Documento politico pd (1)

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LA TRASFORMAZIONE DELL’AUTONOMIA E LA SFIDA DELL’AUTOGOVERNO PROGETTO POLITICO Il Partito Democratico intende proseguire la sua azione di governo dell’Alto Adige / Südtirol mettendo al centro del proprio progetto lo sviluppo e il progresso della società, più qualità di vita per tutte le cittadine e tutti i cittadini in un comune e pacifico sviluppo della nostra Autonomia. Intendiamo garantire il più possibile il benessere sociale, la sicurezza e qualità del lavoro, l´uso sostenibile delle risorse tutelando l'ambiente, l’avvicinamento della politica ai cittadini con un´idonea correzione dei suoi costi, le pari opportunità tra generi, gruppi e generazioni. Il Partito Democratico crede in un modello in cui tutti e tre i gruppi linguistici debbano farsi carico delle medesime responsabilità nell’autogoverno della provincia, sentire l’autonomia come un loro proprio valore, viverla attivamente, costruttivamente e mai subirla. Lo Statuto di Autonomia va inteso e applicato come strumento dinamico per tutelare e promuovere tutti i gruppi linguistici; le sue norme vanno, ove necessario, costantemente adattate a questa particolare finalità. Gli strumenti di tutela dei gruppi linguistici (proporzionale, dichiarazione di appartenenza o di aggregazione ad uno dei tre gruppi linguistici) sono risultati elementi indispensabili per una pacificazione ed un equilibrio tra i gruppi di una terra che portava in se i profondi segni dei conflitti bellici ma oggi hanno bisogno di essere riformati e resi idonei ad un processo di crescita capace di cogliere tutte le opportunità di una storia plurale senza limitarne le potenzialità con una politica che negli ultimi anni spesso si è dimostrata troppo autarchica ed incapace di cogliere il passo di sviluppo di un mondo che sempre più si sta aprendo a processi di globalizzazione che non consentono indugi. Perché il futuro della nostra comunità si giocherà soprattutto nella misura in cui noi riusciremo a difendere la nostra Autonomia, ad ampliarla, ad estenderla, non tanto quanto un’anacronistica – ed egoistica – roccaforte di privilegi, ma in quanto sarà in grado di essere il più avanzato ed efficace strumento di Autogoverno del territorio. Uno strumento che possa essere assunto a modello anziché oggetto di invidie e di ritorsioni. La storia ha dimostrato che sino ad ora siamo stati bravi, equi, economicamente performanti spesso anche nel confronto con il resto del Paese, attenti nel sociale e nella redistribuzione del reddito così come nel rapporto ecologico con il territorio. L'’Autonomia è stata occasione di crescita comune di comprensione e rispetto di sensibilità diverse evitando conflitti che sarebbero potuti essere drammatici; in una sola parola "ha avvantaggiato tutti”: italiani, tedeschi, ladini e, oggi, i “nuovi” cittadini; tutto ciò non riguarda solo i rapporti etnici ma in misura ancor piu rilevante è stata “innovativa” sul piano politico e amministrativo determinando un modello attuato di trasferimento di competenze amministrativo un unicum in ambito di federalismo fiscale.


Ma quei tempi sono alle nostre spalle. La crisi morde, anche qui, anche in Provincia di Bolzano, e pensare di difendersi allontanandosi il più possibile dall’Italia è velleitario, inutile e controproducente. Per questo il nostro progetto per l’Alto Adige / Südtirol avrà al centro:

LA TRASFORMAZIONE DELL’AUTONOMIA E LA SFIDA DELL’AUTOGOVERNO

IL LAVORO LO SVILUPPO DI UNA SOCIETÀ PLURILINGUE, LA DIFESA DEL WELFARE LA TUTELA DELL’AMBIENTE IL RILANCIO DELL’ETICA PUBBLICA L’ATTENZIONE ALLE NUOVE GENERAZIONI E AL FUTURO UNA VISIONE EUROPEA DI SOCIETÀ INCLUSIVA saranno i pilastri di questa sfida. Comprensione e rispetto La storia e le tradizioni dei gruppi linguistici che vivono in Alto Adige / Südtirol sono fonte di conflitto, ma anche occasione di incontro e di crescita comune. La consapevolezza di tali diversità, la comprensione ed il rispetto delle relative sensibilità consentono di evitare conflitti, di gestirli con buon senso e di superarli imparando ad apprezzare le diversità. Tale pratica favorisce anche l’integrazione dei nuovi concittadini. Identità e pluralità Le identità individuali e la consapevolezza che i gruppi linguistici hanno di sé sono il punto di partenza per la costruzione di un futuro comune. L’identità non è un modello immutabile, ma si evolve costantemente. Prendere coscienza di ciò favorisce la disponibilità a cambiare.

AUTONOMIA/AUTOGOVERNO L’Alto Adige deve passare dalla difesa dell’Autonomia alla sfida dell’Autogoverno, deve cioè rivendicare la possibilità di governare il proprio territorio non come difesa dal resto del mondo (è finita l’epoca dei “Los von”), ma come diritto a dimostrare la propria capacità di mettere in relazione diretta l’esercizio delle funzioni pubbliche con le risorse generate dal territorio. Non un’Autonomia da qualcuno, ma il governo di qualcosa. Come PD vogliamo essere soggetti attivi nel passaggio di competenze dallo Stato alla provincia per la realizzazione di un vero federalismo solidale che concorra al risanamento dello Stato. In quest’ottica anche ai comuni andrà riconosciuta maggiore indipendenza finanziaria e di azione, ma anche una maggiore responsabilità nelle scelte.


L’Autogoverno dovrà essere uno strumento per spendere meno e meglio e evitare tagli al welfare LAVORO In un momento difficile per le famiglie e i cittadini, il lavoro sarà al centro del progetto politico per l’Alto Adige dei prossimi anni. L’impegno che il Partito Democratico si prende oggi è quello di favorire il lavoro, l’occupazione, combattere la disoccupazione – soprattutto giovanile e dei lavoratori deboli – e sgravare, per quanto possibile, il lavoro e l’impresa dalla tassazione. Per creare lavoro è necessario investire in scuola e formazione, valorizzare gli individui e fornire a tutti gli strumenti per affrontare (anche di nuovo) il mercato del lavoro e le sue trasformazioni. Solo un’autonomia che, attraverso scelte precise di rimodulazione del bilancio provinciale, tutela e promuove la scuola può garantire sviluppo. La conoscenza delle lingue e la creazione di una società plurilingue passano dalla creazione di un bilancio provinciale che abbia la formazione dei giovani come sua assoluta priorità. Solo se l’economia “tira” si creano posti di lavoro. E dunque il nostro compito è creare le basi perché l’economia dell’Alto Adige cresca. Il Parco Tecnologico rappresenta un’opportunità per creare occupazione qualificata, per il rilancio della città di Bolzano e rientra nella visione strategica che proponiamo: creare innovazione e sviluppo partendo dalla conoscenza e dalla valorizzazione dei punti di forza dell’economia altoatesina. Il PD propone una riforma strutturale dell´orientamento scolastico e professionale che promuova un'alleanza tra scuola, famiglia e impresa per garantire una formazione qualificata e buone prospettive occupazionali. Il plurilinguismo e la cultura d´impresa sono il miglior modo per garantire un futuro alle nuove generazioni.

PLURILINGUISMO La convivenza e la costruzione di un progetto comune per il futuro passa per l'attuazione di un vero plurilinguismo a tutti i livelli e per tutti i cittadini. Se in questa legislatura abbiamo fatto moltissimo in questo campo, come tutti ci riconoscono, nella prossima legislatura sarà necessario fare il salto di qualità decisivo in questa direzione. La scuola trilingue tutta la scuola dell'Alto Adige - sarà il contributo fondamentale alla trasformazione e all´apertura della nostra società. Dall'esperienza di questi anni abbiamo imparato come si realizza la scuola trilingue, sappiamo soprattutto che funziona, imprenditori e famiglie sono i nostri più convinti sostenitori. Il modello che intendiamo proporre sarà valido ed estendibile a tutti i ragazzi e ragazze di questa terra: e siamo convinti che la scuola italiana dovrà continuare ad essere apripista in questa direzione. GIOVANI E FUTURO Il PD, partendo dalla scelta di candidati che siano giovani portatori di idee ed entusiasmo, vuole continuare ad essere promotore di quel rinnovamento che ha già intrapreso cinque anni fa. In un momento come questo, dove le giovani generazioni - fra gli altri - subiscono un timore del futuro e del domani, il Partito Democratico punta alla costruzione di un patto intergenerazionale, nella politica come nel lavoro, per ribadire la sua attenzione ai problemi dei cittadini in formazione. Attenzione e misure di stimolo per l’occupazione giovanile, la creazione di imprese innovative under trentacinque saranno alcuni punti saldi del nostro programma.


WELFARE La società è profondamente mutata e di conseguenza occorre ripensare il welfare superando un’impostazione basata sulla composizione “tradizionale” della famiglia. La tutela della famiglia parte dalle pari opportunità, dalla promozione del lavoro femminile e da politiche di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. Asili nido e sostegno concreto all’edilizia agevolata per le giovani coppie sono stati alcuni dei nostri temi fondamentali e lo saranno sempre più. Il welfare che vogliamo promuove le possibilità, non è un modello di mero assistenzialismo. Le fasce deboli devono essere tutelate, poiché i diritti sociali e la difesa dei più svantaggiati sono cardini della nostra idea di società: nessuno deve rimanere indietro e soffrire la povertà. Il diritto alla salute è un altro tema prioritario. La razionalizzazione e riorganizzazione del sistema sanitario provinciale e della spesa sociale sono argomenti che andranno affrontati. La ricerca di continuo miglioramento nella qualità della spesa sanitaria e sociale permetterà di avere prestazioni più efficienti ed efficaci. AMBIENTE E TERRITORIO Le priorità devono essere la difesa e lo sviluppo sostenibile delle risorse ambientali, energetiche e paesaggistiche. Il nostro impegno è affinché venga superata con rapidità l’attuale impasse sulla questione energetica e si crei una holding locale dell’energia capace di riunire operatori pubblici e cooperative presenti sul territorio e che, pur salvaguardando le rispettive autonomie e identità industriali e territoriali, possa avere l’ambizione e la struttura per gestire produzione, distribuzione e vendita. L’eccellenza ambientale – ad esempio nell’edilizia – ha contribuito e contribuirà sempre più alla creazione di possibilità lavorative. Il turismo sostenibile, gli incentivi al trasporto pubblico, lo sviluppo e l’incoraggiamento alla green economy restano linee guida strategiche per il futuro della nostra provincia. Il rapporto fra le città e il territorio va ripensato, potenziando le realtà dei centri maggiori – con un occhio in primis al capoluogo, ma non solo – in quanto “incubatori” di idee con ripercussioni positive su tutta la provincia. ETICA PUBBLICA Ci impegniamo a presentare un disegno di legge provinciale che regolamenti le nomine e le designazioni di competenza provinciale nelle società pubbliche. I principi ispiratori dovranno essere trasparenza, merito e pari opportunità. Anche in attesa del varo della legge un codice etico di autodisciplina guiderà l’operato di tutti i rappresentanti eletti con il PD. Il PD si impegna a rendere pubblici i propri bilanci e le spese sostenute nelle campagne elettorali. Le spese di rappresentanza dovranno essere tagliate, adeguatamente rendicontate e pubbliche. EUROPA La nostra realtà è già inserita dentro un quadro di riferimento europeo, per la nostra storia, le nostre culture e la nostra esperienza autonomista. La risposta corretta alle sfide della globalizzazione non sono le piccole patrie o gli stati liberi, ma una visione europea di promozione dei diritti dei singoli, dei gruppi e dei nuovi cittadini. La nostra Europa non è quella delle banche e dei banchieri, ma delle culture e della pluralità di lingue, di storie, di esperienze politiche, economiche e di differenze che si arricchiscono incontrandosi.


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