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DOMENICA 15 DICEMBRE 2013 A N N O X N . 46
SETTIMANALE DIOCESANO
DI
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CAGLIARI
Papa Francesco confessa dei giovani durante la GMG di Rio de Janeiro.
Sorpresi dalla gioia ROBERTO PIREDDA
asciarsi incontrare da Gesù «con la guardia bassa, aperti». Per Papa Francesco questo è l'atteggiamento di fondo necessario per fare esperienza di Gesù Cristo, così come ha spiegato in una sua recente omelia mattutina a Santa Marta (2 dicembre 2013). Nell'efficace espressione "a guardia bassa" è riassunta una prospettiva preziosa per il tempo di Avvento che la Chiesa vive in questo periodo: aprirsi totalmente, senza difesa alcuna, al Signore Gesù che viene incontro a noi. Nella stessa omelia il Papa mostra la sottile quanto sostanziale differenza tra “incontrare il Signore” e “lasciarsi incontrare dal Signore”: «Quando noi soltanto incontriamo il Signore, siamo noi - fra virgolette, diciamolo - i padroni di questo incontro; ma quando noi ci lasciamo incontrare da Lui, è Lui che entra dentro di noi, è Lui che ci rifà tutto di nuovo, perché questa è la venuta, quello che significa quando viene il Cristo: rifare tutto di nuovo, rifare il cuore, l’anima, la vita, la speranza, il cammino». Quanto dice Papa Bergoglio rappresenta uno sforzo non facile per l’uomo, persuaso com’è di essere il regista unico di qualsiasi trama che lo coinvolga in qualunque modo. Per lasciarsi incontrare da Cristo è fondamentale coltiva-
L
re l’atteggiamento richiamato all’inizio, quello delle “difese abbassate”, che ritorna anche in un episodio decisivo della vita di Papa Francesco, da lui stesso rievocato in un’intervista del 2010 con i giornalisti Rubin e Ambrogetti. È un’occasione di festa, il “Giorno dello studente”, e il giovane Bergoglio, che frequenta le scuole superiori, decide di andare a confessarsi nella parrocchia di San Josè. Un giorno apparentemente come tanti altri che però di lì a poco diventa decisivo. Il futuro Papa Francesco racconta che in quella confessione si lascia «sorprendere con la guardia abbassata» e che ciò che accade gli cambia completamente la vita: «fu la sorpresa, lo stupore di un incontro, mi resi conto che mi stavano aspettando. È questa è l’esperienza religiosa: lo stupore di incontrare qualcuno che ti sta aspettando». È proprio in questa occasione il Papa coglie come il Signore sempre ci primerea, ci precede con il suo amore. Il desiderio d’incontro da parte di Dio può tuttavia trovare delle resistenze. Papa Francesco le cita ripetutamente nei suoi continui inviti ad aprirsi alla misericordia di Dio. C’è la resistenza di chi pensa di essere a posto nel suo rapporto con Dio perché tutto sommato ha una vita “formalmente regolare” e non comprende di quale slancio e stupore si parli quando si presenta l’incontro con Dio. Per questo tipo di persone l’im-
portante è che Gesù e il suo Vangelo non creino troppi problemi e sconquassi, il cammino loro lo hanno già tracciato secondo i propri schemi e qui le “difese” sono sempre molto alte. Ma le “difese” rimangono in qualche modo ben piazzate anche per chi si sente sì un peccatore, e ha ben presente i suoi errori, ma dubita sul fatto che la misericordia di Dio sia tanto grande da poter comprendere e amare anche la sua di storia. Chi invece si presenta con le "difese abbassate" scopre di non essere parte di una storia triste ma di un cammino segnato dalle sorprese di Dio. Non c’è un’altra via per porsi in modo autenticamente umano di fronte a Dio se non quella della “guardia bassa”. Si devono mettere da parte i tanti muri che in qualche modo pretenderebbero di cingere la fortezza della chiusura del nostro “io”. Solo con l’apertura umile al “Tu” di Dio si fa la scoperta del senso delle cose e della bellezza che attraversa l’esistenza dell’uomo. È proprio vero: «ciascuno di noi è voluto, ciascuno è amato, ciascuno è necessario. Non vi è niente di più bello che essere raggiunti, sorpresi dal Vangelo, da Cristo» (Benedetto XVI, omelia, 24 aprile 2005). Questa verità è a portata di mano, basta solo “abbassare la guardia” e provare a fare entrare Dio nella nostra vita. Si può stare certi di una cosa: non saremo delusi. Mai.
SOMMARIO LAVORO
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La Regione approva lo stanziamento di fondi per i lavoratori GIOVANI
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A Elmas il primo incontro diocesano per i giovani CAGLIARI
7
Il ricordo di don Efisio Spettu prete vicino ai malati SCUOLA
11
Il patto di stabilità frena gli interventi per l’edilizia scolastica DIOCESI
12
Il progetto Policoro: una possibilità concreta per il lavoro giovanile