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DOMENICA 30 MARZO 2014 A N N O X I N . 13

SETTIMANALE DIOCESANO

DI

CAGLIARI

€ 1.00

Dalle parole ai fatti I

ROBERTO PIREDDA

l lavoro del nuovo Consiglio Regionale e della Giunta guidata da Francesco Pigliaru è appena iniziato e in questa fase è indispensabile fare un piccolo esercizio di memoria. A nessuno è sfuggito come il dato più evidente delle ultime elezioni regionali sia stato quello dell'astensione. Precludersi una possibilità fondamentale di partecipazione politica non andando a votare, non è stata certamente la risposta giusta ai problemi della Sardegna. Bisogna quindi cogliere il messaggio: per una parte significativa dei sardi la politica viene percepita come qualcosa di distante dai loro problemi reali. Fare memoria di questo è un passo ineludibile per la giunta Pigliaru e per i consiglieri di maggioranza e di opposizione. Come superare questo terribile distacco? La situazione socio-economica dell’Isola è di pura emergenza, nasconderlo sarebbe folle. Quando c'è un'emergenza, non ci si ferma a fare delle belle discussioni, ma semplicemente si prendono delle decisioni rapide e chiare. Il mito del “dibattito” ha fatto il suo tempo (non certo glorioso), e tra “piattaforme condivise” e “interlocuzioni da cercare” i cittadini vorrebbero vedere velocemente qualcosa di concreto per il bene comune. L’avvio dei lavori del Consiglio regionale e della nuova Giunta coincide con l’uscita della Lettera Pastorale deiVescovi sardi, Un cammino di speranza per la Sardegna, dove vie-

ne offerto un contributo di riflessioni basate sulla visione evangelica della vita. Tra le priorità suggerite dalla Conferenza Episcopale Sarda si possono segnalare tre “emergenze”: lavoro, educazione e famiglia. Il problema della disoccupazione ferisce la dignità della persona, perché si tratta realmente- come hanno fatto notare i Vescovi sardi- di «un danno all’identità dell’uomo in tutte le sue dimensioni: nel costruire se stesso, nella sua vita, nei suoi rapporti umani, nella crescita del suo bagaglio identitario, nella sua personalità». Durante la campagna elettorale Il Portico ha rivolto ai candidati presidenti delle domande su alcune questioni chiave. La prima riguardava proprio il lavoro. L’allora candidato Pigliaru affermò che «la politica di questi ultimi anni è venuta meno al suo compito primario, creare lavoro e dare dignità all’uomo. Noi diciamo: risolviamo l’emergenza, ma guardiamo al domani. Via la cattiva burocrazia, abbassiamo le tasse, apriamo l’accesso al credito, miglioriamo i Centri per il Lavoro, investiamo in formazione qualificata e in programmi per sviluppare la capacità d’impresa». L’auspicio, non di una parte politica, ma dell’intera Sardegna, è che l’azione di governo della nuova Giunta, con il concorso attivo di tutto il Consiglio Regionale, possa dare seguito alle istanze contenute nelle parole di Pigliaru. Non deve sfuggire il riferimento alla “cattiva burocrazia”. Si può andare avanti con frasi del tipo “le faremo sapere”, “bisogna aspet-

tare solo qualche mese di tempo per la pratica” e simili? Queste paralisi uccidono la speranza e mortificano il desiderio di costruire qualcosa per sé e per gli altri. Nel campo della formazione delle nuove generazioni, i Vescovi sottolineano l’importanza di creare «significative alleanze educative» che mettano insieme scuola, famiglia, mondo del lavoro e quanti abbiano a cuore la «crescita integrale dei giovani». Non sono mancate le promesse a livello di edilizia scolastica, revisione intelligente dei piani di dimensionamento degli istituti, lotta all’abbandono della scuola, rilancio della formazione professionale. Occorre invertire decisamente la rotta in questo ambito, nella convinzione che è proprio in questo campo che si costruisce da subito il futuro dell’Isola. La crisi economica ha lasciato alla famiglia il ruolo scomodo di “ammortizzatore sociale” d’emergenza. Nella Lettera i Vescovi fanno notare con forza come sia diventata «sempre più urgente l’attenzione da parte delle istituzioni governative e amministrative a non lasciare sole le famiglie e a studiare e realizzare interventi utili ad alleviare, sul fronte dell’organizzazione del lavoro e sotto il profilo della fiscalità, quella fatica che in tante di loro sta diventando sempre meno sostenibile». Nell’ultimo periodo è diventato celebre l’hashtag di Renzi #lasvoltabuona. Speriamo che con il concorso di tutti lo sia per l’Italia e per la nostra Isola.

SOMMARIO ECONOMIA

2

Gli orientamenti su lavoro e sviluppo del Governo Renzi GIOVANI

5

Si è tenuto a San Vito il secondo Incontro diocesano dei giovani CAGLIARI

7

Non appare vicina una soluzione per l’Anfiteatro Romano VOCAZIONI

14

Il Seminario Regionale ha vissuto la celebrazione dei Ministeri DIOCESI

Mons. Miglio ricorda le figure di don Atzei e don Fanni

16


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