portico20140629

Page 1

Poste Italiane SpA - Spedizione in abb.to postale D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) Art. 1 comma 1 - DCB Cagliari

Ascolta!

FM: 95,000 - 97,500 - 99,900 102,200 - 104,000 Tel. 070 523162 Fax 070 523844 www. radiokalaritana.it

DOMENICA 29 GIUGNO 2014 A N N O X I N . 26

SETTIMANALE DIOCESANO

DI

€ 1.00

CAGLIARI

Costruire la speranza ROBERTO PIREDDA

ono migliaia ma quasi nessuno ne parla. Si tratta della marea di ragazzi e ragazze che, con la guida dei loro sacerdoti e animatori, in questi giorni stanno vivendo la grande esperienza dell’oratorio estivo. Per chi, quando pretende di parlare di “cose di Chiesa”, sa scrivere solo di gossip da quattro soldi, tutto questo non fa notizia. Non importa. Chi passa anche solo accanto ad uno dei nostri oratori, in questi giorni può vedere tanti genitori che accompagnano i loro bambini, gli animatori già pronti per accoglierli e far loro trascorrere delle giornate piene di attività preparate con cura nelle settimane precedenti. Momenti di preghiera e catechesi si alternano a giochi e canzoni, per realizzare una grande esperienza educativa. L’estate ragazzi educa al bello, al vero, al buono, perché riesce a parlare le tre “lingue” che Papa Francesco ci ha indicato: «la lingua della mente, la lingua del cuore e la lingua delle mani» (Discorso al mondo della Scuola italiana, 10 maggio 2014). Ogni anno poi viene proposto un tema preciso e denso di contenuti; e questi messaggi viaggiano attraverso le attività svolte, facendo così crescere “dentro” i ragazzi e le ragazze. Ciò che si realizza nell’attività estiva rappresenta una formidabile esperienza di Chiesa attraverso la via della carità educativa. San Giovanni Bosco scriveva così: «Gesù Cristo si fece piccolo coi piccoli e portò le nostre infermità. Ecco il maestro della famigliarità. Il maestro vi-

S

sto solo in cattedra è maestro e non più, ma, se va in ricreazione coi giovani, diventa come fratello. Se uno è visto solo predicare dal pulpito, si dirà che fa né più né meno del proprio dovere; ma se dice una parola in ricreazione, è la parola di uno che ama. Quante conversioni non cagionarono alcune sue parole fatte risuonare all'improvviso all'orecchio di un giovane nel mentre che si divertiva […] Se ci sarà questo vero amore non si cercherà altro che la gloria di Dio e la salute delle anime» (Lettera da Roma, 10 maggio 1884). Gli oratori sono luoghi dove i ragazzi possono vivere l’accoglienza e l’incontro tra loro e con figure di adulti testimoni, sacerdoti e laici, e ricevere la proposta cristiana attraverso una via esperienziale. Pur non essendo certamente una strada facile e dal successo garantito, l’oratorio estivo può essere un’occasione dove la fede non rimane un’esperienza parallela al vivere umano, ma che passa attraverso di esso. Ciò che rende una vera esperienza cristiana l’estate ragazzi non è semplicemente il singolo momento di preghiera o di celebrazione, ma l’armonia di questi con l’intera realtà. I ragazzi possono allora vedere cosa significa integrare fede e vita. Davvero qui si può sperimentare come «Cristo può essere accolto, se è presentato come evento salvifico presente nelle vicende quotidiane degli uomini» (Conferenza Episcopale Italiana, Il Rinnovamento della catechesi, n. 55). Un altro aspetto da far notare è che la gran parte degli animatori sono degli adolescenti. Si tratta proprio degli appartenenti a quella

categoria che con troppa facilità viene descritta come “apatica” e “priva di valori”; ma essi, quando vengono chiamati a mettersi in gioco per qualcosa di grande che muove il loro cuore, non si tirano indietro e, anzi, sono capaci di fare cose importanti. Non sono diversi dagli altri o degli eroi, sono gli stessi ragazzi e ragazze che fino a qualche giorno fa tribolavano magari per recuperare un’insufficienza in greco o in matematica, e che, appena chiusi i libri – meglio se con “zerodebiti” – si sono buttati in questa avventura al servizio dei più piccoli. Se è vero che viviamo una stagione segnata dall’emergenza educativa, per usare le parole di Benedetto XVI, sono proprio i tanti giovanissimi animatori a indicare la possibilità di un cambiamento di rotta. Al “nulla educativo” che sembra imperare, loro rispondono con la libertà di servire con gratuità. Il cuore dei giovani non è né meglio, né peggio di quello di altri tempi; semplicemente domanda adulti capaci di non disprezzare il seme di bene e di unicità che c’è in ciascuno di loro, anche quando non è ancora venuto fuori e serve un po’ di pazienza per attenderlo. Come ha detto di recente il Cardinale Scola, parlando agli animatori di Milano, l’oratorio estivo è «uno dei fatti ecclesiali più importanti di tutta la via della nostra Chiesa ed è uno dei fatti sociali e civili più decisivi per far rinascere questo nostro Paese che ne ha tanto bisogno». Tutto ciò forse non fa rumore, ma certamente costruisce speranza. Questo è quello che conta davvero.

SOMMARIO SOCIETÀ

3

La celebrazione della Giornata del Rifugiato GIOVANI

5

Le attività estive dedicate ai ragazzi nella Parrocchia di Pula CAGLIARI

7

Le famiglie numerose riflettono insieme sulla bellezza di educare DIOCESI

11

La celebrazione cittadina della Solennità del Corpus Domini CULTURA

In Facoltà Teologica la conferenza del Meic sull’ideologia gender

12


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.