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Poste Italiane SpA Spedizione in abb.to postale D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) Art. 1 comma 1 - DCB Cagliari

SETTIMANALE DIOCESANO

A N N O X I N .45

Viaggi apostolici

3

L’Arcivescovo

4

DI

CAGLIARI

DOMENICA

Giovani

5

7

DICEMBRE

Sestu

14

Dalla Turchia un messaggio di pace

Una nota sulla Comunione Eucaristica

Il 7 dicembre a San Paolo il primo Incontro

I 35 anni della Scuola per catechisti

l Santo Padre ha affrontato i temi Idell’ecumenismo e

engono richiamate le preziose indicazioni V dell’Istruzione della Cei

utti i ragazzi delle parrocchie sono Tinvitati a partecipare

del nuovo anno sono dedicati Iallalavori conoscenza della

della riconciliazione

del 1989

all’appuntamento

Parola di Dio

EDITORIALE

€ 1.00

2014

Papa Francesco. La visita al Parlamento Europeo

Un invito alle famiglie di + Arrigo Miglio bbiamo iniziato in Cattedrale il tempo sacro dell'Avvento con una veglia di preghiera, dedicata in modo particolare alla missione della famiglia nella chiesa e nella società del nostro tempo. Papa Francesco ha invitato tutta la chiesa a pregare e a riflettere sul "vangelo della famiglia"specialmente in questo anno che va dall'autunno 2014 all'autunno 2015, partendo dal testo lasciatoci dal sinodo appena concluso come traccia di lavoro in preparazione al prossimo sinodo previsto per ottobre 2015. L'Avvento è tempo privilegiato per contemplare il mistero di grazia racchiuso nella famiglia così come il Creatore l'ha progettata e come Gesù l'ha consacrata. In primo luogo però il Figlio di Dio fatto carne la famiglia l'ha vissuta, e le poche pagine contenute nei Vangeli dell'Infanzia del Signore sono sufficienti per farci comprendere che la Santa Famiglia di Nazaret non appartiene al mondo delle favole ma è una famiglia che ha conosciuto e attraversato le prove più difficili. L'Avvento quindi è un tempo particolarmente dedicato alla famiglia: vuole essere un forte invito a tutte le famiglie perché riprendano coraggio, perché non abbiano timore di fare spazio nella loro casa alla Famiglia di Nazaret, che in questi giorni è particolarmente desiderosa di trovare spazio là dove si trovano una mamma ed un papà, con i loro figli e tutti i problemi, spesso drammatici, che segnano oggi in modo particolare la vita delle nostre famiglie. Ecco allora un invito rivolto ad ogni famiglia. Prima ancora di cominciare a costruire il Presepio, accendere ogni sera una candela di fronte all'immagine della Sacra Famiglia o anche solo all'immagine di Maria presente in ogni casa: sarà un piccolo segno di speranza che farà sentire la Famiglia di Nazaret solidale con ciascuna delle nostre famiglie. Sarà questo anche un modo per camminare insieme verso la festa della Sacra Famiglia che celebreremo la domenica dopo Natale, il prossimo 28 dicembre. Un modo semplice per ricordarci vicendevolmente la grande ricchezza costituita dalla presenza di un papà e di una mamma con i loro figli: è la ricchezza della vita, di ogni vita, in ogni momento della sua esistenza. Questa ricchezza oggi viene troppo spesso ignorata o umiliata, accettando passivamente una cultura che distrugge non solo la famiglia ma il futuro del nostro Paese. Solo una deriva culturale come questa, ad esempio può far considerare i figli e le famiglie numerose come un peso o un problema, piuttosto che una risorsa anche sociale. Rischiamo di perdere il senso della vita come dono ricevuto! Nessuno di noi ha potuto darselo da solo, tutti lo abbiamo ricevuto da altri, e nessuno di noi può considerarsi padrone assoluto di una vita, la propria o quella degli altri. Certo, ne siamo responsabili, siamo chiamati a gestirla, a valorizzarla, a preservarla il più possibile dalla sofferenza (l'accanimento terapeutico non è cristiano ed è cosa ben diversa dall'eutanasia), ma di qui a considerarsene padroni assoluti la differenza è radicale. C'è di mezzo la questione di Dio. ma c'è di mezzo anche la solidarietà e la condivisione reciproca che siamo chiamati a vivere ogni giorno, perché nessuno resti schiacciato dalla sofferenza. Il Verbo si è fatto carne proprio per questo, per condividere la nostra vita con tutta la sua dose di sofferenza e per risollevarci ogni giorno fino a raggiungerlo nella vita piena e senza fine.

A

L’Europa si apra al futuro Per il Santo Padre è necessario “tornare alla ferma convinzione dei Padri fondatori dell'Unione europea, i quali desideravano un futuro basato sulla capacità di lavorare insieme per superare le divisioni e per favorire la pace e la comunione fra tutti i popoli del continente. Al centro di questo ambizioso progetto politico vi era la fiducia nell'uomo, non tanto in quanto cittadino, né in quanto soggetto economico, ma nell'uomo in quanto persona dotata di una dignità trascendente”. 2

Giovani L’esperienza spirituale del Tlc

5 Cagliari L’importanza della donazione del midollo osseo

Solidarietà 11 Diocesi L’Aquilone compie 25 anni

7

In Cattedrale la Veglia d’Avvento

12


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