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A RCIDIOCESI DI C AGLIARI CATTEDRALE SANTA MARIA REGINA DEI SARDI PIAZZA PALAZZO

15 SETTEMBRE 2020

SOLENNE CELEBRAZIONE EUCARISTICA CON L’IMPOSIZIONE DEL PALLIO A

S UA E CCELLENZA R EVERENDISSIMA

MONS. GIUSEPPE

BATURI

ARCIVESCOVO METROPOLITA

DI

CAGLIARI



A RCIDIOCESI DI C AGLIARI

SOLENNE CELEBRAZIONE EUCARISTICA CON L’IMPOSIZIONE DEL PALLIO A

S UA E CCELLENZA R EVERENDISSIMA

MONS. GIUSEPPE

BATURI

ARCIVESCOVO METROPOLITA

DI

CAGLIARI

DA PARTE DI

S UA E CCELLENZA R EVERENDISSIMA

MONS. EMIL

PAUL TSCHERRIG

N UNZIO A POSTOLICO IN I TALIA E NELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO

A NOME DEL

SANTO PADRE FRANCESCO

CATTEDRALE SANTA MARIA REGINA DEI SARDI PIAZZA PALAZZO

15 SETTEMBRE 2020



IL PALLIO Il pallio è un’insegna liturgica che il Papa conferisce agli Arcivescovi Metropoliti come segno di comunione con la Sede Apostolica. Simboleggia la pecora smarrita caricata sulle spalle e il buon Pastore che si sacrifica per il suo gregge. È costituito da una stretta fascia in lana di agnello tessuta a mano, che si poggia sulle spalle sopra la casula con due lembi davanti e dietro. È decorato con sei croci di seta nera e con tre spille d’oro. È benedetto dal Papa nel corso della Celebrazione Eucaristica da lui presieduta ogni anno nella Basilica di San Pietro in Vaticano il 29 giugno, in occasione della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. A partire dal 2015 sono state modificate le modalità del conferimento dell’insegna: non viene più imposta agli Arcivescovi direttamente dal Papa, ma è ricevuta dalle sue mani in forma privata al termine della celebrazione e successivamente imposta dal Nunzio Apostolico nella Chiesa locale.


ARCIDIOCESI DI CAGLIARI

A CURA UFFICIO LITURGICO

DIOCESANO


RITI DI INTRODUZIONE


Canto d’ingresso MADRE SANTA 1. Madre santa, il Creatore da ogni macchia ti serbò. Sei tutta bella nel tuo splendore: Immacolata, noi ti acclamiam!

2. Hai vissuto con il Signore in amore e umiltà. Presso la Croce fu il tuo dolore: o Mediatrice, noi ti acclamiam! 3. Nella gloria Assunta sei dopo tanto tuo patir. Serto di stelle splende per te: nostra Regina, noi t’invochiam! 4. Nelle lotte, nei timori, in continue avversità, della Chiesa madre sei tu: Ausiliatrice, noi t’invochiam! 5. Tanto grande, Vergine, sei che dai ali al supplicar. Esuli figli vegli dal cielo: Consolatrice, noi t’invochiam!

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Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. La pace sia con voi. E con il tuo spirito. IMPOSIZIONE DEL PALLIO Il Nunzio Apostolico presiede e introduce la celebrazione:

Carissimi fratelli e sorelle, al nostro venerato Fratello Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di questa santa Chiesa di Dio che è in Cagliari, sarà ora imposto il pallio preso dalla tomba del Beato Apostolo Pietro e benedetto dal Santo Padre Francesco nella Basilica Vaticana lo scorso 29 giugno. Il pallio, antichissima insegna episcopale confezionata con lana di agnelli, secondo la tradizione della Chiesa indica la sollecitudine del nostro Salvatore che incontrandoci come la pecora perduta se la carica sulle spalle. Proprio per questo esso è anche il segno della responsabilità con cui il Vescovo deve custodire e alimentare la comunione ecclesiale con il Vescovo di Roma, che presiede nella carità, e con i vescovi della Metropolia. Fratello carissimo, prima di ricevere questo segno della tua dignità di Arcivescovo Metropolita, davanti a questa santa assemblea rinnova personalmente la tua professione di fede. È la fede di Pietro e degli altri apostoli, colonna e fondamento della Chiesa di Cristo. L’Arcivescovo Giuseppe Baturi si inginocchia davanti al Nunzio Apostolico e dice:

Io Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari, credo e professo con ferma fede tutte e singole le verità che sono contenute nel Simbolo della fede. Credo pure con ferma fede tutto ciò che è contenuto nella Parola di Dio scritta o trasmessa e che la Chiesa, sia con giudizio solenne sia con magistero ordinario e universale, propone a credere come divinamente rivelato. Fermamente accolgo e ritengo anche tutte e singole le verità circa la dottrina che riguarda la fede o i costumi proposte dalla Chiesa in modo definitivo.

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Aderisco inoltre con religioso ossequio della volontà e dell’intelletto agli insegnamenti che il Romano Pontefice o il Collegio dei Vescovi propongono quando esercitano il loro magistero autentico, sebbene non intendano proclamarli con atto definitivo. Così mi aiuti Dio onnipotente. Il Nunzio Apostolico pronuncia la seguente formula:

A gloria di Dio onnipotente, e a lode della beata sempre Vergine Maria, dei beati apostoli Pietro e Paolo, nel nome del Romano Pontefice il Papa Francesco e della santa Romana Chiesa, a onore della sede di Cagliari a te affidata, come segno dell’autorità di metropolita, ti consegno il pallio, preso dalla Confessione del beato Pietro, perché ne usi entro i confini della tua provincia ecclesiastica. Questo pallio sia per te simbolo di unità e segno di comunione con la Sede Apostolica, vincolo di carità e stimolo di fortezza, affinché nel giorno della venuta e della rivelazione del grande Dio e del principe dei pastori, Gesù Cristo, possa ottenere insieme con il gregge a te affidato, la veste dell’immortalità e della gloria. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Quindi il Nunzio Apostolico impone il pallio sulle spalle dell’Arcivescovo, mentre la schola e l’assemblea acclamano:

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1. Buon Pastore, che conosci le tue pecorelle. 2. Buon Pastore, che vai in cerca della pecorella smarrita. 3. Buon Pastore, che ci guidi ai pascoli eterni.

L’Arcivescovo Giuseppe Baturi, dopo l’imposizione del pallio, raggiunge la Cattedra e pronuncia la preghiera di Colletta.

COLLETTA

O

Padre, che accanto al tuo Figlio, innalzato sulla croce, hai voluto presente la sua Madre Addolorata: fa’ che la santa Chiesa, associata con lei alla passione del Cristo, partecipi alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

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LITURGIA DELLA PAROLA


PRIMA LETTURA Imparò l’obbedienza e divenne causa di salvezza eterna. Dalla Lettera agli Ebrei 5, 7-9

C

risto, nei giorni della sua vita terrena, offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito. Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono. Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 30 (31)

In te, Signore, mi sono rifugiato, mai sarò deluso; difendimi per la tua giustizia. Tendi a me il tuo orecchio. R. Vieni presto a liberarmi. Sii per me una roccia di rifugio, un luogo fortificato che mi salva. Perché mia rupe e mia fortezza tu sei, per il tuo nome guidami e conducimi. R.

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Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, perché sei tu la mia difesa. Alle tue mani affido il mio spirito; tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele. R. Ma io confido in te, Signore; dico: «Tu sei il mio Dio, i miei giorni sono nelle tue mani». Liberami dalla mano dei miei nemici e dai miei persecutori. R. Quanto è grande la tua bontà, Signore! La riservi per coloro che ti temono, la dispensi, davanti ai figli dell’uomo, a chi in te si rifugia. R.

SEQUENZA

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1. Stabat mater dolorósa iuxta crucem lacrimósa, dum pendebat Fílius.

1. Addolorata, in pianto la Madre sta presso la Croce da cui pende il Figlio.

2. Cuius ánimam geméntem contristátam et doléntem pertransívit gládius.

2. Immersa in angoscia mortale geme nell’intimo del cuore trafitto da spada.

3. O quam tristis et afflícta fuit illa benedícta Mater Unigéniti!

3. Quanto grande è il dolore della benedetta fra le donne, Madre dell’Unigenito!

4. Quæ mærébat et dolébat, pia Mater, dum vidébat nati pœnas íncliti!

4. Piange la Madre pietosa contemplando le piaghe del divino suo Figlio.

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5. Quis est homo, qui non fleret, Matrem Christi si vidéret in tanto supplício?

5. Chi può trattenersi dal pianto davanti alla Madre di Cristo in tanto tormento?

6. Quis non posset contristári piam Matrem contemplári doléntem cum Filio?

6. Chi può non provare dolore davanti alla Madre che porta la morte del Figlio?

7. Pro peccátis suæ gentis vidit Iesum in torméntis et flagellis súbditum.

7. Per i peccati del popolo suo ella vede Gesù nei tormenti del duro supplizio.

8. Vidit suum dulcem natum moriéntem desolátum, dum emisit spíritum.

8. Per noi ella vede morire il dolce suo Figlio, solo, nell’ultima ora.

9. Eia Mater, fons amóris, me sentíre vim dolóris fac, ut tecum lúgeam!

9. O Madre, sorgente di amore, fa’ ch’io viva il tuo martirio, fa’ ch’io pianga le tue lacrime.

10. Fac ut árdeat cor meum in amándo Christum Deum, ut sibi compláceam.

10. Fa’ che arda il mio cuore nell’amare il Cristo-Dio, per essergli gradito.

11. Sancta Mater, istud agas, crucifíxi fige plagas cordi meo válide.

11. Ti prego, Madre santa: siano impresse nel mio cuore le piaghe del tuo Figlio.

12. Tui nati vulneráti tam dignáti pro me pati pœnas mecum dívide.

12. Uniscimi al tuo dolore per il Figlio tuo divino che per me ha voluto patire.

13. Fac me vere tecum flére, crucifíxo condolére, donec ego víxero.

13. Con te lascia ch’io pianga il Cristo crocifisso finché avrò vita.

14. Iuxta crucem tecum stare ac me tibi sociáre in planctu desidero.

14. Restarti sempre vicino piangendo sotto la croce: questo desidero.

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15. Virgo virginum præclára, mihi iam non sis amára: fac me tecum plángere.

15. O Vergine santa tra le vergini, non respingere la mia preghiera, e accogli il mio pianto di figlio.

16. Fac ut portem Christi mortem, passiónis fac me sórtem, et plagas recólere.

16. Fammi portare la morte di Cristo, partecipare ai suoi patimenti, adorare le sue piaghe sante.

17. Fac me plagis vulnerári, Cruce hac inebriári et cruóre Filii.

17. Ferisci il mio cuore con le sue ferite, stringimi alla sua croce, inèbriami del suo sangue.

18. Flammis urar ne succénsus, per te, Virgo, sim defénsus in die iudícii.

18. Nel suo ritorno glorioso rimani, o Madre, al mio fianco, salvami dall’eterno abbandono.

19. Fac me cruce custodíri morte Christi præmuníri, confovéri grátia.

19. O Cristo, nell’ora del mio passaggio fa’ che, per mano a tua Madre, io giunga alla mèta gloriosa.

20. Quando corpus moriétur, fac ut animæ donétur paradísi glória.

20. Quando la morte dissolve il mio corpo aprimi, Signore, le porte del cielo, accoglimi nel tuo regno di gloria.

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CANTO AL VANGELO

Beata la Vergine Maria, perché senza morire meritò, sotto la croce del Signore, la palma del martirio.

VANGELO Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!

 I

Dal Vangelo secondo Giovanni 19, 25-27

n quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.

Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. Parola del Signore. Lode a te, o Cristo. OMELIA DEL NUNZIO

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PREGHIERA UNIVERSALE O DEI FEDELI Fratelli e sorelle carissimi, per intercessione della Vergine Maria, rivolgiamo la comune preghiera a Dio nostro Padre, perché ci renda veri discepoli e testimoni del Cristo. Ascoltaci, o Signore. 1. Per la santa Chiesa, perché si mostri al mondo come il popolo di Dio, convocato dall’amore del Padre per annunciare il Vangelo di Cristo nella comunione di un solo Spirito. Preghiamo. 2. Per il Santo Padre Francesco, perché sia sostenuto dallo Spirito Santo nel servizio della carità e dell’unità della Chiesa. Preghiamo. 3. Per l’Arcivescovo Giuseppe, che oggi riceve il pallio, perché raccolga intorno al Signore l’intera famiglia di Dio a lui affidata e la serva umilmente con la parola e con l’esempio. Preghiamo. 4. Per noi qui riuniti intorno all’altare, perché diventiamo costruttori del regno di Dio in ogni stato di vita, secondo i doni ricevuti. Preghiamo. 5. Per la nostra Chiesa diocesana, perché in questo tempo di emergenza si faccia prossimo a coloro che soffrono per la malattia, la povertà, la mancanza del lavoro. Preghiamo. Ascolta con bontà, o Padre, le nostre invocazioni, rendici fedeli come la Vergine Maria, che il tuo Figlio dalla croce ci ha donato come madre. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

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LITURGIA EUCARISTICA


PREPARAZIONE DEI DONI

Benedetto sei tu, Signore, Dio dell’universo: dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo pane, frutto della terra e del lavoro dell’uomo; lo presentiamo a te, perché diventi per noi cibo di vita eterna. Benedetto nei secoli il Signore.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dell’universo: dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo vino, frutto della vite e del lavoro dell’uomo; lo presentiamo a te, perché diventi per noi bevanda di salvezza. Benedetto nei secoli il Signore.

Pregate, fratelli e sorelle, perché il mio e vostro sacrificio sia gradito a Dio, Padre onnipotente. Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.

ORAZIONE SULLE OFFERTE

A

ccetta, Dio misericordioso, per la gloria del tuo nome, le preghiere e le offerte della Chiesa, nel devoto ricordo della beata Vergine Maria, data a noi come madre dolcissima presso la croce di Cristo, tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

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PREGHIERA EUCARISTICA Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito. In alto i nostri cuori. Sono rivolti al Signore. Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio. È cosa buona e giusta.

È veramente giusto renderti grazie, è bello esaltare il tuo nome, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo, nella memoria della beata Vergine Maria. All’annunzio dell’angelo, accolse nel suo cuore immacolato il tuo Verbo e meritò di concepirlo nel grembo verginale; divenendo madre del suo Creatore, segnò gli inizi della Chiesa. Ai piedi della croce, per il testamento d’amore del tuo Figlio, estese la sua maternità a tutti gli uomini, generati dalla morte di Cristo per una vita che non avrà mai fine. Immagine e modello della Chiesa orante, si unì alla preghiera degli Apostoli nell’attesa dello Spirito Santo. Assunta alla gloria del cielo, accompagna con materno amore la Chiesa e la protegge nel cammino verso la patria, fino al giorno glorioso del Signore. E noi, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo con gioia l’inno della tua lode:

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SANTO

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CP

Padre veramente santo, a te la lode da ogni creatura. Per mezzo di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, nella potenza dello Spirito Santo fai vivere e santifichi l’universo, e continui a radunare intorno a te un popolo, che da un confine all’altro della terra offra al tuo nome il sacrificio perfetto.

CC

Ora ti preghiamo umilmente: manda il tuo Spirito a santificare i doni che ti offriamo, perché diventino il corpo e  il sangue di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, che ci ha comandato di celebrare questi misteri.

Nella notte in cui fu tradito, egli prese il pane, ti rese grazie con la preghiera di benedizione, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli, e disse:

Prendete, e mangiatene tutti: questo è il mio Corpo offerto in sacrificio per voi. Dopo la cena, allo stesso modo, prese il calice, ti rese grazie con la preghiera di benedizione, lo diede ai suoi discepoli, e disse:

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Prendete, e bevetene tutti: questo è il calice del mio Sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me.

CC

Celebrando il memoriale del tuo Figlio, morto per la nostra salvezza, gloriosamente risorto e asceso al cielo, nell’attesa della sua venuta ti offriamo, Padre, in rendimento di grazie questo sacrificio vivo e santo.

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Guarda con amore e riconosci nell’offerta della tua Chiesa, la vittima immolata per la nostra redenzione; e a noi, che ci nutriamo del corpo e sangue del tuo Figlio, dona la pienezza dello Spirito Santo perché diventiamo in Cristo un solo corpo e un solo spirito. 1C

Egli faccia di noi un sacrificio perenne a te gradito, perché possiamo ottenere il regno promesso insieme con i tuoi eletti: con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, con san Giuseppe suo sposo, con i tuoi santi apostoli, i gloriosi martiri, e tutti i santi, nostri intercessori presso di te.

2C

Per questo sacrificio di riconciliazione, dona, Padre, pace e salvezza al mondo intero. Conferma nella fede e nell’amore la tua Chiesa pellegrina sulla terra: il tuo servo e nostro Papa Francesco, il nostro Vescovo Giuseppe, il collegio episcopale, tutto il clero e il popolo che tu hai redento. Ascolta la preghiera di questa famiglia, che hai convocato alla tua presenza. Ricongiungi a te, Padre misericordioso, tutti i tuoi figli ovunque dispersi. Accogli nel tuo regno i nostri fratelli defunti e tutti i giusti che, in pace con te, hanno lasciato questo mondo; concedi anche a noi di ritrovarci insieme a godere per sempre della tua gloria, in Cristo, nostro Signore, per mezzo del quale tu, o Dio, doni al mondo ogni bene.

29


CC

RITI DI COMUNIONE

Obbedienti alla parola del Salvatore e formati al suo divino insegnamento, osiamo dire:

30


Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni, e con l’aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo.

Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace», non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua Chiesa, e donale unità e pace secondo la tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

La pace del Signore sia sempre con voi. E con il tuo spirito. Il diacono:

Scambiatevi un segno di pace.

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AGNELLO DI DIO

Beati gli invitati alla Cena del Signore. Ecco l’Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo. O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato.

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Canto di comunione O MARIA, MADRE DEI DOLORI 1. Chi la croce accoglierà come te, Maria, Cristo Redentore lo salverà.

2. Se qualcuno chiederà: dov’è Maria? cerchi sul Calvario, la troverà. 3. Se qualcuno piangerà con te, Maria, Cristo tormentato conforterà. 4. Chi ai piedi della croce sta con te, Maria, madre a noi donata, ti invocherà. 5. Se qualcuno crederà come te, Maria, Cristo Salvatore lo accoglierà. 6. Chi il Signore seguirà come te, Maria, ogni sua parola custodirà. 7. Chi in quest’ora veglierà con te, Maria, presto col tuo Figlio risorgerà. 8. Dolce madre dell’amore sei per noi, Maria, donna della gloria risplenderai.

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ORAZIONE DOPO LA COMUNIONE

O

Signore, che nella memoria della beata Vergine Addolorata ci hai fatto partecipi dei sacramenti della nostra redenzione, aiutaci a completare in noi, per la santa Chiesa, ciò che manca alla passione di Cristo, tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

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RITI DI CONCLUSIONE


L’Arcivescovo Giuseppe Baturi rivolge un saluto all’assemblea.

BENEDIZIONE Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito. Sia benedetto il nome del Signore. Ora e sempre. Il nostro aiuto è nel nome del Signore. Egli ha fatto cielo e terra. Vi benedica Dio onnipotente, Padre  e Figlio  e Spirito  Santo. Amen.

CONGEDO La Messa è finita: andate in pace. Rendiamo grazie a Dio.

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Canto finale DEUS TI SALVET, MARIA

2. Su Deus onnipotente cun tegus est istadu, pro chi t’hat preservadu Immaculada. 3. Beneitta e laudada, subra a tottu gloriosa. Mama, Fiza e Isposa de su Segnore. 4. Beneittu su fiore e Fruttu de su sinu. Gesus, Fiore divinu, Segnore nostru. 5. Pregade a Fizu ‘ostru pro nois peccadores, chi tottu sos errores nos perdonet. 6. Ei sa gratia nos donet in vida e in sa morte, ei sa diciosa sorte in paradisu.

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