portico20131027

Page 1

Poste Italiane SpA - Spedizione in abb.to postale D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) Art. 1 comma 1 - DCB Cagliari

Ascolta!

FM: 95,000 - 97,500 - 99,900 102,200 - 104,000 Tel. 070 523162 Fax 070 523844 www. radiokalaritana.it

DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 A N N O X N . 39

SETTIMANALE DIOCESANO

DI

€ 1.00

CAGLIARI

Mickey Rourke nei panni di Francesco nell’omonimo film di Liliana Cavani.

La spiritualità dei gesti P. FABRIZIO CONGIU, ofmcap

rancesco d’Assisi che bacia il lebbroso e gli dà il suo mantello, papa Francesco che scende dalla papamobile e abbraccia un handicappato, madre Teresa di Calcutta che cura le piaghe dei barboni per strada, Giovanni Paolo II che sorride tra le fessure di un Parkinson, tutti gesti che ci fanno capire come in profondità non abbiamo bisogno di grandi cose, ma semplici e molto profonde, profondissime. Il Poverello assisiate ha vissuto una vita contornata di profonda gestualità: basti pensare alla spoliazione pubblica davanti a tutti i suoi compaesani per dire con un cuore libero: “D’ora in poi potrò dire liberamente: Padre nostro, che sei nei cieli, non padre Pietro di Bernardone. Ecco, non solo gli restituisco il denaro, ma gli rendo pure tutte le vesti. Così andrò nudo incontro al Signore”. Si è spogliato davvero, si è messo veramente nudo davanti a tutti, mettendo in atto un gesto con il quale ha superato la vergogna, e contemporaneamente ha assaporato una grande libertà. Poi si è vestito con un sacco, perché non voleva avere nulla, non voleva possedere nessun vestito, nessuna preoccupazione per l’abbigliamento. Poi si è messo scalzo perché le calzature appartenevano ai ricchi, ma anche perché solo i piedi nudi

F

sentono e conoscono la terra che calpestano. Egli parla con il Crocifisso, e Gli dice: “Illumina le tenebre del mio cuore, dammi fede diritta, speranza certa e carità perfetta”. E il Crocifisso risponderà col gesto dei gesti, le stimmate, il segno della sofferenza più famosa della storia, quella di Dio per l’uomo. Una volta frate Francesco, “…mentre si trovava presso San Damiano, fu supplicato più volte dal suo vicario di esporre alle sue figlie [le clarisse, ndr] la parola di Dio e, alla fine, vinto da tanta insistenza, accettò. Quando furono riunite come di consueto per ascoltare la parola del Signore, ma anche per vedere il padre, Francesco alzò gli occhi al cielo, dove sempre aveva il cuore, e cominciò a pregare Cristo. Poi ordinò che gli fosse portata della cenere, ne fece un cerchio sul pavimento tutto attorno alla sua persona, e il resto se lo pose sul capo. Le religiose aspettavano e, al vedere il padre immobile e in silenzio dentro il cerchio di cenere, sentivano l’animo invaso da grande stupore. Quando, a un tratto, il santo si alzò e nella sorpresa generale in luogo del discorso recitò il salmo Miserere. E appena finito, se ne andò rapidamente fuori”. Questo episodio mostra che, proprio come disse san Francesco, “…se ce ne fosse bisogno, predicate anche con le parole”. La predica del buon esempio è tra le caratteristiche della spiritualità francesca-

na, ma non solo. L’annuncio del Regno, anche attraverso le parole, non nasce per forza dalla necessità di predicare, si sa infatti che l’annuncio è e dovrebbe essere una conseguenza naturale di ciò che si vive, una emanazione della propria vita di fede. I gesti però, sono quelli che lasciano maggiormente il segno, sia in positivo che in negativo, ed è per questo che una gestualità che contagia non può che scaturire da ciò che già si vive profondamente, perché non si ha e non si deve avere vergogna di essere se stessi e di conoscersi sempre di più. Sant’Antonio abate lo ripete spesso nei suoi scritti: conosci te stesso, per combattere la buona battaglia della fede, allontanare i vizi e progredire nelle virtù, per essere preparati alla battaglia col nemico, il tentatore. Gestualità e fede si intrecciano con una sinergia stupefacente che portano una carica di significato grandissima. Le parole di papa Francesco, che fanno eco a quelle di Paolo VI “…il mondo di oggi ha tanto bisogno di testimoni. Non tanto di maestri, ma di testimoni. Non parlare tanto, ma parlare con tutta la vita: la coerenza di vita, proprio la coerenza di vita!”, probabilmente richiamano proprio a questo aspetto dell’atteggiamento, dei gesti, sia interiori che esteriori. In tal senso la vita può essere intesa come un grande gesto. A laude di Cristo.

SOMMARIO INFORMAZIONE

3

Franco Siddi (Fnsi): “Stampa, in Sardegna è a rischio il pluralismo” SCUOLA

5

Insegnanti e studenti alle prese con le lavagne informatiche multimediali CAGLIARI

7

Quartieri storici, la giunta cerca di mediare tra cittadini e gestori CHIESA

11

Seminario regionale, ruolo e prospettive secondo il rettore Saba COMUNITÀ

Festa di suor Nicoli, non un devoto ricordo ma proposta culturale

13


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
portico20131027 by Simone Bellisai - Issuu