardia.it SETTORE
RICERCA REGIONE
LAZIO Contenuto: è possibile partecipare a un bando della Regione Lazio sull’apprendistato di alta formazione e di ricerca nell’ambito del programma Garanzia Giovani. Le imprese di qualsiasi dimensione e con almeno una sede operativa nel territorio della Regione Lazio, che assumeranno con contratto di apprendistato di alta formazione giovani (laureati, dottorandi e dottori di ricerca) che hanno aderito al programma Garanzia Giovani possono ricevere dei contributi. Sono stati stanziati quattro milioni di euro. Vengono concessi contributi per l’assunzione, tramite contratti di apprendistato di alta formazione e di ricerca, di giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni definiti Neet - ossia che non sono non iscritti a scuola né all’università, non lavorano e non seguono corsi di formazione, inclusi i percorsi di tirocinio extracurriculare - e che abbiano aderito a Garanzia Giovani e sottoscritto l’apposito Patto di servizio presso un Centro per l’impiego del Lazio. Per ogni giovane assunto sarà riconosciuto un contributo, in de minimis pari a 3 mila euro. Riferimenti: Regione Lazio - Direzione regionale lavoro, via Rosa Raimondi Garibaldi n. 7 - 00145 Roma - www.regione.lazio.it SETTORE
RICERCA REGIONE
TUTTE Contenuto: è possibile richiedere contributi per progetti innovativi. Possono beneficiarne aziende e il tetto massimo del beneficio è elevato da 2,5 a 5 milioni di euro annui. L’agevolazione riguarda gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo effettuati a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019. Pertanto, per le imprese aventi periodo d’imposta coincidente con l’anno solare, l’agevolazione riguarda il quinquennio 2015-2019. Inoltre la misura dell’agevolazione è differenziata in funzione della tipologia di spesa. Le attività di ricerca e sviluppo ammesse al credito di imposta sono per esempio lavori sperimentali o teorici, aventi quale principale finalità l’acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o utilizzazioni pratiche dirette (c.d. ricerca fondamentale); ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi, necessaria per la ricerca industriale, a esclusione dei prototipi (c.d. ricerca industriale); acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commer-
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FINANZIAMENTI PMI ciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati; produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali (c.d. sviluppo sperimentale). Possono essere coperti i costi del personale altamente qualificato impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo, quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese, comprese le start-up innovative. Requisito essenziale per l’ottenimento del credito di imposta è che in ciascun periodo di imposta si sostengano spese per attività di ricerca e sviluppo almeno pari a 30 mila euro. Riferimenti: www.sviluppoeconomico.gov.it SETTORE
SICUREZZA REGIONE
EMILIA-ROMAGNA Contenuto: si possono presentare domande per accedere ai contributi della camera di commercio di Ravenna che prevede agevolazioni per l’installazione di sistemi contro le rapine e i furti. Ne beneficiano piccole e medie aziende con sede legale o unità operativa nella Provincia. Possono essere coperte le spese di installazione di sistemi di video allarme e sorveglianza, oltre che di strumenti anti intrusione quali casseforti, porte blindate, inferriate. Riferimenti: Camera di commercio di Ravenna - ufficio nuove imprese e incentivi - http://www.ra.camcom. gov.it SETTORE
SVILUPPO REGIONE
TUTTE Contenuto: le imprese possono beneficiare dei fondi del Programma operativo nazionale (Pon) Imprese e Competitività 2014-2020. In Italia le Regioni meno sviluppate sono Calabria, Campania, Sicilia, Puglia e Basilicata; le Regioni in transizione sono Abruzzo, Molise e Sardegna; le Regioni più sviluppate sono Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio. Il Programma operativo nazionale imprese e competitività 2014-2020, approvato dalla Commissione europea il 23 giugno 2015, ha un budget di 2 milioni e 419 mila euro di cui 1 milione e 776 mila del Fesr e 643 milioni di euro di cofinanziamento nazionale. Tale dotazione finanziaria è integrata con risorse aggiuntive nazionali quindi in totale ammonta a 3 miliardi e 243 mila euro. I soggetti beneficiari del Programma sono in particolare le piccole e medie imprese con quattro obiettivi tematici ovvero rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione; migliorare l’accesso e l’utilizzo del Ict, l’impiego e la qualità delle medesime; promuovere la competitività delle piccole e medie imprese; sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori. I fondi per
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esempio puntano a promuovere gli investimenti delle imprese in ricerca e innovazione sviluppando collegamenti e sinergie tra imprese, centri di ricerca e sviluppo e il settore dell’istruzione superiore, in particolare promuovendo gli investimenti nello sviluppo di prodotti e servizi, il trasferimento di tecnologie, l’innovazione sociale, l’eco-innovazione, le applicazioni nei servizi pubblici, lo stimolo della domanda, le reti, i cluster e l’innovazione aperta attraverso la specializzazione intelligente. Una linea di intervento riguarda la realizzazione di interventi di stimolo ai processi innovativi di ridotta entità e di facile attuazione, come i voucher per l’acquisto di servizi, in grado di stimolare fabbisogni non espressi di piccole realtà produttive (Azione 1.1.2); si tratta di una linea di intervento per le micro e piccole imprese che non sono abituate a svolgere attività di ricerca e sviluppo. Fondi anche per il miglioramento dell’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, all’estensione della banda larga e delle reti ad alta velocità con il sostegno e l’adozione di tecnologie future ed emergenti e di reti in materia di economia digitale. Sono previsti fondi anche per interventi di promozione dell’export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale. Inoltre ci sono aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale. Riferimenti: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/ SETTORE
SVILUPPO REGIONE
TUTTE Contenuto: è possibile da parte delle aziende giovanili e femminili di micro e piccola dimensione richiedere contributi dal prossimo 13 gennaio 2016 tramite la piattaforma informativa messa a disposizione nel sito internet di Invitalia. Sono stati stanziati 50 milioni di euro. Le aziende devono avere una partecipazione da parte di giovani tra i 18 e i 35 anni o di donne, essere costituite in forma societaria da non più di 12 mesi dalla data di presentazione della domanda. È prevista la possibilità di presentazione della domanda di agevolazione anche da parte di persone fisiche non ancora costituite in forma societaria, fermo restando l’onere per le stesse di costituzione entro 45 giorni dalla data di comunicazione del positivo esito delle verifiche. Sono ammesse alle agevolazioni le iniziative attivabili su tutto il territorio nazionale e promosse nei principali settori dell’economia quali produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli; fornitura di servizi alle imprese e alle persone; commercio di beni e servizi; turismo. Tra le aziende al femminile di successo si segnala Fortura che quest’anno ha festeggiato i cento anni di attività e rappresenta un punto di riferimento a Milano nel settore dei giocattoli e della fornitura di articoli vari per le famiglie, le aziende, ma anche scuole, nidi, enti, associazioni. Oltre al vastissimo repertorio di giochi forniscono prodotti per arredi, psicomotricità, laboratori, accessori, protezioni di sicurezza, addobbi, travestimenti a seconda delle necessità puntando
FINANZIAMENTI PMI a innovazione e qualità. «Abbiamo stilato un accordo con JouéClub», sottolinea Martina Scaccabarozzi, Responsabile Marketing Fortura Giocattoli,« importante gruppo francese presente in Europa con oltre 350 punti vendita, e ciò ci permette di portare una ventata di novità e di presentare prodotti in esclusiva, a prezzi veramente competitivi». Per il bando sono stati individuati, inoltre, settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile e femminile, riguardanti le attività turistico-culturali, intese come attività finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, il miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza; l’innovazione sociale, intesa come produzione di beni e fornitura di servizi che creano nuove relazioni sociali ovvero soddisfano nuovi bisogni sociali, anche attraverso soluzioni innovative. Le agevolazioni sono concesse, in regime de minimis, nella forma del finanziamento agevolato a tasso zero, della durata massima di otto anni, a copertura di non più del 75% delle spese. I programmi d’investimento devono prevedere spese non superiori a 1,5 milioni di euro. Le risorse finanziarie destinate all’intervento sono quelle del Fondo rotativo del Ministero dell’economia e delle finanze presso il Soggetto gestore, Invitalia, pari attualmente a circa 50 milioni di euro, la cui consistenza si autoalimenta grazie ai rientri dei mutui relativi alle agevolazioni già concesse a partire dal 2006. La consistenza del Fondo, inoltre, potrà essere incrementata da ulteriori risorse comunitarie, nazionali e regionali. Riferimenti: http://www.sviluppoeconomico.gov.it
EUROAPPUNTAMENTI Ogni mese vengono evidenziati alcuni eventi, manifestazioni, iniziative, progetti a cui le aziende possono partecipare gratuitamente e che riguardano finanziamenti e settori di ricerca europei. COOPERAZIONE Area tematica: INNOVAZIONE Data: 19-20 novembre Sede: Porto, Portogallo Contenuto: si intitola Sector Group Creative Industries Meeting e si terrà in Portogallo. Possono parteciparvi aziende del settore elettronico, microelettronico, del settore delle costruzioni, dell’Ict e delle telecomunicazioni per l’ambito industrie creative. Riferimenti: http://een.ec.europa.eu COOPERAZIONE Area tematica: INNOVAZIONE Data: 1 dicembre Sede: Cardiff, Wales, UK Contenuto: è un evento di brokerage intitolato UK HealthTech 2015e si tiene in concomitanza con la quarta conferenza annuale del settore con oltre trecento delegati da venti stati e quattro continenti. I settori sono biotecnologia, settore farmaceutico, ricerca, R i f e r i m e n t i : h t t p s : / / w w w. b 2 m a t ch . c o m / UKHealthTech2015 - ttps://www.b2match.eu/ukhealthtech2015 - http://www.ukhealthtech.com
COOPERAZIONE Area tematica: INNOVAZIONE Data: 15-16 dicembre Sede: Toulouse, Francia Contenuto: si intitola Emerging Technologies conference (EmTech / Mit), è indirizzata a imprenditori, ricercatori, scienziati, accademici, investitori. È la più importante conferenza mondiale per le tecnologie emergenti. Gli argomenti sono intelligenza artificiale, futuro dell’educazione, riscoperta dello spazio, la prossima robo-lution, i nuovi materiali, synthetic biology, Internet of things, smart cities. Ci saranno innovatori giovani sotto i 35 anni, società che investono in tecnologia, un venture point de La French Tech. Riferimenti: http://www.toulouse.fr/web/projet-urbain/quai-des-savoirs COOPERAZIONE Area tematica: INNOVAZIONE Data: 14-15 dicembre Sede: Dolní Brežany, Repubblica Ceca Contenuto: si tratta di una missione per imprese polacche del settore optoelettronico in Repubblica Ceca. Sono coinvolti l’Institute of Mechanized Construction & Rock Mining di Varsavia, il Technology Centre Ascr di Praga, altre realtà quali Hilase, Perspectiva Solutions. Si vogliono promuovere le tecnologie polacche e ceche e consentire lo scambio di contatti tra aziende del settore Ict, elettronico, microelettronico, fibre ottiche ecc. per incrementare il loro business, progetti di trasferimento di know how, incontri B2B per la valorizzazione commerciale dei prodotti e delle tecnologie innovative e dei servizi correlati. Riferimenti: http://een.ec.europa.eu COOPERAZIONE Area tematica: INNOVAZIONE Data: 18-19 dicembre Sede: Berlino, Germania Contenuto: si chiama Green Week Business Days 2016 e al suo interno ci sarà un evento di brokerage per aziende. Questa manifestazione va avanti dal 1926 e dunque nel 2016 sarà la sua 81 esima edizione. Riguarda le aziende del settore agroalimentare, orticolo e da questa è sorto il Global Forum for Food and Agriculture (Gffa). Coinvolge produttori da tutto il mondo. I settori sono vari dalle risorse rinnovabili, allo sviluppo rurale, al gardening. L’Enterprise Europe Network Berlin-Brandenburg organizza l’evento di matchmaking per le imprese con due giorni consecutive di incontri B2B durante la manifestazione. Possono aderire aziende del settore agroalimentare, del luxuryt food, ma anche del settore turistico e di ricerca e sviluppo, del settore delle bevande, del food processing, del settore tecnologico per la sicurezza alimentare. Riferimenti: www.b2match.eu/greenweek2016 www.gruenewoche.de COOPERAZIONE Area tematica: INNOVAZIONE Data: 25-29 gennaio 2016 Sede: Tokyo, Giappone Contenuto: si chiama Nanotech Cluster e si tratta di una missione per le piccole e medie aziende eed è organizzato dall’Eu-Japan Centre, Enterprise Euro-
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FINANZIAMENTI PMI pe Network representative for Japan. Si tratta di una cluster match-making missione nel settore delle nanotecnologie. La missione dura cinque giorni prevede dei seminari specifici, visite ad aziende, incontri b2b. I settori sono i nanomateriali, la loro fabbricazione, tecnologie correlate etc. Il costo della partecipazione alla fiera, alle visite alle aziende è coperto dall’EuJapan Centre. Le piccole e medie aziende possono beneficiare di 600 euro da parte della Commissione europea e sono coperti i costi di viaggio e albergo. Possono aderire aziende del settore delle micro e nano tecnologie. Riferimenti: http://www.eu-japan.eu/detail-business-programmes/Nanotech-Cluster-Sme-Mission - http://www.nanotechexpo.jp COOPERAZIONE Area tematica: INNOVAZIONE Data: 11-12 febbraio 2016 Sede: Nuremberg, Germania Contenuto: si chiama Biofach ed è un evento di brokerage per le aziende sul tema alimentazione,
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bevande, cosmetici naturali. Gli incontri B2B sono gratuiti e si svolgono in occasione della fiera Biofach/ Vivaness che si occupa del settore della salute naturale e personale. Gli incontri B2B sono organizzati da Enterprise Europe Network Netherlands in partnership con il ministero Riferimenti: www.b2match.eu/biofach2016 - http://www.biofach.de COOPERAZIONE Area tematica: INNOVAZIONE Data: 22-24 febbraio 2016 Sede: Barcellona, Spagna Contenuto: si intitola Mobile World Congress 2016 Brokerage Event. Intende mettere in contatto aziende, centri di ricerca del settore delle telecomunicazioni che puntano sull’innovazione e cerchino partner per nuove opportunità di business, trasferimenti di know how. L’evento di brokerage è organizzato dalla rete Een - Enterprise Europe Network della Commissione europea. Riferimenti: http://mwc2016be.talkb2b.net - http://www.mobileworldcongress.com