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SETTIMANALE DIOCESANO
A N N O X I I N .27
Attualità
2
Giovani
6
DI
CAGLIARI
Cagliari
DOMENICA
7
5
LUGLIO
€ 1.00
2015
Spiritualità
14
Il Senato approva la “buona scuola”
Le attività estive dell’oratorio di Pula
La Sagra estiva della Madonna di Bonaria
La festa di San Josemaria a Cagliari
l Governo ha messo il voto di fiducia sul Iprovvedimento della
a parrocchia di San Giovanni Battista vive L l’esperienza del Grest
i rinnova l’appuntamento S con le celebrazioni in
ons. Miglio ha presieduto la M Messa nella memoria
riforma scolastica
e del campo estivo
onore della Vergine
del santo spagnolo
EDITORIALE
Chiesa. Il grande successo delle attività degli oratori estivi
Segni di speranza di Roberto Piredda uesto è il primo anno in cui vivo l’attività del Grest. Per me è un’esperienza dalle enormi soddisfazioni. È entusiasmante vedere la gioia dei bambini a fine giornata che non vogliono andare via nonostante la stanchezza. La fatica che posso sentire anche io come animatrice è più che ricompensata dal concretizzarsi davanti ai miei occhi dell'obiettivo che ci siamo proposti, che si realizza nei bambini come prima in noi: condividere la gioia che portiamo dentro». Marta ha quasi 18 anni e insieme ad un gruppo di ragazzi e ragazze del suo oratorio parrocchiale sta vivendo in questi giorni l’iniziativa del Grest. Con queste parole ci racconta qualcosa della sua esperienza all’oratorio estivo. Forse quasi nessuno ci parlerà di ragazze come Marta, dei suoi amici con i quali condivide l’impegno dell’oratorio, della marea di bambini che incontrano ogni giorno, dell’impegno del suo parroco per guidarli e preparare tutta l’attività estiva. Forse non ne parleranno le cronache locali, troppo occupate a seguire altre vicende, meno importanti e più fedeli al mainstream del gossip creativo. Se ne parlerà forse poco, ma la storia di Marta è la realtà. La possiamo vedere con i nostri occhi girando per esempio la mattina in tante parrocchie di Cagliari o dei paesi della nostra diocesi. Vediamo il movimento di tanti genitori che accompagnano i loro bambini in oratorio per farli partecipare alle attività estive. In oratorio i loro figli incontrano tanti ragazzi e ragazze, per lo più adolescenti, che con le loro magliette colorate sono pronti ad accoglierli per seguirli in tutta la giornata, proponendo loro un percorso educativo fatto di preghiera, catechesi, gioco e servizio. In un tempo dove spesso tutto quello che è negativo, specie in campo giovanile, viene amplificato e sembra quasi l’unica verità possibile, emerge, discreta, una nuova “maggioranza silenziosa” fatta di tanti adolescenti che dimostrano con i fatti che è bello spendere la vita per gli altri, specialmente per i più piccoli. E lo fanno con l’opera probabilmente più importante per il nostro tempo: l’educazione. Molti giovani si sono messi in gioco rispondendo all’invito del sacerdote e di altri animatori, hanno partecipato alle iniziative di formazione diocesane e parrocchiali e ora sono lì a mostrare la verità che possiamo riassumere con una frase presa da un libro che certamente tanti di loro hanno letto: «La vita proprio non mi torna: per possederla devi perderla per qualcuno». La citazione è tratta dall’ultima opera dello scrittore Alessandro D’Avenia, Ciò che inferno non è, non a caso dedicato ad un ragazzo di Palermo, che scopre un nuovo sguardo sulla vita proprio a partire dall’esperienza di servizio che fa nel centro giovanile del quartiere di Brancaccio insieme a don Pino Puglisi. Nell’esperienza di servizio tanti adolescenti sperimentano proprio che l’incontro con Cristo è qualcosa di concreto che afferra nel profondo la loro vita e li spinge a spendersi per gli altri, dando il meglio delle loro energie. Altro che generazione perduta! Questi ragazzi non chiedono altro che delle proposte all’altezza del loro desiderio di verità e bellezza. E per loro l’esperienza del servizio educativo in oratorio è una vera palestra di vita che li aiuta a scoprire i loro talenti che spenderanno nelle proprie scelte vocazionali. Continua a pagina 2
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Il futuro è già qui Gli oratori estivi coinvolgono una marea di bambini. Tra i protagonisti di questo fenomeno, insieme ai sacerdoti e alle famiglie, ci sono certamente gli adolescenti che fanno da animatori. In un tempo dove spesso tutto quello che è negativo, specie in campo giovanile, viene amplificato e sembra quasi l’unica verità possibile, emerge, discreta, una nuova “maggioranza silenziosa” fatta di tanti adolescenti che dimostrano con i fatti che è bello spendere la vita per gli altri, specialmente per i più piccoli. E lo fanno con l’opera probabilmente più importante per il nostro tempo: l’educazione.
Sardegna
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