Tra Kamchatka e Capo Mannu

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SURFCORNER MAGAZINE

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Foto Tania Elisarieva


La Russia è il paese piÚ vasto del pianeta con oltre 17 milioni di km quadrati di superficie e decine di migliaia di km di coste in gran parte ancora inesplorate.


Il movimento surfistico in Russia è in pieno boom e con poche migliaia di praticanti è in fase di rapida crescita proprio in questo momento storico. Alcuni muovono i primi passi in Russia e non escono dai confini del Paese. Molti altri sono quelli che cominciano o si spostano all’estero per surfare destinazioni come Bali, Europa o Repubblica Dominicana, tra le preferite dei surfers russi.


Onde solitarie in Kamchatka

Il Kamchatka è senza dubbio la regione conosciuta con le migliori onde per surfare in Russia, affacciata sull’Oceano Pacifico a nord del Giappone. Un posto da sogno non soltanto per i surfisti russi e set fotografico prediletto del noto fotografo Chris Burkard che recentemente ha girato

un documentario in questa regione dal titolo “Russia” uscito in dvd con booklet fotografico. Il Kamchatka offre onde world class con vedute mozzafiato del vulcano. Il periodo dell’anno migliore per visitare il Kamchatka è l’autunno, con onde già di tipo invernale ma con tem-


peratura dell’aria ancora quasi estiva, mentre l’acqua è sempre fredda. Gli spot sono praticamente quasi tutti deserti e ci sono ancora tante coste da esplorare con tantissimo potenziale. Attualmente ci sono 5 regioni surfisticamente attive,

ognuna con 5-7 posti per fare surf. Le cinque regioni sono Kaliningrad, Saint Petersburg, Sochi, Vladivostok, Kamchatka. Ci sono anche altri posti ma non ci sono al momento comunità di surfisti, al massimo qualcuno che ha provato a fare surf qualche volta.


Sergey Rasshivaev è uno dei pochi surfisti professionisti russi che ha deciso di dedicare la sua vita al surf ed ora dedica il 90% del suo tempo a viaggiare in cerca di onde. Sergey vive in una delle città più belle della Russia, San Pietroburgo, città su cui gli architetti italiani hanno lasciato la loro firma. Surfa dal 2007, dopo un viaggio in Algarve che gli ha cambiato la vita.


Dopo un’esperienza di lavoro come direttore di due negozi di skate e snowboard nella sua cittĂ natale ha deciso di dedicarsi totalmente al surf per praticare e viaggiare, fondando il sito surfholidays.ru che parla di viaggi e di surf. Non ci sono molti pro surfer ancora in Russia, Sergey è uno di questi, supportato da Quiksilver, Oakley, Gorilla energy drink e FireWire surfboards.



Sergey surfa in tutto il mondo, ma quando è a casa il suo home spot è San Pietroburgo e lo spot preferito è a Cape Flotskiy, dove ci sono sia beach break sia point break. Uno tra gli spot migliori del capo è West Flotskiy, un point su roccia. La Russia è grande e le differenze tra le varie regioni possono essere significative, il consiglio migliore per chi volesse andare a surfare in Russia è di contattare Sergey per avere le dritte migliori.

Durante l’estate è sufficiente una 3/2mm o addirittura è possibile surfare in boardshorts. In primavera o autunno meglio portare una 5 o 6mm. Alcuni posti sono davvero molto freddi, altri un pò meno…


Sergey incontra il Mini Capo

“Ho pensato a lungo all’Italia e finalmente quest’anno sono riuscito a visitarla per la prima volta, è stato un surf trip atomico e tutto è andato alla grande. E dal momento che il visto dura due anni, tornerò sicuramente.” “Ho guardato le mappe e le previsioni erano positive, c’era una bella mareggiata in arrivo e il meglio sembrava puntare sulla Sardegna. Ho mandato un’email all’Is Benas Surf Club e mi hanno subito confermato l’alloggio e che la mareggiata sarebbe stata buona. In 5 ore di volo sono atterrato a Cagliari e appena sceso dall’aereo c’era un bellissimo arcobaleno, in quel momento ho capito che il trip sarebbe stato epico.”


“La prima volta che ho visto qualcosa dell’Italia è stato grazie al video di Marlon Lipke, dopo quel video l’idea ha cominciato a prendere forma nella mia testa. Dopodichè, quello che immaginavo è stato confermato nei fatti.” “Le persone che ho conosciuto sono state talmente accoglienti come se fossimo vecchi amici. Devo assolutamente ringraziare i surfisti del posto per aver condiviso le loro onde con me e un grazie speciale va agli amici dell’Is Benas Surf Club che sono meravigliosi. Le onde sono state da paura. Paesaggi e acqua incredibili. E il cibo è stato tra le cose migliori senza dubbio! E’ stato un trip da sogno e ancora non posso credere che fosse tutto vero.”


Tramonto in costa ovest Sardegna




“Ho surfato per lo più a Capo Mannu e alcune session a Santa Caterina. La session più memorabile è stata quella al Mini Capo, tre session in un giorno. Sono stato solo una settimana in tutto, ma è stata una settimana da sogno.” “Le onde della Sardegna sono diverse da quelle che abbiamo in Russia. Le paragonerei più a quelle che surfiamo a Sochi o in costa centrale in Kamchatka, non così perfette come nel Pacifico, ma di gran lunga meglio del Mar Nero. Sicuramente sono le migliori onde che abbia mai visto fuori dall’Oceano.”

Putzu Idu, colazione e check onde

E’ difficile dire chi siano i pionieri del surf in Russia. I primi surfisti sono apparsi negli anni 90, poi nei primi anni 2000 sono nate le prime scuole di surf russe nella Repubblica Dominicana. Il vero boom è iniziato 3-5 anni fa ed ora la scena locale sta facendo passi da gigante ogni anno, e spot dove fino all’anno scorso si surfava in 4-5 persone, ora ne contano 30-40 ad ogni mareggiata. Grazie a internet, le opportunità sono moltiplicate e i praticanti possono progredire in fretta. Si possono trovare alcuni surf shop a Mosca (gosurf.ru e Quiksilver Boardriders) e San Pietroburgo (WSGS e Kahuna on line shop), uno in Vladivostok (Bs-checkpoint) e uno aperto da poco in Kamchatka. Esiste una federazione surf Russa nata quattro anni fa e quest’anno partirà il primo campionato di surf Russo in cinque location in tutta la Russia: Vladivostok, Kamchatka, Sochi, Saint Petersburg e Kaliningrad. Non esistono magazine cartacei ma soltanto qualche sito web, alcuni dei quali hanno tentato edizioni digitiali.


Sardegna



Sochi è molto simile all’onda dell’Adriatico

Sergey ha al suo attivo una moltitudine di destinazioni surf visitate negli ultimi anni ma due sono i posti che preferisce. Repubblica Dominicana e Kamchatka. Quest’ultima in particolare per tre qualità che la contraddistinguono: assenza di affollamento, qualità delle onde e la bellezza della natura. Altre location visitate da Sergey sono USA (California, New York), Costa Rica, Panama, Mexico, Peru, Ecuador, Portugal, Spain, France, Canary Islands, Norway, Italy, Morocco, Australia, Vietnam, Haiti, Maldives, Indonesia (Java, Bali, Lembongan).


Sergey è uno dei protagonisti del boom del surf in Russia e cerca di vivere questo fenomeno ai massimi livelli. Oltre a esplorare nuove regioni della Russia e prepararsi a partecipare al primo campionato nazionale e ad eventi ISA come i World Surfing Games in Perù, i suoi programmi per il futuro includono continuare a viaggiare per il mondo. “Stiamo anche lavorando a un film sul surf nel nostro Paese, il titolo provvisorio è “Surfing in Siberia”, abbiamo scelto questo titolo per lo stereotipo, poichè la maggior parte delle persone pensano che tutta la Russia sia Siberia, ma non è così.”


Kamchatka, la nuova Dreamland


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