Periodico della società Volontaria di Soccorso Pubblica Assistenza Livorno Aut. Tribunale n° 413/1984 del 18/12/2012 - Tribunale di Livorno Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB BRESCIA
...senza care i t n e m di i c i d a r le
i o Benife d a ib r a G ì è vero, ora, e noi ci utt era, è t ché lo n i f f a o nerem e in futuro, impeg re, anch olo che p m e s ru sia olo. Un le scelte b m i s r un tato pe so della i r e m cor si è tto nel a f a h sempre o che d n a g a, pa suoi sua vit ersona per i ap azia, in prim ertà, democr o st i lib ideali d Un uomo one o ia. o diffus c o giustiz p ì s o una oggi c (valore sformarlo in e tra ato da da termin e d , ) à un rit vera ra to possedeva o ert tut soprat tato ap s è e h ro c ni. pensie 103 an i o u s i fino a
S
g. 7 ua a pa >contin
2|
Il Presidente
il olontario
Il saluto del Presidente I
editoriale
n apertura di questo mio intervento non posso fare a meno di dedicare un pensiero grato e riconoscente al nostro grande Presidente Emerito, Garibaldo Benifei, che quest’anno ci ha lasciato, la cui memoria rimarrà per sempre nei nostri cuori e nella storia della nostra Associazione. Il 4 ottobre di quest’anno, in occasione della festa del dono, abbiamo anche festeggiato i 125 anni dalla fondazione della SVS; nel pomeriggio ci fu la sfilata di una parte degli automezzi di cui l’Associazione dispone, preceduta da una banda musicale e seguita da tanta gente, volontari, amici; la sfilata partì dalla sede di via San Giovanni e si concluse in piazza della Repubblica, dove erano stati allestiti degli stand e dove era in esposizione, in attesa di essere inaugurato, un Medical Truck, un enorme camion super-attrezzato per fornire assistenza medica in situazioni di emergenza. All’arrivo della sfilata, iniziò la festa, si esibì la banda della SVS, fu inaugurato il nuovo automezzo con la benedizione del Vescovo di Livorno, che, a sorpresa aveva voluto onorarci della Sua presenza, gli animatori organizzarono giochi con i bambini presenti: una atmosfera davvero bella, la sensazione della festa di una grande comunità... Una circostanza mi ha particolarmente emozionato: alla testa del corteo, in braccio ai genitori, c’era un bimbo di tre mesi, vestito con una tutina con i colori e le scritte della SVS, a chiudere il corteo, c’era Osmana Benifei, la vedova del nostro amato Garibaldo, che, in carrozzina mossa dal figlio Maurizio e accompagnata da altri familiari, ha seguito tutto il corteo ed ha poi partecipato, in piazza della Repubblica, ai festeggiamenti. Una immagine che porterò sempre dentro di me e che, in qualche modo, rappresenta concretamente la sostanza di questa straordinaria “famiglia”, imponente aggregazione sociale che è la Società Volontaria di Soccorso.
Questa straordinaria “famiglia”, imponente aggregazione sociale che è la SVS Con questa immagine nel cuore mi congedo dalla Associazione a cui ho dedicato nove anni della mia vita, tre come Consigliere e sei come Presidente: è stato per me un grande onore aver potuto contribuire allo sviluppo di questa gloriosa e storica Società; ho svolto questi incarichi con il massimo impegno, e mi auguro di aver apportato un contributo positivo. Tracciare un bilancio dello stato attuale della SVS per certi versi appare facile, per altri versi risulta particolarmente complesso: dal punto di vista economico si tratta del risultato migliore degli ultimi anni; dal punto di vista delle attività appare altrettanto soddisfacente, dal momento che le tradizionali risultano incrementate, ed hanno avuto sviluppo nuove iniziative decisamente orientate verso il sociale. Gli ultimi due anni sono risultati particolarmente impegnativi, sul piano generale, per l’attenzione e il lavoro dedicato a due questioni molto importanti: il tentativo di acquisizione della nuova sede, e l’acutizzarsi della tensione nei rapporti con ANPAS e la Regione Toscana. Si tratta di partite ancora in corso, la cui conclusione, oggi, appare vicina, per quel che riguarda il rapporto con ANPAS, mentre più lontana appare la questione della acquisizione della nuova sede. Dopo una serie di trattative, incontri, discussioni, l’iter per la acquisizione dell’edificio che potrebbe ospitare adeguatamente le nostre attività, è ben lontano dall’essere concluso: il problema principale è costituito dalla mancanza di una base di liquidità tale da contrarre mutui accessibili; il fatto di non riuscire a vendere le nostre sedi attuali è alla base di questo impasse. Ovviamente è importante tentare ogni possibi-
ISCRIZIONE N°22293 DEL R.O.C.
REGISTRO OPERATORI DI COMUNICAZIONE
il olontario notiziario della
Presidente: Vincenzo Pastore Direttora Responsabile: Antonella De Vito Grafica: Ilaria Manetti - www.melazetagrafica.it Foto: Alberto Vincenzoni, Fabio Nardi e Barbara Napoli Stampa: Centro Stampa Quotidiani - Via dell’Indutria 52 - (BS)
le strada che ci consenta di raggiungere l’obiettivo, anche attraverso alleanze e sostegni di varia natura. (Fermo restando che non è opportuno assumere iniziative che mettano a rischio la stabilità economica della Associazione). L’altra questione che ha richiesto – e richiede - particolare impegno e attenzione è rappresentata dal rapporto con ANPAS e Regione Toscana, in materia di governo delle attività dei trasporti sanitari regionali e, in particolare, sulla natura delle associazioni federative e del loro rapporto con le associazioni territoriali. Si tratta di un tema complesso che, a nostro avviso, coinvolge aspetti fondamentali, tali da mettere in discussione la natura stessa delle Associazioni territoriali: esse rischiano di diventare mere esecutrici di direttive emanate dalle strutture Federative Regionali, la cui natura va trasformandosi da organismi di rappresentanza delle associazioni in strutture gestionali, gerarchicamente sovraordinate alle Associazioni stesse. Rispetto alle per noi evidenti illegittimità di alcuni atti emanati dalla Regione, insieme con altre Associazioni della Zona Fiorentina, alcune anche delle Misericordie, abbiamo presentato ricorso alla magistratura competente, ancora in attesa di essere esaminato. Si tratta di una situazione conflittuale difficile da risolvere la cui origine deriva da ipotesi radicalmente diverse sul modo di concepire il Volontariato, e che probabilmente porteranno a decisioni, da una parte o dall’altra, drastiche. Il tutto si verifica in una fase storica caratterizzata dalla diffusa consapevolezza che il mondo del non-profit, che raccoglie in sé composite e variegate entità, che vanno dalle Associazioni di Volontariato alle Cooperative sociali, alle Imprese Sociali (sinteticamente definito Terzo Settore ) necessiti di una profonda revisione e di un aggiornamento delle regole che lo governano. È stato dal governo assunto un primo provvedimento in materia, che necessita di successivi provvedimenti attuativi, che sembra orientato a promuove trasparenza, appropriatezza, legalità, valori da sempre alla base dell’operato della SVS . La importanza di questi valori, che di fatto corrispondono alla volontà di essere credibili nel servizio alla collettività in cui operiamo, e la coerenza con cui essi vengono quotidianamente agiti, sono stati ancora una volta confermati dal consenso manifestato dalla comunità cittadina attraverso la destinazione del 5 per mille: ben 6.600 cittadini livornesi hanno destinato a noi il loro contributo, gratificandoci con oltre 130.000 euro, che ci aiuteranno a svolgere le nostre attività al servizio dei più deboli. Il legame con la città resta uno dei pilastri della nostra azione e rappresenta un valore aggiunto eccezionale: nel corso del 2014 una famiglia livornese, non particolarmente ricca, ha deciso di donarci parte di una eredità ricevuta, ben
Il Sindaco di Livorno
notiziario della 90.000 euro, in memoria dei suoi fratelli, soci per molti anni della SVS, con cui abbiamo potuto acquisire una ambulanza che rappresenta il meglio oggi esistente, arricchendo così di una risorsa importante la nostra dotazione. Anche con la nuova Amministrazione Comunale si sono stabilite relazioni positive, riscontrando in essa un sincero apprezzamento della nostra realtà. Altrettanto positiva risulta la relazione con le altre Associazioni cittadine, com’è dimostrato dalle numerose reti in cui siamo presenti e dalla rilevanza assunta all’interno degli organismi che le rappresentano a livello cittadino. Siamo dunque in una situazione sostanzialmente soddisfacente, e sono lieto di aver contribuito a realizzarla, tenendo conto del fatto che all’inizio del mio mandato si era appena usciti da una condizione di crisi, anche formalmente definita e le prospettive apparivano confuse, il clima interno abbastanza problematico. La svolta, a mio avviso, si determinò con la decisione di costituire la SVS Gestione Servizi s.r.l., cui venne affidata la gestione delle attività commerciali: essa diventò il volano di un processo di profonda trasformazione, culturale e operativa che coinvolse necessariamente l’insieme della struttura, in tutti i suoi aspetti e in tutte le sue componenti. La tensione verso una gestione orientata al modello aziendalista diventò una necessità, e indusse a concretizzare innovative modalità organizzative e manageriali. Lo sviluppo delle attività della neonata società, in particolare l’acquisizione dell’appalto regionale per il trasporto sangue ed organi che ha reso necessaria la presenza in tutte le Province della Regione ha poi determinato l’impetuoso sviluppo di tutto il sistema, diffondendo in ognuno dei settori di attività il nuovo approccio. Le politiche della qualità, l’orientamento al risultato, l’acquisizione di strumenti informatici profondamente innovativi creati allo scopo di far fronte ai nuovi impegni (che non tollerano approcci approssimativi, ma richiedono al contrario una attenzione costante in tutte le fasi dei processi), la attenzione alle tematiche della sicurezza, le rigorose procedure amministrative che hanno portato alla certificazione dei bilanci, alla redazione del bilancio sociale di missione, costituiscono tutti tasselli che hanno portato la nostra organizzazione a raggiungere livelli di eccellenza complessiva. Tale valutazione non è frutto di autocompiacimento, ma è stata espressa in numerose occasioni dai nostri interlocutori istituzionali: nel corso di un recente incontro di audit con una folta e qualificata delegazione di funzionari regionali è stato espresso in maniera esplicita l’apprezzamento per il nostro impegno e per la qualità complessiva della nostra struttura. La presenza diffusa in tutta la Regione ha determinato, anche, l’attivazione di nostre sezioni in altre province, dietro sollecitazione di cittadini del luogo, che ci hanno stimolato in quella direzione. (Non bisogna tacere che la proliferazione di nostre sezioni ha anche determinato reazioni di ostilità da parte delle realtà locali preesistenti, ed anche, di rifles-
so, da parte della federazione regionale). Rispetto alla crescita tumultuosa degli ultimi anni, alla espansione crescente delle nostre attività, alla crescente complessità organizzative e gestionale con cui siamo chiamati a confrontarci, è necessario, in questa fase, realizzare una pausa di riflessione, fermarci per un momento a riflettere approfonditamente sulla nostra complessa realtà, nella consapevolezza che di fronte ad una “crisi di crescita” è necessario sviluppare al massimo le capacità di analisi e di “governo”, per evitare eccessi di stress e rischi di implosione. Anche perché nel prossimo futuro saremo chiamati ad affrontare profonde trasformazioni istituzionali nel nostro settore chiave: l’organizzazione dei servizi per l’emergenza soccorso sarà prontamente modificata. L’organizzazione non sarà più legate alla ASL, bensì all’Area Vasta, con una sola centrale 118, nuovi interlocutori, nuove logiche, nuovi assetti anche a livello regionale. A questo appuntamento bisognerà arrivare preparati e pronti a portare il nostro contributo perché esso rappresenti effettivamente un progresso per le comunità servite e non soltanto una misura di razionalizzazione economica. Perché un principio fondamentale rimane per noi la stella polare che indirizza i nostri percorsi: siamo e vogliamo restare, pur nelle necessarie modernizzazioni gestionali e organizzative, una Associazione di Volontariato che si ispira al principio della Solidarietà nei confronti dei cittadini con maggiori necessità inevase, che fa del rispetto sincero, non formale, delle persone (senza alcuna distinzione legata al sesso, all’età, alla religione, all’orientamento sessuale, al colore della pelle, al luogo di nascita) una norma comportamentale ineludibile, che si schiera senza esitazione dalla parte delle vittime della violenza di qualsiasi forma, da quella fisica a quella economica a quella morale, che si mette disinteressatamente al servizio del miglioramento delle condizioni di vita di chi ne ha bisogno. Essere fedeli a questa impostazione e coerenti nella sua messa in pratica costituisce il patrimonio fondamentale di SVS ed è il risultato dell’impegno costante di tutte le componenti che la compongono, dai Volontari al personale dipendente, ai dirigenti a cui tutte va il nostro sincero, non formale, apprezzamento. Per parte mia, mi scuserete se mi ripeto, sono profondamente grato a tutti coloro che mi hanno affidato questo compito e che mi hanno accompagnato ed aiutato nel suo svolgersi. È stata una esperienza intensa, che mi ha enormemente arricchito nel profondo e mi ha consentito di immergermi in una realtà sfaccettata e articolata, ma unificata dal profondo senso di umanità che tutti posseggono e caratterizzata dal profondo impulso verso la solidarietà che anima ciascuno in ogni azione svolta. Grazie di cuore Il Presidente Vincenzo Pastore
|3
Il Primo Cittadino nominato Socio Onorario della SVS I
l Sindaco Filippo Nogarin è stato nominato Socio Onorario della nostra associazione in occasione delle celebrazioni del 125esimo anniversario di Fondazione. Neo padre da pochi giorni il Sindaco non ha potuto essere presente, ed ha incaricato la Vicesindaca Stella Sorgente a rappresentarlo. Un’onorificenza che è andata al primo cittadino, ma anche a Mauro Lumini, cittadino e socio SVS da oltre 50 anni. In riconoscimento della sua fedeltà gli è stato consegnato il Diploma di Onore e la medaglia d’oro. Una cerimonia che si è svolta in Comune alla presenza di tante persone che hanno voluto partecipare alle celebrazioni in ricordo delle origini della SVS. Da parte di tutta l’Associazione facciamo i nostri migliori auguri a Filippo Nogarin per il suo nuovo “incarico a tempo indeterminato” come Padre.
4|
Assessora regionale Stefania Saccardi
il olontario
Il volontariato e il Servizio Sanitario Regionale: l’intervista con l’assessora Stefania Saccardi U
n’intervista che ci permette di fare un quadro sull’attuale situazione e i futuri sviluppi del legame, sempre più stretto, fra volontariato di settore e Servizio Sanitario Regionale. Assessora Stefania Saccardi, facciamo un quadro generale del volontariato sanitario in Toscana. “Il volontariato sanitario rappresenta un’imprescindibile risorsa in grado di mobilizzare, in tempi brevi, uomini e donne, quotidianamente impegnati nel soccorso sanitario e di conseguenza competenti a garantire un soccorso di qualità, oltre che mezzi ed attrezzature indispensabili in situazioni a carattere straordinario sia programmate che impreviste ed imprevedibili, consentendo ai sistemi di emergenza regionali di rispondere con la maggiore efficienza ed efficacia possibile in tempi appropriati nei più svariati scenari operativi. Alla luce di queste caratteristiche, la Regione Toscana ha incluso il volontariato all’interno del Servizio Sanitario Regionale, non solo con finalità di erogazione dei servizi, ma anche con funzione di partecipazione alle decisioni strategiche, organizzative ed operative, assumendo un ruolo fondamentale per la realizzazione di progetti innovativi e migliorativi del sistema di emergenza qualora condivisi”. Qual è (se c’è) il valore aggiunto del volontariato sanitario? “Sicuramente il volontariato sanitario toscano si contraddistingue per numerosi aspetti che rappresentano un indubbio valore aggiunto, primo fra tutti la capillarità di distribuzione sul territorio che consente la realizzazione di una rete di servizi a maglie molto strette, elemento imprescindibile per l’erogazione di servizi in sedi più prossime al cittadino. Tale elemento acquisisce una valenza straordinaria soprattutto in territori disagiati e difficili per i quali rappresenta un importante presidio sanitario di riferimento per i cittadini. Secondo elemento di rilievo è rappresentato dalla specifica conoscenza del territorio in cui si trova ad operare sia per quanto attiene gli aspetti logistici sia in riferimento alla profonda conoscenza del tessuto socioeconomico dell’area. Un ulteriore valore aggiunto del volontariato sanitario è rappresentato dal contributo in termini di umanizzazione del soccorso, imprescindibile componente della qualità del servizio al cittadino”. Possiamo tracciare l’andamento del volontariato sanitario nella nostra regione negli ultimi anni? (inteso come aumento o diminuzione dei volontari, dei servizi, dei risultati).
“Negli ultimi 10 anni i servizi assicurati attraverso il volontariato sanitario sono cresciuti e con essi il numero di mezzi ed equipaggi in disponibilità operativa per l’emergenza sanitaria territoriale, e questo ha consentito di svolgere il servizio con tempestività e crescente qualità”. Il volontariato sanitario in Toscana è pronto ad affrontare il futuro, con le nuove sfide che si presenteranno? Quali sono i suoi limiti e di cosa avrebbe bisogno? “In considerazione delle enormi potenzialità del volontariato sanitario, è indubbia la sua capacità di affrontare le sfide rappresentate dall’innovazione organizzativa, operativa e tecnologica necessarie per mantenere e, se possibile, aumentare la qualità del soccorso da garantire al cittadino, con particolare riferimento alla rete di ambulanze primo soccorso BLSD e alle nuove dotazioni quali ad esempio i massaggiatori automatici, i monitor multiparametrici, le nuove tecniche ed i dispositivi di immobilizzazione e di mobilizzazione dei pazienti, le applicazioni di telemedicina etc. È sicuramente aumentata la capacità del volontariato sanitario di assicurare ed investire nella formazione e nell’addestramento del proprio personale, anche nell’ambito di specifici percorsi assistenziali del paziente soccorso in emergenza, con particolare riferimento alle patologie tempo dipendenti” Rapporto fra volontariato sanitario integrativo e sanità pubblica? “Sul territorio noi abbiamo una diffusa rete di privato sociale, una rete che già oggi è uno strumento indispensabile per gestire servizi delicati come il 118. Non ci vedrei niente di male se Misericordie, Pubbliche Assistenze, Croce Rossa, ecc. avessero un ruolo ancora più rilevante di quello che hanno attualmente. Sono strutture diffuse, in una fase nella quale il pubblico tende ad accentrare i servizi. Se c’è una forte programmazione e un forte controllo pubblico, è possibile un protagonismo del privato sociale”. Come si potranno intrecciare nel futuro il diritto alla salute – il welfare – il volontariato? “Occorre tener conto della presenza del Terzo settore sul territorio toscano, dove il numero degli enti è in continua crescita. Sono infatti ben 6.280 le organizzazioni iscritte ai registri regionali del Terzo settore, di cui 3.350 organizzazioni di volontariato, 2.335 associazioni di promozione sociale e 595
cooperative sociali (fonte Regione Toscana al 16 novembre 2015). Le organizzazioni di volontariato sono attive principalmente nei settori sociale e sanitario, mentre risultano oltre 432.000 volontari attivi nel non profit (fonte Regione Toscana Rapporto “Profilo sociale regionale 2014” - elaborazioni su dati Istat 2011), di cui oltre 100.000 stimati nel settore sociale (Fonte Cesvot). In questo contesto ‘intrecciato’ si colloca il progetto “Pronto Badante”, attivo in via sperimentale per 12 mesi, sul territorio di Firenze e provincia, per la realizzazione di interventi di sostegno e integrazione nell’area dell’assistenza familiare. “Pronto Badante” ha previsto il coinvolgimento degli enti del Terzo settore, proprio per la loro capillare diffusione territoriale, per l’importante valore che rivestono sul piano della promozione e della crescita della coesione sociale e per il radicamento nell’ambito socio-assistenziale toscano. Il progetto infatti vuole sviluppare nuove strategie e relazioni con tali soggetti, finalizzate al rafforzamento del volontariato e all’impegno sociale, promuovendo altresì la cooperazione del Terzo settore con i soggetti istituzionali e non, presenti sul territorio. Il progetto, inoltre, candidato ai REVES Excellence Award 2015 (European Network of Cities and Regions for the Social Economy), ha ricevuto, a giugno 2015, presso il Comitato delle Regioni a Bruxelles, una menzione speciale della giuria, proprio in relazione alle azioni di partenariato sociale attivate tra istituzioni pubbliche e soggetti della solidarietà economica e sociale, che permettono innovative e replicabili politiche sociali con un diretto coinvolgimento dei cittadini”. Come si può alleggerire il volontariato dai
Oscar Cafferata
notiziario della
|5
Oscar Cafferata
Sono nato volontario
L
a SVS è un’associazione in grande espansione, ma che non dimentica le origini e i valori che l’hanno contraddistinta nei suoi 125 anni di storia. Per far ciò è importante tenere sempre viva la memoria, ecco perché, da questo numero del nostro giornale iniziamo a proporvi delle interviste ai Presidenti Onorari, che hanno fatto la storia più recente della SVS. Cominciamo con Oscar Cafferata classe 1930, antifascista da sempre, che subito ci dice: “Non ho nessun merito, come dice mia moglie, sono nato volontario, i valori di questo mondo mi appartengono geneticamente”. Ed infatti, Oscar, fin da giovanissimo diventa donatore di sangue e racconta: “Il mio gruppo sanguigno è zero negativo ed a Livorno, al tempo, non c’erano molti donatori con
carichi eccessivi provenienti dagli aspetti burocratici, che rischiano di disperderne le energie? “È possibile porre in essere progettualità per l’acquisizione informatizzata dei dati relativi ai pazienti soccorsi e per la rivisitazione delle modalità di rendicontazione e contabilizzazione dei servizi, utilizzando direttamente i dati già a disposizione della Centrale Operativa 118 in relazione all’assolvimento dei debiti informativi previsti dalle normative vigenti”. Una realtà del volontariato che le piace portare ad esempio. “Direi senz’altro il progetto “Pronto Badante”, di cui ho parlato poco fa. Il progetto sperimentale, che ha preso avvio il 16 marzo scorso, sta proseguendo con ottimi risultati, sono infatti arrivate al Numero Verde, all’11 novembre 2015, oltre 7.100 telefonate, sono stati attivati 1.047 percorsi attraverso l’intervento di un operatore autorizzato che si è recato, entro le 48 H, presso l’abitazione dell’anziano e sono stati erogati 638 buoni lavoro (voucher) per attivare un primo rapporto di lavoro regolare e occasionale con una/ un assistente familiare. Visti i risultati conseguiti e gli importanti effetti positivi diretti e indiretti sia per le famiglie e gli anziani, che per il sistema di welfare territoriale, la Giunta Regionale Toscana ha approvato lo scorso mese l’estensione delle attività del progetto regionale a tutto il territorio toscano, successivamente è stato approvato il bando regionale per l’individuazione dei soggetti del Terzo settore, che è stato pubblicato lo scorso 28 ottobre”.
questo gruppo, così mi arrivavano tante richieste e io, sempre gratuitamente, donavo il sangue a chi ne aveva bisogno”. Questa esperienza portò il nostro Presidente Onorario ad iscriversi all’Avis, dove per una quindicina di anni ha ricoperto vari ruoli, infatti, poco dopo la sua adesione fu nominato presidente | Da sinisrta: la signora Tatiana, Oscar Cafferata, Odette Volpi e Osmana Benetti durante la cerimonia in ricordo di Garibaldo Benifei nella sede di via San Giovanni provinciale e poi comunale, periodo in cui si impegnò molto per far nascere la sede Avis dell’Elba e di Piombino, oltre a tante altre iniziative. Lo chiamarono poi a collaborare alla struttura per anziani del Pascoli, al tempo in via Galilei. “All’epoca era un Ente di Beneficenza -continua a raccontare- ed aveva tantissimi problemi economici. Risolti questi mi adoperai, con tutto il consiglio, per fare diventare il Pascoli un Istituto Pubblico, che potesse avere anche | Oscar Cafferata con la moglie Tatiana, Odette Volpi sovvenzioni dal Comune”. e Garibaldo Benifei durante un convegno della SVS Dopo questa impegnativa esperienza lo chiamarono alla clinica Ortopedica di MonGli impegni di Cafferata nel mondo del terotondo dove si mise a servizio della strut- volontariato sono stati molti, come leggiamo tura, sempre come volontario. su una targa regalata dalla SVS e conservata Arriva poi nella sua vita la SVS, anzi potremo gelosamente nel salotto di casa: “Donatore e dire che la SVS irrompe nella sua vita. “Sì, presidente dell’Avis, presidente del Pascoli e anche qui -ricorda- le difficoltà economiche poi consigliere Comunale, senza distinzione erano diverse, ma ho trovato un ambiente di sorta, animatore e operatore di istituzioni molto bello, ho trascorso degli anni piacevoli e di iniziative contribuendo all’organizzazione con i ragazzi dell’Assistenza, persone che si operativa e al potenziamento della SVS della impegnano in un volontariato molto duro e quale fu nominato anche presidente”. di grande responsabilità: sono tutti ragazzi Ricordiamo poi la sua partecipazione al rispettosi e con grandi capacità”. Club Cavanis che si occupa dei bambini del Un’esperienza che tiene quotidianamente mondo per conto dell’Unicef, all’associazione impegnato Oscar Cafferata dal 1991 al 2006, la Frassinetta di Montenero e nell’Accademia quando decide di lasciare la presidenza per- della Cucina, anche quest’ultima associazione ché: “Dopo un po’ occorre rinnovare le cari- di volontariato che ha lo scopo di preservare che, lasciare spazio ad altri, che porteranno la buona cucina italiana; la si ricorderà per nuovo entusiasmo”. la battaglia vinta contro la Buitoni quando Non è facile riuscire a far dire ad Oscar qual scrisse cacciucco alla livornese su una delle è stato il momento più bello trascorso in SVS, sue confezioni. afferma infatti: “Sono stati tutti momenti Accanto a lui la moglie Tatania, che semmolto belli, come faccio a sceglierne uno. pre lo ha appoggiato. Del reso senza la sua Posso forse ricordare come momento im- approvazione e il suo lavoro, Oscar non portante l’acquisto della sede del Picchianti, avrebbe potuto dedicare così tanto tempo che ho voluto io, superando tante titubanze al volontariato, sottraendolo al suo negozio interne, e vederla oggi piena di attività mi di scarpe in piazza della Repubblica, che dà una grande soddisfazione”. rappresentava il suo lavoro.
6|
Ciao Garibaldo Benifei
il olontario
Garibaldo Benifei nel ricordo della sua Famiglia "Andavamo fino al porto a vedere le navi " ...alcune volte, la domenica d’inverno, mi portava in centro, passeggiavamo in via Grande fino ad arrivare da Torricelli, dove prendevamo la cioccolata calda con la panna. Poi, andavamo fino al porto a vedere le navi, con tutte le piccole luci brillanti. Mi piaceva camminare accanto al mio nonno presidente, perché lui è sempre stato presidente di qualcosa. E, mentre guardavamo le vetrine e la gente, mi raccontava storie e aneddoti delle vie del centro, di cosa c’era prima della guerra, mi mostrava dove si ritrovava con i suoi amici, e si accalorava ricordando i fatti accaduti in quella strada o in quella piazza. L’ho sempre ascoltato volentieri, ma
ultimamente raccontava con particolare sofferenza di quando, in seguito ad un arresto, era stato picchiato dalla polizia, e giuro che sembrava proprio di esserci, di sentire il rumore dei pugni sulla sua faccia martoriata, tanto che alcuni parenti non lo riconobbero neppure. Racconti forti che lo facevano commuovere come se questi fatti fossero accaduti solo il giorno precedentemente. Piangeva, ricordando che non lo fecero andare neanche al funerale della madre... Nonno Garibaldo è per me un esempio di vita e di moralità che mi accompagnerà per sempre. Con lui potevo parlare di qualsiasi argomento, dalla politica allo sport, alle mie cose personali, ed è meraviglioso come il suo pensiero fosse giovane e attuale. Dunia Luciani (nipote)
"Un cucchiaino limonoso" Un omino giusto ed onesto...Queste sono sicuramente le caratteristiche che più rappresentano Garibaldo come uomo e come nonno. Perché nonno era con noi nipoti come con tutte le altre persone, come con tutti gli altri ragazzi; non faceva differenza. Noi nipoti, a differenza di altri, abbiamo avuto la fortuna di viverlo quotidianamente con i suoi racconti ed i suoi insegnamenti che mai sono stati imposti, ma consegnati a noi giovani donne come un regalo prezioso da custodire nel tempo. Lui aveva sofferto per i suoi valori e per quegli degli altri e guardando il mondo di oggi ancora soffriva nel vedere l’individualismo che la società contemporanea favorisce ed alimenta. Spesso parlavo con lui in modo acceso delle ingiustizie che mi circondavano e vedevo, prima di tutto, uno sguardo d’intesa con mia nonna, poi una parola di conforto che era collegata ad un suo racconto, che sicuramente serviva già come risposta ai miei problemi. Ho dei ricordi fantastici legati ai miei nonni, momenti istituzionali, momenti legati al senso di accoglienza, solidarietà e fratellanza verso gli altri, valori, che nei miei nonni sono sempre stati molto forti, ma sicuramente anche tutte quelle occasioni passate in famiglia, dove questa coppia di sposi perenni era sempre al centro delle nostre conversazioni. Mi ricordo quando mi portava al circo, non che fosse la nostra passione, ma era un appuntamento fisso per noi due e io lo vivevo come un privilegio, una cosa che facevamo sempre insieme. Mi ricordo di come odiava il limone e di come, nonostante questo, ci permettesse di fargliene assaggiare una goccia giusto per ridere delle facce che faceva appena gli avvicinavamo il cucchiaio limonoso. Tanti tanti ricordi mi legheranno a lui per sempre.
L’onore di accompagnarlo a Roma, nella sala dove, poco più che ventenne, fu processato dal tribunale speciale, vivendo accanto a lui il brivido di rientrare in quella sala. Ma mica si è sconvolto più di tanto. Un giorno mi raccontò un episodio avvenuto dopo la guerra, quando per le strade di Livorno distrutta incontrò un militare, di alto grado, che durante la guerra aveva più volte collaborato con i fascisti, causando la cattura e spesso la morte di numerosi uomini antifascisti. Il militare vedendo Garibaldo si era scusato per come si era comportato durante la guerra cercando in mio nonno un segno di perdono. Garibaldo non riuscì a stingergli la mano, limitandosi ad uno schiaffo accompagnato da parole che non potevano perdonare la sofferenza passata in galera a causa di persone come quella. Era dispiaciuto Garibaldo per quel gesto e mi chiedeva una parola di conforto per giustificare il comportamento che aveva avuto nei confronti di quest’uomo. Un comportamento più che giustificabile, ma per lui era stato comunque un errore dare uno schiaffo al militare. Un po’ credo che ne soffrisse, questa era la sensibilità che si poteva trovare in un partigiano di 103 anni, mi sconvolse.... Uomini così credo che non ne incontrerò più, ma sono molto fortunata ad averlo avuto come nonno. Martina Benifei (nipote)
| Festa in famiglia
"Amava tantissimo nonna Osmana"
| Garibaldo e Osmana
“C’erano una volta, in un regno lontano lontano...”. Nonno mi leggeva una fiaba quando capitava che dormissi in quella casa/ museo dove i profumi dei vecchi libri ed i colori dei suoi ideali fiorivano ammiccanti da ogni mensola. “La bella addormentata” acquistava, con la sua voce morbida e scanzonata, un realismo incredibile. Nonno era un narratore ed è così che si è fatto strada nel cuore di questa città, mai sorda ai suoi moniti. Garibaldo, il nonno di tutti, non esponeva i soli fatti, ma sapeva accendere una scintilla nel cuore di ogni suo ascoltatore, grazie ad un’umanità sincera ed alla più ferma intenzione di preservare le generazioni future dagli orrori della guerra, che lo aveva reso orfano: il più grande dei suoi rammarichi. Amava tantissimo nonna Osmana, la stimava, ascoltava e la seguiva nei suoi progetti in favore dell’emancipazione femminile, dando un solido esempio di cosa voglia dire amare ed amarsi, nel profondo, per tutta la vita. Ho avuto il privilegio di avere Garibaldo Benifei come nonno, esempio di onestà assoluta e di abnegazione personale a favore della necessità sociale... e come tenero, irriverente, intelligente, puntiglioso, amatissimo pezzo del mio cuore. Dentro di me non morirà mai. Erika Luciani (nipote)
Ciao Garibaldo Benifei
notiziario della
|7
La modernità di un ultracentenario quel passato e da quella Parlare del Garibaldo militanza per parlare privato, del Garibaldo ai giovani in maniera babbo non è semplice semplice e moderna. perché il Garibaldo Molti ragazzi ricordano privato, come ho avuto ancora affascinati quella modo di dire in occasione coppia di nonni che della scopertura della andava nelle scuole a lapide nel salone parlare loro della storia preconsiliare nel Comune e di cosa aveva significato di Livorno, è sempre il fascismo per l’Italia e stato inestricabilmente | Garibaldo con tre delle sue nipoti come alcuni italiani si intrecciato al Garibaldo erano opposti a quella pubblico. In tutti i mie ricordi di infanzia ma anche di adolescente che sembrava un’onda inarrestabile, con e poi di uomo la figura di mio padre, le cose parole semplici e mai noiose. Garibaldo dell’inclusione e della tolleranza, che mi diceva, i suoi racconti erano sempre precursore di un modello di accoglienza che interlacciati al bisogno di vedere un quadro lo portò assieme ad altri cittadini livornesi a generale di relazioni e comportamenti. Quando penso a Garibaldo penso alla costituire il Comitato per accogliere gruppi modernità di un ultracentenario che ha di bambini appartenenti al popolo Sarawi, saputo attraversare tutto il 900 riuscendo cacciato dalle proprie case e costretto nelle ad adeguarsi ad una realtà che cambiava alla tendopoli nel deserto. La sua capacità di velocità della luce mantenendo le sue idee convincere le istituzioni e di coinvolgerle in di libertà, democrazia, solidarietà al di sopra questo progetto umanitario. Un pensiero tutto speciale andava sempre dei cambiamenti. Il suo sguardo sempre rivolto in avanti, alla sua Assistenza. È stato Lui che mi ha guardando soprattutto ai giovani, pur avvicinato al mondo del volontariato dapprima ricordando sempre la sua provenienza, il suo come milite nei servizi in ambulanza e poi passato di antifascista e di combattente per durante l’università e dopo la mia laurea la libertà, la sua lunga militanza nel partito coinvolgendomi nell’organizzazione di comunista italiano ed anzi prendendo forza da quell’esperienza allora rivoluzionaria del
servizio medico a bordo delle ambulanze che lui assieme al compianto Prof. Fontana vollero così fortemente; mostrando una visione moderna e fuori dagli schemi che allora erano radicati nella SVS. Ed il ricordo della sua Assistenza è stato nelle parole che ci ha detto, con voce oramai stanca, la sera del 22 aprile in quello che fu il suo ultimo racconto. Non mi è facile parlare di Garibaldo, del vuoto che ha lasciato in me, della sua presenza che ancora sembra aleggiare qua attorno, tanto forte quanto semplice e discreta, così come era caratteristico in Garibaldo. Maurizio Benifei (figlio)
La libertà del pensiero di Antonella De Vito
L
a sua storia è un patrimonio di tutti noi: antifascista, partigiano, incarcerato ai Domenicani dove incontrò Sandro Pertini, un combattente che ha ricostruito Livorno e lavorato sempre per mantenere viva la memoria nei giovani, in quelli che gli anni della guerra hanno avuto la fortuna di non viverli. Andavo a trovare Garibaldo perché mi raccontasse la sua storia con la SVS, perché mi aiutasse a ricordare ai giovani, volontari e soci, i valori dai quali l’associazione prende la sua linfa vitale. Ma era un po’ una scusa, perché ascoltarlo, lui ultracentenario, era veramente un piacere. Bastava il racconto della sua vita per dare nuovo ossigeno a quei valori, perché tutta la sua vita era un valore. Fin da ragazzo volontario della SVS correva per la strade della città portando a mano la barella per andava a prendere i feriti e accompagnarli in ospedale. Raccontava che a quel tempo essere poveri voleva dire essere privati della dignità, infermi in un letto senza la possibilità di avere un’assistenza adeguata, un giaciglio pulito, un’igiene personale. E anche da morti le cose non miglioravano, chi non poteva pagare per i proprio cari non aveva diritto ad esequie decorose. La Società Volontaria di Soccorso oltre ad aiutare i feriti e portarli in ospedale si occupava di restituire ai poveri tale dignità, offrendo un servizio che non richiedeva denaro. La frase che meglio lo racconta oggi è
< inizio in copertina
quella usata dal figlio Maurizio quando scrive “la modernità di un ultracentenario”. Aveva forse 101 o 102 anni, non ricordo esattamente, quando gli chiesi cosa pensava dell’idea di realizzare una nuova sede per la SVS e se non gli dispiacesse lasciare la storica via San Giovanni. “Certo che mi dispiace -mi rispose con un tono meravigliato per aver ricevuto una domanda così banale- quella è la sede storica, ma oggi non è più adeguata per quello che la città chiede. I cittadini hanno molti bisogni e noi dobbiamo essere pronti a rispondere. Certo quando lasceremo via San Giovanni sarà un dolore, ma dobbiamo pensare all’oggi”. Ecco, questo era Garibaldo. Mentre ancora si incontrano cinquantenni, quindi giovinetti rispetto a lui, che si ostinano a ripetere “ai miei tempi era meglio...”, lui non usava questa espressione, quando raccontava diceva a “quel tempo”, perché il “suo tempo” era il momento in cui stava vivendo.
| Foto scattata il 25 novembre 2014 a Roma presso l’Alta Corte di Cassazione durante un convegno sul tribunale speciale fascista, proprio nell’aula dove tale tribunale, da giovane lo aveva condannato per due volte
Trascorrevo con piacere un paio di ore con lui ed Osmana che non smetteva mai di ascoltarlo con attenzione, eppure, pensavo, quante volte avrà sentito i suoi racconti. Gli occhi di Osmana, che con lui ha condiviso ideali e lotte, erano sempre pieni di amore e ammirazione, come del resto i suoi verso di lei. Poi li salutavo, e mentre scendevo le scale pensavo quanto sarebbe stato bello togliere qualche decennio a questa fantastica coppia, che tanto avrebbe avuto ancora da trasmetterci. Ma purtroppo queste cose si possono solo sognare...
8 | La tragedia del Moby Prince
il olontario
#iosono141 “La carcassa del Moby Prince completamente bruciata e ancora fumante sfilò lentamente davanti la grande vetrata del Terminal Passeggeri del porto, dove ci avevano messo in attesa di notizie. Fu in quel momento che capimmo che non avremmo più rivisto i nostri familiari vivi”. Fra le tante terribili cose ricordate da Loris Rispoli questa è forse quella che più ci ha colpito. I familiari delle vittime furono costrette ad aspettare lunghe ore senza notizie certe, furono costrette ad ascoltare la voce di chi chiese la loro collaborazione per l’identificazione dei cadaveri, perché i corpi ritrovati erano poco più di “ammassi di arrosto carbonizzati fusi insieme”, furono costretti a vede con i loro occhi il relitto del traghetto e a capire da soli che non vi erano superstiti. Il 10 aprile del 2016 saranno trascorsi 25 anni dal giorno della tragedia. Da novembre 2015 ogni 10 del mese che ci separano da questa ricorrenza, un’iniziativa ricorderà le 140 vittime. Il primo appuntamento è stato alla Libreria Erasmo di Livorno con Loris Rispoli, presidente del comitato Moby Prince 140, con la vicepresidente, il direttore della SVS Fabio Cecconi e tanti amici che hanno voluto ricordare e continuare a chiedere quelle risposte che ancora tutti aspettiamo. Dopo i terribili ricordi di Loris Rispoli che nella tragedia perse la sorella, è intervenuto
il nostro direttore, con i suoi ricordi del tempo quando fu chiamato a coordinare i volontari: “Allertammo subito più ambulanze possibili, chiamandole da Viareggio, Pisa, Piombino, Rosignano. Si prevedeva che ci sarebbero stati molti feriti da soccorrere. Ed invece, non fu così, ad esclusione dell’unico superstite del Moby Prince e di qualche membro dell’equipaggio dell’Agip Abruzzo intossicati dal fumo, le ambulanze rimasero ferme. Il nostro compito fu quello di assistere i familiari nelle operazioni di riconoscimenti delle vittime. 140 corpi allineati nel capannone dove tempo prima erano stati raccolti i fusti tossici della nave Karen B, che da allora prese il nome di “capannone dei veleni” e impropriamente fu destinato a quel tragico scopo. Dopo tre settimane ci dettero un sacco nero con dei resti umani, quelli che non era stato possibile abbinare ad un corpo, riconoscerli per la loro appartenenza, che noi portammo al cimitero comunale. Da quella terribile notte, ci siamo sempre sentiti vicini al dolore dei familiari delle vittime. La sede di via San Giovanni ospitò la camera ardente per i nostri cittadini, mentre ci impegnammo a riaccompagnare a casa tutte le salme che provenivano ad | L’incontro alla Libreria Erasmo altre città.
| La corona che SVS ha deposto davanti alla lapide che riporta i nomi delle 140 vittime in occasione della ricorrenza dei 125 anni di fondazione dell’Associazione
| Foto storica
| La celebrazione del 10 aprile 2015
| Foto storica
I carri funebri non erano sufficienti, e furono utilizzate anche le ambulanze per poter fare il prima possibile, perché comprendevamo il desiderio dei familiari di riportare a casa i loro cari. La nostra vicinanza è un impegno morale che abbiamo preso al tempo e che rinnoviamo di anno in anno. Fra le nostre ambulanze che girano in città ce n’è sempre una con la scritta che ricorda le vittime, un impegno morale che continuerà fino a quando non sarà resa giustizia, fino a quando non sapremo la verità su cosa è successo, su cosa ha provocato l’incidente e soprattutto del perché nessuno abbia pensato che avrebbe potuto essere il Moby Prince, che da pochi minuti aveva lasciato la banchina, ad essersi scontrato con la petroliera. Non è accettabile che nessuno lo sapesse, che nessuno ci abbia pensato! Fino a quando non ci saranno queste risposte noi continueremo ad essere al fianco dei parenti delle vittime, perché sappiamo che senza queste, il lutto della perdita dei loro cari non potrà mai essere elaborato. Una verità che ci devono. Speriamo che la nuova commissione faccia finalmente chiarezza, anche se non avrebbe dovuto esserci, perché 25 anni sono tanti, troppi e le risposte dovrebbero essere già note”.
notiziario della
Assemblea sociale e premiazioni Soci
Quando i valori non hanno età
| Foto di gruppo con il presidente per i volontari che da 50 anni svolgono il loro servizio con la SVS
C
inquant'anni e non sentirli. Questo è un privilegio che hanno solo colore che il volontariato lo fanno, e lo hanno sempre fatto, credendo nei valori che questo porta avanti. Ricordare il loro impegno vuol dire sottolineare la generosità, l'altruismo, l'empatia, la gratuità, la sensibilità. Una serie di aggettivi che non vogliono essere “pomposi”, ma solo rappresentare chi è un volontario. Un riconoscimento simbolico con un attestato e una medaglia d'oro, per un'opera che non può essere quantificata, tanto è importante. Il grazie è stato portato ad ognuno di questi Volontari con la “V” maiuscola, dal nostro
presidente Vincenzo Pastore a nome della SVS e di tutta la città, anche di chi forse nel tempo ha dimenticato di aver ricevuto un aiuto, un servizio, un sorriso, una parola di conforto. Un momento di festa che ci dà l'occasione per parlare a tutti dei nostri Volontari, che non usano tante parole, ma incidono nella quotidianità con il loro quotidiano operare. Continuate ad essere maestri di vita con il vostro esempio, anche per i nuovi Volontari che si affacciano oggi a questo mondo con tanto entusiasmo, che non dobbiamo sprecare, ma trasformare in quello stesso “oro” che oggi risplende sui vostri 50 anni di impegno.
Il bilancio con il sorriso L
’Assemblea Sociale è l’annuale appuntamento durante il quale con i dati alla mano, rappresentati dal bilancio e dalle statistiche, si fa il riepilogo dell’anno precedente. La SVS anche quest’anno è arrivata all’appuntamento con il sorriso potendo annunciare un bilancio in attivo, coronato da tantissime attività, con numerosi progetti futuri che si stanno delineando e tanto entusiasmo per passato e presente. Ma la cosa che più ci rende orgogliosi è la trasparenza della nostra opera. Ed ancora una volta, questo ci ha valso l’attestazione di Io Dono Sicuro, l’Istituto Italiano che dopo attenti e capillari accertamenti attesta che niente è segreto e tutte le risorse affidateci dai cittadini sono state impegnate come dichiarato.
| La premiazione dei volontari
|9
10 | SVS Massa - Toscana Nord
il olontario
SVS Massa Toscana Nord La vita vale più e la prevenzione a tutto campo di un capriccio
| Alla sesta edizione di Hems Congress
L
a sede di Massa Toscana Nord della SVS Pubblica Assistenza ha una lista di attività lunghissima, che ha arricchito il 2015, portando i volontari ad organizzare ed a partecipare a tante iniziative in diversi luoghi d’Italia, oltre che, naturalmente a Massa. Ripercorriamo brevemente, per motivi di spazio, quanto accaduto nel corso dell’anno, iniziando con la giornata di prevenzione cardiologica con uno screening gratuito, aperto alla popolazione, svoltosi nella centrale e bella piazza Aranci, grazie ad un’iniziativa organizzata dall’Azienda Usl di Massa Carrara con la collaborazione di Cardiologia Aziendale ASL 1 Massa Carrara e Svs Massa. Il nostro Medical Truck, dotato di ambulatorio medico, è rimasto a disposizione per l’intera durata della manifestazione. Della prevenzione cardiologica la SVS ha sempre fatto il suo cavallo di battaglia, come spiega il responsabile Marco Pedroni: “Siamo l’unica realtà a livello provinciale che ha contribuito alla lotta contro la morte improvvisa attraverso un vero e proprio programma di sensibilizzazione all’uso del Dae a tutti i livelli, in collaborazione con il 118 e il dottor Ziviani, responsabile della formazione, preparando oltre 650 persone all’uso del defibrillatore”. Attuato poi il progetto “Cava Cardioprotetta” con l’istallazione, nelle cave più belle del mondo, di ben 15 defibrillatori addestrando circa 75 addetti. I bacini marmiferi più belli del mondo, Lorano, Canalgrande e Gioia si sono dotati dei DAE credendo nel progetto per la salvaguardia della vita umana in un ambulante ostile come quello delle cave. Nel corso dell’anno anche Carrara ha dovuto affrontare il disinnesco di un vecchio ordigno bellico e tutte le forze di soccorso sono state mobilitate, comprese la SVS Massa che come al solito si è messa a completa disposizione. Naturalmente i nostri volontari non potevano mancare alla sesta edizione di Hems Congress dove abbiamo potuto mettere in mostra alcuni dei mezzi di soccorso sanitario e di Protezione Civile, oltre ad eseguire dimostrazione di rianimazione cardio-polomonare molto apprezzate dai visitatori. Si allunga la “Sciarpa Rosa” che porta la prevenzione al tumore del seno e vuole raggiungere sempre più donne, portando l’iniziativa in nuove piazze, con l’ausilio del Medical Truck che ospitata le visite di prevenzione. Un’iniziativa svolta in
collaborazione con l’associazione Lilt, il Comune di Massa e altre associazione del territorio. Una prevenzione a tutto campo, che ha visto i volontari fare formazione anche a 16 abitanti di Gragnana Carrara che hanno ricevuto in dono un defibrillatore semiautomatico, che potrà essere utilizzato in caso di arresto cardiaco dai cittadini della frazione e dai lavoratori della vicina cava di marmo. Grande impegno per i volontari del luogo, aiutati anche dai volontari delle altre sede della SVS per la 39esima edizione del September Fest con un servizio di primo soccorso ed una campagna capillare e molto apprezzata contro l’abuso di alcol, proprio alla festa della birra, dove si rischia di dimenticare la sicurezza al volante. Molti hanno eseguito spontaneamente l’alcol test prima di mettersi alla guida prendendo coscienza dei possibili rischi di una guida in stato di ebrezza. Una manifestazione che richiama migliaia di persone provenienti da tutta Italia, che ha richiesto veramente tanto lavoro da parte di tutti i volontari, che però al termine della manifestazione sono saliti sul palco per essere ringraziati con un lungo e caloroso applauso. Ricordiamo poi il supporto, sempre come SVS di Massa, all’iniziativa Con-Vivere, dove i volontari si sono impegnati nella distribuzione di materiale informativo, contro i disturbi del comportamento alimentare come anoressia, bulimia e obesità. La Reas 2015 ha visto la presenza dei mezzi della SVS e la prima uscita per il nuovo Medical Truck che non poteva certo mancare al salone europeo dell’emergenza a Montichiari. Ma il nuovo e moderno mezzo, allestimento con i dispositivi di Physio Control, è arrivato fino a Catanzaro per il XIII Congresso Nazionale Sis, dove è stato da tutti ammirato, a cominciare dai dirigenti del locale 118 con il suo direttore dottor Ciccone, presidente anche dello stesso congresso.
| Consegna defibrillatore a Gragnana Carrara
S
ono tante le tappe fatte dalla macchina che parla ai bambini e agli adulti della sicurezza stradale. Anche questa è prevenzione, una prevenzione che può valere la vita. SVS Italia e EmmeRent hanno unito le loro forze e competenze per diffondere la consapevolezza, fra tutti gli automobilisti, del pericolo che i bambini corrono sulle nostre strade quando vengono trasportati in modo errato, quando i mezzi non sono adeguati o le strade presentano rischi. Il nostro progetto chiamato “La vita vale più di un capriccio” è rappresentato da un’auto messa a disposizione da EmmeRent con disegni che attirano l’attenzione dei bambini e degli adulti sul tema. L’auto viaggia per le strade della Toscana, partecipa ad iniziative pubbliche, avvicina studenti delle scuole per distribuire volantini. Ci rivolgiamo agli adulti, ma anche agli stessi bambini, che possono aiutarci ad educare i loro genitori. Se vuoi invitarci a partecipare a qualche evento mettiti in contatto con noi attraverso l’indirizzosvsitalia@gmail.it
| L’auto del progetto “La vita vale più di un capriccio”
| Volontari in servizio alla 39ª edizione del September Fest
SVS Roma
notiziario della
| 11
Partiamo dagli ultimi con SVS Roma R
oma capitale d’Italia, la città più grande del paese che ogni giorno vive qualche emergenza e richiede numerosi servizi. In questo mare di bisogni i volontari della SVS Roma partono sempre dagli ultimi, dai più poveri. Ed infatti, molto svolgono per l’emergenza freddo e l’emergenza caldo per i senza tetto, che ciclicamente si ripete, con sempre più domande. Così l’anno inizia sempre con la distribuzione di coperte e pasti caldi, con un servizio che non conosce interruzioni, neanche nelle vacanze natalizie, per arrivare all’estate con la distribuzione di acqua e bibite fresche per i cittadini che nel caldo hanno un pericoloso nemico per la loro salute. I volontari della SVS Roma hanno offerto la loro collaborazione a numerose iniziative,
da quelle sportive, a quelle religiose, agli spettacoli e a tutto quello che la capitale richiede. Ci sono poi state le emergenze maltempo con l’alluvione che ha bloccato molte
Società Volontaria di Soccorso
delle strade della città, con un intervento rapido ed efficiente di nostri volontari, che come sempre si sono generosamente messi a disposizione. La sezione SVS di Roma ha poi partecipato all’accoglienza dei migranti, arrivati a Roma da vari paesi, e che hanno avuto bisogno di un’assistenza sanitaria e sociale. Nuovi mezzi sono andati a rafforzare il servizio dei tanti volontari, come una nuova ambulanza e il mezzo polifunzionale trasporto PMA. Il 2015 si è concluso con la consueta emergenza freddo per coloro che non hanno una dimora fissa e con i primi servizi legati al Giubileo, che vedrà impegnati i volontari anche per il prossimo anno, sempre pronti ad intervenire con lo spirito di solidarietà.
12 |
SVS Grosseto
il olontario
Riprende l’attività di volontariato della SVS Grosseto
C
on la fine dell’estate Grosseto ha riattivato le sue attività di volontariato. Abbiamo scelto di essere presenti sul nostro territorio per garantire una maggiore presenza ai cittadini e offrire servizi aggiuntivi. Abbiamo attualmente una decina di volontari di livello avanzato, tra i quali 2 formatori (IRC) e 4 futuri formatori, 2 volontari del servizio civile ed io che sono il coordinatore di sede. Mettiamo a disposizione del terriotorio 2 ambulanze attrezzate secondo protocolli ASL, con defibrillatore DAE, ed una di queste è attrezzata anche per il soccorso pediatrico. Abbiamo, inoltre, a disposizione un pulmino con nove posti, dotato di carrello posteriore “ad ascensore” per il carico e scarico carrozzine invalidi, con i relativi ganci di ancoraggio. Ci stiamo attrezzando per il soccorso di Ambulanza Veterinaria che a breve entrerà in funzione. Siamo già operativi sul territorio di Grosseto, come servizio sociale e servizio ordinario, svolgiamo attività di controllo a manifestazioni, eventi, partite e competizioni sempre in accordo con la dirigenza delle stesse, anche se la ASL9 ci impedisce il regolare svolgimento del nostro operato, perché ancora non ci dà la convenzione. Sperando che questo muro della ASL9 e delle associazioni di volontariato locali crolli quanto prima, per il bene di tutti i grossetani. NOI CONTINUIAMO CON IL NOSTRO SERVIZIO GRATUITO PER I CITTADINI E SOTTO LORO ESPRESSA DONAZIONE. Saverio Belfiore Coordinatore - SVS sede di Grosseto
| I volontari di SVS Grosseto impegnati nelle varie attività.
| I volontari in un momento di relax
Per un’accessibilità dei servizi Puoi seguire le nostre attività sulla pagina Facebook “SVS sede di Grosseto” Scrivici all’indirizzo e-mail grosseto@svsitalia.it Ci trovi in via Aurelia Nord 60 a Grosseto
Grosseto ha visto anche la nascita della srl. Gestione Servizi che offre ai cittadini servizi a prezzi calmierati, e quindi accessibili a tutti, come è nella filosofia di SVS. Per questo siamo anche dotati di un carro funebre, un furgone per i servizi di onoranze funebri e possiamo noleggiare presidi sanitari.
Grazie a Formavol facciamo formazione e corsi di primo soccorso per aziende e privati, corsi di haccp/brevetto di salvataggio etc. Per ulteriori informazioni puoi scrivere a grosseto@svsitalia.it
notiziario della
I Dirigenti dell'ufficio Affari generali e di Formavol
| 13
Walter Chiriatti e il nuovo ufficio Affari Generali W
alter Chiriatti è il nuovo dirigente dell’Ufficio Affari Generali della SVS Pubblica Assistenza. 36 anni, diploma di ragioniere e perito commerciale, padre di Cristiano e Gabriele rispettivamente di 10 e 5 anni, è cresciuto all’interno dell’associazione, nel vero senso della parola, perché fin da piccolo suo padre, che era un volontario, lo portava nella sede di via San Giovanni. Ascoltiamo da lui la storia che lo ha legato alla SVS. “Sono volontario attivo sulle autoambulanze dal 1994, ma la mia esperienza inizia molto prima, perché ho iniziato a frequentare gli ambienti dell’assistenza da quando avevo 3 anni grazie a mio padre che mi portava in sede, dove vedevo operare i volontari e soprattutto guardavo affascinato la partenza dell’ambulanza. Anche quando ero a casa e sentivo una sirena correvo alla finestra per vedere se era un mezzo della Pubblica Assistenza e intanto il pensiero volava a quando anch’io finalmente sarei potuto salire su un’ambulanza per andare ad aiutare un cittadino in difficoltà”. Finalmente arrivò quel momento. “Sì, appena compiuta l’età giusta mio padre mi portò a fare l’iscrizione ufficiale alla SVS. Fu un bel giorno, tanto aspettato e desiderato. Ho poi iniziato il percorso formativo conseguendo prima il livello base e poi il secondo livello. La formazione è proseguita con l’abilitazione per il defibrillatore, con il percorso che mi ha consentito di occupare il ruolo di caposquadra e il corso per autista di
mezzi di soccorso. Chi svolge un volontariato come il nostro, deve sempre esse aggiornato e professionalmente preparato, abbiamo una grande responsabilità quando soccorriamo un ferito o quando ci avviciniamo ad un malato da aiuto”. Inizia poi la tua strada come dipendente. “Nel 2000 sono entrato come dipendente e ho lavorato in vari settori, fino all’incarico ricevuto ad ottobre di quest’anno, come dirigente dell’Ufficio Affari Generali, un ruolo nuovo, del quale si sentiva il bisogno. Il mio compito è quello di intervenire là dove si presentano delle criticità interne, nei vari settori dell’Associazione ed aiutare i mie colleghi. Inoltre, sono il responsabile dell’Urp in supporto al direttore amministrativo Andrea Fabbro ed ho il compito di mantenere i rapporti con Istituzioni ed Enti cittadini, come la Questura, il Comune, ecc.”. Restando sempre in ambito lavorativo qual è l’esperienza che più ti ha gratificato? “Quando nel 2007 diventai coordinatore responsabile della sezione di Ardenza. Un incarico avuto dalla direzione, che tengo molto a ricordare perché mi impegnai con decisione ed entusiasmo per far ripartire l’attività di quella sede, che era stata chiusa per anni”. In generale cosa ti piace di più della SVS? “Non c’è niente che non mi piace, però il settore che più mi affascina e il soccorso in ambulanza, l’aiutare le persone per strade”. Un’esperienza importante come volontario? “Sono tre quelle che più mi hanno colpito.
Chiara Vero coordinatrice Agenzia formativa Formavol D
a pochi mesi responsabile di Formavol, Chiara Vero 43 anni, si presenta sul nostro giornale. “Sono livornese e mi occupo di formazione ormai da 18 anni. I primi anni ho lavorato a Roma poi sono tornata a lavorare a Livorno e poi sono stata a Pisa per quasi dieci anni… Dopo anni di pendolarismo finalmente torno a lavorare nella mia città!” Da quanto tempo sei a Formavol? “Da luglio. Svolgo un ruolo di coordinamento dell’agenzia formativa. Inizialmente c’è stato un lavoro di riorganizzazione interna e di riallineamento con l’obiettivo di uniformare e condividere metodologie e strumenti di lavoro. In questi mesi inoltre, è stato introdotto un gestionale per la formazione che consente alle persone di auto-registrarsi ai corsi attraverso un link che viene di volta in volta pubblicato sul sito di Formavol all’indirizzo www.formavol.it. L’utente che visita il sito visualizza immediatamente le informazioni di base del corso, il calendario e il link per registrarsi al corso. Questo nuovo sistema ci permette da un lato di programmare e monitorare in modo più sistematico i corsi e di acquisire tutte le informazioni utili, come
dati anagrafici partecipanti, indirizzi mail, dati docenti, calendari, ecc., e dall’altro consente a chi vuole iscriversi di auto-registrarsi in modo semplice e veloce”. Ma chi non ha internet? “Per coloro che non hanno il PC e la possibilità di collegarsi a internet è ovviamente possibile iscriversi seguendo le modalità tradizionale, ossia recandosi direttamente all’Urp in via San Giovanni. Comunque abbiamo avuto una ottima risposta, siamo soddisfatti, considerando che il gestionale è stato introdotto da poco tempo, ed alcuni aspetti andranno migliorati”. Come connoteresti la formazione di SVS? “La ‘vocazione’ di SVS è quella relativa alla formazione in ambito sociale, socio-assistenziale e socio-sanitario, ma anche quella legata all’area che abbiamo chiamato dei “mestieri” come il pizzaiolo, il pasticcere, il saldatore, ecc., tanto richiesta dai giovani che vogliono qualificarsi e trovare lavoro. Oggi la grande criticità è rappresentata proprio dalla mancanza di un reale collegamento tra scuola, formazione e mondo del lavoro. È necessario contribuire, attraverso una formazione mirata e qualificata, a ridurre questo gap consolidando delle reti di relazioni,
La prima riguarda l’alluvione in Piemonte nel 1999. Il nostro campo base era a Trino Vercellese dove restammo una settimana e fra le tante persone con le quali entrammo in con| Walter Chiriatti tatto ci fu una famiglia che aiutammo a ripulire da acqua e fango la loro casa, completamente devastata. Dopo un mese dal nostro rientro, ci mandarono una lettere di ringraziamento a Livorno. Fu bello essere chiamato dall’allora presidente Cafferata che mi consegnò la loro lettera, aggiungendo quella della SVS che mi ringraziava, insieme a tutta la squadra, per l’opera svolta. Molto colpito sono stato anche dall’incidente che vide l’elicottero dei Carabinieri precipitare. Intervenimmo, anche se purtroppo non ci fu niente da fare. Ed infine, porto sempre nel mio cuore una ragazza che qualche tempo fa ebbe un grave incidente a Calambrone, facemmo di tutto per salvarla, ma non fu possibile. I suoi genitori ci furono molto grati per il nostro impegno, anche se le lesioni interne erano così gravi da non poterla aiutare. Ancora oggi quando per strada incontro il padre, continua a salutarmi e nei suoi occhi leggo la sua riconoscenza. È stata un’esperienza molto toccante”.
costruendo partenariati proficui nell’ottica di garantire una continuità tra i vari percorsi. Il modello formativo che vogliamo proporre | Chiara Vero non si esaurisce nell’offerta di un percorso di qualifica o di aggiornamento, ma vuole essere l’occasione per contribuire alla crescita personale e sociale delle persone che fruiscono dei nostri servizi, alla costruzione dei loro progetti di vita e di lavoro”. La cosa che ti è piaciuta di più di questo nuovo incarico? “Vedere i pizzaioli e i pasticceri all’opera… sentire l’odore del burro fuso o del pane appena sfornato! La possibilità di vedere in pratica il risultato della formazione e la soddisfazione delle persone che si riconoscono capaci e competenti e sperimentano un senso di autoefficacia, capace di sostenere gli sforzi e la voglia di investire su se stessi”. Prospettive future per l’agenzia formativa? “Mi piacerebbe dare impulso maggiore alla formazione continua, anche attraverso l’utilizzo dei fondi interprofessionali”.
14 |
Antiviolenza
il olontario
Centro di Sostegno e Solidarietà verso tutte le vittime fragili L
a parola fragilità oggi, purtroppo, si coniuga con tante parole. Il progetto SVS “Centro di Sostegno e fragilità verso tutte le vittime fragili” realizzato grazie al sostegno economico dell’8 per Mille della Chiesa Valdese e svolto in collaborazione con Associazione Ippogrifo, Provincia di Livorno – assessorato al sociale, Azienda Asl 6, Auser Comprensoriale Livorno – Bassa val di Cecina, Caritas Livorno onlus, Aps La Solidarietà, Scuola Primaria Statale Benci, Cittadinanza Attiva, Associazione Lui (Livorno Uomini Insieme), Associazione Disabilandia, CeSDi (Cento servizi DonneImmigrate), ha messo in luce molti termini, a partire da “violenza” fino a “solitudine”, con una molteplicità di voci intermedie. La novità importante di questo progetto è stata quella di aver creato una equipe formata da tre professioniste, che lavorando insieme hanno offerto ai cittadini una molteplicità di risposte, spesso correlate fra loro. Marina Loni Assistente Sociale, coordinatrice del progetto, Simona Giannotti Psicologa e Psicoterapeuta e Patrizia Susini Avvocata: questo lo staff del Centro d’Ascolto e saranno loro a spiegarci il significato e i risultati del progetto. “Il nostro lavoro si rivolge alle vittime fragili, a coloro che hanno subito o rischiano di subire atti di violenza, maltrattamenti, abusi e frodi. Le persone che si avvicinano al servizio vengono prima incontrate dall’assistente sociale e poi da tutte e tre o, a seconda della richiesta, da due o una sola delle figure che mettiamo a disposizione. Generalmente però gli incontri riguardano tutta l’equipe perché le problematiche sono così poliedriche che c’è bisogno delle competenze di ognuna, ed inoltre, abbiamo notato che la cosa è molto apprezzata”. Il progetto comprende, oltre allo sportello di ascolto, un programma di laboratori nelle scuole Benci rivolto a insegnanti e genitori, mentre alle scuole superiori Orlando gli incontri sono dedicati agli studenti. “Non abbiamo voluto parlare solo di violenza fisica, ma abbiamo incluso anche le altre forme. Ecco quindi che alle Benci è stato coinvolto il Cesdi con la psicologa Pasquinelli e la mediatrice culturale Kremilda Calosci per gli stereotipi legati alle differenze culturali e Disabilianda per gli stereotipi legati alla diversità fisica o mentale con le dottoresse della Fondazione Stella Maris. All’Orlando, invece, si sono svolti tre incontri con l’associazione Lui grazie a Jacopo Piambiani Psicologo e Psicoterapeuta e Gabriele Lessi avvocato, che hanno parlato di violenze di genere e uomini abusanti, e tre incontri con l’associazione FrendLi che ha trattato dei linguaggi e dell’omofobia”.
I numeri in questi progetti sono importanti perché aiutano a fotografare la situazione, ma vanno anche interpretati: “Le persone prese in carico sono state 17 (dati aggiornati a novembre ndr) e ciò ha comportato avere relazioni con una quarantina di persone, perché in alcuni casi abbiamo dovuto fare colloqui anche con membri della famiglia. La maggior parte degli utenti sono donne, il cui 80% ha più di settant’anni. Alcuni degli anziani incontrati hanno problematiche legate alla salute mentale, altri sono indigenti, ed il 30% delle violenze emerse è domestica ed è legata a problematiche alcol correlate o tossicodipendenza o gioco di azzardo del figlio: spesso si tratta di una madre che viene a chiedere aiuto per il figlio”. Una fragilità che coinvolge le donne anziani e che sovente è conseguenza dei legami che queste hanno con i familiari. Le mamme non sempre sanno cosa desiderano, difendono i figli, ma nello stesso tempo vivono una realtà pesante, diventata insostenibile. La psicologa diventa indispensabile per far emergere le problematiche, per aiutare le persone a capire cosa effettivamente desiderano fare e quindi che tipo di aiuto chiedere all’avvocata. Anziani vittime dei figli, dove la violenza non sempre è fisica, ma può essere rappresentata da decurtazione di pensione, convivenza forzata perché magari vi sono problemi di disoccupazione”. Quando chiediamo qual è l’esperienza che più le ha colpite le risposte delle tre professioniste vengono tutte dal cuore: “Sono stata coinvolta da una anziana signora, non tanto per la drammaticità dei fatti, ma per l’empatia con cui è venuta e il conseguente legame che si è creato fra noi; mi colpisce sempre molto vedere le persone arrivare con una certa diffidenza ed andare via contente perché si sono sentite accolte, le persone si aprono, si sfogano e questa è una cosa importante, che ci dà anche il senso della positività del progetto; mi colpisce molto la solitudine di molti anziani che vengono”. Marina, Simona Patrizia ci restituiscono, grazie alla loro esperienza, lo spaccato di una società frutto dei tempi, sempre più escludente e marginalizzante, dove la crisi economica ha provocato l’impoverimento delle famiglie, dove la crescente tecnologie tende ad escludere gli anziani che non hanno i mezzi e le competenze per stare al passo, una società dai ritmi sempre più convulsi che
| Da sinistra Simona Giannotti, Marina Loni e Patrizia Susini
assorbano completamente le persone in età lavorativa, togliendo loro il tempo per stare con gli anziani, per valorizzare il loro ruolo come accadeva un tempo. “Questo progetto ha rinsaldato il rapporto di SVS con la Rete Alba Rosa nella quale collabora da anni a riguardo delle tematiche legate all’antiviolenza, nonché con la Rete Antiviolenza Città di Livorno e, nello specifico, con il Codice Rosa del Pronto Soccorso di Livorno. La sinergia che si è venuta a creare riguarda principalmente il gruppo della Centrale Operativa di SVS che risponde alle chiamate. Abbiamo avuto diversi complimenti perché lavoriamo sul tema da tempo, ed i nostri volontari sono stati preparati ad affrontare le situazioni di violenza in cui si trovano ad intervenire ed hanno dimostrato di saperlo fare nel modo giusto. Adesso il nostro desiderio è quello di continuare a portare avanti il progetto, rafforzarlo grazie anche ai rapporti di collaborazioni con le associazioni cittadine e aprirlo anche a chi subisce violenza perché discriminato a causa di disabilità fisiche, mentali o a causa di un’omofobia che sta purtroppo dilagando”.
notiziario della
I Progetti Sociali
| 15
InfoPoint Sociale il punto di informazione e orientamento sociale I
nfoPoint Sociale è un servizio che offre informazioni, orienta la domanda di servizi e prestazioni, legge il bisogno e lo indirizza verso la risposta ritenuta più pertinente. La SVS ha partecipato attivamente alla realizzazione e sviluppo di tale progetto. In questi anni di lunga crisi, in cui i bisogni si sono fatti sempre più gravi, occorre rispondere al fondamentale diritto delle persone di conoscere le varie opportunità offerte in relazione alle singole necessità, e alla possibilità di essere orientate per far fronte ai disagi quotidiani, in una logica di prevenzione, riduzione o eliminazione delle condizioni di bisogno. È necessario superare la frammentarietà e parzialità delle informazioni con un sistema integrato di gestione delle informazioni e gestire progetti dalla cui realizzazione scaturiscano concreti benefici per la collettività. L’obiettivo principale del progetto è la valorizzazione della funzione sociale dell’informazione consentendo alla cittadinanza di avere informazioni sui servizi presenti in città e quindi essere orientata nella loro fruizione. Per evitare che le persone esauriscano le loro energie nel procedere per
tentativi ed errori, nella ricerca di risposte adeguate ai loro bisogni, è necessario avviare un “prototipo” di sportello sociale da sperimentare e mettere a regime come il Primo Nodo di una Rete dei servizi sociali e sociosanitari che condivida con altri puntifiltro, pubblici e privati, l’utilizzo di un database informatico e favorisca la circolarità delle informazioni sulle risorse del territorio. La principale innovazione sta nella gestione proposta da Ippogrifo che coinvolge nel coworking sociale i partner della Rete “Alba Rosa”, messa in campo non per la mera esecuzione di un servizio, piuttosto per implementare un nuovo modello per un sistema gestionale integrato e sostenibile. Ulteriore elemento di innovazione, sta nel fatto che le persone non dovranno più recarsi in differenti luoghi per ottenere l’informazione cercata, ma saranno le organizzazioni ad andare in un luogo strategico della città come il Mercato Centrale, per orientare informando. Riteniamo che messo a regime il servizio potrà essere alimentato, oltre che da contatti diretti dell’utente, da progetti di altri sportelli tematici o da soggetti terzi (distretti, istituzioni, cooperative sociali, organizzazioni onlus, ecc.).
Questi soggetti, valorizzando la funzione di InfoPoint Sociale come antenna e la loro come terminali sul territorio, potranno indirizzare allo sportello richieste a loro pervenute, che, per il livello di articolazione e complessità, necessitino di essere orientate attraverso lo sportello sociale verso sedi più pertinenti. La creazione e lo sviluppo di una Rete dei servizi socio-assistenziali e sociosanitari integrati farà perno su punti unitari di accesso, gli “sportelli sociali”, che svolgono il loro servizio in sedi ben visibili e che integrandosi e coordinandosi con le realtà presenti sul territorio possono rendere diffusa la funzione di accesso, attraverso raccordi e forme di segnalazione nella prospettiva di risposte unitarie e personalizzate ai bisogni delle persone. Altri elementi di significativa innovatività sono: la messa in atto di un modello di condivisione basato sui concetti di gratuità e di reciprocità attuato attraverso la partnership “Alba Rosa”, l’unitarietà di accesso ai servizi in quanto “InfoPoint Sociale” rappresenta il Primo Nodo della rete di Segretariato Sociale Pubblico Privato e la visibilità dell’intervento garantita dalla collocazione in centro città all’interno del Mercato Centrale.
L’accoglienza di chi non ha una tetto S
ta crescendo l’impegno di SVS verso il sociale e lo dimostra la gestione, iniziata a dicembre 2015 in collaborazione con la Cooperativa sociale "Il Simbolo" di Pisa e Cooperativa Humanitas, della struttura di Accoglienza notturna SEFA (Social Emergency First Aid) e delle Strutture di accoglienza diurna e notturna “Centro Homeless e Casa delle Donne”. Il Centro Homeless e la Casa delle Donne sono due strutture comunali destinate ad accogliere temporaneamente le persone al momento prive di alloggio e comunque in condizioni di grave disagio abitativo e marginalità sociale sulla base di percorsi di accompagnamento all’autonomia, attraverso la proposta di progetti flessibili e individualizzati. Le modalità di accesso sono definite dall’Amministrazione comunale. Le strutture devono assicurare accoglienza e cura, costante azione educativa, formativa e lavorativa, assistenza e tutela, oltre che il coinvolgimento delle/gli ospiti in tutte le attività del quotidiano, come momento di forte valenza educativa; devono assicurare, tra l’altro, le attività volte alla ricostruzione dei legami sociali e al reinserimento sociale. La “partecipazione” e il “protagonismo” sono stati individuati come primi strumenti pedagogicosociali: le proposte educative vengono incentrate sulla convivenza comunitaria
come occasione di crescita e strumento di sostegno per il singolo, anche attraverso lo scambio di competenze e la costruzione di sensi di appartenenza alla collettività. La partecipazione dell’ospite a ogni fase di vita della casa è l’obiettivo metodologico alla base di tutto l’impianto di accoglienza. La struttura S.E.F.A. offre ospitalità
notturna a persone multi-problematiche in condizione di difficoltà, prive di dimora e mette a disposizione una equipe di operatori formati per l’accoglienza, l’ascolto, l’animazione relazionale, il counseling sociale in collaborazione con il Punto di Accoglienza con la finalità principale di promuovere il superamento delle condizioni
| Un’immagine di Atene. Foto di Marina Loni
Insieme Solidali Soccorriamo il Mondo
Il tuo tempo è prezioso. Sempre!
Progetto finanzia to dal Ministero del lavoro e del a valere sul Fon le politiche soc do nazionale per iali il volontariato - Anno 2014
I
nsieme solidali è un progetto sperimentale per promuovere la solidarietà e la coesione sociale. Il progetto, della durata di 12 mesi, ha come obiettivo principale il coinvolgimento in attività di Volontariato di soggetti disoccupati, in mobilità, in cassa integrazione ovvero beneficiari di ammortizzatori e di altre forme di integrazione e sostegno del reddito. Le persone che si trovano in condizione di “disoccupazione involontaria”, possono utilizzare in modo costruttivo il proprio tempo impegnandosi in attività di pubblica utilità che potranno scegliere tra i vari settori di volontariato in cui opera la SVS. Attraverso la Banca del Tempo Solidale, le attività di volontariato svolte permettono di accumulare Crediti per frequentare gratuitamente Corsi di Formazione Professionale organizzati dall’Agenzia formativa della SVS, utili a facilitare il reinserimento lavorativo. Coloro che parteciperanno al progetto potranno scegliere, in base ai crediti maturati, tra i seguenti 6 corsi di formazione GRATUITI riconosciuti dalla Regione Toscana, al termine dei quali verrà rilasciato un attestato for-
W
EB
malmente valido: corso HACCP- Formazione obbligatoria per Addetto attività alimentari complesse, corso di Primo soccorso - FormaPUBBLI CA ASSISTE zione obbligatoria per Addetto alle squadre NZA di primo soccorso Aziende B/C, corso sulla Sicurezza generale dei lavoratori ex. Art 37, corso Antincendio rischio medio - Formazione SVS Gestione Ser vizi . obbligatoria Addetto all’antincendioS.r.lrischio medio, corso di Inglese e Corso di Informatica. Per favorire la socializzazione tra i partecipanti, il progetto offre la possibilità di partecipare gratuitamente ai laboratori di Teatro e di Ballo. Il progetto è finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali a valere sul Fondo nazionale per il volontariato, e si svolgerà in collaborazione con Formavol, il circolo SVS La Solidarietà, il Centro Interculturale CeSDI e l’Arci. Per informazioni:
Per ulterioriURP informazioni: unico - SVS ITALIA Via San Giovanni, 30 - 57123 Livorno Urp unico SVS Italia Tel. 0586 896040 (int. 1) - Fax 0586 838807 via San Giovanni 30, 57123 Livorno info@svsitalia.it - f Pubblica Assistenza www.pubblicaassistenza.it tel. 0586 896040 - info@svsitalia.it www.pubblicaassistenza.it
L
S
U
CON TE • PER TE • 24su24
Ascoltatela dal nostro sito www.pubblicaassistenza.it www.svsitalia.it. Musica e jengle 24 ore al giorno. Presto sarà possibile ascoltare interviste registrate e trasmissioni in diretta. Disponibile anche la App per gli smartphone.
SVS RADIO - CON TE 24 ore su 24
InInsiseiemmee ssoolliiddaalili PUBBLICA ASSISTE
NZA
Progetto sperim entale per prom uovere la solidarietà e la coesione so ciale
BANCA DEL TE MPO
SOLIDALE
PUBBLICA ASSISTENZA
CREDITI DI FORMAZIONE
Progetto dedicato a soggetti Disoccupati
beneficiari di ammortizzatori e di altre forme di integrazione e sostegno del reddito
Il tuo tempo è prezioso... Diventa Volontario SVS e investi su te stesso
Nuova destinazione: Burkina Faso
IA OC
RADIO
.it
il olontario
www.melazetag rafica
16 |
n’altra ambulanza è partita da Livorno per il Burkina Faso, all’interno del Progetto Soccorriamo il Mondo. Anche questa vo l t a , co m e n e l l e p r e c e d e n t i , l ’ i nv i o di un’ambulanza nei paesi al Sud del Mondo è stato un lavoro di equipe fra più soggetti. Il progetto Burkina Faso ha avuto la SVS Pubblica | L’Ambulanza inviata in Burkina Faso il giorno della partenza, con i rappresentanti delle associazioni e del Livorno Calcio, che hanno lavorato insieme per realizzare il progetto. Assistenza come capofila e la collaborazione di Misericordia, Croce Rossa e la società Livorno in evoluzioni, non sono più adeguati, ma Calcio. hanno in realtà tutte le capacità tecniche per Queste iniziative allargano gli orizzonti continuare a svolgere il loro servizio. di ognuno di noi e ci fanno guardare oltre Quando è necessario le perfezioniamo i confini. La solidarietà vera non guarda ulteriormente, le dotiamo di nuovi strumenti il colore della pelle, la lingua parlata o la e le inviamo a chi ce ne fa richiesta. religione professata. Ogni uomo ha diritto Questa volta il progetto è nato sui campi di all’assistenza sanitaria in ogni parte del calcio, infatti, con Misericordia e Croce Rossa mondo. E non solo. Guidati da questa formiamo il gruppo delle tre associazioni filosofia abbiamo in passato partecipato che si ritrovano allo stadio Picchi per fornire alla raccolta di aiuti umanitari per la Bosnia, il soccorso sanitario durante le partite e da abbiamo collaborato ad ospitare i bambini tempo volevamo realizzare qualcosa insieme. Sharawi, abbiamo sostenuto la costruzione L’occasione ce l’ha data la società Livorno di pozzi in Burkina Faso e un progetto per la Calcio che tramite la Fgci nazionale ha potuto realizzazione di una sala parto in Nicaragua. finanziare il nostro progetto, che ha previsto, I mezzi inviati sono autoambulanze che oltre all’invio del mezzo, anche una fornitura per la vigente normative italiane, sempre di farmaci e materiale sanitario.
Formazione Informazione di Comunità Donazione sangue
notiziario della
Impara con noi. Basta un attimo
| 17
PRIMO soccorso ai Bambini
O
ggi vi è una maggiore consapevolezza della salute propria e di chi ci sta accanto. Questo ha fatto crescere l’esigenza di avere una preparazione di base per poter fare un primissimo intervento in modo corretto, in attesa dei soccorsi. Ciò riguarda gli adulti, ma in modo particolare i bambini, intorno ai quali ruotano numerose persone, perché oltre ai genitori e agli stretti familiari vi sono gli operatori della scuola a vario livello. Ed infatti, in molti vi è la preoccupazione di dover aiutare un bambino che ha ingerito un corpo estraneo o ha perso conoscenza, ma non sapere come aiutarlo, mettendo a serio rischio la sua vita. Questo ha spinto un gruppo di volontari della SVS a fare quella che viene chiamata “Formazione Informazione di Comunità”, con corsi, dépliant e manifesti esplicativi. I corsi svolti nel corso dell’anno sono stati circa 10 ed il programma si è concentrato soprattutto su disostruzione e rianimazione pediatrica sia nell’infante che nel bambino. La partecipazione ai corsi pediatrici è stata molto alta con insegnanti, mamme, papà, nonni, zii, ed abbiamo avuto anche la collaborazione della Polizia di Stato, dei volontari dell’associazione Clownterapia e del negozio Decathlon.
Non dimentichiamo di donare il sangue I
l 2015 ha visto una lieve flessione di donatori attivi e di donazioni. Un dato che corrisponde all’andamento regionale e nazionale. In tempi di crisi economica, il generale scoraggiamento induce molti a rinchiudersi in un privato dove non c’è spazio per la solidarietà, in più, il grande caldo dei mesi estivi, protrattosi oltre il prevedibili è stato scoraggiante per altri. Noi non ci arrendiamo e preso atto della situazione aumentiamo il nostro impegno, affinché le tendenze possano invertirsi, prima
che i dati comincino ad diventare preoccupanti. Su nostro sito www.pubblicaassistenza.it abbiamo pubblicato il link al Meteo Sangue, un servizio organizzato dalla Regione Toscana che in tempo reale mostra di quali gruppi sanguigni vi è più urgenza e di quali vi è invece eccedenza. Un servizio che riteniamo molto utile e abbiamo pensato di divulgare anche attraverso i nostri canali. Inoltre, puoi seguirci sulla nostra pagina Facebook “SVS Donatori di sangue”.
18 |
Sagra del Polpo
il olontario
La Sagra del Polpo: un’occasione per festeggiare con la città
L
a Sagra del Polpo è la Festa che SVS organizza ogni estate per trascorrere con la città alcune serate in un’atmosfera di festa e allegria, mangiando, ballando, suonando, senza dimenticare lo spirito dell’Associazione. Il bilancio della Sagra, che potete trovare sul nostro sito, ci dice che quest’anno l’impegno dei volontari, il sostegno dei cittadini e gli aiuti
degli sponsor ci hanno permesso di raccogliere 12.602,26 euro, impiegati per attrezzare parte delle ambulanze dell’emergenza con il materiale occorrente. Un progetto questo che prevede 40.000 euro di spesa al quale la nostra festa ha dato un buon contributo. Un contributo che è stato possibile realizzare grazie all’impegno di tutti i volontari che
PUBBLICA ASSISTENZA
ogni sera si sono impegnati con assiduità a partire dalla cucina che vede un gran lavoro di pentole, vapore e fatica proprio quando le temperature sono più alte, fino ai volontari che ogni sera con le loro cinquanta presenze hanno garantito il funzionamento di ogni servizio. Grazie a tutti.
notiziario della
La Banda "Garibaldo Benifei¨ | 19
Dal mare ai monti, senza tralasciare i fossi C
’è un luogo pubblico dove la Banda Libera “Garibaldo Benifei” della SVS non abbia ancora suonato? La domanda, naturalmente, è uno scherzo, che però vuole sottolineare la presenza costante dei nostri musicisti fra la gente. Ricordiamo ancora una volta che la filosofia del gruppo guidato dal maestro Filippo Ceccarini è proprio quella
Foto di Alberto Vincenzoni
di portare la musica fra la gente e magari aiutare qualcuno a riconquistare il sorriso. Una forma di volontariato, quello della Banda, che ha due facce complementari. Da una parte sono i membri del gruppo ad offrire un servizio a suon di note, dall’altra sono loro stessi che ricevano un servizio da SVS, che credendo nel valore sociale
della musica mette a disposizione di quanti vogliono imparare a suonare o di quelli che desiderano continuare a coltivare quello che già hanno appreso, i locali e gli strumenti per dedicarsi a ciò. Portare la musica fra la gente vuol dire suonare nelle piazze, nelle strade, nelle suole, lungo il mare, sui barconi che attraversano i fossi medicei, sulle vette delle montagne, sulla funicolare, nei parchi cittadini e sempre in piena libertà e gratuità. Ma portare la musica fra la gente vuol dire anche dare a tutti la stessa opportunità di apprendere, anche se non si dispone delle possibilità economiche per la retta di una scuola di musica. Se anche tu credi al valore sociale che la musica può avere in queste due direzioni, se la nostra Banda Libera Garibaldo Benifei è riuscita a riportare il sorriso e il buon umore in un’occasione particolare, aiutaci a sostenere questo progetto. Sul sito www.pubblicaassistenza.it troverai tutte le indicazioni per una donazione online. Oppure puoi chiedere il bollettino postale prestampato agli uffici urp di via San Giovanni 32.
| La Banda ad Effetto Venezia
Buona musica a tutti !
Riflessioni di un “bandito” L
a Banda della SVS, da quest’anno intitolata a Garibaldo Benifei, ha suonato per la Coppa Barontini, marciando a tempo di musica per le strade del centro cittadino, lungo i canali dei quartieri Pontino e Venezia, soffermandosi in vicoli e piazzette per allietare la gente che si apprestava ad assistere all’appassionate manifestazione remiera. La stampa cittadina aveva erroneamente riportato che i “banditi” avrebbero suonato lungo mare e nel quartiere S. Jacopoingenerando interrogativi che poi sono stati sciolti dai fatti. La Banda SVS non poteva mancare, e non è mancata, proprio quest’anno che la serata era dedicata a Garibaldo Benifei; perciò nonostante il Maestro Filippo Ceccarini fosse da tempo impegnato con un noto gruppo musicale in un concerto in piazza Cavallotti, i “banditi” hanno tirato fuori il piano B e si sono ritrovati pronti con gli strumenti in mano, o in bocca, a seconda dei casi, ad attendere Filippo, che terminate le prove si è messo a disposizione per dirigerli nell’esecuzione del loro repertorio. Così per oltre due ore la Banda SVS ha scorrazzato lungo i canali dei quartieri Pontino, Venezia e nelle strade adiacenti: uno spettacolo al quale i livornesi sono oramai abituati ed al quale rispondono con un incredibile calore. Uno spettacolo nello spettacolo, il pubblico che segue la banda mentre suona marciando, come in una sorta di “Pifferaio Magico” e che si sofferma nelle piazzette disponendosi in cerchio. La Banda soffermandosi sovente, ha compiuto un percorso circolare, attraversando via della Madonna, via Borra, il Ponte dei Domenicani, scali del Refugio, piazza del Luogo Pio, via delle Acciughe e così via... per tornare in
| La Banda in Comune dopo la cerimonia in onore di Osmana e la consegna della Livornina d’Oro
piazza Cavallotti in tempo per salutare Filippo che da lì a pochi minuti avrebbe cominciato ad esibirsi. Un giro veramente interessante che a qualcuno ha fatto venirel’idea di ripercorrerlo invece che “lungo” i canali proprio “nei” canali a bordo di un battello, magari una serata durante Effetto Venezia...! La serata non è mica finita qui! Alle 23 e 45 i “banditi” si sono ritrovati per andare a prelevare il loro maestro che, finito il concerto, sempre bello caldo, ha imbracciato tromba e trombone e li ha diretti per una nuova trance di spettacolo in coda alla coppa Barontini, oramai giunta al termine. La Banda SVS “Garibaldo Benifei” disposta in cerchio in piazza Cavallotti ha dato sfogo alla propria voglia di suonare e divertirsi insieme alla gente, che l’ha accolta con rinnovato calore, e che avrebbe voluto che lo spettacolo non finisse mai. Veramente una bella serata per tutti. Chissà se l’idea di suonare sul battello si concretizzerà, speriamo di sì, perché sarebbe un bel regalo della SVS a tutti i livornesi. Renzo Pacini (c’ero anch’io!) Coppa Barontini 20 giugno 2015
| La Banda a Montenero
| La Banda a Villa Mimbelli
20 |
Ambulanza Veterinaria
il olontario
Un Oscar per l’Ambulanza Veterinaria e gli amici a 4 zampe S
ono tanti gli amici a 4 zampe della SVS Ambulanza Veterinaria e puoi conoscerli sulla pagina facebook a loro dedicata “Ambulanzaveterinaria-svs”. Qui sono state raccolte alcune foto degli animali soccorsi dai volontari, le loro storie sono commuoventi, alcune hanno un lieto fine altre no, ma per tutte c’è la consolazione di averli assistiti nel miglior modo possibile. L’impegno e l’amore che i volontari mettono in questo servizio è percepito e apprezzato dai proprietari degli animali e dagli animali stessi. Un bel riconoscimento è arrivato con la manifestazione gli Oscar Livornesi organizzato da Giulia Eroico che ha consegnato una statuetta ai volontari del servizio. Un premio arrivata proprio il 4 ottobre, giorno in cui si festeggia San Francesco, che oltre ad essere il patrono d’Italia è anche patrono degli animali, con i quali ha sempre avuto una particolare empatia. Ma altra importante coincidenza è stata rappresentata dal fatto che mentre al Teatro delle Commedie veniva consegnato il
| Augusto Guarino mentre riceve l’Oscar sul palco del Teatro delle Commedie
| Un gruppo di volontari dell’ambulanza veterinaria alla manifestazione Vivi Città
premio, nella vicina piazza della Repubblica, la SVS con tutti i suoi volontari e i cittadini stava festeggiando i 125 anni di fondazione. Insomma, la statuetta è arrivata nel giorno giusto, mettendo così in luce molti degli aspetti che animano questo servizio. Durante l’anno è proseguita l’attività di formazione di nuovi volontari con il corso di preparazione, che riscuote sempre molto
interesse e partecipazione. Oltre alle emergenze abbiamo anche un servizio taxi per tutti coloro che non hanno un mezzo, ma devono portare il loro animale dal veterinario. Inoltre, si è rafforzato il nostro rapporto di collaborazione con la Lipu che ci ha visto operare insieme in alcune situazioni che riguardano animali selvatici o volatili.
DIVENTA UN VOLONTARIO VSV
Presto saranno organizzati nuovi corsi per volontari. Segui la nostra attività sulla pagina Facebook Ambulanzaveterinaria-SVS
Aiutaci a sostenere Puoi donare tramite: Bollettino postale: C.C. 000011623576 il servizio di Soccorso Animali, intestato a Società Volontaria di Soccorso Causale: "Erogazione liberale - Ambulanza Veterinaria" donando anche Bonifico bancario: una piccola somma Banco Popolare IBAN IT93-K-05034-13900-000000182800
specificando per causale “Erogazione liberale- Ambulanza Veterinaria” ON LINE con Carta di credito o Pay Pal collegati al sito www.pubblicaassistenza.it e segui le indicazioni
Abbiamo già aiutato
tanti piccoli amici!!
apponendo sul tuo CUD/mod.730/UNICO il CF 8000 4600 492 Per maggiori informazioni: donazioniprogetti@pubblicaassistenza.it Per leggere un QR-code è sufficente un cellulare dotato di videocamera o uno smartphone e un piccolo software gratuito, scaricabile dall’Apple Store o da Google Play. Una volta istallato il software (QR-Reader) è sufficiente inquadrare il QR-code per qualche istante per visualizzare il nostro sito e scegliere la voce “donazione”.
Agevolazioni fiscali: Le donazioni alle Associazioni di volontariato sono deducibili ai sensi della L. 266/91 Privacy: I dati personali raccolti sono trattati, in formato cartaceo e/o elettronico, ai sensi del D.lgs. n.196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali) per le sole finalità di gestione della donazione e per le attività associative connesse. È possibile in ogni momento chiedere di modificare, consultare, opporsi al trattamento dei dati scrivendo al Responsabile per la privacy dell’associazione titolare SVS pubblica Assistenza, Via San Giovanni, 30 - 57123 Livorno.
notiziario della
Solidarietà/Emergenza | 21
Ambulanza per le emergenze Festeggia con un atto di anche alla sede SVS di Livorno Nord solidarietà I
l 2015 si conclude con una buona notizia per il soccorso sanitario delle emergenze. Da dicembre è nuovamente operativa l’ambulanza in partenza dalla Sede SVS Livorno Nord Picchianti dotata di defibrillatore semiautomatico. Grazie all’impegno di un nuovo gruppo di Volontari è stato ripristinato il servizio di soccorso nella zona nord della città che ne risultava priva. Oltre alla zona industriale sono presenti numerosi nuclei abitati fra cui gli storici quartieri di Shangay e Corea.
U
n compleanno, una ricorrenza, una celebrazione, tante possono essere le occasione per riunirsi con amici e festeggiare insieme un momento importante della proprio vita. Puoi chiedere a chi ti è vicino di farti un regalo speciale che aiuterà l’intera comunità dei cittadini, della quel tutti facciamo parte, donando una cifra, secondo le possibilità di ognuno, alla SVS. Per continuare la nostra attività di volontariato abbiamo bisogno di tutti voi. Chiedi ulteriori informazioni all’Urp di via San Giovanni 30 a Livorno, oppure chiamando allo 0586 896040. Prepareremo una lettera ufficiale della SVS, firmata dal nostro presidente, e personalizzata con il tuo nome e la ricorrenza che desideri festeggiare e che potrai mandare a tutti i tuoi amici. Sul nostro sito www.pubblicaassistenza.it potrai anche scegliere uno dei settori al quale ti senti più vicino per indirizzare i tuoi regali ad un particolare progetto.
L’emergenza sulle due ruote G
li avete sicuramente già notati, sfrecciare in bicicletta con agilità e sicurezza nelle situazioni di emergenza più difficili, quelle dove il traffico o l’affollamento delle persone rendono più lento l’intervento dei mezzi di soccorso classici. Per tutto l’anno le nostre Bike con a bordo i volontari SVS muniti di tutte le apparecchiature necessarie ad un primo intervento di soccorso sanitario, compreso il defibrillatore semiautomatico, hanno prestato il loro servizio sulle strade di Livorno, pronti ad intervenire con rapidità per sfruttare tutti i secondi a disposizione ed intervenire in un primo soccorso, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Un mezzo che oggi si va sempre più affermando nei centri urbani, dove le difficoltà di traffico
possono causare problemi ad un intervento di soccorso, che come tutti sanno, deve essere veloce per essere il più possibile efficace. Tante anche le manifestazioni cittadine alle quali i nostri volontari dell’Emergency bike hanno partecipato vegliano sulla sicurezza di tutti i partecipanti e tanti i chilometri di pattugliamento pronti e in allerta per ogni necessità. Alle ali hanno sostituito le due ruote, ma sono sempre gli angeli della nostra sicurezza. Grazie ai volontari dell’Emergency bike.
Carta SVS Livorno adottala per i tuoi pagamenti!
Soccorriamo
il mondo con la carta etica della della Banca MPS
Carta SVS Livorno è una carta “etica” emessa dalla Banca Monte dei Paschi di Siena per sostenere la Società Volontaria di Soccorso di Livorno. La Banca MPS periodicamente effettuerà una donazione liberale per sostenere l’attività dell’Associazione. Carta SVS Livorno è una carta prepagata nominativa ricaricabile operante esclusivamente sul circuito internazionale Visa Electron, utilizzabile in Italia, all’estero e su Internet ed è abilitata alle seguenti operazioni: ritiro contante dagli sportelli automatici (ATM), pagamento acquisti su POS e pagamento acquisti sui siti Internet convenzionati con Visa Electron. Carta SVS Livorno può essere rilasciata anche a chi non è titolare di conto corrente, non residente in Italia e non maggiorenne.
Si ricarica anche a distanza tramite i servizi di PasKey Internet Banking e Paskey Mobile Banking e dagli sportelli automatici delle Banche del Gruppo Montepaschi. Sulla carta possono inoltre essere disposti accrediti ricorrenti (ad esempio pagamento stipendi). Il ricavato del progetto sarà utilizzato per sostenere l'invio di autoambulanze nei paesi del sud del mondo. Il ricavato della Tessera Prepagata finanzierà i progetti che rientrano nel programma Soccorriamo il Mondo e si occupano di portare le autoambulanze, non più adeguata a viaggiare in Italia, ma ancora in ottimo stato, nei paesi a Sud del Mondo, dove avere un mezzo di trasporto per accompagnare nel modo corretto i feriti e gli ammalati negli ospedali è una rarità.
22 |
125ºAnniversario di Fondazione e Giornata del Dono
il olontario
Due giorni di festa e commemorazioni
D
al 2 al 4 ottobre 2015 abbiamo festeggiato i 125 anni di Fondazione dell’Associazione e abbiamo celebrato la Giornata del Dono. Questo è stato il nostro programma. VENERDI 2 OTTOBRE 2015 Ore 12.00 – Cimitero Ebraico. Deposizione alloro e pietra alla tomba del Rabbino Toaff Ore 17.00 – Sede SVS via San Giovanni, tavola rotonda su “Volontariato, dono e gratuità– un valore sempre attuale?” con la partecipazione dell’Associazionismo locale. SABATO 3 OTTOBRE 2015 Ore 11.00 Sede SVS Pubblica Assistenza via San Giovanni – ricordo del presidente emerito Garibaldo Benifei Ore 12.00 - Sala Cerimonie del Comune di Livorno – Celebrazione del 125° Anniversario di Fondazione e della “giornata nazionale del Dono” istituita con Legge 14 luglio 2015 n. 110 Ore 17.00 - Lapide del Moby Prince Porto di Livorno – deposizione corona in memoria delle vittime
| Un momento della cerimonia in Comune con la vicesindaca Stella Sorgente e il presidente Vincenzo Pastore
| Deposizione corona alla lapide che ricorda le vittime del Moby Prince
Ore 18.00 - Santa Messa presso il Duomo di Livorno DOMENICA 4 OTTOBRE 2015 Ore 16,00 Inizio defilamento dalla sede di via San Giovanni per raggiungere Piazza della Repubblica accompagnati dalla Banda “FILARMONICA PUCCINI” Suvereto
| Deposizione corona in piazza Magenta
Ore 17.00 Piazza della Repubblica Villaggio della Solidarietà e dei bambini della SVS Pubblica Assistenza inaugurazione nuovo Camion Medical Truck – Raccolta straordinaria di donazioni per la SVS PUBBLICA ASSISTENZA.
| Osmana Benetti Benifei alla cerimonia in comune con i familiari e il direttore Fabio Cecconi
| La tavola rotonda
125ºAnniversario di Fondazione e Giornata del Dono
notiziario della
| 23
Tutti in piazza con PolpOtto e il Medical Truck
L
a fondazione della Società Volontaria di Soccorso è avvenuta nel 1890 a seguito della fusione di due società: la Croce Verde Livornese e la Società di Mutuo Soccorso per l’Assistenza ai Malati. 125 anni di servizi e attività che hanno portato nel 2015 a riempire la grande piazza della Repubblica di Livorno, con tanti volontari, giovani e meno giovani, provenienti anche da Grosseto, Massa, Roma, e con i numerosi cittadini che sempre ci sostengono. La festa, dopo la sfilata per la via principale della città, si è conclusa con l’inaugurazione del nuovo Medical Truck, che guarda al futuro dei servizi con tutta la migliore tecnologia ed efficienze oggi disponibile. Grazie a tutti quelli che hanno partecipato!
| Piazza della Repubblica
| Il taglio del nastro del Medical Truck con Osmana, il Vescovo Giusti e il presidente Pastore
| Il PolpOtto
| Momenti della sfilata
civile/Maxiemergenze 24 | Protezione Antincendio boschivo
il olontario
Sessanta volontari per le Maxi-emergenze F
abio Nardi responsabile delle Maxiemergenze ci riassume l’attività svolta: “Ad ottobre abbiamo fatto il corso che ci ha dato la possibilità di diplomare una trentina di nuovi volontari con l’abilitazione all’intervento nelle maxi-emergenze. Abbiamo deciso di allargare la partecipazione ai corsi anche a chi ha il livello base, perché l’intervento nelle maxi-emergenze viene fatto anche da questi; i ruoli e i bisogni sono tanti e vari”. L’anno è trascorso con alcune esercitazioni, fra cui ricordiamo quella in porto, dove è stato simulato l’ammaraggio di un aereo, che ha visto collaborare tutti le forze che solitamente sono allertate in casi di maxi-emergenza: Carabinieri, Capitaneria di Porto, Vigili del Fuoco, Guarda di Finanzia, 118, Polizia di Frontiera. Ci sono poi stati gli interventi sulla scogliera, durante la stagione estiva, con l’utilizzo del Toboga e la partecipazione alla giornata che ha visto l’esibizione delle Frecce Tricolori alla Terrazza Mascagni. Il nuovo anno si presenta per il gruppo molto impegnativo perché, tramite la nostra sede di Roma, i volontari si sono messi a disposizioni dell’organizzazione del Giubileo.
| Alla Terrazza Mascagna in occasione dell’esibizione delle Frecce Tricolori
| Referente e Capo Squadra Fabio Nardi e la Vice Capo Squadra Barbara Napoli
| Un gruppo di volontari delle Maxi-emergenze
Volontari alle prese con il fuoco S ono padre e figlia ed insieme hanno deciso di dedicarsi al volontariato. Il primo passo è stato con l’Ambulanza Veterinaria, ma poi, contagiati dall’ambiente, si sono impegnati anche nei corsi di Protezione Civile e Antincendio. Augusto e Rita Guarino di 68 e 41 anni raccontano: “Abbiamo alla base un buon rapporto come padre e figlia e questo naturalmente ci aiuta anche quando facciamo volontariato insieme. Quando però sei sul campo si perdono i ruoli genitoriali, perché quello che conta è la persona, il tuo compagno di squadra, che sia un parente o meno, non fa differenza. Nella squadra tutti abbiamo lo stesso scopo”. Quest’anno entrambi, anche se in tempi diversi, hanno avuto il “battesimo del fuoco”, essendo intervenuti su incendi boschivi. Rita racconta: “La mia esperienza nell’antincendio è stata con la Lonzi Metalli, quando le fiamme rischiavano di estendersi alla campagna vicina tramite le sterpaglie”. “Per me invece -interviene Augusto- il battesimo è avvenuto con l’incendio a Calabrone a settembre”. Un incendio, quello di Calabrone, che fortunatamente non ha colpito le persone, ma ha danneggiato molti ettari di pineta. La chiamata di emergenza è partita in serata e sul posto si sono recati subito due volontari esperti come Falleni e Nannoni, che la mattina hanno avuto il cambio da Rita e Augusto Guarino, insieme a Luca Bertini e Federico Giusto. “Arrivati sul posto -ci spiegano- siamo stati istruiti dai due volontari più esperti, che
ci hanno aiutato ad indossare le protezioni, ci hanno ricordato le norme di sicurezza e ci hanno condotto sul luogo dove si sarebbe svolto il nostro intervento, spiegandoci cosa dovevamo fare. Il nostro compito è stato quello di sorvegliare l’area per evitare che i fumacchi rimasti non riaccendessero le fiamme in superficie. Ed infatti, siamo dovuti intervenire tre o quattro volte per spegnere un nuovo insorgere di fiamma”. Augusto aggiunge: “Falleni e Nannoni, nonostante avessero operato tutta la notte, prima di andare via ci hanno detto che erano a nostra disposizione se avessimo avuto dei problemi, e la cosa ci ha molto rassicurato”. Quella con il fuoco è un’esperienza impegnativa e alla fine come dice Rita “ti rendi veramente conto che la natura è più forte, e con il fuoco non si scherza”.
Luca Bertini, Augusto e Rita Guarino
| Giusto Federico
Lifeguard/Idroambulanza
notiziario della
| 25
Lifeguard: il nuovo mezzo per la sicurezza costiera S
i chiama Lifeguard e rappresenta una novità importante nel suo genere, infatti, il nuovo mezzo è studiato e quindi attrezzato per il pattugliamento costiero. Il mezzo è andato ad implementare il progetto del Comune di Livorno Estate Sicura coordinato dalla Capitaneria di Porto e svolto in collaborazione con diverse associazioni del territorio. Il mezzo opera in abbinamento con l’idroambulanza, perché gli interventi su scogliera spesso necessitano di un coordinamento fra terra e mare. Il Lifeguard svolge il suo servizio percorrendo la strada che costeggia la costa e sostando in alcune aree prestabilite. Il suo operato è indirizzato al recupero su scogliera, ma anche a tutte le emergenza che incontra, compresi gli incidenti stradali e le situazioni di pericolo che si possono verificare. Il mezzo è attrezzato per questo scopo, quindi sul tetto ha la toboga e all’interno si trovano tutte le attrezzature sanitarie utili allo scopo, compreso il defibrillatore. Inoltre, vi è un verricello sulla parte anteriore del mezzo e un gancio da traino sulla quella posteriore. I volontari che svolgono servizio sul mezzo hanno tutti frequentato e superato l’esame previsto dal corso per il salvataggio in mare, oltre ad essere abilitati all’uso del defibrillatore. Inaugurato durante l’estate, al taglio del nastro erano presenti l’assessora comunale Ina
Dhimgini, il presidente della SVS Vincenzo Pastore, il direttore della SVS Fabio Cecconi, la responsabile del 118 Rita Dragoni, il dirigente del Demanio del Comune Maurizio Lenzi che organizza il progetto Estate Sicura. Presente anche l’idroambulanza che dal mare ha presenziato all’inaugurazione con il suo equipaggio di volontari. “Un servizio - ci spiega il responsabile Alberto Guerrazzi - che per il primo anno ha dato degli ottimi risultati, garantendo una presenza di SVS massiccia sulla costiera. Il mezzo ha partecipato a 5 interventi, di cui 3 in collaborazione con la nostra idroambulanza e 2 con la Misericordia di Antignano. Inoltre è intervenuta in diversi incidenti stradali prestando il primo soccorso in attesa dell’Ambulanza. In totale il Lifeguard ha percorso 4.700 chilometri di pattugliamento, grazie a sette autisti e a 26 volontari. La SVS è molto attenta alle innovazioni tecnologiche, perché permette di accorciare i tempi d’intervento e rende il soccorso più efficace e utile per la popolazione e questo nuovo mezzo ne è un esempio.
| Il Lifeguard il giorno dell’inaugurazione
| Il presidente Vincenzo Pastore e l’assessora comunale Ina Dhimgini il giorno dell’inaugurazione
Il pattugliamento dal mare con l’idroambulanza per la sicurezza dei bagnanti U na stagione impegnativa quella legata all’estate, quando la costa si affolla di bagnanti. Una scogliera fra le più belle d’Italia, ma che presenta delle insidie che possono diventare molto pericolose. “L’idroambulanza - come racconta il responsabile Alberto Guerrazzi- è intervenuto in ben tre soccorsi sulla scogliera, sempre per bagnanti caduti sulle rocce che necessitavano di un trasporto rapido in ospedale. Abbiamo operato con la Guardia Costiera e anche con mare non proprio calmo”. Una estate intensa, anche per i nuovi volontari, che appena diplomati dal nuovo corso, hanno dovuto affrontare, sempre con il supporto di volontari più esperti, situazioni difficoltose. Tirando le somme della stagione possiamo dire che l’idroambulanza ha pattugliato la scogliera per 176 ore, di cui 135 in mare e le altre stazionando in postazioni fisse prestabilite. Sono stati impegnati 4 conduttori del mezzo, di cui due neo promossi e 18 volontari che a turno si sono avvicendati sull’idroambulanza. Più di 540 miglia percorse e la presenza a sette gare remiere e ad una
manifestazione religiosa in occasione della processione della Madonna del Buon Rimedio. Il corso che ha preparato i nuovi volontari di quest’anno è stato costituito da 26 ore totali, di cui 20 in piscina e 6 di teoria. Un ringraziamento particolare a Claudio Del Vita, istruttore di salvamento della Società Nazionale Salvamento di Genova (SNS), che ha seguito i volontari che hanno partecipato all’ultimo corso organizzato da SVS per il soccorso in mare. Un grazie anche per il titolare dei Bagni Tirreno che ha messo a disposizione gratuitamente la piscina della struttura per l’esercitazione degli allievi del corso.
| L’idroambulanza al Palio
26 |
La Sede di Ardenza
il olontario
Se i volontari aumentano vuol dire che siamo una grande famiglia L
a sede SVS di Ardenza è stata caratterizzata nel 2015 dalla parola “crescita”: sono cresciuti il numero dei volontari, il numero dei servizi e l’apprezzamento del lavoro svolto, che ci è stato dimostrato, anche a livello istituzionale,con una maggiore attenzione alla sede che copre con i suoi servizi una zona ampia e molto popolata della città. Come spiega il responsabile della sezione Roberto Paoletti: “Abbiamo coperto i turni pomeridiani dalle 14 alle 24 tutti i giorni della settimana, inoltre, siamo presenti tre mattine a settimana e due notti al mese. Talvolta, a malincuore, devo dire ad alcuni volontari che i turni sono già pieni e devono spostarsi su altri giorni. Però questa è anche una soddisfazione, perché i circa ottanta volontari che orbitano intorno alla sede di Ardenza dimostrano la loro dedizione, il loro impegno e la loro voglia di stare insieme, in questa grande famiglia che abbiamo creato anno dopo anno”.
La parola ai volontari:
Simone Berria, Michela Giovanelli e Martina Bertini “Mi sono avvicinato alla SVS grazie a mio fratello”. Così spiega Simone Berria 29 anni. “Quando faceva il servizio civile in SVS e doveva frequentare il corso base io lo accompagnavo per fargli compagnia. In queste occasioni ho rincontrato vecchi amici che mi hanno convinto a provare a fare il volontario. E così eccomi qui, anch’io sulle ambulanze dell’emergenza”. Quanto tempo ti impegna il volontariato? “La mia disponibilità la devo dare in base al lavoro, che svolgo in un’azienda di Pontedera, quindi devo aggiungere all’orario lavorativo anche l’essere pendolare, ma comunque riesco ad essere presente e a dare il mio contributo”. Quale esperienza ti ha più colpito? “Il primo decesso, causato da un incidente stradale, con il quale ho dovuto confrontarmi. Sono rimasto colpito non tanto dal fatto in sé, al quale ero preparato, ma dalla disperazione dei parenti, in particolare del marito della vittima, sopraggiunto sul luogo. Mi sono messo alla prova e l’ho superata, anche se a livello emotivo sono rimasto colpito”. La cosa più bella di SVS? “I volontari”. La più brutta? “Come in ogni ambiente ci sono aspetti negativi, ma per ora le cose belle sono più di quelle negative”. Cosa ti piacerebbe vedere alla SVS? “Forse un riconoscimento maggiore per l’impegno dei volontari, per quelli che come me lavorano e sacrificano il poco tempo libero che hanno a disposizione”. Michela Giovanelli ha 46 anni ed è volontaria da nove mesi: “Ho iniziato facendo il corso e la volontaria con l’Ambulanza Veterinario.
Ho poi conseguito il primo livello e fra poco inizierò a frequentare i corsi per il secondo”. Come ti sei avvicinata al mondo del volontariato? “Ho avuto un tumore dal quale sono guarita, e da allora ho deciso di fare qualcosa per gli altri. Prima ho preso il brevetto di bagnina e poi sono entrata in SVS. Oggi lavoro, ho due figli e mi impegno molto nel volontariato”. L’esperienza che ti ha colpito di più? “Nonostante siano pochi mesi che faccio volontariato ne ho da raccontare più di una. La prima è sicuramente una signora che accompagnammo alle Cure Palliative e quando la sistemai nel letto mi disse -sei l’ultimo angelo che vedrò- parole che mi hanno colpito molto. Un’altra esperienza importante è stata quando una Smart si scontrò con l’ambulanza ordinaria su cui ero. Ho soccorso la ragazza che era alla guida dell’auto, ed era sotto shock. Quando si è ripresa ha mandato una lettera di ringraziamento alla SVS e mi ha cercata su Facebook per conoscermi e ringraziarmi ancora. Questa è stata una bella esperienza”. Cosa non ti piace dell’associazione? “Forse siamo un po’ disorganizzati. Mi piacerebbe però che ci fosse più attenzione per i volontari, siamo persone speciali, abbiamo una ‘virgola’ in più... e lo si capisce osservando quello che facciamo”. Volontaria da tre anni, Martina Bertini ha una storia particolare: “La mamma di un mio amico autistico mi chiese se potevo accompagnare suo figlio alla SVS, per aiutarlo ad inserirsi in un gruppo di ragazzi e partecipare alle manifestazioni di rappresentanza. Inizialmente sono rimasta un po’ perplessa, non credevo di essere la persona giusta, non mi vedevo in
questo ruolo. I miei genitori mi hanno lasciata libera di scegliere, e così dopo averci pensato un po’ ho deciso di provare”. E visto che oggi sei ancora in SVS, deduciamo che l’esperienza andò bene. “Sì, ho avuto molte gioie. Il mio amico si era un po’ sbloccato e per un periodo ha frequentato l’associazione. Io ho poi continuato a fare volontariato acquisendo prima il livello base e poi l’avanzato, ed ho scoperto che mi piace molto aiutare le persone. Io sono stata aiutata molto nella mia vita, e voglio restituire quello che ho ricevuto”. Che cosa hai ricevuto? “Mio fratello tempo fa ha avuto dei gravi problemi ed è stato salvato da un medico della SVS”. L’esperienza che ti ha colpito di più? “Una ragazza che abbiamo soccorso con l’ambulanza, che in seguito ad un incidente stradale, si era fatta molto male. Il giorno ci siamo messe in contatto su Facebook, volevo sapere come stava. Lo so, ci insegnano che non dobbiamo farci coinvolgere, ma talvolta succede, questa ragazza mi aveva colpito perché aveva la mia età”.
SPECIALE ELEZIONI
notiziario della
| 27
16 | 17
Gennaio
2016
ELEZIONI per il rinnovo cariche sociali Auguri di buon lavoro N
el formulare al prossimo Comitato Direttivo, che sarà eletto in questa tornata elettorale, i più sinceri auguri di proficuo lavoro, non posso esimermi dall’esporre alcune considerazioni che, mi auguro, potranno essere utili a chi dovrà assumere l’impegnativo compito di governare la SVS nei prossimi tre anni. La platea dei candidati risulta di assoluto rilievo composta come è dal giusto mix di esponenti del volontariato e di figure di rilievo della nostra comunità, tutti in grado di comporre una solida squadra capace di garantire adeguatamente il governo della Associazione: ad essi va fin da ora il sincero ringraziamento di tutta la associazione per la volontà espressa di dedicare ad essa il loro impegno per i prossimi tre anni. Il compito che li attende è impegnativo: la SVS è una Associazione di Volontariato fondata nel 1890, rimasta, negli anni, fedele ai valori sui quali è stata fondata e insieme capace di crescere e svilupparsi con grande spirito di innovazione. Negli ultimi anni si è assistito ad una crescita decisamente tumultuosa, caratterizzata dalla espansione delle attività, da crescente complessità organizzativa e gestionale. Di fronte al panorama attuale, si pone a mio avviso la necessità, in questa fase, di realizzare una pausa di riflessione, fermarsi per un momento a meditare approfonditamente sulla complessa realtà venuta a determinarsi, nella
consapevolezza che di fronte ad una “crisi di crescita” è necessario sviluppare al massimo le capacità di analisi e di “governo”, per evitare eccessi di stress e rischi di implosione. Anche perché nel prossimo futuro si sarà chiamati ad affrontare profonde trasformazioni istituzionali nel settore chiave: l’organizzazione dei servizi per l’emergenza soccorso sarà prontamente modificata. L’organizzazione non sarà più legate alla ASL, bensì all’Area Vasta, con una sola centrale 118, nuovi interlocutori, nuove logiche, nuovi assetti anche a livello regionale. A questo appuntamento bisognerà arrivare preparati e pronti a portare un rilevante contributo, perché esso rappresenti effettivamente un progresso per le comunità servite e non soltanto una misura di razionalizzazione economica. Ferma e costante deve permanere la stella polare che indirizza i nostri percorsi: SVS, pur nelle necessarie modernizzazioni gestionali e organizzative, deve continuare ad essere una Associazione di Volontariato che si ispira al principio della Solidarietà nei confronti dei cittadini con maggiori necessità inevase, che fa del rispetto sincero, non formale, delle persone (senza alcuna distinzione legata al sesso, all’età, alla religione, all’orientamento sessuale, al colore della pelle, al luogo di nascita) una norma comportamentale ineludibile, che si schiera senza esitazione dalla parte delle vittime della violenza di
qualsiasi forma, da quella fisica a quella economica a quella morale, che si mette disinteressatamente al servizio del miglioramento delle condizioni di vita di chi ne ha bisogno. Essere fedeli a questa impostazione e coerenti nella sua messa in pratica costituisce il patrimonio fondamentale di SVS ed è il risultato dell’impegno costante di tutte le componenti che la compongono, dai Volontari al personale dipendente, ai dirigenti a cui tutte va il mio sincero, non formale, apprezzamento. Il nuovo Comitato troverà all’interno della Associazione la massima disponibilità e il massimo impegno da parte di tutti per proseguire il percorso avviato 125 anni fa verso un futuro sempre più capace di portare il proprio contributo alla vita della Comunità, in particolare ai bisogni inevasi delle fasce deboli di essa. Per parte mia, sono profondamente grato a tutti coloro che mi hanno affidato questo compito e che mi hanno accompagnato ed aiutato nel suo svolgersi. È stata una esperienza intensa, che mi ha enormemente arricchito nel profondo e mi ha consentito di immergermi in una realtà sfaccettata e articolata, ma unificata dal profondo senso di umanità che tutti posseggono e caratterizzata dal profondo impulso verso la solidarietà che anima ciascuno in ogni azione svolta. Non mi resta che rinnovare gli auguri di buon lavoro al prossimo Consiglio Direttivo che sarà nominato delle prossime elezioni. Il presidente Vincenzo Pastore
28 |
SPECIALE ELEZIONI
il olontario
Candidati per il Consiglio Direttivo Allegri Chiara
Cammilli Maria Pia
Salve a tutti, mi chiamo Allegri Chiara e dal 2004 sono una soccorritrice attiva di livello avanzato abilitata al settore Emergenze/Urgenze e Maxiemergenza. Sono laureata in Scienze Infermieristiche e dal 2010 al 2014 ho lavorato presso il Polo per la Salute della SVS Srl sia come infermiera che come coordinatrice di tutte le attività del Poliambulatorio. In seguito ho conseguito anche un Master di 1° livello in area Critica e d’Emergenza. Ho vinto il concorso di ruolo e da giugno 2014 lavoro presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Torregalli di Firenze, anche se da gennaio 2016 lavorerò al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Livorno. Durante questi anni da volontaria ho fatto parte della formazione Volontari, del settore Maxiermergenze e sono stata una promotrice, insieme ad altri colleghi volontari, dell’Ambulanza Veterinaria e della raccolta di coperte, ed altro materiale, destinato a tutti i canili e gattili della nostra città e provincia. Ho deciso di presentare la mia candidatura come consigliera della SVS Pubblica Assistenza, perché ancora oggi credo fortemente nel mondo del volontariato e nell’importanza che questo, in qualsiasi settore od associazione esso si esplichi, ha nella nostra società in senso globale.
Cammilli Maria Pia nata a Livorno il 15 maggio 1943. Laureata in Scienze della Formazione. Dal 1972 al 1996 ha lavorato alla Usl 13 di Livorno con mansione di segretaria particolare dei vari presidenti che si sono succeduti, degli amministratori Straordinari e dei Direttori Generali. È responsabile del gruppo “Nati per Comunicare” dove svolge attività di sostegno scolastico a favore dei ragazzi stranieri e contribuisce allo svolgimento delle varie iniziative del gruppo. Dal 2009 al 2015 è stata consigliera della SVS.
Don Placido Bevinetto Salvatore, meglio conosciuto come Don Placido, è nato il 9 settembre del 1969. Nel 1998 ha conseguito il Baccellierato in Sacra Teologia alla Pontificia Universitas Lateranensis a Roma e nel 2000 è ordinato Presbiterio. Fino al 2003 è parroco di S. Maria Nova a Toffia, nel 2004 è nominato Cappellano Responsabile degli Spedali Riuniti di Livorno, nel 2008 diventa direttore dell’Ufficio diocesano Pastorale della Salute di Livorno e membro del Comitato Etico dell’Asl 6, nel 2008 è parroco di Santa Maria Giulia e Francesco nella Madonna ed è nominato 1° Vicario Urbano della Diocesi di Livorno. È volontario della Svs dal 2006 ed autista volontario della stessa dal 2007. È stato consigliere della SVS nel mandato 2012 -2015.
Bianchi Massimo Massimo Bianchi, nato a Montevarchi Terme il 20.7.1944. Iscritto al Psi dal 1961. Iscritto al GOI dal 1967. Segretario della Federazione socialista livornese nel 1972. Consigliere Comunale dal 1970 al 1975, dal 1980 al 1995 e dal 2000 al 2005. Vice Sindaco dal 1980 al 1983 e dal 1990 al 1994 Consigliere e assessore provinciale dal 1975 al 1980 Consigliere Nazionale dell’Anci Dipendente Asl 6 in pensione. Sposato con due figlie. Ha collaborato con l’Avanti!, il Corriere Marittimo e Telegranducato. Ho partecipato alle operazioni di solidarietà in occasione dei terremoti del Friuli e dell’Irpinia. Ho fatto parte della delegazione italiana a Pristina nel Kosovo e a Bombaj per lo tsunami, per recare fondi di solidarietà. Penso di avere tempo libero per poter collaborare con la SVS e dare una mano alle necessità altrui.
Bolognesi Marida Gli anni della mia formazione sono stati caratterizzati dallo studio universitario, l’impegno politico e sociale e la passione per lo sport. Laureata ho insegnato Lettere e successivamente Educazione fisica per molti anni nelle scuole livornesi. Eletta in Parlamento per quattordici anni consecutivi mi sono impegnata in particolare nel settore sanitario, sociale e dei diritti. La mia attività parlamentare, in particolare negli anni in cui ho presieduto la Commissione Affari sociali e sanità della Camera, è legata ai temi della salute e prevenzione, qualità del SSN, servizi sociali, bioetica, volontariato, terzo settore, infanzia, inclusione sociale. Da sempre impegnata sulle tematiche relative al volontariato ho fatto per anni il referente parlamentare di alcuni coordinamenti nazionali di associazioni quali Europa Donna e CONACUORE. Terminata l’esperienza parlamentare sono stata per cinque anni Consigliere dell’Agenzia per le ONLUS, organismo governativo interfaccia del Terzo settore ed ho fatto una esperienza di quattro anni nella CAI (autorità centrale per le Adozioni presso Presidenza Consiglio Ministri) come esperto nel settore infanzia. Sono stata per due anni Consigliere del Ministro della pubblica istruzione occupandomi dei rapporti con il Ministero della sanità, dell’ambiente e delle politiche sociali e dei progetti tra questi e la scuola. Ho collaborato successivamente con la Fondazione Ceis di Modena seguendo i loro progetti di formazione per insegnanti su dispersione scolastica, prevenzione e recupero dalle dipendenze e reinserimento dei ragazzi. Ho contribuito alla nascita del coordinamento di Associazioni attive sulle patologie legate al tumore al seno denominata Toscana Donna, divenendone Presidente Onoraria; così come a quella di Livorno Donna Onlus, attiva in città su informazione e prevenzione sulle patologie femminili ed erogazione di servizi rivolti alle donne operate, della quale sono rimasta Presidente onoraria. Negli ultimi quattro anni mi sono impegnata anche in IdeaLi, una associazione culturale no profit per la promozione di idee per Livorno e finalizzata a far crescere la cultura collettiva dell’impegno e della partecipazione alla vita pubblica. Sono sposata, ho una figlia, un debole per gli animali, amante di cani e gatti. L’impegno nella SVS sta per me dentro un impegno generale rivolto alla ricerca del bene comune, della politica come servizio, del benessere e dell’impegno sociale. Credo da sempre che il volontariato e più in generale un terzo settore maturo debba e possa avere un ruolo sempre più forte nelle nostre comunità, che sia parte fondamentale di una società che cambia e chiede attenzione alla persona, a vecchie e nuove forme di marginalità e solitudine.
Capozzi Gabriele Mi chiamo Gabriele Capozzi, sono infermiere professionale laureato nell’anno corrente; sono soccorritore volontario sin dal 2009, inizialmente presso la Pubblica Assistenza di Collesalvetti e successivamente presso la SVS Pubblica Assistenza Livorno, dove attualmente ricopro il ruolo di soccorritore di livello avanzato con BLSD ed autista di emergenza. Ottime capacità organizzative e di lavoro in gruppo maturate durante l’amministrazione di piattaforme di gioco online a livello nazionale per conto della ditta Gameforge. Ho sempre messo cuore e testa nelle attività da me svolte, questo implica il coinvolgersi attivamente e sviluppare molte idee. La partecipazione attiva dei volontari alla vita dell’associazione è molto importante, conoscere il loro punto di vista, coinvolgerli e farli sentire partecipi è di primaria importanza. Fondamentale anche cercare di coniugare le esigenze che i volontari hanno in relazione agli spazi vivibili delle varie sedi, potendo organizzare al meglio la loro disposizione. Essendo molto presente nella vita associativa ed essendo molto in contatto con i volontari di tutte le età, posso fornire molti punti di vista e portare all’attenzione del comitato quelle che possono essere iniziative benefiche al fine di mantenere alti i valori dell’associazione cui faccio parte.
Ferrari Roberto Sono Roberto Ferrari, laureato in Ingegneria Elettronica presso l’Università degli Studi di Pisa nel 1973; ho svolto corsi di formazione manageriale presso vari istituti, ed anche corsi di formazione su compilazione e analisi bilanci d'impresa presso l’Istituto Reiss Romoli. Ho lavorato come Analista applicativo all’Italsiel Roma, come Capo progetto applicativo Ragioneria Generale dello Stato, nel settore Impegni di spesa presso Italsiel; Sistemista Senjor sistema Mainframe Ragioneria Generale dello Stato presso Finsiel; Responsabile Sistema Informativo Mainframe Ragioneria Generale dello Stato presso Finsiel; dirigente responsabile del Sistema Informativo del Ministero Sanità presso Finsiel; dirigente Finsiel per l’unità operativa clienti Autostrade e Regione Toscana; dirigente unità operativa TSF di Firenze; Client Manager TSF. Pensionato dal 2006. Consulente indipendente Information Technology dal 2006 al 2011. Sono un volontario di Nati per Comunicare dove seguo i ragazzi che hanno bisogno di un sostegno in matematica e informatica.
SPECIALE ELEZIONI
notiziario della
| 29
Candidati per il Consiglio Direttivo Genovesi Francesco
Volpi Paola
Francesco Genovesi, laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Pisa nel 1973, specializzato in Anestesia e Rianimazione nel 1976, ho conseguito l’idoneità nazionale per primario in Anestesia e Rianimazione nel 1989. Nel giugno 1977, dopo un periodo come Ispettore Sanitario all’Istituto Ortopedico Toscano nella sede di Livorno, sono stato assunto come Assistente di Anestesia e Rianimazione. Nel 1987 sono stato nominato aiuto corresponsabile e nel 1994 mi è stata attribuita la titolarità del Modulo Organizzativo-funzionale di “Coordinamento Centrale Operativa Dea”. Nel 1996 mi è stato attribuito incarico di responsabilità del settore Centrale Operativa 118 Livorno. Nel 2004 sono stato nominato Dirigente Medico di Anestesia e Rianimazione con l’incarico di direzione di struttura Complessa della “Centrale Operativa 118”. Nel 2007 sono stato nominato Direttore Dipartimento emergenza urgenza. Ho fondato la Centrale Operativa 118 di Livorno formando il personale, ricevendo encomio formale dall’allora Amministratore Straordinario. Dal 2014 sono in pensione.
Paola Volpi, nata a Napoli il 10 aprile 1954 da padre livornese e madre napoletana. Nel 1080 si laureo in Architettura all’Università di Napoli Federico II, nello stesso anno si abilita all’esercizio della professione e si iscrive al relativo Ordine. Dal 1980 al 1983 frequenta la scuola di Perfezionamento in Restauro dei Monumenti Donna Regina di Napoli e contemporaneamente inizia l’attività professionale di ricercatrice all’Istituto di Tecnologica alla Facoltà di Architettura di Napoli. Nel 1984 si trasferisce definitivamente a Livorno dove oltre alla libera professione di architetto, intraprende l’esperienza scolastica conseguendo negli anni diverse abilitazioni all’insegnamento in alcune discipline tecniche, per suole medie e superiori. Da anni è insegnante di ruolo alle Scuole Borsi. È titolare dello studio di Architettura in Livorno e in questo ruolo ha svolto incarichi nell’ambito di schedature di beni culturali per la Soprintendenza di Pisa e incarichi sia pubblici che privati per studi di fattibilità, lavori catastali, progettazioni, direzione lavoro, coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, valutazione impatto ambientale ed esperto estimatore per banche e Tribunale. Nel portare avanti la tradizione familiare sviluppa l’interesse per il sociale, l’impegno più significativo è rivolto in particolare per i ragazzi disabili e gli anziani, approfondendo le tematiche dell’architettura flessibile per una città sostenibile ed accessibile. È socia della SVS, dell’Associazione Livornese di Solidarietà con il popolo del Sahrawi, dell’Anpi, è nel consiglio direttivo dell’Anppia di Livorno, ed è socia sostenitrice dell’Aidel 22, che si occupa della delesione del cromosoma 22, malattia genetica molto rara e poco conosciuta. Da anni affianca la Bnl di Livorno nell’organizzazione degli eventi di Telethon. È tra i soci fondatori dell’associazione “Gli amici di Montenero La Frassinetta”, di cui è presidente da anni. Ha partecipato alla fondazione del PD e dal 2007 è attiva nel circolo di San Jacopo. Nel 2009 è stata eletta come consigliera comunale nelle liste del Pd rivestendo il ruolo di Vice Presidente del Consiglio Comunale ed è stata membro delle commissioni 1, 4 e 8 (di cui è stata presidente). Coniugata senza figli, ama viaggiare, il mare, la fotografia, la musica e la buona cucina. “Sono convinta che l’impegno personale nel sociale tende a migliorare il singolo e a migliorare e umanizzare i servizi del territorio per il benessere della convivenza, quasi come un dovere di solidarietà, così come definito nell’art. 2 della nostra Costituzione. Ritengo necessario che aiutare chi è nel disagio punta a promuovere un’interdipendenza basata su dinamiche di solidarietà in cui ciascuno esprime i propri doni e le proprie specificità. Da queste condivisioni scaturiscono più facilmente quei servizi innovatici e profetici che spesso rinnovano e ricodificano gli assetti ordinari dell’intervento sociale.
Grena Andrea Rachele Andrea Rachele Grena. Sono una Volontaria della Pubblica Assistenza da quasi quattro anni, con altri due anni di Volontariato alle spalle in un’altra associazione. Sono entrata in SVS con il livello base acquisito nella precedente esperienza e nel corso degli anni ho approfondito la mia formazione diventando Volontaria della Protezione Civile, delle Maxi Emergenze, dell’Ambulanza Veterinaria; ho preso il Livello Avanzato e le autorizzazioni a guidare le ambulanze e la maggior parte dei mezzi dell’Associazione. Prima di intraprendere quest’esperienza ero completamente all’oscuro di come fosse il mondo del Volontariato, ma appena entrata a far parte di questo piccolo-grande mondo ne sono rimasta affascinata. È un’esperienza che ti dà la possibilità di crescere ed entrando a far parte di una nuova famiglia ti aiuta anche ad affrontare la quotidianità. Lavorando tutta la settimana, non tutti comprendono la voglia e l’entusiasmo che abbiamo di venire a far Volontariato appena possibile. Ma per chi fa parte di questo micro mondo è un’attività indispensabile e irrinunciabile, per questo penso che sia da rispettare e soprattutto tutelare. Tanto è stato fatto nel corso degli anni per i Volontari come tanto i Volontari hanno dato e tutt’ora danno, ma sono dell’opinione che ci siano sempre novità da apportare in un campo come questo che coinvolge molte persone provenienti da realtà diverse. Nei prossimi tre anni mi piacerebbe impegnarmi per i Volontari, in modo che il legame di appartenenza all’Associazione sia ancora più forte, rendendomi disponibile come punto di riferimento per creare un dialogo tra le due parti.
Lupi Rossella Lupi Rossella, nata a Pontedera nel 1958 vive a Livorno. È stata consigliera provinciale e presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia. Da molto tempo impegnata sui temi del sociale, del volontariato e della sanità è insegnante ed è iscritta al corso di laurea in Scienze Sociali all’Università di Pisa. È stata consigliere della SVS nel Consiglio Direttivo dal 2012 al 2015.
Mini Alessandra Mini Alessandra, diploma di scuola superiore, impiegata amministrativa, addetta al settore commerciale. Sono entrata in associazione nel 1999, coltivando il percorso con la partecipazione a corsi di formazione fino al conseguimento del grado di Capo Squadra. Da subito attiva all’interno del Coordinamento volontari sono sempre partecipe all’organizzazione di eventi dell’associazione. Nel 2003 sono stata eletta come Sindaco Revisore dell’Associazione e, ad oggi, ho nove anni di esperienza all’interno del comitato direttivo. Dal 2006 al 2009 sono stata consigliera per la prima volta, dal 2009 al 2015 ho invece ricoperto il ruolo di vice-presidente. Nel 2008 sono stata eletta presidente dell’Associazione di Promozione Sociale La Solidarietà – Circolo Ricreativo SVS. Con soddisfazione ho seguito e seguo il Centro Diurno per Anziani SVS, inaugurato nel 2013. Dal 2007 fino al 2014 sono stata eletta nel comitato direttivo del Cral Asa; dal 2012 al 2015 ho fatto parte del Comitato di indirizzo del Centro Nazionale Volontariato Lucca, esperienza che mi ha dato la possibilità di lavorare con Edoardo Patriarca; nel 2014 sono stata nominata vice-presidente della Consulta delle Associazioni iscritte al registro comunale di Livorno, e sono tutt’oggi in carica; nel 2015 sono stata eletta nel comitato direttivo della delegazione di Livorno del Cesvot.
Paolini Claudio Paolini Claudio nato a Livorno il 20 gennaio 1958, diploma di Perito Tecnico con specializzazione informatica. Occupato presso una ditta di stoccaggio e trasporto di prodotti petroliferi di Santa Croce sull’Arno (Pi), con incarico di addetto antincendio e primo soccorso, capo deposito, responsabile mezzi. In SVS dal 1999, dal 2003 ricopre il ruolo di caposquadra, dal 2010 è formatore per autisti, e dal 2012 al 2015 consigliere del Consiglio Direttivo di SVS.
Renucci Ugo Renucci Ugo in pensione dal 2012. Sono un volontario della SVS dal giugno del 1986. Nel corso degli anni ho conseguito varie qualifiche, desideroso di migliorare in esperienza, per poter offrire al meglio il mio tempo libero, prestando servizi fino ad oggi, senza interruzione alcuna. Negli anni, superati i vari esami, finalizzati ad ottenere attestati, sono diventato: soccorritore Livello Avanzato BLSD; caposquadra; Formatore Autisti; varie esperienze nel ramo Protezione Civile, membro commissione elettorale per 3 mandati consecutivi (2000 – 2003/ 20032006/ 2006-2009). Sono stato consigliere del Direttivo SVS dal 2012 al 2015. Ho deciso di ripresentarmi per essere trait d’union tra dirigenza e volontari.
Zito Gaetano Rosario Zito Gaetano Rosario è nato a Solopaca in provincia di Benevento nel 1958. È ispettore Superiore Sostituto Ufficiale di Pubblica Sicurezza in servizio alla Questura di Livorno. È vice segretario provinciale e segretario amministrativo del Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia, è presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Polizia di Stato e fiduciario del Circolo Nautico Il Ponte. È stato consigliere della SVS dal 2012 al 2015.
30 |
SPECIALE ELEZIONI
il olontario
Candidati per il COLLEGIO DEI PROBIVIRI Adimari Rosalba Rosalba Adimari, nata a Palmi (Rc). Si occupata di fotografia, è volontaria della SVS e casalinga. “Faccio parte del volontariato nella grande famiglia SVS dal 1998. Durante questi anni ho fatto vari corsi da soccorritore di livello base, livello avanzato, operatore di centralino, capo squadra e autista. Ho fatto parte del coordinamento volontari negli anni passati dove insieme ad altri mi occupo dell’accoglienza dei nuovi volontari e il loro inserimento all’interno dell’associazione durante il loro tirocinio. Sono stata consigliera nel comitato direttivo, ed è stata una bella esperienza. Nelle ultime due legislature ho fatto parte del Collegio dei Probiviri.
Brucioni Fabrizio Mi chiamo Fabrizio Brucioni, sono un commerciante e sono iscritto alla SVS dal 1974. Ho conseguito le qualifiche di volontario di primo e secondo livello, ho l'abilitazione al BLSD e sono autista. Svolgo il mio turno come volontario ogni mercoledì pomeriggio. Sono stato eletto per due mandati (fino al 1999) nel consiglio direttivo della SVS con responsabilità nel settore acquisti e volontari. Mi propongo per queste nuove elezioni avendo maturato negli anni un'esperienza positiva, che desidero mettere al servizio dell'associazione.
Paoletti Roberto Roberto Paoletti attualmente socio dell’Azienda “Officina di Paco”. Socio attivo della Pubblica Assistenza dal 1951 con incarichi di: sotto-comandante dell’ufficio comando; presidente del consiglio di disciplina; consigliere nel consiglio d’amministrazione; membro del consiglio di disciplina; membro del collegio dei Probiviri; autista e soccorritore volontario; caposquadra; responsabile di sezione Ardenza – La Rosa. Ha ricevuto la croce d’oro per i 50 anni di socio attivo.
di amministrazione tra il 2004 e il 2006 e sono membro del Collegio dei Probiviri dal 2006. Da diversi anni ricopro, infine, il ruolo di responsabile del gruppo donatori di sangue AVIS/SVS. Svolgo regolarmente servizio su ambulanze il venerdì pomeriggio e di notte con la mia storica squadra 26. Ho un carattere riflessivo, estroverso, dotato di comunicativa, buon linguaggio e nozioni di tecniche di comunicazioni di gruppo. Intendo candidarmi nuovamente nel Collegio dei Probiviri, perché credo che ogni individuo debba impegnarsi in campo sociale/volontariato e perché intendo, nel mio piccolo, contribuire a sostenere la Società alla quale appartengo da quasi 40 anni.
Stefanini Stefania Stefanini Stefania, diploma di Scuola superiore conseguito all'Istituto Magistrale A. Palli, ha svolto diverse attività lavorative: supplenza come insegnante nella scuola d'infanzia; operatore multi servizi di varie società, con mansioni di collaborato-
re scolastico alle scuole primarie Pio Albertelli, al Giosuè Carducci, alle materne e nidi comunali, impiegata a tempo determinato alle Poste, assistente alla poltrono in un Centro Odontostomatologico. Soccorritore volontario di livello avanzato alla SVS, abilitata all'utilizzo del defibrillatore semiautomatico.
Viscariello Gennaro Ricopro il ruolo di infermiere presso l’Unità Operativa Ufsma in servizio sul territorio Livornese azienda ASL 6 Ct Graziani dal 1994, faccio parte dell’associazione CIVES con la carica di Vice presidente. Sono socio SVS dal 1994 come infermiere volontario. Dal 1996 ho conseguito la qualifica di autista, ho fatto parte della PROCIV della SVS partecipando all’alluvione in Versilia del 1997 e in Piemonte. Ho dato il mio contributo per circa tre mesi al terremoto in Umbria, partecipo alle attività dell’associazione svolgendo il turno fisso il mercoledì pomeriggio. Offro la mia candidatura per queste nuove elezioni per il Collegio dei Probiviri avendo un bagaglio di esperienza maturata nel mondo del volontariato.
Candidati per LA CARICA DI REVISORE DEI CONTI 1) Nannipieri Giancarlo
7) Pappalardo Enrico
2) Bettaccini Alessandro
8) Puliti Francesco
3) Casaccia Fabrizio
9) Scapuzzi Camilla
4) Cei Fabio
10) Scarpa Andrea
5) Corsini Susanna
11) Belli Maurizio
6) Paggini Enrico
12) Serini Fabio
Ricordiamo...
Santoro Rosario Rosario Santoro, nato a Livorno il 10 maggio 1962 sono coniugato con una figlia 17enne. Mi sono diplomato presso il Liceo Scientifico Statale “F: Enriques” di Livorno nel luglio 1982 e ho iniziato a lavorare presso due Agenzie marittime/Case di spedizione, prima di entrare in Dogana nel 1989. Per dieci anni ho vissuto tra Piacenza e Parma, poi sono stato trasferito presso l’Agenzia delle Dogane di Livorno. Mi sono iscritto alla società nel 1976 e già nel 1983 sono stato un volontario del nuovo servizio di Protezione Civile e Antincendio Boschivo. Ho conseguito la qualifica di milite SPAMU nel 1984 e poi quella di infermiere sociale. Attualmente ho la qualifica di soccorritore di livello avanzato con abilitazione al defibrillatore, nonché quella di capo squadra e di autista volontario. Sono stato membro del Consiglio
...che si voterà a Livorno in via San Giovanni 30 con il seguente orario: Sabato 16: dalle 15.00 alle 18.00 Domenica 17: dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00
Varie da SVS
notiziario della
L’estate di Capraia
Progetto realizzato con il contributo
IC PUBBL
U
n’altra estate trascorsa in Capraia con l’alternanza dei volontari per il Soccorso sanitario e la Protezione Civile. Ogni settimana più di 10 volontari divisi per squadre hanno garantito la presenza 24 ore al giorno. Il lavoro si è svolto senza particolari problemi, grazie alla presenza dei volontari e all’utilizzo del Pegaso che permette un trasporto veloce in strutture sanitari. Quest’estate i volontari hanno meritato gli onori della cronaca anche per aver soccorso l’Onorevole Matteoli in vacanza sull’isola, colto da un malore, che si è
Il telesoccorso I
l telesoccorso è uno strumento che viene collegato al telefono dell’anziano che ne fa richiesta. In dotazione vi è anche un pulsante che la persona porta sempre al
L
collo per poterlo schiacciare in caso di bisogno. L’apparecchio, infatti, è collegato alla centrale operativa SVS e quando suona, l’operatore telefona per verificare cosa sta succedendo e prestare soccorso, se non risponde nessuno una squadra parte subito con l’autoambulanza per verificare sul posto.
stazioni sanitarie erogate dal Polo per la Salute di via San Giovanni 30. Un accordo che promuove l’ambiente, la sicurezza delle strade, che aiuta la mobilità a costi contenuti e che promuove la socialità del trasporto pubblico, aspetto, quest’ultimo, troppo spesso dimenticato, ma che andrebbe riscoperto, perché un autobus è un luogo d’incontro dove le vite di ognuno di noi passano, si fermano qualche minuto, si incrociano e possono entrare in relazione.
Materiale sanitario in prestito I
l prestito di materiale sanitario continua ad essere molto richiesto dai cittadini: sedie a rotelle, stampelle, letti, e quanto può essere utile ai cittadini per un periodo limitato nel tempo. Per aiutare chi ha difficoltà economiche la Società Volontari di Soccorso mette a disposizione anche gratuitamente tali oggetti, mentre a chi ha le possibilità economiche viene chiesta un’offerta libera, che sarà poi investita per comprare altro materiale sanitario, perché anche questi oggetti hanno spesso bisogno di essere rinnovati, oltre alla necessità di aumentarne la quantità. Il servizio è attivo in via San Giovanni dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30.
A ASSIS
TENZA
poi risolto bene. Positivo anche il bilancio della Protezione Civile, che ha svolto pattugliamenti antincendio boschivo. I volontari, che ringraziamo per il loro impegno, stanno già organizzandosi per la prossima stagione.
Una nuova convenzione
’impegno di SVS in campo sociale si rivolge anche a promuovere e diffondere le buone pratiche, come l’uso del trasporto pubblico. Da questa idea nasce la convenzione appena firmata fra la nostra associazione e la CTT Nord, l’azienda di trasporti che gestisce il trasporto pubblico a Livorno ed in altre province della regione. Infatti, dal 1° dicembre, tutti coloro che posseggono un abbonamento CTT possono usufruire dello sconto del 10% su tutte le pre-
| 31
| Manlio Vivaldi responsabile del servizio
MICA
AA LINE
8.88
8.8 86 8
05
Linea Amica contro la solitudine S
ono molte le difficoltà degli anziani soli e cerchiamo di aiutarli ad affrontare la quotidianità, a cominciare da un’amicizia telefonica, per colori che non hanno la possibilità di muoversi molto a causa di problemi di salute e spesso restano l’intera giornata senza aver la possibilità di dialogare con qualcuno. Ecco che una telefonata da una voce amica, alla quale sono ormai abituati a confidare piccoli e grandi problemi, ma anche gioie del passato e del presente, diventa un importante valore. Allo stesso tempo la mobilità è talvolta necessaria per svolgere una vista, fare la spesa, distrarsi un po’, ecco perché abbiamo pensato anche a sviluppare questo servizio gratuito. Per informazioni si può telefonare al nostro centralino 0586 896040 La SVS ha organizzato, e altri sono in programma, un corso per volontari che desiderano impegnarsi con il servizio di Linea Amica che comprende: • trasporto sociale gratuito; • telesoccorso per le emergenze; • ascolto telefonico contro la solitudine; • orientamento ai servizi; • consegna spesa, farmaci e piccole commissioni. Il trasporto sociale gratuito è realizzato con il contributo dell’otto per mille della Tavola Valdese ed è patrocinato in collaborazione con il Consultorio Anziani Fragili del Comune di Livorno.
32 |
Centro diurno Anziani SVS Un anno di attività
il olontario
Un palcoscenico per la memoria E
ccolo, un valore oggi trascurato: la memoria. Noi abbiamo voluto dare il nostro contributo alla sua riaffermazione con l’aiuto dei “nostri anziani”, che da oltre due anni partecipano alle attività del Centro Diurno di via delle Galere, ospitato nei locali della parrocchia de La Madonna. Il metodo che abbiamo deciso di utilizzare è stato il teatro, ed il clima che abbiamo voluto creare è stato quello della festa, con un po’ di allegria e buon umore. Così è nata una domenica diversa, nel mese di febbraio, con tantissime persone che hanno voluto condividere la bella giornata. Il pranzo insieme e poi via, tutti a vedere lo spettacolo teatrale creato sotto la direzione di Francesca Ricci di Arci Solidarietà. Vale la pena cominciare dalla fine, da quando, terminato lo spettacolo, si sono accese le luci che hanno mostrato le lacrime e la commozione del pubblico. “Nella mia memoria non si scava più” è il titolo del lavoro messo in scena, che sembra essere esso stesso una rivendicazione degli anziani, che evidentemente sentono di non essere più ascoltati. Ed invece, la festa organizzata nella sede Livorno Nord, in via della Corallaie è stata dedicata proprio a questo: alla reminiscenza. Dopo 4 mesi di un laboratorio, che ogni lunedì mattina ha visto gli ospiti del Centro lavorare al progetto dello spettacolo, sono emerse due fondamentali memorie: la mamma
| Momenti dello spettacolo teatrale
e i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Ruotando intorno a questi due temi gli anziani ci hanno riportati indietro con canzoni, dalla ninna nanna a “Mamma son tanto felice”, a letture di poesie, balli, e video dove alcuni di loro hanno raccontato la guerra, con gli occhi ancora umidi di lacrime e ancora spaventati dai ricordi delle corse verso i rifugi e il rumore delle bombe. Possiamo dire che la memoria si è svegliata e i protagonisti dello spettacolo ce lo hanno detto subito, nella prima scena, quando
addormentati su dei morbidi cuscini si sono improvvisamente destati e hanno lanciato i guanciali al pubblico. Qual è il tuo ricordo più bello? Con le risposte dei nostri attori si è concluso lo spettacolo, ed ancora le loro parole echeggiano nelle nostre orecchie: “la nascita dei mie figli e delle mie figlie, il giorno del mio matrimonio, la prima comunione e soprattutto… il giorno in cui è finita la guerra e tutti scendemmo per le strade a gridare PACE”.
| La volontaria Antonella mentre regala delle rose agli anziani che hanno partecipato alla rappresentazione teatrale
Don Placido sempre al fianco dei nostri anziani A
nche quest’anno, a settembre, per la terza volta consecutiva, abbiamo riaperto il Centro Diurno accogliendo gli anziani nei locali della Parrocchia della Madonna e con cadenza trisettimanale. Con gioia ho accolto di nuovo i nostri cari amici, dopo la pausa estiva, che addirittura sono aumentati di numero e vi è anche una lista di attesa di aspiranti frequentatori del Centro, che offre la possibilità di fare diverse attività che contribuiscono ad esercitare la loro intelligenza a stimolare lo spirito di osservazione, la loro voglia di fare, di arricchirsi reciprocamente nello stare insieme; infatti è sopratutto questo che li anima: stare in compagnia, parlare, affidare ad altri, pari loro, le preoccupazioni, i problemi di salute, l’allegria... in una parola: la vita. La gioia con cui li ho accolti è pari alla loro che aspettavano con ansia la riapertura del Centro felici di ritrovarsi e ritrovare un luogo dove poter esprimere, attraverso
le varie attività, la loro vitalità e la voglia di proporsi e affrontare con serenità e con il sorriso il nuovo giorno. Come sempre sono aiutato, nella gestione del Centro, dagli animatori della SVS che si prodigano anima e corpo nell’andare incontro ai problemi degli ospiti e nel risolverli. Senza il loro prezioso intervento sarei in difficoltà a seguire le attività necessarie. Sono, inoltre, coadiuvato da un gruppo di collaboratori parrocchiali che volontariamente con spirito di servizio e grande disponibilità si occupano della preparazione e gestione del pranzo comunitario inventando, di volta in volta, menù diversi e gustosi in un clima di allegria, amicizia e solidarietà. Il Centro Diurno è per me fonte di ispirazione e di aiuto anche per la mia azione pastorale. Stare loro vicino e leggere sul loro viso e nei loro occhi la vita trascorsa dà il giusto valore al vivere quotidiano. Don Placido
| Don Placido con gli anziani del centro
Centro diurno Anziani SVS Un anno di attività
notiziario della
Tutti alla Sagra del Polpo U
na lunga tavola con gli ospiti del Centro Diurno Anziani ha “colorato” alcune delle serate della Sagra del Polpo, la festa che ad agosto vede nella sede Nord di via delle Corallaie la partecipazione di tanti cittadini, che oltre a trascorrere alcune piacevoli ore alla tavola e nello spazio riservato al ballo, sostengono la SVS, condividendone lo spirito e la filosofia. Certo non potevano mancare gli ospiti de Centro Diurno, che come l’estate precedente, hanno partecipato con il sorriso, felici di partecipare, tutti insieme, alla festa.
Per una “Buona Vita” della terza età
U
| Gli ospiti del Centro Diurno alla Sagra del Polpo
Anziani al Centro: un nuovo anno È di attività
| 33
ripresa, dopo la pausa estiva, l’attività al Centro il cui obiettivo è contrastare e ridurre il rischio di decadimento cognitivo degli ospiti, offrendo loro percorsi di sostegno e di riabilitazione cognitiva basati sulla terapia occupazionale. Grazie al sostegno della Fondazione Livorno potremo quest’anno seguire anche persone affette da Alzheimer proponendo un particolare percorso supportato da due psicologhe specializzate. Fra le varie attività e iniziative ricordiamo anche l’attività occupazionale per sviluppare l’autonomia anche nella vita quotidiana; l’Attività Fisica Adattata (AFA); attività ricreative e socializzanti; eventi culturali e visite guidate sul territorio; laboratori manuali e artistico – espressivi; laboratori intergenerazionale e interculturali. Puoi seguire l’attività del Centro sul sito www.circolosolidarietasvs.it, mentre se vuoi ricevere altre informazioni puoi scrivere a circolo@pubblicaassistenza.it o telefonare al 348 8516861.
| Conferenza stampa d’inaugurazione dell’attività del Centro Diurno con il presidente della Fondazione avvocato Luciano Barsotti e la presidente del Circolo “La Solidarietà” Alessandra Mini
n titolo che parla da solo, quello dato al ciclo d’incontri dedicato alla prevenzione oncologica degli anziani, al quale abbiamo partecipato come SVS collaborando con l’Auser provinciale. Per vari motivi, fra cui una scarsa informazione e problemi di mobilità, alcuni anziani finiscono per avere poca cura di sé. Con questo progetto, nel quale sono stati coinvolti anche il Comune di Livorno e la Asl locale, si è voluto contribuire alla prevenzione dei tumori che riguardano l’apparato genitale nella Terza Età. L’ambito territoriale del progetto ha riguardato i quartieri di Corea, Shangay e il Centro. L’iniziativa ha portato alla realizzazione di un punto di accoglienza nella sede dell’Auser dove è possibile incontrare una psicologa, un biogerontologo e un’assistente sociale. Inoltre, incontri formativi e laboratori educativi si sono svolti in vari momenti dell’anno, coinvolgendo anche gli anziani ospiti del nostro centro di via delle Galere, che hanno trovato l’incontro molto interessante. Ringraziamo per l’impegno Fiorella Cateni presidente Auser Livorno, Laura Giusta e il professor Bergamini per la sua interessante relazione sugli stili di vita.
| Incontro informativo “Progetto di sensibilizzazione e accompagnamento alla pratica della prevenzione delle patologie oncologiche
34 |
Circolo SVS La Solidarietà
il olontario
I balli del sabato sera per il Circolo SVS La Solidarietà D
ici ballo e pensi al circolo SVS La Solidarietà. Ballare, del resto, è una “vecchia abitudine” della Pubblica Assistenza di Livorno, che un tempo aveva allestito una pista da ballo nei locali che oggi occupano l’Urp in via San Giovanni. Oggi la pista, molto più grande e moderna è alla Sede Nord, in via delle Corallaie al Picchianti. Un luogo che durante l’anno si trova spesso ad ospitare momenti di allegria, infatti, oltre ai sabati sera danzanti, ad agosto vi si svolge la Sagra del Polpo e durante l’anno si svolgono incontri conviviali fra volontari e amici. Ogni sabato sera dalle 140 alle 150 persone, dai 40 anni in su, si danno appuntamento sulla pista per seguire le note che ogni sabato sera vengono proposte da un complesso diverso. In molti anticipano l’inizio delle danze, previsto alle 21.30, con una cena che l’ottima coppia di cuochi offre ogni volta a partire dalle 19.30. Un’attività creativo che torna a rinnovarsi ogni anno grazie alla disponibilità dei molti volontari che si impegnano in questa attività, così come del resto in tutti gli altri settori della SVS. Giovani e meno giovani, rinunciano a trascorrere il loro sabato sera con gli amici, per or-
Anziani e solidali I
l Circolo La Solidarietà non si occupa solo di balli e feste, ma anche di solidarietà sociale, come sottolinea lo stesso nome. Così anche per il 2015 – 2016 siamo partiti con il Centro Diurno per Anziani finanziato dal Ministero delle Politiche Sociali e del Lavoro, che ci dà la possibilità di ospitare un gruppo di anziani per tre giorni alla settimana nei locali della parrocchia La Madonna, in via delle Galere, dove poter svolgere attività terapeutiche e riabilitative, di socializzazione e ricreative.
ganizzare al meglio le serate danzanti e infondere allegria a tutti. “L’idea di organizzare questo tipo di attività –spiega la presidente del circolo Alessandra Mini- è venuta spontaneamente, basta guardare i ballerini in pista per capire che non potevamo farne a meno. Un’attività che ci diverte e che facciamo con il nostro caratteristico modo di organizzare le cose, con solidarietà, con la voglia di stare insieme e socializzare. ”. Ricordiamo che il 13 maggio 2008 nasce per volontà del comitato direttivo Svs l’Associazione di Promozione Sociale La Solidarietà o
più comunemente chiamata Circolo Ricreativo della Pubblica Assistenza, con lo scopo di favorire l’incontro fra persone sia all’interno che all’esterno della nostra associazione.
L’ Associazione Promozione Sociale la Solidarietà Ha sede in via delle Corallaie 10 Livorno. Per informazioni: circolo@pubblicaassistenza.it www.circolosolidarietasvs.it Telefono 348 8516861 Ricordiamo che il Circolo Ricreativo la Solidarietà aderisce al movimento Arci Nuova Associazione, quindi in base alle leggi sulle associazioni di promozione sociale, come la nostra, e allo statuto Arci i circoli in possesso di autorizzazione amministrativa per il bar, conseguita con licenza Arci, non possono stampare e distribuire le proprie tessere, ma
devono adottare per i soci la tessera nazionale che rappresenta l’associazione nei confronti del Ministero degli Interni. La tessera Arci conferisce al socio il diritto elettorale attivo e passivo nell’ambito del circolo di appartenenza; la possibilità di frequentare tutti i circoli Arci e di usufruire di sconti previsti da apposite convenzioni stipulate a livello nazionale o locale. Le cariche sociali sono ricoperte da ALESSANDRA MINI PAOLO PACINI ROSSELLA LUPI
Visita il nostro sito www.circolosolidarietasvs.it e la pagina Facebook Associazione “La Solidarietà” il Circolo della SVS Per ulteriori informazioni puoi scrivere a: circolo@pubblicaassistenza.it Ufficio Relazioni SVS ITALIA con i Soci e i Cittadini Via San Giovanni, 30 - 57123 Livorno - Tel. 0586 896040 Orario al pubblico: dal lunedì al venerdì 8.00-13.00 e 14.00-20.00 - sabato 8.00-13.00 info@svsitalia.it - www.pubblicaassistenza.it
Centro Diurno Anziani SVS | 35
notiziario della
o t u b i r t n . . o . i c n o Il tuuone mae le attività in b a portare avantiStuTtEtNZA SSI terai A u i A a C i c BBLI ssa, U a P M S , SV sseto o della r G , a o, Pis a n r o eron Liv V , e 0 492 enz 0 r i 6 F 4 , a 00 Rom n. 80 o t s e ta qu zioni r a i o c p i o R s io As z dditi a e p R s i e o nell one d i z a r a Dichi O della UNIC D CU 730 -
anni 0 0 1 e da oltruoni motivi stenere Tanti briverti e so per iscvità della 24 u s le atti Assistenza h 24 a c o i l b m b Pu i sia
ec t r e Noi p
Per informazioni chiama 0586 88.88.88 oppure vai su www.pubblicaassistenza.it
COME FARE PER VERSARE IL ALLA SVS PUBBLICA ASSITENZA Non ti costa niente e sostieni le nostre attività di volontariato per tutta la città
Mod. N.
MODELLO 730/2015 redditi 2014
dichiarazione semplificata dei contribuenti che si avvalgono dellʼassistenza fiscale genzia
ntrate
CODICE FISCALE
CONTRIBUENTE
Gli importi devono essere indicati in unità di Euro Dichiarazione Rappresentante congiunta o tutore Situazioni 730 senza(in caso CODICE FISCALE DEL RAPPRESENTANTE O TUTORE di scelta FIRMARE in UNO degli spazi sottostanti) sostituto particolari
Coniuge dichiarante Soggetto fiscalmente 730 integrativo a carico di altri (vedere istruzioni)
Dichiarante
SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF
CODICE FISCALE DEL CONTRIBUENTE (obbligatorio)
8000 4600 492
È consentita una sola scelta di destinazione del 5 x 1000. È possibile firmare anche per l’8 x 1000. CI OCCORRE SOLAMENTE LA VOSTRA FIRMA NON DEVI VERSARE NULLA! Se non si indica una destinazione, la quota del 5 x 1000 sarà ugualmente destinata allo Stato e non sarà utilizzata per i progetti di solidarietà.
COGNOME (per le donne indicare il cognome da nubile)
DATINON DELLUCRATIVE DI UTILITA’ SOCIALE, DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE E DELLE ASSOCIAZIONI E FONDAZIONI RICONOSCIUTE OPERANO DATA DI NASCITA COMUNECHE (o Stato estero) DI NASCITA CONTRIBUENTE GIORNO MESE ANNO ), DEL D.LGS. N. 460 DEL 1997 NEI SETTORI DI CUI ALL’ART. 10, C. 1, LETT A COMUNE RESIDENZA FIRMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ANAGRAFICA
TELEFONO E POSTA ELETTRONICA
DOMICILIO FISCALE AL 01/01/2014 FIRMA
TELEFONO PREFISSO
TUTELATO/A MINORE
NUM. CIVICO
DATA DELLA VARIAZIONE
GIORNO
C.A.P.
....................................................................
Codice fiscale del beneficiario (eventuale) ANNO
MESE
Dichiarazione presentata
perPRIVATI la primaDELLE volta ATTIVITA’ DI TUTELA, FINANZIAMENTO A FAVORE DI ORGANISMI INDIRIZZO DI E POSTA ELETTRONICADEI BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI PROMOZIONE VALORIZZAZIONE
CELLULARE
NUMERO
PROVINCIA (sigla)
FIRMA
80004600492
beneficiario Da compilare solo (eventuale) se variata dal 1/1/2014 alla data FRAZIONE di presentazione della dichiarazione FINANZIAMENTO DELLA RICERCA SANITARIA
SESSO (M o F)
FINANZIAMENTO DELLA RICERCA SCIENTIFICA E DELLA UNIVERSITA’
PROVINCIA (sigla)
INDIRIZZO
Codice fiscale del TIPOLOGIA (Via, piazza, ecc.)
COMUNE
PROVINCIA (sigla) Casi particolari add.le regionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .PROVINCIA . . . . . . . . . . . .(sigla) ...............
FIRMA
. . . . . . . COMUNE .............................................................
DOMICILIO FISCALE Codice fiscale del AL 01/01/2015
beneficiario (eventuale)
FAMILIARI A CARICO
BARRARE LA CASELLA
CODICE FISCALE
(Il codice del coniuge va indicato anche se non fiscalmente a carico)
C = Coniuge 1 SOSTEGNO DELLE ATTIVITA’ SOCIALI SVOLTE4 DAL COMUNE DI RESIDENZA C CONIUGE 1 F1 = Primo figlio F = Figlio A = Altro 3 F1 PRIMO D FIGLIO D = Figlio con disabilità 2
FIRMA
. . . . . . . .3 . . . . . . . . .F . . . . .A . . . . .D ......................................... 2
4
Dona anche tramite QR-code: per leggere un QR-code è sufficente un cellulare dotato di videocamera o uno smartphone e un piccolo software gratuito, scaricabile dall’Apple Store o da Google Play. Una volta istallato il software (QR-Reader) è sufficiente inquadrare il QR-code per qualche istante per visualizzare il nostro sito e scegliere la voce “donazione”.
NOME
SOSTEGNO DEL VOLONTARIATO E DELLE ALTRE ORGANIZZAZIONI
MODELLO GRATUITO
Apponendo la propria firma nello spazio riservato al “Sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni e fondazione” che figurano sui modelli di dichiarazione (CU ; 730; UNICO persone fisiche) riportando il codice fiscale della S.V.S. Pubblica Assistenza che è
AVVERTENZE
5
F
A
F
A
D
MESI A CARICO
MINORE DI 3 ANNI
DETRAZIONE 100% AFFIDAMENTO FIGLI
%
5 SOSTEGNO ALLE ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE RICONOSCIUTE PERCENTUALE AI FINI SPORTIVI DAL CONI A NORMA DI LEGGE CHE SVOLGONO ULTERIORE DETRAZIONE UNA RILEVANTE ATTIVITA’ DI INTERESSE SOCIALE PER FAMIGLIE 6
7
CON ALMENO 4 FIGLI
8
RiservatoFIRMA alla Poste . . . . italiane . . . . . . . . . .Spa ...................................................... NUMERO FIGLI IN AFFIDO N. Protocollo PREADOTTIVO A CARICO Codice fiscale del
CU
DEL CONTRIBUENTE
beneficiario (eventuale)
Data di presentazione
D
PERSONE FISICHE UNI congiunta: solo nel modello del dichiarante DEL SOSTITUTO DʼIMPOSTA CHEfinalità EFFETTUERA IL CONGUAGLIO PerDATI esprimere la scelta a favore di una delle destinatarie della quota del Dichiarazione cinque per millecompilare dell’IRPEF, il contribuente COGNOME e NOME o DENOMINAZIONE CODICE FISCALE deve apporre la propria firma nel riquadro corrispondente. Il contribuente ha inoltre COMUNE la facoltà di indicare anche il codice COGNOME NOME genzia MOD. 730 fiscale di un soggetto beneficiario. La scelta deve essere fatta esclusivamente per una sola delle finalità beneficiarie. PROV.
2015
TIPOLOGIA (Via, piazza, ecc.)
INDIRIZZO
FRAZIONE
2015
ntrate
Periodo d’imposta 2014 NUMERO DI TELEFONO / FAX
NUM. CIVICO
DIPENDENTI SENZA SOSTITUTO
C.A.P.
CODICE FISCALE
INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA
CODICE SEDE
SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL DUE PER MILLE DELL’IRPEF (in caso di scelta FIRMARE nello spazio sottostante) N. ORD.
QUADRO A REDDITI DEI TERRENI 1
REDDITO DOMINICALE
2
3
6
POSSESSO
7
8
9
10
CANONE DI AFFITTO REDDITO COLTIVATORE IMU CONTINUAZIONE PARTITO POLITICO Informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. n. 196 del PARTICOLARI 30CASI giugno 2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” TITOLO 4 5 DIRETTO NON DOVUTA AGRARIO
GIORNI
%
IN REGIME VINCOLISTICO
(stesso terreno rigo precedente)
O IAP
36 |
Nati per Comunicare
il olontario
Riflettiamo su 20 anni di attività Livorno terra del mondo S
ono passati più di venti anni dall’inizio della nostra attività e ancora oggi non ci siamo stancati, anzi vorremmo fare sempre di più e meglio. I nostri ragazzi sono in aumento, com’è in aumento il flusso dei migranti, ragazzi che lasciano il loro Paese per poter avere non solo una vita migliore, ma una vita da vivere, visto il clima di violenza che li circonda. Hanno la necessità di imparare, di parlare, di fare nuove amicizie e noi siamo qui pronti a dare loro questa possibilità oltre che con la cultura, con un sorriso, con l’ascoltarli, con un consiglio, cercando di farli sentire veramente cittadini di Livorno. Lavoriamo in modo da garantire a questi ragazzi il fondamentale diritto di cittadinanza. Per questo motivo, anni fa, abbiamo iniziato un percorso sulla conoscenza della loro nuova città. Così è nato il progetto innovativo “La Livorno che non si vede” diretto alla ricerca di una totale condivisione con i ragazzi migranti, anche attraverso luoghi, monumenti e bellezze legate ad epoche passa-
te, ma ancora degni di essere ammirati. Abbiamo poi portato avanti l’iniziativa “Già Via….”, per una conoscenza della città attraverso le sue strade, chiedendo e spiegando perché una volta la via aveva un nome e poi è stato cambiato. Storia, curiosità, aneddoti, vita dei personaggi. Ed ancora “Livorno: un mosaico tutto da ricostruire” una città che non deve essere solo un ponte che va dal porto alla stazione. Gli studenti hanno capito l’importanza di pubblicizzare la loro città sotto ogni aspetto: quartieri, monumenti, musica, teatro, cucina e tanto altro. Ricordiamo anche “Sopra e sotto il livello del mare: dinanzi al mare osservo e penso”, una riflessione sull’ambiente marino che circonda la nostra città. Ed infine “Una scuola tante storie – Livorno: la scuola primaria dall’unità d’Italia ad oggi” per ripercorrere la storia della scuola attraverso una mostra, cercando di ricostruire i momenti salienti della scuola di Livorno che coincidono con la storia d’Italia.
L’attività estiva che ha coinvolto ragazzi migranti e italiani “Laboratorio di informatica”: rivolto agli studenti della scuola media inferiore. Sono stati affrontati argomenti quali: la logica binaria e i componenti del computer, sistemi più diffusi, cos’è il World Wide Web, cosa sono i browser – usarli con sicurezza, come proteggersi dai virus, cosa fare in caso di problemi, semplici criteri per non chiamare subito un tecnico e tanto ancora, ma soprattutto come usare i social network con sicurezza e rispetto della privacy. Nel mese di ottobre sono stati consegnati dei diplomi di frequenza con una piccola festa. “Lettura e animazione di fiabe di vari Paesi” durante il corso tenuto da Irene Corsi e Tiziano Ageno, insegnanti di animazione teatrale, sono riusciti, dopo la lettura di una fiaba, a far rivivere i personaggi con una interpretazione avvincente e a volte personalizzata senza mai stravolgerne il personaggio interpretato. “Lettura, costruzione burattini e altre attività a sorpresa” un corso dove leggere, costruire burattini e animarli, manipolare, disegnare e ridere insieme sono stati gli ingredienti per fare un gruppo affiatato. Questi sono gli ingredienti per divertirsi lavorando. “Corso di chitarra” Il più grande desiderio di Anna Maria, di origine Moldava, era quello di imparare a suonare la chitarra. Il nostro gruppo è sempre pronto ad ascoltare i ragazzi e, quando è possibile, realizzare i loro piccoli
La drammaturgia
P
rimo esperimento alla SVS Nati per Comunicare con un corso di drammatizzazione. Sono stati offerti ai ragazzi gli strumenti e le basi per la drammatizzazione di alcune fiabe: abbiamo proposto una serie di esercizi relativi all’espressione orale e un’altra serie riguardanti l’uso del corpo
| Un lavoro dei laboratori estivi
sogni. Franco ha preso per mano la ragazza dandole sicurezza nelle sue capacità riuscendo a far conoscere lo strumento prima d’iniziare ad usarlo. Come abbiamo detto altre volte il linguaggio espressivo che si fonda sulla parola non è l’unico linguaggio ma ce ne sono molteplici, infatti, quello musicale è il secondo mezzo comunicazione, un linguaggio universale che attraversa le culture di tutto il mondo. Anna Maria è riuscita, già dai primi passi, ad aprirsi rendendo l’apprendimento più semplice e riuscendo a suonare alcune canzone dai Beatles a musiche tratte da film. La musica è uno strumento per stare insieme, in particolare la chitarra come strumento di accompagnamento al canto, un modo per incontrare nuovi amici. sul palcoscenico, accompagnati da piccole prove di improvvisazione e messa in scena. Al di là di alcune piccole difficoltà dovute alla non totale padronanza della lingua italiana e alla presenza un po’ altalenante dei partecipanti, il corso si è svolto con costanza e soddisfazione da parte dei ragazzi che hanno dimostrato volontà e interesse nell’apprendimento delle tecniche e un discreto miglio-
P
er proseguire il percorso sulla conoscenza della propria città, a dicembre dello scorso anno, in concomitanza con la Festa della Toscana, siamo andati a ritroso con una giornata di formazione e approfondimento sull’identità di Livorno, dal titolo “Livorno città Aperta”, come città della pluralità culturale iniziando dal 1577, anno della sua nascita: un momento di riflessione sulla necessità in un mondo globale di cambiamento rivolta ad aprirsi all’altro. Dopo i saluti del Presidente della SVS, del rappresentante della Regione Toscana, del Presidente della Provincia di Livorno, dell’Assessore al Sociale del Comune di Livorno sono interventi: l’Ammiraglio Luigi Donoli, Presidente del Comitato Risorgimento con una relazione su “Alcuni aspetti particolare della storia di Livorno”; Guido Servi, rappresentante della Comunità Ebraica con “La nascita della Nazione ebrea a Livorno”; Catia Sonetti dell’Istituto Storico della Resistenza con “Uno sguardo sul ‘900 livornese”; Claudio Marmugi con “Livorno raccontata con umorismo”; Diop Mlbaye responsabile regionale della Comunità Senegalese che ha condotto una tavola rotonda con ragazzi di varie nazionalità seguiti dal nostro gruppo e Pardo Fornaciari esperto di storia e folklore livornese con “Gli attacchi ad ebrei e valdesi e la solidarietà progressista dopo l’Unità”. Sono stati trattati argomenti ripercorrendo la storia livornese lungo vari secoli mettendo in risalto il coraggio, ma anche i limiti caratteriali del livornese, lo scontro e l’unione con le varie comunità, comunque sia “Livorno è terra del mondo”.
Il corso di autobiografia I
l 15 ottobre, nel salone della SVS, è stato presentato il libro Immagini della memoria che raccoglie gli scritti dei partecipanti al corso di autobiografia, corso in cui giovani e meno giovani si sono incontrati per scrivere i loro pensieri e le loro esperienze. Per approfondire questo scambio di generazioni gli studenti dell’ISIS Niccolini Palli Francesco Pomponio, Alice La Bella, Simone Turbati e Mario Castelli, hanno letto brani tratti dal libro. Un ringraziamento particolare al Dirigente scolastico della Scuola e alla professoressa Rosaria Bruno che li ha accompagnati. Per l’Istituto musicale Mascagni era presente la professoressa Alba Rosa Barontini, musicologa, che ha fatto ascoltare brani di Monteverdi, Vivaldi e Haendel. Erano presenti, oltre che agli autori, un folto pubblico interessato. ramento nelle capacità espressive, in particolare per quanto riguarda la lettura e la pronuncia della lingua italiana, se si considera il poco tempo dedicato. Ci auguriamo che questa iniziativa possa avere ulteriori edizioni nei prossimi anni.
Nati per Comunicare
notiziario della
| 37
I progetti che ci accompagneranno nei prossimi mesi
C
i è sembrato che un progetto di condivisione della lettura assolva gli obiettivi che fanno parte dello spirito che è alla base della nostra attività di volontariato con bambini, ragazzi, adulti che cercano nella nostra associazione un sostegno per diversi tipi di bisogni, ivi compresi quello della diversità culturale. Ecco perché nasce il progetto “Lettura condivisa”, del resto il nostro gruppo si chiama Nati per Comunicare proprio per questo motivo. Il seminario di informatica è dedicato ai bambini dalle scuole elementari alla prima media che non abbiano frequentato altri corsi o semi-
nari sull’argomento. È iniziato il 30 settembre e si propone di far familiarizzare i partecipanti all’uso degli strumenti informatici con un approccio basato sul confronto “essere umano – computer” che porterà i bambini a scoprire un mondo semplice e alla loro portata. Stiamo organizzando il concorso: IMMIGRAZIONE – VOLONTARIATO – LEGALITÀ. Gli argomenti scelti, oltre che essere attuali, sono importanti, specialmente per la nostra associazione. Attraverso questo progetto vorremmo aiutare le scuole nella complessa realizzazione di questo obiettivo.
È nostra intenzione presentare alle scuole anche un concorso dal titolo “È arrivato un bastimento carico di…”. Che sogni, desideri, aspirazioni, ambizioni, ideali, speranze, progetti hanno piccoli e grandi studenti? È importante sognare e lottare per raggiungere i nostri desideri? Un concorso aperto alle scuole dell’infanzia e primarie dove i ragazzi cercheranno di sviluppare i propri orizzonti, lasciando che i desideri e le aspirazioni affiorino nella loro mente e, se possibile iniziare a pensare a che strada percorrere, senza mai lasciare i sogni nel limbo.
Bravi ragazzi!!! I
l 13 novembre, nel salone della SVS, abbiamo voluto dire BRAVI, dando una piccola festa, a cinque ragazzi: Luc Mohamed – Orlando; Arditti David – Vespucci serale; Perez Giulia – Vespucci; Ielaca Roberto – Cecioni e Palombo Krizia – Niccolini-Palli, seguiti dal nostro gruppo, che hanno conseguito il diploma di maturità. A ciascuno di loro il direttore Fabio Cecconi ha consegnato una medaglia in ricordo dell’Associazione.
Nell’occasione sono stati consegnati ai ragazzi che hanno partecipato ai corsi estivi un attestato di frequenza. Erano presenti insegnanti delle varie scuole, genitori e amici. Alcuni ragazzi della Scuola Niccolini – Palli – coreutico musicale – sono riusciti, con la loro musica, a rendere l’incontro una vera festa. Un piccolo rinfresco ha concluso una piacevole giornata.
Questo è il futuro che cerchiamo di costruire, questo è il futuro che vogliamo... P
er il gruppo di lettura da cui loro sono fuggiti. estivo abbiamo Il testo, scritto scelto quest’anno un appositamente per libro particolare Il rogo lettori adolescenti, in di Stazzema, uscito nel un linguaggio semplice 2014 in occasione del sia dal punto di vista settantesimo della strage del lessico che della che il 12 agosto 1944 le SS, sintassi, è stato di facile guidate da fascisti locali, comprensione per tutti: compirono nel paesino le difficoltà incontrate toscano uccidendo 560 sono state più di storia persone, prevalentemente del costume, capire donne, bambini e vecchi. I come si gioca a ghinè è due autori, Annalisa Strada complicato per un ragazzo e Pierluigi Spini, hanno italiano come per un costruito la vicenda sul filo ragazzo rumeno o russo. dei ricordi dei sopravvissuti Dopo la lettura del libro, ancora in vita. Ne è abbiamo visto insieme il scaturita una narrazione docufilm di Irish Braschi, | La visita a Sant’Anna di Stazzema in cui di volta in volta si giovane regista livornese, alternano il punto di vista di un bambino, che alterna le interviste ai superstiti con Lapo, e quello di un giovanissimo soldato la ricostruzione puntuale e storicamente tedesco, Hans. La guerra con i suoi orrori, precisa delle varie fasi della strage. La visita che si cala su una popolazione innocente a Sant’Anna che è poi seguita è stata perciò e già oppressa dalla fame e dalla miseria, visita a luoghi ormai noti e cari. Quando, viene rappresentata senza compiacimenti, nella piccola sala del Museo, Enrico Pieri ha ma coinvolgendo emotivamente i piccoli raccontato la sua storia, i ragazzi lo hanno protagonisti e i giovani lettori. La scelta di riconosciuto, per loro era già un volto noto questo libro è derivata infatti dalla volontà e familiare. Insieme c’erano due gruppi di di proporre una storia in cui tutti potessero studenti con i loro insegnanti che venivano ritrovarsi: miseria e guerra sono infatti i dalla Germania e dall’Inghilterra, e questa motivi fondamentali dell’arrivo in Italia di presenza ha fatto capire meglio di tante parole questi ragazzi, che pensano a noi come se come esista una volontà comune europea fossimo gente felice, che nulla sa delle loro di capire per non ripetere. Dopo il Museo, i sofferenze. E invece, solo 70 anni fa, la nostra ragazzi hanno visitato la Chiesa con il nuovo terra era devastata dallo stesso dramma organo donato da alcuni musicisti tedeschi
| Un momento della cerimonia di premiazione con i ragazzi del Mascagni
in risarcimento di quello che fu distrutto nella strage, e poi sono saliti al Sacrario. Il lavoro del gruppo di lettura si è concluso con un pranzo in un ristorante a pochi chilometri da Sant’Anna, offerto dall’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Livorno, che ha collaborato con Nati per Comunicare alla realizzazione del progetto. Vedere intorno a quel tavolo i volti di ragazzi provenienti dalla Romania, dal Senegal, dalle Filippine, dalla Russia e dall’Italia, ascoltarli discutere e scambiarsi opinioni sull’esperienza fatta è stata per noi una iniezione di speranza: questo è il futuro che cerchiamo di costruire, questo è il futuro che vogliamo. Laura Bandini
Cerchiamo volontari L
’importanza del dare – Se non sai come trasformare il desiderio di aiutare il prossimo vieni alla Società Volontaria di Soccorso – sezione Nati per Comunicare – potrai svolgere attività diverse secondo le tue inclinazioni: insegnare agli altri; avvicinarsi a nuove realtà e altre culture; accrescere la tua creatività creando laboratori manuali; organizzare e gestire gruppi di lavoro; gestire una biblioteca. Se vuoi saperne di più e capire se ti può veramente interessare vieni presso la nostra sede, in via San Giovanni n. 30 al piano terzo. Al termine dell’anno di volontariato ti sarà rilasciato un attestato delle ore che hai svolto spendibile per i crediti formativi scolastici e successivamente nel mondo lavorativo. Ti aspettiamo. Chi è interessato può scrivere a
info@pubblicaassistenza.it
oppure natipercomunicare@pubblicaassistenza.it
38 |
Flash della SVS
il olontario
Grazie ai volontari che hanno garantito il servizio anche durante le feste
L’antincendio nelle scuole
I
l 2015 inizia con i volontari che hanno dedicato il loro San Silvestro e il primo giorno dell’anno al servizio di emergenza. Nella foto un momento del cenone condiviso (ognuno dei volontari ha portato qualcosa) consumato in fretta per essere pronti alle richieste ed alla dislocazione delle ambulanze nei vari punti della città anche se per fortuna non ci sono stati eventi significativi. Tutto calmo anche per il soccorso veterinario. Prezioso l’intervento dei volontari della sezione SVS Capraia Isola che alle 21 circa sono stati allertati per un grave malore che ha reso necessario l’intervento dell’elisoccorso regionale.
| La veloce cena condivisa dei volontari che a San Silvestro hanno garantito il servizio di emergenza
Una festa per ringraziare i ragazzi del Servizio Civile È
terminato a gennaio 2015 il periodo di Servizio Civile per i 20 ragazzi e ragazze che avevano scelto la SVS per mettersi alla prova, nel settore sanitario e sociale nei 12 mesi previsti dal servizio. Nella sede Livorno Nord, in via delle Corallaie, una cerimonia con tanto di attestati e medaglie ha sancito il termine del Servizio Civile. “Un periodo -ha commentato il direttore Fabio Cecconi- che ha rappresentato anche una crescita dei giovani, una preparazione all’ingresso nel mondo del lavoro”. Un’esperienza che ha, soprattutto quando è fatta in un’associazione come la SVS, anche un valore morale: “La vostra presenza -ha sottolineato il presidente Vincenzo Pastore- ci ha permesso di aumentare i servizi che offriamo ai cittadini, ma ci ha permesso anche di diffondere i nostri valori, quelli che stanno alla base del volontariato e che spero possano avere avuto il merito di arricchirvi”. La parola conclusiva per i complimenti è passata alla tutor e psicologa Giulia Luperini: “Avete formato un bel gruppo, avete dato prova di sapervi gestire e ci avete trasmesso delle impressioni molto positive”. Ai ragazzi va il nostro migliore augurio per un futuro che possa essere ricco di lavoro, di realizzazioni e di valori capaci di arricchire. Grazie per essere stati un anno con noi.
È nata Stellina P
rima l’intervento dell’ambulanza ordinaria con i Fratelli della Misericordia e subito dopo l’ambulanza SPAMU-118 con i Militi SVS che insieme al medico hanno aiutato una giovane donna residente nei quartieri nord di Livorno a dare alla luce una bellissima bambina. Gioia fra i componenti della squadra di soccorso. Come tradizione l’ambulanza per alcuni giorni ha viaggiato ornata dal fiocco rosa.
| Foto di gruppo con i ragazzi del Servizio Civile
I
volontari SVS dell’antincendio boschivo hanno aderito con il Corpo Forestale dello Stato al progetto coordinato dal Comune di Livorno chiamato “Protezione Civile o Civica?”. Le giornate informative affidate a SVS hanno interessato le scuole: Lambruschini, Campana, Natali e Gramsci. Un impegno partito a gennaio e che si è concluso a maggio con le esercitazioni al Parco Pertini, dopo alcuni incontri svoltisi in aula.
| Esercitazioni al Parco Sandro Pertini con i ragazzi delle scuole
Il maxi-evento con Ligabue
D
ue giornate intense per il mega concerto di Livorno del cantante Ligabue. Medici, Infermieri SVS e CIVES, Militi Soccorritori con squadre dislocate in tutto l’impianto ambulanze e centri mobili di rianimazione per garantire la sicurezza in coordinamento con il locale 118.
| I volontari con Ligabue
Flash della SVS
notiziario della
| 39
Inaugurato il nuovo reparto di Radiologia e Ecografia al Polo per la Salute È
stato un momento emozionante per tutti i presenti e in particolare per chi ha lavorato per dare un ulteriore servizio ai livornesi, affinché possano sempre mettere al primo posta la cura della salute. Un altro importante passo in avanti verso la Sanità della Comunità. Un taglio del nastro fatto dall’assessora comunale Ina Dhimgjini e dal vescovo Monsignor Simone Giusti che ha aperto l’accesso al nuovo reparto di Radiologia e Ecografia del Polo per la Salute, al secondo piano della sede SVS in via San Giovanni 30 a Livorno. Da marzo 2015 è ufficialmente aperta la sezione Rx, dove i cittadini potranno, dopo aver richiesto un appuntamento al nostro ufficio Urp, svolgere tutti gli accertamenti diagnosti a loro necessari. Il tutto accompagnato dalla filosofia del Polo per la Salute che propone prezzi calmierati, professionalità e velocità della risposta. | L’assessora comunale Ina Dhimgjini e il vescovo Simone Giusti all’inaugurazione del nuovo reparto
La storia a Vicini alla comunità ebraica lieto fine di un L sequestro di pannelli solari a SVS ha partecipato al lutto della comunità ebraica italiana per la morte del Rabbino Toaff. Con il gonfalone listato a lutto una rappresentanza di militi ha partecipato ai funerali del Rabbino Emerito Elio Toaff sepolto
nella città natale di Livorno. Di Toaff si ricorda lo storico incontro con Papa Giovanni Paolo II alla sinagoga di Roma e le numerose iniziative di dialogo inte-religioso avviato nella città di Livorno con il vescovo Alberto Ablondi.
I
naugurato e acceso l’impianto fotovoltaico istallato alla Sede Livorno Nord in via delle Corallaie. Pannelli solari donatici dopo un sequestro giudiziario, che ha un particolare significato, perché la struttura ci permetterà di partecipare alla salvaguardia ambientale con una diminuzione di emissioni di sostanze inquinanti nell’atmosfera, e attraverso la produzione di energia auto-consumata permetterà un risparmio del 43% cioè 7.640 euro annui. Risorse economiche che saranno reinvestite in progetti della SVS come il Centro Diurno per Anziani Fragili. Una breve cerimonia ha permesso di condividere questo importante momento con le autorità che hanno permesso tale operazione e le autorità cittadine. Erano infatti presenti: la Sostituta Procuratore Fiorenza Marrara, Francesco Rapisarda coordinatore del servizio antifrode dell’Agenzia delle Dogane, il Tenente Francesco Melagrani del 2° Nucleo Operativo della Guardia di Finanza, Francesco Franzoni Assistente Capo della Polmare, l’assessore all’ambiente Giovanni Gordiani, il presidente della SVS Vincenzo Pastore, il direttore Fabio Cecconi, gli ospiti del Centro Diurno e tanti altri ancora.
| I funerali del Rabbino Toaff
Fermiamo le stragi L
a SVS con Arci, Avis, Auser, Cgil e Comitato Moby 140 ha partecipato giovedì 23 aprile al presidio davanti alla Prefettura di Livorno, in piazza Unità di Italia. L’iniziativa aperta a tutti i cittadini che non vogliono girarsi dall’altra parte, ha voluto sottolineare lo sdegno e il loro dolore dei presenti per la strage di migranti nel canale di Sicilia. | Il presidio davanti alla Prefettura
Il primo 25 aprile senza Garibaldo Benifei Q
uest’anno la SVS ha partecipato alle celebrazioni del 25 aprile, con una folta rappresentanza di Militi ed il Gonfalone listato a lutto in onore di Garibaldo Benifei.
| La Sostituta Procuratore Fiorenza Marrara e il presidente della SVS Vincenzo Pastore al momento dell’inaugurazione
40 |
Flash della SVS
Viva Livorno Viva! A
il olontario
Santa Giulia Patrona di Livorno S
nche la SVS si è unita al grido Viva Livorno Viva, partecipando con un’ambulanza sanitaria e il gruppo volontari ambulanza veterinaria, alla festa popolare che si è svolta durante il fine settimana alla Rotonda d’Ardenza a daprile.
empre presenti i Militi della SVS per accompagnare le celebrazioni di Santa Giulia patrona della città, alla quale è stata dedicata una Messa solenne in Duomo e la processione verso il porto, svoltesi il 22 maggio, giorno a lei dedicato. Le celebrazioni sono state precedute dal Palio dell’Antenna svoltosi la sera precedente, con l’arrivo delle reliquie della Santa dal mare, su di una barca accompagnata dal Vescovo Giusti e dal Sindaco Nogarin.
| Processione di Santa Giulia verso il mare
La tradizione labronica del remo L
a bella stagione vede i livornesi dedicarsi alle gare remiere lungo i canali e in mare. I volontari hanno sempre garantito il servizio durante le manifestazioni, che come ogni anno, attirano molto pubblico.
| I volontari alla manifestazione Viva Livorno Viva
La Madonna del Buon Rimedio I
nostri volontari hanno accompagnato la Madonna del Buon Rimedio durante la processione e la cerimonia nella chiesa restaurata di San Ferdinando.
W
EB
IAL
C SO
RADIO CON TE • PER TE • 24su24
Ascoltatela dal nostro sito www.pubblicaassistenza.it www.svsitalia.it. | Alcuni momenti della celebrazione della Madonna del Buon Rimedio
III Festa di San Giovanni Nepomuceno S
abato 16 maggio la SVS con una sua rappresentanza ha partecipato alle celebrazioni di San Giovanni Nepomuceno, Santo Protettore della Confessione e delle persone in pericolo di annegamento e a protezione dei ponti da possibili alluvioni. Durante la cerimonia i corpi speciali addestrati al salvataggio delle persone in pericolo di annegamento, hanno ricevuto la Benedizione Solenne. L’iniziativa è stata organizzata dall’Accademia degli Avvalorati.
Musica e jengle 24 ore al giorno. Presto sarà possibile ascoltare interviste registrate e trasmissioni in diretta. Disponibile anche la App per gli smartphone.
SVS RADIO - CON TE 24 ore su 24
notiziario della
Festa della Repubblica A
bbiamo dedicato, come di consueto, la mattina del 2 giugno alle celebrazioni della Festa della Repubblica, che ci ha anche visto protagonisti in un intervento su un cittadino colto da malore.
| Il corteo per la Festa della Repubblica con il sindaco Nogarin
Flash della SVS
Un concerto di beneficenza a favore della SVS
| Massimo Signorini con la fisarmonica
| 41
G
razie all’Accademia degli Avvalorati si è svolto alla chiesa di Santa Caterina il concerto di beneficenza a favore della SVS, con musiche di Anonimo Armeno X sec., P. Nardini, M. Marais, Anonimo Inglese XVI sec, interpretate dai bravissimi Massimo Signorini con la fisarmonica e Stella D’Armento con il flauto traverso.
| Stella D’Armento con il flauto traverso
Il Patrono della Protezione Civile S
an Pio da Pietralcina Patrono della Protezione Civile è stato celebrato nella chiesa de La Madonna con una messa celebrata dal parroco don Placido. Presenti le rappresentanti della Protezione Civile Livornese con il nuovo questore della città. | Davanti alla chiesa de La Madonna dopo la celebrazione di San Pio da Pietralcina
2e4 Novembre 2015 P
resenti come tutti gli anni, alle cerimonie del 2 e del 4 novembre con la commemorazione dei defunti, dei caduti in guerra e la festa delle Forze Armate e Festa dell’Unità Nazionale.
Inaugurazione Parco Levante I
nostri volontari con il sindaco Filippo Nogarin durante l’inaugurazione del Parco Levante. Attiva per tutta la giornata una ambulanza con BLSD.
42 |
Polo per salute Servizio di la Radiologia
il olontario
Al Polo per la Salute SVS le tue richieste mediche saranno subito esaudite! Specialistiche autorizzate • CARDIOLOGIA (ECOCARDIO/HOLTER PRESSORIO E CARDIACO/ECG SEMPLICE E DA SFORZO) • ODONTOIATRIA con PRIMA VISITA GRATUITA • MEDICINA SPORTIVA • DIETOLOGIA/NUTRIZIONISTA • OCULISTICA • NEUROLOGIA • MEDICINA DEL LAVORO • ORTOPEDIA • FISIATRIA • OTORINOLARINGOIATRIA • LOGOPEDIA • PSICOLOGIA • DERMATOLOGIA (DIATERMOCOAGULAZIONE) • PRESTAZIONI INFERMIERISTICHE AMBULATORIALI • PRESTAZIONI INFERMIERISTICHE DOMICILIARI • PUNTO PRELIEVI ESAMI CLINICI (LABORATORIO ANALISI Multitest)
Fisioterapia & Riabilitazione Reparto di fisioterapia e riabilitazione completamente rinnovato con nuove apparecchiature per il trattamento di patologie osteoarticolari e sportive e dolori reumatici. Nuova terapia extracorporea a onde d’urto. • Ultrasuoni/Ionoforesi/Elettrostimolazione • Correnti dinamiche/Tens/Winsit (veicolazione transdernica) • Bacinelle galvaniche/Magneto/Laser • Horizzontal (terapia antalgica)/Tecar • Fisiokinesiterapia (FKT) • Esercizi posturali propriocettivi • Training deambulatorio del passo • Rieducazione posturale globale (R.P.G.) • Ginnastica posturale (Metodo Mezieres) • Massaggi segmentali/Massaggi colonna in toto • Terapie manuali e miofacciali • Fisioterapia domiciliare • Trasferimento energetico capacitativo e resistivo
I nostri punti di forza Professionalità,Velocità Prezzo calmierato!
che ite specialisti is v r e p re o Sett Sportiva di Medicina
Livorno - Via San Giovanni, 30
Tel. 0586 89.60.40 www.polosalute.it
Polo per la salute
notiziario della
Una cardiologia d’eccellenza con le nuove tecnologie
T
elerefertazione immediata ECG online da parte di specialisti cardiologi. Prestazioni di telerefertazione dell’esame HOLTER dinamico ECG da parte di specialisti cardiologi.
HOLTER PRESSORIO
Monitoraggio 24 h pressione arteriosa con invio automatico delle misurazioni in cartella clinica in web e monitoraggio delle rilevazioni in tempo reale da parte di un cardiologo.
PNEUMOLOGIA
Prestazioni di telerefertazione online dell’indagine spirometrica da parte di specialisti pneumologi.
| 43
La cura dei denti per il benessere della persona F
ra le tante specialistiche offerte dal Polo della Salute vi è quella odontoiatrica seguita dal un gruppo di specialisti formati dal dottor Stefano Spadoni laureato a Pisa e perfezionato con Master di Chirurgia Orale e d’urgenza e Master in Implantoprotesi, il dottor Roberto Leonardi laureato a Siena e il dottor Daniele Cenci igienista. Fra una visita e l’altra facciamo alcune domande al dottor Spadoni che oltre alle SVS svolge la sua attività professionale con l’Unità Operativa di Odontostomatologia e Chirurgia del Cavo Orale diretta dal professor Mario Gabriele all’azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. Perché è importante avere cura dei propri denti? “I motivi sono molti, ad esempio per mantenere una buona masticazione. Sappiamo che la prima digestione avviene in bocca poiché i denti triturano il cibo rendendolo, con l’aiuto della saliva, più facilmente attaccabile dai succhi gastrici e digeribile, favorendone l’assimilazione intestinale. Ci sono poi vantaggi legati al parlar bene, infatti, la pronuncia delle parole è migliore se non mancano denti, soprattutto quelli del gruppo frontale. Non dimentichiamoci poi dell’estetica, i denti non curati o addirittura mancanti, danno la sensazione di trascuratezza ed in più provocano alterazione d’autostima limitando o condizionando le relazioni sociali e di disinteresse per la propria persona. Anche l’alitosi può dipendere in molti casi da problemi presenti in bocca che possono essere curati”. La buona salute dei denti influenza anche altri aspetti medici? “Certo. Oltre ai denti in sé, devono essere curati anche i tessuti per prevenire la gengivite, la parodontite ed evitare conseguenze più gravi come la piorrea”.
Cos’è la parodontite? “È un’infezione che porta alla distruzione dell’ancoraggio dentale all’osso mascellare ed è la prima causa di perdita di denti nell’adulto. Ma non è solo questo, studi epidemiologici hanno dimostrato una relazione tra parodontite, diabetici, infarto miocardico, ictus e mortalità. Infatti, nei pazienti con patologie infiammatorie del cavo orale è stato osservato un aumento del rischio di infarto miocardico, di aterosclerosi e di alterazione del controllo glicemico nel paziente diabetico”. C’è infine un aspetto economico. “Sì, curasi con costanza vuol dire anche risparmiare, infatti, quando i denti sono trascurati necessitano di terapie odontoiatriche più costose”. Ma sopra ogni aspetto vi è la qualità della salute e di conseguenza della vita. “È naturale, il nostro obiettivo è quello di essere dalla parte del paziente confidando in una assidua cooperazione sanitaria, come condizione vitale per la riuscita delle cure. Pensiamo che oggi tutti abbiano diritto ad avere cure dentarie al fine di ottenere una costante bocca sana”.
Lo sport in salute L a medicina dello sport è una branca
autonoma della medicina rivolta a tutti quanti praticano attività a livello amatoriale e sportive-agonostiche. I nostri medici Specialisti in Medicina dello Sport sottopongono l’atleta al previsto protocollo di visita per idoneità, differenziata a seconda della disciplina scelta. Attraverso esami attitudinali e valutazioni clinoco-strumentali sarà garantito nelle varie età e per i diversi tipi di esercizio fisico l’accertamento dello stato di salute con il conseguente rilascio dell’idoneità alla pratica sportiva anche nel caso di minori e diversamente abili. Il Polo per la Salute è una struttura accreditata con la Regione Toscana ed offre i suoi servizi
alle Federazioni ed Associazioni sportive nazionali, agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI e a tutti coloro che praticano attività sportive amatoriali. Forti di un attenta organizzazione degli appuntamenti siamo in grado di garantire in tempi rapidi lo svolgimento della visita con la consegna dei referti a fine visita.
Sport in sicurezza
44 |
Servizio di Radiologia
il olontario
LA SANITà DELLA COMUNITà Per una Sanità para-pubblica senza profitto
FORSE NON LO SAI... al Polo per la Salute SVS ERRE-X
potrai effettuare anche... esami di Radiologia ed Ecografia PREVENZIONE SENOLOGICA:
RADIOLOGIA • Addominale • Respiratorio • Colonna in toto • Arti inferiori sotto carico • Panoramiche dentali
• Ecografia mammaria VICINO • Mammografia ALLA DONNA • Visita senologica con risposta immediata
PER UNA SANITÀ
NEW! NUOVO ECOCOLORDOPPLER
Le tue richieste saranno subito esaudite! I nostri punti di forza Professionalità,Velocità Prezzo calmierato! Progetto grafico: Ilaria Manetti - Melazeta Grafica - Livorno
• RX apparato scheletrico
Livorno - Via San Giovanni, 30
Tel. 0586 89.60.40 www.polosalute.it
notiziario della
Onoranze funebri
| 45
Il servizio di Onoranze Funebri I
l servizio è svolto da personale professionalmente qualificato. Gli automezzi, il materiale e gli arredi funebri sono conformi alle norme vigenti e scelti fra i migliori produttori, per garantire al cittadino il massimo dell’efficienza. Operatività: 24 ore su 24 Come contrattarci: Livorno - via San Giovanni, 30 Tel. 0586 896040 int. 2 oppure 0586 888888. Marina di Massa - via Montegrappa, 72 Tel. 800 073 330. Verona - S. Giovanni Lupatoto Via G. Garibaldi, 5 - Tel. 800 073 330. Grosseto - Via Aurelia Nord, 60 Tel 800.073 330 Pisa - Via A. Cocchi, 4 - Ospedaletto (PI) La sede di Verona è autorizzata allo svolgimento delle attività come previsto dalla legge Regione Veneto. Il servizio svolge qualsiasi tipo di attività come: -organizzazione completa della cerimonia funebre, -servizio di cremazione -scelta, nei nostri uffici, di cofani, urne, ossari e accessori di vario tipo -vestizioni e composizione salma, -allestimento camere mortuarie, -servizio di pratiche mortuarie, -passaporti mortuari per paesi esteri, -trasporti locali, nazionali ed internazionali con autofunebre, mezzi navali ed aerei, -pubblicazione di necrologi sui giornali anche il sabato e la domenica, -fornitura dei fiori, -stampa e affissione di manifesti funebri, ricordi o biglietti di ringraziamento post cerimonia, -disbrigo pratiche legali e previdenziali per cessazione o reversibilità della pensione, riduzione Tia ecc..
Tel. 0586 89.60.40 INT.2 Tel. 0586 88.88.88
800 073 330
www.svsonoranzefunebri.it
ALTRI OPERATORI FUNEBRI (personale, autofunebre, cofani) La storia: tra i compiti istituzionali della Società Volontaria di Soccorso (fondata nel 1890) oltre agli interventi di soccorso vi è sempre stato il pietoso compito del trasporto delle salme. Quest’opera è sempre stata garantita con azioni solidali tra i cittadini, prima a mezzo delle Confraternite Religiose e dall’epoca risorgimentale anche da organizzazioni laiche. Le estreme onoranze venivano eseguite dai Militi Volontari utilizzando carri funebri a mano oppure a cavallo. Oggi, per ottemperare alle normative fiscali e imprenditoriali, il servizio è assicurato professionalmente solo con personale dipendente in regola.
Dal 1/1/2010 tutte le attività dei servizi ed onoranze funebri sono affidate in gestione alla SVS Gestione Servizi srl impresa partecipata dalla SVS Pubblica Assistenza Livorno con sede in via San Giovanni, 30 Livorno. Società a responsabilità limitata a socio unico Sede Legale via San Giovanni,30 - 57123 LIVORNO CF/P.IVA 01646250496 Iscritta all’Ufficio registro delle imprese di Livorno LI 145561 capitale i.v. € 20.000,00
Regolamento del servizio: qualsiasi operazione funebre è regolata dalla Legge di Polizia Mortuaria n° 285 del 10 settembre 1990 e dalla circolare emanata dal Ministero della Sanità n° 24 del 24 giugno 1993. In ogni Regione vige una propria normativa insieme ai regolamenti di polizia mortuaria emanate dai Comuni. Regolamento polizia mortuaria dei Comuni interessati.
Personale: SVS assicura il proprio personale professionalmente formato e assicurato per le vigenti norme sul lavoro anche in materia di sicurezza come previsto dal decreto 81/2008. Il personale è inquadrato con apposito contratto di lavoro sia diretto che tramite contratto di somministrazione, segue corsi professionali di aggiornamento continuo.
I costi: la funzione calmieratrice della Società Volontaria di Soccorso Pubblica Assistenza e di conseguenza della SVS Gestione Servizi srl consente al cittadino di avere un trattamento economico assai inferiore rispetto alla media nazionale.
- dispersione ceneri in mare SERVIZIO A SUPPORTO ANCHE PER
Per ulteriori informazioni scrivere a info@pubblicaassistenza.it
46 |
Formavol
il olontario
FORMAVOL Al servizio dell’occupazione nel nuovo mondo del lavoro
F
ormavol, l’agenzia formativa di SVS Gestione Servizi da anni si distingue sul territorio grazie ad un’offerta formativa varia e di alto livello qualitativo, con prezzi e forme di pagamento assai vantaggiosi. Anche per il 2015 Formavol presenterà una vasta gamma di corsi suddivisi in aree. L’area sociale, fiore all’occhiello dell’Agenzia, comprende il corso per Addetto all’Assistenza di base (nuovo profilo regionale 900 ore), corsi incentrati sull’Assistenza al malato di Alzheimer, l’Assistenza in ambito di Cure Palliative, il Disagio minorile, e quelli, con riconoscimento Regionale, per le nuove figure di Tecnico o Progettista dell’animazione socio-educativa e Tecnico o Progettista dell’inserimento lavorativo di persone disabili ed in situazione di svantaggio. Ampio spazio è dedicato all’area sanitaria e sicurezza sui luoghi di lavoro: Attualissimo il corso di formazione per l’utilizzo del Defibrillatore: la dotazione di questo apparecchio è diventata obbligatoria per tutte le palestre e gli impianti sportivi ed altrettanto obbligatoria è la presenza in queste strutture di incaricati che siano formati per l’utilizzo dell’apparecchio: FORMAVOL risponde a questa esigenza organizzando corsi di formazione per incaricati all’utilizzo del defibrillatore a prezzi molto competitivi e tenuti da istruttori B.L.S.-D. specializzati. Sempre nell’area sicurezza vengono proposti corsi di formazione per la sicurezza sul lavoro obbligatori per tutti i lavoratori, dirigenti e preposti, e per la preparazione di figure come RSPP - datori di lavoro in aziende a basso, medio o alto rischio, Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza (RLS), Incaricato al primo soccorso, Incaricato all’antincendio, Bagnino di salvataggio, Addetto al controllo nei locali di intrattenimento e spettacolo (ex buttafuori). Presso l’Agenzia è inoltre possibile ottenere l’abilitazione alla guida dei carrelli elevatori. Quest’anno FORMAVOL ha ottenuto l’accreditamento quale Centro di Formazione qualificato AIFOS (Associazione impegnata nella valorizzazione, del ruolo della formazione per lo sviluppo della cultura della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro). Una certificazione esclusiva sul territorio provinciale che rafforza ulteriormente la garanzia della qualità della formazione erogata dal FORMAVOL in ambito della sicurezza.
Formavol è anche Agenzia Formativa autorizzata a svolgere i nuovi corsi di Formazione Obbligatoria per Tecnici abilitatati alla certificazione energetica degli edifici, ai sensi dell’Art.2 c.4 DPR 75/2013. Il corso è obbligatorio dal 2013, è contraddistinto da caratteristiche normate a livello nazionale e abilita all’esercizio dell’attività di certificazione energetica. Nell’area dell’igiene degli alimenti vengono realizzati corsi per Addetto ad attività alimentari semplici o complesse HACCP, per Addetto ai piani di autocontrollo, Formazione obbligatoria per la Somministrazione di alimenti e bevande e quella per Responsabile tecnico dell’attività di panificazione (intero o ridotto, per coloro che hanno esperienza nel settore). Il Formavol in risposta alle nuove esigenze del mercato del lavoro ha creato un’“Area dei mestieri”, strutturata con laboratori, supporti tecnici e convenzioni stipulate con una rete di Aziende e Istituti Scolastici del territorio presso cui potrà essere svolta la parte pratica dei mestieri. Ai corsi già in catalogo per Pizzaiolo-Panificatore artigianale e per Pasticcere Artigianale sono stati aggiunti nuovi corsi tra i quali quello per Elettricista, Termoidraulico, Saldatore e Falegname. Sicuramente una formazione specifica molto richiesta ed apprezzata perché offre un’alta ricaduta occupazionale anche grazie alla Certificazione Regionale di Competenze rilasciata a fine corso. A confermare questa realtà è stato l’elevatissimo numero di Voucher Formativi che la Provincia di Livorno ha finanziato nell’ultimo bando alle persone iscritte ai corsi FORMAVOL sui mestieri: la Provincia quindi ha investito risorse pubbliche per formare queste figure professionali prevedendo il loro successivo inserimento nel mondo del lavoro. L’area della mediazione (S.V.S. GESTIONE SERVIZI è Centro di Mediazione Civile) include corsi completi per Mediatore Civile Professionista, di aggiornamento obbligatori rivolti a Mediatori ed Avvocati e il corso di Qualifica “Esperto Mediatore Familiare”, un professionista capace di accompagnare la coppia in modo “neutrale” e di mediare il conflitto in fase di separazione e divorzio. Nell’area informatica si organizzano corsi di preparazione al conseguimento della patente europea del computer (ECDL), di cui Formavol è test center accreditato, e brevi corsi di alfabetizzazione informatica o per approfondire singoli moduli specifici in base alle richieste.
| Veruska Barbini, Chiara Vero e Michela Frediani
Da due anni vengono organizzati i corsi di preparazione ai test di ammissione alle facoltà di Medicina, Professioni Sanitarie ed Architettura ed il risultato è stato molto positivo infatti una percentuale molto alta di Allievi è riuscita a superare il test di ammissione alle facoltà prescelte. Le peculiarità che da sempre hanno caratterizzato il Formavol hanno consentito all’Agenzia Formativa di espandersi su un territorio sempre più vasto con l’apertura di nuove sedi operative: Pisa Ospedaletto, Via Antonio Cocchi,4. Marina di Massa Via Montegrappa,72. Grosseto Via Aurelia Nord,60. Firenze - Calenzano Via del Pratignone,20/22. Verona - San Giovanni Lupatoto Via Garibaldi, 5. Roma Via del Peperino, 38 Per ulteriori informazioni consulta il nostro sito www.formavol.it
| 47
notiziario della
Livorno Via delle Corallaie, n°10/14 (Zona Picchianti) Tel. 0586 428001 int. 1 - Fax 0586 411877
CORSI DI FORMAZIONE + AREA SOCIALE • Addetto all’Assistenza di base • Assistenza al malato di Alzheimer • Tecnico/Progettista dell’animazione socio educativa • Tecnico/Progettista dell’inserimento lavorativo per disabili e soggetti svantaggiati
◊ AREA IGIENE DEGLI ALIMENTI
• Formazione obbligatoria per il commercio e la somministrazione di alimenti e bevande - ex REC • HACCP • Addetto attività alimentari semplici e complesse
> AREA MESTIERI - CORSI PER: • Pizzaiolo - Panificatore artigianale • Pasticcere • Operatore di Impianti Elettrici • Operatore di Impianti Termodraulici • Operatore di Falegnameria • Saldatore base
& AREA SANITARIA e SICUREZZA AZIENDALE • Bagnino di salvataggio • Corsi antincendio D.M. 10/3/1998 per aziende a basso, medio e alto rischio • Corsi per addetti alle squadre di primo soccorso (ai sensi del decreto n° 388 del 15/7/2003 del Ministero della Salute)
• R.L.S. - Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza • R.S.P.P. - in aziende a rischio basso/medio/alto (ai sensi dell’art.34 del Dlgs 81/08) • Corsi di Formazione sulla sicurezza per i Iavoratori (ai sensi dell’art.37 del Dlgs 81/08)
• Corso B.L.S.-D - utilizzo del defibrillatore • Formazione obbligatoria per addetto ai servizi di controllo attività di intrattenimento e spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi (ex buttafuori) • Formazione per conducenti carrelli elevatori
= AREA MEDIAZIONE
• Mediatore civile e aggiornamenti • Esperto Mediatore familiare
NUOVE SEDI MARINA DI MASSA - Via Montegrappa, 72 GROSSETO - Via Aurelia Nord, 60 PISA - Via A.Cocchi, 4 - Ospedaletto (PI) FIRENZE - Via del Pratignone, 20/22 - Calenzano (FI) ROMA - Via del Peperino, 28 VERONA - Via Garibaldi, 5 - S. Giovanni Lupatoto (VR)
INFORMAZIONI - URP - Via S. Giovanni, 30 - LIVORNO dal Lunedì al Venerdì 8,00/13,00 e 14,00/19,00 - Sabato 8,00/13,00 Tel. 0586 896040 - Fax 0586 411877 - e-mail: info@formavol.it Agenzia Formativa Formavol Accreditata Regione Toscana
48 |
Mutua SMS L'Assistenza
il olontario
I Z I V R E S TRI
E R T S O LE N ENZIONI CONV
I NOS
> Consulenza medica telefonica
fimiv
> Invio di un Medico in Italia > Invio di un’Ambulanza > Invio medicinali alI’estero > Ricerca Infermiere in Italia > Servizio spesa a casa in Italia > Trasferimento sanitario > Monitoraggio del ricovero ospedaliero > Assistenza ai familiari assicurati
GESTIONE SERVIZI srl
Fimiv
Tutti i soci SMS possono usufruire delle strutture sanitarie convenzionate con fimiv.
Polo della Salute SVS
Sconto del 10% sul prezzo di listino delle Prestazioni Specialistiche.
Coop. Sociale Humanitas Sconto del 10% su tutti i servizi di Assistenza Domiciliare.
> Assistenza ai minori di 14 anni > Viaggio di un familiare > Recapito messaggi urgenti > Rientro anticipato
Audibel
Sconto del 15% sul prezzo degli Apparecchi Acustici.
> Informazioni sanitarie e farmaceutiche > Informazioni di Medicina Tropicale > Segnalazione Centri diagnostici privati > Segnalazione Centri specialistici GESTIONE SERVIZI srl
> Ambulanza garantita > Rientro sanitario > Servizio infermieristico ambulatoriale > Prestazioni infermieristiche > Servizio di Riabilitazione Fisioterapica > Decesso www.melazetagrafica.it
Ottica Eyespace
Sconto del 30% sul prezzo degli occhiali da Vista e da Sole.
L’ Altra Maremma
Sconto sui prezzi delle Terme di Saturnia e relativi servizi.
Mutua SMS L'Assistenza
notiziario della
| 49
Il saluto di Paolo Fioretti che lascia la presidenza della mutua SMS L’Assistenza P
aolo Fioretti è un volto noto della SVS perché ha dedicato a questa molto del suo tempo libero con la mutua SMS L’Assistenza. Nato a Livorno nel giugno del 1954, Paolo è il Direttore Commerciale Italia di un’importante Gruppo industriale del nord Italia e da circa 15 anni, nonostante i numerosi impegni professionali in giro per l’Italia, ha sempre trovato il tempo per dedicarsi al volontariato in ambito sociale. Nell’agosto del 2012 gli viene richiesto di sviluppare e consolidare la neonata Mutua SMS L’Assistenza, nata da poco per rispondere alle crescenti necessità di assistenza sanitaria della nostra società e offrire diverse tipologie di servizi sanitari, per essere presentata sul mercato. Era una bella vettura senza il pilota che Paolo nonostante i numerosi impegni professionali, ma lusingato dalla stima e dalla fiducia dimostrata nei suoi confronti, accetta di guidare, ricoprendo il ruolo di Presidente. Da allora sono state fatte molte cose e giorno dopo giorno la Mutua è cresciuta, si è organizza ed è diventa una realtà concreta. Oggi i soci della Mutua sono circa 1.000 e sono in forte aumento le iscrizioni al pacchetto Morfeo. Paolo ha però deciso di interrompere questa esperienza e noi abbiamo deciso di chiedergli il perché. “Vi ringrazio per l’opportunità che mi offrite; cercherò di motivare la mia scelta premettendo che per me non è facile distaccarmi da un progetto in cui ho creduto ed a cui ho dedicato impegno e passione. In questi tre anni è stata completato la fase di Start-up. Tutte le attività che erano necessarie per attivare la Mutua sono entrate in funzione. Oggi dobbiamo necessariamente passare alla Seconda Fase. La Mutua ha enormi potenzialità e possibilità di sviluppo per cui è necessario strutturare un’organizzazione che le permetta di crescere ulteriormente e diventare un riferimento sempre più importante della nostra società. Dopo aver valutato i miei impegni professionali che prevedevo diminuissero e che invece stanno aumentando notevolmente, ho dedotto responsabilmente di non avere il tempo necessario per dare un contributo adeguato all’auspicato processo di crescita della Mutua. Ho condiviso con la mia famiglia e con il Direttore Fabio Cecconi questa preoccupazione e la decisione è stata di lasciare lo spazio ad un nuovo Presidente che crei un’organizzazione adeguata al raggiungimento degli obbiettivi di crescita. Oltre ad assicurare la mia disponibilità al passaggio di consegne, naturalmente mi rendo disponibile a definire nuove strategie future”. Vuoi ringraziare qualcuno? “Sì, è stata un’esperienza importante e per questo desidero ringraziare il Direttore Fabio Cecconi che oltre ad avermi offerto questa opportunità, mi ha dimostrato
| Paolo Fioretti presidente della Mutua l’Assistenza
costantemente una completa fiducia, che mi ha permesso di svolgere le attività in piena autonomia. Desidero ringraziare i consiglieri che hanno condiviso ogni iniziativa presentata spesso arricchendola con il loro contributo. Desidero ringraziare Sara Raugei che in questi anni ha gestito la segreteria della SMS garantendomi un controllo puntuale ed un monitoraggio costante della situazione amministrativa; aspetti che ho sempre considerato fondamentali nella gestione.
Desidero ringraziare la mia famiglia a cui ho tolto qualche ora del mio poco tempo libero. Soprattutto desidero ringraziare i Soci della SMS L’Assistenza che si sono “ fidati “ della Mutua e del suo Presidente”. Cosa vuoi dire a chi prenderà il tuo posto? “Voglio fare un grande augurio a chi mi sostituirà e voglio dire al futuro Presidente che la Mutua SMS l’Assistenza è un’organizzazione in cui credere ed i Soci meritano efficienza e professionalità”.
Con Morfeo puoi pensarci anche tu
O
ggi sono sempre più numerose le persone che con il passare degli anni si preoccupano del momento in cui lasceranno definitivamente questa vita. Le persone che sono interessate al Pacchetto Morfeo sono persone che non vogliono o non possono “pesare” sui familiari o sui conoscenti nel momento del proprio decesso. Questo evento della vita prevede l’attivazione di procedure amministrative complesse e costi rilevanti. Il pacchetto Morfeo della SMS L’Assistenza offre una risposta concreta a questa necessità: pagando una quota una tantum la persona può scegliere, prenotare e bloccare il prezzo del proprio funerale. Nell’anno in cui si aderisce al pacchetto Morfeo, si usufruisce gratuitamente del Pacchetto Base offerto dalla SMS L’ASSISTENZA mentre negli anni successivi è obbligatorio confermare l’adesione al pacchetto Base.
Le informazioni dettagliate sono riportate sul sito www.smsassistenza.it La SMS assicura alla Famiglia del Socio l’effettuazione del Servizio Funebre completo, nella forma relativa della Categoria Prescelta (A/B/C) presso l’Impresa Funebre autorizzata dalla SMS. L’assistenza è erogata alla famiglia o a chi è incaricato per un defunto deceduto nel territorio del comune di Livorno, sono escluse le spese cimiteriali e l’eventuale cremazione. Non è consentita l’assistenza indiretta.
AVVISO IL 29 GENNAIO 2016 alle ore10.00 si svolgerà, in via San Giovanni 30 a Livorno, l’assemblea dei Soci sms l’assistenza
50 |
Don Carlo Leoni e il Centro Mondialità e Sviluppo
il olontario
Centro Mondialità Sviluppo Reciproco V
ia della Madonna, a Livorno, è la strada che fin dall’inizio ha accolto il Centro Mondialità Sviluppo Reciproco fondato nel 1979 da un progetto di Don Carlo Leoni e il Gruppo Impegno da lui fondato, formato da giovani e meno giovani che credevano nel valore delle parole “Mondialità” e “Sviluppo Reciproco”. L’associazione di volontariato è oggi un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS) ed Organizzazione non governativa (ONG) per la cooperazione internazionale. Accolto inizialmente nei locali della ex Chiesa degli Armeni, il Cmsr sì è poi dovuto trasferire negli attuali locali, che si affacciano sempre in via della Madonna 30, a pochi passi dall’antica sede. Il direttore Paolo Siani ci spiega: “Il Cmsr è molto attiva con progetti di cooperazioni e sviluppo in Tanzania, Bolivia, Palestina e Sudafrica. I nostri principali settori d’intervento sono il sostegno ai sistemi sanitari nazionali, come la sanità di base, la lotta ad Hiv e all’Aids e altro, l’approvvigionamento idrico,
| Pozzi in Tanzania
l’agricoltura e la formazione professionale, attraverso l’impiego sia di personale locale che di volontari internazionali”. Il Centro Mondialità promuove, inoltre, viaggi di turismo responsabile in Tanzania, per far conoscere a più persone realtà che ci appaio lontane o arrivano a noi deformate dai tradizionali mezzi di comunicazione. “In Italia -continua Siani- realizziamo attività di educazione alla mondialità rivolte soprattutto al mondo della Scuola. Promuoviamo con l’aiuto dei volontari la
raccolta dei tappi di plastica, grazie ai quali riusciamo a costruire pozzi e acquedotti in Tanzania. Sosteniamo la diffusione del Commercio equo e solidale attraverso la Bottega del Commercio Equo, gestiamo il Centro di documentazione
all’interculturalità “Oscar Romero” e realizziamo, sempre con il supporto di volontari, attività di doposcuola per studenti italiani e migranti delle Scuole Medie inferiori di Livorno”. Altre informazioni su www.cmsr.org
In ricordo di Don Carlo Leoni “Ricordatevi sempre dei poveri e degli ultimi. Questa deve essere la vostra bussola”. Così ripeteva spesso Don Carlo Leoni e da qui vogliamo partire per ricordarlo. Mercoledì 26 agosto Don Carlo ci ha lasciato, ma la sua vita è rimasta ad esempio e testimonianza. Nato a Bussolengo, in provincia di Verona, il 1° marzo del 1930, arrivò giovanissimo a Livorno, dove terminò gli studi da seminarista. Nel suo percorso verso l’ordinazione hanno fondamentale importanza i due anni trascorsi con Don Giovanni Calabria, morto nel 1954 in concetto di Santità e poi successivamente santificato. A Carlo, all’epoca non ancora “don”, disse che sarebbe diventato un prete e sarebbe stato un buon prete, ma gli raccomandò di avere cura della sua salute, perché un po’ troppo gracile. Viene ordinato prete il 16 marzo del 1957e inviato a Rosignano Solvay, dove svolge la sua attività dal 1958 ai primi mesi del 1960. A febbraio del 1960 è nominato Parroco a Parrana San Martino. Un’esperienza lunga10 anni che lo vede protagonista di numerosi progetti. Nei dieci anni di Parrana Don Carlo si divise
fra il paese e altre attività che gli furono affidate a Livorno, infatti, insegnava anche religione nelle scuole superiori ed era aiutante all’Istituto per Anziani Pascoli, allora situato in via Galilei, e poi fu mandato, sempre come aiutante, alla Parrocchia di San Pio X alle Sorgenti, dove fondò il gruppo Porte Aperte. Nel 1970 divenne cappellano del Duomo in aiuto a Mons Ricciardiello e gli fu assegnato un appartamento in via Santa Giulia, dove poté ospitare i più bisognosi, fra cui anche i due ragazzi del Burundi che vennero nel nostro paese per studiare. È in questo periodo che intorno a lui si formò la Comunità di Base Gruppo Impegno. Il 27 ottobre del 1979 Monsignor Ablondi inaugura il Centro Mondialità Sviluppo Reciproco da lui creato con il Gruppo Impegno. Vennero poi i tempi in cui fu Cappellano di Villa Serena e del Pascoli, successivamente fu nominato Cappellano dei cimiteri della Misericordia, della Purificazione, dei Lupi e Cappellano della Confraternita della Misericordia. È stato fino alla fine Cappellano dell’ArciConfraternita della Purificazione e Cappellano della Socrem (Società di Cremazione) di Livorno, della quale divenne il primo Cappellano in Italia. E naturalmente è stato fino agli ultimi istanti il Presidente Onorario
| Don Carlo Leoni
e l’assistente Ecclesiastico del Centro Mondialità. Don Carlo nella sua vita fece anche molti viaggi, ma non per turismo. Voleva vedere, conoscere e capire le realtà più difficili, così si recò in Africa, in India, in America Latina, coinvolgendo giovani e autorità locali. Fra queste esperienze ricordava spesso l’incontro con Madre Teresa a Calcutta che gli indicò la strada, dicendogli di non dimenticarsi mai dei poveri.
Il Simbolo
notiziario della
| 51
Il Simbolo... di solidarietà I
l Simbolo collabora in alcuni progetti sociali con la SVS. La cooperativa sociale nasce a Pisa nel novembre del 1994 sotto forma di cooperativa sociale, promossa dalla Caritas Diocesana di Pisa e dall’Associazione di Volontariato Il Simbolo. Fin dall’inizio, la Cooperativa ha operato nell’intento di sviluppare nuovi servizi socio-educativi, con particolare riferimento all’accoglienza, all’educazione e alla formazione dei minori, nel rispetto dei bisogni e delle attese loro e delle loro famiglie, in stretto rapporto con il territorio, inteso come rete di opportunità ed attore privilegiato di processi di sviluppo e di promozione dei cittadini in situazione di disagio. Le attività de "Il Simbolo" sono veramente tante e difficilmente si possono raccontare in una pagina. Uno degli aspetti che caratterizza la cooperativa è quello di operare nell’area della marginalità con la realizzazioni di progetti e servizi che tendono a ridurre i disagi. In modo particolare Il Simbolo promuove e realizza azioni di sostegno, accompagnamento e tutela per le fasce della popolazione a rischio di marginalità e in stato di vulnerabilità sociale; facilitare il reinserimento sociale dei soggetti destinatari degli interventi attuati promuovendo percorsi di integrazione con le comunità locali; promuovere ricerche, momenti di studio e di approfondimento sul fenomeno della marginalità sociale al fine di attivare un dibattito culturale che conduca a processi di sviluppo di comunità e al miglioramento qualitativo delle azioni realizzate. Citiamo alcuni dei progetti che sono realizzati in collaborazione con Enti, Istituzioni, altre cooperative e associazione.
www.ilsimbolo.it
Progetto Homeless. Favorisce la promozione del diritto di cittadinanza delle persone senza dimora, con azioni complesse rispondenti alle domande e ai bisogni diversificati dei soggetti stessi. Amen Bask Dza. Garantisce al minore Rom l’accesso ai diritti fondamentali del bambino: diritto alla salute e alla protezione, all’istruzione, all’espressione e all’ascolto, al gioco ed allo svago, al mantenimento culturale. Il progetto prevede due interventi che riguardano l’area della scuola e dell’extrascuola. Anglunipè. Promuovere un processo di inclusione ed integrazione dei cittadini di etnia Rom che vivono sul territorio pisano nel
U T E H S C V S N A A DELLA T N DIVE NTARIO O ato: VOL ntari
volo e r anza l a f u b a ziare l sociale n autoam i n i i edico Puo anni ne ervizio i m a nz s - a 14 anni nel one Civile con o se e i - a 16lla Protez emrgenz nza. e a e ne anni nell toambul u - a 18rdo dell'a età. nni! ' d i r erio e a 90 a p a bo u s i it nch m a i l o NO i o r R n a o t O s n i V o c - LI 0 Non ssere vol 3 , i e ann 0 v Puoi o i G 4
rispetto e nella considerazione delle diversità culturali. Accompagnamenti & Mediazione Sociale. A giugno 2006 è stato avviato su richiesta dell’Asl 5 il “Progetto per l’accompagnamento delle famiglie negli inserimenti abitativi” nato, per iniziativa dell’U.C. Alta Marginalità della Società della Salute, con il principale obiettivo di sviluppare percorsi di sostegno e di mediazione destinati a singoli e a famiglie in carico ai servizi socioassistenziali e individuate come particolarmente bisognose. L’intervento degli operatori coinvolti prevede sia di potenziare il livello di inclusione sociale degli utenti sia di migliorare la loro capacità di utilizzo del sistema dei servizi e delle risorse offerte dal territorio al fine di raggiungere una piena e stabile autonomia. Centro D’ascolto Caritas. Il progetto ha l’obiettivo di potenziare l’accesso dei soggetti più vulnerabili ai diritti di base e a percorsi di inclusione sociale, integrazione e legalità attraverso il miglioramento qualitativo (ottenibile attraverso un efficace coordinamento dei servizi e delle risorse) e quantitativo (ottenibile attraverso un potenziamento dell’offerta) del Sistema di Prossimità all’Alta Marginalità della Diocesi di Pisa, sviluppando un maggiore coinvolgimento dell’intera comunità. Si rivolge alle persone che vivono una situazione di disagio sociale, in particolare coloro che entrano in contatto con gli sportelli dei centri di ascolto diocesani. Si stima un numero di contatti dai 1000 ai 1500. L’equipe è composta da un responsabile del progetto, un coordinatore, due operatori, 2 servizi civilisti e i volontari della Caritas.
PUBBL
an 6 8960 oni. S a i V 8 zi 5 n a i 0 i m o r n l ail a nza.it Vie fona al rni info m e a.it e a z t o e n i i l n s u g e e s i t t g s v o ma scri bblicaa licaassis i e d r e u i Opp info@pu w.pubb e ch w w
I
STEN I S S A CA
ZA
52 |
S
ALCAT
il olontario
Alcat per imparare a vivere con uno stile di vita sano
i dividono in Club, forse perché questa è la forma che più ricorda una famiglia e la sua capacità di accogliere. Mara Palla è la presidente dell’associazione Alcat, un acronimo che sta per Associazione Livornese Club Alcolisti Territoriali. Il gruppo nasce, sul nostro territorio, negli anni ‘90 e dopo una pausa di qualche anno ricomincia la sua attività in modo ininterrotto dal 2007. “Lavoriamo con famiglie -spiega Mara- dove vi è una persona con problemi di alcol. Inizialmente abbiamo costituito 2 club ed oggi siamo a 7. Ogni club ospita circa dieci famiglie, che possono venire agli incontri per accompagnare il parente che ha bisogno di aiuto. Anzi noi spingiamo affinché i familiari siano presenti, perché per cambiare stile di vita si ha bisogno dell’aiuto delle persone che ti stanno accanto”. I club dell’associazione vengono ospitati in varie strutture cittadine, come le parrocchie, edifici comunali, la Chiesa Valdese, e si incontrano una volta alla settimana sempre lo stesso giorno e alla stessa ora, per dare continuità ed abitudine al cammino. “Durante gli incontri -continua la presidente- nessuno dà consigli, le persone si confrontano le une con le altre. Spesso il primo passo è rappresentato dallo sfogarsi raccontando i problemi e i disagi”. L’associazione forma alcune persone che vengono chiamate Servitori e che seguono le famiglie e i Club. Alcuni diventano Servitori insegnanti e operano anche nelle scuole alcologiche dove si preparano gli operatori che poi diventeranno Servitori. La scuola si suddivide in tre percorsi: il primo prevedere una informazione di base alle persone che si presentano senza conoscere l’associazione e suoi metodi, la seconda fase è più approfondita e si rivolge a chi è dentro al Club da un po’ di tempo ed infine, vi è l’impegno nelle scuole cittadine e nell’organizzazione di convegni aperti alla
www.alcatlivorno. it città, sempre rivolti a far conoscere, prevenire e sensibilizzare la popolazione. “Per diventare Servitore oltre a frequentare i corsi è necessario avere una buona capacità di relazionarsi con le persone”. Molti dei volontari dell’associazione partono dalla loro esperienza personale, come la stessa Mara che ci racconta: “Io non volevo entrare nel Club. Mi ero disintossicata e non bevevo più da un po’ di tempo, ma per sicurezza il Sert mi inviò ai Club e qui feci un’esperienza molto positiva. Adesso sono 16 anni e mezzo che mi occupo di tale problematiche come Servitore e la cosa
che più mi piace è vedere le persone rifiorire e tornare alle loro famiglie. Da noi spesso arrivano quando i servizi pubblici non sanno più cosa fare. Il Club diventa la loro famiglia, le persone hanno bisogno di calore umano. Purtroppo ci sono casi in cui tutto questo non avviene, le persone abbandonano il Club, ti danno la colpa per la loro condizione e dentro ti resta un gran vuoto”. Certo le brutte esperienze ci saranno sempre, ma Alcat può vantare un 80% di successi, un numero veramente positivo se si considera tutte le difficoltà da affrontare.
Il metodo Vladimir Hudolin A
lcat con i suoi Club segue la metodologia sviluppata Vladimir Hudolin, che già nel 1964 cominciò ad organizzare programmi sia ospedalieri sia ambulatoriali, che si articolavano con piccoli gruppi d’alcolisti nel territorio della città di Zagabria che chiamò Club degli Alcolisti in Trattamento e che poi si diffusero capillarmente a livello territoriale in tutta la ex-Jugoslavia. Basti pensare che prima che scoppiasse la guerra civile nel 1992 nella sola Croazia esistevano più di 1200 Club. L’aspetto rivoluzionario derivò dal fatto che non si occupava solo dell’alcolismo di poche persone, ma del bere di tutti. Attraverso le settimane di formazione, infatti, Hudolin non solo forniva la metodologia di trattamento degli alcolisti e delle loro famiglie, ma soprattutto metteva in discussione la nostra “cultura del bere” proponendo il suo modello che negli anni era andato definendosi come “l’approccio ecologico-
sociale ai problemi alcolcorrelati e complessi”. Questo modello interpreta l’alcolismo e gli altri problemi alcolcorrelati né come un “vizio” né come una malattia ma come un comportamento, uno stile di vita determinato da molteplici fattori interni ed esterni alla persona tra i quali particolare importanza riveste la famiglia e la cultura generale e sanitaria della comunità, dove le persone vivono e lavorano. L’accento veniva così spostato dall’alcolismo al bere. Una tappa molto importante per lo sviluppo di questa metodologia fu però sicuramente la fondazione del primo Club in Italia nel 1979: è stato infatti nel nostro paese che l’approccio di Hudolin ha conosciuto il suo massimo sviluppo. L’estrema semplicità e praticità di quest’approccio ha fatto si che dall’Italia i Club si diffondessero in molti altri paesi sia europei che extraeuropei perciò oggi i CAT sono presenti in Albania, Bolivia, Brasile, Cile,
Danimarca, Equador, Grecia, Norvegia, Nuova Zelanda, Russia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Svizzera. Dopo la guerra civile una rinascita si è anche osservata nei paesi dell’exJugoslavia ed oggi sono attivi alcune centinaia di CAT in Croazia ed un numero molto minore in Bosnia-Erzegovina, Macedonia, Montenegro e Serbia.
Patronato e Caf
notiziario della
| 53
Le risposte del Patronato Inca L
a permanenza del Patronato Inca presso la sede SVS è diventata di fondamentale importanza per il disbrigo di tutte le pratiche amministrative collegate ad un funerale, ma non solo. Inizialmente le persone si rivolgono alla Società Volontaria di Soccorso, in un momento difficile, come la perdita di una persona cara, per risolvere questioni burocratiche collegate al decesso. Da lì trovano tutta una serie di risposte in ambito previdenziale, assistenziale e fiscale che le sollevano dai vari adempimenti che avrebbero dovuto gestire personalmente girando più uffici, con una notevole perdita di tempo. In un’unica sede, con un appuntamento prefissato, ricevono un servizio specializzato e professionale, dove gli viene spiegato passo dopo passo l’iter burocratico da seguire, partendo dalla reversibilità, alle pratiche da svolgere con gli istituti di credito, le utenze, ed altro ancora, finendo con la successione ereditaria. Da questo primo approccio, anche
parenti e amici trovano risposte personali su altri ambiti gestiti dal Patronato, che spaziano, dalla verifica e rettifica della propria posizione assicurativa, alla domanda di disoccupazione, di pensione, di infortunio o malattia professionale, invalidità civile, ecc… Anche i cittadini e i soci che si trovano ad usufruire dei servizi dell’Associazione di via San Giovanni, vedendo la presenza del Patronato all’interno della sede, chiedono informazioni e appuntamenti per avere risposte ai propri bisogni. Il lavoro del Patronato Inca all’interno della SVS è notevolmente aumentato negli anni, perché ormai le persone lo riconoscono come punto di riferimento per i loro problemi e quindi si rivolgono presso l’ufficio per risolvere questioni personali. A completamento dei servizi offerti dal Patronato, c’è la presenza, una volta la settimana, del Caaf Casi Cgil, per lo specifico servizio delle successioni, ma soci e cittadini trovano risposte anche su Red, Isee, Icric, colf e badanti, Imu, Tasi e dichiarazione dei redditi. Infatti, nel periodo della campagna fiscale la
| A destra Antonella Di Giambattista la nuova direttrice del patronato con Sara Taglioli
presenza del Caaf all’interno dei locali viene rinforzata per rispondere alla richiesta dei modelli 730 e modelli Unico. Questo rapporto tra SVS e CGIL che è nato e si è rafforzato negli anni, ha permesso all’utenza di trovare risposte a svariati bisogni e risolvere numerosi problemi.
Per una assistenza fiscale Quando le pratiche burocratiche sembrano non finire mai, c’è chi può aiutare a risolvere i problemi. Il Caf offre, infatti: • Assistenza fiscale • Dichiarazione dei redditi • Imu • Isee • Contratti d’affitt • Pratiche di successione e tutto quello che rientra in questo settore finanziario. I Soci Svs hanno uno sconto di circa il 40% e possono avere l’erogazione del servizio direttamente all’interno della sede in via San Giovanni, 30.
54 |
La Mediazione
il olontario
Alcuni esempi di mediazione conclusasi positivamente
Casa cointestata tra coniugi separati
I
coniugi Rossi hanno acquistato insieme la casa coniugale. Con un’unica figlia, ora maggiorenne, a seguito di una separazione legale avvenuta diversi anni fa, la moglie è andata a vivere in affitto presso una nuova abitazione. Il marito è rimasto invece nella casa cointestata e dopo la separazione ha fatto eseguire vari lavori nell’immobile, non solo di ordinaria manutenzione, mai autorizzati dalla moglie. La moglie propone ora istanza di mediazione, per cercare di giungere ad una soluzione in ordine alla proprietà della casa, al fine di evitare di instaurare un giudizio faticoso, lungo e costoso, considerando anche il comune legame con la figlia. Nel primo incontro di mediazione emerge la possibilità di acquistare l’intero immobile da parte dell’uno o dell’altro comproprietario, ma le perizie di parte portano a valutazioni economiche eccessivamente distanti. In particolare, il marito intende farsi riconoscere anche gli importi dei lavori effettuati dopo la separazione. La moglie contesta la pretestuosità della richiesta, volta a suo parere a impedirle l’acquisto della totalità dell’immobile.
D
Dopo alcuni incontri, emerge l’interesse di entrambe le parti ad evitare il pericolo che in sede di giudizio si possa giungere alla vendita forzata dell’immobile e quindi ad una conseguente svalutazione dell’immobile, con un danno anche per la futura erede. È a questo punto che si delinea una possibile soluzione: intestare l’immobile interamente alla figlia, con usufrutto del coniuge che comprerà la quota intestata all’altro. L’intervento della figlia nella soluzione della controversia ha contribuito al miglioramento dei rapporti tra i coniugi in funzione della conciliazione della controversia. Il mediatore ha partecipato ad un sopralluogo dell’immobile con i rispettivi periti, per raggiungere un valore condiviso dell’immobile e definire così l’accordo.
La promessa della Mediazione
U
n danno medico, una signora che lamenta postumi causati da un intervento errato, l’Asl, la burocrazia, le perizie, il “non sentirsi ascoltati” della paziente… questo il quadro che aveva davanti il mediatore. Solo chi subisce un danno sulla propria pelle può capire quanto dolore si provi, dolore non solo causato dall’intervento, che andava fatto, ma anche dalla “freddezza” che a volte il malato si trova a sperimentare. L’Asl dal suo canto, come ogni organizzazione, è fatta di regole e procedure che devono essere seguite per garantire la salute del cittadino. Al tavolo sono presenti la paziente, assistita dal suo avvocato ed il responsabile del comitato gestione sinistri con il legale dell’Asl. La mediazione inizia con posizioni molto distanti; la paziente percepisce il suo danno a “rischio vita” mentre l’Asl dichiara di aver seguito tutti i protocolli medici, pur ammettendo che qualcosa è andato storto. La distanza è certamente elevata anche in termini economici. Come uscire allora dall’impasse? L’arte del mediatore a questo punto è quella di condurre una serie di incontri separatamente, sia con la paziente che con l’Asl, per ascoltarli
Quel fastidioso diritto di passo
nella massima riservatezza, accompagnandoli verso posizioni più concilianti. Dopo questo utile e necessario lavoro del mediatore, la paziente rivaluta il danno: il malore è comunque rientrato senza pregiudicare la possibilità di una vita normale. L’Asl invece riconosce che “le cose potevano essere fatte meglio” ammettendo una parziale responsabilità. Questo nuovo atteggiamento dell’ASL caratterizzato da una maggiore vicinanza alla signora rappresenta una sorta di gratificazione morale, che risulterà di li a poco importante per il raggiungimento dell’accordo. Passando attraverso la condivisione di emozioni e momenti di rispettoso silenzio, si giunge in una conclusiva sessione congiunta a definire un ragionevole accordo. Il risarcimento economico risulta al contempo sufficientemente gratificante per la paziente e accettabile per l’Asl. Il tutto in soli due incontri e senza ulteriori spese processuali. Questa è la promessa della mediazione: raggiungere un accordo e trasformare, contro ogni aspettativa, una situazione per la quale non era possibile immaginare una via d’uscita indolore.
a come sono entrate e si sono disposte intorno al tavolo appare evidente che, tra le parti intervenute per questa mediazione, i rapporti sono decisamente compromessi. Osservo con calma le persone sedute intorno al tavolo: accanto a me l’avvocato della parte convocata spulcia il fascicolo che ha davanti a sé; accanto a lui, il suo assistito che ostentava calma e sicurezza, come se avesse ben chiara la strategia da adottare. Dall’altro lato del tavolo siedono l’avvocatessa della parte istante, composta e rilassata, e una coppia di coniugi che manifestava una certa tensione. L’oggetto del contenzioso sembra essere ben definito: un diritto di passo della coppia di coniugi per accedere ad un terreno boschivo, diritto contestato dal convocato “disturbato” dal transito di macchine e camion nella sua proprietà. I coniugi sono certi del diritto di passo che, secondo loro, ha origini. L’altra parte con un approccio squisitamente commerciale controbatte con tabelle, stime ed articoli di legge. Quando ormai le parti sembrano cristallizzate su posizioni inconciliabili il mediatore propone degli incontri separati grazie ai quali emergeranno le effettive disponibilità a trovare una soluzione reciprocamente soddisfacente. In effetti, la coppia di coniugi non è particolarmente interessata a quel terreno che risulta distante dagli altri di sua proprietà e che comporta una certa difficoltà di gestione. La parte convocata, invece, mossa dal desiderio di una maggiore intimità nella sua proprietà, vive quel diritto di passaggio contestato con estremo fastidio. Alla seduta congiunta successiva emerge, grazie ad un clima più disteso, una possibilità finora non esplorata dalle parti: quella cioè di vendere il terreno alla parte convocata, risolvendo alla base il problema del diritto di passo. La soluzione sembra perfetta: non più problemi di passaggio di estranei, non più difficoltà a gestire un terreno lontano e di cui si ha scarso interesse. Rimane da definire il prezzo di compravendita. Ancora un incontro per limare alcune naturali divergenze sulla stima del valore del terreno e l’accordo è raggiunto. Le parti e il mediatore soddisfatti si salutano con una calorosa stretta di mano.
Ringraziamo i mediatori Virna, Giuliano e Roberto che ci hanno offerto la loro testimonianza.
| 55
notiziario della
MEDIAZIONE
MEDIAZIONE
CIVILE E COMMERCIALE
DAI PIù VALORE
alla tua MEDIAZIONE
www.melazetagrafica.it
Chiedi un appuntamento SVS GESTIONE SERVIZI s.r.l. TEL. 0586 1948181 - Fax 0586 838807 cell. 377 1094578 info@svsmediazione.it pec@pec.svsgestioneservizi.com
www.svsmediazione.it
SPORTELLO SOCIALE DI CONSULENZA BANCARIA E FINANZIARIA
Rivolgiti allo Sportello Sociale di Consulenza bancaria e finanziaria, un nuovo servizio di SVS rivolto a soggetti privati e a microimprese per l'istruttoria e la cura di pratiche bancarie e finanziarie. Il servizio è attivo prezzo le seguenti sedi di SVS o dei nostri partner: • Livorno • Pisa • Lido di Camaiore • Marina di Massa
Il primo incontro è gratuito SVS GESTIONE SERVIZI s.r.l. TEL. 0586 1948181 - Fax 0586 838807 cell. 377 1094578 info@svsmediazione.it pec@pec.svsgestioneservizi.com
www.svsmediazione.it
Collabora con noi
C
ara mediatrice, caro mediatore, vogliamo informarti di un’opportunità che riteniamo unica nel suo genere e che potrebbe rappresentare ciò che stavi da tempo cercando. La mediazione civile, a pochi anni dalla sua introduzione, costituisce ormai a pieno titolo uno strumento ordinario di gestione delle liti. Purtroppo, però, tanti mediatori, tra cui forse anche tu, non hanno avuto la possibilità di utilizzare il titolo acquisito, facendo della mediazione uno strumento professionale primario o anche secondario. Se credi nello strumento della mediazione, se hai una disponibilità di tempo, almeno part time, se ti entusiasma l’idea di svolgere delle co-mediazioni e di collaborare con il nostro gruppo di lavoro nello sviluppo e nella promozione della pratica e della cultura della mediazione, allora hai la possibilità di partecipare ad una grande selezione, in cui avrai l’opportunità non soltanto di valorizzare il tuo titolo di mediatore, ma anche di candidarti ad un’occasione professionale attuale e con soddisfazioni crescenti, già diventata realtà per altri tuoi colleghi. Siamo, infatti, alla ricerca di alcuni collaboratori motivati, qualificati, anche senza esperienza, sul territorio toscano, per la funzione di Referente, con compiti di sviluppo e promozione dell’Organismo.
Se ti riconosci nel profilo sopra descritto, inviaci a breve un tuo curriculum vitae e una lettera di motivazione, con l’indicazione della o delle province per cui manifesteresti il tuo interesse. Dopo questo primo passaggio, procederemo ad un colloquio di selezione con i candidati con curriculum e lettera di motivazione più interessanti, al fine di completare l’organigramma a livello regionale del nostro gruppo di lavoro. INVIA IL TUO CURRICULUM E LETTERA DI MOTIVAZIONE A : selezione@svsmediazione.it
vorno i L i d a z ssisten A a c i l b b u La SVS P utti i lettori t Augura a
e t s e F e n o u B
CAMPAGNA TESSERAMENTO 2016
L'albero della vita...
...va sostenuto! Basta davvero poco! Con soli 10 € puoi iscriverti o rinnovare l’adesione alla SVS ed è semplicissimo CONTO CORRENTE POSTALE n° 11623576 intestato a Società Volontaria di Soccorso Livorno causale “Tesseramento 2016” Oppure direttamente presso la nostra Sede Centrale di via San Giovanni n° 30 - Livorno PUBBLICA ASSISTENZA