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Anno XXXV
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Foto di Rosario Criscuolo
FEBBRAIO 2016
PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA Editrice SURRENTUM sas Dir. Resp. Antonino Siniscalchi Aut. Trib. Napoli n. 3104 del 15/4/1982 - Stampa La Sorrentina
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Maestri in mostra il presepe napoletano the neapolitan crib
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XX secolo: cento anni di arte italiana 20th a century of italian art
antiquariato antiques fair
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GLI EVENTI DEL 2016
VII edizione 7th edition
XX SECOLO Cento anni di arte italiana A century of italian art
V edizione 5th edition
IN MOSTRA A VILLA FIORENTINO FIERA ANTIQUARIA SORRENTINA 18-27 marzo/march 2016
P S la pittura the painting
9 aprile/april 2016 26 giugno/june 2016
la scultura the sculpture
9 luglio/july 2016 6 novembre/november 2016
MAESTRI IN MOSTRA
Il presepe napoletano The neapolitan crib 3 dicembre/december 2016 8 gennaio/january 2017
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Fondazione Sorrento 80067 Sorrento - Corso Italia, 53 Villa Fiorentino Tel. 081 8782284 - Fax. 081 8773380 www.fondazionesorrento.com info@fondazionesorrento.com
Un evento di grande spessore che vede la presenza dei più importanti antiquari internazionali. Un viaggio a ritroso nel tempo per appassionati ed addetti ai lavori all’insegna della cultura e della ricerca del bello. A great event with the most important and international antique Italian international antique dealers. A trip back in the time for lovers and experts to live the culture and search for beauty.
Una mostra in due parti che documenta il respiro culturale di molteplici situazioni artistiche emerse nel corso di un secolo, esperienze individuali e collettive intese come segni emblematici della modernità. Le arti visive e le arti plastiche saranno due facce di una realtà complessa che verra indagata attraverso le opere e le tematiche dei più grandi artisti scopriremo le atmosfere e gli umori di un paese che è stato teatro di una delle più grandi esperienze artistiche del mondo.
An exhibition in two times about the cultural importance of several growed up in a century. Individual and collective experiences as emblematic signs of modernity. The visual arts and the plastic arts will be two faces of a complex that will be investigated through the artworks and themes of the greatest artists. We will discover the atmosphere and the mood of a country that was the scene of one of the greatest artistic experiences of the world.
Il Presepe Napoletano a Villa Fiorentino: per la VII edizione ritornano i maestri della tradizione popolare napoletana che fin dal XVII secolo interpretano un artigianato che sempre più spesso diventa arte apprezzata anche oltre i confini della città di Napoli. The Neapolitan crib at Villa Fiorentino: for the 7th edition the masters of this Neapolitan tradition that, since the seventeenth century, becomes an appreciate popular art even beyond the borders of the city of Neaples.
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LA FESTA DEL 14 FEBBRAIO
Luisa Fiorentino
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L’IMMAGINE DI S. ANTONINO
FOTO CARLO ALFARO
ogabat ut nec intra, nec extra urbem eum sepelirent, et hoc dicto expiravit in Domino sexto decimo kal. martii, consule Probiano”. Così riporta l’Anonimo Sorrentino a proposito della dipartita da questo mondo del beato Antonino, il nostro Santo Protettore. Chiedeva che lo seppellisssero nè dentro nè fuori la città e ciò detto spirò nel Signore il 14 febbraio, sotto il consolato di Probiano. Era, secondo la tradizione, il 625 d.C. Il nostro Santo, con un volere profetico volle che la sua sepoltura non fosse nè dentro nè fuori la città. E dove se non nelle mura? E così fu. Su quella parte di mura sorse così la chiesa che avrebbe custodito le sue sacre reliquie fino ad oggi. La basilica è così tomba e tempio di un Santo che da secoli è l’emblema, il segno di una fede incrollabile in Cristo della comunità sorrentina che si è sempre affidata al Santo in ogni circostanza. Assedi, pestilenze, scorrerie, hanno trovato nella protezione di S. Antonino terreno poco favorevole. Che dire di naviganti, di pescatori, di agricoltori? Gli uni e gli altri hanno avuto, ed hanno, un protettore contro ogni insidia e i tantissimi ex-vo-
to che coprono le pareti della chiesa ne sono testimonianza. L’iconografia ci presenta il Santo come un esile vecchio monaco benedettino ma dalla forza inesauribile che sa opporsi non solo e non tanto al male ma al demone del male come forza antagonista di Dio. Ecco quindi la tradizione che vuole S. Antonino come colui che si oppone al diavolo e lo schiaccia: l’etimo del suo nome è il verbo greco antomai che significa: mi oppongo, al male, ovvio, al demonio cioè. E puntuale abbiamo l’immagine di Sant’Antonino che schiaccia il diavolo. Certamente non dimentichiamo la tradizione che vuole S. Antonino liberare con la sua intercessione gli invasati dal demonio. La santità del nostro Protettore si manifestò già nella sua vita terrena ma trovò continuità coll’offrire il suo patrocinio e il suo vivo e salutare aiuto a quanti a Lui si sono rivolti con la preghiera incessante ed unanime. E’ nato così un legame forte, fortissimo, tra i sorrentini ed il loro Santo che mai ha cessato di far sentire la sua paterna presenza in avvenimenti corali o individuali. Si è così rinsaldato un vincolo tra il Santo e i suoi fedeli che i riti della festa del 14 febbraio rafforzano e rinnovano ogni anno.
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IL 14 FEBBRAIO E A MAGGIO A SORRENTO
SORRENTO E IL SUO PATRONO
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ant’Antonino nacque probabilmente nella seconda metà del VI secolo a Campagna, nella provincia di Salerno. Lasciò ben presto il suo paese per recarsi a Cassino dove divenne monaco benedettino. Quando il monastero di Montecassino fu
saccheggiato dai longobardi, i monaci fuggirono a Roma. Sant’Antonino, invece, vagò per la Campania finché non arrivò a Stabia. Qui conobbe san Catello, vescovo della città, che decise di dedicarsi ad una vita contemplativa, lasciando a
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dalla Redazione Sant’Antonino la diocesi di Stabia. Durante il periodo di reggenza della diocesi, il richiamo alla vita monastica fu così forte che sant’Antonino decise di ritirarsi anch’egli sul Monte Aureo, dove visse in una grotta naturale cibandosi di erbe. Un giorno l’arcangelo Michele apparve ai due monaci ed indicò loro di costruire una chiesa in quel luogo, da dove si dominava il Golfo e si ammirava il Vesuvio. I due costruirono una chiesa che
divenne meta di pellegrini: tra di essi vi erano molti sorrentini che invitarono Antonino a stabilirsi a Sorrento. Antonino fu dunque accolto dall’abate Bonifacio nel monastero benedettino di S. Agrippino che si trovava dove sorge ora la basilica. Alla morte di Bonifacio, Antonino divenne suo successore.
IL CULTO DI SANT’ANTONINO
Sant’Antonino è celebrato solennemente due volte l’anno: il 14 febbraio e la prima domenica di maggio. La prima celebrazione corrisponde alla festa religiosa, seguendo la tradizione della Chiesa secondo cui bisogna celebrare l’ingresso alla vita eterna dei santi, cioè il giorno della loro morte. La festa principale è preceduta da una novena liturgica e termina con una lunga processione, durante la quale la statua argentea del Santo viene condotta in Cattedrale. In seguito, le varie congregazioni delle chiese e parrocchie di Sorrento sfilano per le vie della città, prima del ritorno in basilica. Qui confluisce il corteo di fedeli che si avvia verso la cripta per un ultimo saluto al Santo. La festa del patrono, oltre che una celebrazione liturgica, è anche un momento di aggregazione popolare, grazie alle tipiche bancarelle di dolciumi e di giochi che animano la città. Della seconda celebrazione, che si svolgeva inizialmente il 2 maggio, si appropriarono gli agricoltori sorrentini all’inizio del XIX secolo: per questo motivo, la festa della prima domenica di maggio è anche conosciuta come “Sant’Antonino del giardinieri”. Anche in questa occasione si svolge un triduo di preparazione liturgica che culmina in una processione che attraversa luoghi diversi rispetto alla processione di febbraio. Dal 1984, la festa impegna alternativamente le frazioni periferiche di Sorrento. La statua viene ospitata per tre giorni in una parrocchia di periferia, per poi fare ritorno alla basilica.
FEBBRAIO 2016 da “www.ilmegliodisorrento.com” Fabrizio Guastafierro
CHIESE SORRENTINE
LA BASILICA DI S. ANTONINO
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edicata al principale Santo Patrono della città di Sorrento, la Basilica di Sant’ Antonino è considerata come una delle chiese più importanti della Penisola Sorrentina. Questo anche perché l’ edificio di culto conserva un posto privilegiato nel cuore dei cristiani della Costiera dal momento che, proprio in esso, trovano il punto di riferimento più autentico per le attività devozionali riservate, per l’ appunto, al Santo Protettore della comunità locale. Malgrado le tante attenzioni riservate – da sempre – a questa chiesa, non si hanno notizie certe sull’ epoca della sua costruzione che, in ogni caso, viene fatta risalire ad un perio-
do antecedente all’ anno 1000. Secondo alcuni studiosi di storia locale, infatti, la Basilica sarebbe stata eretta sulla tomba del Santo (in prossimità della vecchia Chiesa di Sant’ Agrippino e dell’ oratorio di San Martino) pochi anni dopo la sua morte (risalente all’ anno 625 d.C.). Secondo la tradizione, poi, nell’anno 835, la Chiesa di Sant’ Antonino fu visitata dalla figlia del principe Sicardo di Benevento per essere liberata dal demonio che, si vuole, l’ aveva invasata. La grazia concessa alla ragazza indemoniata, da una parte procurò la salvezza della città di Sorrento – che proprio in quei giorni era assediata dal Principe
Sicardo – e dall’ altra accrebbe a dismisura la popolarità del Santo, la cui reputazione risultò enormemente accresciuta tanto per il miracolo compiuto, quanto per i benefici effetti procurati alla Terra delle Sirene. Oggetto di ripetuti interventi di restauro, ampliamento ed arricchimento, la Chiesa dedicata a Sant’ Antonino – a partire dal 1380 – cominciò ad ospitare una confraternita di battenti. Già divenuto famosissimo in epoca angioino-durazzesca, l’ edificio di culto arrivò – nel 1399 – ad ospitare un matrimonio regale: quello tra il Duca d’Austria Guglielmo e della futura regina di Napoli Giovanna II. L’ importanza della Basilica, a quel tempo, era tale che Re Ferdinando D’Aragona nel 1491 – confermando una antichissima usanza – stabilì che i Maestri o Governatori della Chiesa dovessero tre e di questi uno doveva essere indicato
dai nobili del Sedile di Porta, l’ altro dai nobili del Sedil Dominova ed il terzo eletto dalla “Fedelissima piazza del Popolo”. Ciò a testimonianza del fatto che le migliori espressioni della società civile erano fortemente vincolate con quelle ecclesiastiche e viceversa. Saccheggiata e devastata in occasione dello sbarco dei saraceni a Sorrento (nel 1558), la stessa chiesa fu oggetto di numerosi interventi di risanamento che si conclusero con i lavori che – nel XVIII secolo – le conferirono un aspetto barocco. Divenuta autentico punto di riferimento per le attività devozionali promosse in onore del Santo Patrono, la chiesa fu nel XVII secolo affidata ai teatini che costruirono nei suoi pressi un convento (proprio dove oggi si trova il municipio della Città del Tasso). Dal 1924 la Chiesa ha assunto la dignità di Basilica.
FOTO ANTONINO FATTORUSSO
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DAL LIBRO “LA VITA DI S. ANTONINO”
I MIRACOLI DI S. ANTONINO
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opo la morte del Beato Antonino, scorso non molto tempo, Siccardo Principe Beneventano, soggiogati gli altri confini al suo dominio, invase anche con la medesima intenzione la terra Sorrentina. Devastati adunque nel circuito tutti i limiti con mano ostile, incomincia ad espugnare la citta. Disposto in giro l’esercito, si innalzano subito i bellicosi strumenti: le vinee sporgendo in alto, giungono da vicino alle mura: da tali propugnacoli gli armati guardando la città, oppugnano gli edifizii con pietre, ed i miseri cittadini con pali acuminati o roventati. Più addentro poi una continuata ariete percuote le mura; la falange nemica fatta la testuggine, incalza l’assedio: frequenti frecce sono discoccate, nè cessa alcun genere di dardi. Intanto per tutta la città si palpita: l’uno e l’altro sesso ed ogni ordine di persone sono compresi dallo spavento. Il pianto delle donne col vagito dei bamboli si eleva alle stelle: si ricorre alle chiese, come residuo dell’estrema speranza, e s’implorano la divina clemenza e i suffaggi dei Santi. Quando scagliata dalla macchina murale una stridente pietra con vasto empito volo verso il luogo del muro, ove riposa il corpo del santo, senza però romperlo o diroccarlo: si eleva in alto il clamore dei furiosi soldati, e si crede già fatta la breccia. Ma non avendo osservato alcun segno di lesione nel muro, malgrado l’urto del macigno, scagliato con tanto scroscio, si maravigliano; ed accesi da cieco furore racconciata la macchina volevano ripetere il colpo; quando sopraggiunta la soporifera notte diede termine al combattimento. Di poi il Santo Confessore di Gesù Cristo Antonino, stando dappresso al Duce, abbandonato anche egli al sonno per la stanchezza: Tu forse , disse, sei anche venuto per dissipare le ossa di quei che riposano nel Signore? Malgrado il veduto ed ascoltato miracolo, non hai voluto desistere dalla nociva impresa? Forse nei nostri letti si concede il rallegrarsi a te, che contumacemente manometti e
confondi ogni giustizia? Impara ora tu che hai dispregiata una lieve ammonizione, a rinsavire almeno castigato da severa correzione; e con la ricevuta punizione non degna ancora di rigore, impara a correggere i falli. Impara infine, col venerare Gesù Cristo, a vivere da uomo disciplinato. Ciò detto con la verga che teneva in mano, aggiustandogli replicati colpi sulla schiena, il condusse gravemente errante nel sentiero del salutevole magistero. La domane, fatto giorno, dopo di aver racontata partitamente ai capi del suo esercito la visione, ed a quei che meno credevano, mostrate le livide strisce delle sferzate sulla pelle, si discusse del come sarebbe da farsi; ma quelli opinando diversamente furono dissenzienti intorno alla partenza, alla guerra ed alla pace. Quand’ ecco aIcuni messi si presentarono, affannnati per la veloce corsa, e dissero di essere stata fortemente invasata dal demonio la figlia del Principe, col fuggire ogni consorzio umano, col dilaniarsi tenacemente le membra, e col fare e soffrire cose orribili. Più avendo il Duca appreso la coincidenza dell’ora della diabolica invasione della figlia, con la pietra che nel giorno antecedente scagliata colpì il Santo sepolcro, deposta ogni ambiguità del commesso fallo, sciolse subito l’assedio e fece ritorno in Benevento; e mandò sotto Ia direzione di S. Antonino la figlia malsana, vestita di fulgidi abiti per gemme ed oro ed ornata di preziosissimo apparato di metallico lavoro. Domandava egli perdono a colui che poco fa arrecò oltraggio. Raccomandò al seppellito santo la figlia per la ricuperazione della salute, mentre antecedentemente un sasso per suo comando scagliato ne aveva violentato la sepoltura.
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di Filippo Gibbone Antonino propenso a sovvenire i miseri, senza rigettare le preci del supplicante, espulse I’infernal nemico, fugò l’oste, e colei che veniva mentecatta e forsennata, fece ritornare tranquilla e serena nella propria casa. Costei per ordine del padre, diede in dono ad Antonino, mediatore dell’ottenuta guarigione, Io intero ornamento del quale era abblellita; nonchè una croce tempestata di gemme e di oro col racchiudere in mezzo una
particella del santo legno, che ricoperta da trasparente cristallo, Iucidamente risplendeva e che portava appesa al collo, come custode del petto e di tutto il corpo. Tale legno sarebbe stato abbastanza efficace a guarirla se Gesù Gristo non avesse voluto ascrivere la guarigione alla gloria del suo Confessore Antonino. La pulcella offerti tali doni, ilare e tranquilla fece ritorno ai suoi in Benevento.
Volta della navata della Basilica di S. Antonino
La liberazione della figlia del principe Siccardo (835) (Tela di Giambattista Lama, 1734)
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PERSONAGGI
ANTONINO SINISCALCHI
Chi ha inciso in maniera significativa nella sua formazione? A distanza di anni chi ricorda con maggior senso di riconoscenza? Andrea Torino, che mi ha insegnato tutto, anche ad essere gioviale negli anni dal 1971 al 1975 quando sono stato segretario del Sorrento Calcio. Ha fatto o no la gavetta? Le è servita o è stato un periodo che considera inutilmente faticoso? La gavetta serve e oggi più che mai servirebbe che i giovani la facciano. E’ soddisfatto di quanto ha fatto fin’ora? Mi rimane il cruccio di non aver fatto una cosa fino in fondo e non so nemmeno che cosa. La mia vita è un romanzo al quale mancano alcune pagine. Mi considero fortunato con mia moglie Cristina e i miei figli Mauro e i gemelli Fabio e Annarita, per un bilancio, anche provvisorio ma positivo, perché so che ho dato.
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a trentacinque anni è il direttore di “Surrentum”, periodico mensile che, superando decenni di pubblicazione e confini anche nazionali, si è affermato sul territorio come un utile strumento di informazione e di cultura. Con una attività che moltiplica i suoi interessi: giornalista e collaboratore de “ Il Mattino”, insegnante con il sogno di spingersi ad altro ( poi lo dirà), Antonino Siniscalchi è a Sorrento una presenza che conferma e divulga quanto di interessante accade sul territorio, che, come con un pizzico di ironia sottolinea, è“ il più longevo dei direttori in Italia”. Trentacinque anni di…Surrentum! Come è cominciata la sua storia? Quali sono i suoi principali ricordi? Sono nato a Sant’Agata, in una famiglia di artigiani sarti, primogenito di un fratello e una sorella. Ero un bambino vivace e intraprendente, anche molto collaborativo in famiglia quando scoprii i sacrifici fatti dai miei genitori che alla mattina li trovavo cucendo e la sera li ritrovavo ancora cucendo, studioso quanto basta e un po’ sportivo. Quando poi, crescendo, mi sono accorto di non essere un gran
sportivo mi sono messo a fare il dirigente! Continuando negli anni che cosa fa: studia o lavora? Studio e, dopo essermi diplomato in Ragioneria, mi diplomo anche all’ISEF. Ho iniziato a lavorare all’Albergo Michelangelo dove sono stato per dieci anni, contemporaneamente anche insegnando. Nel 1986 poi ho vinto il Concorso per insegnanti di Educazione fisica per le Scuole medie e nel 1988 per le superiori.
Che cosa rappresenta per lei l’insegnamento che, nonostante altri impegni, non ha mai interrotto? Insegnare significa trasmettere ai giovani non solo qualcosa di culturale ma tanto sotto il profilo umano. Non a caso dico sempre ai giovani: “Non parlate di diritti se non si è portato a termine il dovere”. E’ ambizioso? Quanto basta. Anche consapevole che non sempre si riesce a superare i propri limiti. Ha mai vissuto o conosciuto la paura? Mai. Ho subito anche minacce,era il 1991-, quando ho scritto articoli, anche prendendo posizione e chiaramente dando l’animo e il cuore. Mio nonno mi aveva insegnato:” Aria chiara non aver paura dei tuoni”. Come, quando e perché è diventato giornalista? Tutto è cominciato alle Scuole Medie con Gino Miccio, docente alla “Scuola Media Tasso” che cu-
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rava il giornalino scolastico. Scrissi un articolo che come argomento aveva il Deserto di Sant’Agata. E’ cominciata così. Dal 1983 collaboro a “Il Mattino” ma scrivevo anche prima, dal 1970, per “Sport 7” diretto da Guido Prestisimone. Il giornalismo, per me, è dare agli altri non solo la notizia ma la possibilità di confrontarsi. Anche se, con amarezza, devo aggiungere che, nella professione, molto è cambiato e tanto è scaduto. Eppure i ricordi positivi sono tanti. Sono stato maestro di Francesca Milano, di Candida Morvillo, di Ciriaco Viggiano e come maestri, più di tutti, ricordo Antonio Corbo e Antonio Sasso. Che significa per lei essere direttore di “Surrentum”? Scherzando dico sempre che sono il direttore più longevo d’Italia perché da trentacinque anni, quindi dal 1981, sono al mio posto. “Surrentum” nacque come supplemento poi diventato periodico con cadenza mensile. Professionalmente le è mai successo di vivere un senso di scoramento?
Lo scoramento ci sta sempre e non ci sta mai. Devo sempre trovare la forza di dire: ce la farò.
La vita com’è? La vita è una metafora.Ho vissuto tante vite per aver fatto tanti lavori con l’occhio distaccato.
E se di forza dobbiamo parlare da dove la prende? Credo anche dal ricordo dei tanti sacrifici fatti dai miei genitori o dal nonno contadino. Anche se ho avuto radici umili, non le ho mai smentite.
Ha capito qualcosa in più? Oggi sono consapevole che quanto vivo viene da un ragionamento. Non mi considero un cronista arido ma un uomo consapevole della propria scrittura.
E’ credente? Certo. Mi interrogo e vivo il dubbio, poi mi arriva l’ottimismo della ragione. Nel senso che sono ottimista con riflessione. Qualche anno fa mi ha salvato Sant’Antonino. Faceva molto caldo, mi misi a giocare a calcio e un ragazzo battendo con la testa perse la lingua in gola. Ho fatto qualche manovra e con l’aiuto del mio Santo patrono tutto andò a posto ma per più giorni sono stato molto cupo. Oggi sono orgoglioso di quanto ho fatto. Un rimpianto ce l’ha? Un cruccio è che mi sono mancati gli studi umanistici. Ogni tanto dico che sono un imbrattacarte.
Le cose in cui crede? Credo nella lealtà e mi fa male se altri non la rispettano. Per contro odio l’invidia. Vuole dirmi aggettivi che le somigliano? Credo di essere umile, fatalista, riflessivo ma so quel che voglio. Un desiderio o un sogno ce l’ha? Avrei voluto fare il direttore d’albergo perché da sorrentino abbiamo l’arte dell’ospitalità incorporata. Per chiudere che cos’è Sorrento per lei? Uno scrigno che andrebbe preservato in maniera consapevole.
DOMENICA 7 FEBBRAIO Piazza Lauro dalle 11,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00
Aspettando Carnevale
MARTEDI’ 9 FEBBRAIO Piazza Veniero e Piazza Tasso
Carnevale a Sorrento
Circo da strada, parate e animazioni
Giuliana Gargiulo
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SI CONCLUDE A SORRENTO IL 29 FEBBRAIO
LUCIO DALLA E SORRENTO TOUR
SORRENTO RENDE OMAGGIO A LUCIO DALLA NEL QUARTO ANNIVERSARIO (1 MARZO 2012/1 MARZO 2016) DELLA SCOMPARSA DEL SUO CITTADINO ONORARIO. SI CONCLUDE, DOPO UN ANNO, IL “LUCIO DALLA E SORRENTO TOUR” DI RAFFAELE LAURO, INIZIATO, A SORRENTO, IL 28 FEBBRAIO 2015. IL PROGRAMMA DI LUNEDI’ 29 FEBBRAIO 2016.
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politici, diplomatici, prefetti, sinome negli anni precedenti, daci (di Sorrento, di Manfredoanche nel quarto anniversario nia, di Barletta, di Matera, di San della scomparsa, l’AmministraMartino Valle Caudina, di Pomzione Comunale di Sorrento pei e di Presenzano), assessori, renderà omaggio a Lucio Dalla, consiglieri comunali, consiglieri lunedì 29 febbraio 2016. Il sinregionali, musicisti, discografidaco, Giuseppe Cuomo, il quale ci, creativi, giornalisti, dj, critici propose, da consigliere comuletterari, critici cinematografici, nale, nel 1997, la concessione medici, avvocati, procuratori, della cittadinanza onoraria, ha scrittori, dirigenti scolastici, dovoluto rinnovare l’imperitura centi, studenti, marinai, pescagratitudine dei sorrentini verso tori, albergatori, ristoratori e di il grande artista bolognese, il tanti amici del cantautore. Tra quale ha mantenuto, per quasi cui, quelle di assoluto rilievo, del cinquant’anni, il suo legame insuo medico personale, il profesteriore, nato nel 1964, con Sorsor Nicola D’Imperio, primario rento, da lui definita “l’angolo di gastroenterologia a Bologna; vero della mia anima”, portando, del suo collega de “I Flippers” e con la sua canzone-capolavoro, fotografo personale, il musicista “Caruso”, il nome di Sorrento in Romolo Forlai; del suo confesogni angolo del globo. Oltre alla sore, il padre domenicano bolocittadinanza onoraria, nel 1997, gnese, don Giovanni Bertuzzi, e a Dalla sono stati conferiti, nel del direttore creativo della RCA, 2003, il Premio “Enrico Caruso” e, Francesco Logoluso. Porteranno nel 2006, il Premio “Sorrento nel il saluto di Sorrento e introdurMondo”. La giornata celebrativa ranno il dibattito, il sindaco Cuosarà aperta, alle ore 11.00, presmo e l’assessore alla Cultura, so il Palazzo Municipale, da una Maria Teresa Lauro De Angelis. Modeconferenza stampa del sindaco Raffaele rerà Antonino Pane (Il Mattino). Cuomo, insieme con lo scrittoRelazioneranno Antonino Sinire sorrentino, Raffaele Lauro, (Il Mattino), Rocco Traisci autore del romanzo biografico, LUCIOscalchi DALLA E SORRENTO (Metropolis Napoli), Antonio “Caruso The Song - Lucio Dalla Manzo (Il Mattino) ed Ermanno e Sorrento”, del romanzo “Lucio Le tappe, le immagini e le testimonianze Corsi (RAI). Concluderà Massimo Dalla e San Martino Valle Cau(28 febbraio 2015 - 29 febbraio 2016) Milone, direttore di Rai Vaticadina - Negli occhi e nel cuore”, no. Seguirà, alle 18.30, presso il e del docufilm, “Lucio Dalla e “La luna ci guarda, le stelle ci parlano, il sole ci scalda. Teatro Tasso, concerto, per beSorrento - I Luoghi dell’Anima”. Ma siamo noi che guardiamo, parliamoile scaldiamo il mondo, Lucio” neficenza, curato dall’assessore Alle 17.00, nella Sala Consiliare, viaggioGargiulo, della agli Quaderno Eventi, di Mario sarà presentato, in anteprima band musicale maceratese, “The nazionale, da autorevoli giorSputos”, diretta dal Maestro nalisti della carta stampata e Giuliano Cardella, alla chitarra, radiotelevisivi, il quaderno di con Maurizio Moscatelli ai fiati, viaggio di Raffaele Lauro, “Lucio Paolo Della Mora al basso, MiDalla e Sorrento Tour - Le tappe, chele Lelli alla batteria, Alberto le immagini e le testimonianze”, Lucerna alle tastiere e Paolo edito da GoldenGate Edizioni, Moscatelli al violino, con la voce con una speciale prefazione di di Marco Virgili. In programma, Giuseppe Cuomo, pagg. 600, per due ore, le più belle canzoni che illustra le 21 tappe del Tour, di Dalla. Gli introiti della serata con le immagini e le testimosaranno devoluti interamente niante raccolte, ben 82, tutte alla Caritas diocesana. È stata totalmente inedite. Si tratta di preannunziata anche l’ambita un prezioso e irripetibile docupartecipazione dell’Arcivescovo mento di memorie e di analisi, di Sorrento-Castellammare di incentrato sul binomio DallaStabia, mons. Francesco Alfano. Sorrento, ormai indissolubile, di
Tour
Riccardo Piroddi
Raffaele Lauro
LUCIO DALLA E SORRENTO
Tour
“OM
Le tappe, le immagini e le testimonianze (28 febbraio 2015 - 29 febbraio 2016)
“La luna ci guarda, le stelle ci parlano, il sole ci scalda. Ma siamo noi che guardiamo, parliamo e scaldiamo il mondo, Lucio”
Confer
Quaderno di viaggio
Concerto Sputos”, dir Michele
Nel quarto anniversario della scomparsa di Lucio Dalla, il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Sorrento hanno il piacere di invitare la S. V. alla manifestazione-evento
“OMAGGIO DI SORRENTO A LUCIO DALLA” Palazzo Municipale Sala Consiliare “Torquato Tasso” Teatro Tasso Piazza Sant’Antonino, 1, Sorrento Lunedì, 29 febbraio 2016
PROGRAMMA Ore 11.00 Conferenza stampa del Sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, e dello scrittore, Raffaele Lauro, per l’illustrazione della giornata celebrativa Ore 17.00 Presentazione del quaderno di viaggio di Raffaele Lauro “Lucio Dalla e Sorrento Tour - Le tappe, le immagini e le testimonianze” GoldenGate Edizioni Introduzione e saluti Giuseppe Cuomo, Sindaco di Sorrento Maria Teresa De Angelis, Assessore alla Cultura di Sorrento Modera Antonino Pane, Giornalista Relazionano Antonino Siniscalchi, Giornalista Rocco Traisci, Giornalista Antonio Manzo, Giornalista Ermanno Corsi, Giornalista Conclude Massimo Milone, Direttore Rai Vaticano Ore 18.30/20.30 Teatro Tasso Piazza Sant’Antonino, 1, Sorrento Concerto, per beneficenza, curato dall’Assessore agli Eventi, Mario Gargiulo, della band musicale maceratese, “The Sputos”, diretta dal Maestro Giuliano Cardella, alla chitarra, con Maurizio Moscatelli ai fiati, Paolo Della Mora al basso, Michele Lelli alla batteria, Alberto Lucerna alle tastiere e Paolo Moscatelli al violino, con la voce di Marco Virgili. In programma le più belle canzoni di Dalla. Per info sull’Autore e l’opera www.raffaelelauro.it – www.carusothesong.com/luciodallaesorrentotour/
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DUE CAMPIONI DI SIGNORILITA’
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dalla Redazione
CARLO DI LEVA E GIOVANNI CASOLA
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ella seconda conversazione del ciclo, su Sorrento, organizzato dal “Circolo Sorrentino”, lo scrittore Raffaele Lauro ha trattato un tema provocatorio: “La signorilità sorrentina e l’arte dell’accoglienza, qualità antropologiche o falso storico?”. Dopo aver esaminato i fondamenti storici dell’ospitalità sorrentina, ha tracciato, tra l’emozione dei presenti, i profili di Carlo Di Leva e di Giovanni Casola, due campioni dell’arte dell’ospitalità, due esempi inimitabili, con sensibilità e approcci diversi, della signorilità sorrentina. Ne riportiamo due brevi stralci.
CARLO DI LEVA: LA SIGNORILITA’ ARISTOCRATICA “La storia della nostra città rimane indissolubilmente legata a Carlo Di Leva. Non abdicò mai alla sua proverbiale correttezza, alla sua indiscutibile classe, alla sua rigorosa professionalità e alla sua accattivante ironia, espressione di una intelligenza superiore, rara, vivida, moderna e lungimirante, nonché alle sue intuizioni amministrative e alle sue realizzazioni programmatiche, nel luogo arco della sua vita, sia come sindaco, per un quinquennio (1958-1963), che, come presidente dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Sorrento e Sant’Agnello, per 28 anni (1965-1993). L’elenco delle sue tante realizzazioni ne fanno, quindi, un campione delle signorilità sorrentina, quasi aristocratica, e dell’arte dell’ospitalità, concepita in un’ottica comprensoriale, di grande respiro internazionale, mai campanilistica, mai provinciale, mai miope”.
IL 19 GENNAIO AL COMUNE DI SORRENTO
SCOPERTO IL BUSTO DI ROBERTO BRACCO
GIANNINO CASOLA: LA SIGNORILITÀ POPOLARE “La personalità di Giovanni Casola (per tutti semplicemente “Giannino”, non l’onorevole, il vice sindaco o l’assessore!) era straordinaria e ricca, per la non comune capacità di relazioni interpersonali, per la squisita sensibilità, per il continuo dialogo con tutti, per lo spirito di amicizia, per il senso dell’onore, per il garbo e per l’eleganza del tratto umano (e non solo di quello!). E, non da ultimo, per quell’attaccamento, quasi morboso, alla sua Sorrento, per il rispetto della tradizione popolare, civile e religiosa della comunità; per lo spirito di servizio alla collettività e per l’assoluto disinteresse personale, dimostrato in tutti i pubblici incarichi ricoperti: da amministratore locale a parlamentare nazionale. Della nostra Sorrento, Giannino costituiva il simbolo civico vivente, la sintesi di tutte le virtù popolari sorrentine: la gioia di vivere, l’amore per gli altri, lo
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spirito dell’accoglienza, l’amicizia disinteressata, l’attenzione alle persone semplici e a chiunque gli si rivolgesse”.
i è svolta al Comune di Sorrento la cerimonia di scopertura di un busto raffigurante Roberto Bracco, opera dell’artista Domenico Paduano. A donare al Comune di Sorrento l’opera, il figlio Dino Paduano, presente stamani all’evento insieme al sindaco, Giuseppe Cuomo, all’assessore alla Cultura, Maria Teresa De Angelis, al consigliere regionale Flora Beneduce, al presidente dell’associazione Studi Storici Sorrentini, Antonino Cuomo e alla giornalista Ida Maietta. “Ringraziamo Dino Paduano del grande omaggio che ha voluto fare alla nostra città - ha sottolineato l’assessore De Angelis - Si tratta di un’opera che il padre Domenico, che con Bracco intrattenne forti legami di stima e di amicizia, realizzò per il grande drammaturgo. Paduano fu anche autoreti altri busti che ritraggono grandi nomi come Eduardo De Filippo, Salvatore Di Giacono, Eduardo Scarpetta e Raffaele Viviani, custoditi al museo provinciale di Salerno e al Museo Nazionale di Napoli”. Scrittore, giornalista e anche autore di canzoni, Bracco nacque a Napoli nel 1861 e morì a Sorrento nel 1943, a Villa Manning. E’ considerato tra i più grandi autori del teatro del Novecento e fu più volte candidato al Nobel per la letteratura.
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CENA A 4 MANI A PALAZZO MARZIALE
MENU’ ANTISPRECO E BENEFICENZA D
i fronte a temi scottanti come la necessità di creare una forte sensibilizzazione allo spreco alimentare, stanno prendendo piede eventi come “Miseria e nobiltà” che, sabato 6 febbraio, avrà come protagonisti presso Palazzo Marziale a Sorrento, lo chef di casa Andrea Napolitano e l’ospite Fabrizio Tesse, della Locanda di Orta (1 Stella Michelin). I due celebri cuochi propongono per l’occasione un menu di cinque “nobili” portate, ottenute trattando materie prime povere, dal “misero” food-cost. La filosofia di fondo di questo evento come di quelli che lo seguiranno, accanto al principio di anti-spreco, è anche ottimizzare le materie prime in cucina. Nel corso della serata interverrà un delegato Unicef, che illustrerà l’iniziativa e presenterà le 15 Pigotte chef, assegnate con una riffa gentilmente offerta dalla collaborazione fra Unicef, Palazzo Marziale e Bragard. La quota di partecipazione è di € 55. La struttura devolverà l’intero guadagno in beneficenza all’Unicef. Andrea Napolitano, classe 1986, partenopeo e attuale executive chef a Palazzo Marziale. Vincitore del concorso “Giovani chef emergenti 2012” e allievo di
Antonino Cannavacciuolo, chef pluristellato. Fabrizio Tesse, classe 1978 , ligure, per 8 anni sous-chef presso il relais & chateaux Villa Crespi. Attualmente alla Locanda di Orta, ha lavorato al fianco di Martin Berasategui e Fabio Barbaglini. Loro i due talenti che per questa serata si muoveranno tra i fornelli in nome di questa originale e promettente serie di eventi sotto il nome di “Nutrizione, un diritto da conquistare”. La buona nutrizione inizia alla nascita: per questo l’allattamento al seno è da sempre uno dei cavalli di battaglia dell’Unicef e dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), promotori tra l’altro di un notissimo Codice sulla commercializzazione dei surrogati del latte materno. Si stima che un corretto allattamento al seno (esclusivo nei primi 6 mesi di vita del bambino, integrato con alimenti nei 18 mesi successivi) potrebbe ridurre di circa il 20% la mortalità infantile nei Paesi in via di sviluppo. Purtroppo l’allattamento al seno è abbandonato o protratto troppo brevemente proprio laddove sarebbe più necessario: nell’Africa subsahariana, appena il 22% dei neonati è
da www.italiaatavola.net nutrito esclusivamente con latte materno fino al compimento del primo semestre di vita. Anche nei paesi ad elevata incidenza di Hiv/Aids, l’allattamento al seno è spesso l’opzione che comporta il minor rischio di contagio del virus dalla mamma al bambino. L’Unicef promuove programmi di monitoraggio sulla salute e
sullo stato nutrizionale delle donne incinte, la diffusione di micronutrienti (acido folico, zinco, iodio, vitamina A ecc.) tanto alle madri quanto ai bambini sotto i 5 anni e il controllo degli indicatori nutrizionali dei neonati e dei bambini per prevenire o curare tempestivamente l’insorgenza dei vari stadi della malnutrizione.
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Fabrizio Tesse
Andrea Napolitano
Cerimonia per il conferimento della cittadinanza italiana I
l sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, ha conferito la cittadinanza italiana a Yuan-Ho Jung Cavallaro, originario di Taiwan, figlio di un italo-americano, Frank Cavallaro, da tempo residente nella città del Tasso. La cerimonia si è svolta presso la casa comunale dove, alla presenza del primo cittadino, Yuan-Ho Jung Cavallaro ha giurato fedeltà alla Costituzione e alle leggi della Repubblica Italiana. Al termine, la responsabile dell’Ufficio di Stato Civile, Antonina Maresca, ha provveduto alla trascrizione del decreto. Nel 2015 sono 15 le persone alle quali è stata concessa la cittadinanza italiana. In prevalenza i Paesi di origine sono Ucraina, Polonia, Kazakistan, Brasile, India e Venezuela.
dà appuntamento ai suoi lettori a
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AD APRILE LA QUATTORDICESIMA EDIZIONE
PREMIO SIRENA D’ORO 2016 L
a giunta municipale di Sorrento ha approvato l’atto di indirizzo per lo svolgimento dell’edizione 2016 del Sirena d’Oro, format dedicato all’olio extravergine di oliva e ai prodotti tipici locali. Numerose le novità del contenitore, all’interno del quale si svolgono il Premio Sirena d’Oro, giunto alla 14ma edizione, concorso che ogni anno assegna riconoscimenti ad oli evo Dop e Igp di tutto il territorio nazionale, e I Valori del Territorio, un itinerario nel centro storico di Sorrento, alla scoperta di tradizioni e tipicità enogastronomiche, condito da spettacoli ed eventi di intrattenimento. “Per il Premio stiamo individuando una data tra marzo ed aprile - spiega il sindaco, Giuseppe Cuomo - L’obiettivo
è quello di destagionalizzare, organizzando la kermesse, che negli anni è cresciuta fino a diventare un punto di riferimento per esperti di settore, consumatori, stampa e appassionati, in un periodo meno affollato. Per i Valori del Territorio, abbiamo deciso di articolarlo su due fine settimana nel mese di aprile: dall’8 al 10 e dal 15 al 17. Inoltre puntiamo ad ampliare ed arricchire il programma prevedendo oltre ai tradizionali appuntamenti gastronomici e di spettacolo, anche momenti culturali, con visite guidate ai musei cittadini, a monumenti storici ed a percorsi naturalistici, dei quali è ricca la nostra città”. L’evento sarà organizzato dagli assessorati all’Agricoltura e al Turismo del Comune di Sorrento.
Bando e domanda http://trasparenza.comune.sorrento.na.it/ archivio11_bandi-di-gara_0_168210_0_1.html
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DIAMO VALORE AL TERRITORIO... RASSEGNA E RICONOSCIMENTI A IDEE SPOSI 2016 VENERDÌ 11 MARZO - ORE 16 Hotel Conca Park: INAUGURAZIONE
DELLA XV EDIZIONE DI IDEE SPOSI Nel corso della cerimonia verranno consegnati riconoscimenti a LIDIA RUSSO FIORENTINO e MARIANO RUSSO per aver contribuito alla diffusione dell’immagine dell’ospitalità alberghiera. I premiati riceveranno in dono una creazione del maestro d’Arte presepiale Federico Iaccarino. In collaborazione: Istituto Polispecialistico Statale San Paolo di Sorrento isusanpaolo.it Dirigente Rosa Cirillo
SABATO 12 MARZO - ORE 11 Hotel Conca Park - Sala Meeting incontro sul tema: IL BENESSERE ALIMENTARE NELLA FAMIGLIA DEL TERZO MILLENNIO Partecipano Patrizia Zuliani, biologa nutrizionista Maddalena Cinque, psichiatra, psicologo-analista Giuseppe Aversa, chef del ristorante stellato il Buco. Mariella Russo, albergatrice, Hotel Conca Park e Belair . Modera il giornalista Antonino Siniscalchi
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6.12 6.36 6.59 7.31 7.49 8.06 8.37 9.01 9.18 9.48 10.48 11.18 11.48 12.18 12.48 13.18 13.36 14.07 14.31 15.06 15.37 16.18 16.48 17.18 17.36 18.07 18.31 19.06 19.37 20.18 20.48 21.18 21.48
C/MARE
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6.21 6.45 7.05 7.39 7.58 8.15 8.45 9.09 9.27 9.57 10.57 11.27 11.57 12.27 12.57 13.27 13.45 14.15 14.39 15.15 15.45 16.27 16.57 17.27 17.45 18.15 18.39 19.15 19.45 20.27 20.57 21.27 21.56
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6.09 6.40 6.44 F 7.09 • 7.39 F 8.11 • 8.39 • 9.09 • 9.39 • 10.09 • 10.39 • 11.09 • 11.39 12.09 • 12.39 13.09 • 13.41 • 14.09 • 14.39 • 15.11 • 15.39 • 16.09 • 16.39 17.09 • 17.41 • 18.09 • 18.39 • 19.11 • 19.39 20.09 20.39 21.09 21.39
6.47 7.05 7.22 7.47 8.17 8.36 9.17 9.47 10.17 10.47 11.17 11.47 12.17 12.47 13.17 13.47 14.06 14.47 15.17 15.36 16.17 16.47 17.17 17.47 18.06 18.47 19.17 19.36 20.17 20.47 21.17 21.47 22.17
La Minervetta 0818774455 Majestic Palace 0818072050 Mediterraneo 0818781352 Michelangelo 0818784844 Minerva 0818781011 Miramare Res. 0818072524 Palazzo Guardati 0818785567 Parco del Sole 0818073633 Plaza 0818782831 President 0818782262 Prestige 0815330470 Regina 0818782162 Riviera 0818072011 Royal 0818073434 Rota Suites 0818782904 Vesuvio 0818782645 Villa Garden 0818781387 B.que Hotel Elios 0818074834
ALBERGHI HHH
27 28 29 31 ➔ Q 52 32 33 75 35 36 37 H 54 38 76 39
NAPOLI ERCOLANO
Admiral Ascot Britannia Cavour Club Dania Del Corso Del Mare Eden Florida Gardenia Girasole Il Faro Il Nido La Badia La Meridiana La Pergola Leone
0818781076 0818783032 0818782706 0818073166 0818781127 0818073572 0818071016 0818783310 0818781151 0818783844 0818772365 0818073082 0818781390 0818782766 0818781154 0818073535 0818782626 0818782829
6.28 6.53 7.02 7.28 7.58 8.23 8.58 9.28 9.58 10.28 10.58 11.28 11.58 12.28 12.58 13.28 13.53 14.28 14.58 15.23 15.58 16.28 16.58 17.28 17.53 18.28 18.58 19.23 19.58 20.28 20.58 21.28 21.58
D/4 A/16 A/15 D/11 C/3 C/3 D/8 C/17 E/9 F/5 D/6 B/12 C/10 C/12 D/1 C/2 C/4 E/5 D/2 D/2 D/8 D/4 D/9 A/15 C/14 B/15 C/8 D/3 C/11 A/15 F/8
6.57 7.15 7.31 7.57 8.27 8.46 9.27 9.57 10.27 10.57 11.27 11.57 12.27 12.57 13.27 13.57 14.16 14.57 15.27 15.46 16.27 16.57 17.27 17.57 18.16 18.57 19.27 19.46 20.27 20.57 21.27 21.57 22.27
7.06 7.23 7.40 8.06 8.36 8.54 9.36 10.06 10.36 11.06 11.36 12.06 12.36 13.06 13.36 14.06 14.24 15.06 15.36 15.54 16.36 17.06 17.36 18.06 18.24 19.06 19.36 19.54 20.36 21.06 21.36 22.06 22.36
40 Metropole 77 Londra 44 Rivage 45 Settimo Cielo 60 Sorrento City Q Spicy 46 Tirrenia 47 Tourist 48 Villa di Sorrento H Villa Fiorita Q Villa Igea ➔ Villa Margherita 49 Villa Maria H Vue d’Or 50 Zi’ Teresa H Le Terrazze Res. 80 Au Relais Rivoli 59 Savoia
ALBERGHI HH
7.15 7.30 7.50 8.15 8.45 9.01 9.45 10.15 10.45 11.15 11.45 12.15 12.45 13.15 13.45 14.15 14.31 15.15 15.45 16.01 16.45 17.15 17.45 18.15 18.31 19.15 19.45 20.01 20.45 21.15 21.45 22.15 22.45
7.17 7.32 7.52 8.17 8.47 9.03 9.47 10.17 10.47 11.17 11.47 12.17 12.47 13.17 13.47 14.17 14.33 15.17 15.47 16.03 16.47 17.17 17.47 18.17 18.33 19.17 19.47 20.03 20.47 21.17 21.47 22.17 22.47
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D/2 A/15 E/5 C/4 D/9 E/5 D/12 E/9
F/5 C/12 D/8 F/10
➔ Angelina 0818782901 53 Desirée (Garnì) 0818781563 C/3
ALBERGHI H 62 Linda 64 Mignon 65 Nice
0818782916 E/11 0818073824 E/7 0818781650 D/10
Santa Fortunata & Campogaio Nube d’Argento Villaggio Verde Esperidi Resort
0818073579 0818781344 0818073258 0818783255
D/1 E/4 G/11 ➔
Seven Hostel Le Sirene Ulisse deluxe hostel Porto Salvo
0818786758 0818072925 0818774753 0818774887
➔ D/11 E/5 ➔
CAMPINGS & VILLAGGI
OSTELLI
n
15
CURRERI SERVICE
Tel. 0818015420 www.curreriviaggi.it Partenze da Sorrento Stazione a Napoli Aeroporto
Partenze da Napoli Aeroporto a Sorrento Stazione
p.06,30 a.08,00 p.08,30 a.10,00 p.10,30 a.12,00 p.12,00 a.13,30 p.14,00 a.15,30 p.16,30 a.18,00
p.09,00 a.10,15 p.11,00 a.12,15 p.13,00 a.14,15 p.14,30 a.15,45 p.16,30 a.17,45 p.19,30 a.20,45
FERMATE A: S. Agnello (Piazza Municipio) Piano (vicino alla Siesta) Meta (chiesa del Lauro) Vico Equense (uff. Curreri a. / Stazione r.) Castellammare di Stabia (Villa Stabia)
n
CALL CENTER 08119666202
CONSORZIO UNICO CAMPANIA
EAV
POMPEI - VESUVIO e viceversa
POMPEI (Piazza Anfiteatro) VESUVIO (1.000 m.) 08,00 08,50 09,40 10,30 11,20 12,10 13,00 13,50 14,40 15,30 VESUVIO (1.000 m.) POMPEI (Piazza Anfiteatro) 09,00 09,50 10,40 11,30 12,20 13,10 14,00 14.55 16,40 17.40
SORRENTO NAPOLI e viceversa
SORRENTO (Circum) - NAPOLI 23, 00 (giorn.) 04,30 (fer.) – 04.50 (festivo) NAPOLI - SORRENTO (Circum) 22,40 (feriale) - 22,50 (giornaliero)
n SERVIZIO AUTOLINEE Every 20 minutes
LINEA A M. LUBRENSE - CAPO SORRENTO - META e viceversa LINEA B Circolare SORRENTO (Porto) SORRENTO (Stazione) LINEA C SORRENTO (Porto) S. AGNELLO - PIANO e vv. LINEA D Circolare MARINA GRANDE SORRENTO LINEA E Circolare SORRENTO STAZIONE VIA DEGLI ARANCI - HILTON